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Annunciati gli stadi e le città ospitanti della FIFA Women’s World Cup 2023 ™

La FIFA Women’s World Cup 2023™ ha decretato delle 9 città ospitanti e i 10 stadi in Australia e Nuova Zelanda che ospiteranno le partite durante il torneo che vedrà per la prima volta la partecipazione di 32 squadre.

Le città e gli stadi ospitanti FIFA Women’s World Cup 2023™:

• Adelaide – Hindmarsh Stadium

• Auckland / Tāmaki Makaurau – Eden Park

• Brisbane – Brisbane Stadium

• Dunedin / Ōtepoti – Dunedin Stadium

• Hamilton / Kirikiriroa – Waikato Stadium

• Melbourne – Melbourne Rectangular Stadium

• Perth – Perth Rectangular Stadium

• Sydney – Stadium Australia and Sydney Football Stadium

• Wellington / Te Whanganui-a-Tara – Wellington Stadium

Oltre a rivelare le città e gli stadi ospitanti, la FIFA ha anche annunciato oggi che l’Eden Park di Auckland ospiterà la partita di apertura della FIFA Women’s World Cup 2023 con lo Stadium Australia di Sydney selezionato per ospitare la finale. Sia l’Australia che la Nuova Zelanda ospiteranno anche una semifinale ciascuna.

Intervenendo sulla selezione delle città ospitanti per la FIFA Women’s World Cup 2023, Gianni Infantino, Presidente della FIFA, ha dichiarato:

“La nomina delle 9 città ospitanti rappresenta una pietra miliare per la prossima FIFA Women’s World Cup 2023™, così come per le giocatrici e i tifosi di calcio in Australia, Nuova Zelanda e in tutto il mondo. Basandosi sull’incredibile successo di Francia 2019 sia dentro che fuori dal campo, la FIFA Women’s World Cup 2023™ e 9 città ospitanti in Australia e Nuova Zelanda non solo metteranno in mostra delle migliori giocatrici del mondo, ma forniranno anche una potente piattaforma per unire e ispirare le persone, trasformare le vite e creare un’eredità duratura per il calcio femminile in Australia, Nuova Zelanda e in tutto il mondo”.

La selezione delle città ospitanti e degli stadi ha seguito un processo approfondito negli ultimi 8 mesi condotto dalla FIFA, insieme alle due federazioni ospitanti, che ha incluso una serie di workshop virtuali e workshop one-to-one con tutte le città ospitanti candidate e stadi, nonché un’analisi approfondita delle città ospitanti e delle infrastrutture e delle strutture dello stadio, dei siti di formazione e degli alloggi.

Fabiana Costi, Cesena: “Papà non era troppo contento, ma ho sempre scelto il calcio. Il goal più bello? Contro il Milan”

Una carriera da incorniciare quella di Fabiana Costi: 3 Campionati di Serie B, 3 Campionati di Serie A, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane e tanti, tantissimi goal. Arrivata al Cesena la scorso mercato estivo, ha deciso di rimettersi in gioco con questa società storica pretendendo sempre il massimo da sé stessa.

Avevi le idee chiare sin da piccola, seguivi tua madre e tuo fratello appassionati di calcio e lo sei diventata anche tu. Quanto è servito il loro supporto?
È stato fondamentale. Quando ho iniziato io erano tempi diversi, giocavo con i maschi ed ero l’unica bimba in mezzo a loro. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta, lasciandomi la libertà di seguire la mia passione. Sembrerà strano, ma era mio padre quello che storceva un po’ il naso, non era contrario ma nemmeno troppo contento. Io avevo le mie idee e le ho portate avanti, però quasi per farlo contento ho fatto per un po’ anche pattinaggio artistico. Fino alla terza media praticavo entrambi gli sport poi ho dovuto scegliere: amavo il pattinaggio ma il calcio ha sempre avuto la meglio. La scelta è venuta da sé e la rifarei altre mille volte”.

Hai cambiato diverse squadre ottenendo tantissime soddisfazioni. Come ti trovi ora al Cesena?
Sono contenta di essere qui. Tra Covid e rottura del crociato, la scorsa stagione non è stata facile, ho quindi scelto di riavvicinarmi a casa per riprendermi anche fisicamente. Ho fatto un passo indietro e ho preso questa decisione che mi sembrava fosse la migliore che potessi fare. Mi trovo molto bene qui, con compagne e mister. Il campionato sta andando bene, non ci lamentiamo. Non è una squadra costruita per una promozione, ma stiamo facendo un buon percorso e partita dopo partita siamo sempre più coese. Io pretendo sempre tanto ma posso dire di essere soddisfatta”.

In ambito calcistico si parla di tecnica, tattica e mentalità, ma poco di carattere. Quanto è importante?
È una componente rilevante per il benessere del gruppo. Se la squadra ottiene risultati è perché c’è sintonia tra le calciatrici. Sicuramente noi ragazze siamo più complicate rispetto agli uomini, serve trovare i giusti meccanismi e accettare le varie sfumature caratteriali per andare d’accordo dentro e fuori dal campo”.

Hai abbondantemente superato quota 100 goal. Qual è stato il più bello, quello che porti nel cuore?
Da interista, esordire in Serie A con la Reggiana facendo goal al Milan è stata un’emozione unica, penso sia uno dei goal che ricordo con più piacere. Avevo solo 16 o 17 anni, dopo ce ne sono stati tanti altri, anche di importanza maggiore, ma questo è stato il primo e avrà sempre il suo perché”.

Ti piacerebbe continuare a far parte del mondo del calcio una volta appese le scarpette al chiodo o hai altri progetti?
L’anno scorso mi era stato proposto di restare all’Inter per allenare le bambine ma sentivo che non era il momento giusto per smettere. Fare l’allenatrice in futuro? Perché no, ho il patentino e ho già esercitato, è indubbiamente qualcosa che mi piace, ma di anno in anno mi trovo di fronte a nuove sfide e per adesso penso a giocare. Sono anche laureata in Scienze Motorie e insegno a scuola, lo sport è la mia vita e sicuramente porterò avanti la mia passione rimanendo all’interno di questo mondo. Non potrei essere altrove”.

Credit Photo: Cesena Femminile

Il mese di Primavera regala all’Inter il primo storico derby, il Napoli cambia rotta e la panchina d’oro non arriva a Torino.

Si è concluso il mese di Marzo, vittorie storiche e dominio, con qualche amaro in bocca.

Con la primavera alle porte alcune squadre hanno iniziato a fiorire, altre hanno mantenuto la loro condizione e alcune hanno dovuto fronteggiare qualche difficoltà. Come il Milan, in quest’ultimo mese ha faticato molto, subendo sconfitte importanti che hanno causato l’allontanamento dalla vetta. Infatti, le rossonere dopo la sconfitta per 4 a 0 contro le bianconere e la sconfitta in coppa Italia contro l’Inter, sono le ”peggiori” di questo mese.

Si mantengono costanti le juventine che dominano in campionato ma non sono le migliori. La sconfitta nel primo turno di semifinale in Coppa Italia contro la Roma ha messo in salita la strada verso un obiettivo all’inizio semplice, visto il dominio in Supercoppa. Oltretutto, per la Juventus vincere solo il campionato sarebbe paragonabile ad una mezza sconfitta visti i propositi e le dichiarazioni fatte ad inizio campionato, manca ancora la partita di ritorno e la Roma non sarà di certo un ospite semplice.

Nella mini-classifica di questo mese spicca su tutte una squadra che ha saputo ripartire dalle proprie ceneri portando a casa 5 punti su 9 disponibili, ha ritrovato coraggio e per ora è fuori dalla zona retrocessione a pari punti con la San Marino Academy. La squadra in questione è il Napoli, dopo il cambio in panchina affidando il compito a Pistolesi, le azzurre hanno ritrovato colore e affinità con il gol, è che gol. Dopo lo 0 a 0 conquistato sul campo nerazzurro, le napoletane vincono in casa la sfida contro la tosta Florentia con un netto 3 a 1 per poi concludere il mese con un’altra gara incredibile contro l’Empoli, sempre tra le mura amiche. Magia su magia l’armata partenopea ha vinto e convinto, con il ritorno al gol di Eleonora Goldoni con una delle sue prodezze accompagnata da Cafferata, Huchet e Nocchi.

Il mese di Marzo ha regalato grandi emozioni in terra napoletana ed ha anche consegnato, come detto, la prima storica vittoria dell’Inter sul Milan. Non solo, perché in questo mese sono stati consegnati i premi ”Panchina d’oro” e ”Panchina d’argento”, la seconda finita meritatamente in casa San Marino a mister Alain Conte per la promozione della Serie B, mentre quella in oro non è finita in mano alla dominatrice Rita Guarino, come nei migliori pronostici e lasciando anche l’amaro in bocca in casa Juventus, ma bensì al mister del Sassuolo Gianpiero Piovani. Premio meritato vista la grande cavalcata dell’anno passato dove le neroverdi erano sempre lì nelle zone alte a dar fastidio proprio alle campionesse d’Italia insieme alla Fiorentina.

Vito Tisci, Presidente Settore Giovanile e Scolastico FIGC: “Riapertura attività di base prioritaria per il benessere psicofisico dei giovani”

Da sempre sosteniamo il valore del calcio come strumento educativo oltre che di benessere psico-fisico. Un supporto fondamentale per migliaia di ragazzi e ragazze che rappresentano, in determinate facce di età, il 25% della popolazione. Il Settore Giovanile e Scolastico è sempre stata a fianco delle diverse società anche in questo difficile contesto” Lo afferma il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci in un comunicato stampa per fare il punto sulla situazione dello sport di base nel quale è stata ribadita l’importanza di tornare in campo per la salute e il benessere di tutti i tesserati nel rispetto delle indicazioni per contenere l’emergenza sanitaria.
 
Dopo la ripresa del Campionato Under 18 di Serie A e B e l’organizzazione dei test match per la altre categorie coinvolte nelle manifestazioni giovanili nazionali maschili, l’ufficializzazione della ripartenza del Campionato Nazionale Under 17 di Serie A e B e il proseguimento delle sessioni tecniche individuali previste dall’Evolution Programme, il Settore Giovanile e Scolastico si appresta a dare continuità a tutte le  proprie iniziative.
 
Obiettivo del Settore Giovanile e Scolastico della Federazione è quello di programmare una ripartenza graduale delle attività di squadra in coerenza con l’evoluzione della situazione epidemiologica e attuando protocolli sanitari finalizzati a tutelare la salute di tutti i soggetti coinvolti – ragazzi, ragazze, tecnici, staff e famiglie,  specifici per le diverse attività organizzate. Ad oggi tutte le attività di interesse nazionale organizzate dal Settore Giovanile della FIGC si attengono a rigorose indicazioni precauzionali che prevedono, tra l’altro, test per l’individuazione del virus SARS-CoV-2 e un monitoraggio continuativo come responsabilmente richiesto dalla situazione attuale.
 
“L’augurio è che già nei mesi di maggio e giugno anche la nostra attività di base possa riprendere secondo format flessibili e aggiornati, come auspicato anche dal Presidente Federale. Sarebbe un segnale importante per i nostri giovani – prosegue Tisci – la sospensione prolungata delle attività rappresenta un danno in primis per loro ed è nostra responsabilità consentirgli di riprendere il più presto a praticare lo sport in modo sicuro e qualificato. La ripresa della pratica sportiva va anche incontro alle esigenze delle società e delle stesse famiglie, due categorie fortemente colpite”.
 
Tra le attività di prossima programmazione, sempre in considerazione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria, il Settore Giovanile e Scolastico si appresta a regolamentare la graduale ripresa delle attività giovanili femminili con l’organizzazione dei test match per le formazioni iscritte ai Campionati Nazionali Under 17 e Under 15 femminili, mentre proseguirà l’attuazione dell’Evolution Programme, il programma di sviluppo dei Club di Settore Giovanile attraverso le sessioni formative condotte nelle Aree di Sviluppo e nei Centri Federali Territoriali.

Pronte alla ripartenza anche le iniziative di carattere sociale, dalle fasi di gioco del progetto Refugee Teams, articolate sia prima a livello regionale e successivamente a carattere nazionale, alle attività legate a Zona Luce, l’iniziativa sviluppata all’interno delle carceri minorili di diverse città italiane.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

L’FC Twente vince contro il PSV: la battaglia per la vetta è di nuovo completamente aperta

La battaglia per la vetta dell’Eredivisie Femminile è di nuovo completamente aperta. Il  big-match tra PSV e FC Twente si è concluso con una vittoria per 2-1 per il Twente, rendendo la squadra dell’allenatore Tommy Stroot la nuova favorita. Ora PSV e Ajax hanno entrambe un divario di due punti dalle nuove numero uno.

La partita, che doveva essere giocata domenica, è stata rinviata a scopo preventivo di qualche giorno a causa di diversi contagi di Covid-19. Le giocatrici della formazione di Eindhoven e gli assistenti interessati sono stati messi in quarantena a partire dal giorno successivo.

Due giorni dopo il previsto, De Herdgang ha fischiato il calcio d’inizio ed entrambe le squadre hanno subito cercato di segnare. Le prime occasioni sono state per la squadra di casa, attraverso Romée Leuchter tra le altre, ma l’attaccante ha trovato il portiere Daphne van Domselaar sulla sua strada in diverse occasioni.

Dall’altra parte Suzanne Giesen e Fenna Kalma sono state vicine al gol, ma nonostante le molte occasioni il punteggio a fine primo tempo era ancora fermo sullo 0-0.

Dopo la pausa PSV e Twente hanno continuato a giocare un calcio aggressivo e dopo un’ora di tentativi falliti la squadra di casa ha segnato il primo gol con Esmee Brugts.

Ma il PSV non ha potuto godersi il vantaggio a lungo, in un tentativo maldestro di liberarsi della palla in aerea di rigore Van Veenendaal ha segnato un autogol, pareggiando i conti per il Twente. Pochi istanti dopo Van Veenendaal ha evitato che le padrone di casa passassero nuovamente in vantaggio, ma dall’altra parte del campo il portiere del PSV non è stato in grado di salvare lo sforzo di Kalma a nove minuti dal fischio finale.

Photo Credit: FC Twente Instagram

Joe Montemurro lascia l’Arsenal, Stephan Lerch pronto a sostituirlo

Nonostante un piccolo rilancio nelle ultime uscite, l’Arsenal sta disputando una delle peggiori stagioni della storia recente. A marzo sono già fuori dalla battaglia scudetto e sono ancora fuori dalla UWCL. I rinnovi stentano ancora ad arrivare, uno su tutti quello di Vivianne Miedema, e tra le sale decisionali dei Gunners si pensa ad una rivoluzione tecnica. A partire da Joe Montemurro che ha annunciato di lasciare il club a fine stagione. 

Dichiaratosi apertamente un Gunners fin da piccolo, ha vinto un campionato ed una Coppa di Lega arrivando secondo per ben due volte. L’australiano già in estate era stato associato al ruolo di nuovo ct della sua nazionale, senza però vedere la cosa che ci concretizzasse. Ora, per un allenatore come lui, gli scenari sono molteplici, senza escludere un approdo in Italia. Lui che nel Bel Paese ha già avuto un passato come giocatore, prima al Potenza poi al Treviso, ma mai come allenatore. Secondo diversi siti, la Fiorentina sarebbe alle porte per dare il via al processo di rinascitaLe viola sono arrivate alla fine di un ciclo ed il classe 69 sembra il profilo perfetto per la dirigenza toscana.  

“È stata probabilmente una delle decisioni più difficili della mia carriera professionale”, ha detto ad Arsenal.com. “Ci sono state alcune cose professionalmente e personalmente che mi hanno portato a questa decisione, ma so che è quella giusta per il club, per la squadra e per me stesso. Penso ancora al fatto che non riesco a credere di aver potuto indossare questo stemma e rappresentare il club nel modo in cui ho cercato di fare, con il massimo rispetto e la massima integrità. Ho avuto la capacità di lavorare con alcune atlete e persone fantastiche”. 

Con tre (ri)partirò: le Tose espugnano Isera e trovano i primi 3 punti del girone di ritorno

Que Isera serà. Sotto il cielito lindo di un Trentino baciato da una giornata di sole densamente primaverile, ai limiti dell’hot in herre, va in scena una singolar tenzone permeata da voglia di riscatto, ripartenza, 50% erase/rewind, 50% you get what you give. Il solido trait d’union tra le Tose, reduci dall’amaro trittico di stop consecutivi a cavallo della boa di bolina di fine girone d’andata, e l’Isera, terzultimo e tremendamente affamato di punti salvezza dopo l’inaspettato k.o. sul terreno del Le Torri fanalino di coda, si delinea ben oltre il non semplice momento di entrambe sul campo: solidità, empatico affiatamento tra le dirigenze e (perché no) un certo gemellaggio enologico la fanno da padrone nella fattispecie umana e sportiva. Il Direttore Sportivo rossoblù Matteo Fattorel e il Presidente del sodalizio trentino Alberto Sordo costituiscono l’ossatura di rappresentanza del Girone B nella Consulta tra le Società di Serie C promossa dalla Lega Nazionale Dilettanti. Occasione perfetta da sigillare con un brindisi, in un ideale derby tra Prosecco e Marzeminoquest’ultimo citato perfino nel libretto dell’opera “Don Giovanni” di Mozart. Libretto curato, ironia del fil rouge, dal celeberrimo letterato vittoriese doc Lorenzo Da Ponte.

Per mister Massimo Zoni le nobili questioni da fuoricampo non possono che essere l’ultimo dei pensieri, visto il delicato momento sotto il profilo dei risultati e, soprattutto, del morale della truppa di casa Permac. Corroborato da alcune stille positive raccolte nel beffardo stop casalingo di sette giorni prima con il Brixen, il tecnico pordenonese cristallizza il 4-4-2 apparso come notazione tattica inedita agli albori della lunga veleggiata nel girone di ritorno. Come (troppo) spesso accaduto in questa stagione, sono i bollettini di guerra dall’infermeria a dirimere alcuni ballottaggi tra le protagoniste preselezionabili nella fattispecie. Il reparto difensivo vede la conferma in blocco delle Fab Four davanti alla direttrice d’orchestra tra i pali in maglia numero 25 Alice Bonassi: sulle batterie più esterne sono chiamate a operare l’insostituibile Monica Furlan e lo smanioso trottolino spaziale Luna Da Ros; al centro brillano le collaudatissime supernove Carlotta Martinis e Giada Tomasi. La Cintura di Orione a metà campo – con una stella in più rispetto all’originale galattica – prevede la cometa Laura Tommasella e l’astro nascente Carlotta Modolo a catalizzare le giocate centrali, con capitan Karin Mantoani e Carlotta Gava impegnate con lena e giudizio lungo le corsie più laterali della Via Lattea rossoblù. In attacco, sospese tra Andromeda e Pegaso, orbita la coppia a metà tra inizio e fine millennio composta da Elena Govetto e Gaia Maria Sovilla.

L’estremo prepartita regala emozioni particolari, con l’adesione di entrambe le compagini alla campagna #SquadraManieSorriso promossa da Atleti Al Tuo Fianco per sostenere le famiglie dei malati oncologici. Al fischio d’inizio prende avvio una contesa, come da copione, intrisa di poca flemma e grande garra, densa di (correttissimo) agonismo misto in certi momenti a una certa dose di entropia generale. Le Tose provano sin da subito a imporre il loro possesso optando per tentativi di sfondamento soprattutto sulla fascia sinistra: al 7′ è un interessante incursione elaborata sull’asse Da Ros-Sovilla a presentare a Govetto l’occasione per il destro dal limite dall’area, la conclusione si perde tutt’altro che lontana dall’incrocio dei pali presidiato da Valenti. L’Isera risponde, alla prima occasione disponibile 3 minuti dopo, con l’esecuzione tutt’altro che banale di Gazzini dai 20 metri su verticalizzazione filante proveniente dalle retrovie, Bonassi è provvidenziale a deviare in tuffo alla propria sinistra e ad evitare potenziali e notevoli guai al proprio specchio di porta. Il piacevole ed equilibrato incipit di gara affronta il proprio primo scossone, degno della Scala Mercalli, al minuto 12 con la rete del vantaggio rossoblù a firma Giada Tomasi: come già accaduto con Portogruaro e Padova, lo stacco di testa della numero 5 friulana pescata a centro area dal corner di capitan Mantoani è alla stregua di una sentenza della Corte di Cassazione. Con la benedizione del solito Divino Stefano Omella in tribuna, le Tose ritrovano la via del gol oltre due partite e mezzo di astinenza. La sfida continua a regalare spettacolo e, complici le ridotte dimensioni del campo, occasioni in rapida successione da una parte e dell’altra: in pochi secondi, attorno al 20′, prima Tomasi salva da pochi passi il tentativo di deviazione volante di Slomic su traversone da destra, poi è Valente ad anticipare per un soffio in uscita bassa Sovilla imbeccata da una verticalizzazione filtrante di Tommasella. La chance più limpida è ancora ad appannaggio delle rossoblù, che al 25′ si divorano il raddoppio in piena area di rigore avversaria con Govetto e, soprattutto, Mantoani sulla linea di confine dell’area piccola. La ridondante e più conosciuta legge del calcio, da recitare in un sol boccone (golsbagliatogolsubito), rischia di far valere in un amen i propri classici effetti: l’Isera fallisce due occasionissime kolossal potendo sicuramente recriminare qualcosa con una Dea Bendata nella fattispecie ben poco alleata. Non che per il Permac sia giornata da sestine vincenti al SuperEnalotto: alla mezz’ora la sfortunatissima Giada Tomasi è costretta ad abbandonare il campo a causa dell’ennesimo problema alla caviglia in stagione, in campo va la new entry del mercato rossoblù Silvia Cimarosti. Nei primi, lunghissimi, minuti di assestamento psicologico, la prima fiche alle Trentine la offre involontariamente Alice Bonassi porgendo con un rinvio errato la sfera tra i piedi di Slomic, il cui destro in scivolata si perde per millimetri alla destra del palo vittoriese. Pochi secondi dopo, la base del montante della porta rossoblù diventa parte ancora più attiva, negando al diagonale sporco di Pasqualini da destra la possibilità dell’1-1. E allora gli influssi della Dea Eupalla cambiano nuovamente traiettoria e beneficiari: tu chiamalo, se vuoi, cinismo. Arma efferata e sacrosanta, ingrediente segreto dell’azione che al 41′ spinge il Permac al raddoppio con Elena Govetto, pescata con il mancino da Cimarosti e autrice di un delizioso pallonetto in uscita che non lascia scampo alla disperata uscita di Valenti. Signed, sealed, delivered si va al riposo sul doppio vantaggio per le ragazze di mister Zoni.

La ripresa si apre con un Isera certamente non rassegnato a osservare il proprio destino domenicale precocemente ormai in archivio. Pasqualini al 52′ prende in infilata la retroguardia di casa Permac e scalda i guantoni sul primo palo a Bonassi, stringendo troppo il destro al momento della conclusione. Dall’altra parte si fanno vedere Karin Mantoani, con un tentativo di spizzata volante su traversone da destra, e Gaia Sovilla con un’incornata notevole, ma non sufficientemente precisa, sul solito corner gourmet disegnato dallo stesso capitano rossoblù in maglia 28. Come all’acme della prima frazione, le Tose rischiano di farsi male da sole nella costruzione dal basso: al minuto 68 Slomic ruba la palla dalla mattonella critica di Carlotta Gava e confeziona una conclusione spiovente sulla quale è nuovamente decisiva Bonassi, in un tuffo plastico non solo ad appannaggio dei fotografi, a negare la rete alle padrone di casa. In realtà, l’appuntamento con la rete che ridona coraggio alle Trentine e riapre l’incontro nei suoi canoni più distesi, è rimandato solo di pochi secondi: da calcio d’angolo di Campostrini, la numero 3 Manconi svetta solitaria a centro area e infila il pallone alle spalle dell’incolpevole estremo difensore rossoblù. L’1-2 a 20′ (più recupero) giri di lancette dalla fine è ulteriore elisir per un epilogo tutt’altro che stucchevole, ma troppo denso di brividi per la compagine di mister Zoni. La difesa delle Tose continua a non essere nella migliore delle giornate in fase di pulizia e di impostazioni, da una nuova palla persa al limite dell’area si materializza la rasoiata di Gazzini su cui Bonassi deve nuovamente rispondere presente con slancio a contatto con il ruvido terreno di gioco. Il Permac prova a respingere le nuvole affidandosi alla verve offensiva ancora del proprio capitano: attenta Valenti nel respingere di pugno il destro di KM28 attorno alla mezz’ora. Le Tose provano a riprendere coraggio, nonostante i primi accenni di stanchezza, confezionando paura & delirio sulle palle da fermo – Boccagni nega a Luna Da Ros la deviazione da pochi passi al 78′ – e spedendo in campo Ilaria Mella al posto di Govetto per le ultime folate in avanti. Il fiato corto, sul più bello, tradisce anche gli ultimi tentativi dell’Isera di strappare almeno un insperato punticino, comunque più che valido sul fronte salvezza. Il recupero finale regala allora l’ultima gioia di giornata alle Tose, che sigillano la contesa con l’episodio da game, set & match del cavallo di ritorno Silvia Cimarosti: esausta e alla prima partita dopo i tanti mesi di stop, la numero 7 difende un pallone spiovente al limite dell’area dalla guardia di Tesini e in pallonetto fulmina Valenti per il 3-1 finale.

Con qualche brivido di troppo, il Permac coglie il primo successo del girone di ritorno, chiude la propria mini striscia negativa e riconquista il sesto posto in classifica agganciando la Triestina a quota 20. Una vittoria che dà non solo morale, ma la netta sensazione che i margini di crescita delle Tose siano ancora molto ampi e che le ultime 10 partite della stagione possano regalare emozioni e sensazioni confortanti e tutte da vivere. Ora spazio a un po’ di meritato riposo, favorito dalla sosta pasquale, prima del ritorno in campo al Barison in occasione dell’impegno casalingo della sedicesima giornata contro l’Atletico Oristano. Al netto delle zone rosse e della necessaria prevenzione in tema pandemico, è il momento di sollevare i calici all’insegna di una goccia di spensieratezza e di una nota di fervore primaverile: Christmas with the yours, Easter what you want.

ISERA – PERMAC VITTORIO VENETO 1-3 (12’ Tomasi, 41’ Govetto, 69’ Manconi, 93’ Cimarosti)

ISERA: Valenti, Stedile, Manconi, Boccagni, Cova (83’ Tesini), Pellegrini (79’ Salvetti), Planchestainer, Gazzini, Slomic (84’ Bertolini), Campana (70’ Campostrini), Pasqualini (87’ Pisoni). (A disp: Faccio, Cavagna, Berte). All:  Slomic

PERMAC: Bonassi, Furlan, Martinis, Tomasi (36’ Cimarosti), Da Ros, Tommasella, Modolo, Gava, Mantoani, Govetto (83’ Mella), Sovilla. (A disp: Da Ronch, Fattorel, Cartelli, Canzi, Gallina, Trevisiol, Bigaran). All: Zoni

Arbitro: Paccagnella di Bologna
AA1: Cozzio di Rovereto
AA2: Parisi di Trento

Ammonite: Pellegrini, Planchestainer

Dopo 10 anni di attesa il Sydney FC vince la sua terza premiership e si prepara a conquistare la W-League

Il Sydney FC ha terminato la sua attesa decennale per vincere la terza premiership della W-League, grazie ad un gol per tempo contro il Melbourne Victory.

Teresa Polias ha segnato un gol superbo appena alla mezz’ora e Princess Ibini ha infilato un rigore a metà del secondo tempo per chiudere definitivamente la partita. La sensazione di avere la vittoria in tasca ha procurato alle Sky Blues un ultimo spavento dovuto al gol di Kyra Cooney-Cross, ma era ormai troppo tardi per il Melbourne per pareggiare i conti.

La vittoria per 2-1 ha assicurato la prima premiership del decennio per le tre volte campionesse della città di Sydney. Il trionfo ha spinto le Sky Blues in vetta alla fine di una campagna di 12 partite e a una semifinale che si giocherà nel weekend di Pasqua contro il Canberra United.

Il Melbourne Victory, che era a caccia di una vittoria per scavalcare il Sydney nel primo posto, ha finito al terzo posto e ora affronterà un match-up contro i secondi classificati  del Brisbane Roar.

Photo Credit: @sydneyfootballclub

Camelia Ceasar rinnova fino al 2022: “Da sempre ho associato Roma alla parola passione”

L’AS Roma è lieta di annunciare che Camelia Ceasar ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino all’estate del 2022. Arrivata in giallorosso dal Milan nel 2019-20, Camelia ha giocato 28 partite tra i pali della Roma, metà delle quali nella stagione in corso.
“Da sempre ho associato Roma alla parola passione”, ha commentato la calciatrice dopo il rinnovo. “Ma il suo significato più vero l’ho capito solo quando ho indossato per la prima volta questa maglia al Tre Fontane e ho visto i tifosi. L’atmosfera che si crea nel nostro stadio mi spinge a dare tutta me stessa in ogni partita, è qualcosa di magico”.
Congratulazioni, Camelia!

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Marinelli e Pandini in gol fuori dal campo: le due nerazzurre si sono laureate

Grande soddisfazione extra-campo per Gloria Marinelli, l’attaccante dell’Inter Women di Attilio Sorbi, che è diventata dottoressa in Scienze Motorie e dello Sport presso l’Università Cattolica di Milano, dopo la discussione della tesi avvenuta da remoto. Stesso onore è toccato quest’oggi anche alla compagna di squadra Marta Pandini.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

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