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Tavagnacco, Elisa Donda : “Puntiamo in alto, giocando senza pressioni”

A tu per tu con la calciatrice del mese, prodotto del vivaio del Tavagnacco : Elisa Donda, classe 2001, abile terzino che fa della rapidità velocità ed aggressività i suoi punti di forza, in grado di giocare su entrambe le fasce laterali.

Ciao Elisa, per iniziare una breve panoramica delle tue esperienze in carriera
“Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone all’età di 6 anni, invogliato da mio padre e da mio fratello; ho giocato con i maschi fino ai 14 anni circa ed a seguire ho militato nelle giovanili del Tavagnacco, esordendo in prima squadra nel 2017, poi da li ho sempre giocato in Prima squadra sino ad oggi; ho fatto parte della nazionale under 17 con cui ho partecipato all’europeo in Lituania nel 2018 nonchè con la nazionale under 19”.

I momenti più belli della tua carriera
“Due sono i ricordi che rievoco con maggiore piacere: l’esordio in serie A nel 2017 e la partecipazione all’Europeo in Lituania nel 2017”

Punti di forza della squadra
“L’unione del gruppo, l’armonia e lo stare bene insieme, sono le caratteristiche che ci rendono una squadra forte e coesa, decisamente il nostro valore aggiunto”.

Il fattore campo
“Giocare in uno stadio vuoto è surreale, si sente la mancanza del pubblico ma specie in questo periodo, disputare le gare in una sorta di bolla, ti fa capire che il fattore campo è relativo, a dimostrazione del fatto che siamo riusciti a collezionare più punti in trasferta che in casa”.

Gli avversari del torneo
“In un campionato equilibrato ed incerto, il Pomigliano mi ha particolarmente impressionato, dimostrandosi una squadra competitiva, difficile da affrontare”.

Prospettive per il futuro
“Al momento penso a fare bene con la maglia del Tavagnacco, augurandomi in prospettiva di diventare una calciatrice professionistica, pur non tralasciando lo studio”.

Obiettivi stagionali
“Abbiamo la fortuna di giocare in un ambiente tranquillo, dove non ci sono particolari pressioni; essendo una squadra retrocessa e con un passato di lunga militanza in serie A, era nelle nostre aspettative disputare un campionato nelle parti alte della classifica; dispiace aver perso l’ultima gara in modo beffardo ma siamo cariche e desiderose di tornare a fare punti a partire dal prossimo incontro con il Vicenza”.

Credit Photo: Upc Tavagnacco

Sara Polonio, Padova Femminile: “La vittoria sul Trento ci dà la giusta carica per il girone di ritorno

Ai nostri microfoni Sara Polonio, ultima arrivata in casa biancoscudata quest’anno ma che ha ripagato partita dopo partita la fiducia di mister e compagne. A lei la parola sul big match di domenica:

“La partita di domenica contro il Trento Calcio Femminile asd era un crocevia fondamentale per questo campionato, siamo arrivate con la giusta carica e determinazione consapevoli della caratura della squadra che andavamo ad affrontare. È stata una partita molto equilibrata, credo che la differenza l’abbia fatta la capacità di saper concretizzare le poche occasioni da rete che si sono presentate. Questa vittoria ci consente di affrontare il girone di ritorno con la giusta carica e consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità, continuando a lavorare con impegno e determinazione potremo toglierci sicuramente qualche soddisfazione”.

Manuela Tesse, Pomigliano: “Serie B sempre più competitiva, il destino è nelle nostre mani”

Il Pomigliano è la capolista della Serie B di calcio femminile. Il club campano guidato da Manuela Tesse  è reduce però dal passo falso contro il Chievo Verona, che ha rallentato leggermente la marcia delle napoletane. Per le granata è giunta la seconda sconfitta in tre gare, la seconda consecutiva tra le mura amiche del “Gobbato”.  Il tecnico del Pomigliano, nelle ore passate, è tornato sull’ultima gara disputata, contro le venete, parlando anche del Cesena seconda forza del torneo.  Queste le parole rilasciate dalla stessa Manuela Tesse all’ufficio stampa del Pomigliano, impegnato la prossima domenica contro il Perugia ultima della classe.

Sulla gara con il Chievo
Ho avuto modo di rivedere la partita con il Chievo due volte e di analizzarla, soprattutto il primo tempo, perché nel secondo con l’espulsione di Tudisco i piani sono cambiati. Analizzando il secondo tempo devo fare i ringraziamenti alla squadra che ci ha creduto sino al 43′, avendo anche chance per pareggiarla. I primi 20 minuti siamo state bene in campo, recuperando anche tanti palloni e avendo avuto anche diverse occasioni. Non siamo state ciniche, come lo eravamo state invece col Cittadella. Poi purtroppo il Chievo, che sapevamo giocava un calcio tecnico, ha preso il sopravvento e ci siamo abbassate troppo. Abbiamo concesso 5 calci d’angolo e su uno di quelli dove il Chievo ci ha punito. Il rammarico è aver preso quel gol su corner, perché sì, il Chievo ci ha impensierito nella nostra costruzione di gioco. I nostri centrocampisti non erano in grande forma, però i nostri due centrali difensivi non sono mai stati impensieriti, mentre esternamente abbiamo sofferto delle incursioni. Abbiamo concesso giusto quei 5 calci d’angolo, che rivedendo la partita erano evitabilissimi. Io quando sono arrivata non ho voluto cambiare niente. Poi soprattutto dopo la vittoria con il Cittadella il mio lavoro era fare meno danni possibili. Già questa settimana abbiamo messo dei concetti diversi, l’importante è che le ragazze mi seguano e che archivino questa sconfitta”.

Sulla gara con il Cesena
Il Cesena, da inizio anno, è una delle squadre migliori del campionato. Gioca un calcio sopraffino, quindi mi aspettavo che alla fine spuntasse nella parte alta della classifica. Questo campionato rispecchia il girone d’andata. Ogni volta che il Pomigliano ha fatto un passo falso a loro tempo è stata seguito dalle inseguitrici. Domenica la sconfitta ha creato un male minore in virtù del fatto che il Como ha perso con l’Orobica, ma questo deve farci pensare che chi gioca per la salvezza giocherà tutte le partite fino alla morte. Noi non dobbiamo sentirci belle, brave e forti, ma dobbiamo metterci la grinta e voler vincere le partite. Da quando il campionato di Serie B è diventata nazionale, anno dopo anno il campionato è diventato più equilibrato. Le squadre che vogliono andare in A sono sempre tante, a dicembre ogni squadra si è rafforzata. Ora vediamo quale sarà il nostro destino, capendo che è comunque nelle nostre mani”.

Beatrice Merlo, FC Inter: “Le difficoltà ci hanno unito ancora di più”

Le nerazzurre affrontano sabato la Roma per la quinta giornata di ritorno del campionato di Serie A Tim Vision. L’Inter scende in campo alle ore 12.30 presso il Centro Sportivo “Fulvio Bernardini” di Roma.

Alla vigilia della trasferta di Roma, Beatrice Merlo ha analizzato l’ultima settimana dell’Inter ai microfoni di Inter Tv: “La partita di domenica contro il Milan è stata molto intensa e condizionata a tratti dal vento. Abbiamo combattuto fino all’ultimo e sofferto insieme: per noi è stata una grande soddisfazione aver battuto il Milan. Questa vittoria ci ha dato consapevolezza e fiducia, ma abbiamo vinto solamente il primo round di questa battaglia. Faremo di tutto per portare a casa la qualificazione.”

“La Roma è in crescita ma lo siamo anche noi. Andremo a Roma con la voglia di combattere fino all’ultimo secondo per cercare di strappargli qualche punto. Le difficoltà ci hanno unito ancora di più e ci hanno fatto credere di più in noi stesse”, ha aggiunto il terzino nerazzurro.

Roma- Inter sarà trasmessa in diretta su Sky Sport, Tim Vision e Inter Tv (palinsesto Dazn)

Credit Photo: Marco Montrone 

Serie A TIMVISION, Preview 16a giornata: due big match in un solo giorno

Dopo l’andata delle semifinali Coppa Italia e lo scontro in parte decisivo per lo scudetto, le squadre della Serie A TIMVISION tornano in campo. Una giornata ricca di big match con molti obiettivi ancora in ballo per diverse squadre. 

La giornata si apre con la prima delle grandi sfide. Roma-Inter è sempre una gara affascinante, anche senza guardare periodo e classifica. Le giallorosse, dopo un ottimo periodo, hanno subito una battuta d’arresto nella “fatal” Verona. Ferita subito rimuginata grazie alla vittoria contro la Juventus in coppa. Una situazione simile la sta attraversando l’Inter; la squadra è cresciuta molto nel girone di ritorno inanellando buone prestazioni e la vittoria nel derby di coppa contro il Milan non può che dare morale. Le nerazzurre vengono da due risultati utili consecutivi e vogliono sfruttare la trasferta di Roma per allungare. 

Esattamente due ore dopo, la Juventus sarà ospite della Fiorentina al “Gino Bozzi”. Un match che negli anni ha sempre avuto la sua importanza e, nonostante l’ultima stagione, lo charme dell’incontro rimane. Nell’ultimo turno di campionato, le viola, in trasferta a Reggio Emilia, hanno subito la seconda sconfitta con il Sassuolo. Più indolore la disfatta del Franchi in UWCL con il Manchester City: nulla da rimpiangere per le ragazze di Cincotta che hanno dato tutto. La corazzata Juventus, forte del +6 sul Milan, si presenta in Toscana con una forte convinzione, leggermente ridimensionata dalla Coppa Italia. Tornare con i piedi per terra però fa sempre bene, e Gama & Co hanno già dimostrato di saper sfruttare le sconfitte a proprio favore.  

Il sabato degli anticipi lo chiude l’intrigante scontro tra Napoli Femminile Florentia San Gimignano. Due formazioni molto simili tra loro: difese solide e ripartenze micidiali. La nuova gestione Pistolesi ha ridato animo alle speranze di salvezza delle partenopee. I quattro punti dal San Marino non sembrano più incolmabili e la forza di volontà sarà un aspetto chiave. Fattore al quale le toscane dovranno prestare attenzione. I sette punti nelle ultime tre gare hanno risanato la situazione della squadra del suo Carobbi/Domenichetti che ora naviga in acque tranquille. Il loro sviluppo garantisce loro lo status di mina vagante del torneo.  

Due i lunch match della domenica. Le rossonere per riprendere la marcia, le empolesi per attaccare il quarto posto: tutto questo è Milan-Empoli. La sfida appare come una delle più interessanti del weekend grazie alla quantità di estro presente in entrambe le selezioni. La truppa di Ganz ha subito il doppio scotto sia in campionato, con il poker subito a Vinovo, che in Coppa Italia, a causa della disfatta nel derby. Le toscane viaggiano con alti e bassi che he hanno condizionato la classifica posizionandole comunque in un buon posto. Un risultato positivo contro una big come il Diavolo darebbe linfa vitale al gruppo. 

L’altro intrecci o ora di pranzo se lo giocano Pink Bari ed Hellas Verona. All’andata le due compagini hanno giocato una partita molto tirata decisa da un episodio. Che la storia possa ripetersi? La situazione delle pugliesi è disastrosa ma gare del genere possono dare gli stimoli giusti per portare a casa uno score positivo. Diversa la questione per le venete che, con la vittoria sulla Roma, hanno rasserenato l’ambiente. 

La sedicesima giornata si chiude con San Marino Academy-Sassuolo. Ancora in piena corsa per la permanenza nella massima serie, le Titane si giocano tutto in questi ultimi mesi. La salvezza non è una chimera e la squadra di Alain Conte può tranquillamente puntare a restare in Serie A anche la prossima stagione. Le ambizioni sono opposte dall’altra parte dove la terza piazza è più che consolidata. Questo è il momento giusto per iniziare a mettere le basi per un futuro da big. 

“Il talento: dal settore giovanile alla Prima squadra”: Rita Guarino a confronto con le società siciliane

Si è svolto ieri, nell’ambito dell’Evolution Programme, e nello specifico dell’attività femminile giovanile, il webinar formativo – “Il talento: dal settore giovanile alla Prima squadra –  rivolto ai tecnici delle società siciliane. Protagonista dell’appuntamento, al quale hanno preso parte circa 500 partecipanti, Rita Guarino, attuale allenatrice della Juventus Women ed ex Ct della Nazionale Under 17.

Ad aprire i lavori dell’incontro Massimo Tell, Responsabile dell’Attività di Base del Settore Giovanile e Scolastico e il Coordinatore SGS Regionale, Stefano Valenti. Nel corso del webinar, a cui ha preso parte anche il Ct della Nazionale Under 16 femminile, che ha introdotto il tema dell’evento, Rita Guarino ha risposto alle domande ricevute dai tecnici del territorio.

Il talento è qualcosa che non è innato – ha esordito l’allenatrice – ma che va sostenuto, educato e lasciato libero di esprimersi. Importante è l’attività che svolge in questo il Settore Giovanile Scolastico, grazie all’impegno delle Nazionali giovanili e delle Selezioni territoriali che hanno dato una ulteriore possibilità a questo sviluppo”. Ha poi proseguito: “Ad esempio con il calcio di strada: con le sue caratteristiche stimola quel processo di autonomia nelle iniziative, ma ciò ha un valore in un contesto che sappia far emergere alla lunga il vero talento, fatto di qualità e di aspetti caratteriali: come perseveranza e determinazione, ma anche passione ed entusiasmo. L’emozione più bella quando ho allenato le giovanili della Nazionale è certamente legata ai due bronzi sia quello Mondiale che all’Europeo: vedere le ragazze emozionate davanti a 35 mila spettatori nella partita con il Venezuela è stato davvero bello. Il lavoro in sinergia, l’avere fatto rete ci ha permesso, in quel caso, di selezionare ottime giocatrici. Siamo sulla buona strada, grazie all’ottima pubblicità fatta dagli ultimi risultati della Nazionale: ma il percorso intrapreso è appena iniziato”.

Al termine una chiosa rivolta alla sua terra d’origine. “Sono legatissima alla Sicilia – ha poi concluso – non solo per i miei genitori nativi di Mussomeli, ma anche perché sono venuta spesso in vacanza. È una terra straordinaria, un luogo dove mi sento a casa”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Cristina Merli, Brescia: “Qui per dimostrare chi sono veramente. Vorrei chiudere questa stagione alla grande”

Il Brescia ha battuto domenica, nel recupero della 15a giornata di Serie B, il Perugia per 2-0, vedendo ormai vicina la salvezza. La formazione ha elementi di esperienza con giovani di qualità, e in questo gruppo rientra Cristina Merli, centrocampista venticinquenne e da questa stagione veste la maglia biancoblu. La nostra Redazione ha raggiunto con i nostri microfoni Cristina per alcune domande.

Cristina perché hai deciso di giocare a centrocampo? Che cos’è per te giocare in quel ruolo?
In realtà non stata una scelta mia, ma le mie qualità hanno fatto sì che giocassi li. Per me giocare a centrocampo vuol dire far parte di uno dei ruoli più belli, perché sei al centro della squadra”.

Cosa ti ha spinto a giocare a calcio?
Questa passione l’ho avuta sin da piccola, poi mia sorella mi ha spinto ad andare a provare con gli amici del mio paese e da lì non ho più smesso”.

La tua carriera è iniziata proprio con la maglia del Brescia…
A dodici anni sono passata al Brescia e sono rimasta per sei stagioni. Sono stati anni belli, ma allo stesso tempo brutti: a quindici anni mi sono rotta per due crociati, e sono rimasta ferma per due anni, poi avevo pensato di smettere di giocare, ma alla fine ho ripreso, facendo però fatica, e a diciotto anni ho deciso di separarmi dal Brescia”.

Hai giocato un anno con il Franciacorta: che cosa ti lasciato di quella stagione?
È stato senza dubbio un anno importante, perché mi ha permesso di giocare con continuità e di ritrovare me stessa. Mi sono confrontata con calciatrici più grandi di me, questo e mi ha permesso di crescere sia come calciatrice che come persona”.

Per cinque campionati sei stata un punto di riferimento per l’Orobica: che significato ha avuto per te vestire quella maglia?
Vestire la maglia dell’Orobica vuol dire far parte di un capitolo importante della mia vita. Mi ha permesso di togliermi tante soddisfazioni come vincere un campionato di Serie B da protagonista, giocare e segnare in Serie A ed essere convocata in Nazionale”.

Quest’anno torni al Brescia: perché hai fatto questa scelta?
Quando ho deciso di chiudere con l’Orobica, Brescia è stata una scelta che ho accettato subito, perché volevo dimostrare alla città chi è veramente Cristina Merli”.

Dopo un buon inizio avete avuto dei momenti di difficoltà: cos’è successo?
Siamo partite bene, poi abbiamo avuto un momento di stallo che ci ha fatto perdere punti per strada”.

Il cambio di allenatore sembra aver ridato fiducia allo spogliatoio…
Il cambio di mister è stata una sconfitta per tutto il gruppo, con il nuovo allenatore e tornato l’entusiasmo e la voglia di inizio stagione, che ci ha permesso di fare tre risultati positivi, e speriamo di continuare così”.

Domenica avete contro il Ravenna un altro match importante.
Secondo me sarà una partita aperta, visto che siamo lì in classifica. Speriamo di prendere i tre punti”.

Che Serie B hai notato dopo 18 giornate?
Ho visto una serie B molto equilibrata, e in diciotto giornate abbiamo visto risultati incredibili, come le quattro vittorie di fila della Roma. Vedremo una bella lotta, sia per la promozione che per la salvezza”.

Quali possono essere le soluzioni per far crescere il calcio femminile italiano?
Bisogna investire nelle strutture e avere un professionismo che deve essere tale. Il percorso sarà lungo, ma credo che il calcio femminile italiano potrà crescere”.

Come sei fuori dal campo?
Sono una persona solare, abbastanza tranquilla, ma testarda. Mi piace la cucina, ma parte della mia vita la dedico al calcio”.

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere?
Vincere domenica e chiudere questa stagione alla grande, sia come squadra che a livello personale. Come obiettivo di vita, visto che stiamo affrontando un periodo difficile, vorrei stare bene ed essere felice”.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Cristina Merli per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Vivien Beil, Napoli Femminile: “Voglio segnare, ma è più importante vincere”

Torna l’appuntamento con #caffeiNa, format di Napoli Calcio Femminile in collaborazione con Caffè Aloia ideato per conoscere meglio le ragazze azzurre. A prendersi la scena nell’episodio numero 12 è stata Vivien Beil, centrocampista di spicco della formazione partenopea. Dopo aver chiarito la pronuncia corretta del suo cognome, ha commentato il pareggio a reti bianche con l’Inter, rimediato in casa delle nerazzurre:
Buono aver fatto 1 punto, ma erano meglio 3. Per noi era un match molto importante, abbiamo giocato bene e sono state tante le opportunità per segnare ma purtroppo non è stato così. La prossima partita la vinceremo“.

Arrivata a Napoli nella seconda metà della scorsa stagione è stata da subito inserita in formazione, guadagnandosi la fiducia di mister e compagne fino a diventare una delle protagoniste della promozione in Serie A. Ora è a caccia del primo goal stagionale e vorrebbe aiutare così la squadra, anche se per Vivien “è più importante la vittoria“. L’obiettivo numero uno rimane la salvezza: “Ci alleniamo bene e tutte noi crediamo di poterci salvare“.

Tra i vari interessi che ha uno è quello per la psicologia, tanto da ottenere una laurea in questa materia. Sport e studio potrebbero unirsi in futuro? Questo è quello che spera di fare la giovane calciatrice tedesca, magari diventando mental coach: “Voglio aiutare gli atleti a realizzare i loro sogni nel calcio e rimanere in questo campo“.

E a Napoli si sta bene?
All’inizio era un po’ difficile. Io sono tedesca, ho un’altra disciplina, puntualità… qui sono sempre in ritardo (ride, ndr)“.

Ammette poi di aver preso anche lei questa brutta abitudine. D’altronde, essendosi inserita così bene tra le compagne, oltre alla lingua ha dovuto imparare anche ad adattarsi a uno nuovo stile di vita molto italiano e poco tedesco.

Credit Photo: Napoli Femminile

Cecilia Salvai, Juventus: “I nostri obiettivi sono ben Chiari. Hurtig? Segnale importante”

Cecilia Salvai ha parlato ai microfoni di Juventus Tv delle ultime sfide delle Women e di come stanno preparando la prossima sfida con la Fiorentina. Le parole della giocatrice anche sull’annuncio della Hurtig.

ROMA
«A caldo c’era molto dispiacere per come andata perché potevamo sfruttarla meglio, sapevamo di incontrare una squadra che ci aveva già creato problemi in Supercoppa e potevamo evitare gli stessi errori. La partita però è passata e abbiamo iniziato a pensare alla Fiorentina, che sarà una partita importante come le altre del campionato».

FIORENTINA
«Mi aspetto una gara come le solite Fiorentina-Juve: combattuta, in cui loro tireranno fuori un po’ di orgoglio, nessuno si aspettava di vederle in questo posto in classifica».

OBIETTIVI
«Ma noi i nostri obiettivi li abbiamo ben chiari e cerchiamo di raggiungerli partita dopo partita».

GRUPPO
«La differenza negli anni l’ha fatta sempre il gruppo, fin dal primo anno. Eravamo tante giocatrici molto diverse ma il gruppo anche quest’anno ha fatto la differenza, ogni anno poi sono stati fatti innesti che danno una mano da parte la società. Anche quando vengono fatti i cambi questo è un nostro punto di forza».

HURTIG
«Penso che la Juve ci faccia sentire a casa: è una sensazione che percepisci fina da subito e se una persona introversa e timida come Lina abbia scelto la via del club per annunciarlo, sia un segnale molto importante. Sono felicissima per lei e per la moglie: aspettiamo con ansia quusto arrivo».

Credit Photo: Domanico Cippitelli

Fiorentina Femminile: Linda Masini ed un futuro tutto da scrivere

Classe 2005, alta un metro e settanta centimetri e con un destro formidabile. E’ l’identikit di Linda Masini, giovane centrocampista in forza alle giovanili della Fiorentina Femminile che sta vivendo una crescita esponenziale. Promessa tra le più importanti del calcio femminile, ha un fisico possente per una della sua età ed una corsa illimitata. Gioca a centrocampo ma non disdegna incarichi offensivi e difensivi. Ha una tecnica sublime, quando si tratta di gestire e smistare il pallone, con una forte tendenza nell’operare basso con improvvise verticalizzazioni raso terra. Sicura e grintosa, concede un equilibrio sostanzioso al baricentro della squadra trasmettendo serenità in campo. La sua area di competenza è a circa cinquanta metri dalla porta avversaria con sortite offensive che la portano spesso al tiro. L’agenzia di procura sportiva Sportmanager Group, intravedendo le sue potenzialità, ha anticipato tutti acquisendola nella sua scuderia talenti.

Predilige molto il piede destro e possiede una potenza fuori dal normale. Alcuni addetti ai lavori parlano di lei come il futuro del centrocampo viola e della nazionale italiana; ne sono sicuri Sauro Fattori, responsabile delle giovanili, Simone Mazzoncini, direttore sportivo, nonché alcune delle sue compagne di squadra. Nonostante la giovanissima età, è diventata un perno importante nello scacchiere della Primavera di Claudio Ricci, il quale sembra non riuscire a fare a meno della sua presenza. L’unico neo è il poco utilizzo del piede opposto: il sinistro. Ma essendo una classe 2005 ha tutto il tempo di crescere e migliorare. Su di lei già sono forti le attenzioni della Nazionale azzurra Under 16, con il tecnico Jacopo Leandri che la tiene sotto stretta osservazione.

Il ricordo più nitido della giovane atleta risale al Torneo di Viareggio 2020 al quale ha partecipato con la Primavera gigliata disputando la semifinale contro la Juventus. Sfrontata e determinata, non si è lasciata intimorire dalle rivali storiche, calciando anche uno dei rigori della lotteria finale alla quale però la Fiorentina viene eliminata. Un diamante grezzo e prezioso che la formazione toscana si coccola. Sentiremo molto parlare di lei in chiave futura. Chissà che, nel giro di due/tre anni, non la vedremo compiere lo stesso percorso di un’altra collega di reparto ormai stabilmente col gruppo di Cincotta, Rebecca Mani.

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