Sabatino A. (3), Soloperto (2), Carrubba (2), Tieppo e Capalbo
Note: Ammonite: Vizcaino (L.C.) Espulse: ne
Note: Ammonite: Vizcaino (L.C.) Espulse: ne
Nella diciannovesima giornata di Serie C, nel girone B, il Venezia 1985 ha perso per 3-2 sul campo del Padova. Uno dei derby veneti del raggruppamento ha visto le lagunari, in zona tranquilla di classifica, sconfitte nonostante le reti di Boschiero e Fusetti .In casa veneziana a parlare, tramite social, nelle ore successive alla gara è stata Agata Isabella Centasso, centrocampista numero 90, che sulla sfida ha postato:
“Vi racconto come è andata la partita di domenica. Da tutta la settimana in testa c’hai il derby. La tensione in allenamento è alta. Provi anche a non pensarci, a distrarti. Arriva quel giorno e ti senti carica, in settimana hai lavorato bene. Hai voglia di giocare. La partita inizia e tutto sommato il gioco è buono, ti senti di recuperare qualche pallone, fai qualche bel passaggio. Zero a zero e si va negli spogliatoi. Sei positiva. Incoraggi la squadra. Pensi che la felicità e la soddisfazione siano lì ad un passo. Basta solo dare quel qualcosa in più. Ma poi scendi in campo, prendi il primo gol, e dopo qualche minuto prendi il secondo. Il morale è a terra ma non ci stai e provi a reagire, ad andare su ogni pallone. Ed è lì che succede il peggio. Per anticipare un’avversaria, la prendi di testa e AUTORETE. Pallone perfetto, incornata sul primo palo. Peccato perché nell’altra porta sarebbe stato anche un bel gol. Le gambe cedono. La mente si annebbia. La respirazione si altera. Tu vorresti solo non sentire nulla, e chiedere il cambio ma sai che vorrebbe dire arrendersi. Allora decidi di fare di tutto per aggiustare la partita, per farti perdonare. Per recuperare. Ed è lì che ho visto la reazione delle mie compagne. Ho sentito la forza del gruppo. Mentre stavo andando giù, mi hanno presa in spalla e riportata su. Abbiamo segnato due gol, e poi forse avremmo anche potuto pareggiare la partita. Vorrei raccontarvi quei momenti lì, quando ti rendi conto che a 33 anni ancora non sai perdere. Che sbagliare è ancora così amaro. Che non sempre l’impegno e il sacrificio portano al risultato che speri. Lo sport è spesso anche questo. Ma poi oggi ripenso alle mie compagne che sul 3-0 hanno lottato con me e mi piace pensare per me. Per riparare. Ripenso a fine partita ai loro abbracci e alle loro parole che mi scagionavano da qualsiasi responsabilità. Ma penso anche agli abbracci delle avversarie che vedendomi così sono venute a consolarmi. Volevo raccontarvi questo. Volevo raccontarvelo perché per me è il lato più vero, sicuramente più duro ma più bello dello sport“.
La quarta giornata di andata della Poule Promozione del campionato d’Eccellenza dell’ Emilia-Romagna ha visto uscire vincenti il Modena contro l’Original Celtic Bhoys per 0-3. A segno: Boni (6′), Paini (57′) e Bellamico (82′). Una vittoria che consente alle Canarine di confermare il secondo posto in classifica a quota 10 punti e che consente di accorciare la distanza a soli due punti dalla capolista: il Fossolo 76 Calcio. Queste le parole del Mister Massimo Montanini ai microfoni del club nel post-partita della scorsa domenica:
“Sono soddisfatto del risultato visto che la partita, difficile, è stata condizionata dal forte vento. A tratti non si riusciva a giocare palla ma abbiamo fatto bene, siamo usciti da una partita impegnativa con un buon risultato. Adesso ci aspetta la Spal, partita molto importante come d’altronde lo è stata anche la partita di oggi. Forse la prossima sarà un po’ diversa per il nome dell’avversario ma alle ragazze dico che il problema maggiore siamo sempre noi. Alla fine il nostro atteggiamento non deve cambiare a seconda di chi abbiamo avanti”.
Nel prossimo match il Modena giocherà il 5 marzo alle 14:30 contro l’Accademia Spal.
L’Orobica Calcio sta vivendo una settimana intensa, segnata da una vittoria contro il Su Planu di domenica 26 e una sconfitta contro il Pavia Academy di mercoledì 1. Dopo la lunga pausa dovuta alle numerose assenze per le nazionali, la squadra bergamasca aveva ripreso il campionato con grande determinazione. Nella partita di domenica 26 febbraio contro il Su Planu, l’Orobica ha dato prova di grande forza, vincendo per 4-0 grazie alla doppietta di Lo Vecchio, al goal di Naydenova e di Ivanova. Una prestazione convincente che ha fatto ben sperare per il futuro. Le partite molto ravvicinate hanno dunque portato emozioni contrastanti per la squadra di Coach Marini.
Nel recupero della giornata 17 contro il Pavia Academy l’Orobica ha perso per 1-0. Nonostante le varie occasioni di Ivanova, Lazzari, Troiano, De Vecchis e Lo Vecchio, la squadra non è riuscita a concretizzare, pagando cari gli errori. Allarme infortuni da valutare per De Vecchis, Troiano, Naydenova, Lazzari e Poeta.
La squadra si prepara per il recupero della giornata 18 contro l’Independiente Ivrea, in programma domenica 5 marzo. Un’occasione importante per rimettersi in carreggiata e agganciare Pavia e Pinerolo.
L’Hellas Verona Women continua la sua striscia positiva in Serie B, vincendo 2-0 in trasferta sull’Arezzo nel diciottesimo turno di campionato. Le ragazze di Matteo Pachera, ora seste insieme al Cesena con si devono preparare alla gara di domani contro il Brescia, e della partita vuole esserci anche Stela Semanová, attaccante nata in Slovacchia nel 2001 che, al suo primo anno in gialloblù, ha realizzato domenica contro le aretine la sua prima marcatura con la maglia delle mastine. La nostra Redazione ha intervistato Stela, che in passato ha giocato col Partizán Bardejov e con lo Slovan Bratislava e vanta due presenze con la nazionale slovacca, per risponderci ad alcune domande.
Stela come ti sei avvicinata al calcio?
«Mio padre giocava a calcio a livello professionistico quando io ero bambina, sono stata circondata dal calcio da sempre. Per me è stato naturale, mi piaceva, poi ho iniziato ufficialmente a giocare a 8 anni con i ragazzi del villaggio dove abito in Slovacchia».
In che modo hai scoperto di essere un’attaccante?
«Forse perché anche mio padre era un attaccante e quindi l’ho preso da lui. In generale ero sempre tentata di attaccare la porta e segnare tanti gol».
Cosa ti ha portato quest’anno a venire all’Hellas Verona Women?
«Volevo provare qualcosa di nuovo, non ero mai stata in Italia prima e sapevo che il calcio italiano è di alta qualità. Quando è arrivata l’offerta di Verona l’ho accettata subito».
Che ambiente hai trovato a Verona?
«L’inizio non è stato semplice, non parlavo italiano e capivo poco. Negli spogliatoi e in campo si parlava principalmente in italiano quindi non conoscendo la lingua le mie compagne comunicavano con me a gesti, con il linguaggio del corpo, sorridendomi e battendomi il cinque. Ho iniziato poi a parlare in inglese con le mie compagne che lo parlavano e mi aiutavano a tradurre. Adesso con il passare del tempo posso dire di aver imparato un po’ l’italiano, non capisco tutto ma sicuramente la situazione è migliorata molto. Provo anche a parlare in italiano, un po’ così e un po’ in inglese».
Parliamo del 2-0 arrivato qualche giorno fa in casa dell’Arezzo. Secondo te come hai capito che la squadra sarebbe riuscita a portare a casa la vittoria?
«Volevamo vincere, eravamo concentrate su questo e ci siamo riuscite. Non è stato facile, considerando anche le condizioni del campo a causa della pioggia, ma abbiamo gestito la situazione e ce l’abbiamo fatta».
Inoltre, sempre nella gara contro l’Arezzo, hai segnato la tua prima rete con la divisa del Verona. Che sensazioni hai avuto dopo aver fatto gol?
«È stato bellissimo, sono davvero felice. Onestamente, la mattina della partita avevo buone sensazioni, pensavo che se avessi giocato sarei riuscita a segnare e così è stato. Sono felice anche perché era il giorno del compleanno di mio padre, perciò, lo ritengo il mio regalo per lui».
In ogni caso, questo 2-0 ha permesso al Verona di raggiungere il Cesena al sesto posto. Secondo te, si poteva fare di più?
«Non abbiamo iniziato il campionato come volevamo, ma ora stiamo vivendo un buon periodo, e siamo felici dei risultati che stanno arrivando. Vogliamo continuare così».
Il campionato va avanti e domani il Verona ospiterà il Brescia. Cosa dovrà fare attenzione la squadra in vista di questa partita?
«Sono una squadra di qualità e esperienza, lavorano bene insieme. In attacco sono molto forti, perciò, dovremo fare attenzione».
Che impressioni hai avuto sulla Serie B dopo 18 partite?
«È un campionato molto competitivo e mi piace. Ogni partita è importante e in ogni match bisogna dare il massimo per ottenere il risultato».
Chi pensi che possa vincere il campionato?
«Credo che in questo momento la Lazio e il Napoli siano le favorite, ma matematicamente parlano è ancora tutto aperto».
Tu hai giocato con Partizán Bardejov e Slovan Bratislava, e con queste due squadre hai partecipato anche alla Champions League. Che effetto ha fatto per te giocare in una competizione di questo livello?
«Sono orgogliosa di aver giocato in Champions League. È un onore aver raggiunto un obiettivo così alla mia età. Ogni giorno lavoro per diventare una giocatrice migliore e raggiungere nuovi traguardi».
Nella tua carriera c’è anche la maglia della Nazionale della Slovacchia, e tra l’altro, hai anche due gettoni con la Maggiore. Quanto vuol dire per te far parte della Repre?
«È qualcosa di incredibile e difficile da descrivere, un grandissimo onore. È una grande soddisfazione, vestire la maglia della Nazionale slovacca per me è molto importante. È sempre stato il mio sogno quello di rappresentare il mio paese e sono orgogliosa di averlo raggiunto. Ho i brividi ogni volta che sono in campo e canto l’inno nazionale».
Che differenze hai notato tra il calcio sloveno e quello italiano?
«Qui il calcio è più difficile e veloce, anche molto più tattico».
Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Normale. Mi sono diplomata a scuola e ora mi dedico al calcio. Mi piace passare il tempo con gli amici, viaggiare, andare in montagna. Nel mio tempo libero mi piace anche fare arti marziali».
Che obiettivi vorresti raggiungere quest’anno?
«Il mio piano è quello di continuare a lavorare su me stessa, come calciatrice e come persona. Vorrei fare cose che mi rendano felice e soddisfatta».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Hellas Verona Women e Stela Semanová per la disponibilità.
Al termine della vittoriosa gara casalinga con la Ternana, mister Massimiliano Catini è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.
Continua la stato di grazia della Linkem Res Roma VIII che, domenica scorsa, in casa alla Linkem Arena, ha vinto contro il Frosinone per 3 a 2. Nonostante sia stato un successo di misura, questa partita ha rappresentato una vittoria fondamentale per le capitoline che hanno giocato contro una squadra forte, ben organizzata e di valore come quella del Frosinone. La Res si trova stabilmente al 1° posto, a punteggio pieno (57 punti), della classifica del campionato di Serie C – girone C.
Abbiamo intervistato la centrocampista Valentina Simeone (classe 1996) che, con il suo goal contro il Frosinone, ha contribuito al successo della squadra giallorossa.
Valentina, state facendo un percorso davvero impressionante in questa stagione. Vi aspettavate di fare così bene? Non ci aspettavamo un percorso così, avevamo però la certezza di un gruppo che avrebbe fatto la differenza.
Nell’ultima partita avete vinto di misura in casa contro il Frosinone. Che gara è stata? Il Frosinone è una buona squadra e si è rafforzato con un elemento come Sgambato. La gara però avrebbe dovuto concludersi per 5 a 0 nel primo tempo, purtroppo abbiamo sofferto qualche carico fisico dopo un campionato del genere. Comunque l’importante era portare a casa altri tre punti pur avendo concesso più del dovuto.
Per te è arrivata anche la gioia del goal. E’ stata una doppia soddisfazione vincere con una propria rete? Fare goal è sempre un’emozione e le vittorie sono tutte importanti. Ma le soddisfazioni più grandi arrivano quando la capitana Vanessa Nagni ti incita ad entrare in area e la sua punizione cerca te. Era doveroso ribadirlo e ringraziare.
La sfida in Coppa Italia è alle porte. Con un campionato ormai alla vostra portata, anche la Coppa può diventare un obiettivo raggiungibile? La società e la squadra hanno sempre avuto grandi obiettivi e anche la Coppa rientra tra quelli. Daremo il massimo una domenica alla volta e vedremo cosa succederà.
In questa stagione hai cambiato il tuo ruolo da centrocampista a difensore centrale. Come e quando è nato tutto? Ti trovi bene qualche metro più dietro? La cosa è nata per necessità sin dalla preparazione ma già l’anno scorso il Mister e lo staff mi volevano in questo ruolo inedito. Mi sento un po’ legata essendo uno spirito libero e avendo sempre giocato a centrocampo. Con Giulia Liberati siamo una bella coppia, mi trovo bene e per la squadra farei qualsiasi cosa.
Vesti da tanti anni questa maglia. Guardandoti indietro a quale momento resti maggiormente legata? In primis, alla vittoria del secondo scudetto Primavera insieme a Mister Melillo e alle tante giocatrici che ora giocano in Serie A. Sembrerà strano ma molti dei miei ricordi più belli sono legati proprio agli allenamenti della Serie A dove ci divertivamo un sacco pur faticando molto.
Capitan Di Criscio e compagne dovranno terminare il campionato di Serie B Femminile senza Deborah Salvatori Rinaldi. La centravanti rossoverde, infatti, è stata sottoposta presso l’ospedale S. Anna di Como ad un intervento di resezione endoscopica con svuotamento dei seni paranasali monolaterale in seguito al riscontro di un addensamento di origine tumorale. L’operazione, eseguita dal Prof. Maurizio Bignami (direttore della UOC di otorinolaringoiatria), si è svolta senza complicazioni; Deborah ora dovrà osservare un periodo di riposo e terapie specifiche per tornare disponibile nella prossima stagione agonistica.
La buona riuscita dell’intervento è anche grazie alla gestione tempestiva dello staff del club umbro di tale emergenza medica, garantendo all’atleta il miglior percorso terapeutico. La Ternana Calcio, nel frattempo, ha prolungato l’accordo contrattuale con l’attaccante abruzzese per la stagione 2023/24, augurando alla calciatrice una pronta guarigione.
Nel girone B di Serie A2 terza con 35 punti conquistati nelle 15 gare giocate è il Virtus Ciampino, che domenica sarà di scena in casa contro il San Giovanni.
Uno dei nuovi innesti di stagione della squadra aereoportuale è Daniela Ribeiro, estremo difensore portoghese che abbiamo raggiunto per qualche battuta dopo il successo in trasferta in terra toscana contro il Cus Pisa.
“Domenica abbiamo avuto una trasferta positiva, nonché notevole nel modo in cui l’abbiamo affrontata. L’abbiamo preparata e portata al termine in maniera efficace dimostrando una grande capacità di lottare in gruppo dentro campo. Abbiamo avuto tante occasioni di gol non realizzati ma tantissimi progressi tattici, frutto degli allenamenti trascorsi. La prossima gara non sarà diversa delle precedenti nel modo in cui ci prepariamo, siamo consapevoli che questa settimana abbiamo un lavoro più intenso visto che subito dopo avremo la partita infrasettimanale della coppa Italia e conseguentemente dobbiamo raddoppiare le attenzioni. Domenica affronteremo un avversario che vorrà acquistare punti nella classifica e certamente faremo del nostro meglio per impedirlo e così continuare a lottare per un posto notevole”.
“Il nostro girone lo trovo molto equilibrato, ed è molto bello che così sia, poiché giocare ogni partita coscienti di poter abbassare neanche un po’ il livello di gioco altrimenti si rischia di perdere di vista l’obiettivo. Nello stesso modo in cui prepariamo le partite troviamo le avversarie ugualmente preparate e adeguate e ritengo che questo sia un punto di forza e motivazione per noi, giocatrici. Io sono arrivata a metà dell’ anno sportivo ma in tempo di capire che la strada che sta percorrendo la nostra squadra è bellissima. Non dico con questo che siamo perfette, ma dico per certo che siamo una squadra in cui l’impegno e dedicazione non manca. Ogni singola persona abbandona la sua vita personale per dedicarsi al massimo e donandosi al gruppo facendo dell’ allenamento un vero lavoro e le conseguenze, molto positive a mio parere, sono evidenti. Ancora manca tanto ma sono sicura che continueremo a portare avanti la serietà e il lavoro”.
“Purtroppo vivere senza questo sport fa troppo male, e per quanto ci siano bellissimi ricordi non potranno mai sostituire la mancanza di vivere un gruppo, una squadra e le emozioni che ci dona il futsal. La voglia di tornare era immensa ma allo stesso tempo il timore di non riuscire la inseguiva. Vivo con una enorme fortuna di aver un marito che l’ha capito sin da subito e ha fatto di tutto per farmi tornare quel pezzo di sorriso che mancava, alleata alla stupenda squadra che mi ha accolto e creato delle condizioni per riuscire a tornare in campo, la gratitudine ad entrambi è immensa”.