COMUNICATO APULIA TRANI
Renate Fedotova, Apulia Trani: “La lotta continua e nulla è perduto”
COMUNICATO APULIA TRANI
Samp Women battuta a Sassuolo, la Poule Salvezza parte in salita
Sassuolo 3
Sampdoria 0
Reti: p.t. 6′ Jane, 22′ Sabatino; s.t. 3′ Clelland.
Sassuolo (3-5-2): Kresche; Orsi, Filangeri, Pleidrup; Philtjiens (39′ s.t. Mella), Brignoli, Jane, Bellucci (23′ s.t. Tomaselli), Dongus (35′ s.t. Nowak); Clelland (23′ s.t. Goldoni), Sabatino (41′ s.t. Hashemi).
A disposizione: Lauria, Pondini, Monterubbiano, Nagy.
Allenatore: Piovani.
Sampdoria (4-4-2): Tampieri; De Rita, Panzeri (7′ p.t. Cuschieri (9′ s.t. Regazzoli)), Spinelli, Oliviero; Giordano, Re, Čonč, Gago (9′ s.t. Baldi); Tarenzi (41′ s.t. Lopez), Bonfantini (41′ s.t. Battistini).
A disposizione: Fabiano, Brunelli, Mailia, Lazzeri.
Allenatore: Mango.
Arbitro: Panettella di Bari.
Assistenti: Zezza di Ostia Lido e Fratello di Latina.
Quarto ufficiale: Bordin di Bassano del Grappa.
Note: ammonita al 27′ p.t. Pleidrup per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e 5′ s.t.; spettatori 150 circa; terreno di gioco in buone condizioni.
Parma Calcio Femminile: Congratulazioni Dottoressa Michela Cambiaghi!
Nelle parole di ringraziamento per la sua ultima conquista accademica, Michela Cambiaghi è stata un po’ troppo severa con sé stessa (“Non una studentessa modello, non una calciatrice modello.”). Ma dal suo discorso si può facilmente capire il grandissimo lavoro che sta dietro sia alla carriera da studentessa sia a quella da calciatrice unito all’enorme soddisfazione per la conquista, non tanto di un titolo, quanto di aver aggiunto un’altra tappa sul suo cammino.
Vediamo le parole dell’attaccante crociata, classe ’96, spese sui sui social in un momento così particolare:
“Perché non è facile riuscire a conciliare lo studio e lo sport, soprattutto se quest’ultimo è il tuo lavoro. Troppo spesso l’ho dimenticato e tante volte mi sono sentita in ritardo. Non una studentessa modello, non una calciatrice modello. Perché il mio unico pensiero non era solamente il campo o solamente lo studio. Solo ora realizzo che “siamo tutte le rinunce che sappiamo fare. E quindi grazie Mamma e grazie Papà per avermi sempre spronata ad andare avanti e a concentrarmi sugli obiettivi (che siano in campo o sui libri), uno alla volta. Un grazie di cuore a tutti.”.
Congratulazioni anche da parte di tutta la redazione di Calcio Femminile Italiano!
Le biancocelesti soffrono ma vincono contro il Verona, Valentina Siclari carica la squadra in vista del finale di stagione: “Testa alle ultime quattro partite”
Una vittoria da Lazio quella ottenuta domenica scorsa contro il Verona. Allo scadere dei tempi regolamentari Valentina Siclari beffa le veronesi e fa esplodere di gioia il Pala Pertini per il 4-3 biancoceleste. La Lazio conquista tre punti che portano con sé la consapevolezza quasi matematica dei Play Off, dopo una partita tutt’altro che semplice, ma combattuta fino all’ultimo respiro. Consolidato il sesto posto in classifica ora le biancocelesti dovranno stringere i denti in vista del finale di stagione. Dopo la sosta nazionali la Lazio sarà attesa nella difficile trasferta in casa delle campionesse in carica del Città di Falconara, match che all’andata terminò in pareggio grazie al goal di Jessica Marques. Attualmente, però, le ragazze di mister Chilelli potranno godersi un meritato riposo.
Durante la settimana è stata intervistata da Calcio a 5 Live Magazine la numero 5 biancoceleste Valentina Siclari, autrice del goal decisivo contro il Verona, che ha parlato del match di cui si è resa protagonista: “È stata una gara dura, ma lo sapevamo, visti i precedenti stagionali contro l’Audace Verona. L’incontro è stato tirato fino alla fine, ma fortunatamente la palla è entrata. Ci servivano i tre punti e siamo contente di averli ottenuti.” La partita si era messa male per la Lazio nel secondo tempo, sotto di un goal e in inferiorità numerica, alla fine però le aquile hanno reagito bene: “Prima della partita il mister ci aveva chiesto una prestazione da Lazio e penso che più di così non si poteva. Abbiamo messo tutto quello che avevamo per prenderci i tre punti.” Adesso testa al rush finale per chiudere il discorso Play Off che ripartirà dopo la pausa nazionali: “Mancano quattro sfide, due saranno durissime (Falconara e Bitonto), due contro avversarie del nostro livello (il Fondi già retrocesso e l’Irpinia in piena lotta Play Out). Il concetto però non cambia. Daremo il massimo in ogni partita per cercare di conquistare più punti possibile e ottenere alla fine della regular season il miglior piazzamento in vista dei Play Off.”
Beerensteyn e Caruso siedono le diavole, e la Juventus di Joe Montemurro, superando il Milan resta in corsa scudetto
La Juventus inizia la seconda fase di Campionato con una ottima prestazione, superando il Milan per 2 a 0: riscattando le due precedenti sconfitte maturate nella prima fase.
Si sono affrontate sul campo di Vinovo in questo match due delle tre squadre di Serie A con più clean sheet nella stagione in corso in tutte le competizioni: la Juventus (seconda a 15 alle spalle della Roma a 17) e il Milan (terzo a 10).
Montemurro che conta le pesanti assenze di Martina Rosucci e Valentina Cernoia, perde in last minute anche Pedersen e Gunnarsdottir nel riscaldamento, pertanto il suo 4-3-3 si compone di: Peyraud Magnin tra i pali, Gama-Salvai-Sembrant e Lenzini in fase difensiva, Caruso-Grosso e Nistron nella centrale, Girelli inserita al volo con Bonansea e Beerensteyn in attacco. La Juventus è la squadra che ha mandato in gol 14 giocatrici differenti nelle prime 18 giornate di questa Serie A, più di qualsiasi altra squadra e due più del Milan, a quota 12 con Sassuolo e Roma.
Una gara calda, senza risparmio di fiato, ha visto le due rivali giocare un match di altissimo livello con le padrone di casa sempre proiettate nella metà campo avversaria alla ricerca della rete con Beerensteyn. Il Milan non resta di certo a guardare ed imposta un gioco molto tecnico proiettato sulla velocità in contropiede per sorprendere la difesa bianco-nera con Martina Piemonte e Thomas.
La Juventus che è rimasta imbattuta in 11 dei 14 confronti con il Milan in tutte le competizioni grazie a nove successi e due pareggi, ma due delle tre sconfitte maturate con le rossonere sono arrivate proprio nei due match più recenti entrambi nella regular season di questa Serie A.
Due formazioni molto chiuse a coprire la zona difensiva hanno sviluppato nei primi venti minuti un gioco laborioso, con tantissimi giri di palla, e scambi di direzione per cercare di sbloccare il risultato. Le ragazze di Maurizio Ganz, in virtù delle gare precedenti, sono arrivate a Torino molto cariche e pronte ad aprire le marcature. Al 28’ Martina Piemonte avrebbe una grandissima occasione per portare in vantaggio la sua squadra dagli undici metri, dopo un ingenuità in uscita di Peyraud Magnin sulla schiena di Grimshaw, ma il suo tiro effettuato male si perde alle spalle del portiere e lascia il punteggio invariato sullo 0 a 0. Risultato che resta bloccato fino ai due fischi dell’arbitro nonostante le 9 occasioni rosso-nere e delle 12 delle padrone di casa: una Juve che soffre, quando non passa in vantaggio nei primi quarantacinque minuti, e subisce l’aggressione delle avversarie.
La ripresa vede le Campionesse d’Italia in carica entrare con il piglio giusto, ed a colpire a rete con Lineth Beerensteyn, gol che non demoralizza il gruppo avversario ma che visto la gara calare di ritmo cercando più di gestire risultato delle padrone di casa piuttosto che avanzare palla al piede a cercare la profondità; mentre il Milan più giocando un calcio offensivo non è riuscito a ribaltare il risultato finale. Nei minuti di recupero un atterramento in area ai danni di Lineth porta il penality per le bianco-nere: Arianna Caruso mette il sigillo per il 2 a 0. Nota positiva in casa Juve il rientro di Amanda Nilden che ritrova il quadrante di gioco dopo uno stop forzato di diversi mesi.
La Vecchia Signora che in generale non ha mai perso tre partite di fila contro una singola avversaria chiude il match portandosi a casa i tre punti, fondamentali per provare la rincorsa alla Roma, e con questo gol chiude a rete da 65 partite di fila in Serie A.
Enrico Lotito, Lazio: “La Società ha voluto dare un segnale importante su quanta voglia abbia di raggiungere la promozione in Serie A”
Il Direttore Generale del Settore Giovanile biancoceleste e di Lazio Women Enrico Lotito è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, canale 233 di Sky.
“La consapevolezza della Lazio Women si vede in ogni allenamento giornaliero e nelle gare della domenica. Anche le statistiche premiano il lavoro della squadra di Catini, con una difesa solida, come testimoniano i quattro clean sheet consecutivi, e un super attacco, con ben 50 gol messi a segno. Anche la Società, con gli acquisti di Condon, Varriale, Moraca e Giuliano, ha voluto dare un segnale importante su quanta voglia abbia di raggiungere la promozione in Serie A. Adesso servirà massima concentrazione perché le inseguitrici aspettano solo un nostro passo falso. Sono però certo che la Lazio Women non mollerà mai e darà tutto per raggiungere il nostro obiettivo stagionale, ovvero la promozione in Serie A”.
Antonella Paoletti, Triestina: “Siamo entrate in campo sin dal primo minuto compatte e vogliose di portare a casa i tre punti”
Nell’ultima giornata del campionato di Serie C Girone B, la Triestina ha affrontato in casa la Sambenedettese, incontro terminato con una vittoria per 8-0 per le padrone di casa. La Triestina resta in zona play-out ma sale a quota 17 punti, a -1 dal Portogruaro.
Nel post gara, Antonella Paoletti attaccante classe ’88 della Triestina ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Intanto volevo fare un applauso a tutte le mie compagne, quelle scese in campo e quelle che non hanno giocato ma che hanno comunque incitato per tutta la partita, perché giocare contro l’ultima in classifica, dopo una settimana di pausa, poteva essere pericoloso a livello di concentrazione invece siamo entrate in campo sin dal primo minuto compatte, vogliose di portare a casa i 3 punti. Abbiamo segnato subito il primo gol e finito il primo tempo avevamo messo al sicuro il risultato sul 4-0. Nel secondo tempo abbiamo continuato ad esprimere un buon calcio, creando e concretizzando tutto il possibile, segnando su azione, su rigore, su punizione, su calcio d’angolo ma soprattutto siamo rimaste concentrate per tutta la partita portando a casa finalmente il primo clean sheet stagionale con un 8-0 che dà morale per il finale di stagione che ci aspetta. Domenica affronteremo il Padova, una squadra molto giovane ma che sta facendo un buon campionato, ma noi vogliamo assolutamente riprenderci i 3 punti persi all’andata e se entriamo concentrate, compatte sin dal primo minuto come siamo entrate contro la Sambenedettese, possiamo e dobbiamo portare a casa punti. Abbiamo una serie di partite, tutti scontri diretti per la salvezza dove dobbiamo fare più punti possibile perché ogni punto vale oro.”
Arianna Barrale, Women Rivanazzanese: “Stiamo facendo qualcosa di bello. Domani vogliamo vincere, davanti al nostro pubblico, il campionato”
La Women Rivanazzanese sta per vedere l’Eccellenza. Le gialloblù, infatti, hanno sconfitto 4-1 il Como 1907 nella diciassettesima giornata del Girone A di Promozione Lombardia, rimanendo in vetta con ventotto punti e, grazie alle due pause che dovrà affrontare il Parabiago sua diretta inseguitrice con ventisei punti, le aquile pavesi potrebbero domani festeggiare la promozione con tre turni d’anticipo, anche se prima dovranno avere la meglio sul Pontevecchio.
A presentarci questa partita, e a risponderci ad altre domande, è Arianna Barrale, attaccante classe ’84 che, grazie alla doppietta segnata al Como, ha portato il suo score a undici reti, in realtà diciassette ma sei sono stati tolti a causa del ritorno della Pro Patria dal campionato, nella prima stagione con la maglia della Rivanazzanese.
Arianna cos’è per te il calcio?
«Io ho iniziato sin quando ero piccolissima, e quando ho cominciato a giocare a pallone coi maschietti avevo capito di essere brava».
Come hai scoperto di essere una calciatrice?
«L’ho scoperto a sei anni, quando giocavo sotto casa coi miei amici e saltavo tutti, compreso il mio attuale compagno».
Quali sono i pregi e i difetti di un’attaccante?
«I pregi sono che, una volta attraversata la metà del campo, sei un po’ libera di fare il tuo gioco attraverso la fantasia, il difetto è quello di trovare un difensore più grande di te fisicamente».
Com’è stato il tuo percorso calcistico sino a questo momento?
«Ho cominciato a giocare coi maschietti fino ai quattrodici anni, dove sono passata all’Alessandria per dieci anni arrivando fino alla Serie A2, dopodiché sono passata all’Accademia Pavese, Voghera, Valenza, Solero e successivamente ho fatto un anno nel mondo del futsal».
Da quest’anno sei alla Women Rivanazzanese. Cosa ti ha convinto ad accettare questa squadra?
«Ho accettato l’offerta della Rivanazzanese perché prima di tutto ho deciso di rimettermi. Inizialmente, non sapevo quante volte sari riuscita a giocare, soprattutto del fatto che ho una bambina e lavoro nel bar. Invece, grazie al supporto della titolare e delle mie colleghe, riesco a finire di lavorare al bar e di andare a giocare con la squadra».
Come ti stai trovando nel tuo nuovo club?
«Non avevo prospettive, perché eravamo un gruppo nuovo con tante giovani ed esperte, ma poi si è amalgamata e mi sto trovando bene».
Affrontiamo il 4-1 ottenuto dalla tua squadra contro il Como 1907 nella diciassettesima giornata del Girone A di Promozione. Quanto vale, per te, questo successo?
«Tantissima, perché inizialmente temevamo molto il Como, non a caso abbiamo pareggiato all’andata, ma nel ritorno siamo diventate consapevoli di quello che siamo, e questa vittoria vale doppio».
Per te, la gara contro il Como è stata significativa, poiché hai messo a segno una doppietta. Quanto contano aver realizzato questi due gol?
«A parte per il morale per me stessa, vale molto per la squadra, perché questi due gol potrebbero essere decisivi per il nostro campionato».
Le tue due marcature ti portano a quota undici (ufficiosamente diciassette) gol stagionali. Sei contenta del tuo attuale score?
«Se me l’avessero detto che avrei fatto questi gol non c’avrei creduto, perché a quasi quarant’anni posso ancora dire la mia».
La Rivanazzanese, grazie a questa vittoria, si conferma prima a tre turni dalla conclusione del campionato. Avresti immaginato di vedere questa squadra in questo piazzamento?
«All’inizio no, ma strada facendo ci siamo rese conto che potevamo fare qualcosa di bello».
Domani la Rivanazzanese ospiterà il Pontevecchio. Una partita molto importante perché un’eventuale vittoria vorrebbe dire Eccellenza…
«Sebbene noi siamo prime e loro sono in fondo alla classifica, non sarà una gara scontata: dovremo partire subito col giusto approccio e con la testa giusta. Siamo pronte, sarebbe bello vincere domani la partita e il campionato davanti al nostro pubblico».
Che voto dai al Girone A di Promozione dopo diciassette giornate andate agli archivi?
«Quando siamo partite pensavo che il livello fosse diventato alto, poi però si è successivamente abbassato, ma noi invece siamo cresciute come gruppo».
Qual è la squadra del girone che ti ha sorpreso di più?
«A livello di gioco il Como, perché sono giovani e giocano molto bene, anche se mi hanno sorpreso all’andata che al ritorno».
Secondo te, come sta il calcio femminile in Piemonte e in Lombardia?
«In Piemonte il livello era abbastanza alto, ora però si è abbassato, quando le squadre professionistiche hanno portato con sé molte giocatrici forti. In Lombardia sinceramente non so».
Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Oltre a lavorare nel bar, ho un compagno, di nome Claudio, che gioca nel Rivanazzano maschile e una figlia di tre anni che si chiama Carolina. Ho una vita abbastanza semplice, mi piace stare con la mia famiglia».
Quali sono i sogni che vorresti realizzare quest’anno?
«Spero di vincere il campionato, ma anche quello della classifica marcatrici. Fuori dal campo vorrei completare la mia famiglia con un altro bambino».
Cosa vuoi dire alle tue compagne della Women Rivanazzanese in vista della sfida di domenica contro il Pontevecchio?
«A loro dico che dobbiamo crederci tantissimo in questa gara, perché stiamo facendo qualcosa di bellissimo in una sola stagione, ma soprattutto che le voglio bene e che hanno fatto tanto per me quest’anno».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Women Rivanazzanese e Arianna Barrale per la disponibilità.
Il Sassuolo parte bene nella Poule Salvezza: le neroverdi calano il tris alla Sampdoria
Partenza positiva per il Sassuolo nella seconda fase della Serie A che, nella prima giornata della Poule Salvezza, batte la Sampdoria col punteggio di 3-0.
La gara si sblocca dopo sei minuti di gioco: Clelland recupera palla a metà campo, serve per Fifì Jane che, a tu per tu con Tampieri, porta in vantaggio le sassolesi, mentre piove sul bagnato per le blucerchiate che perdono all’8′ Panzeri per infortunio causato dallo scontro con Clelland. Ci spostiamo al 22′ e Orsi effettua un traversone per Philtjens che, da posizione defilata, colpisce di testa, ma Tampieri la devia sulla traversa, solo che sulla ribattuta arriva Daniela Sabatino, la quale basta colo un tocco per siglare la rete del raddoppio neroverde e il suo quarto centro con la maglia emiliana. Sabatino potrebbe fare 3-0 al 41′ ma la sua conclusione va a sbattersi sul palo. Ma il tris del Sassuolo arriva comunque in apertura di ripresa: al 49′ Lana Clelland decide, dal limite dell’area, di lasciar partire un mancino che mette ko Tampieri, realizzando il gol che chiude ogni discorso su questa partita.
Grazie a questo successo le ragazze allenate da Gianpietro Piovani consolidano il sesto posto, e il primo della Poule Salvezza, con venti punti. La salvezza comincia pian piano ad avvicinarsi, ma il Sassuolo avrà un altro ulteriore scoglio: infatti, il prossimo avversario sarà il Parma, col match previsto al Tardini per domenica 26 marzo alle 12:30.
SASSUOLO: Kresche, Philtjens (83′ Mella), Pleidrup, Jane, Bellucci (69′ Tomaselli), Brignoli, Sabatino (83′ Hashemi), Orsi, Clelland (69′ Goldoni), Dongus (80′ Nowak), Filangeri. A disp: Lauria, Pondini, Monterubbiano, Nagy. All: Piovani.
SAMPDORIA: Tampieri, De Rita, Panzeri (8′ Cuschieri, 54′ Regazzoli), Spinelli, Oliviero, Giordano, Re, Conc, Gago (54′ Baldi); Tarenzi (86′ Lopez), Bonfantini (86′ Battistini). A disp: Fabiano, Brunelli, Mailia, Lazzeri. All: Mango.
ARBITRO: Panettella di Bari.
MARCATRICI: 6′ Jane (SAS), 22′ Sabatino (SAS), 49′ Clelland (SAS).
AMMONITE: Pleidrup (SAS)
Ida D’Avino, Venezia FC: “Mi ispiro a giocatori come Stanislav Lobotka e Luka Modrić”
La giocatrice Ida D’Avino, classe 2001, è approdata a Venezia nella stagione 2021/22. Dopo un inizio sfortunato a causa di un grave infortunio, subito in ritiro, che l’ha tenuta fuori dal campo fino al novembre 2021, D’Avino ha presto trovato il suo posto fra le lagunari, di cui è diventata pilastro a centrocampo.
“Sono cresciuta a pane e calcio, giocando a pallone nel cortile del mio palazzo con i miei cugini. La mia passione si è dimostrata forte fin da subito, per la gioia di mio padre, che mi ha subito iscritta in una scuola calcio, pur incontrando le iniziali resistenze di mia madre, che adesso invece è diventata la mia tifosa più accanita. Maturate le prime esperienze nelle squadre maschili campane, a 12 anni mi sono spostata per la prima volta in una squadra femminile e, dopo un po’ di gavetta, ho raggiunto la Serie B con il Pomigliano prima di arrivare qui in laguna. Il progetto del Venezia è ambizioso: la proprietà mette a disposizione molte risorse per noi ragazze, il che è un vero privilegio, in un ambiente che ha fatto molti progressi, ma il cui percorso è ancora in salita.
Al Venezia come in tutte le squadre in cui ho giocato fino ad ora, ho sempre indossato la maglia numero 10, con tutto il misticismo e la responsabilità che da questa scelta derivano. Le mie caratteristiche di giocatrice corrispondono alla tradizione calcistica di questa maglia: ho sempre puntato molto sulla tecnica e mi ispiro a giocatori come Stanislav Lobotka e Luka Modrić, che considero i miei modelli. Da napoletana, poi, non posso che pensare con commozione alle grandi pagine di storia del calcio che Maradona ha scritto con questo numero sulle spalle.
Il mio percorso al Venezia è stato caratterizzato da momenti difficili e da belle soddisfazioni: dopo il grave infortunio dell’estate del 2021, sono riuscita a tornare in carreggiata. In campionato non abbiamo ottenuto i risultati che speravamo in questa stagione, ma ci muovono la determinazione e la voglia di far bene, in Serie C come in Coppa Italia, che ci vedrà impegnate in semifinale. La forza di questa squadra sta nel duro e nello splendido ambiente che abbiamo creato in spogliatoio: l’amicizia lontane dal campo ci porta all’armonia durante il gioco, e se qualcuna di noi è in difficoltà, sappiamo sempre trovare la parola giusta per aiutarla”.















