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Giulia Ferrandi: “Felice di essere diventata mamma. Il campo mi manca troppo, tornerò a giocare”

credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

“In questo periodo di stop forzato ho seguito un pochino di più il calcio ed è bellissimo vedere quanto il livello si sta alzando. Mentirei se ti dicessi che non mi manca, anzi. Ora sono sempre più convinta di tornare e togliermi ancora qualche sassolino dalle scarpe”.
A dircelo senza nessun giro di parole è stata Giulia Ferrandi, che a marzo ha messo al mondo il piccolo Leo. Anno lontano dai campi che sembra aver caricato oltre modo la classe ’92, pronta dunque a infilare nuovamente i lacci negli scarpini, che rincara:
“Spero di riuscire a trovare una soluzione che mi permetta di vivermi il piccolo Leo e di allenarmi senza troppi pensieri. Mi sto allenando e non vedo l’ora di iniziare a fare sul serio.
Sono sorpresa dalla stima che sto ricevendo da direttori e direttrici. Il telefono ha iniziato a squillare e ad oggi ogni proposta mi ha dato da pensare”.

credit photo: Emanuele Colombo – photo agency Calcio Femminile Italiano

Sugli ultimi mesi vissuti tra poppate e pannolini, invece, Ferrandi ci confida: “Le prime settimane devo ammettere che sono state molto impegnative. Vita stravolta e c’è sempre quel timore, ora molto meno, di non essere una buona mamma. L’appoggio e la presenza costante di Andrea, il mio compagno. Mi ha aiutata tantissimo. Tra poco sono tre mesi e il piccolo non fa altro che regalarci emozioni uniche”.
Meno di un mese, invece, agli Europei di Svizzera che la centrocampista inquadra, sponda Italia, cosi: “Spero con tutto il cuore che le Azzurre non arrivino troppo stanche ad un appuntamento cosi importante. Le aspettative credo siano alte anche dato dai carenti risultati della squadra maschile. Siamo molto orgogliose e sono sicura che le ragazze non ci deluderanno”.

credit photo: Emanuele Colombo – photo agency Calcio Femminile Italiano

Sul gruppo guidato dal CT Andrea Soncin, poi, l’ex di Napoli, Lazio e Fiorentina, tra le altre, ricorda: “Sicuramente gli ultimi risultati hanno dato degli spunti interessanti e hanno dato alle ragazze un po’ di consapevolezza e di forza per i prossimi impegni.
A differenza del mondiale c’è un gruppo più giovane ma con ragazze d’esperienza come Cristiana Girelli e Barbara Bonansea che dovranno essere brave a trascinare la squadra nei momenti più difficili. Sono sicura che lo faranno al meglio”.
In chiusura la calciatrice bergamasca, che ha vestito la maglia della Nazionale Under 17 e 19, ci lascia con una battuta sulle possibili trascinatrici dell’Italia in Svizzera: “Sono tutte ragazze fortissime, ma vedendo le ultime partite sono sicura che Elena Linari, Emma Severini, Arianna Caruso e Sofia Cantore saranno le giocatrici chiave”.

Fiorentina: ufficiale il nome del successore di De La Fuente

Credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio Femminile Italiano

ACF Fiorentina comunica di aver affidato l’incarico di Allenatore della Prima Squadra Femminile a Pablo Piñones-Arce. Cileno di origine ma nato e cresciuto in Svezia, il tecnico classe 1981 ha un importante passato da giocatore, nel ruolo di attaccante, tra Svezia, Italia e Danimarca.

La sua carriera da Allenatore inizia nel calcio maschile nel 2016, come Assistente Allenatore dell’Hammarby. Nel 2019 guida il Frej e nel 2020 gli viene affidata la panchina dell’Hammarby Femminile. Piñones-Arce porta la squadra svedese a vincere il Campionato Nazionale di Seconda Divisione, conquistando la promozione in Damallsvenskan. Sempre con l’Hammarby l’anno successivo colleziona il doblete svedese, vincendo sia il titolo di Campione di Svezia sia la Coppa di Svezia.
Nel 2024 si sposta negli Stati Uniti dove ricopre il ruolo di Direttore Tecnico per gli Houston Dash, squadra della National Women’s Soccer League, il massimo Campionato americano.

A partire dal 1 luglio 2025 Mister Piñones-Arce sarà ufficialmente il nuovo allenatore della ACF Fiorentina Femminile, firmando un contratto che lo legherà al nostro club fino al 30 Giugno 2026, con l’opzione a favore del club anche per la stagione sportiva 2026/27.

Inizia oggi un nuovo capitolo in Viola: buon lavoro Mister!

Falconara-Bitonto: servono i rigori per decidere la seconda finalista

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Pescara attendeval’Okasa Falconara lo raggiunge nel più difficile dei modi e cioè estromettendo alla “bella”, ai rigori, il Bitonto campione in carica da due anni consecutivi, che cede il passo tra gli applausi. Ora l’ultimo atto che assegnerà lo scudetto e chiuderà la stagione: appuntamento il prossimo 15 giugno alle ore 21, al Pala Giovanni Paolo II di Pescara, in diretta su Sky Sport e su YouTube.

LA PARTITA – Una gara -3 al cardiopalma quella del PalaBadiali, che si accende soprattutto nella ripresa: sono le reti di Tampa e Grieco a stappare la semifinale decisiva, ma Cortès e Balardin riportano tutto in parità. Nei supplementari, subito un colpo di scena: doppio giallo a Renatinha e tiro libero di Isa Pereira che Jozi Oliveira riesce solo a toccare. Primo vantaggio dell’Osaka Falconara che raddoppia poco dopo con Sestari, ma il Bitonto non molla: in soli 35” è di nuovo 4-4 con Grieco e Mansueto. Servono i rigori. Al quinto tiro, Sestari para su Grieco, mentre Balardin la piazza dove Jozi non pu arrivare. 8-6 il finale.

LA FINALE – Quindi sarà di nuovo Pescara-Falconara, così come è stato nel 2020/21 (con le biancazzurre sotto il nome di Montesilvano) e nel 2021/22. Un titolo a testa. E ora un’altra sfida che vale il tricolore tra la prima e la seconda classificata al termine della regular season: due eccellenze sono arrivate fino in fondo, ma ora soltanto una verrà incoronata regina della Serie A Fabless.

OKASA FALCONARA-BITONTO 8-6 d.t.r. (0-0 p.t., 2-2 s.t., p.t.s. 4-2, s.t.s. 4-4)

SERIE A FABLESS – PLAYOFF SCUDETTO
QUARTI DI FINALE
1)
 PESCARA FEMMINILE-CAGLIARI (gara-1 4-2, gara-2 5-2)
2) TIKITAKA FRANCAVILLA-KICK OFF 6-5 d.t.r. (3-2, 4-6)
3) BITONTO-CMB FUTSAL TEAM (2-1, 7-1)
4) OKASA FALCONARA-LAZIO (5-1, 7-2)

SEMIFINALI – GARA-3 – 08/06
X) PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA (gara-1 3-2, gara-2 9-4)
Y) OKASA FALCONARA-BITONTO ore 19 (4-2, 0-2)

FINALE – GARA UNICA – 15/06
PESCARA FEMMINILE-OKASA FALCONARA

Isabella Di Natale: “Nazionale? Sono sicura che arriveranno delle sorprese positive”

“Dopo Europei e Mondiali speravo in una reazione delle Azzurre e l’impatto così immediato e positivo di Andrea Soncin sulla panchina ha superato le aspettative. Il cambio di guida tecnica ha dato nuova motivazione e, probabilmente, anche un approccio tattico più adatto alle caratteristiche della squadra”.
A dircelo è stata Isabella Di Natale, giornalista 29enne originaria della provincia di Catania, che sulla Nazionale continua: “In Svizzera sarà fondamentale mantenere l’intensità e la forza mentale mostrate finora. Ricordiamoci che anche i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale durante le partite. Anche se l’Italia non è tra le favorite, sono sicura che arriveranno delle sorprese positive”.


Di Natale poi sul movimento femminile aggiunge: “L’interesse per il calcio femminile sta indubbiamente crescendo. In questo un ruolo fondamentale lo ha avuto la maggiore visibilità televisiva. Oggi il ‘successo’ passa da lì e dai social, per cui se manchi in quel contesto è come se non esistessi. L’arrivo su Sky, Dazn e Rai ha consentito al pubblico di accedere alle partite spesso anche in chiaro, di conoscere le singole giocatrici e di appassionarsi alle loro storie. C’è curiosità verso un campo da esplorare. A mio parere, servirà ancora molto tempo per raggiungere i livelli del calcio maschile, ma si stanno costruendo ottime basi”.
Isabella, laureata in Giurisprudenza e specializzata in professioni legali, poi sposta l’attenzione su uno degli obiettivi raggiunto nei mesi scorsi: “La presentazione dell’album Panini al femminile è un segnale di normalizzazione. Prima di questa stagione le figurine venivano incluse in quello maschile, come a riservare un angolo a qualcosa che non poteva reggere in autonomia. Ora una bambina può sfogliare un album e trovare le sue giocatrici preferite, scambiarle e divertirsi esattamente come abbiamo fatto tutti noi davanti ad un pacchetto appena preso in edicola”.


La giornalista siciliana, giurista di formazione specializzata in professioni legali a Pisa, sul suo approccio con il pallone, invece, ricorda: “Da piccola mi piaceva tirare calci al pallone. Mi ricordo che d’estate andavo per alcune settimane in un paesino di montagna e con gli altri bambini ogni occasione era buona per stare all’aria aperta a divertirci.
Si stava in strada perché su quella via passavano pochissime macchine e ovviamente non
c’erano regole, si tirava verso una porta immaginaria e basta. Ci divertivamo moltissimo,
anche se qualche rimprovero per le pallonate sui portoni dei vicini ce lo siamo beccati. La
calciatrice però non avrei potuto farla, ho davvero poca resistenza nella corsa”.
La classe ’96, poi, indica una calciatrice in particolare che vorrebbe incontrare: “Mi piacerebbe intervistare Choe Il-Son, 18 anni appena e già una promessa del pallone.
La sua squadra, la Corea del Nord, a settembre ha vinto il Mondiale Under20. Nella foto di
gruppo, col trofeo in mano, le ragazze hanno tutte lo stesso identico taglio cortissimo di
capelli. Un dettaglio che può sembrare banale, ma invece racconta tanto del modo di vivere il calcio femminile. Per questo le chiederei come vive l’esperienza di calciatrice nel suo
Paese, con quali opportunità e con quali sfide si è dovuta confrontare
Da giornalista mi affascinano le storie particolari, poco conosciute, che sono però anche le più interessanti”.

Isabella, che ha frequentato il centro per il Giornalismo radiotelevisivo di Perugia e quello di documentazione giornalistica di Roma. poi sul calcio femminile italiano ci confida: “Fino al 2022 se un uomo giocava a calcio era considerato un calciatore, se giocava una donna, le si chiedeva: ‘E nella vita che lavoro fai?’. Adesso le atlete hanno tutele, contratti dignitosi e la possibilità di dedicarsi a tempo pieno alla loro carriera sportiva. Il riconoscimento è anche economico, nonostante i salari minimi siano pari a quelli della Serie C.
L’ingresso di tante società maschili nel movimento femminile ha fornito una spinta decisiva.
Club con strutture consolidate hanno portato risorse, know-how organizzativo e una visibilità impensabile fino a pochi anni fa”.
La giornalista, che ha studiato all’Università di Teramo, conclude: “A questo proposito mi viene sempre in mente il caso del rugby, altro sport che seguo, dove il professionismo per le ragazze non è ancora una realtà. Le atlete della Nazionale si allenano dopo una giornata di lavoro o di studio, con sacrifici enormi. Anche i numeri segnano un divario spaventoso: gli spettori per una partita del torneo Sei Nazioni femminile sono circa 2500, per i maschi si va oltre i 60mila. Spero che possa arrivare la stessa rivoluzione introdotta nel calcio”.

Cesena: test e raccolta dati per contribuire allo sviluppo della ricerca applicata al calcio femminile

Photo Credit: Cesena FC Femminile
Il Cesena Femminile ha svolto una giornata di test presso il Centro Sportivo Universitario Record di Bologna, nel Laboratorio di Antropometria e Fisiologia Applicata
Le atlete sono state sottoposte a valutazioni antropometriche e test atletici – tra cui pletismografia ad aria (gold standard per la body composition), plicometria e circonferenze, bioimpedenziometria e counter movement jump – con l’obiettivo non solo di monitorare il lavoro svolto durante la stagione dal punto di vista nutrizionale ed atletico, ma anche di contribuire attivamente allo sviluppo della ricerca scientifica applicata al calcio femminile.
I dati raccolti saranno infatti parte di uno studio volto a identificare parametri ottimali di composizione corporea e performance, fondamentali per il progresso e la valorizzazione dell’atleta donna nel mondo calcistico.
Ad maiora

Angelica Dibiase, CMB: “Per essere una neo promossa abbiamo fatto più che bene”

Credit: CMB, Marianella Pandolfi

In casa CMB la Serie A di futsal si è conclusa con un ottimo piazzamento nei play-off scudetto. Nelle ore scorse, in casa lucana, abbiamo raggiunto Angelica Dibiase, calcettista che sull’annata ci ha confidato:
“Dall’inizio alla fine è stato un campionato sempre in crescita, nonostante, gli infortuni di alcune giocatrici. Di quello fatto questa stagione possiamo essere tanto soddisfatte, sia singolarmente che come gruppo”.
L’estremo difensore poi aggiunge: “Possiamo ritenerci soddisfatte, siamo partite con un gruppo che era alle prime esperienze. C’era chi era al primo anno nella massima serie, chi veniva da altri campionati ed è venuta a giocare per la prima volta in Italia”.

Dibiase, che in carriera ha difeso anche i pali della Nazionale, sulla stagione delle lucane chiosa: “Nessuna di noi aveva mai giocato insieme, quindi c’è voluto un po’ di tempo per trovare l’unione in campo e nonostante tutto abbiamo raggiunto gradi risultati. Sono arrivate la qualificazione alla Coppa e quella ai play-off oltre ai grandi risultati contro grandi squadre. Per essere una neo promossa e ‘nuova’ squadra credo che abbiamo fatto più che bene”.
La classe ’92, invece, sulla sua stagione ammette: “A livello personale è stato un rimettere mattoncino su mattoncino, un ritrovarsi allenamento dopo allenamento. Volevo lavorare, tanto e appunto ritrovarmi. È stato un ennesimo anno di crescita dove ho imparato tante altre cose e ho iniziato a ritrovarmi, questo grazie anche al mio preparatore Cipriano e le mie compagne di reparto”.

L’estremo difensore nato a Matera poi ricorda: “Di questa annata sono tanti i momenti che porterò con me. Dai momenti di leggerezza con la squadra a quelli anche pesanti, dal gioire per un goal una vittoria a una pacca su una spalla per una partita andata male, dal grande calore che il nostro palazzetto ci ha riservato ogni gara. Sono tanti, per me è stato un anno tanto importante, uno dei più importanti vissuti, dove ho imparato tanto anche come persona a prescindere dalla giocatrice”.
In conclusione il portiere ex Kick Off, Falconara e Montesilvano chiude un messaggio a compagne e tifosi:  “Ringrazio tutti per quello che è stata questa stagione. Da ogni compagna di squadra all’ultima persona dello staff e società. Grazie ai tifosi per averci seguito ogni partita in casa e per aver fatto pazzie fuori casa, per aver cantato gioito e sofferto con noi fino all’ultimo! Siete stati energia bella e pura per noi”.

Orobica: iscrizioni aperte per la Summer Camp e al Football Camp 2025

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Dal 20 Marzo iscrizioni aperte al Summer Camp e al Football Camp 2025
Durata 5 settimane: dal 30 giugno al 01 agosto
L’Orobica organizza il 4^ Summer Camp e il 3^ Football Camp 2025 ad Arcene e dà vita alle attività multisport con ben 21 sport differenti proposti da laureati in scienze motorie, esperti sportivi, maestri e tecnici qualificati dalle Federazioni del CONI
 
Massimo 30 posti a settimana
Le attività si svolgeranno, come di consueto, presso il Centro Sportivo di Arcene e il Parco delle Bandiere e saranno dedicate a tutte le bambine/i e a tutte le ragazze/i nate/i tra il 2010 e il 2019 (6 anni compiuti)
Osservazione iniziale di atlete/i e individuazione degli obiettivi da prefiggersi e da perseguire insieme (adattandoli alle esigenze di ogni ragazza/o) durante il percorso sportivo e sui quali focalizzarsi durante la settimana.
Programma delle giornate:
9.00 esercizi tecnico/coordinativi
10.30 merenda
11.00 esercitazioni tecnico/tattiche
12.00 Cambio abbigliamento
12.30 Pranzo
13.30 Momento ricreativo e di studio
15.00 esercitazioni funzionali/partite
17.00 Cambio abbigliamento
17.15 Merenda
17.30 Rientro a casa
 il kit da gioco
– 1 magliette tecniche
– 1 pantaloncino
– 1 paio di calze tecniche
i pasti:
– 5 pranzi
– 10 merende
il diploma finale
il regalo di fine Camp
Confermate le gite settimanali e le giornate in piscina con la possibilità di svolgere le attività al centro per chi non volesse partecipare.
Ora dedicata allo svago e, per chi volesse, allo svolgimento dei compiti estivi con lo Staff del Supporto Scolastico Specializzato.
Prenotazioni entro il 10 Giugno attraverso la compilazione dei moduli che verranno spediti via whatsapp e/o e-mail.
Possibilità di pagare con Pos, Bonifico, Contanti e in 3 Rate con Carta di Debito/Credito.
Contatti per informazioni:
 prenotazioni@sporteventiarcene.com
 segreteria@orobicacalciobergamo.com

Coppa Italia Primavera: le pagelle della Juventus, Casella super

Photo Credit: Paolo Comba-Photoagency Calcio Femminile Italiano

Ecco, di seguito, le nostre valutazioni sulle protagoniste della finalissima di coppa Italia Primavera, che ha visto prevalere la Juventus sulla Fiorentina, presso il Centro di Preparazione Olimpica a Tirrenia (Pisa)

JUVENTUS

Mustafic 6: passa il primo tempo a guardare la sua squadra che gioca nella metà campo avversaria. Nel secondo, le tocca partecipare alla partita, ma se la sbroglia con poco più della ordinaria amministrazione.

Tosello 7: è sempre attenta e concentrata in difesa, oltre che ficcante nelle sue discese sulla fascia: e da un suo perfetto cross, nasce la rete del raddoppio.

Casella 7.5: nella prima frazione è una vera spina nel fianco della difesa fiorentina e sforna suggerimenti alle compagne come se fossero biscotti: la rete di Zamboni è in gran parte anche merito suo! (dal 75’ Bertora 6: si accontenta dell’ordinaria amministrazione)

Termentini 6: da perfetta capitana, vede che le compagne sono piuttosto in palla e allora lascia che scorrazzino a loro piacimento: tanto lei, non abbandona la posizione in copertura.

Gallo 6.5: agisce da centrale difensivo, con grande applicazione, ma non disdegna sgroppate partendo sulla fascia o sul centro: è sempre e comunque affidabile.

Cocino 6: probabilmente si rende conto che la squadra potrebbe correre il rischio di scoprirsi troppo ed allora preferisce navigare nella propria metà campo. (dal 63’ Davico 6: grosso modo come la compagna che ha sostituito, ma nel finale è solo il portiere avversario a negarle il gol)

Enriconi 6.5: cerca di cucire il gioco fra retrovia ed attacco, ma certe volte la velocità delle sue compagne sembra coglierla di sorpresa. Meglio nella ripresa, dove prova pure a cercare la soddisfazione personale.

Dalla Gasperina 6.5: gioca solo la prima metà gara, ma fornisce dinamismo e velocità (dal 46’ Bianchi 6: meno ‘esplosiva’ di altre occasioni, ma non demerita di sicuro).

Ferraresi 7: questa volta non segna, ma resta un punto di riferimento offensivo per tutte le compagne: si disimpegna benissimo nel ruolo di centravanti-boa e crea spazio per le incursioni altrui (dal 75’ Santarella 7: un quarto d’ora di puro spettacolo, per lasciare più di un segno).

Zamboni 7: si batte a tutto campo ed ha l’onore di sbloccare il risultato, pure se ‘zoppicante’ per un infortunio: il duetto con Casella è vero godimento calcistico (dal 63’ Di Bello 7: è più ala della sua compagna, ma quando si accende sa ‘illuminare’ quanto lei).

Bellagente 7: sulla fascia sinistra si trova alla perfezione con Casella ed insieme mettono in crisi la difesa viola: il gol del raddoppio è un premio cercato con grande ostinazione.

Bruzzano 10: la sua creatura è praticamente perfetta nella prima parte e con i cambi, nella seconda, ripristina nel finale quella superiorità che le avversarie stavano provando a scalfire. In stagione ha vinto tutto quello che poteva vincere: che dire di più?

Coppa Italia Primavera, le pagelle della Fiorentina: Zuluri Mvp delle toscane

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ecco, di seguito, le nostre valutazioni sulle protagoniste della finalissima di coppa Italia Primavera, che ha visto prevalere la Juventus sulla Fiorentina, presso il Centro di Preparazione Olimpica a Tirrenia (Pisa)

FIORENTINA

Zuluri 8.5: se la Fiorentina non subisce una punizione peggiore, il merito è tutto suo: compie parate strepitose a più riprese e patisce una sola indecisione, ma in occasione dell’ultima rete. Riesce comunque a riscattarsi ampiamente, anche nei minuti di recupero.

Benedettini 6.5: in difesa è l’unica a salvarsi, creando anche qualche grattacapo alla retroguardia bianconera.

Lombardi 5.5: nella prima frazione è spesso in grave difficoltà. Migliora nella ripresa, come tutta la squadra, ma non abbastanza meritarsi la sufficienza.

Pieri 5: da capitana, patisce forse maggiormente il gioco carente della propria squadra. Nella ripresa prova ad aumentare la grinta, ma finisce solo per innervosirsi con le compagne.

Tomasoni 6: non propone nulla di sensazionale, ma sotto il pressing juventino riesce a non disunirsi troppo.

Cherubini 5.5: dovrebbe essere il terminale offensivo a sinistra, ma raramente riesce a liberarsi delle presenze juventine mantenendo il possesso del pallone.

Ciabini 6.5: nel primo tempo è una delle poche a fornire sprazzi di gioco offensivo, ma troppo spesso la perdita del pallone da parte delle sue compagne la costringe a… ripiegare (dal 82’ Andreoni ng).

Di Benedetto 6: una partita senza macchia ma anche senza lode. Cerca di rendersi utile, ma è un po’ tutta la squadra ad essere poco lucida (dal 56’ De Gregorio 6.5: il suo ingresso coincide con il miglior momento viola. Ma non dura a lungo).

Baccaro 6: lotta e si sbatte, ma è poco lucida a ridosso dell’area bianconera (dal 74’ Orava 6.5: ci mette tanta volontà, anche in copertura, ma i palloni che le arrivano sono quasi sempre difficili da giocare).

Ieva 6: dovrebbe essere il ‘faro’ del centrocampo, ma questa volta la sua luce si vede poco (dal 46’ Bedini 7: è grazie alle sue iniziative, se la Fiorentina crea dei grattacapi alla difesa juventina: ma non può fare tutto lei…).

Arpegaro 5.5: la sua valutazione è analoga alla compagna di reparto Ieva, ma lei in più perde qualche pallone di troppo ed in maniera pericolosa (dal 82’ Cavallini ng).

Melani 6: il suo capolavoro l’ha compiuto portando la squadra in finale partendo da un girone difficile, ma la squadra questa volta non ha dato segni di vitalità. Ha provato a rianimarla nel secondo tempo ed in parte c’è riuscito: ma forse, come sostiene lui, le ragazze erano veramente un po’ stanche.

F.C. Como Women: mercato in uscita e rinnovi, la situazione

Photo Credit: Como Women

La società F.C. Como Women comunica che, in vista della nuova stagione sportiva, è stata avviata una fase di rinnovamento della rosa. In quest’ottica, alcune calciatrici lasceranno ufficialmente il club al termine dell’attuale annata sportiva.

Di comune accordo con le giocatrici Dominika Conc, Berta Bou Salas, Julia Karlernäs, Dominika Škorvánková, Elisa Del Estal, Adelina Engman e Andrea Colombo, si è deciso di non proseguire il percorso condiviso. I rispettivi contratti, in scadenza naturale il 30 giugno 2025, non saranno rinnovati.

Per quanto riguarda le situazioni di alcuni prestiti, la società saluta Roberta Aprile, Valentina Soggiu e Lena Hansen, che faranno rientro alle rispettive squadre di appartenenza.

Il club desidera ringraziare tutte le atlete per l’impegno, la dedizione e la professionalità dimostrati durante la loro esperienza a Como, augurando loro il meglio per il prosieguo delle rispettive carriere.

A tutte loro va il più sincero ringraziamento per il contributo offerto dentro e fuori dal campo, per i valori espressi e per aver onorato la maglia del Como Women.

 

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