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Irene Santi, FC Inter: “Sarà un campionato più equilibrato”

Durante l’ultimo giorno di preparazione a Chatillon, Irene Santi ha parlato a Inter Tv dell’esperienza in prestito a Verona e di come stanno andando gli allenamenti con coach Guarino: “Per me Verona è stata un’esperienza importantissima perchè ho potuto giocare quasi tutte le partite e per una fase di crescita penso sia fondamentale. Qui stiamo lavorando molto bene, siamo un gruppo con tante ragazze nuove ma siamo molto unite. Lavoriamo bene e ci stiamo fissando gli obiettivi per la prossima stagione.”

“Ci siamo rinforzate molto e sarà un campionato più equilibrato, ma anche difficile e che metterà alla prova chiunque. Dobbiamo essere pronte anche noi”, ha aggiunto la centrocampista nerazzurra.

Credit Photo: FC Inter

Barbara Bonansea, Juventus: “Mi diverto nel nuovo sistema di gioco. Contro Montpellier e Barcellona…”

Ai microfoni di Juventus TV, Barbara Bonansea ha parlato dopo Juventus Women Servette.

SODDISFATTE PER LA VITTORIA
«Si dai, è una bella vittoria. Loro sono state brave, si sono chiuse bene. Noi abbiamo provato a fare quello che ci chiede il mister, qualche volta è riuscito e qualche volta no, ma è normale. Siamo contente, ora ci prendiamo un giorno di riposo».

NUOVO RUOLO
«Mi trovo bene, alla fine è sempre calcio. Ci divertiamo, abbiamo più linee di passaggio. Mi piace, mi diverto ma si vede».

OBIETTIVI NELLE PROSSIME AMICHEVOLI
«Continuare a vedere il lavoro che stiamo facendo. Le due partite che affronteremo questa settimana saranno più difficili, ma vedremo a che punto saremo nella costruzione della nuova squadra. Il Pomigliano, infine, per vedere se in Italia c’è ancora differenza tra noi e loro e se riusciamo a fare ciò che dobbiamo».

Credit Photo: Andrea Amato

Olimpiadi Tokio 2020: Le semifinali di calcio femminile nel derby nord Americano

La storia aleggia sulle semifinali del torneo olimpico di calcio femminile a Tokyo 2020.

Per Australia e Svezia, è di tipo recente, con i due che si sono incontrati nella fase a gironi poco più di una settimana fa.

Per Stati Uniti e Canada, i ricordi sono di una partita di nove anni fa che, fino ad oggi, è ampiamente considerata la più grande che questo torneo abbia mai prodotto.

Ma chi scriverà la storia fresca a Kashima e Yokohama?

Da supplente a star? Nominata come supplente nella squadra iniziale degli Stati Uniti, Lynn Williams sembrava destinata a continuare a fare numeri quando non è riuscita nemmeno a fare la panchina per le prime due partite dei campioni del mondo. Ma Vlatko Andonovski ha dato all’attaccante un inizio a sorpresa per i quarti di finale contro l’Olanda, e lei ha colto l’occasione con decisione con un gol e un assist.

La domanda sorge spontanea: era abbastanza per mantenere il suo posto e sopravvivere alla politica di rotazione di Andonovski? Finora, il terzino sinistro Crystal Dunn è stato l’unico giocatore di movimento statunitense ad aver iniziato tutte e quattro le partite della squadra.

Echi di un classico quotidiano canadese “One” lo ha elogiato come “Il più grande gioco di calcio femminile mai giocato”. Grandi elogi davvero, e tuttavia discutibilmente giustificati, data la qualità, l’intrattenimento e il dramma offerti dall’ultimo incontro olimpico di Canada e Stati Uniti a Londra 2012.

Christine Sinclair non avrà bisogno di ricordarlo, ovviamente. Ha segnato una tripletta, ha prodotto probabilmente la migliore prestazione di una carriera da record ed è comunque finita dalla parte dei perdenti dopo un incontro senza fiato e controverso. La compagna di squadra Desiree Scott lo ha descritto come “come un libro di fiabe, senza il finale da favola”, e la vendetta olimpica sarebbe senza dubbio dolce per il veterano skipper dei Canucks.

La fatica sarà un fattore? Con una partita ogni tre giorni da negoziare, i tornei olimpici di calcio sono per loro natura implacabili e fisicamente estenuanti. I tempi supplementari non fanno altro che aumentare le intense richieste fisiche e, essendo l’unica squadra ad assicurarsi il posto in semifinale entro 90 minuti, la Svezia potrebbe godere di un vantaggio cruciale. “Penso che vedremo i vantaggi in quanto più a lungo andrà la partita”, ha detto Caroline Seger, capitano di una squadra che si è anche concessa il lusso di ruotare la propria squadra nella fase a gironi dopo la qualificazione con una partita d’anticipo. “Non mi aspetto di vederlo al via perché l’Australia sarà fresca ed estremamente motivata. Ma questo è un torneo difficile, i tempi supplementari te lo tolgono e dobbiamo approfittare del fatto che hanno avuto più calcio nelle gambe”.

Calendario delle semi-finali:

Domani  Lunedì 2 agosto (tutti gli orari locali) USA-Canada Kashima Stadium, Kashima 17:00 Australia-Svezia International Stadium, Yokohama 20:00

Napoli Femminile, nuova bomber per mister Pistolesi: Gimena Blanco, ex Las Pumas, ha già firmato

Gimena Blanco, nata a Mendoza il 5 dicembre del 1987, è una nuova calciatrice del Napoli Femminile. Argentina ma di passaporto italiano, la Blanco ha una straordinaria carriera nel futsal tanto da aver vinto quattro scudetti in Italia con altrettante squadre diverse tra il 2009 ed il 2015. Cresciuta nel River Plate, ha partecipato con la Seleccion alle Olimpiadi 2008. È tornata a giocare ad 11 con Las Pumas di Mendoza nell’ultima stagione aggiudicandosi la Copa de Oro. Nella finale del 21 giugno ha realizzato una doppietta nel 4-0 contro il Gimnasia y Esgrima La Plata. Arrivata venerdì a Napoli, è da sabato in ritiro con le compagne a Rivisondoli.

Credit Photo: Napoli Femminile

Comunicato ufficiale: Mária Korenčiová e Noemi Fedele

AC Milan comunica di aver rinnovato l’accordo con la calciatrice della Prima Squadra femminile Mária Korenčiová. Il portiere slovacco vestirà la maglia rossonera anche nella prossima stagione.

Korenčiová, che fa parte della rosa della squadra dalla prima stagione 2018/2019, ha collezionato complessivamente 65 presenze in gare ufficiali.

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AC Milan è lieto di annunciare di aver tesserato la calciatrice Noemi Fedele.

Il portiere italiano, dopo aver giocato l’ultima stagione con l’Empoli FC in prestito dall’ACF Fiorentina, ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2023 e vestirà la maglia numero 22.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Angelo Mandolesi, Rever Roma: “Siamo al lavoro per allestire la rosa per questa Serie C”

Dopo la salvezza nell’ultimo campionato di Serie C il Formello ha ceduto il suo titolo sportivo ad una nuova realtà quella della Rever Roma. Nelle ultime settimane le due parti hanno trovato l’intesa che porterà la società da poco nata a giocare in terza serie. Uno dei dirigenti del club in questione è Angelo Mandolesi che abbiamo raggiunto per qualche battuta.

Angelo sei reduce dai trascorsi con la Lodigiani come è stata per te quest’esperienza?
Sicuramente positiva. Devo di ringraziare chi ha condiviso con me l’avventura alla Woman Atl. Lodigiani. Iniziando da Mister Alessandra Cucchi e finendo al Presidente Carlini, senza dimenticare tutte le figure tecniche e calcistiche che hanno permesso la realizzazione del progetto bianco-rosso ma che essendo moltissime ci vorrebbe tutto lo spazio a disposizione per elencarne una a una: a loro va la mia gratitudine”.

A breve inizierà una nuova avventura in Serie C?
“La nuova stagione è partita decisamente nel migliore dei modi. Pochi giorni fa abbiamo concluso l’accordo per il passaggio delle quote del Formello, società militante nel campionato di serie C. Qui occorre un ringraziamento a Gioia Masia e Giampiero Serafini  per la fattiva collaborazione nonostante i tempi veramente stretti”. 

Chi sarà a capo di questa nuova società?
“La nuova proprietà, con in testa il patron Guglielmo Manzo, ha deciso di investire nel mondo femminile facendolo nell’unico modo che conoscono, ovvero con tutta la serietà che li contraddistingue senza lesinare le risorse per la creazione di una rosa di livello. Con lui i dirigenti Fabio Stella e Michael Martini, parte attiva di questo progetto. La denominazione della squadra sarà quella di Rever, ovvero come la linea di abbigliamento sportivo che stanno per lanciare sul mercato, a dimostrazione dell’attaccamento a questo progetto sportivo e l’ammirazione per il movimento calcistico femminile”.

Dove giocherete le vostre gare interne?
“Nella stagione 2021/22, in attesa di strutturarci sempre più, la nostra casa sarà il campo “Di Bisceglie”, Ex Candiani, di Tor Tre Teste. Qui ci è stato messo a disposizione tutto quanto si possa desiderare in una struttura sportiva, dalla palestra al chiuso al sistema di videoripresa per il match analyst”.

Come sarà formato lo staff tecnico e quando inizierete la preparazione?
Lo staff tecnico sarà guidato dal mister Massimo De Luca, coadiuvato da mister Antonello Tavoletta come vice, inizierà la preparazione il 25 agosto ma sul campo “8 Settembre” di Frascati e avrà il primo impegno ufficiale il 12 Settembre in Coppa Italia”. 

Quali sono le vostre aspettative?
“Dal canto mio mi auguro di poter ripagare sul campo la fiducia che la proprietà mi ha dato e per questo, nonostante il progetto sia partito da poco tempo, sto provando a creare una rosa all’altezza delle aspettative e dei mezzi che mi sono stati dati”.

Martina Steno, Catania Beach Soccer: “Campionato ricco di emozioni e ricordi che porterò con me”

Dal 22 al 25 luglio a San Benedetto del Tronto è andato in scena il campionato italiano di beach soccer femminile. Nel torneo tricolore sei squadre ai nastri di partenza tra le quali il Catania. Il club siciliano, presieduto da Maurizio Coco, è stato guidato dal tecnico Marilena Guerreggiante e vede nel parco giocatori la calcettista Martina Steno. Abbiamo raggiunto l’atleta originaria di Augusta, laterale classe ’90 che ha militato in Serie A2 tra Siracusa e Vittoria, per una breve intervista sul torneo da poco concluso.

Martina si tornava a giocare sulla sabbia dopo la pausa forzata causa Covid. Che ricordi hai dell’ultima manifestazione a cui hai partecipato?
” Mi è mancato molto giocare in generale, sia a futsal che a beach, per cui ricominciare con una competizione è stato davvero entusiasmante. L’ultima manifestazione che ho giocato è terminata con la sconfitta nella finale scudetto contro il Terracina, quindi non sono dei ricordi molto felici, ma sportivamente parlando sempre costruttivi”.

 La tua passione per il beach soccer quando e come è iniziata?
“La mia passione per il beach è iniziata nel 2016 quando ho disputato l’Euro Winner Cup con il Catania Beach Soccer, ho scoperto uno sport nuovo, intenso e divertente. Dopo ho continuato con il Canalicchio”.

Quando avete iniziato a lavorare in ottica campionato e come è stata la preparazione al torneo?
“Abbiamo iniziato un po’ tardi i tempi di preparazione, per motivazioni varie, quindi è stato un po’ difficile fare coincidere tutto. Abbiamo curato più la parte tattica che fisica, ma eravamo comunque motivatissime a fare bene”.

Come era formato il vostro gruppo?  Quali erano gli obiettivi del torneo per voi?
“Il nostro gruppo di base è formato da elementi che hanno giocato insieme e per diverso tempo a futsal. A queste si sono poi si sono integrate altre ragazze che hanno alzato il livello. L’obiettivo era giocare, divertirci e fare esperienza, sapevamo che c’erano squadre più esperte di noi sul campo”

Come è andata la prima fase per voi?
“La prima fase è andata discretamente, anche se potevamo fare un po’ meglio. Eravamo abbastanza soddisfatte tutte”.

Come hai trovato il livello di questo campionato?
“Il campionato si è certamente alzato di livello, soprattutto con l’ingresso di calciatrici straniere, adesso è ancora più divertente e difficile”.

Che ricordi porterai dietro da questo torneo? Che atmosfera avete vissuto a San Benedetto del Tronto?
“Mi porto dietro l’esperienza tecnica e tattica che ho vissuto e acquisito, ma soprattutto le splendide persone che ho conosciuto e rivisto dopo tanto tempo”.

In ottica futura con quale maglia ti rivedremo in campo?
“Per quante riguarda il beach soccer, in futuro penso che mi rivedrete ancora con la maglia del Canalicchio”.

L’Hellas Verona Women in ritiro a San Zeno di Montagna dal 3 al 10 agosto

Il percorso di preparazione dell‘Hellas Verona Women al prossimo campionato di Serie A, iniziato al Sinergy Stadium lo scorso 13 luglio, proseguirà alle pendici del Monte Baldo.

Le gialloblù guidate da mister Matteo Pachera saranno infatti impegnate – da martedì 3 agosto a martedì 10 agosto – nel ritiro estivo di San Zeno di Montagna.

Il gruppo squadra alloggerà allo Sporting Hotel di San Zeno di Montagna, a pochi passi dall’impianto che ospiterà invece le sedute di allenamento, vale a dire il Campo Sportivo comunale.

Queste le parole del Responsabile dell’Area Tecnica dell’Hellas Verona Women Zaccaria Tommasi:
Siamo molto felici di poter proseguire la nostra preparazione con una settimana di ritiro in una location come San Zeno, che già ci aveva ospitati nella nostra prima stagione di Serie A. Siamo convinti che troveremo un’ottima accoglienza e un ambiente ideale per permettere alla squadra di prepararsi al meglio per la prossima stagione, oltre ad aiutare le ragazze a migliorare la coesione tra di loro.
Ringraziamo l’amministrazione comunale, gli assessori Ottorino Peretti e Fabio Castellani per la disponibilità e l’entusiasmo dimostrato“.

Dal Comune di San Zeno di Monagna sono arrivate, inoltre, le parole dell’Assessore Ottorino Peretti:
È con immensa soddisfazione che accogliamo l’Hellas Verona Women nella preparazione estiva al prossimo campionato Nazionale di seria A 2021/22. Auguro, a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale di San Zeno di Montagna, un sereno lavoro di preparazione per le ragazze di mister Pachera, nel nostro Paese.
Vista l’imminente realizzazione del nostro progetto di rifacimento di tribune e spogliatoi e ampliamento del terreno di gioco del nostro stadio comunale, auspichiamo che una volta ultimati i lavori, il nostro Paese possa diventare stabilmente la casa estiva di tutto l’Hellas Verona”.

Questo invece il benvenuto di Fabio Castellani, Consigliere Comunale delegato allo Sport:
Siamo felici che la squadra della nostra città abbia scelto San Zeno di Montagna come sede estiva di preparazione alla prossima serie A Nazionale femminile.
L’Hellas Verona Women è parte integrante di un movimento che negli ultimi anni sta crescendo moltissimo e il fatto che la società abbia scelto le nostre strutture sportive per prepararsi al meglio è la conferma che investire sullo Sport vuol dire investire sul futuro.

Siamo pronti ad accogliere al meglio le ragazze, lo staff e i tifosi dell’HVW per vivere un sereno ritiro nel territorio del Monte Baldo e del Balcone sul Lago di Garda”.

Credit Photo: Hellas Verona Women

L’ANCRI premia la capitana della Nazionale Italiana di Calcio femminile Sara Gama

“Orgoglio Italiano dentro e fuori dal campo”. Con questa dedica, la sezione territoriale di Ravenna dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), ha  premiato con il Tricolore in mosaico bizantino, la vice presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, nonché capitana della Juventus Women e della Nazionale Italiana di Calcio femminile Dr.ssa Sara Gama.

Queste le parole del presidente dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana sezione di Ravenna Cav. Pasquale Iacovella durante la consegna a Vinovo (TO):

“lo sport e chi lo esercita, soprattutto a livello professionistico, ha non poche responsabilità dettate dal fatto che sempre più appassionati guardano le competizioni ed i propri idoli quali esempio di vita. Proprio in considerazione di ciò, ho inteso, quale presidente dell’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana sezione di Ravenna, unitamente a tutto il consiglio direttivo, di tributarLe questo riconoscimento, perché, come menziona la targa, Lei è un “orgoglio Italiano dentro e fuori dal campo”. Mi basta ricordare il Suo emozionatissimo discorso, quale rappresentante della nostra Nazionale di calcio, dinanzi il Sig. Presidente della Repubblica, ove, si fece promotrice della promulgazione dell’art.3 della Costituzione. Segno inequivocabile di alto senso di appartenenza, nel ricordo dei nostri Padri Costituenti e di quella missione di vita in seno alla tutela dei diritti e del rispetto di ogni individuo. La prego di continuare nelle sue “lotte” quotidiane che saranno anche le nostre e di tutti quei Italiani che credono nei valori della solidarietà, del rispetto, dei diritti e dell’amore verso il prossimo. La pandemia da Covid-19 e le giuste regole anti contagio hanno impedito certamente una cerimonia degna del suo nome e della Sua rispettabilissima persona, impedendo di fatto il sottoscritto e la mia delegazione di renderle il giusto omaggio, ma Lei mi insegnerà che la cerimonia altro non è che una “cornice”, una cornice che rimane sempre nell’ombra rispetto al “dipinto”, ove si trae il meglio di ogni artista. Voglia quindi gradire questo omaggio, fatto in mosaico bizantino che raffigura il nostro amato tricolore che sventola maestosa, simbolo d’eccellenza della nostra Repubblica.

Credit Photo: Ravenna24ore.it

Olimpiadi Tokio 2020: Le analisi tattiche nel Torneo Olimpico di Calcio Femminile

Con la palla in rete in abbondanza (ben 28 gol in sei partite nelle prima giornata e 31 nella seconda) , le stelle splendenti e qualche sorpresa emergente in più, questo è già stato un calcio olimpico femminile non solo da assaporare.

Ma mentre gli amanti del calcio di tutto il mondo avranno goduto del bel gioco e dei gol spettacolari serviti dalle squadre leader a livello mondiale a Tokyo 2020, cosa si può vedere grattando sotto la superficie?

Questo è proprio ciò che un team di esperti di Tokyo 2020 del FIFA “Technical Study Group” ha fatto in Giappone e le gare finora indicano alcune tendenze tattiche intriganti.

Capacità dei difensori centrali di rompere le linee

Si è notato che i difensori centrali si sono assunti molte responsabilità nel gioco di costruzione delle loro squadre. Mentre in passato i centrocampisti centrali dovevano spesso posizionarsi in mezzo o a lato dei loro colleghi difensori per ricevere la palla, i difensori centrali alle Olimpiadi – almeno finora – sono stati bravi con la palla tra i piedi, paziente e fiduciosi nel rompere le linee con il loro passaggio verticale.

La loro lettura del gioco davanti a loro e l’apprezzamento del momento giusto per giocare la palla in avanti, sono stati anche un elemento impressionante nella loro distribuzione di successo dalle retrovie.

Questa tendenza ha fornito ai team più opzioni per fare progressi. I centrocampisti centrali hanno saputo trovare posizioni più avanzate nelle tasche di spazio dietro la linea di pressing avversaria, offrendo di ricevere e creando opzioni di passaggio.

Sebbene i difensori centrali abbiano impressionato con la loro distribuzione, non abbiamo osservato un numero elevato di “interventi”, soprattutto quando si è aperto lo spazio per loro di entrare con la palla.

Se ben eseguito, questo potrebbe essere un modo efficace per interrompere blocchi medi compatti e portare gli avversari fuori posizione, liberando più spazio dietro.

L’ Analisi in campo di Olanda – Brasile terminata 3 a 3.

Con la Nouwen che passa a Van der Gragt, si libera in centro campo la Roord, con un movimento in avanti per creare un’opzione di passaggio, dietro la linea di centrocampo del Brasile resta immobile.

In altra occasione il ternino Olandese Van der Gragt gioca un netto passaggio progressivo per la Roord che si gira e dribbla in avanti andando al tiro.

Dopo questo approccio di passaggio verticale nel gioco di costruzione, la maggior parte delle squadre ha cercato di passare all’ultimo terzo dai canali sinistro o destro.

Hanno usato l’intera larghezza del campo e hanno costantemente cercato piste sovrapposte o dietro. In questi ampi canali, abbiamo osservato molte squadre guidare con la palla verso la linea di fondocampo prima di giocare all’indietro, dove un compagno di squadra era ben posizionato intorno all’altezza dell’area di rigore per consegnare un cross, in genere a bassa pressione.

Il passaggio all’indietro ha costretto la linea difensiva ad alzarsi, il che ha reso difficile per loro rimanere a stretto contatto e anche avere la sfida di difendere lo spazio ora creato alle spalle per il cross in arrivo.

La penetrazione dietro la linea difensiva avversaria è sempre uno spazio pericoloso da sfruttare. Per restituire la palla a un compagno di squadra in cima all’area, che poi incrocia la palla sul retro o sul primo palo, spesso coglie squadre che stavano solo cercando di uscire dall’area a causa del retropassaggio.

In questi scenari è molto difficile tenere d’occhio tutti gli avversari e la palla per un difensore, afferma April Heinrich, membro del team di esperti che osserva ed analizza le partite per conto della FIFA.

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