Nei giorni scorsi Manuela Nicolosi è stata raggiunta dai microfoni di Tuttomercatoweb: l’assistente arbitrale, nata a Roma, ha mosso i suoi primi passi nella sezione di Roma 1 ma ha lasciato presto l’Italia. La Nicolosi fa parte, infatti, della a FFF- Federation Française de Football essendosi trasferita in Francia per motivi di famiglia e lavoro, nonostante gestisca anche una sua attività lavorativa a Firenze.
Nel 2014 è stata la prima donna ad essere inserita in una terna arbitrale per una partita di calcio maschile della Ligue 2 per partecipare nel 2015 al Mondiale femminile, nel 2016 alle Olimpiadi e l’anno seguente all’Europeo. Manuela, poi, è diventata anche la prima donna ad approdare in massima serie francese, la Ligue 1, dirigendo anche la finale dei mondiali femminili tra Stati Uniti e Paesi Bassi la Supercoppa Europea maschile, nel 2019, tra Liverpool e Chelsea.
L’assistente 42enne a riguardo a TWM ha raccontato:
“Dopo la Supercoppa c’è stata un’apertura ancora maggiore delle federazioni alle donne arbitro. Con quella gara che è stata affidata per la prima volta a una terna femminile, vista da milioni di persone, il pensiero comune è stato: ‘Ah, anche le donne sanno arbitrare’. Sono contenta perché da lì c’è stata una creazione del movimento arbitrale femminile, molte donne hanno esordito nelle prime divisioni maschili. Anche lì siamo state delle apripista. Se tornassi in Italia potrei arbitrare le squadre francesi, avendo solo il passaporto italiano. Ma ad oggi non ho l’obiettivo di tornare ad arbitrare in Italia. La Federazione francese mi sta dando tanto”.
Manuela Nicolosi: “Contenta per la crescita del movimento arbitrale femminile”
Amalia Sorriso, Independent: “Qui ho trovato persone straordinarie che sono riuscite a mettermi subito a mio agio”
In casa Independent Amalia Sorriso è uno dei nuovi innesti di stagione: il difensore, cresciuto tra Frattese e Pomigliano, è infatti agli ordine del gruppo guidato da mister Aielli. Abbiamo raggiunto proprio la calciatrice classe 2002 per qualche battuta sull’ultimo periodo:
“Nell’ultima uscita contro la Cantera Adriatica il nostro primo obiettivo era quello di chiudere la partita già il primo tempo e così è stato. Il mister e tutto lo staff stanno facendo davvero un bellissimo lavoro e sono contenta di essere allenata da persone come loro. Domenica prossima ci aspetta una partita tosta contro il Palermo, vogliamo tutti riscattarci dal risultato della partita di andata e della partita di coppa e fare punti. Sono certa che se scendiamo in campo con la stessa grinta e con la stessa fame riusciremo a fare tranquillamente risultato”.
“Venendo da una Primavera la differenza con la Serie C si sente nettamente. Il nostro è un girone tosto, ma siamo tutte all’altezza per affrontare questo campionato nonostante le difficoltà che ci sono state. Ci aspettiamo sicuramente di fare quanti più punti possibili e perché no, magari ritrovarci tra le prime tre. La mia stagione non è iniziata in un modo positivo. Venivo da una squadra a cui ero molto legata e ai mister che mi hanno praticamente cresciuta quindi è stata abbastanza dura”.
“Ho trovato all’Independent persone straordinarie che dal primo giorno sono riuscite a mettermi subito a mio agio. Con le ragazze ormai è tutto un crescendo, si è creato un bellissimo legame e sono felice di far parte di questa squadra. Continuerò a dare il 100% per questa squadra con la speranza di raggiungere, anche a livello personale, traguardi sempre più alti e ambiziosi”.
Selena Mazzantini, Nazionale Under 19: “Complimenti comunque alle ragazze”
A colorare il prato del ‘Silvio Piola’ di Vercelli e a festeggiare la qualificazione alla fase finale degli Europei femminili Under 19 alla fine è l’Austria: nello scontro diretto per ottenere un posto tra le migliori otto squadre del Continente, le Azzurrine escono sconfitte per 2-1 al termine di una gara pigra e bloccata per larghi tratti del confronto. Si chiude così, con la prima sconfitta tra Round 1 e Round 2, dopo quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque sfide disputate, il cammino di Sorelli e compagne.
“Non riesco ad essere delusa né rammaricata, perché le ragazze hanno giocato un bel calcio. Al termine della gara ho comunque fatto i complimenti alle ragazze e ho detto loro che attraverso gli errori si cresce” è il commento a fine gara di Selena Mazzantini.
L’allenatrice della Azzurrine aveva preparato una gara improntata all’attacco, con Pfattner – come nelle ultime battute delle gare contro Grecia e Bosnia ed Erzegovina – schierata addirittura come terzino, per dare una spinta ancora maggiore alle idee offensive italiane. Eppure la retroguardia austriaca, come nelle ipotesi della vigilia, si è dimostrata ostica e ben attrezzata; chiusa e forte dei due risultati sue tre a disposizione per volare in Belgio, dove si terrà la fase finale degli Europei di categoria. E alla fine a decidere la gara, come in tutte le sfide vissute sul filo dell’equilibrio, sono stati gli episodi.
Italia-Austria 1-2ITALIA: Bartalini, Bertuc ci (39’st Bianchi), Sorelli, Trevisan, Pfattner; Ferrara, Schatzer, Dragoni; Renzotti (45’st Berveglieri), Della Peruta, Petrara (21’st Zappettini). A disp.: Zaghini, Mounecif, Moretti, Zanini, Arrigoni. All.: MazzantiniAUSTRIA: El Sherif; Fuchs, Weiss (28’st Spinn), Cavic, Leutz, D’Angelo; Ojukwu, Aistleitner, Roduner, Nattler (20’st Seidl); Madl (28’st Schneiderbauer). A disp.: Rusek, Schorn, Holl, Purtscher, Reissner. All.: SpilkaARBITRO: Guteva (BUL). Assistenti: Rashkova (BUL) e Spur (SVN). IV Ufficiale: Cesen (SVN)RETI: 9’st Ojukwu, 34’st Aistleitner, 42’st PfattnerNOTE – Recupero: 1’pt, 3’st. Ammonite Weiss, Schneiderbauer, Pfattner
CONVOCATE
Portieri: Viola Bartalini (Fiorentina), Giulia Zaghini (Parma).Difensori: Giorgia Arrigoni (Parma), Sofia Bertucci (Juventus), Nadine Sorelli (Milan), Giulia Trevisan (Cittadella Women), Paola Zanini (Milan), Sara Zappettini (Inter).Centrocampiste: Chiara Bianchi (H&D Chievo Women), Giulia Dragoni (Barcellona), Anastasia Ferrara (Sassuolo), Jasmine Mounecif (Juventus), Monica Renzotti (Milan), Eva Schatzer (Juventus).Attaccanti: Giorgia Berveglieri (Juventus), Victoria Marie Della Peruta (University North Carolina), Ginevra Moretti (Juventus), Maria Grazia Petrara (Roma), Elisa Pfattner (Juventus).
STAFF – Allenatrice: Selena Mazzantini. Assistente allenatore: Mauro Girini. Coordinatore Nazionali giovanili femminili: Enrico Maria Sbardella. Segretario: Giulia Taccari. Preparatore dei portieri: Stefano Pergolizzi. Preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo. Match analyst: Luca Dalmasso. Medici: Melissa Mazzola e Andrea Serdoz. Fisioterapista: Emiliano Diaferia. Nutrizionista: Andrea Carolina Striglio.
RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO 6
Mercoledì 5 aprileAustria-Bosnia ed Erzegovina 2-0 (18’pt Ojukwu su rig., 2’st Aistleitner)Grecia-ITALIA 0-4 (21’pt Pfattner su rig., 34’pt e 47’st Della Peruta, 23’st Dragoni)
Sabato 8 aprileAustria-Grecia 6-0 (22’pt, 27’st e 46’st Madl, 35’pt Aistleitner, 41’pt Ojukwu su rig., 48’st Natter)ITALIA-Bosnia ed Erzegovina 3-0 (32’pt Dragoni, 22’st Renzotti, 26’st Bertucci)
Martedì 11 aprileBosnia ed Erzegovina-Grecia 0-4 (6’pt e 24’pt Ntarzanou, 7’pt Giannaka, 21’st Goulden)ITALIA-Austria 1-2
CLASSIFICA: Austria 9 punti, ITALIA 6, Grecia 3, Bosnia ed Erzegovina 0
Carina Wenninger: “A fine stagione mi ritiro ma non lascerò il calcio”
Nella mattinata di oggi tramite un post diffuso dai canali ufficiali della Roma, a sorpresa, Carina Wenninger ha annunciato il ritiro al termine della stagione. L’austriaca classe ’91 ex Bayern Monaco ha dichiarato, però, che non lascerà il calcio avendo la possibilità di collaborare a stretto contatto con la divisione femminile della federazione austriaca:
“Voglio inviare un messaggio ai tifosi della Roma per dire che mi ritirerò al termine della stagione. È una decisione davvero difficile per me, perché stavo vivendo una stagione fantastica. Sono contentissima di aver scelto di venire qui lo scorso anno. Mi sono sentita fin da subito come a casa e voi avete fatto di tutti per farmici sentire. Il motivo di questa decisione è di natura personale. Voglio iniziare un nuovo capitolo della mia vita, dedicare più tempo alla famiglia e tornare a casa dopo 16 anni. Avrò la possibilità di lavorare per la federazione austriaca nel settore femminile. Da un lato sono triste, dall’altro sono molto felice, perché è stata un’esperienza incredibile. I tifosi della Roma sono straordinari. Ho giocato 15 anni al Bayern Monaco ma quest’ultimo è stato unico, perché è vero ciò che dicono che la Roma è magica. Voglio dare tutto e fare di tutto per sdebitarmi, vincendo altri due titoli con la maglia giallorossa: lo scudetto e la Coppa Italia. Sono sicura che sia possibile, insieme possiamo farcela. Non vedo l’ora di giocare le ultime partite al Tre Fontane e festeggiare insieme ai tifosi. Grazie Roma, hai catturato il mio cuore”.
Elena Linari, perno Nazionale contro la Colombia, dichiara: “Queste sono le caratteristiche che troveremo al Mondiale adesso mente alla Nuova Zelanda”
Elena Linari il capitano della nostra Nazionale che ha portato a casa la vittoria nell’ultima amichevole pre-mondiale, al termine del duello contro la Colombia, dichiara: “Sappiamo che queste sono le caratteristiche che troveremo al Mondiale ed adesso la nostra mente adesso va alla Nuova Zelanda, sappiamo che non sarà certamente facile però ci vogliamo giocare le nostre carte e credo che oggi si sia vista un buona Italia. Non era facile poiché la Colombia arrivava decisa e forte ma, ripeto, vogliamo essere pronte nel migliore dei modi”.
Anche Elena è stata contenta della riposta che il pubblico ha dato al “Tre Fontane”, l’ingresso era gratuito ma in un orario che non poteva fare sperare in tanto ma che in ogni caso ha dato il giusti supporto alla nostra Nazionale.
“Come sempre il Tre Fontane regala grandi soddisfazioni e quindi sono contenta che tanti ragazze e ragazzi siano venute a seguirci, per noi è importante, è una festa per noi e per tutto il Movimento e speriamo che nelle prossime gare ce ne possano essere sempre di più!”
Gianluca Marzuoli, Bitonto: “Rispettate le prospettive della società tra campionato e la Final Four”
Gianluca Marzuoli e il suo Bitonto alla vigilia della parte decisiva della stagione. Conversazione con il condottiero che guiderà le leonesse neroverdi verso la Final Four e i Play off tra forza della squadra, mancanza di un palazzetto e il suo rapporto con una città che oramai l’ha adottato.
Sono stati 10 mesi vissuti ad alta velocità, considerando il lavoro di costruzione che c’era da fare per essere da subito competitivi sul campo e ricambiare il grande affetto dei nostri tifosi che sono meravigliosi, sostengono la squadra in ogni circostanza, a testimonianza dell’immenso lavoro fatto dalla società che in pochissimo tempo è riuscita a fare innamorare una città intera al cospetto di una grande squadra che ogni domenica scende in campo per dare loro una gioia. Basta pensare che questo è solamente il secondo anno di A, e vedere il palazzetto pieno in ogni ordine di posto in una partita non di cartello fa capire che la domenica non è solo tifare per i propri colori ma anche un motivo per stare vicino alla squadra, alle giocatrici, qualsiasi sia l’avversario da affrontare.
Purtroppo, come dici abbiamo un handicap notevole, come squadra soprattutto, ovvero di non avere una “casa” dove poter allenarsi tutti i giorni e giocare la domenica, abbiamo disputato tante partite e per mancanza di strutture nel territorio Bitontino siamo stati costretti ad adeguarci in campi limitrofi dove spesso non abbiamo nemmeno gli spazi necessari per poterci allenare. E’ come se avessimo disputato l’intero campionato fuori casa. Spero anche per i nostri tifosi che tutto questo disagio possa finire e che in un futuro non troppo lontano si possa avere a disposizione un impianto di gioco dove la squadra possa riconoscersi a pieno ed avere un legame ancora più forte con i propri sostenitori.
E’ una stagione dove finora abbiamo rispettato quelle che erano le prospettive della società: un piazzamento importante in campionato e la Final Four che era un obiettivo fondamentale da raggiungere per avere la possibilità di giocarsi il primo titolo della stagione. I numeri lasciano il tempo che trovano, vanno bene per gli statistici. Parlando del percorso della squadra invece posso dire che è stato positivo, avevamo bisogno di conoscerci un pò tutti, è stato il punto zero di un inizio e sono soddisfatto del processo di apprendimento raggiunto dalla squadra fino ad ora, ma non sarò mai completamente soddisfatto per il lavoro svolto né tantomeno contento perché penso che in ogni circostanza si possa continuare a crescere per raggiungere livelli superiori di competitività.
Come dicevo sopra abbiamo raggiunto un buon livello di competitività, la squadra sta bene, a parte i malanni stagionali e qualche acciacco di normale amministrazione, abbiamo avuto finora una stagione tranquilla e lineare. Fra qualche settimana inizia la parte clou della stagione dove sarà importante arrivare bene di testa e di gambe e per questo mi ritengo un allenatore privilegiato, perché posso contare sull’apporto di Paka Marques, una professionista “unica” che riesce a far dare il meglio delle proprie qualità ad ogni giocatrice, sono assolutamente certo che avrà un ruolo determinante all’interno del mondo Bitonto C5 e la sua presenza darà una marcia in più a tutti.
Pescara e Falconara hanno uno storico che permette loro di avere più abitudine a disputare partite importanti. Noi abbiamo dimostrato nel corso della stagione di potercela giocare alla pari, non parlerei di banco di prova perché non abbiamo bisogno di battere queste squadre per essere definitivamente forti, ma di accorciare il gap che ci divide e questo possiamo farlo solo restando sempre ai vertici e nel tempo abituarci a giocare quelle partite importanti che fanno crescere e accorciare le distanze che ci separano da loro.
COMUNICATO BITONTO
Chiara Tulumello, Meran Women: “Rientro emozionante, toccante e meraviglioso. Quando ci credi raggiungi obiettivi straordinari”
Una delle squadre rivelazioni della Serie C di quest’anno è il Meran Women, guidato da mister Campolattano. Il team neopromosso in terza serie, che si trova al secondo posto del girone B, da qualche settimana ha visto nuovamente a disposizione Chiara Tulumello. Abbiamo raggiunto il capitano del Meran, fermo per sei mesi dopo un infortunio al crociato, che ai nostri microfoni ha dichiarato dopo la gara di mercoledì a Portogruaro:
“A Portogruaro abbiamo trovato una squadra diversa rispetto all’andata, sicuramente cresciuta sia sotto il punto di vista tecnico/tattico che di mentalità. Il cambio di allenatore ha sicuramente influito sulla loro crescita, ma c’è da dire che a parte i primi minuti dove noi abbiamo un po’ faticato ad entrare in partita e l’inizio del secondo tempo dove loro giustamente hanno provato a recuperarla i nostri valori tecnici si sono rilevati superiori ai loro. Da qui alla fine ogni partita sarà dura da affrontare, dobbiamo giocare contro squadre che anche se non hanno più chissà che obiettivi di classifica sicuramente ognuna di loro vorrà dare il meglio contro di noi. Da parte nostra c’è consapevolezza e volontà di fare sempre il meglio e portare a casa il risultato”.
“Purtroppo vivere questo campionato da fuori è sicuramente diverso che essere completamente partecipe in campo. Nonostante sia il mio primo campionato di Serie C devo dire che ho trovato un livello molto alto. Sia a livello di giocatrici che di società. È una soddisfazione per me vedere che il movimento del calcio femminile sia tanto seguito e finalmente gli si stia dando la giusta importanza. Ho seguito da lontano gli altri gironi, ma credo che il nostro sia uno dei più competitivi”.
“Abbiamo sempre detto che l’obiettivo all’inizio della stagione era la salvezza, consapevoli, nonostante questo, del fatto che avevamo in squadra ragazze di altissima qualità. Ma nulla è scontato e devo prendere i nostri meriti, riuscire a combinare tutto quanto, squadra, staff, organizzazione come neopromossa ci rende estremamente orgogliosi. Non ci aspettavamo di fare così bene, ma quando si crede fortemente in ciò che si fa molte volte si riesce a raggiungere obiettivi straordinari”.
“Per quanto riguarda me personalmente è stato un anno ricco di emozioni, negative e positive. Ad una settimana dall’inizio del campionato mi sono rotta il crociato ed è stato molto doloroso, non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Sono però riuscita ad operarmi subito e grazie al mister, alle mie compagne e tutte le persone che mi sono state accanto durante la riabilitazione sono riuscita a tornare in campo dopo 6 mesi. Il rientro è stato emozionante, toccante e meraviglioso. Sono stati 6 mesi lunghissimi, ma ho lavorato duramente per rientrare. Purtroppo è un infortunio sempre più frequente, ma come ogni cosa passa, ciò che è più importante è non abbattersi e lavorare giorno per giorno per recuperare, si la funzionalità motoria, ma soprattutto quella mentale”.
Valentina Foltran, Villorba: “Obiettivo salvezza diretta, faremo di tutto per raggiungerla”
Nell’ultimo turno di campionato il Villorba ha ceduto di misura alla Triestina: la squadra trevigiana, dopo il passo falso per 1-2 resta comunque fuori dalla zona play-out. Abbiamo raggiunto per qualche battuta Valentina Foltran, centrocampista classe 1990 al secondo anno in rosa, che sull’ultimo periodo delle venete ci ha raccontato:
“L’ultima partita persa 2-1 dopo essere andate in vantaggio nel primo tempo è stata una gara molto combattuta soprattutto a livello fisico da entrambe le squadre. Loro durante il secondo tempo su un calcio d’angolo e su una ripartenza sono riuscite a ribaltare il risultato purtroppo per nostre disattenzioni e per poca concentrazione in certe situazioni. Abbiamo avuto poche occasioni da gol e per questo motivo dobbiamo imparare ad essere più cattive sotto porta. Adesso abbiamo una decina di giorni per prepararci alla prossima partita contro il Vicenza in un campo non facile e contro una squadra forte sia a livello individuale che di gruppo. Sarà comunque una partita da affrontare a testa alta e senza paura provando a portare a casa qualche punto, giocando e combattendo su ogni pallone e non abbassare mai l’attenzione e la concentrazione”.
“Il nostro girone del campionato di serie C lo sto trovando tosto e ogni partita è a se, come è successo a noi puoi pareggiare contro la terza ma anche contro la penultima in classifica, per quello penso che non bisogni mai scendere in campo sconfitti o pensare di aver già vinto. Ci sono diverse squadre che secondo me giocano un bel calcio tra cui il Bologna, il Venezia e il Vicenza ma più di tutte mi sta sorprendendo la neopromossa Merano. Il nostro obiettivo è la salvezza diretta e faremo di tutto per raggiungerla provando a giocarcela anche con squadre più forti e ben messe in classifica. Personalmente sto vivendo una stagione altalenante ma in questa settimana di stop spero di mettermi bene in forma per gli ultimi due mese che per noi saranno fondamentali”.
Manuela Giugliano, con la Nazionale, sul suo campo trova una vittoria meritata, e afferma: “Sono in uno stato ottimale e spero di esserlo anche tra 100 giorni”
Manuela Giugliano nel dopo gara al “Tre Fontane di Roma” saluta tutto il suo pubblico, che anche quest’oggi hanno tifato per questo magico gruppo che ben sta figurando nel Movimento, ed ha caricato queste ragazze portandole ad ottenere questa convincente prestazione.
“Siamo disfatte ma soddisfatte, afferma Manuela a fine gara, oggi era importante portare a casa questo duello per far si che il gruppo si amalgami sempre di più, e porti sul morale positivo”. La centrocampista Romana ha anche oggi giocato una gara ai massimi livelli, in uno stato di forma ottimale, e questo sarà di buon auspicio tra cento giorni?
“Sono molto contenta di questo mio stato di forma, meno male che i miei genitori mi hanno dato i piedi ,afferma Manuela sorridendo, sono contenta perché riesco a trovare delle giocate che non tutte riescono e questo mi rende orgogliosa del lavoro che faccio quotidianamente e sono felice perché questo garantisce a portare a casa una gara come quest’oggi”.
Giocare in questo stadio, che Manuela Giugliano conosce bene, non è la Roma ma infondo è la stessa cosa: “Ci siamo sentite tutte casa, qui a Roma è bello, il campo è in ottime condizioni ed i nostri tifosi ci rendono ancora più orgogliose di essere qui oggi, ci danno qualcosa in più, speriamo che a questo Mondiale ci accompagnino in tanti”.
“Quando veniamo in Nazionale, siamo un gruppo unito non pensiamo al campionato ed alla appartenenza ad altre squadre, portiamo in campo quello che ognuna ha da dare e questo è importante per la maglia che indossiamo e siamo orgogliose di essere tutte unite”.
Al Mondiale del 2019 in Francia, la nostra Nazionale ha fatto un qualcosa di straordinario ammette in chiusura Manuela, adesso “ci tocca ripetersi, e speriamo di poter fare bene anche in questa occasione, è quello che vogliamo perché ci rende orgogliose dello sport che facciamo e cerchiamo sempre di fare crescere questo Movimento che per noi è importante”.
Alla domanda di come abbia visto l’esperienza delle giovani anche la numero 6 conferma che “Matilde Pavan e Chiara Beccari sono delle ragazze importanti, oggi il mister le ha concesso a loro di fare esperienza e credo si siano comportate molto bene, abbiano tirato fuori molta personalità che è quello che serve”.















