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Daniele Bellini: “Indimenticabili le emozioni che mi ha fatto provare il Napoli Femminile”

Nei giorni scorsi a parlare ai microfoni della testata il Napolionline è stato Daniele “Decibel” Bellini, speaker dell’SSC Napoli.
Lo stesso ha parlato del calcio femminile in tema partenopeo affermando:
“Il Napoli Femminile è orami sulla cresta d’onda da oltre 10 anni. Oggi si parla tanto di calcio femminile, ma all’epoca non c’era tutto questa attenzione.
Eravamo a Bacoli e ricordo senza poter cancellare dalla mente la soddisfazione di Italo Palmieri e di tutti i tifosi.
Oggi sono ovviamente contento del passaggio al professionismo del femminile. Le ragazze stanno spesso lontano dalle rispettive famiglie ed è giusto che a loro vengano riconosciuti tutti i diritti”.

Katherine Brito: la calcettista saluta l’Audace Verona

A poche settimane dalla salvezza ottenuta in massima serie notizia di mercato giunta in casa Audace Verona: dopo tre anni coronati dalla promozione in Serie A si dividono le strade tra Katherine Brito ed il team veneto che ha salutato cosi la calcettista:
Una professionista, dentro e fuori dal campo. Una giocatrice che non si è mai tirata indietro, che ha sempre dato tutto per la nostra maglia: non possiamo che ringraziare la nostra Katherine De Brito, arrivata in Audace tre anni fa e impostasi tra i nostri nomi più importanti.
La Società ringrazia Kathe per tutto ciò che ha fatto nel tempo, per aver sposato il progetto dal primo istante e aver dato tutta sé stessa, coronando assieme il sogno di vincere la Serie A2 e ottenendo uno storico secondo posto in Coppa Italia.
A Kathe va tutta la riconoscenza del mondo rossonero e il più grande in bocca al lupo per il suo futuro”.

Danone Nations Cup: il 19 giugno a Coverciano la Finale del torneo U12 Femminile

Si disputa domenica 19 giugno al Centro Tecnico Federale di Coverciano, la Fase Nazionale dell’edizione 2022 della Danone Nations Cup, il più grande campionato internazionale di calcio giovanile Under 12 che in Italia è riservato esclusivamente alle formazioni femminili dal 2016. A sfidarsi nella competizione, promossa dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e Danone, le formazioni Under 12 Femminili di SCC Napoli, U.S. Sassuolo Calcio, Juventus FC e AS Roma. L’evento è inserito nel contesto del Grassroots Festival organizzato dal SGS della FIGC, cornice ideale per un’attività che mira alla promozione e valorizzazione del calcio femminile.

Iniziata nel mese di febbraio con le Fasi Regionali in tutta Italia, la Danone Nations Cup ha delineato il proprio percorso attraverso le Fasi Interregionali disputate a Bari (22 maggio), Bellaria (28 maggio), Caramagna (5 giugno) ed Ellera Umbra (12 giugno) che hanno promosso le 4 squadre finaliste che si sfideranno al Centro Tecnico Federale di Coverciano. L’Edizione 2022 della Danone Nations Cup ha registrato complessivamente la partecipazione di 122 formazioni, provenienti da società professionistiche di Serie A, B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti.

La Danone Nations Cup rappresenta il campionato più grande al mondo di calcio giovanile Under 12 e si pone l’obiettivo di promuovere valori importanti quali il rispetto dell’avversario, il fair play, l’integrazione tra culture diverse, la socializzazione, lo spirito di gruppo, uno stile di vita sano. Oltre a contribuire al calcio femminile, la competizione vuole soprattutto promuovere lo sport a favore del benessere, in linea con la mission/vision di Danone “One Planet, One Health” per cui la salute delle persone e del pianeta sono tra loro interconnesse. L’edizione italiana è una delle attività principali programmate dalla FIGC – Settore Giovanile e Scolastico nell’ambito del programma di sviluppo del calcio femminile ed ha rappresentato un vero punto di svolta anche per il torneo a livello internazionale. Infatti, nel 2016 in Italia le regole del gioco sono cambiate: per la prima volta, una squadra al 100% femminile ha partecipato alla finale mondiale della competizione come sola rappresentante del nostro Paese. È così che, a partire dall’Italia, l’idea di una competizione di calcio femminile si è estesa poi a tutto il mondo, attraverso la creazione nel 2017 del primo torneo globale interamente dedicato alle calciatrici Under 12. Nel 2017 la Juventus ha preso parte alla Finale Mondiale a New York, mentre nella doppia Finale Mondiale, disputata a Barcellona nel 2019, due squadre hanno rappresentato l’Italia: SSC Napoli Under 12, squadra finalista dell’edizione 2019, insieme all’Inter che si è aggiudicata l’edizione 2018.

“Durante il mio lungo percorso professionale in Danone, mi sono sempre battuta per la valorizzazione del talento femminile, in quanto le donne hanno grandi potenzialità e compiono eccezionali performance in tutte le realtà. Il mio impegno e quello dell’azienda a sostegno dell’empowerment femminile è stato declinato anche nell’ambito sportivo con la Danone Nations Cup”, ha dichiarato Sonia Malaspina, Direttrice HR Danone Italia & Grecia. “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente interesse per il calcio femminile e alla sua promozione e crediamo che la Danone Nations Cup abbia contribuito, e possa continuare a contribuire, a cambiare le regole del gioco e a far crescere il movimento femminile”.

Non posso che essere orgoglioso di un’attività come la Danone Nations Cup, giunta alla sua sesta edizione, che mostra ogni anno un progressivo incremento dal punto di vista della partecipazione  – ha dichiarato il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito TisciDalle 38 società iscritte nel 2016, alle 122 di quest’anno la crescita è notevole, e rappresenta senza dubbio un grande input all’intero movimento femminile, considerando anche il coinvolgimento della totalità del territorio nazionale. La Danone Nations Cup – seppur risulta essere il torneo Under 12 più importante del mondo – non è solo una manifestazione sportiva, quanto piuttosto un progetto di formazione valorizzazione finalizzato a garantire la crescita costante del calcio femminile attraverso il coinvolgimento diretto delle società. Un modello qualitativo e strategico, portato avanti con continuità e sposato appieno dai nostri principali interlocutori.

Nel corso degli anni, la Danone Nations Cup ha guadagnato onorificenze e credibilità nel mondo del calcio, a conferma di questo negli anni ambasciatori di fama internazionalesono scesi in campo come testimonial della competizione: Raphaël Varane, uno dei calciatori più titolati del mondo e difensore della nazionale francese, Ada Hegerberg, una delle migliori calciatrici del mondo e prima vincitrice in assoluto del Pallone d’Oro femminile, e il Professor Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006, inventore del microcredito e del business sociale e fondatore di Yunus Sport Hub.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il Real Valladolid ufficializza la sua nuova sezione femminile

Real Valladolid e Villa de Simancas
Real Valladolid e Villa de Simancas

La squadra di Ronaldo, Pallone d’Oro brasiliano, avrà nella prossima stagione una squadra maggiore di calcio femminile e tre giovanili. Dopo oltre un decennio il Real Valladolid avrà nuovamente la squadra femminile e oltre alla squadra maggiore, ci saranno anche le sezioni giovanili: “benjamines”, “alevines” e “infantiles” che corrispondono alle pulcine, allieve e giovanissime italiane.
Si tratta di un giorno molto importante per il club” ha spiegato David Espinar, direttore del gabinetto di Presidenza, “Il nuovo progetto femminile è soprattutto sociale, prima che competitivo. L’intenzione è che le bambine crescano e che ci sia un club forte, che faccia un lavoro responsabile e che abbiano una nuova alternativa biancoviola. Ci saranno degli stage già tra il 20 e il 24 giugno”.
La squadra maggiore sarà gemellata con il Villa de Simancas, con cui si è firmato un accordo simile a quello sottoscritto per il basket per cui la squadra franjiblanca si chiamerà Real Valladolid Simancas, avrà le divise ufficiali e giocherà nello Stadio Zorrilla quando possibile.
Alfonso González, Presidente del Villa de Simancas ha mostrato la sua gioia per “iniziare un progetto molto importante per il club, la città e la provincia che affrontano con serietà e massima responsabilità questa nuova avventura. Speriamo di essere capaci di guidare questo progetto il più in alto possibile”. La squadra sarà composta da 22 giocatrici, il corpo tecnico sarà quello attuale per riuscire a salire rispetto al campionato di Primera Regional, il quinto campionato in ordine a livello nazionale. In due o tre anni si vuole raggiungere la categoria nazionale. Si è cercato anche di avviare una trattativa con il CD Parquesol, squadra che milita nella Reto Iberdrola, la seconda divisione spagnola, ma l’offerta di acquisto è stata scartata perché predisponeva un grosso esborso economico. Le squadre del Valladolid non saranno quindi quelle della Scuola Calcio della Fondazione. Sono state undici le squadre iscritte questo campionato che finiranno in altrettante squadre della provincia. “Ci dispiace molto per i bambini e i genitori iscritti in questi club”. Il futuro delle bambine della Castilla e Leon si chiama Real Valladolid, Ronaldo è il suo Presidente ed attendiamo i prossimi Fenomeni anche nel calcio femminile grazie all’alto livello delle installazioni vallisoletane.

Credit Photo: Real Valladolid, Twitter

“Un caffè con Danilo”: la nuova rubrica sui temi caldi settimanali del calcio femminile in Italia

Sono qui con grande piacere ad inaugurare e presentarvi questa nuova rubrica con la quale vi terrò compagnia due volte alla settimana, ovvero il martedì e il venerdì.  

Cercherò assieme a voi di sviscerare sempre tre argomenti salienti del nostro tanto amato e discusso calcio femminile italiano, spaziando principalmente dalla serie A alla serie B, senza tralasciare la serie C se ce ne sarà occasione.

Una rubrica un pò sui generis, che vuole più che altro andare ad analizzare gli aspetti e i temi caldi più disparati di questo movimento in rosa, assieme agli amici di Calcio Femminile Italiano, con il quale ho mantenuto la collaborazione, ma sotto un’altra veste. Ho diminuito le squadre di club delle quali mi occupavo, per seguire con più accuratezza con una lente d’ingrandimento magica tutti gli argomenti virali che a mio avviso sarebbero da commentare e da leggere sotto una luce diversa. Lavorando anche in un giornale di carta stampata, direi che praticamente sono pronto ogni volta per il classico approfondimento di temi che sono cari e discussi a noi tutti, in particolare nei salotti virtuali, tipo il social Facebook, da voi popolati, sì proprio da voi tifosi e addetti ai lavori.

Con la Redazione ho scelto il format di uscire due volte alla settimana, con tre argomenti ciascuna, perché fin da ora so che saranno tanti gli spunti per scrivere, ma soprattutto per dialogare con voi. Da qui il nome “Un caffè con Danilo”, perché fin da ora vi chiedo, anche se forse potreste non essere d’accordo con le mie idee da giornalista, di proporre, ribattere o di contattarmi per segnalarmi spunti di cui magari non sono a conoscenza, o che per fretta ancora non ho trattato. Per farlo? Semplice come bere un bicchiere fresco d’acqua durante questa rovente estate, se volete WhatsApp al 3475137827, oppure potete commentare su Facebook sotto ogni articolo. 

Se avessimo cominciato oggi, ma non potevo esimermi da spiegarvi con questo pezzuolo abbastanza smart, su come si svolgerà la mia collaborazione con Calcio Femminile Italiano, non avrebbe avuto più di quel tanto senso, visto che nei giornali dove ho il piacere di scrivere, per me è molto importante entrare in empatia, o essere anche contestato, sempre in maniera civile, ovviamente, dal mio pubblico, anche perché alla fine scrivo per voi che mi leggete, avremmo potuto anche commentare l’iscrizione del Pomigliano in serie A, che è riuscito, rispetto anche alle grandi sempre di serie A che hanno alle spalle una squadra maschile pronta ad investire denari, a farcela da solo.

Avremmo potuto parlare anche di Mister Ganz, che un paio di giorni fa in un’intervista rilasciata ai microfoni di You Tube di Carlo Pellegatti, si è posto come obiettivo per la prossima stagione quello di abbattere il gap tecnico con la Juventus che ha vinto gli ultimi 5 scudetti, puntando di più sulle Italiane, scelta coraggiosa, ma secondo me da rispettare, anche perché inevitabilmente se oltre le già 7-8 rossonere che trainano il gruppo se ne aggiungeranno altre, potranno solo crescere, di conseguenza far crescere anche la nostra nazionale.

Già in questa lunga estate ci sono anche le nostre azzurre, che cercheranno di farsi notare ad un Europeo in cui arriviamo con una crescita, sia a livello di club (leggasi Juventus) e generale, davvero notevole, rispetto a quel mondiale dove gli Italiani s’innamorarono di quelle ragazze e scoppiò l’attenzione mediatica verso il movimento femminile.

Sarebbe per tanto auspicabile che questo Europeo portasse dei buoni risultati, nonostante le polemiche legate ad alcune esclusioni che poi hanno generato, come nel caso di Alia Guagni, delle reazioni a catena, che sui social sono subito diventate virali, tanto che fanno ancora discutere nonostante siano passate almeno tre settimane.

Inoltre, fa ancora scalpore leggere delle notizie che arrivano dall’estero e che fanno rabbrividire, per vari perché ci fanno capire che ancora il calcio femminile vede la donna come oggetto e non come atleta, è successo recentemente a Ana Maria Markovic, attaccante del Grassopphers e della nazionale femminile croata che, da poco, ha denunciato alla stampa specializzata, che finti manager la chiamano solo per la sua bellezza, e che riceve di continuo richieste di foto di nudo… Insomma, per questo primo caffè siamo arrivati lunghi, ma avete capito quanto materiale umano e sportivo abbiamo. Spero intanto di avervi tenuto compagnia.

Grazie!

Lecce Women, Vera Indino: “Abbiamo sprecato tante occasioni, ma sono orgogliosa delle giovani calciatrici”

Conclusasi anche questa stagione in casa Lecce Women è tempo di tirare le somme. La squadra salentina si è piazza al settimo posto nel girone C del campionato di serie C. Un risultato davvero considerevole tenendo presente che le giallorosse sono la squadra più giovane del proprio girone, età media di 19 anni e 7 mesi (fonte dato Tuttocampo.it). Questo a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da mister Indino, proprio l’allenatrice giallorossa è intervenuta attraverso i siti ufficiali del club ed ha voluto trarre un bilancio della stagione. Di seguito le sue dichiarazioni:

“Avremmo potuto fare di più, di questo sono convinta. Purtroppo, abbiamo sprecato tante occasioni nel corso della stagione anche se il rammarico più grande è non aver potuto mai schierare la formazione che, con la società, avevamo ideato nel corso dell’estate e poi del mercato di gennaio. Abbiamo avuti molti infortuni, alcuni dei quali molto seri e che hanno interessato calciatrici del calibro di Guido, Cucarachi, D’Amico e Alexandersson. Poi ci mettiamo il Covid: il Lecce Women ha rispettato al massimo il protocollo, andando pure oltre visto che, per tutta la stagione, il gruppo squadra è stato sottoposto ogni settimana a test antigenici che hanno permesso di scoprire tanti casi di positività. Un plauso alla dirigenza che ha pensato anzitutto alla salute delle atlete e dei tesserati.”

Aggiunge una nota positiva in questo percorso, ovvero l’esordio di calciatrici provenienti dal settore giovanile.

“Questo ci rende molto orgogliosi, lanciare giovani del territorio è nel DNA di questo club sin dalla sua nascita nel lontano 2000. Tante ragazzine, di 14 e 15 anni hanno avuto la possibilità di fare l’esordio in un campionato nazionale. Alcune hanno dimostrato di avere le basi su cui lavorare per ambire in futuro ad un posto da titolare. Posso assicurare che anche nelle fasce d’età più basse abbiamo delle giovani calciatrici di prospettiva e che presto verranno aggregate alla prima squadra.”

Lascia invece un’incognita sul suo futuro affermando “Aspettiamo di conoscere le determinazioni del club. Nel frattempo, abbiamo organizzato due Open day al fine di promuovere il calcio femminile sull’intero territorio salentino.”

Fonte dichiarazioni: Facebook-Lecce Women Soccer

Brave Azzurre, battuta 2-1 l’Ucraina nell’amichevole di Prato: in gol Boutimah e Borges

Ottima prova della squadra di Francesca Salvatore, al cospetto di una delle squadre che parteciperanno alla Final Four dell’Europeo femminile il prossimo luglio. Contro l’Ucraina, infatti, le Azzurre mostrano ancora una volta di aver colmato quel gap che le divideva dai top team europei e di poter vantare ormai uno status di alto lignaggio.

La partita. Per tutto il corso del match sono Coppari e compagne a imporre il proprio ritmo, riuscendo a tener botta anche alla grande fisicità della squadra del Ct Oleh Shaytanov. Nonostante un numero più alto di occasioni create, però, a mezzo minuto dall’intervallo Tytova porta avanti le ospiti trasformando un calcio di rigore assegnato per fallo di Dal’Maz. Nella ripresa la musica non cambia, le Azzurre si gettano in avanti e trovano il pari con Sara Boutimah dopo appena tre minuti. Una lunga fase di equilibrio, nel risultato più che nel gioco, con il pallino sempre in mano all’Italia, viene spezzata dalla rete di Bruna Borges al diciassettesimo: la calciatrice del Pescara ritrova così in un colpo solo la Nazionale, dopo l’assenza dovuta a un lungo infortunio, e il gol. Nel finale l’Ucraina inserisce il portiere di movimento, senza mai impensierire Dibiase, subentrata a 5′ dalla fine della gara ad Ana Sestari. Finisce così 2-1 per l’Italia, un’ottima iniezione di fiducia in vista dei prossimi appuntamenti post-estivi, col Main Round dell’Europeo da affrontare contro il temibile Portogallo. Da segnalare, l’esordio scintillante in Azzurro della classe 2002 Silvia Praticò, così come dei primi minuti in Azzurro di Chiara Pernazza, Giorgia Verzulli e Gaby Vanelli.

ITALIA-UCRAINA 2-1 (0-1 pt)

ITALIA: Sestari, Pomposelli, Coppari, Borges, Boutimah, Ferrara, Belli, Vanelli, Adamatti, Dibiase, Pernazza, Praticò, Dal’Maz, Verzulli, Ghilardi, Bovo, Tirelli. Ct Salvatore

UCRAINA: Sahaidachna, Vaskovets, Mytrofanska, Tytova, Kyrylchuk, Volovenko, Skybina, Terekh, Dubytska, Babenko, Forsiuk, Yeromenko, Burlachenko, Drozd. Ct Shaytanov

MARCATRICI: 19’32” p.t. rig. Tytova (U), 2’49” s.t. Boutimah (I), 16’45” Borges (I)

ARBITRI: Giovanni Zannola (ITA), Simone Micciulla (ITA), Massimo Taricciotti (ITA)

CRONO: Dario Di Nicola (ITA)

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

“Talento assoluto”; Carlotta Wamser firma per l’Eintracht Francoforte

Carlotta Wamser ha firmato un contratto triennale con l’Eintracht Frankfurt. La giocatrice offensiva di 18 anni si trasferirà dall’SGS Essen all’SGE, ha confermato lunedì il club della Bundesliga dell’Assia. In origine, il contratto di Wamser a Essen è durato fino al 2023. Entrambi i club hanno concordato di non divulgare i termini di trasferimento.

L’attaccante ha disputato una battaglia per la retrocessione con l’SGS Essen fino a poco prima della fine della stagione. In 22 partite competitive, Wamser ha segnato un gol e ne ha presentato un altro. “Sono molto felice che con Carlotta Wamser siamo riusciti a conquistare un altro grande talento per noi, che si inserisce perfettamente nella nostra squadra del futuro in termini di filosofia! Siamo convinti che farà i suoi prossimi passi di sviluppo qui a Francoforte. I miei ringraziamenti vanno anche a SGS Essen e al suo amministratore delegato Florian Zeutschler per le trattative di trasferimento equo”, ha affermato il direttore sportivo della SBU Siegfried Dietrich.

La neo incoronata portatrice dell’aquila si racconta così: “L’Eintracht Francoforte è una squadra speciale. Un’unità che è cresciuta insieme, che non vedo l’ora. Sono incredibilmente grato per quanto duramente i responsabili dell’Eintracht abbiano cercato di aiutarmi e che ora mi stanno dando questa grande opportunità di scrivere un nuovo capitolo della mia vita con il Francoforte. Apprezzo molto questa fiducia da Francoforte. Ho passato un periodo istruttivo e importante ad Essen, il che è stato molto importante. Ma ora sono pronto per fare il prossimo grande passo. Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi colleghi, i grandi allenatori, le sfide comuni in campionato e la qualificazione alla UEFA Women’s Champions League. Non vedo l’ora di iniziare”.

Claudio Marchisio, ex bandiera della Juventus: “Il calcio femminile è un movimento sano e con un maggior rispetto dell’avversario”

Claudio Marchisio, ex numero 8 e bandiera della Juventus e calciatore della Nazionale Italiana, ha elogiato il calcio femminile dopo essere stato onorato di seguire la finale di Champions allo Stadium di Torino. L’ex calciatore che negli ultimi anni è stato spesso al centro del dibattito pubblico, parlando in maniera nette e sincera, prendendo posizione su temi di attualità e che riguardano la società civile ha voluto esprime il suo pensiero a questo movimento da lui definito in forte crescita.

Insieme a Ilaria Mauro, Claudio Marchisio è stato ambasciatore nella finale di Champions League femminile, portando in campo il trofeo, conquistato dall’Olympique Lione e dopo tale evento di forte emotività a commentato: “A livello umano ed emotivo la Champions League colpisce in maniera forte e intensa, non solo sentendo la canzoncina all’ingresso in campo ma anche da fuori.  Queste le parole di Marchisio in occasione dell’evento, “ Sono emozioni forti e grandi ricordi, ma soprattutto vivere tutto ciò in stadi europei con diverse culture aumenta lo spettacolo. Non c’è nulla di più bello che lottare per il proprio sogno. Sono orgoglioso che la Champions League e il calcio femminile possano trovare il loro livello più alto a Torino, nella mia città”

Sempre parlando di calcio femminile, ha poi proseguito il suo pensiero: “Sono contento del percorso che è stato fatto, il fatto che anche in Italia le giocatrici siano diventate professioniste, è un passo importante. C’è stata una forte crescita anche in Europa. Il prossimo passo al “femminile” sarà strutturarsi come al maschile. La strada è lunga, ma la recente finale di Champions di Torino è stato un palcoscenico di altissimo livello. Si è potuto testare con mano l’enorme potenzialità dell’intero movimento. “Il calcio femminile, come quello dei ragazzini delle squadre giovanili, dà fiducia in sé stessi. Il movimento è sano, si gioca a calcio per giocare a pallone, c’è in linea generale un rispetto maggiore”.

Nella speranza che le parole di un ex calciatore di livello Mondiale facciano da ulteriore volano, nei piani alti delle società di calcio, per stimolare e credere sempre di più in questo Movimento, l’orgoglio e le emozioni vissute da Marchisio sono certamente un buon presagio ed un ottimo inizio per la “nuova stagione calcistica del calcio femminile”.

Sampdoria Women: Ana Lucía Martínez resterà in blucerchiato o andrà via?

Il campionato è ormai terminato da tempo e, come ogni estate che si rispetti, è tempo di dedicarsi ad un po’ di sano calciomercato. Negli ultimi giorni, alcune delle dichiarazioni di Ana Lucía Martínez rilasciate alla testata guatemalteca Soy502 hanno lasciato presagire un possibile addio dell’attaccante blucerchiata. Nella prima parte dell’intervista, la giocatrice ha ripercorso le emozioni della stagione con la Samp, evidenziato i punti di forza della società ligure e ringraziando il mister per la grande fiducia ricevuta.

“È stato molto bello. Si è trattato della mia seconda stagione nel calcio italiano e avevo già dimestichezza con la cultura, il calcio, la lingua. È stato più facile per me. Ho avuto molta fiducia dall’allenatore e ho giocato la maggior parte delle partite, tranne quando mi sono infortunata, ma lui è stato costante”, sono state infatti le prime dichiarazioni dell’atleta sudamericana.

Parlando poi del segreto dell’impresa blucerchiata, la Martínez ha sottolineato quanto “la preparazione”, si sia dimostrata “la chiave per avere una migliore prestazione fisica e una buona stabilità emotiva“. Proprio “quel lavoro invisibile che nessuno vede“, infatti, le ha permesso di giocare una stagione decisamente positiva in cui ha segnato gol importanti, aiutando la squadra a raggiungere la salvezza.

Abbiamo chiuso al sesto posto e quello per me è stato un traguardo eccezionaleLa partita contro l’Inter è stata una partita che abbiamo perso, ma è stato bello per me. Nel primo tempo la mia squadra perdeva di tre gol. Nel secondo tempo sono entrata e siamo riusciti a pareggiare. È stato uno di quei match che mi hanno fatto crescere“, ha poi continuato l’attaccante guatemalteca analizzando uno dei momenti più ricchi di pathos e tensione agonistica della stagione.

Dulcis in fundo, la Martínez ha parlato dei suoi progetti futuri, lasciando la porta aperta ad eventuali nuove esperienze nel Vecchio Continente. “La mia intenzione è di continuare in Europa. Il 30 giugno scadrà il mio contratto con la Sampdoria Women e, al momento, sto valutando tutte le possibilità per continuare a giocare. Il mio obbiettivo è quello di continuare nell’élite del calcio e spero di riuscirci. Mi sento molto bene fisicamente e mentalmente e penso di poter continuare a gareggiare a questi livelli!

Le principali indiziate ad un eventuale acquisto dell’attaccante sono il Pomigliano e il Como neo-promosso, forti anche dell’esperienza della Martínez in Serie A e del suo apprezzamento per il nostro campionato e il Bel Paese. Si preannuncia dunque un’estate caldissima sul fronte calciomercato, con la Samp che, in caso di partenza della sudamericana, potrebbe muoversi per cercare una degna sostituta.

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