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Top Coppie Bomber FWSL: super esperienza offensiva del Reading

Con il campionato che avrà inizio tra meno di un mese, si inizia a fantasticare sulle ambizioni della propria squadra complice un calciomercato ricco di colpi di scena. I reparti offensivi come sempre saranno sotto la lente d’ingrandimento dei supporter pronti a ritornare allo stadio e ad esultare per le reti delle proprie beniamine. Con Top Coppie Bomber vogliamo analizzare le giocatrici più rappresentative dell’attacco di ogni squadra. Oggi si continua con il Reading. 

La formazione è in assoluta crescita dopo la buona stagione dello scorso anno. Uno dei migliori piazzamenti della storia della squadra è stato raggiunto grazie all’impegno della dirigenza ed al sacrificio delle giocatrici. Hanno rappresentato una mina vagante per tutte le big che hanno dovuto sempre faticare le famigerate sette camicie contro le Royals. Risultati esaltanti nonostante una rosa senza grandi nomi e blasoni e ciò impreziosisce la piccola impresa. Però, per mantenersi a quei livelli, c’è bisogno di qualche puntellamento importante ed infatti è arrivata Natasha Dowie. Ora l’inglese andrà a fare una combinazione letale insieme ad Amalie Eikeland. 

La prima arriva da un’esperienza ottima con la maglia del Milan. La giocatrice d’Oltremanica e tornata in patria dopo aver portato le rossonere per la prima volta in UWCL formando un tandem micidiale con Valentina Giacinti. Duo che però non si è potuto ripetere: il richiamo del Reading è stato troppo forte. La sua ultima permanenza in Inghilterra risale al 2016 con la maglia delle Doncaster Rovers durata appena 3 partite, per poi ripartire alla conquista del mondo. Seppur alle ultime battute della sua carriera, può ancora dare tanto sia alla formazione che al campionato. È la giocatrice perfetta che serviva alle Royals e che può risolvere i problemi di realizzazione fronteggiati nella scorsa stagione.  

Goal che dovranno essere messi su un piatto d’argento con l’ausilio di Amelie Eikeland. Al Reading da due stagioni, ha rinnovato per un altro anno pochi giorni fa. E chissà che non sia stato l’arrivo di Natasha Dowie a convincerla di rimanere. Sicuramente lavorare con una giocatrice del suo calibro stuzzicherebbe qualsiasi interprete. Caratura che non è da meno quello della norvegese, colonna portante della nazionale scandinava. Non è mai stata una grande finalizzatrice e di ciò ha un po’ sofferto il Reading nell’anno passato. Ma ora con la coppia Eikeland-Dowie si può veramente sognare. 

Napoli femminile, nuovo innesto a centrocampo: l’ex Florentia Melanie Kuenrath si è unita alla rosa

Melanie Kuenrath, nata a Silandro il 23/2/1999, è una nuova calciatrice del Napoli Femminile. Centrocampista con caratteristiche offensive, la bolzanina Kuenrath è reduce da due stagioni con la Florentia (per un totale di 11 presenze).

In precedenza Kuenrath è stata protagonista con la maglia del Bayern Monaco II con 56 presenze e 11 reti. Arrivata a Rivisondoli mercoledì, ha sostenuto ieri il primo allenamento con la squadra.

Credit Photo: Napoli Femminile

Milena Oppelt, Lecce: a difesa dei pali salentini annunciata la tedesca classe 2001

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Nuovo rinforzo in casa Lecce Women, club ai nastri di partenza della prossima Serie C. Il team giallorosso ha reso noto nelle ore scorse il nome del nuovo portiere ovvero la classe 2001 Milena Oppelt. La nazionalità tedesca giunge in Italia dopo l’esperienza con la Sv Wernsdorf, queste le prime parole della nuova atleta della salentine:
“Sono davvero felice di avere questa possibilità e soprattutto di averla colta. Ringrazio la mia famiglia per il sostegno che mi ha sempre dato, in particolare mia madre. Non vedo l’ora di arrivare a Lecce, incontrare la squadra e fare i prossimi passi con il mio nuovo club. Amo lavorare su me stessa e ripagare la fiducia ogni giorno. Sarà una grande sfida e sono ottimista sul fatto che possiamo vivere una stagione ricca di successi”.

Le dichiarazioni dell’allenatrice delle pugliesi Vera Indino.
“L’ingaggio di Milena Oppelt è stato fortemente voluto dalla società e dallo staff tecnico perché è una calciatrice molto interessante. Anche lei, come la polacca Zawadzka, è ancora molto giovane, di conseguenza dovrà lavorare per migliorare e diventare un punto di forza del Lecce Women. Sono certa che la presenza nello staff tecnico di Andrea Panico, tra i migliori ed esperti preparatore di portieri, consentirà a Milena di compiere il salto di qualità

Enrico Salgarollo, Chievo Verona: “Onorato di essere al Chievo Women, settore giovanile veicolo di crescita futura”

Una nuova sfida, da cogliere con entusiasmo, voglia di fare e di crescere. Enrico Salgarollo è da qualche settimana il nuovo “Responsabile del Settore Giovanile” del Chievo Women, ma ha già le idee chiarissime in vista della prossima stagione.
Il compito a cui è chiamato non è semplice ed è anche pieno di responsabilità, accettate dallo stesso con il suo solito spirito combattivo.

Già da tantissimo tempo fa parte del mondo Chievo, un ambiente che (forse) conosce anche meglio delle sue tasche. In campo e negli allenamenti non si è mai tirato indietro, mettendoci sempre la faccia, sia nei momenti belli che in quelli brutti.

1) Enrico, la sfida del settore giovanile è molto importante sia per te che per il futuro del Chievo Women. Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto ad accettare?
“Devo dire che la scelta è maturata a cuor leggero, perché ritengo un privilegio poter far parte di una società come il ChievoVerona Women, che vuole contribuire a far crescere il movimento femminile. Personalmente credo che la crescita di un movimento abbia molto a che fare con la diffusione culturale delle idee e del nuovo che avanza. In questo senso, i migliori “veicoli” di questa diffusione sono proprio le bambine che si avvicinano al calcio.
Il settore giovanile nella sua complessità dovrebbe essere quella che chiamerei “struttura sociale” dove l’educazione allo sport, ai suoi valori trasversali e l’esperienza sportiva nelle sue specificità, dovrebbero essere al servizio delle nuove generazioni di calciatrici.  Una grande parte del mio “si” alla proposta della società è dovuta alle mie scelte di vita, visto che ogni mattina cerco di fare del mio meglio come insegnante di Scienze Motorie. Conosco bene l’importanza di agire per i giovani e con i giovani e posso assicurare che percepire la responsabilità dei loro anni più belli è motivo di grande orgoglio ed infinita motivazione.”

2) Facciamo un salto nel passato. Nella scorsa stagione hai fatto parte della Prima Squadra. Come è stata per te l’ultima annata? Che sensazioni, emozioni, ricordi ti ha lasciato a livello personale?
“Fare parte della Prima Squadra è stata un’esperienza molto importante per me. Una stagione difficile, con tanti ostacoli che credo siano parte del gioco. Un ambiente diverso, un campionato nuovo, in cui il risultato delle partite conta in maniera vitale oscurando spesso altri aspetti.
Mi ritengo fortunato ad aver vissuto e lavorato a fianco di ragazze determinate e di grande qualità, consapevoli della posta in palio ed attaccate alla maglia. Giocarsi la salvezza fino all’ultima giornata è stata una maratona in cui cuore e nervi saldi l’anno fatta da padrone, ma ritengo che il risultato raggiunto sia stato meritato per quanto espresso in campo.
Infine mi sono divertito, tanto, nel vero senso della parola…gli allenamenti ed il quotidiano, le trasferte per l’Italia a caccia di punti, le partite giocate sul filo del rasoio, la ricerca continua di superarsi, tante sono le emozioni che ci hanno portato alla festa finale, premio di una stagione infinita.”

3) Adesso invece è venuto il momento di ritornare ad occuparti del settore giovanile e, come ci hai raccontato qualche mese fa, hai già una certa esperienza in questo campo. Come nasce la tua passione per questo ambito?
“Parzialmente riprendo la domanda precedente… Credo che la passione sia nata parallelamente allo svolgimento del mio percorso accademico. Ho avuto la fortuna di apprendere da docenti assolutamente significativi per me, capendo ben presto quanto sia chi insegna colui che deve dimostrare a se stesso di essere all’altezza, evitando di riporre le aspettative esclusivamente sul discente, facendo il possibile per quest’ultimo.
La grande sfida diventa quindi il trasmettere il sapere cercando di rispettare le esigenze e le diversità di chiunque desideri apprendere. Questo (come dicevo sopra), lo ritrovo quotidianamente anche nella scuola ed è una meravigliosa responsabilità. La nostra società futura dipenderà molto da come cresceranno le odierne generazioni ed è bello e giusto che ognuno faccia ciò che è in suo potere per garantirne la crescita migliore possibile.”

4) Come vorrai strutturare il tuo lavoro riguardo tutto il vivaio? Su cosa punterai in particolare? Quali saranno i punti chiave da toccare nel corso di tutta la stagione?
“Questa è una domanda potenzialmente vastissima. Credo che uno dei punti fondamentali, da abbinare alla programmazione ed alla guida all’autonomia, sia la costruzione di percorsi di apprendimento diversificati che tengano conto delle caratteristiche delle nuove generazioni di bambini. Cercheremo di proporre delle attività stimolanti attraverso il gioco nelle annate di base, con richieste che siano realizzabili e ricostruibili da parte delle bambine collegandole in base agli elementi del gioco che meglio ricordano o che già hanno processato. Gli allenatori dovranno avere il metro di quanto sta accadendo analizzando gli aspetti didattici e “scientifici” delle risposte che le giovani calciatrici faranno emergere durante la pratica.
Questo approccio proseguirà poi con nelle varie annate, strutturando e complicando le proposte, garantendo il rimando al gioco ed alle sue infinite variabili. L’ideale è garantire un processo di crescita in tutti gli aspetti che parta dalle ragazze piccoline e che si completi al termine del percorso del settore giovanile. Affinché si verifichi questa maturazione è necessario il rispetto della dinamica “tempo”, ovvero l’utilizzo tutti i momenti che ho a disposizione nel miglior modo possibile, senza forzare o mettere l’accento su aspetti che potrebbero risultare  eccessivamente anticipati, fuorvianti o male interpretabili dalle giovani giocatrici.”

5) Quali sono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine che si pone il ChievoVerona Women?
“Credo che a breve termine l’obiettivo sia quello di garantire un’organizzazione solida a partire dalla quotidianità. Un calendario di impegni, ruoli ben definiti per garantire massima efficienza ed il coinvolgimento di figure tecniche e organizzative competenti che abbiano il desiderio di lavorare con passione, prima di tutto per il bene delle ragazze. In parallelo vanno coinvolte le famiglie delle giovani atlete, presentando il nostro sport non più come di di nicchia ma come un movimento in forte ascesa, validissimo sia per la salute ed il benessere psico-fisico delle loro figlie. 
Il medio termine sarà uno step necessariamente valutativo che ci darà numerosi spunti per proseguire, adattare e cambiare i nostri programmi. Ci aspettiamo nel giro di un paio d’anni, in base situazione sanitaria, di aumentare i numeri delle tesserate, garantendo un buon bacino a tutte le categorie, allestendo possibilmente squadre di singola annata.
L’obiettivo, tra i vari, principale per il lungo termine è quello di valorizzare il più possibile le giovani in termini di esperienze personali. Il fine sarà quello di prepararle per la Prima Squadra, anche perché avere un’alta percentuale di ragazze cresciute nel settore giovanile in organico è lo scopo della nostra società. Cercheremo di fornire loro tutti i mezzi per affrontare al meglio ciò che la loro vita sportiva avrà da offrire.”

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

Giulia Martino, Res Women: la centrocampista classe 2004 si trasferisce nel team capitolino

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Nelle ore scorse la Res Women, inserita nel girone C di Serie C, ha ufficializzato nelle ore passate l’innesto di Giulia Martino. La centrocampista classe 2004 arriva nel Lazio dopo aver fatto parte della rosa della Florentia Primavera giunta alle Final Four di Sassuolo.

Nei giorni scorsi lo stesso club ha annunciato invece gli arrivi e le riconferme di Benedetta Lommi, difensore classe ’99, Sara Di Guglielmo,  attaccante classe 2002, Giulia Cosentino, attaccante classe 2001, Ludovica Chiappa, difensore classe 2000, Giorgia Valentini centrocampista classe ’99,  Serena Caporro, estremo difensore classe ’95, Clarissa Romanzi, difensore classe ’92 ,  Valentina Simeone, centrocampista classe ’96, Giulia Liberati, difensore classe 2000, Laura Fracassi, difensore classe ’89,  Cristiana Mosca, difensore classe ’94, Manuela Coluccini, centrocampista classe ’88, Emily Nicosia Vinci, punta classe ’89, Ilenia Rossi, esterno classe ’95, Claudia Palombi, attaccante classe ’97 ex Lazio, Viola Maurilli e Marika Graziosi, portiere e difensore classe 2001 in prestito dalla Roma,  Chiara Manca, punta già con la Res lo scorso anno, e Valentina Di Bernardino, laterale classe 2001.

Irene Lotti è una nuova centrocampista gialloblù

Hellas Verona Women rende noto di aver sottoscritto un contratto di prestazione sportiva per la stagione 2021/22 con la giocatrice Irene Lotti.

Centrocampista, classe 1998, ha disputato le ultime 6 stagioni tra le file del Florentia San Gimignano, con cui si è resa protagonista – tra il 2015 e il 2017 – della doppia promozione dalla Serie D alla Serie B.

In forza alla società toscana la giocatrice ha inoltre conquistato – nella stagione 2017/18 – il campionato di Serie B, portando il club alla prima promozione in Serie A della sua storia.

La giocatrice indosserà la maglia numero 27.

Hellas Verona Women accoglie con un caloroso benvenuto Irene Lotti augurandole una stagione ricca di soddisfazioni – personali e di squadra – in maglia gialloblù.

Credit Photo: Hellas Verona Women

Sorteggiati gli accoppiamenti del turno preliminare: Asd Palermo-Sassari Torres e Pro Sesto-Cortefranca

Saranno Asd Palermo-Sassari Torres e Pro Sesto-Cortefranca ad aprire domenica 5 settembre la Coppa Italia Femminile 2021/2022, un torneo che poco più di due mesi fa aveva fatto da epilogo alla stagione del calcio femminile italiano con il successo della Roma ai calci di rigori al termine di una finale thrilling con il Milan.

Dopo aver svelato ieri il calendario della Serie A, la Divisione Calcio Femminile ha reso noto oggi l’esito del sorteggio che ha interessato i quattro club neopromossi in Serie B. Due sfide che si disputeranno in gara unica, con l’urna che ha stabilito che Asd Palermo e Pro Sesto si giocheranno in casa l’accesso alla fase a gironi – al via il 17 ottobre – a cui prenderanno parte 24 squadre, 12 di Serie A e 12 di Serie B. Le migliori classificate degli 8 gironi si qualificheranno ai Quarti di finale, che come le semifinali si disputeranno con gare di andata e ritorno, mentre la finale sarà in gara unica.

Le date della Coppa Italia 2021/2022

1° Turno Gironi: 17 ottobre 2021
2° Turno Gironi: 20 novembre 2021
3° Turno Gironi: 19 dicembre 2021
Quarti di finale: andata 29/30 gennaio 2022-ritorno 12/13 febbraio 2022
Semifinali: andata 12/13 marzo 2022-ritorno 30 aprile/1° maggio 2022
Finale: da definire

Credit Photo: Andrea Amato

Serie C Femminile: resi noti i sedici gironi della Coppa Italia 2021-2022

A poche ore dall’ufficialità dei tre gironi che daranno vita al prossimo campionato di Serie C femminile è stata ufficializzata anche la Coppa Italia 2021-2022 di categoria. Sale di giri quindi la nuova stagione che vedrà coinvolte 48 società in tutta Italia. Questo il comunicato diramato dalla Lnd che nelle ore scorse ha aperto il sipario sulla manifestazione che vede il suo start fissato per il 12 settembre. Sedici i gironi previsti con suddivisione stabilita in base a criteri prettamente geografici.

Coppa Italia Femminile 2021-2022 di Serie C: sedici i gironi

Ufficializzato l’organico del campionato, si delinea anche la fase a gironi di Coppa Italia  2021-2022 che darà il via alla nuova stagione di calcio femminile il prossimo 12 settembre. Le quarantotto formazioni di Serie C, suddivise in sedici raggruppamenti (6, quadrangolari, 4 triangolari e 6 abbinamenti), si affronteranno il 1219 e 26 settembre per accedere agli ottavi della competizione. Il 30 agosto verrà effettuato dal Dipartimento Calcio Femminile il sorteggio per determinare chi giocherà in casa il primo incontro in calendario.

La fase eliminatoria della manifestazione

Girone 1: Catania, Crotone, E.Coscarello Castrolibero
Girone 2: Apulia Trani, Fesca Bari, Lecce Women, Match Point Matera
Girone 3: Independent, Sant’Egidio
Girone 4: Chieti, Pescara
Girone 5: Aprilia Racing, Formello, Roma XIV Decimoquarto, Trastevere
Girone 6: Atletico Oristano, Caprera
Girone 7: Perugia, Res Women, Ternana
Girone 8: Jesina, Vis Civitanova
Girone 9: Arezzo, Città di Pontedera, Lucchese, Pistoiese
Girone 10: Bologna, Riccione, SPAL
Girone 11: Mittici, Padova, Permac Vittorio Veneto, Venezia
Girone 12: Portogruaro, Triestina
Girone 13: Brixen Obi, Isera, Trento, Vicenza
Girone 14: Fiamma Monza, Orobica Bergamo, Pavia Academy, Real Meda
Girone 15: Azalee Solbiatese, Independiente Ivrea, Pinerolo
Girone 16: Genoa, Spezia

Irene Tombola, Audace Verona: “Di questa promozione ricorderò sudore, lacrime e abbracci”

Nell’ultima stagione nella di calcio a 5 femminile uno dei team promossi nella massima categoria è stata l’Audace Verona. La squadra veneta, capeggiata dal presidente Alessandro Betteghella, ha avuto la meglio nel girone A di Serie A2 strappando cosi il pass diretto per la Serie A 2021-2022. Nel team capitanato da Katia Coppola uno degli elementi di maggiore esperienza è sicuramente Irene Tombola laterale classe ’87 che ha rinnovato recentemente con la squadra affidata a Carlos Giorgio Bruno. Queste le parole della calcettista originaria di Padova ma trapiantata a Verona da anni.

Irene come è stato ripartire la scorsa estate e come tornare alla normalità? Quali sono state le prime impressioni nei primi giorni di lavoro?
“Ripartire la scorsa estate dopo la sosta forzata é stato davvero molto strano, eravamo ferme da mesi e mesi quindi c’era un po’ di timore ma anche tanta voglia. È stato come assaporare di nuovo la libertà che lo sport ci ha sempre donato.
Come in ogni squadra all’inizio ci siamo conosciute ed integrate, ma fin dai primi giorni si percepiva tanto entusiasmo e determinazione”.

Il gruppo era cambiato rispetto a quello dell’annata precedente? Quali erano gli obiettivi di squadra?
“Il gruppo era cambiato. Abbiamo perso dei tasselli importanti, a livello di campo e di spogliatoio, che hanno rappresentato i colori della squadra per anni, quindi non era facile. Però forse questo ci ha responsabilizzate tutte a lavorare ancora di più. Abbiamo sempre dichiarato che l’obiettivo era la promozione senza tanto nasconderlo”.

Nel girone d’andata otto vittorie e due pareggi. Come è stato il vostro inizio di campionato? Quali erano gli umori al giro di boa?
“L’inizio è stato buono, stavamo lavorando duramente anche se abbiamo avuto delle difficoltà che hanno reso il nostro percorso non sempre lineare. Quindi direi che al giro di boa eravamo contente di essere lì a lottare”.

 Per voi un ottimo girone di ritorno dove avete staccato una agguerrita concorrenza. Avete sempre pensato di centrare la promozione?
“Gli stimoli e le motivazioni erano sempre alti, anche quando siamo state sotto di due gol nello scontro diretto per la vittoria finale non abbiamo perso la concentrazione, siamo sempre state brave a gestire i momenti della competizione, abbiamo sempre sentito l’appoggio e il sostegno dello staff e di chi purtroppo era fuori per infortunio. Abbiamo sempre creduto troppo nel risultato finale per pensare di non centrarlo”.

Cosa avete provato dopo il successo finale?
“Quel giorno è stata una grande emozione o meglio sono state tante emozioni tutte insieme: gioia, sollievo, soddisfazione, leggerezza. Un momento indimenticabile per come è arrivato e per la partita che abbiamo vissuto, da una parte il coronamento di un percorso di gruppo iniziato gli anni precedenti, dall’altra il risultato di tutte le nostre storie personali che quel giorno hanno trovato voce e si sono unite nel raggiungimento dell’obiettivo finale”.

Come valuti nel complesso il livello del campionato?
Il livello del campionato è alto, soprattutto nel nostro girone. Non esistono partite facili. Tutte scendono sempre in campo per dire la propria, quindi vuol dire dover sempre essere al massimo della concentrazione per fare bene”.

Che annata è stata per te?   Che ricordo porterai di questo campionato?
“Per me è stata una stagione un po’ altalenante. Ho subito prima un infortunio alla mano in allenamento poi a metà stagione uno strappo muscolare che mi ha tolto un po’ di fiducia. Nel finale di stagione ho trovato più continuità e nel complesso sono contenta dell’apporto che sono riuscita a dare alla squadra. Il ricordo di questo campionato sarà lacrime, sudore e abbracci. Lacrime nei momenti di difficoltà e dispiacere per gli infortuni delle compagne, sudore perché è stato un campionato duro e lunghissimo, abbracci perché é l’immagine che più mi resterà impressa nella mente. All’inizio e alla fine di ogni battaglia ci siamo unite tutte in quell’abbraccio di squadra, non solo chi scendeva in campo, chi ha giocato un pezzo di stagione, chi giocava 3 minuti o 20. Tutte”.

Per te rinnovo annunciato con le venete. Cosa significa per te indossare questa maglia?
“Indossare questa maglia ha per me un significato di rinascita. Sono arrivata quattro anni fa quando pensavo la mia avventura calcistica fosse finita, invece ho intrapreso un viaggio sorprendente. Continuerò a dare il massimo per rispettare e onorare la maglia dell’Audace”. 

Come ti immagini il campionato di Serie A alle porte?
“La Serie A sarà una sfida tosta. I ritmi sono altissimi. Se la stagione che si è chiusa è stata dura, non oso immaginare la prossima. Però ci siamo, tra poco inizieremo a lavorare sui nostri punti di forza e anche sui nostri limiti per migliorare e farci trovare pronte anche nella massima serie”.

 Nei giorni scorsi l’annuncio di una gara a settimana proposta su Sky? Segnale positivo per il movimento giusto?
“Una bella notizia e sicuramente una bella vetrina per questo sport è per tutto il movimento femminile. Non conosciamo ancora i dettagli ma, se dovessero trasmettere qualche partita, sarebbe una bella occasione e un bel riconoscimento per l’impegno delle giocatrici e delle società. Speriamo magari che le bambine, vedendoci in tv, possano appassionarsi…e diventare le calciatrici del futuro”.

Flaminia Lombardozzi, Ternana: “Se nella scorsa stagione siamo stati una rivelazione nella prossima dovremo essere una conferma”

La Ternana dopo l’ottima stagione da poco conclusa nel girone D di Serie C sarà, per il secondo anno consecutivo, ai nastri di partenza del campionato di terza serie. Il team umbro ha già messo a segno colpi di mercato importanti e riconferme delle pedine reduci dal quinto posto dello scorso anno. Dal dicembre 2020 nella società rosso-verde è entrata anche l’ex calciatrice Flaminia Lombardozzi, team manager  sempre vicina alla causa delle ternane. Abbiamo raggiunto per qualche battuta sull’ambiente umbro proprio la ventottenne ex centrocampista della Lazio.

Flaminia da circa un anno hai deciso di stoppare la tua carriera da calciatrice. Quando hai pensato di intraprendere un percorso da dirigente?
“Ricoprire un ruolo da dirigente è sempre stato il mio obiettivo una volta terminata la mia carriera da calciatrice. Già qualche anno prima che smettessi di giocare dentro di me si stava facendo sempre più forte l’idea di intraprendere questa strada. Mi ricordo che anche quando giocavo i miei modi di ragionare e di comportarmi erano molto dirigenziali e quando mi confrontavo con lo staff per qualsiasi problematica e/o esigenza mi rendevo conto che la strada da seguire era proprio quella lì”.

Quando e perché hai deciso di sposare il progetto Ternana?
“Il progetto Ternana è ambizioso e affascinante. Ho deciso di sposarlo perchè la società crede tanto nel calcio femminile e ha voglia di togliersi tante belle soddisfazioni. Mi piace l’idea di poter farne parte e costruire qualcosa di bello e importante insieme allo staff con cui lavoro”.

La squadra, dopo una partenza tribolata, ha mostrato di poter puntare alle zone alte di classifica. Pensavate di fare così bene?
“Per me è stata una stagione avvincente. La verità è che abbiamo sempre lavorato per un solo obiettivo: la salvezza ma allo stesso tempo non ci siamo mai posti limiti. Abbiamo lavorato costantemente a testa bassa per fare più punti possibili e alla fine quando l’abbiamo rialzata ci siamo resi conto di dove siamo arrivati in così poco tempo. Se pensavamo di fare così bene? Si a dir la verità appena ho conosciuto le ragazze e le ho guardate negli occhi ho capito che potevamo fare grandi cose, sono sono state speciali”.

Cosa ti resterà della scorsa annata?
“Per me la cosa più bella è stato il rapporto con ogni singola calciatrice. Loro sono state il motore di tutto. La passione che hanno è fuori dal comune e meritano di avere persone intorno che le sostengano sempre. Ne approfitto per ringraziare il nostro DS Andrea Firrincieli e il nostro neo Club Manager Ottavio Celestino, senza di loro non sarebbe stato lo stesso. Sono fortunata a lavorare con loro anche la prossima stagione”.

State puntando su un mix di giovani ed esperte partendo da quanto di buono fatto lo scorso anno giusto?
“Si, esatto. È importante ripartire da quanto di buono fatto lo scorso anno. Abbiamo gettato le basi per un progetto solido e importante. Le giovani sono il nostro futuro e vogliamo farle crescere senza troppe pressioni. Le più esperte non solo ci aiuteranno a raggiungere i nostri obiettivi, ma dovranno essere brave ad accompagnare le più piccoline durante il loro percorso di crescita. Non a caso le persone che abbiamo inserito nel gruppo squadra hanno della grandi doti umane oltre a quelle tecniche”.

 L’inizio della nuova stagione si avvicina. Le ambizioni restano quelle di provare a giocarsi qualcosa di importante?
“Se nella scorsa stagione siamo stati una rivelazione, nella prossima dovremo essere una conferma. L’obiettivo che ci siamo prefissati è importante e ambizioso. La società ci sta sostenendo in tutti modi per cercare di raggiungerlo. Noi lavoreremo a testa bassa senza fermarci mai. Sono sicura che tutti i nostri sacrifici saranno ripagati”.

Cosa cambierà a tuo avviso con il nuovo format in terza serie?
“Il livello tecnico si sta alzando e già me ne sono accorta osservando le squadre con cui ci siamo scontrati lo scorso anno. Formando tre gironi aumenterà ancora di più e sarà un campionato molto interessante. Non esistono favorite e sfavorite. Tutti si giocano tutto fino alla fine”.

Non hai nostalgia del campo? Come ti trovi in questa nuova veste da team manager?
“Ho scelto di fare il team manager proprio per continuare a mantenere un contatto con il campo e con lo spogliatoio. Lo spogliatoio è da dove inizia tutto. Il campo è l’unico posto dove mi sento a mio agio. È il mio habitat naturale. Mi piace questo ruolo soprattutto quando riesco ad aiutare le calciatrici. Trasmettergli i valori della società e sostenerle.
L’importante per me è che loro stiano bene e lavoro costantemente per questo. Con una società come la Ternana è tutto più facile, sono proprio le ragazze la loro priorità, siamo fortunati. Giocare non mi manca, lo so che sembra assurdo, ma è così. Sto bene dove sto, mi piace vivere questo sport da un’altra prospettiva e mettere la mia esperienza a disposizione degli altri”.

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