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Serie A Femminile, semi Final Eight: le dichiarazioni delle protagoniste

Atto di forza della Lazio, che batte con sorprendente facilità il più quotato Statte e vola in finale di Coppa Italia per la terza volta nelle ultime cinque stagioni. L’imbattuto Città di Falconara vince di rimonta, domando un coriaceo Montesilvano. Queste le voce delle protagoniste delle semifinali della Final Eight di Rimini.

LAZIO-ITALCAVE REAL STATTE 5-1 (3-0 p.t.)
Daniele Chilelli (allenatore Lazio): “Non siamo più una cenerentola e lo abbiamo nuovamente dimostrato. Stiamo bene e questo successo contro lo Statte conferma che siamo venute a Rimini per vincere la Coppa Italia: la Lazio è una squadra forte. Terza finale in cinque anni? Questa è diversa, mi aspetto di vincere”.

Denise D’Angelo (giocatrice Lazio): “Fiducia e determinazione, così abbiamo battuto anche lo Statte. Più del risultato mi è piaciuta la prestazione di tutta la squadra”.

Renatinha (giocatrice Italcave Real Statte): “Niente scuse per la tenuta fisica, loro avevano il sangue agli occhi, noi siamo scese in campo senza la giusta grinta: prendiamoci le nostre responsabilità. Come ci si rialza? Grinta e motivazioni. E’ una questione di testa: da queste sconfitte, si può imparare tanto”.

CITTÀ DI FALCONARA-MONTESILVANO 3-1 (1-1 p.t.)
Massimiliano Neri (allenatore Città di Falconara): “La chiave della nostra vittoria è stata il miglioramento avuto con il passare dei minuti. Abbiamo sofferto all’inizio come normale che sia visto che non abbiamo giocato i quarti, ma poi siamo cresciuti, disputando un grande secondo tempo. Grande soddisfazione per la finale, alleno ragazze bravissime”.

Taty (giocatrice Città di Falconara): “Partita difficile, ma abbiamo mantenuto l’imbattibilità. Per noi non è un peso, sappiamo che prima o poi arriverà, ma siamo fin qui contente del nostro percorso. La finale? La Lazio vorrà essere la prima squadra a batterci, sarà un incontro duro, dobbiamo concentrarci sul gioco di gioco, poi vediamo come andrà a finire”.

Gonzalo Santangelo (allenatore Montesilvano): “E’ stata una partita molto bella, decisa purtroppo da episodio che hanno condizionato il risultato, come quel rigore. Nulla da dire alle mie giocatrici, hanno dato tutto: match equilibrato ma nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni”.

Ersilia D’Incecco (giocatrice Montesilvano): “Sapevamo che i dettagli avrebbero fatto la differenza, se non fischiano quel rigore sono sicura che non sarebbe andata a finire così. Non abbiamo mai sofferto, ci è mancato solo il gol. Il primo obiettivo ormai è andato, da domani testa al campionato”.

Eccellenza calabrese: l’Eugenio Coscarello supera il Cosenza di misura

Nella giornata di ieri è sceso in campo il torneo di Eccellenza calabrese con cinque squadre al via. Nel secondo turno, che vedeva il Rende osservare la sua giornata di riposo, la Cittanovese ha superato di misura il Borgo Grecanico per 0-1. Successo in trasferta di misura anche per l’Eugenio Coscarello che batte 2-3 il Cosenza.  La classifica vede attualmente in testa l’Eugenio Coscarello con 6 punti seguita da Cittanovese e Cosenza a 3 e da Rende e Borgo Grecanico a 0.

La capolista nella gara di ieri parte con uno sprint che al primo giro di lancette porta in rete Simona Vigna che al 9′ di gioco raddoppia mettendo in discesa il match per le biancazzurre. Al dodicesimo arriva il tris firmato da Maria Siciliano che sembra chiudere definitivamente la partita. Le padroni di casa invece non demordono e al 26′ e al 34′ con l’ex Roma Lucia Conte riaprono la sfida. Nella ripresa le rossoblù provano a pareggiare la gara senza trovare più il guizzo vincente.

Il tabellino

MARCATRICI: 3′ pt e 8′ pt Vigna (E), 12′ pt Siciliano (E), 26′ pt e 35′ pt Conte (C).

COSENZA: Fumo, Cariati, Puntillo, Gallo (1′ st Perfetti), Pietrucci, Eusebio, Caruso, Cinque, Esposito (23′ st Paura B.), Conte, Mauro. A disposizione: Valente, Otranto, Romano, Bellotti, Commisso, Spizzirri. All. Orlando.

E. COSCARELLO: Greco, Sacco, Zelesco (30′ st Pascuzzo), Curcio, Donato, Rizzatello, Siciliano, Vigna, Facchineri (23′ st Fortino), Orefice, De Luca (45′ st Tramacere). A disposizione: Sirangelo, Cavaliere, Marrone, Rizza. All. Greco.

ARBITRO: Carmelo Ramundo di Paola.

 

 

Un anno senza Joe: tutto il Permac ricorda il DG Giovanni Bolzan

Dodici mesi dopo, la pioggia di commozione e brividi rintocca sulla finestra dei ricordi con il ritmo incessante dei primissimi giorni, madidi di dolore, sgomento e grande, grandissima, immensa incredulità.
Il 26 aprile 2020 il nostro Direttore Generale Giovanni “Joe” Bolzan concludeva prematuramente e inaspettatamente la propria parabola terrena, lasciando dietro di sé una scia rossoblù fatta di emozioni indelebili, momenti storici e istantanee dense d’affetto ed empatia, figlie di sei stagioni vissute con i colori del Permac Vittorio Veneto tatuati dentro il cuore e oltre l’epidermide.

Difficile spiegare fino in fondo il vuoto lasciato nella nostra società da Joe, figura carismatica e appassionata, legata in primis da un rapporto di sincera e affettuosa amicizia con la famiglia Fattorel. Proprio dalla scintilla empatica tra lui e Sergio, figlio del “Baffo” Franco, era nato il desiderio di supportare con passione e dedizione la missione del calcio femminile a Vittorio Veneto.

Obiettivo che Joe aveva sposato sin da subito in modo totale, apportando la propria esperienza e professionalità al servizio dei colori rossoblù, ma soprattutto supportando in modo viscerale e in ogni situazione le sue Tose. Come un costante gaussiana, gli abbracci erano l’ingrediente fondamentale dopo il triplice fischio finale: sia nella buona che nella cattiva sorte, sia per una vittoria in rimonta sotto il diluvio che per un successo sfumato a pochi millimetri dalla linea del traguardo. Dall’incommensurabile gioia per la storica conquista della promozione in Serie A alle stagioni di lotta e ricostruzione a cavallo di B e C.

Non è un caso, né routine, che nel corso di questa stagione gran parte delle senatrici della Prima Squadra, da capitan Karin Mantoani a Gaia Maria Sovilla e Giada Tomasi, abbiano a più riprese dedicato le loro marcature personali all’indimenticato Direttore Generale rossoblù. Un indice e uno sguardo al cielo compendio di più di mille parole, un tributo silenziosamente roboante, con tutta la potenza dei crismi del linguaggio non verbale.

Dopo averlo ricordato con diversi omaggi negli ultimi mesi, compreso lo splendido tributo in collaborazione con l’Unterland Damen in occasione della trasferta di campionato dello scorso febbraio, tutto il popolo rossoblù torna a stringersi forte alla famiglia Bolzan in questa giornata densa di commozione e gratitudine.

Grazie Joe,
per sempre con noi!

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

In finale di Coppa Italia femminile va la Roma

Le Juventus Women, a Vinovo, vincono 3-2, ma il successo non basta per accedere alla finale di Coppa Italia. Alla luce del 2-1 per la Roma dell’andata, infatti, sono le giallorosse a passare il turno. Il vantaggio bianconero porta la firma di Sofie Pedersen, poi le ospiti la ribaltano con Thomas e Lazaro. I gol nel finale di Girelli e Gamaservono a evitare la sconfitta interna, ma non cambiano il discorso qualificazione.

LA PARTITA
Visti gli ultimi confronti tra Juve e Roma, è lecito aspettarsi una grande partita. E i primi minuti confermano le attese: subito bianconere pericolose con Hurtig, lanciata a tu per tu con Ceasar da Cernoia, risposta giallorossa con una doppia occasione avviata da Serturini: decisiva la chiusura di Boattin. Le bianconere spaventano ancora la Roma con Hurtig, ma nessuna arriva sul suo cross in mezzo, e Cernoia, e al 18′ trovano il vantaggio. Bellissima azione di Caruso e cross per Pedersen che, di testa, scrive l’1-0 per la Juve.

Il gol dà ulteriore energia e arrivano diverse occasioni per il raddoppio. La più grande, al minuto 42, è targata Linda Sembrant: colpo di testa a botta sicura e straordinaria risposta di Ceasar. Negli spogliatoi si va sull’1-0, che qualificherebbe la Juve. Il secondo tempo parte su ritmi più lenti rispetto al primo, ma con il passare dei minuti la Roma comincia a crederci di più, alzando il suo baricentro.

Al 78′ Thomas segna l’1-1, spingendo in rete la sponda di Linari sugli sviluppi di un corner. Ancora da corner, all’82’, Lazaro segna l’1-2, capovolgendo completamente non solo la gara, ma anche il discorso qualificazione. Alla Juve, ora, servirebbero tre gol. Ne arrivano due. Il primo lo segna Girelli al 92′, il secondo Gama al 95′, all’ultimo pallone della partita. Finisce 3-2, con un successo amaro che non basta: la finale di Coppa Italia sarà tra Roma e Milan. Le bianconere ora si concentreranno sul campionato: due vittorie, a prescindere dai risultati avversari, per il quarto titolo consecutivo.

IL TABELLINO
Coppa Italia Calcio Femminile. Semifinale – Gara di Ritorno

Juventus – Roma 3-2
Campo “Ale&Ricky” – Via Stupinigi, 182 – Vinovo (TO)

Marcatori: 17’ pt Pedersen (J), 32’ st Thomas (R), 37 st’ Lazaro Torres (R), 46’ st Girelli (J), 50’ st Gama (J)

Juventus: Giuliani, Hyyrynen, Gama (Cap), Boattin, Sembrant, Cernoia, Rosucci, Pedersen, Caruso (18’ st Souza Alves), Girelli, Hurtig (37’ st Staskova). A disposizione: Bacic, Soggiu, Lundorf, Salvai, Giordano, Bonansea, Zamanian. Allenatrice: Rita Guarino

Roma: Ceasar, Bartoli (Cap), Swaby (40’ st Pettenuzzo), Linari, Soffia (42’ st Erzen), Bernauer, Giugliano, Serturini, Thomas, Bonfantini (32’ st Banusic), Lazaro Torres. A disposizione: Pipitone, Ghioc, Corrado, Severini, Corelli, Massa. Allenatrice: Bavagnoli Elisabetta

Arbitro: Andrea Colombo di Como (Assistenti: Cosimo Cataldo di Bergamo, Marco Ceccon di Lovere – Quarto ufficiale: Mattia Caldera di Como).

Ammonite: 27’ pt Hurtig (J), 31’ pt Swaby (R), 40’ st Rosucci (J), 42’ st Girelli (J)

Roma in finale (maggior numero di reti segnate in trasferta).

Prossimo impegno di campionato:
Juventus – Florentia
Campionato Nazionale Femminile Serie A. 8° Giornata Girone di Ritorno.
Domenica 2 maggio ore 12:30
Campo Ale&Ricky – Via Stupinigi, 182 – Vinovo (TO)

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Belgio, Lituania e Bielorussia ospiteranno EURO Under 19 femminile nel 2023, 2024 e 2025

Il Comitato Esecutivo UEFA, riunitosi a Montreux (Svizzera), ha designato Belgio, Lituania e Bielorussia quali nazioni che ospiteranno la fase finale del Campionato Europeo Under 19 femminile rispettivamente nel 2023, 2024 e 2025.

Il Belgio ospiterà la sua prima fase finale femminile dopo aver organizzato tornei maschili come EURO Under 17 nel 2007. La Lituania ospiterà il torneo Under 19 femminile dopo aver ospitato quello Under 17 nel 2018.

La Bielorussia, che ha ospitato la competizione nel 2009, doveva essere la sede della fase finale Under 19 di quest’anno, che però è stata cancellata a causa della pandemia di COVID-19. La Repubblica Ceca era stata precedentemente selezionata come nazione ospitante per il 2022.

Credit Photo: ©UEFA.com

Giampiero Piovani, coach Sassuolo: “Panchina d’Oro un orgoglio”. Demetrio Albertini: “Sassuolo grande realtà”

A mister Gianpiero Piovani è stata ufficialmente consegnata la Panchina d’Oro. Dopo il riconoscimento, anche la consegna effettiva del premio, sabato scorso, prima della partita tra Sassuolo e Fiorentina al Mapei Stadium, con il tecnico che ha poi condiviso il premio il giorno seguente con le sue ragazze, prima di Sassuolo-Juventus Women. Intervistato da Nero&Verde, il tecnico ha dichiarato: “Essere qua oggi è un motivo di grande soddisfazione. Ricevere un premio da Albertini è magnifico, essere circondato da tutte queste persone come Carnevali, il presidente Rossi, da Terzi, da tutte queste persone che mi hanno voluto qua e mi vogliono bene, la cosa è reciproca, mi rende ancora più orgoglioso”.

Demetrio Albertini, dirigente del settore tecnico della Figc presente per la consegna del premio, ha commentato così: “Siamo qui a premiare un allenatore che ha fatto benissimo l’anno scorso, anche perché è un premio assegnato dagli stessi tecnici. Si sono affrontati da avversario almeno due volte, penso che venga premiata anche la stima nella persona. La società Sassuolo è una realtà molto consolidata del nostro panorama, si consolida con il buon lavoro ed è merito di un’organizzazione importante del Sassuolo”.

Credit Photo: Federico Fenzi

UWCL, Bayern – Chelsea 2-1: Hanna Glas decisiva

Bayern e Chelsea cercano la loro prima finale nella competizione di UEFA Women’s Champions League. La squadra tedesca accorcia le distanze con Sydney Lohmann su cross di Hanna Glas.

Ma la gioia dura poco perchè nel giro di dieci minuti il Chelsea pareggia con Melania Luepolz. Nella ripresa è il Bayern a trovare il gol del definitivo 2-1 con una bellissima azione personale di Hanna Glas.

Formazioni
Bayern: Benkarth; Simon, Ilestedt, Hegering, Glas; Bühl, Laudehr, Zadrazil; Beerensteyn, Magull, Lohmann
Chelsea: Berger; Carter, Bright, Ingle, J Andersson; Ji, Leopolz, Reiten; Kirby, Harder, Kerr

Prossimi impegni
La gara di ritorno è in programma allo stadio del Chelsea Kingsmeadow la prossima domenica alle 13:30 CET. La finale si giocherà al Gamla Ullevi, Göteborg, il 16 maggio.

Credit Photo: https://fcbayern.com/

Maria Grazia Ladu, Torres Femminile: “Lotteremo fino alla fine per la promozione”

Giovane e ambiziosa. Maria Grazia Ladu è l’esterno tutto pepe della Torres femminile, classe 2001, sarda di Sarule, ma già capitano delle sassaresi dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile rossoblù. Va di fretta “Mery”, che qualche anno fa ha anche giocato l’Europeo di categoria con la Nazionale Under 17, e quest’anno ha un obiettivo da portare a casa a tutti i costi: la vittoria del campionato si Serie C con la sua Torres.

Giovanissima ma già leader di questa Torres, da sarda cosa significa rappresentare questa squadra?

Sono arrivata a Sassari a soli 14 anni quando la Torres era ancora in Serie A, ho avuto l’onore di fare qualche allenamento con le grandi di quella squadra e questo mi ha dato tantissimo stimolo per crescere. Sono in rossoblù da tanti anni ormai e in questa stagione, come spesso negli ultimi campionati, ci siamo prefissate un obiettivo importante e stiamo facendo bene. Poter rappresentare la Torres in giro per l’Italia per me significa tanto“.

Obiettivo promozione: siete in lotta, state facendo bene ma c’è tanta concorrenza…

Sì, non siamo partite con il piede giusto in stagione ma adesso la squadra sta lavorando molto bene e non vogliamo farci scivolare di mano questo obiettivo, per me riportare la Torres nei piani alti del calcio femminile avrebbe un significato davvero importante“.

Da esterno alto a esterno basso in stagione, come è nato questo cambio e come ti stai trovando? 

Credo che nel calcio cambiare ruolo sia naturale e anche formativo per crescere, mi adatto senza problemi a quello che mi chiede il mister. Ho una visione completamente diversa rispetto al passato ma giocando qualche metro più indietro posso sfruttare la mia velocità. Inoltre anche mio padre giocava da esterno basso e questo mi gasa ancora di più per fare bene“.

Prima stagione completa dal ritorno di mister Tore Arca, che tipo di tecnico è?

Io ho iniziato a Sassari con lui e sono molto affezionata al mister, mi piace molto il suo modo di allenare e il gioco che costruisce. Un mister anche duro, ma ci sta. Ci vuole, ci motiva“.

Facciamo un salto indietro, i ricordi con la Nazionale e le aspettative future per l’azzurro?

Giocare con la maglia della Nazionale penso sia un sogno per tutte le ragazze che fanno questo sport. Ho giocato con le rappresentative U16 e U17 e avere l’opportunità di arrivare fino a una finale di un Europeo resterà un ricordo indelebile. Ancora sono giovane, devo pensare a crescere ma voglio puntare a giocare ai massimi livelli e chissà un giorno tornare a conquistare una chiamata in azzurro“.

Giovanissima ma con tante responsabilità in campo e alcune rinunce fuori, ti sei mai chiesta chi me lo ha fatto fare?

Sinceramente no, il calcio per me rappresenta tutto. Ho fatto diversi sacrifici, ho lasciato casa a soli 16 anni e da tempo vivo lontano dalla famiglia e dagli amici però credo che se si hanno degli obiettivi nella vita si devono fare delle rinunce. Inoltre non mi pesa tanto farle perché sento la spinta della mia famiglia“.

Futuro fuori dal campo?

Mi sono appena diplomata e ora studio Scienze Motorie, sicuramente continuerò il percorso all’università. Lo studio porta via del tempo ma con un po’ di sacrificio si può fare tutto. Mi piacerebbe un domani fare l’ostetrica“,

L’idolo fin da bambina?

“Farà sorridere ma è Ibrahimovic, per il suo carattere e la sua forza mentale in campo”.

Articolo di Roberto Pinna

Photo Credit: centotrentuno.com

La Roma è in finale di Coppa Italia femminile

Con una grandissima impresa la Roma elimina la Juventus e conquista la sua storica prima Finale di Coppa Italia Femminile. 

Dopo la vittoria per 2-1 dell’andata, le giallorosse hanno raggiunto la finale grazie a due reti nella ripresa.

Nel primo tempo la Juventus è passata in vantaggio con un colpo di testa di Pedersen al 18′, ribaltando momentaneamente il discorso qualificazione.

Nella ripresa le ragazze di Betty Bavagnoli hanno centrato il pareggio con Lindsey Thomas al 77′, passando poi in vantaggio 5 minuti dopo con Paloma Lazaro.

Nei minuti di recupero la Juventus ha trovato solo due delle tre reti necessarie per passare il turno, segnate da Sembrant e da Gama. 3-2 il risultato finale.

Il 30 maggio, la Roma affronterà il Milan in Finale. Ancora da definire data e orario.

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Betty Bavagnoli, AS Roma: “Siamo entrate nella storia”

“Prima della partita, avevamo parlato con le ragazze di quanta gioia avremmo potuto dare alla nostra Società e ai nostri tifosi”. Missione compiuta per Betty Bavagnoli.

A Roma TV, la coach commenta con queste parole la splendida finale di Coppa Italia appena conquistata.

Siete entrate nella Storia della Roma.
Sì. E siamo entrate anche nella Storia del nostro breve percorso. Prima della partita, avevamo parlato con le ragazze di quanta gioia avremmo potuto dare alla nostra Società e ai nostri tifosi, consegnando loro questa finale. Tifosi che ci sono stati tantissimo vicino, nonostante gli stadi non siano aperti. Siamo felicissimi per noi, per le ragazze e per tutto il lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo fatto la partita che volevamo, contro una grandissima squadra”.

“Anche oggi abbiamo continuato nel nostro percorso di crescita, anche mentale, che ci ha consentito di non arrenderci e di ribaltare il risultato che ci ha permesso di arrivare in finale”. 

La Roma ha sempre cercato di fare la partita: è anche questo il sintomo della crescita della squadra?
“Sono contenta perché abbiamo giocato bene, con intelligenza, attuando una strategia che ci consentisse di lavorare sulle defezioni. Perché ci sono mancate delle giocatrici per infortunio. Queste defezioni mi hanno portato a fare delle scelte. L’esempio è Thomas, che non aveva mai coperto quel ruolo e invece ha fatto bene, si è data moltissimo da fare”.

“Nel primo tempo, forse potevamo muovere più velocemente la palla, anche se non era facile, e invece ci siamo interstardite a tenerla un po’ troppo, avvantaggiando la Juventus. Nella ripresa, abbiamo cercato di dirci tutte insieme che nulla era perduto dopo il gol del vantaggio e di giocare come sappiamo. Così, abbiamo fatto molto meglio e abbiamo ribaltato il risultato. E ce ne andiamo in finale”.

Abbiamo un mese per preparare la finale del 30 maggio con il Milan.
“Ho già detto alle ragazze che questa era una partita fondamentale ma noi abbiamo anche delle altre gare prima della fine della stagione. Dobbiamo onorare al meglio la Società, i tifosi e il calcio femminile, continuando a giocare bene. Facendo quel percorso che ci porterà sempre più in alto”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

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