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Juventus: primo contratto da professionista per Anna Mallardi

Photo Credit: Nicolò Ottina - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Prosegue il lavoro di valorizzazione delle giovani calciatrici da parte della Juventus Women, che guarda da anni anche alla squadra Primavera come spazio per far crescere e coltivare i talenti del futuro: a conferma della bontà del percorso compiuto fino a oggi è arrivato il primo contratto da professionista per Anna Mallardi.

La giovane calciatrice bianconera, portiere classe 2009, ha firmato un accordo che la legherà alla Juventus Women fino al 30 giugno 2028, raggiungendo così un importante traguardo in questo suo percorso iniziato da tre anni a Torino.

La passata stagione, a soli 15 anni, è stata aggregata al gruppo della Prima Squadra in tournée negli Stati Uniti, oltre a essere convocata per le amichevoli estive  internazionali contro Zurigo e Borussia Dortmund e a essere spesso coinvolta negli allenamenti della Juventus Women.

Non solo: il 21 gennaio 2024 ha ricevuto la prima convocazioni nel campionato Primavera, mentre nella scorsa annata ha fatto parte della squadra Under 19 che ha vinto campionato, Coppa Italia e Viareggio Cup.

Sabato 13 dicembre, intanto, la formazione di Massimiliano Canzi affronterà, nella Serie A Women 2025/2026, il Napoli. Le bianconere (reduci dalla vittoria rotonda per 5-0 in Austria nella quinta gara della League Phase di UEFA Women’s Champions League e dalla parità in campionato in casa delle giallorosse) incontreranno la squadra partenopea al “Pozzo-La Marmora” di Biella e il match sarà valido per la nona giornata di campionato: fischio d’inizio dell’incontro fissato alle ore 12:30.

La sfida tra le bianconere e le azzurre sarà visibile su DAZN tramite Smart TV, in diretta streaming grazie all’app di DAZN.

Round 2 di qualificazione all’Europeo: U19 con Svezia, Paesi Bassi e Ucraina, U17 con Inghilterra, Croazia e Turchia

Svezia, Paesi Bassi e Ucraina sulla strada dell’Under 19; Inghilterra, Croazia e Turchia su quella dell’Under 17. Le Nazionali giovanili femminili, a Nyon, hanno conosciuto le avversarie nei Round 2 di qualificazione alle rispettivi fasi finali degli Europei di categoria: sia la squadra di Nicola Matteucci che quella di Jacopo Leandri difendono la semifinale raggiunta nel 2025, risultati che sono valsi un posto nelle fasi finali dei Mondiali. A ospitare il Round 2 della Nazionale Under 19, ad aprile, sarà la Svezia, che fu avversaria anche nel Round 2 di un anno fa in Romagna e nella fase finale in Polonia; l’Under 17 cercherà invece a marzo in Croazia (sede anche della prima fase) il pass per la fase finale in programma in Irlanda del Nord. Sia per l’Under 19 che per l’Under 17, accederà alla fase finale solo la prima classificata di ogni girone, con l’ultima che retrocederà invece nella Lega B per la stagione 2026-27.

FAIR PLAY. A estrarre le palline dalle urne nel sorteggio del Round 2 Under 19 è stata Azzurra Gallo, capitana della Nazionale all’ultimo Europeo, che ha ritirato il premio Fair Play assegnato all’Italia: “La scorsa stagione è stata pazzesca – le sue parole –, è stato come vivere in un sogno continuo. Ho imparato tanto stando in prima squadra (quest’anno Gallo è in prestito all’Anderlecht, ndr), allenandomi con calciatrici fortissime, che mi hanno fatta crescere come giocatrice e soprattutto come persona. È stato un percorso bellissimo, che mi ha poi portata a giocare un Europeo dove siamo diventate una famiglia, riuscendo a raggiungere la semifinale e a rappresentare al meglio il nostro Paese e la maglia azzurra”.

UEFA WOMEN’S EURO UNDER 19 – ROUND 2

Gruppo A1: Inghilterra, Svizzera, Galles, Lettonia
Gruppo A2: Polonia, Grecia, Belgio, Romania
Gruppo A3: Danimarca, Finlandia, Islanda, Serbia
Gruppo A4: Norvegia, Scozia, Austria, Macedonia del Nord
Gruppo A5: ITALIA, Svezia, Paesi Bassi, Ucraina (si gioca in Svezia dall’11 al 17 aprile)
Gruppo A6: Francia, Germania, Repubblica d’Irlanda, Slovacchia
Gruppo A7: Spagna (campione in carica), Portogallo, Irlanda del Nord, Ungheria

Fase finale: 27 giugno-10 luglio in Bosnia ed Erzegovina

UEFA WOMEN’S EURO UNDER 17 – ROUND 2

Gruppo A1: Danimarca, Germania, Repubblica d’Irlanda, Svezia
Gruppo A2: Inghilterra, ITALIA, Croazia, Turchia (si gioca in Croazia dal 13 al 19 marzo)
Gruppo A3: Finlandia, Cechia, Romania, Lettonia
Gruppo A4: Francia, Austria, Serbia, Islanda
Gruppo A5: Svizzera, Norvegia, Scozia, Grecia
Gruppo A6: Spagna, Portogallo, Ungheria, Kosovo
Gruppo A7: Paesi Bassi (campione in carica), Polonia, Slovacchia, Galles

Fase finale: 4-17 maggio in Irlanda del Nord, qualificante per il Mondiale Under 17 in Marocco

Lucia Di Guglielmo vicina all’addio alla Roma: la NWSL è alla finestra

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Galeotte furono Sofia Cantore e Lisa Boattin: secondo le ultime indiscrezioni di mercato da parte di Miriana Cardinale e Mauro Munno, pare ormai vicinissimo l’addio di Lucia Di Guglielmo alla Roma. La calciatrice sarebbe infatti pronta a lasciare la squadra capitolina, con cui ha vinto i trofei sotto la guida di Mister Spugna, per dare inizio a un nuovo percorso professionale negli Stati Uniti, in National Women’s Soccer League.

Munno e Cardinale affermano che la numero 3 giallorossa avrebbe di fronte a sé due possibili scelte – una delle quali è prevalente – : da una parte, ci sarebbe la Women’s Super League inglese, dove l’ex compagna Elena Linari sta facendo molto bene, ma è una pista che si può ritenere meno battuta e in procinto di raffreddarsi molto presto; dall’altra, invece, le si sarebbero aperte le porte del campionato statunitense, quello che ha già strappato alla Serie A le già citate giocatrici (ormai ex) della Juventus Women.

In pole per aggiudicarsi la talentuosa ed esperta macchina da guerra della retroguardia con il fiuto per il gol ci sarebbe il San Diego Wave, la squadra che ha accolto e condotto Alex Morgan verso la chiusura della sua carriera, e che al momento continua a essere legata all’ex calciatrice. Alla guida delle californiana c’è Jonas Eidevall, prima tecnico dell’Arsenal, che ha disputato con la sua Onda una stagione cominciata benissimo e con un pochino di rimorso per come si è invece conclusa.

Nelle ultime finestre di mercato la squadra californiana ha salutato delle giocatrici importantissime per il suo gioco e per il valore della rosa, quali Naomi Girma, che ha lasciato gli States per vestire la maglia del Chelsea, e il San Diego Wave si è ritrovato con un mastodontico buco in retroguardia che, forse, non è stato del tutto sanato. Una giocatrice del calibro di Lucia Di Guglielmo potrebbe rivelarsi la scelta vincente: è nella sua maturità calcistica, ha esperienza, continua a disputare match di altissimo livello, sarebbe capace di inserirsi bene in un progetto e in un campionato in cui la versatilità copre un ruolo fondamentale. Inoltre, Di Guglielmo sa essere sia tecnica, sia fisica, ed è un aspetto su cui la NWSL insiste molto al momento di scegliere nuovi innesti. In poche parole, salgono di ora in ora le possibilità che la calciatrice parta nella finestra di gennaio, benché la giocatrice della Nazionale italiana abbia da poco rinnovato con la Roma.

Non si sa ancora se e quando avverrà la partenza della calciatrice, ma è ovvio che una ghiotta occasione del genere possa allettarla e non poco. Alla Roma, a questo punto, servirebbe maggiormente una cessione per fare cassa e muoversi sul mercato che non una perdita di una calciatrice così forte e determinante a parametro zero.

Luca Polito, responsabile del settore giovanile del Trastevere: “Quando vedi una ragazza giocare a pallone, sei sicuro che ami questo sport”

Photo Credit: Trastevere Calcio Women

Un settore giovanile che crede fermamente nelle giovani calciatrici è un punto di forza che si sta affermando in buona parte delle Società calcistiche italiane sia di Serie A, sia di Serie B. Dopo la parabola vittoriosa del Trastevere in Serie C dello scorso anno, il Club romano si è lanciato in una nuova avventura che s’inserisce nella scelta di dare spazio alle giovani calciatrici: il Trastevere ha dato vita al suo settore giovanile, al suo anno di debutto nel panorama calcistico italiano.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ha avuto il piacere di intervistare il Responsabile, Luca Polito. In carica dallo scorso luglio dopo aver conseguito l’abilitazione per Direttore Sportivo della FIGC, Polito si occupa direttamente del settore giovanile trasteverino e l’osserva mentre cresce e inserisce calciatrici volenterose e ambiziose all’interno del proprio organico: «Mi sono unito al Trastevere come responsabile del settore giovanile femminile. Il nostro motto recita anche “insieme”, c’è un fortissimo senso di appartenenza e di squadra, che noi crediamo essere fondamentale per competere in ogni tipo di sport. Sono stato accolto benissimo e messo nelle condizioni di lavorare bene con le mie idee, e dando spazio ai giovani con figure che riescono a essere empatiche», ed è proprio l’empatia uno dei perni attorno cui ruota la filosofia del Trastevere e che Polito cita a più riprese nel corso dell’intervista.

Come detto poc’anzi, le Leonesse possono competere anche in categorie che sottostanno alla prima squadra soltanto da quest’anno, ma il progetto è nei pensieri e nelle intenzioni della Società da tempo: «Il settore giovanile è all’anno zero, ci sono tantissime cose da vedere e imparare e, soprattutto, creare un ambiente dove tutti stiano bene e crescere richiede tanto tempo. Per tutti questi anni il Trastevere ha avuto solo la Prima Squadra femminile guidata da Claudio Ciferri, che mediamente è sempre stata tra le più giovani, se non la più giovane, del campionato e perfetta per quelle che sono delle costanti al Trastevere, quindi ambizione, senso di appartenenza, entusiasmo. Noi “addetti ai lavori” e le calciatrici ci vediamo con l’immagine di una famiglia», la giovane età delle calciatrici in Prima Squadra ha soltanto fatto da apripista per il settore giovanile dedicato interamente alle ragazze desiderose di indossare la maglia di un Club che nella sua controparte femminile crede molto e che ha pazientemente intessuto la tela che oggi tutti possono ammirare dall’Under 15 in su, fino alla Serie B.

Polito nomina la Prima Squadra, in questo momento impegnata nell’arduo compito di proseguire negli anni a venire il cammino in Serie B, come primo mattone piazzato dalla Società per costruire il muro del settore femminile trasteverino: «L’idea parte tempo fa, ma non si può far nascere da un giorno all’altro, e siamo stati aiutati dai risultati sportivi. Quest’anno la Prima Squadra è riuscita nel grandissimo obiettivo di passare dalla Serie C alla Serie B, quello che si fa è riportare un progetto che si è rivelato vincente e di coniugarlo, con le dovute accortezze, in un settore giovanile. Colui che mi ha insegnato come avere a che fare con le giovani è stato Mister Claudio Ciferri, che è riuscito a ottenere risultati importanti con loro. Essere un Club in Serie B ci aiuta tantissimo dal punto di vista della visibilità, e come posizionamento ci reputano estremamente competitivi e, nella realtà dei fatti, siamo un importante promotore a livello locale», perché promuovere questo movimento è fondamentale affinché questo cresca, e per farlo si deve partire a livello locale.

«Ci sono tante difficoltà nel fondare un settore giovanile femminile, specialmente per Società come il Trastevere, che da anni è affermata a livello importante nel maschile, perché servono spazi, spogliatoi, uno Staff competente», ed è sulla formazione e la competenza dello Staff che Polito si sofferma con l’occhio critico ed esperto di una persona che attribuisce grande responsabilità al proprio lavoro: «specialmente quando si lavora con le giovani calciatrici, lo Staff deve essere competente non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma deve saperci fare con le giovani: dev’essere calmo, avere una grande sensibilità ed essere empatico con le ragazze, perché loro in campo possono anche portarsi i problemi che non sono afferenti alla parte sportiva. Magari hanno preso un brutto voto a scuola, a volte litigano con le amiche, a volte ci sono tensioni con i genitori perché attraversano una fase ribelle, e il nostro lavoro non è soltanto quello di aiutarle nel gioco del calcio, ma è anche quello di formarle alla vita, perché lo sport è disciplina, rispetto, sacrificio ed essere squadra, e questo a loro dà tanto», il Trastevere reputa l’empatia e la bravura del suo Staff nel cogliere le sfumature caratteriali delle singole atlete il cuore pulsante del settore giovanile, che forma le ragazzine non soltanto dal punto di vista sportivo.

«Le ragazze pensano tanto, sono molto ansiose, hanno tanta paura di sfigurare davanti alle compagne, magari se fanno una giocata rischiosa e non riescono a servire le compagne questo le carica di ansia, perché hanno una determinata sensibilità e questa cosa la soffrono. Quando si riesce a creare un gruppo squadra forte, invece, la loro ansia diventa forza. Ogni calciatrice ha il suo cuore, il suo carattere e la sua testa e la gestione del gruppo dev’essere personalizzata: solo così vedono che diamo loro tempo e disponibilità», un altro aspetto essenziale è tenere in considerazione l’ansia da prestazione e, in primis, il carattere della singola calciatrice, che non deve sentirsi in un meccanismo che le crea ansia, bensì in un gruppo squadra in grado di espletarne la forza e di massimizzarne le caratteristiche personali.

Quello del settore giovanile femminile del Trastevere «è un progetto che mette al centro le giovani atlete. Una ragazza ha rispetto se sa che c’è fiducia e che siamo lì per lei, a supportarla e aiutarla. Abbiamo uno Staff tecnico – Mister, preparatori atletici, la team manager, io – e loro devono vedere che ci sono tante persone attorno, pronte ad avere un dialogo con loro e a sostenerle nei loro problemi: le ragazze devono essere capite, e tutte devono avere una chance e una persona a cui rivolgersi, bisogna essere autentici e trasparenti», l’autenticità e la trasparenza dello Staff e delle calciatrici stesse creano un ambiente pregno di entusiasmo, gioia al momento di scendere in campo e capacità di mettere da parte le proprie ansie per dare tutto il possibile con la maglia delle Leonesse.

Polito ha ben chiaro quello che è il suo ruolo da Responsabile del Settore Giovanile: «Il mio ruolo è quello di supportare le ragazze, teniamo conto della parte calcistica perché le ragazze sono al Trastevere per giocare a calcio e sta a noi riuscire a permettere loro di crescere, di proiettarle in avanti e di dare loro qualcosa in più, ma teniamo conto anche di farle divertire: le ragazze devono avere il piacere di giocare da noi. Vogliamo aiutare questo movimento, che è meraviglioso, ma ha bisogno dell’aiuto da parte di tutti, quindi dobbiamo essere promotori del calcio femminile. Basta essere coerenti internamente, ben organizzati, rispettare le premesse fatte. Noi abbiamo fatto sapere che avremmo fatto questo settore giovanile femminile, e le ragazze avevano il piacere di unirsi a noi perché la nostra Prima Squadra ha fatto bene.»

«Le nostre categorie sono: Under15, Under17 e Primavera. Siamo felici di poter lavorare dall’anno zero con tutte queste ragazze che ci danno soddisfazioni. Cerchiamo di capire le loro necessità, e dopo una partita chiediamo loro di dirci eventuali difficoltà, se sono felici, dove si può migliorare, e si chiedono pareri anche sugli allenamenti, amano essere coinvolte: le facciamo partecipi della loro crescita. Anche i genitori sono importanti, ci affidano le loro figlie e in tutti i casi ascoltiamo e assecondiamo le ragazze quando hanno bisogno, siamo anche dei formatori e i genitori devono fidarsi di noi», anche se le categorie che s’incasellano al di sotto della Prima Squadra non comprendono ancora le bambine il lavoro che la Società sta portando avanti è meticoloso e improntato sulla centralità dell’empatia e delle ragazze e delle rispettive famiglie, che vedono nel Trastevere l’ambiente giusto in cui veder crescere le loro figlie, atlete, persone.

«Facciamo scouting perché siamo ambiziosi e possiamo permettere a ragazze di Società minori di avere una chance nella nostra, come a nostra volta siamo felici se delle nostre giovani atlete riescono a militare in Società più blasonate. Il nostro lavoro è far crescere le ragazze, indipendentemente se restano o meno: il mio compito è valorizzarle e farle crescere il più possibile, se vanno in qualche Società più blasonata vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Fino ad oggi sono state le ragazze ad approcciare la nostra Realtà, è uno “scouting di circostanza” che non organizziamo», ciò che sottostà all’impegno della Società non è andare alla ricerca di talenti al di fuori, quanto far crescere e dare valore alle ragazze che fanno già parte dell’organico amaranto. Ciononostante, lo scouting e la partenza di una Leonessa alla volta di un’altra Società sono aspetti essenziali che la Società tiene sempre sott’occhio.

«Pensiamo a valorizzare le nostre calciatrici, vogliamo insegnare alle ragazze a giocare a calcio o ad aiutarle a migliorare, facendo capire l’importanza dell’allenamento senza però ostacolare la loro vita. Grazie alla nostra visibilità e al giudizio esterno attraverso il lavoro svolto negli anni siamo stati cercati da molte giovani atlete. Vediamo che quelli che sono i paletti che la Proprietà della Società – il Presidente Pier Luigi Betturri, il Direttore Generale Flavio Betturri o il Responsabile del Settore Femminile Claudio Ciferri coadiuvato da Flaminia Lombardozzi – sono stati trasmessi alla perfezione, quel senso di famiglia, di appartenenza e di squadra li rivedo ogni giorno», far nascere una vera e propria famiglia comprendente le ragazze e tutto lo Staff, nonché la dirigenza stessa, getta le basi per un settore solido che può soltanto evolversi con il tempo.

«Quando le atlete entrano nel campo da calcio, noi diciamo loro di “sentirsi calciatrici”, e le dobbiamo aiutare a diventarle. Ce ne sono alcune che hanno approcciato il mondo del calcio per divertirsi, e per noi vuol dire che non solo i talenti giocano a calcio: è una cosa che ci deve interessare, perché dobbiamo valorizzare anche coloro che non hanno il sogno di fare la calciatrice. Diciamo loro che è un sogno difficile, ma nessuno può dire a una calciatrice che fa male a inseguire quel sogno, perché sarà il futuro a dirle se ci riuscirà. Lo sport è bello quando non ci sono rammarichi e pentimenti, sognare è una cosa bella che arricchisce la vita, anche se è difficile. Lavoriamo e ci dobbiamo godere il viaggio, fare amicizie, divertirci e gioire insieme; lo sport costruisce doti per la vita personale, come la resilienza, importante anche sul lavoro, perché è una scuola alla vita, e serve approcciarlo con enfasi e determinazione, energia e vitalità», non per forza una ragazza che sceglie di indossare la maglia del Trastevere deve sentirsi in obbligo di puntare in alto, perché lo sport va ben oltre la semplice competitività di una squadre nei tornei.

Diventare una calciatrice che è valorizzata dalla propria Società è sinonimo di concedere a ognuna il giusto tempo affinché possa percorrere – facendo riferimento a una metafora utilizzata da Polito – i gradini che si sente di poter fare, piano dopo piano, per arrivare in cima al palazzo; importante è, quindi, non mettere nessuno in difficoltà: «Le ragazze non vanno messe in difficoltà, è importante non fare salti prematuri. Le ragazze si responsabilizzano tanto se sbagliano un rigore, ma sbagliare fa parte del calcio, e quello che bisogna fare è dare entusiasmo nella categoria. Se una ragazza, per esempio, milita nell’Under15 femminile, la prima cosa da fare con quella squadra è cercare di dare entusiasmo, insegnare il rispetto dello spogliatoio e dello Staff – che si deve guadagnare il rispetto delle atlete per far sì che si fidino nel breve, nel medio e nel lungo termine con la trasparenza – , e quindi devono buttarsi. Le ragazze che spiccano e che sono più pronte, che spesso sono anche energia positiva per lo spogliatoio, vengono premiate», ed è solo quando una calciatrice ha dimostrato che può provare a inserirsi nella categoria immediatamente successiva che le viene dato spazio, senza appunto bruciare le tappe.

L’aspetto del “bruciare le tappe”, in particolare nello sport, è un’arma a doppio taglio che spesso condanna una calciatrice (o qualsiasi atleta) a essere con tutti i riflettori puntati addosso e una carica d’ansia non indifferente. Ciò che si pone di fare il Trastevere, in tal senso, è di far sprigionare il talento e il potenziale alla singola calciatrice senza metterle fretta o alcun tipo di pressione: «Una Leonessa del Trastevere dev’essere premiata per i suoi meriti sportivi dandole la possibilità di allenarsi sporadicamente con la categoria superiore, una ragazza dell’Under 15 che si allena nell’Under 17 è considerata decisiva dallo Staff nella categoria e le si fa fare un allenamento in più, una volta che prende le misure magari diventa fisso, e così facendo non sente più che sono due palazzi separati da una porta alla quale lei si affaccia, stringe amicizie e si vede come si integra per dare vita a un passaggio graduale senza dimenticare l’apporto che c’è nella categoria sottostante. Il salto di categoria dev’essere gestito in maniera graduale, con dei piccoli gradini che si superano per evitare di mettere tensione, e per valorizzare bisogna eliminare il concetto di “se spreco quest’occasione sono finita”, perché ce ne sarà un’altra, e poi un’altra, dipende da quanto velocemente sali tu i gradini, bisogna far capire loro che c’è sempre un domani, e che se non colgo l’occasione sono ‘bruciata’. I top player che fanno gol in una finale lo fanno nell’ennesima finale, non all’esordio, bisogna dare tempo e fiducia alle ragazze», il passaggio graduale da una categoria a quella successiva costruisce fiducia in se stesse da parte delle calciatrici e non le carica di aspettativa, che di certo diventerebbe dannosa anche in vista del futuro.

Polito sa, inoltre, che il pregiudizio è spesso uno dei fattori che condizionano le ragazzine, che si sentono spesso insicure e rinunciano al calcio. Quando, però, le giovani atlete riescono a sbarazzarsi del giudizio degli altri e scendono in campo, tirano fuori la vera autenticità di questo sport, che nel maschile si sta un po’ perdendo e non vede lo stesso impegno, la stessa passione, la stessa dedizione: «Per una ragazza giocare a calcio è più difficile che per i maschi, e quando vedi una ragazza giocare a pallone, sei sicuro che veramente ama questo sport. Come responsabile del settore giovanile femminile mi ritengo fortunato, sono veramente grato a chi mi ha convinto di abbracciare il calcio femminile perché si respira la passione vera in un campo da calcio, le ragazze hanno questa capacità di trasportarti e di coinvolgerti emotivamente perché si vogliono bene e amano questo sport. Assorbono tutto, ti ascoltano, sembra che vadano in guerra per te, e ci danno queste soddisfazioni settimanalmente.»

Autenticità, trasparenza, rispetto, divertimento, empatia, fiducia, promozione del calcio femminile: queste sono le parole che meglio descrivono gli obiettivi che il Trastevere si pone e tenta di perseguire nella sua quotidianità con le giovani calciatrici che scelgono di difenderne i colori nelle rispettive categorie. Luca Polito, però, non si pone obiettivi a lungo termine, perché ciò che conta è altro: «Al futuro non ci pensiamo, ci godiamo il presente e lavoriamo bene ora. Nel settore giovanile quello che conta è valorizzare, il lavoro che facciamo richiede un impegno mentale e fisico massimizzato nel presente per cogliere i frutti nel futuro. Domani dobbiamo riconfermarci e superarci, e dopodomani ulteriormente, per me il futuro non è altro che il risultato di “tutti i domani”, la somma di tutti i presenti fa il futuro, e noi pensiamo al presente.»

Si ringraziano Luca Polito, la Responsabile del Settore femminile Flaminia Lombardozzi e il Trastevere per la chiacchierata, il tempo e la disponibilità.

Luca Rossettini analizza la Champions: “Non possiamo competere con le big, ma la Champions ci ha dato esperienza”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Al termine di Chelsea-Roma, Luca Rossettini ha parlato ai media del Club.

Ecco cosa ha detto il nostro coach.


Un risultato molto pesante anche per quello che si è visto in campo, perché la Roma aveva iniziato con il piglio giusto questa partita.

“Sí, avevo chiesto coraggio e personalità. Penso che ci abbiamo provato: abbiamo avuto anche delle buone transizioni. Purtroppo continua a essere un nostro difetto: creiamo delle opportunità, ma ci manca quella cattiveria, quel cinismo necessario per sbloccare le partite, qualità che le squadre di questo livello hanno. L’autogol chiaramente ha indirizzato la gara, ma le ragazze avevano iniziato tenendo bene il campo.

Abbiamo provato anche una soluzione nuova con Giulia Dragoni, che veniva dentro al campo a creare spazi: da questo punto di vista ho avuto alcune risposte positive. È chiaro che non possiamo essere contenti del risultato, ma dobbiamo anche fare un esame di coscienza e capire che la nostra Champions League ci sta dicendo che, a questo livello, oggi non possiamo competere”.

L’aritmetica ci condanna a chiudere qui il percorso in Champions. Resta una partita, quella con il St. Polten in casa. Sicuramente l’obiettivo può essere quello di cercare la vittoria.

“Penso che, se non c’è la voglia di riscattare un risultato del genere davanti al nostro pubblico, allora c’è un grande problema. Mi fido della voglia di rivalsa delle ragazze: non si può pensare che non ci sia un po’ di sano orgoglio da tirare fuori. Rappresentiamo la Roma, un club importante, e vogliamo assolutamente conquistare la nostra prima vittoria in questa competizione.

È stato difficile per noi anche qualificarci: già il turno con lo Sporting Lisbona è stato tirato. Abbiamo raggiunto questo girone con fatica e ci siamo rese conto che, contro le squadre di prima fascia, oggi non possiamo competere. La Società farà le sue riflessioni e cercheremo di lavorare continuamente, aumentando le conoscenze delle ragazze. Anche se la Champions ci ha dato dei dispiaceri, ha sicuramente portato esperienza alle ragazze, che sono giovani: hanno un talento che va sicuramente coltivato”.

E ora testa alla partita con la Ternana.

“Sì, ora dobbiamo recuperare le energie e prepararci al campionato. Le ragazze stanno tirando la carretta con il massimo dell’impegno, non si tirano mai indietro. Gli infortuni importanti che abbiamo avuto le costringono a un lavoro extra: giocare ogni tre giorni a questo livello non è facile.

Continuare a ottenere risultati in Serie A non è affatto scontato, e chi lo pensa sbaglia di grosso. Recuperiamo e poi prepareremo la prossima sfida con ancora più cattiveria.”

Frederikke Thøgersen dopo l’eliminazione della Roma: “Ci dispiace per com’è andata la Champions, ma testa al campionato”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Niente da fare, per la Roma di Mister Rossettini: il Chelsea ha dato spettacolo davanti ai tifosi presenti a Stamford Bridge in una masterclass di puro calcio costata 6 reti incassate alle giallorosse, che non sono riuscite a trovare il gol della bandiera. Benché l’avversaria fosse sulla carta proibitiva e, da quanto visto sul campo, le statistiche siano state confermate, le giallorosse avrebbero potuto fare qualcosa di più.
Al termine del match, la giocatrice capitolina Frederikke Thøgersen ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali della Società.

La calciatrice giallorossa ha in primis affermato che quella contro le Blues è stata «una partita complicata per noi. Però, come dici tu, penso anche che abbiamo iniziato abbastanza bene, abbiamo avuto dei contropiedi dove potevamo fare meglio, però il secondo tempo è stato particolarmente tosto», guardando alla realtà dei fatti la Roma ha avuto qualche briciolo di speranza subito in avvio di gara, prima che arrivasse l’autogol, per poi spegnersi definitivamente e, sul 3 a 0, perdere ogni possibile speranza. Mancata, forse, la grinta per provare a dare una svolta, anche minima, alla gara.

Guardando invece il bicchiere mezzo pieno, la danese ha dichiarato che l’ultima giornata servirà alla squadra per prendere ulteriore confidenza con la competizione con un’avversaria che pare maggiormente alla portata e che servirà soprattutto per sperimentare tattiche, formazioni e idee di gioco da poter ripetere in futuro. Nella mente della Roma c’è un obiettivo molto chiaro, vale a dire quello di proseguire al meglio sulla strada intrapresa dalla squadra in campionato, che sta dando i suoi frutti e consolida un primo posto inaspettato alla vigilia del torneo: «Ci dispiace tanto per come è andato il percorso in Champions, però abbiamo anche iniziato da zero. C’è ancora una partita, la giochiamo per noi e poi ci focalizzeremo sul campionato.»

Ranking FIFA: in testa sempre la Spagna, cambia la posizione dell’Italia

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Era atteso, dopo quello estivo, per la giornata odierna l’aggiornamento del Ranking FIFA relativo al calcio  femminile. Tanti cambiamenti nella classifica, viste le varie manifestazioni ed amichevoli giocate nelle ultime settimane in giro per il mondo.

In testa alla graduatoria c’è sempre la Spagna, forte della vincita della Nations League, con gli USA alle spalle e la Germania che si prende il gradino più basso del podio. Le tedesche scavalcano, infatti, l’Inghilterra e la Svezia mentre il Brasile, sesto, supera la Francia con il Giappone stabile all’ottavo posto e la Corea del Nord che supera il Canada, decima in chiusura di top ten.

Fuori dalle prime dieci l’Italia del CT Andrea Soncin che scende, dopo la doppia sconfitta negli Stati Uniti, al tredicesimo posto, scavalcata dalla Norvegia e con l’Olanda sempre undicesima. Dietro alle Azzurre invece ci sono la Danimarca e l’Australia mentre l’Islanda supera in sedicesima piazza la Cina con Belgio che, a sua volta, supera l’Austria e la Colombia, in discesa, al ventesimo posto.

Seguono tra il ventunesimo ed il trentesimo posto la Corea del Sud, stabile come ventunesimo forza, con il Portogallo che sopravvanza la Finlandia e la Polonia che stacca Svizzera e Scozia, con Irlanda  Russia, Messico e Argentina che mantengono le rispettive posizioni. Il prossimo aggiornamento del Ranking FIFA è atteso, invece,  nel 2026.

 

Women’s Champions League, la classifica: cinque squadre salutano la competizione

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si è conclusa nella serata di ieri la quinta giornata della Women’s Champions League che ha visto in questa stagione rinnovato il suo format, rispetto alle edizioni passate. Diciotto squadre, dopo i turni preliminari, giocano in un unico girone, con sei gare da disputare a testa. Si è giunti, in pratica, ad un passo dall’ultima gara che estrometterà le ultime sei formazioni in classifica. Le prime quattro, invece, passeranno direttamente ai quarti di finale, mentre dalla quinta alla dodicesima si affronteranno successivamente per gli ultimi quattro posti disponibili.

Solo vittorie in testa alla classifica comandata da due squadre a 13 punti, ovvero, Barcellona e Lione. Alle loro spalle sorrisi anche per il Chelsea, a -2 dalle prime della classe, e per Real Madrid e Juventus che compongono un terzetto a 10 punti con il Bayern Monaco, che ha però rallentato con un pareggio. A 9, poi, l’Arsenal agguanta Wolfsburg e Manchester United, entrambe perdenti, che porta a 9 il numero di squadre ancora speranzose di finire tra le prime 4 della classe.

Decimo e sicuro di disputare i play-off è il Paris FC, che sale a quota 8, scavalcando Atletico Madrid a 7 e Leuven a 6, che hanno portato a casa un punto a testa, e chiudono le squadre in zona play-off. Nonostante la sconfitta alimenta ancora speranze di passaggio del turno il Vålerenga, a 4. Sicure di salutare la competizione risultano, infine, il Twente con 2 punti e Roma, Benfica, St. Polten e PSG, che si è schiodata dall’ultimo posto in solitaria senza punti.  La Women’s Champions League, dopo i cinque turni già giocati, tornerà in campo per l’ ultima giornate prevista della fase a gironi la prossima settimana. La finale, prevista per il 23 maggio, si giocherà, invece, all’Ullevaal Stadion di Oslo.

UWCL: al mercoledì vittorie per Chelsea, Paris FC, Barcellona e Lione

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Vince  il Barcellona, mentre il Bayern viene fermato dal Benfica nella seconda tornata di incontri della quinta giornata di UEFA Women’s Champions League.Il Chelsea ha suggellato il passaggio alla fase a eliminazione diretta con una comoda vittoria sulla Roma. UEFA.com riassume tutte le partite del mercoledì della quinta giornata.

 

Chelsea – Roma 6-0

Il Chelsea centra il suo 23esimo risultato utile consecutivo nella fase a gironi/campionato di Women’s Champions League con vittoria schiacciante a Stamford Bridge.

Un gol e un assist di Johanna Rytting Kaneryd nel primo tempo spalancano la strada alle padrone di casa, che segnano anche con Sjoeke Nüsken, Maiko Hamano e Wieke Kaptein ed effettuano ben 11 tiri nello specchio. Il gol più bello è di Lucy Bronze poco prima del fischio finale e permette al Chelsea di chiudere con quattro o più gol di vantaggio per la terza volta nelle ultime quattro partite di Champions League.

Player of the Match: Millie Bright (Chelsea)

Barcelona – Benfica 3-1

Ewa Pajor festeggia il primo gol del Barcellona contro il BenficaGetty Images

Il Barcellona vince nonostante l’ottima prestazione del portiere Lena Pauels e consolida il suo posto tra le prime quattro. Dopo tre traverse, le blaugrana chiudono il primo tempo in vantaggio per 1-0 con gol di Ewa Pajor. A inizio ripresa, Chandra Davidson pareggia per il Benfica e le padrone di casa vacillano per un attimo, ma poi tornano a respirare grazie a un autogol di Christy Ucheibe e una rete di Laia Aleixandri. Da segnalare anche un rigore di Alexia Putellas neutralizzato da Pauels.

Player of the MatchCaroline Graham Hansen (Barcelona)

Manchester Utd – OL Lyonnes 0-3

Una doppietta di Melchie Dumornay nel secondo tempo sancisce la quarta vittoria dell’OL Lyonnes nella fase campionato. Il gol di testa in tuffo di Tabitha Chawinga su cross di Ingrid Engen porta in vantaggio le ospiti, ma le padrone di casa sfiorano il pareggio con un’incornata di Melvine Malard. Jule Brand serve Dumornay per il raddoppio con un tiro a giro dal limite a 10′. L’attaccante haitiana segna un altro gol dalla corta distanza al 90′, quarta rete nella fase campionato.

Player of the Match: Melchie Dumornay (OL Lyonnes)

Atlético de Madrid – Bayern München 2-2

Il Bayern è costretto al pareggio in una partita ricca di colpi di scena ad Alcalá de Henares. La squadra spagnola parte forte e sblocca il risultato su rigore con Vilde Bøe Risa dopo un fallo di mano in area di Glódís Viggósdóttir. Le ospiti, però, rispondono bene: nonostante un rigore calciato alto da Giulia Gwinn, Pernille Harder pareggia grazie a una deviazione di Luany. La danese sembra regalare i tre punti alle ospiti segnando su cross di Klara Bühl, ma il gol di Fiamma regala una parte del bottino alle padrone di casa.

Player of the Match: Klara Bühl (Bayern)

Vålerenga – Paris FC 0-1

Il Paris FC ottiene la seconda vittoria consecutiva nella fase campionato grazie a un rigore di Lorena Azzaro nei minuti finali. Il primo tempo, scarno di occasioni, si conclude con l’espulsione di Karina Sævik del Vålerenga. Il Paris domina nella ripresa e crea le occasioni migliori: Azzaro incorna di poco a lato, mentre Sheika Scott costringe Tove Enblom a un’eccellente parata dalla corta distanza. Le ospiti trovano la via del gol a otto minuti dalla fine, quando Azzaro trasforma con freddezza dagli 11 metri.

Player of the MatchMelween N’Dongala (Paris FC)

Chieti, tre gol all’Ascoli e tre punti: segnali positivi per il prosieguo della stagione

Photo Credit: Pagina Instagram Chieti Calcio Femminile

Detto, fatto: il Chieti ha finalmente conquistato i primi tre punti in stagione in casa dell’Ascoli, fanalino di coda del Girone C di Serie C. Le abruzzesi sono riuscite a mettere i cassaforte tre lunghezze importantissime che hanno dato modo alla classifica di prendere forma in maniera diversa, vedendole al terzultimo posto a quattro punti in totale – sono infatti seguite prima dalla Jesina e poi dal già citato Ascoli.

Il Chieti si è riconfermata negli anni come una squadra che fa del proprio campo un fortino e che viene ritenuta dalle avversarie come una formazione da non prendere mai sottogamba, come si evince dalle parole delle squadre, quali il Gatteo Mare, che hanno già avuto occasione di entrarvi in contatto. Il Girone C di quest’anno, al contrario, è zeppo di nuovi ingressi dall’Eccellenza, come ad esempio l’Ascoli, e le chietine hanno di conseguenza dovuto fronteggiare molte squadre che non conoscevano, un fattore che incide al momento di preparare una partita e di ipotizzarne l’andamento.

Il tecnico del Chieti, Lello Di Camillo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in post-partita al giornale abruzzese IlGiornalediChieti.it, riportate dal giornalista Franco Zappacosta, in un’analisi concreta e fattuale del match concluso, gestito meglio nel secondo tempo dopo aver preso bene le misure dell’avversaria: «Non è stata una partita facile, tutt’altro. Abbiamo incontrato un avversario giovane e rapido, e noi soffriamo le squadre che manovrano in velocità. Siamo riusciti comunque a chiudere il primo tempo con un gol di vantaggio realizzato da Soprano. Loro nella ripresa sono calate un po’ e abbiamo messo al sicuro la vittoria prima con Carlotta Sacco e nel finale con Luisa Esposito», l’Ascoli è l’avversaria che il Chieti ha già incontrato nel proprio percorso in Coppa Italia di Serie C e contro cui era riuscito a vincere per 3 a 2. Un 3 a 0 rotondo come quello maturato in trasferta è segno di una squadra che si crea di volta in volta margini per migliorare.

La classe 2010 Alessia Soprano, autrice della prima rete – che milita nell’Under, allenata da Giada Di Camillo e svolge regolarmente allenamenti insieme alla Prima Squadra – , ha rilasciato a sua volta alcune dichiarazioni, come riportato sempre da Zappacosta, mettendo in evidenza che le abruzzesi tenteranno di sfruttare la pausa natalizia e il mercato sia per riprendersi, sia per rinforzare la rosa e competere al meglio nella ripresa: «Si potrà lavorare in un clima di ritrovata serenità perché questo è un gruppo molto giovane e le ragazze giovani sono moralmente più vulnerabili. Poi a gennaio con un paio di rinforzi potremo puntare concretamente alla risalita.»

Come si evince dalle parole della giovane punta, in neroverde da un anno, il Chieti è una squadra che punta tutto sulle giovani e che vuole concedere loro ampio spazio per costruire una realtà in grado di farle crescere e di prepararle ad affrontare anche le categorie superiori.

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