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Ravenna Women vincente al Benelli contro il Pro Sesto e saluta il suo capitano Cimatti che lascia il calcio giocato

Finisce con una vittoria in casa il Campionato 21/22 del Ravenna Women che al Benelli supera il Pro Sesto per 2 a 1. In goal Burbassi e Morucci.

Ottima cornice di pubblico nonostante il caldo, un bel risultato per la società e per il nostro movimento.

Prima volta al Benelli e ultima partita di carriera per il capitano Cimatti che lascia il calcio tra lacrime e applausi.

Stagione positiva per il Ravenna Women che con la squadra italiana più giovane del torneo ha ben figurato mettendo in evidenza la possibilità di importanti progressi.

Una linea decisa e chiara quella della compagine giallorossa. Il calcio femminile sta cambiando e ha sempre più risalto: l’avvento del professionismo in serie A è una svolta epocale che comporterà sicuramente vantaggi ma anche tante vittime.

Oggi Ravenna non ha strutture adeguate per mantenere il calcio ad un livello medio-alto e questo gap è un chiaro limite per il futuro. Il Ravenna Women dovrebbe giocare sempre al Benelli, la squadra della città crediamo debba giocare in città. Il patrimonio cittadino solo così può valorizzarsi.

Godiamoci questo finale salutando Simona, ma il futuro richiede una serie di riflessioni per un cambiamento di pensiero e gestione e per mantenere e vivere al meglio questo meraviglioso sport.

Ravenna – Pro Sesto: 2 – 1

Stadio: Bruno Benelli – Ravenna

Reti: 15’ Fracas (PS), 33’ Burbassi (R), 76’ Morucci (R)

RAVENNA WOMEN FC SSD ARL

Greppi, Barbaresi (16’ st Distefano), Burbassi (24’ st Poli), Crespi, Ligi, Capucci (16’ st Raggi), Morucci, Giovagnoli, Vicenzi, Benedetti (24’ st Gianesin), Cimatti (44’ st Bonacci) A disposizione: Serafino, Tanzini, Baruffaldi, Priviero All. Massimo Ricci

PRO SESTO 1913 S.R.L.

Barletta (14’ st Pignata), Melodia (1’ st Pedrazzani), Abati, Mariani, Marasco (26’ st Mauri), Possenti (1’ st Ploner), Ricciardi, Dellacqua, Scuratti (47’ pt Grumelli), Tugnoli, Fracas A disposizione: Senger, Sonnessa, Ciocca, Messori All. Maria Macrì

Ammonite: Ligi (R), Dellacqua (PS), Macrì (PS)

Credit Photo: Riccardo Coatti

San Marino Acedemy: le Titane confermano il podio, la vittoria arriva al 5’ di recupero sul Tavagnacco

La San Marino Academy voleva dare un lieto fine alla propria stagione: obiettivo riuscito al termine di una partita che è stata un’altalena di emozioni, risolta solo al 5’ di recupero grazie a Jansen, autrice di una doppietta proprio come all’andata. Pochi minuti prima quel il Chievo Verona aveva messo al sicuro i tre punti nello scontro diretto con il Cortefranca. Sarebbe stata terza in classifica, la squadra gialloblù, se la San Marino Academy non avesse deciso di regalarsi un pazzo finale di gara, simili ad altri vissuti in passato, in Serie B e non solo. In piena zona Cesarini le Titane hanno contro-ribaltato il Tavagnacco dopo che quest’ultimo aveva fatto lo stesso con loro al tramonto della prima frazione. Procedendo con ordine, la San Marino Academy, al fischio d’avvio, aveva una sola strada percorribile per chiudere a podio senza dover guardare ai risultati degli altri campi, più nello specifico a quello del Chievo Verona: vincere. L’altra idea era quella di centrare tre vittorie consecutive, striscia mai raggiunta in stagione. Il piano iniziale di aggredire il Tavagnacco porta frutti: dopo neanche 3’ Massa cerca a centro area Jansen che sceglie di servire Barbieri, in grado anche di controllare la sfera, all’ingresso dell’area piccola, prima di spedirla alle spalle di Beretta. Il vantaggio trovato e il caldo soffocante impongono oculata gestione delle forze. L’Academy sceglie di controllare la partita, cercando subito il 2-0 con Jansen (pallonetto dalla lunga distanza, fuori) ma soprattutto facendo muove e stancare il Tavagnacco. La condotta di gara è buona, ma il pericolo è rappresentato dalle disattenzioni e dalle mischie. Da una palla persa a centrocampo origina una ripartenza che il Tavagnacco sviluppa sulla corsia di destra: Milan trova sul secondo palo Ferin, che si ritaglia lo spazio per un tiro agevole mancando clamorosamente il bersaglio dal cuore dell’area. Poco dopo, su angolo, Rossi stacca ma incorna alto. L’Academy continua a tessere le proprie trame avvicinando il raddoppio poco dopo il quarto d’ora: Barbieri resiste alla pressione di Rossi e serve un cross al bacio per Jansen, che schiaccia di testa nell’area piccola trovando sulla traiettoria Beretta. Alla mezz’ora, azione molto simile: stavolta è da destra che Barbieri serve una compagna in area; il cross della 45 è perfetto per l’inserimento di Kuenrath, che ci arriva con troppo slancio e non riesce a prendere bene la mira. Il Tavagnacco torna a farsi vedere nella tre quarti avversaria con il mancino fuori misura di Tuttino ed il cross troppo potente Grosso, arrivata sul fondo dopo un’altra palla sanguinosa persa dall’Academy. Si arriva così al tramonto della prima frazione, con un Tavagnacco decisamente crescente. Le prove generali del’1-1 sono in un colpo di testa di Ferin che termina di poco alto. Una manciata di minuti dopo – siamo al 44’ – Milan riesce a girare in rete in pallone recapitatole da Stella direttamente dalla bandierina, regalando al Tavagnacco un pareggio che avrà vita brevissima. Già perché, nell’azione immediatamente successiva, Kongouli prima manda in porta Milan, fermata dall’uscita profondissima di Montanari; poi è la stessa greca a raccogliere il pallone respinto dall’estremo di casa e ad infilare la porta sguarnita con un preciso pallonetto.

La doccia gelata vale qualche urlaccio di Alain Conte nell’intervallo, ma non una replica immediata ad inizio ripresa da parte delle ragazze di casa. Queste ultime si proiettano con volontà ed impegno nella tre quarti avversaria, ma la verità è che, almeno nelle battute iniziali, è il Tavagnacco ad avere le occasioni migliori. La prima di esse dopo 3’, quando Ferin prova a disturbare Montanari sul cross di Grosso ed il portiere di casa è costretto ad un doppio intervento per evitare guai. L’Academy colleziona calci d’angolo in quantità industriali che però non portano pericoli alla porta di Beretta, se si eccettua un colpo di testa in anticipo di Jansen che, deviato, termina la sua corsa piuttosto lontano dai pali. Ben più determinata è la formazione friulana nella ricerca della porta, ovvero del punto della tranquillità: ci vogliono i riflessi e la concentrazione di Montanari per evitare il 3-1 sul destro a filo d’erba di Grosso, potente e preciso. Poi è Tuttino a cercare il terzo gol con un destro dalla distanza scoccato con forza ma non troppo angolato: qui Montanari blocca addirittura. Conte sa che una sconfitta farebbe certamente evaporare il terzo posto, il pareggio molto più che probabilmente. Così getta nella mischia tutte le attaccanti tenute inizialmente a riposo. Entrano in successione Papaleo e Alborghetti, e qualcosa si muove. La seconda va vicinissima al 2-2 con un destro a giro sugli sviluppi di un angolo: palla di un nulla a lato del palo lontano. La prima si costruisce una opportunità scappando via a Donda e, una volta in area, rientrando sul destro per il tiro diretto: c’è tanta potenza ma non sufficiente angolo, e così l’ottima Beretta può respingere. Non è comunque un intervento che esalti tutte le qualità del portiere del Tavagnacco. Quello arriverà all’84’: il suo volo sul colpo di testa di Alborghetti, destinato ad insaccarsi a fil di palo, è qualcosa di clamoroso e vale gli applausi di tutta la tribuna, perfino di quella di fede biancoazzurra. Poi uscirà dal campo, Berretta, per fare spazio alla giovanissima Girardi, classe 2004. Nel frattempo ci si avvicina stancamente ai – tanti – minuti di recupero. Poco prima dell’extra-time, Jansen supera in pallonetto la nuova entrata sfruttando l’assist di tacco di Papaleo e regalando nuove energie alle Titane, consapevoli che a quel punto solo la vittoria avrebbe permesso loro di rispondere al Chievo Verona e quindi di chiudere terze. Jansen fa un secondo tentativo con una palla messa al centro, al volo, sulla quale Girardi sceglie bene il tempo di uscita. Sembra finita, ma non è così: al 5’ di recupero Barbieri lancia in profondità l’olandese che sfrutta l’indecisione in uscita di Girardi ed appoggia nella porta sguarnita il pallone del 11° centro personale in campionato e soprattutto del contro-ribaltone “titanico”. Si giocherà ancora per un paio di minuti, ma non ci saranno altre sorprese. Conte e le sue ragazze concludono gara e stagione con le braccia al cielo e con un forte grido di liberazione. Non è stata una stagione semplice ed il podio è un risultato che vale. Tanto.

Serie B Femminile, 2021-22 | 26° giornata, San Marino Academy – Tavagnacco 3-2

SAN MARINO ACADEMY [4-2-3-1]

Montanari; Micciarelli (dall’87’ Bertolotti), Kiamou (dall’87’ Nozzi), Venturini, M. Piazza (dal 46’ Montalti); Fusar Poli (dal 70’ Alborghetti), Brambilla; Massa, Jansen, Kuenrath (dal 63’ Papaleo), Barbieri A disposizione: A. Piazza, Cecchini, Prinzivalli Allenatore: Alain Conte

TAVAGNACCO [4-1-4-1]

Beretta (dall’87’ Girardi); Moroso (dal 67’ Zuliani), Rossi, Sciberras, Donda, Tuttino, Grosso, Stella, Kongouli (dal 78’ Devoto), Milan (dall’87’ Castro Garcia); Ferin A disposizione: Caneo, Sattolo, Cetrangolo Allenatore: Marco Rossi

Arbitro: Diego Castelli di Ascoli Piceno

Assistenti: Gregorio Maria Galieni di Ascoli Piceno, Daljit Singh di Macerata

Ammoniti: Kiamou, Donda

Marcatori: 3’ Barbieri, 44’ Milan, 45’ Kongouli, 89’ e 90+5’ Jansen

Credit Photo: ©SMAcademy

Amandine Henry nominata Player of the Match della finale di UEFA Women’s Champions League

Amandine Henry è stata nominata Player of the Match della finale di UEFA Women’s Champions League 2022 con il suo Lyon che ha superato il Barcelona 3-1 a Torino, diventando la prima giocatrice a vincere il titolo per una seconda volta dalla sua introduzione nel 2017.

Henry è stata scelta dal panel di Osservatori Tecnici UEFA, che ha detto: “Henry è stata la direttrice del gioco. Ha tenuto unita la squadra. Ha agito sempre come copertura a centrocampo. I suoi intelligenti intercetti hanno tolto pressione alla difesa. In attacco ha trovato le aperture con grande consapevolezza, spesso con passaggi di prima. Nella fase iniziale del gioco ha aperto le marcature con un super gol. Quella prima rete ha mostrato la strada per la vittoria”.

Il super gol in apertura di Henry ha tracciato la strada per il Lyon per spodestare la detentrice Barcelona e conquistare l’ottavo titolo. Precedentemente aveva vinto il premio nel 2018, quando aveva pareggiato nel recupero per aiutare il Lyon nella vittoria per 4-1 sul Wolfsburg a Kyiv.

Player of the Match delle finali precedenti
2021: Aitana Bonmati (Barcelona)
2020: Delphine Cascarino (Lyon)
2019: Ada Hegerberg (Lyon)
2018: Amandine Henry (Lyon)
2017: Dzsenifer Marozsán (Lyon)

Credit Photo: Andrea Amato

Andressa, Roma: “Abbiamo dimostrato la nostra crescita ma purtroppo non è bastato”

Fino a 10 minuti dal 90’ il gol su rigore di Andressa stava facendo sognare i tifosi giallorossi. Purtroppo l’epilogo della finale di Coppa Italia è stato amaro ed è stata la Juventus vincere il trofeo. Al termine del match, la centrocampista brasiliana ha commentato così.

“Abbiamo dominato la partita, peccato per quei dieci minuti finali dove non siamo riuscite a giocare come prima. Avremmo dovuto segnare il secondo gol perché davanti avevamo la Juve, una squadra che difficilmente sbaglia qualcosa. Non siamo state brave ad approfittare delle occasioni che ci siamo costruite con grande impegno”.

“Oggi abbiamo dimostrato la nostra forza, la nostra qualità e la nostra crescita”, ha proseguito Andressa. “Purtroppo non è bastato ma è stata comunque un’ottima stagione, siamo soddisfatte del percorso fatto. Questa sconfitta servirà tanto ad ognuna di noi per crescere come calciatrici”.

La numero 7 ha voluto inoltre ringraziare i tanti tifosi romanisti presenti a Ferrara per la finale.

“Un pensiero particolare va ai tanti tifosi che sono venuti fin qui, ci hanno sostenute dal primo minuto al novantesimo. Ci hanno accompagnato tutto l’anno e quindi li vogliamo ringraziare: siete stati fantastici”.

Credit Photo: Paolo Pizzini

Focus 26a giornata Serie B: il Como va in Serie A, Brescia rimane secondo, San Marino e Chievo sul podio

Cala il sipario sulla Serie B 2021/22 con la ventiseiesima e ultima giornata di campionato.

Il Como centra la Serie A al secondo tentativo, conquistando la decima vittoria di fila in campionato, rifilando cinque reti alla Roma Calcio Femminile che, ha fatto quello che doveva fare, ma alla fine ha dovuto cedere alla voglia delle lariane di centrare l’obiettivo.
Parliamo del Brescia che, almeno può avere avuto anche il privilegio di battere per due volte il Como, ha chiuso battendo 7-1 il Palermo, con Luana Merli vera e propria trascinatrice delle biancoblù con una tripletta, chiudendo la stagione con diciannove reti e il titolo di capocannoniere del torneo.
Per carità il secondo posto va oltre le aspettative per la Leonessa, ma di certo il campionato l’ha perso il Brescia, che ha gettato al vento i punti di vantaggio, che ad un certo punto era arrivato a otto, che aveva sulle comasche in queste giornate di cadetteria, e le lariane ne hanno approfittato, con merito, prendendosi il campionato.

Chievo Verona e San Marino Academy salgono sul podio insieme: le clivensi, nel giorno dell’addio a Valentina Boni, ribaltano il Cortefranca, che per lungo tempo è stato terzo, ma alla fine si accontenta del sesto posto, mentre le titane s’impongono sul Tavagnacco, segno che le sanmarinesi potevano recitare un ruolo da protagonista, sperando di entrare, anche per le veronesi, nel cast delle favorite alla vittoria finale anche il prossimo anno.
Quinto posto finale per la Torres che è cresciuta tanto nelle ultime gare piegando la Pink Bari che, ormai, dirà addio al campionato e al calcio femminile, lasciando un altro pezzo su una delle storiche società del movimento calcistico in rosa. Le sassaresi e le cortefranchesi sono state, senza dubbio, le rivelazioni del torneo, confermando che almeno una neopromossa si erga a sorpresa della B, e questo potrebbe essere d’auspicio per il loro futuro, ma serviranno sostegni importanti per questi due progetti.

Rimane nella parte sinistra della classifica anche il Cittadella che batte in rimonta il Cesena. Una degna conclusione per le padovane che, con una rosa giovane, ha saputo tenere testa a tante formazioni blasonate, mentre le cesenati, che comunque hanno centrato per l’ennesima volta la salvezza, potevano osare di più quest’anno, ma l’importante era la conferma della categoria.

Terminiamo col il successo del Ravenna sulla Pro Sesto, e vincere al Benelli di Ravenna, lo stadio in cui gioca la squadra maschile, è un sigillo su una stagione molto difficile, ma comunque piena di soddisfazioni.

Finisce qui la Serie B di quest’anno, l’ultima con quattordici squadre, dato che a settembre scenderanno in campo sedici formazioni. Quello che sicuramente bisognerà fare è valorizzare la cadetteria, perché il livello del campionato è sicuramente alto, e questo deve essere un trampolino di lancio per un calcio femminile italiano che, per la prima volta, toccherà con mano il professionismo.

Valentina Cernoia, Juventus Women: “Volevamo questo triplete. Segreto? C’è qualcosa che ci unisce”

La squadra di Montemurro batte le giallorosse e conquista il “Triplete italiano” con la vittoria del campionato e delle due coppe nazionali. Valentina Cernoia è intervenuta ai microfoni di Juventus Tv dopo la vittoria. Queste le sue parole.

VITTORIA
«Sto provando cose bellissime, liberazione. Dopo aver vinto il campionato in casa ora questo trofeo che ci mancava da tanto siamo riuscite a portarlo a casa. Volevamo questo triplete e ce lo meritiamo».

PERCORSO
«Il percorso in Champions e l’anno di crescita con il Mister ci ha dato entusiasmo, consapevolezza, fiducia. Noi siamo cresciute e abbiamo dimostrato di essere forti, cresciute mentalmente e aggrappate alla partita, e siamo riuscite a portarla a casa».

SEGRETO
«Io non vorrei parlare di segreti ma sentimenti che ci uniscono. Si è vero siamo una squadra forte, ognuna mette il proprio mattoncino ma per vincere serve qualcosa in più. Nei momenti difficili abbiamo visto che ci sono di mezzo i sentimenti e l’amicizia che ci unisce e questo viene fuori».

Credit Photo: Paolo Pizzini 

Chiusura di stagione amara per il Cortefranca: vince 4-1 il Chievo Verona Women FM

Il Cortefranca termina la sua prima stagione in Serie B al sesto posto, cedendo, all’ultima giornata di campionato, il passo al Chievo Verona Women FM per 4-1.

Eppure a passare sono state le ragazze di Nicoletta Mazza, visto che al 6′ Denise Brevi (nella foto) sugli sviluppi di un corner, brucia sul tempo Fenzi e fa 0-1.
La gara si sposta al 56′: Valtulini stende in area Valentina Boni, alla sua ultima partita in carriera, la gialloblù però sbaglia dagli undici metri. Ma tre minuti dopo Boni serve Stefania Dallagiacoma, e con diagonale, fredda Meleddu per il pareggio clivense. Il Chievo effettua al 62′ il sorpasso: su una ripartenza casalinga Sara Tardini, con un tiro incrociato, mette la palla alle spalle di Meleddu per la seconda volta. A quattro minuti dalla fine Karina Alkhovik lascia partire un destro potente sul quale Meleddu non può farci nulla, e arriva il terzo gol gialloblù, ma il risultato cambia ancora al 90′ quando Dallagiacoma si libera da sola e piazza la doppietta in questo match e il definitivo 4-1 per il Chievo Verona che conquista il terzo posto della Serie B.

In questa partita non c’è solo stato il saluto a Boni, ma c’è stato un altro addio: infatti, il difensore delle cortefranchesi Elena Gervasi ha disputato la sua ultima gara con la maglia rossoblù, e in questa occasione ha indossato la fascia di capitana.

Per le franciacortine sarà stato un finale di stagione amaro, ma devono essere comunque contente per il campionato svolto quest’anno, con la speranza che possa arrivare qualcosa d’importante nella prossima stagione.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Manuela Giugliano, Roma: “Rammarico per aver perso la finale, ma quello che abbiamo fatto in stagione è stato qualcosa di importante”

“Nonostante tutto noi ci siamo state. Non ci sono sicuramente parole per descrivere il rammarico per aver perso la finale e non essere riuscite a far gioire i nostri tifosi ma quello che abbiamo fatto nell’intera stagione è stato davvero qualcosa di importante. Bisogna crescere insieme anche passando da queste sconfitte. Grazie ai tifosi per essere venuti a sostenerci e grazie a tutte le mie compagne per la stagione emozionante e ricordiamoci… Sempre FORZA ROMA”

Questo è quanto scritto da Manuela Giugliano su Instagram, dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Juventus. 

Credit Photo: Paolo Pizzini

Sassari Torres: si chiude con una vittoria la stagione delle sarde

Termina 3-0 l’ultimo turno della Serie B che vedeva opposte Sassari Torres e Pink Bari.
Per le sarde momento d’oro con l’undicesimo successo su 12 partite da quando alla guida delle isolane è arrivato mister Ardizzone.
Il vantaggio arriva al 5’ con il destro di Bassano, capitano abile a a trovare il gol del momentaneo 1-0.
Isolane vicino al raddoppio sull’asse Marenic- Scarpelli ma la palla non entra. Al 28’ per le ospiti rete annullata a Nefrou  a causa di una posizione irregolare mentre nel finale di frazioni il raddoppio viene sfiorato da Blasoni.
Nella ripresa padroni di casa pericolose con Marenic in un paio di circostanze.
La stessa però non sbaglia al 77’ quando trova il gol del 2-0 mentre ad 8 dalla fine  Iannazzo trova il definitivo tris che fa concludere il campionato delle isolane al 5° posto a quota 42 punti in classifica.

TABELLINO

TORRES: Fabiano (89’ Deiana), Weithofer, Congia V., Costantini, Peare (85’ Airola); Lombardo (85’ Peddio), Blasoni, Scarpelli (46’ Iannazzo), Bassano (89’ Ladu), Marenic, Gomes
A disposizione: Deiana, Ladu, Melillo, Carrer, Peddio, Sotgia, Iannazzo, Accornero, AirolaAllenatore: Mauro Ardizzone
PINK BARI: La Macchia (85’ Shore), Capitanelli, Spyridonidou, Strisciuglio, Fuhlendorf (80’ Diaz Lebic), Larenza, Labianca, Bonaccini, Nefrou, Riboldi, Maffei
A disposizione:  Shore, Di Bari, Laface, Di Criscio, Fiore, Papparella, Diaz Lebic
Allenatore: Cristina Mitola
ARBITRO: Davide Cerea (sez. Bergamo)
ASSISTENTI: Giuseppe Cucinotta (sez. Brescia), Lorenzo Riganò (sez. Chiari)
NOTE: Reti: 5’ Bassano, 77’ Marenic, 82’ Iannazzo

Il Lumezzane Women vince la fase lombarda di Coppa Italia Eccellenza battendo 4-2 il Monterosso

Il Lumezzane Women si prende una piccola rivincita. Infatti, le valgobbine, che in campionato hanno chiuso al terzo posto nel girone lombardo della quarta serie del calcio femminile italiano, hanno battuto il Monterosso per 4-2, vincendo così la fase lombarda della Coppa Italia Eccellenza.

Le rossoblù vanno avanti con Camilla Ronca che, al 10′ e al 23′, permette alle lumezzanesi di portarsi sul 2-0. Il rigore di Lisa Citaristi segnato al 24′ consente alla bergamasche di accorciare le distanze, ma le valgobbine si riportano avanti col penalty trasformato da Mirella Capelloni. Al 70′ Rebecca Vismara riapre ancora la partita, ma a chiuderla ci pensa Paola Santoro a sette minuti dalla fine, e, al termine, le rossoblù possono lascarsi andare coi festeggiamenti.

Le ragazze guidate da Giovanni Brusa, grazie a questo successo, accedono alla fase nazionale della Coppa Italia Eccellenza, e sono state inserite nel Triangolare 2 con Angelo Baiardo (Liguria), Freedom FC Women (Piemonte/Valle d’Aosta), il Lumezzane che farà il suo debutto in campo il 5 giugno alle 15:30.

Photo Credit: Facebook FC Lumezzane Women 

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