Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3686

Elena Nichele a HV Channel: “La nostra forza è il gruppo, il mio gol è stato una rivincita”

Elena Nichele, attaccante dell’Hellas Verona Women, è stata ospite ai microfoni di Salotto Gialloblù, approfondimento serale del palinsesto radiofonico di HV Channel. L’attaccante ha parlato della vittoria contro San Marino di cui è stata protagonista con un gol, dell’obiettivo salvezza raggiunto con quattro giornate di anticipo e dello spirito di squadra che caratterizza il gruppo di mister Pachera.
Potete ascoltare la puntata su Spotify, Apple Podcast e Spreaker. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

“La partita contro San Marino? Dopo il gol segnato nel primo tempo, siamo rientrate in campo consce del fatto che per vincere avremmo dovuto fare uno ‘sprint’ in più. La mia rete? È stata una rivincita importante dopo l’infortunio e la traversa colpita contro la Florentia. Segnare è sempre emozionante, ma questo gol ha ancora più valore perché ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo salvezza. Se ci aspettavamo la salvezza con quattro giornate di anticipo? Siamo un gruppo giovane quindi sapevamo che non sarebbe stato facile affrontare un campionato complesso come quello di Serie A, l’unione della squadra è stata fondamentale nel raggiungimento dei nostri obiettivi. Il legame con Meneghini e Ambrosi? Eravamo insieme nel settore giovanile ed essere arrivate in prima squadra penso sia uno degli aspetti più belli di questo sport, ormai ci conosciamo a memoria e giocare insieme a loro mi trasmette serenità“.

Credit Photo:

L’Acf Alessandria ferma 0 a 0 il Caprera. ”Buona prestazione, troppi errori sotto porta”

Termina con un pareggio la sfida tra Alessandria e Caprera.

Gara che nonostante le reti bianche non ha mancato di emozioni. l’Alessandria che per le occasioni avute avrebbe forse meritato qualcosa di più, come dichiarato anche dallo stesso mister al termine dei 90 minuti.
Nel primo tempo Giada Bagnasco dalla fascia fraseggia con Arroyo, ha l’occasione di portare in vantaggio L’Acf Alessandria, ma il portiere ospite si oppone al suo tentativo. Non è da meno la giovanissima Angelica Dalerba dall’altra parte, che salva il risultato con una fantastica parata su calcio di punizione con il pallone indirizzato all’incrocio dei pali. Nel tutto per tutto anche Gaia Garavelli salva un gol sulla linea a portiere battuto per le grigie.
Nella ripresa, l’Alessandria spinge in avanti e Arroyo colpisce il palo. La difesa alessandrina è molto attenta a non concedere quasi nulla al Caprera, la cui occasione più nitida viene nuovamente neutralizzata da Dalerba che dalla breve distanza si oppone al tiro dell’attaccante ospite. Giornata amara anche per Di Stefano che dalla sinistra dà l’illusione del gol, ma la palla è fuori.
Nella seconda frazione di gioco, mister Giovanetti opta per tre cambi, entrano Bergaglia, Stella e Avello sostituendo Luison, Arroyo e Ravera.

Al termine della gara Mister Giovanetti dichiara: ”La prestazione mi è piaciuta, la squadra ha saputo offendere e difendere, qualche errore di troppo sotto porta ma il calcio è così” – continua – ”Prendiamo questo punto con ottimismo, in queste due settimane cercheremo di lavorare al meglio per preparare la trasferta contro il Campomorone”.

Tiziano Pelliccione, Arezzo Calcio Femminile: “Partita difficile, Riccione molto aggressivo. Orlandi ha una classe infinita”

“È stata una partita sudata e tirata fino alla fine. Nonostante siamo andati sul doppio vantaggio abbiamo rischiato molto. Sul finale Valgimigli è stata costretta ad un intervento molto rischioso. In settimana le abbiamo studiate molto e ci siamo immedesimate nel loro gioco. Quando sul campo il gioco si è allargato siamo andate più volte vicini alla rete”. Buona la prima per Tiziano Pelliccione, neo tecnico amaranto che in settimana ha preso il posto dell’esonerato Luca Bonci. L’ex coach dell’Under 19 aretina ha commentato la vittoria sofferta contro il Riccione: “loro erano corte e strette e hanno messo in difficoltà il nostro centrocampo ed il reparto offensivo. Spesso abbiamo dovuto scaricare palla indietro data la marcatura asfissiante. Una volta capito come aggirare la loro gabbia le ragazze hanno ingranato di più”.

“Il discorso è rimarcato; gli scontri diretti saranno molto decisivi – prosegue l’allenatore toscano –. Noi oggi ce la siamo complicata parecchio. Potevamo segnare qualche goal in più ma il Riccione ha giocato veramente una grande gara. La classe ha fatto la differenza, basti pensare alla bellissima rete di Orlandi che ci ha permesso di ottenere i tre punti. Senza sarebbe stato tutto molto complicato”, conclude Pelliccione.

La Super Lega Europea per il Calcio Femminile?

La Super League europea minaccia ora la crescita del calcio femminile in Europa proprio quando la UEFA aveva iniziato ad attuare le ultime riforme della Women’s Champions League, compreso il ritorno della fase a gironi?

Certamente la notizia in campo maschile, ha di riflesso, generato l’immediato pensiero a tutto il movimento femminile.

Non c’è dubbio che la menzione simbolica del gioco femminile sia stata un ripensamento per le squadre coinvolte nei fondatori della Super League europea.

Tra le news della super lega si è evidenziato che : “Non appena possibile dopo l’inizio della gara maschile” , è emerso dalla dichiarazione dei club fondatori, “partirà il campionato un corrispondente femminile, contribuendo al progresso e sviluppare il calcio femminile”.

Se guardiamo ai 12 membri fondatori, molti di loro stanno cercando di qualificarsi per il torneo di UEFA Women’s Champions League 2021/22. Un promemoria, le sporche dozzine sono: Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, ​​Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham.

Liverpool e Tottenham non si qualificheranno ma le altre quattro squadre inglesi sono in lizza per i tre posti disponibili.

In Spagna, il Barca si qualificherà per la Champions League e il Real Madrid è attualmente al terzo posto. L’Atletico sta facendo una brutta stagione e potrebbe anche perdere.

In Italia la Juventus si è qualificata per il torneo della prossima stagione, anche il Milan si vede bene, poiché attualmente è al secondo posto. L’Inter non è neanche lontanamente vicina ai posti della Champions League.

Se pertanto la maggior parte dei grandi Club, non sarebbe nella Super League femminile, e la Champions League femminile sarebbe in realtà più forte di una Super League europea.

Pertanto ci domandiamo: “che senso ha?”.

Avere un torneo europeo femminile per club senza Lione, Wolfsburg, PSG o Bayern sarebbe ridicolo e privo di credibilità.

L’esclusione dalle competizioni UEFA avrebbe davvero un effetto disastroso su quelle squadre femminili in Europa. Se le giocatrici venissero escluse anche dagli Europei, dalle Olimpiadi e dai Mondiali Femminili FIFA, sarebbe un disastro totale.

Si spera che UEFA e FIFA non estendano il divieto per le squadre maschili alla squadra femminile. Altrimenti, distruggerà semplicemente uno sport che sta crescendo.

Adesso il dibattito sportivo si avvicenda a quello politico, ed aimè sarà ancora più complicato, e se tutti (in ogni parte dell’Europa) diranno la loro in merito all’esser giusto o sbagliato.

Riuscite a immaginare che la FA debba cacciare il BIG 4 dalla FA Women’s Super League e presentare Everton, Brighton e Reading come le tre squadre che competono nella UEFA Women Champions League?

Il giorno del giudizio potrebbe arrivare presto per club e giocatori, se UEFA e FIFA puntassero i piedi.

Si spera che questo scenario da incubo non accada e il lato femminile del gioco continuerà mentre la guerra infuria nel mondo degli uomini.

Sicuramente occorrerà avere maggiori dettagli, dalle 12 big fondatrici di questa nuova formula, e capire se e come ci potrà essere un vantaggio per le squadre (da loro) dichiarate minori che non entrano per meritocrazia nel girone di detta nuova formula. E poi, essa, vorrà sostituire con gli anni, come da loro annunciato, la Champions League?

Il dibattito resterà molto aperto e vivo, che ne pensate a riguardo? Il Calcio Femminile Italiano ad un passo dal professionismo si trova dal giorno alla notte catapultato su dinamiche di “business” ancora sconosciute, ma ben visibili ai Club sopradescritti.

Come disse Manzoni: “Ai posteri l’ardua sentenza”.

 

 

 

 

 

 

Serie B, la Top 11 della 22a giornata: Giusy Moraca ancora super, torna al gol Francesca Pittaccio, Julia Glaser a forza tre

La ventiduesima giornata di Serie B ha decretato la Top 11 di questo turno. Scopriamolo insieme.

MODULO: 4-2-4

PORTIERE

Maria Grazia Balbi (Pomigliano)
Il Pomigliano si è imposto con merito sul Como, ma la vittoria pomiglianese vale doppio, perché Maria ha piazzato le parate al momento giusto, e tiene la porta inviolata. I grandi risultati passano anche da qui.

DIFENSORI

Lara Peruzzo (Cittadella)
Lara Peruzzo ha segnato un gol che sarà pesante per il Cittadella, perché con quella rete ha permesso alle padovane di battere il Pontedera e di avvicinarsi sempre di più alla permanenza in Serie B.

Paola Cuciniello (Cesena)
Paola ha confermato nella gara contro il Brescia di essere anche decisiva: suo infatti il colpo di testa che ha permesso al Cesena di chiudere definitivamente i giochi.

Ilaria Lombardi (Pomigliano)
Il difensore classe 2002 del Pomigliano ha saputo utilizzare la vivacità della sua età con quella dell’esperienza al momento opportuno, e la gara col Como ne è stata la prova.

Francesca Salaorni (Chievo Verona)
Il Chievo Verona era sotto di un gol col Tavagnacco, ma serviva un reazione, e proprio in quel momento arriva Francesca Salaorni, che con la sua punizione dà il via alla rimonta clivense sulle friulane.

CENTROCAMPISTI

Rachele Peretti (Chievo Verona)
Rachele è una giocatrice che non si tira indietro, e aiuta la squadra in ogni momento, e quando lo fa mette a segno gol decisivi, un po’ come quello che ha messo a segno al Tavagnacco per il momentaneo 2-1…

Valentina Boni (Chievo Verona)
Il centrocampo della nostra Top 11 è di marca Chievo Verona, e stavolta la menzione va alla fantasista benecense, perché il suo destro fuori area vale alle clivense il definitivo 3-1 sul Tavagancco.

ATTACCANTI

Francesca Pittaccio (Lazio)
Nel match con l’Orobica Francesca viene messa al minuto 64, e lei restituisce il favore rifilando alle bergamasche una doppietta che rischia di diventare pesante nell’economia del campionato, perché permette alla Lazio di tenere distante le rivali per la massima serie che sta diventando sempre più realtà.

Adriana Martín (Lazio)
Continua a segnare la bomber spagnola della Lazio che, grazie al rigore segnato all’Orobica, ha messo a referto la ventunesima rete in questo campionato. Semplicemente fantastica.

Giusy Moraca (Pomigliano)
L’intervista che le abbiamo fatto qualche giorno fa sembra aver dato a Giusy la carica giusta: stavolta contro il Como l’attaccante delle pantere ha segnato due gol pesanti, entrambi da distanze siderali, che regala al Pomigliano quel passo che serve per l’imminente promozione in Serie A.

Julia Glaser (Roma Calcio Femminile)
Julia ha deciso di voler entrare ancora una volta nella nostra Top 11: questo è dovuto dal fatto che la sua tripletta ha consentito alla Roma Calcio Femminile di staccarsi sempre di più dalla zona retrocessione.

D1 Arkema: rinviate le big, vola il Bordeaux

Con la Francia in una situazione di stallo dovuta alla pandemia, la D1 Arkema continua senza però le big. Il PSG ed il Lione hanno dovuto saltare la diciannovesima giornata in quanto impegnate nel match per l’accesso alle semifinali di UWCL. Vediamo come sono andate le varie partite. 

Un sabato pieno di sfide si apre con il successo del Guingamp sul campo del Fleury. Dopo un inizio di campionato difficile, le rossonere hanno iniziato ad ingranare salendo addirittura al quarto posto. Processo inverso per le padrone di casa che del loro periodo d’oro hanno un ricordo lontano. Basta un goal per tempo alle ragazze di Biancalani per risolvere il match. Faustine Robert sempre più protagonista con una doppietta e vola al quarto posto nella classifica marcatrici. 

Stessa storia per il Bordeaux nella trasferta di Soyaux. Le Girondins viaggiano sempre più verso la prima qualificazione in UWCL della propria storia. Le concorrenti sembrano aver mollato la spugna e le bordelais continuano ad allungare. Mentre le bianco blu rimangono invischiate nella lotta salvezza con un solo punto in più rispetto alla penultima. La sblocca l’ex PSG Ghoutia Karchouni. Fatica più del dovuto il Bordeaux per trovare il raddoppio che arriva grazie al penalty capitalizzato da Khadija Shaw. 

Matura tutto nel primo tempo il 2-1 finale tra Stade Reims e Dijon. Prima del match, entrambe le formazioni navigavano a metà classifica con gli stessi 23 punti. Un match sulla carta equilibrato che ha regalato uno spettacolo di tutto rispetto agli spettatori. Parte meglio la squadra di casa che già alla mezz’ora di gioco si trovano sul 2-0: Noemie Carage regala il vantaggio alle avversarie e Melissa Gomes bissa l’autorete. Passano pochi minuti e rientra in partita il Dijon grazie alla marcatura di Desire Oparanozie. La seconda frazione di gioco è il teatro dell’assedio ospite e della grande resistenza delle bianco rosse. Regge bene la retroguardia di casa che guadagna tre punti fondamentali. 

Successo agile per il Montpellier contro l’Issy penultimo in classifica. Non sono queste le partite in cui conquistare punti salvezza per le ospiti. Gli obiettivi erano ben altri per l’MHSC: la Women’s Champions League appariva alla portata, ma così non è stato. Le lunghezze da recuperare ormai sono troppe e si punta tutto sulla prossima stagione. Intanto si pongono delle basi solide continuando a prendere più punti possibili. Le straniere della squadra, Lena Petermann Mary Fowler, chiudono già la pratica nei primi 45 minuti con una rete a testa. La ciliegina sulla torta la mette Elisa de Almeida a pochi secondi dal triplice fischio.  

Risultati:
Fleury 91 vs Guingamp 0-2
Soyaux vs Bordeaux 0-2
Stade Reims vs Dijon 2-1
Issy vs Montpellier 0-3
Paris FC vs PSG rinv.
Lione vs Le Havre rinv. 

Classifica:
PSG 49 **
Lione 45 ***
Bordeaux 41
Guingamp 27 *
Montpellier 27
Stade Reims 26
Paris FC 25 ***
Dijon 23 
Fleury 91 22 *
Soyaux 11
Issy 10 *
Le Havre 5 *
*una partita in meno 

Federica Cafferata, Napoli Femminile: “La sconfitta di Milano non ci ferma. Contro la San Marino Academy daremo tutto”

Federica Cafferata è una vera fonte di energia. Si è sempre fatta trovare pronta di fronte alle sfide in campionato, disposta anche a cambiarsi di ruolo pur di partecipare attivamente alle manovre offensive con le sue giocate altruistiche. Con il Napoli Femminile ha vissuto la cavalcata fino alla Serie A e con lui spera di guadagnarsi la tanto bramata salvezza, un sogno più che realizzabile.

L’ultima partita, quella contro il Milan, l’avete persa 4-0. Pensi che abbiate sbagliato approccio o loro erano semplicemente troppo forti?
Forse un po’ tutte e due. Sicuramente noi abbiamo delle colpe per l’approccio sbagliato. Abbiamo portato un nuovo modulo, il 3-5-2, che avevamo fatto in passato ma con il precedente allenatore e quindi con un’interpretazione diversa. Forse potevamo provarlo un po’ di più, può averci messo in difficoltà, anche se uno dei motivi principali della sconfitta resta quella di aver affrontato una top squadra che ha giocatrici di grandissimo calibro e rispetto. Noi siamo andate a Milano con l’idea di provare a fare punti come facciamo per ogni match, non ci siamo date per sconfitte in partenza, volevamo giocarcela”.

In quale reparto avete sofferto un po’ di più?
È difficile da dire, forse per le vie laterali, anche se io penso di aver fatto un buon lavoro. Ci sono stati tanti piccoli errori individuali che hanno pesato ma non voglio dare colpe a nessuno, è stata una sconfitta di squadra, di tutte”.

Cosa c’è stato invece di positivo?
Sicuramente siamo serene del lavoro che stiamo facendo in questi ultimi mesi. Prima del Milan abbiamo giocato 3 partite nelle quali abbiamo racimolato 5 punti, che potevano anche essere 7 se non fosse arrivato il pareggio dell’Empoli alla fine. Stiamo andando bene, continuiamo a lavorare con forte motivazione, soprattutto in vista dello scontro diretto con la San Marino Academy di domenica 2 maggio”.

State già preparando la partita contro le Titane? Cosa vi aspettate dopo lo 0-0 dell’andata?
Il match di andata è capitato in un brutto periodo per tutti, dove il covid aveva colpito molte squadre. Giocammo contro la San Marino Academy a metà novembre, nel bel mezzo di una seconda ondata che ci costrinse ad andare in trasferta con tante assenze importanti. Prepareremo al meglio il match, è una partita che mentalmente aspettiamo da tanto poiché sappiamo che varrà molto non solo per la gara in sé, che comunque non è l’ultima, ma perché psicologicamente potrà determinare un campionato intero”.

Pensate di poter portare a casa la vittoria?
Assolutamente sì, abbiamo grande voglia di fare bene e non abbiamo paura. Giocando in casa scenderemo in campo con la consapevolezza di ciò che siamo, consce di poter accettare un solo risultato che non è dovuto, ma voluto: sappiamo che da noi non deve passare nessuno, abbiamo voglia di vincere in casa per regalarci un bel finale di stagione. Non sarà comunque l’unico avversario da battere ma uno dei tanti, continueremo a lavorare. Il nostro mister dice sempre che ogni domenica ci giochiamo la partita più importante del campionato e ha ragione, condivido questa sua visione”.

Al tuo secondo anno al Napoli, che voto daresti al passato, presente e a quello che potrà essere il futuro della squadra?
Alla squadra darei sempre 10 a prescindere, per il lavoro costante che facciamo. Al passato do un 10 perché siamo salite in Serie A come prime, affermandoci sul campo e rimanendo tutto l’anno in testa. Quest’anno invece siamo partite male lasciando tanti punti indietro, che sono quelli che stiamo cercando di recuperare adesso con le unghie e con i denti, ma non posso dare la sufficienza, darei un 5 per non essere troppo dura. Piano piano questo voto si è trasformato in un 7, che spero diventerà 10 a fine stagione. Abbiamo sbagliato tanto ma se alla fine saremo salve questo Napoli, per me, meriterà comunque il massimo dei voti”.

Pur avendo cambiato diversi ruoli, fare goal rimane uno dei tuoi obiettivi principali?
Sono sempre stata una giocatrice poco egoista, l’idea di fare goal non è mai stata la priorità anche se da attaccante può essere una mentalità sbagliata da avere. Quando mi chiedono del mio ruolo a me piace dire che sono esterno, se poi mi chiedono alto o basso rispondo un po’ tutti e due. Quest’anno ho giocato la prima parte di campionato da terzino, mentre ora con il nuovo allenatore sono attaccante esterno. Sono comunque felicissima di fare la mia parte indipendentemente dalla posizione che i diversi mister hanno visto più adatta per me. Ho potuto imparare tanto, sono migliorata come calciatrice e come atleta. Ora vorrei cercare di cambiare la mia mentalità e provare a ricercare il goal più spesso perché so che sto acquisendo la consapevolezza di poterlo fare”.

Il tuo numero di maglia ha un significato?
Sì, diciamo che mi ero un po’ fissata con il 7 perché mi aveva portato fortuna in un momento particolare di stagione, poi è un numero bellissimo e ritorna spesso nella mia vita, sono anche nata il 7 maggio. Cercherò di tenermelo stretto anche per scaramanzia perché mi ricorda tante belle cose, e se un giorno non dovesse essere disponibile sceglierei il 77 come feci l’anno scorso”.

La tua sigla, #CF7, ricorda quella di Cristiano Ronaldo. Ti ispiri a lui o è solo un caso?
“Non c’è un calciatore in particolare che ammiro ma mi piacciono tanto quelli a cui mi avvicino di più per le caratteristiche comuni, come può essere Juan Cuadrado. Anche lui era partito davanti per poi finire a fare il terzino, poi aveva anche il numero 7 prima che arrivasse Cristiano Ronaldo. Tutto torna”.

Credit Photo: Napoli Femminile

Le parole del presidente UEFA, Čeferin: ‘Lo spirito di solidarietà’ rende il calcio più forte che mai

Il presidente UEFA, Aleksander Čeferin, ha sottolineato l’importanza dell’unità nel guidare la risposta del calcio europeo alla crisi dovuta al COVID-19 e nel contrastare i piani per una ‘Super League europea’.

Rivolgendosi ai delegati durante il 45° Congresso UEFA tenutosi martedì a Montreux, Čeferin ha chiesto un’azione congiunta per prevenire quelli che ha definito “tentativi di destabilizzare il calcio da parte di un piccolo gruppo di individui determinati a ignorare e calpestare i valori che condividiamo”.

Solidarietà e unione
Čeferin ha iniziato la sua analisi annuale sottolineando la risposta compatta della UEFA e della comunità calcistica europea a una sfida senza precedenti: la crisi legata al COVID-19.

“Di fronte alle avversità, hai tre scelte: poi lasciarti travolgere, distruggere oppure puoi uscirne più forte. Per me è chiaro quale scelta abbiamo fatto. La crisi iniziata poco più di un anno fa ci renderà solo più forti. Non solo noi, ma tutto il calcio ne uscirà più forte che mai. Perché? Perché il calcio è stato unito fin dal primo giorno. Questa unità non è stata di facciata. È stata reale, sincera e forte. Tutti noi, senza eccezione alcuna, siamo rimasti uniti”.

‘Una delle più grandi storie di successo da più di un secolo’
Il presidente della UEFA ha ringraziato, tra gli altri, l’organismo calcistico mondiale della FIFA, le altre federazioni calcistiche continentali, le federazioni nazionali, i club, le leghe, i sindacati dei giocatori, i tifosi e le autorità nazionali per aver lavorato insieme alla ricerca di soluzioni che hanno consentito al calcio europeo di superare una moltitudine di problemi.

“Abbiamo dimostrato che quando il calcio nel suo insieme si trova di fronte a una situazione senza precedenti, ci si parla, ci si ascolta e si trovano soluzioni. Non c’è stato nessun accordo nascosto… Questa crisi ha dimostrato una volta per tutte che il calcio fa parte del DNA della nostra società. Fa parte della storia del nostro continente e della nostra memoria collettiva. È stata una delle più grandi storie di successo in oltre un secolo”.

Čeferin ha riservato un elogio speciale al personale medico di prima linea che, ha detto, “ha permesso e continua a permettere alla società di funzionare. Dobbiamo loro la nostra eterna gratitudine e il nostro immancabile sostegno”.

‘(Le competizioni UEFA) hanno ridato speranza quando il mondo intero si era fermato’.
Il presidente UEFA ha sottolineato che il ritorno delle competizioni UEFA la scorsa estate dopo la pausa causata dalla diffusione della pandemia ha “ridato speranza alla gente quando il mondo intero si era fermato.

Il calcio è unico, ha detto. “Non è solo un passatempo. È molto più di un gioco, ed è più forte della passione. Il calcio unisce le persone e illumina le nostre vite. Quando, dopo essere rimasto fermo per diversi mesi, il calcio è tornato, ha dato alla gente un punto di riferimento. Ha ridato alle persone una certezza. Il calcio è stato una vera ancora di salvezza per molti. Ha mostrato loro che c’era una luce alla fine del tunnel”.

EURO 2020: “L’opportunità perfetta per mostrare al mondo che l’Europa è tornata”
Čeferin ha fatto appello alla resilienza e alla lungimiranza per affrontare le sfide future, tra le quali l’organizzazione della fase finale di UEFA EURO 2020 di quest’estate dopo il rinvio di un anno.

“State tranquilli, saremo pronti”, ha detto il presidente UEFA. “Grazie alle federazioni e alle autorità dei paesi ospitanti, siamo stati in grado di adattarci. Cercheremo di darvi un EURO il più ‘normale’ possibile. Sarà il primo evento di caratura mondiale a svolgersi dall’arrivo della pandemia. Sarà l’occasione perfetta per mostrare al mondo che l’Europa si sta adattando. L’Europa è viva e celebra la vita. L’Europa è tornata”.

“Sono fiducioso. Abbiamo esperienza: da agosto sono state giocate quasi 1.300 partite UEFA, il 98,4% delle quali senza problemi. E non dimentichiamo la Supercoppa UEFA dello scorso anno a Budapest, aperta con successo agli spettatori al 30% della capienza complessiva dello stadio. Quando a giugno l’EURO prenderà il via, gran parte del pubblico sarà già stato vaccinato. Inoltre saranno disponibili test rapidi e verranno messe in atto drastiche misure sanitarie per garantire ulteriormente la sicurezza dell’evento. Non correremo alcun rischio”.

Fair play finanziario
Il presidente UEFA ha sottolineato la determinazione della UEFA ad aiutare i club a riprendersi dai problemi finanziari dovuti alla crisi legata al COVID.

“Ho letto da qualche parte che la UEFA sta pensando di abolire il fair play finanziario. Lasciatemi essere chiaro: questo non accadrà. Tuttavia, dobbiamo adattarlo alla nuova realtà. Abbiamo bisogno di incoraggiare e sbloccare gli investimenti. Abbiamo bisogno di correggere alcune delle ingiustizie che il fair play finanziario può indirettamente portare nelle condizioni attuali”.

Discriminazione: “Inaccettabile, deve essere fermata”
Čeferin ha sollecitato una posizione proattiva per combattere nuove forme di discriminazione emerse negli ultimi tempi.

Ci sono stati episodi gravi sia in campo che sui social network, ha detto. “Questa è una cosa inaccettabile e deve essere fermata. Permettere a una cultura dell’odio di crescere impunemente è pericoloso, molto pericoloso, non solo per il calcio, ma per la società in generale. Ne abbiamo abbastanza di questi codardi che si nascondono dietro l’anonimato per vomitare le loro ideologie disgustose”.

‘L’egoismo sta sostituendo la solidarietà’
Čeferin è passato a commentare il piano svelato nel weekend di una ‘Superlega’ portato avanti da una ristretta cerchia di club europei.

“C’è stato un cambiamento negli ultimi anni”, ha spiegato. “Un mutamento semantico e ideologico. Un allontanamento che troppo spesso ignora ciò che accade sul campo, che ignora il merito sportivo. Un cambiamento che deve essere fermato”.

“Il fine ultimo di alcuni non è più quello di riempire la propria bacheca con trofei e coppe, ma di riempire il proprio conto in banca. Lo sprezzo (per i club più piccoli, per i tifosi rispettosi della tradizione e per le istituzioni) sta sostituendo l’etica. L’egoismo sostituisce la solidarietà. Il denaro è diventato più importante della gloria, l’avidità più importante della lealtà, i profitti più importanti della passione“.

Il calcio fa parte del nostro patrimonio. La Champions League fa parte del nostro patrimonio. Siamo custodi di un ideale: vedere competizioni aperte in cui tutti possono sognare di vincere. Rispetto per la storia. Rispetto per la tradizione. Rispetto per gli altri. Questi ideali significano qualcosa”.

“C’è un motivo per cui il calcio europeo è una guida per il resto del mondo sia a livello di club che di squadre nazionali. Perché si basa su un modello chiaro che ha superato la prova del tempo. Un modello basato sulla diversità. La diversità è ciò che rende la società europea unica. Lo stesso vale per il calcio. La gente deve sapere che tutto è possibile e che tutti hanno una possibilità. Dobbiamo mantenere vivi i sogni”.

Big d’Europa – grazie alla UEFA…
I grandi club di oggi non erano necessariamente delle big in passato, ha continuato il presidente UEFA, “e non c’è garanzia che saranno dei top club anche in futuro. Il calcio è dinamico, imprevedibile. Questo è ciò che lo rende bellissimo”.

Quei club che pensano di essere grandi e intoccabili oggi, ha spiegato, dovrebbero ricordare da dove vengono. E dovrebbero rendersi conto che se oggi sono dei giganti europei, è in parte grazie alla UEFA – che da oltre 60 anni protegge l’ideale delle competizioni a cui si accede solo in base al merito sportivo. Senza la UEFA, chissà dove sarebbero ora”.

La nostra visione
Čeferin ha riflettuto sul fatto che, apparentemente, “una piccola manciata di dirigenti di club europei abbia cercato di approfittare della situazione in cui ci siamo trovati di recente per imporre le proprie richieste e mettere le mani su questo nostro patrimonio“.

“Vorrebbero privatizzare il calcio, uno degli ultimi beni collettivi della società. Ma noi ci siamo fatti trovare pronti; ce lo aspettavamo. Avevamo già sviluppato la nostra strategia, un piano su cui stiamo lavorando da più di due anni. Inoltre abbiamo l’appoggio della stragrande maggioranza dei club, compresi tutti gli altri top club che rispettano il calcio, la sua storia e i suoi ideali”.

Čeferin ha fatto un appello speciale ai club inglesi che sostengono il piano della ‘Super League’. “Signori, avete fatto un errore enorme. Ciò che conta è che c’è ancora tempo per cambiare idea. Tornate indietro – rinsavite. Fatelo per rispetto al popolo inglese, per rispetto alla patria del calcio”.

‘Costruire il calcio del futuro’
Il presidente ha parlato del lungo processo di consultazione che c’è stato dietro la creazione di un nuovo formato delle competizioni per club, svelato lunedì dalla UEFA. Il nuovo formato sarà introdotto in UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League a partire dalla stagione 2024/25.

Questo non è un compromesso. È un’ambizione condivisa da una vasta maggioranza“, ha detto Čeferin, “Le competizioni rimarranno aperte a tutti, e ci saranno più partecipanti provenienti da più paesi. Vedremo partite più belle e ci saranno maggiori possibilità per i club più piccoli di andare avanti”.

“Fuori dal campo, la UEFA rimarrà l’organo di governo e allo stesso tempo coinvolgerà ancora di più i club per continuare a fare crescere il calcio europeo in uno spirito di collaborazione. In breve, la nostra è un’ambizione perfettamente equilibrata. Con queste riforme stiamo costruendo il calcio del futuro… mentre pochi egoisti stanno cercando di uccidere lo sport più bello del mondo”.

“Abbiamo scelto la solidarietà”
“In tempi di crisi”, ha concluso Čeferin, “gli esseri umani possono scegliere tra due opzioni: l’interesse personale o la solidarietà. Voi avete scelto la prima, noi abbiamo scelto la solidarietà. A tutti i livelli. La nostra è una scelta che ci permetterà di uscire più forti da questa crisi, e di rendere il calcio più forte che mai”.

Credit Photo: https://it.uefa.com/

Gianpiero Piovani, Sassuolo: “Juve? Le assenze hanno pesato. Panchina d’Oro? Mi sono commosso”

Dopo 5 vittorie consecutive è arrivato il gusto amaro della sconfitta per il Sassuolo Femminile, che ha perso per 3-0 in casa contro la Juve. Mister Gianpiero Piovani, ai microfoni di SassuoloChannel, ha commentato così il primo ko interno delle sue ragazze: “Dispiace perché il primo tempo lo avevamo fatto veramente bene, abbiamo preso il rigore su un’ingenuità difensiva. Nel secondo tempo ribaltare il risultato contro una grande squadra era logicamente difficile. Le ragazze sono state però brave, abbiamo creato anche un paio di situazioni pericolose, abbiamo preso una traversa, tante cose. Mi sarebbe piaciuto giocare questa gara con tutte le effettive. Le 6 indisponibili, comprese le ultime Philtjens e Dubcova, sono giocatrici importanti. Sono contento per le giovani che hanno esordito”.

L’esordio delle giovani?
“Questa è la linea della società. Come fa la prima squadra maschile, lo dobbiamo fare anche noi. Abbiamo sposato questo progetto e dobbiamo portarlo avanti. Cerchiamo sempre di far allenare le giovani della Primavera con la prima squadra per poter avere la possibilità, come oggi la Dal Canal, dell’esordio. Dobbiamo continuare su questa strada per far crescere le giovani e questo movimento”.

Cosa si aspetta adesso?
“Mi aspetto di fare 12 punti e abbiamo le carte in regola per doverlo fare. Abbiamo già la certezza del quarto posto, dobbiamo difendere il terzo posto avendo 6 punti di vantaggio sulla Roma e poi magari provare a puntare al secondo, dobbiamo logicamente sperare in qualche inciampo del Milan”.

Panchina d’Oro?
“Grande merito va allo staff, alla società e ancora di più alle ragazze che alleno e che ogni giorno condividono con me il campo. E’ stato motivo di soddisfazione e mi sono commosso”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Poker in casa, battuto il Perugia

Per la 22a giornata di campionato al Certosa arriva il Perugia che viene superato con un bel poker e per la Roma calcio femminile è ottava  vittoria nelle ultime 10 partite giocate. Un passo di marcia da prima della classe, peccato sia stata frenata nella prima parte di campionato da problematiche legate al covid.

Nella prima frazione di gara la Roma è completa padrona del campo con il Perugia che non riesce mai a rendersi pericoloso.

Già al terzo minuto di gioco la Roma potrebbe andare in vantaggio, infatti Martinez batte il primo corner della gara, la palla arriva in area,  ma nessuna giallorossa ci arriva per un soffio e il portiere para.

Al 4° minuto Glaser colpisce una traversa, ma il guardalinee segnala il fuorigioco.

Dopo poco due occasioni:  Martinez serve Glaser che manda fuori di un niente e poi Martinez ruba palla in velocità a destra della porta e tira alto sopra l’incrocio dei pali.

Si arriva al 14° ancora con Glaser che fa le prove del gol colpendo l’esterno della rete.

Al 17° azione tutta in velocità, arriva palla a Martinez che serve Glaser pronta a segnare il gol del vantaggio.

Al 20° punizione per le giallorosse, la palla arriva in area, ma le giallorosse non centrano la porta.

Al 23° ancora punizione, la palla arriva in area e Glaser di testa fuori.

31° di nuovo Martinez si fa trovare in area da un calcio di punizione battuto vicino alla linea nei pressi delle panchine, parata del portiere perugino.

Il raddoppio è nell’aria. Al 38′ azione lungo la fascia destra di Martinez che arriva in fondo, crossa precisa rasoterra per l’accorrente Glaser che sigla il 2 a 0.

Poco dopo Glaser impegna di nuovo il portiere avversario con un gran tiro. Angolo.

Nel secondo tempo il Perugia si fa un po’ più propositivo in avanti, ma senza mai rendersi veramente pericoloso. Anzi, è la Roma a rendersi pericolosa ogni volta che arriva al tiro.

Al 64° il portiere del Perugia esce per fermare Martinez… cosa che in realtà fa diverse volte in partita per andare a togliere palla dai piedi delle attaccanti giallorosse prima che vadano al tiro.

Il Perugia prova il tiro dalla distanza, ma Di Cicco para senza problemi.

Manca il gol di Martinez che ci prova in tutti i modi, ma manda fuori.

Sul finale di gara il pallone arriva in area, Glaser ci si avventa e vedendo arrivare in velocità sulla sinistra Martinez le passa di tacco un palla che Analù scarica in rete. 3 a 0.

Nei minuti di recupero c’è ancora gloria per Glaser che centra la sua tripletta personale con il poker per la Roma e arriva così un’altra preziosa vittoria.

La coppia del gol mette anche questa volta il proprio sigillo sulla partita: tredicesima marcatura per Glaser e nona per Martinez.

Ora ci saranno 15 giorni per preparare al meglio la difficile trasferta col Tavagnacco e, perché no, per tirare un po’ il fiato dopo un periodo di super lavoro.

La Roma che ha battuto il Perugia si è schierata inizialmente con Madarang, Polverino, Di Cicco, Di Fazio, Sclavo, Filippi, Glaser, Maroni, Mushtaq, Silvi, Martinez. A disposizione Casaroli, Bartolini, Natali, Farnesi, Pisani  Miglio, Visconti, El Bastali. All. Piras/Cafaro

M.Quintarelli, Resp. Comunicazione Roma Calcio Femminile

Roma calcio femminile 4  Grifo Perugia 0

17° Glaser –  38° Glaser – 90° Martinez-  93° Glaser

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

DA NON PERDERE...