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Tavagnacco, Beatrice Beretta : “Giocare in Friuli è un importante trampolino di lancio”

Alla scoperta di Beatrice Beretta, classe 2003, gioiellino del Tavagnacco, arrivata in prestito dalla Juventus Primavera, società con la quale ha vinto il torneo di Viareggio, disputando eccellenti prestazioni in due stagioni.

Ciao Beatrice, per iniziare, una breve descrizione del tuo ruolo
“Il portiere è un ruolo particolare ed un po’ solitario da accompagnare con un tocco di pazzia che ti permette di non aver paura; sull’estremo difensore ci sono tante responsabilità e si richiede molto coraggio; per svolgere il ruolo tra i pali è necessario una grande potenza nelle gambe e una forte capacità di interpretazione delle situazioni”.

Esperienze pregresse in carriera
“La mia passione è nata osservando mio fratello giocare con la palla; ho iniziato la carriera, militando per 5 anni nel Gattinara, la squadra del mio paese, laddove ho interpretato tutti i ruoli fino a diventare portiere; da allora sono andata a giocare a Borgosesia, come estremo difensore, confrontandomi sempre con i maschi; a seguire sono passata per 3 anni alla Juventus Primavera, approdando nel calcio femminile, prima di arrivare a Tavagnacco”.

Il ricordo più bello della tua carriera
“La vittoria del torneo di Viareggio, il campionato vinto con l’under 15, le presenze con la nazionale giovanile sono di sicuro i momenti più piacevoli finora vissuti sul terreno di gioco”.

Le persone più importanti che ti hanno sostenuto durante il percorso
“In primis i miei genitori perché hanno sempre sostenuto molti sacrifici per portarmi e venirmi a prendere agli allenamenti; un’altra persona è mio nonno che è sempre venuto a vedermi e sostenermi quando giocavo nella mia squadra del paese e tutt’oggi mi chiede sempre come vanno le partite, infine c’è mio fratello che è sempre stato il mio esempio”.

La tua scelta di approdare al Tavagnacco
“Dopo due anni di esperienza nella Primavera bianconera avevo bisogno di fare un’esperienza fuori per crescere ed entrare nel mondo delle grandi; considero l’arrivo in Friuli, un importante punto di partenza, un trampolino di lancio per poter fare sempre di meglio in carriera, consapevole che il posto da titolare te lo devi sempre guadagnare in campo con le prestazioni, perché nulla è dato per scontato.”

L’ambiente nel Friuli
“Siamo un bel gruppo composto da ragazze giovani ed italiane, integrarsi è stato semplice, mi sono sin da subito trovata a mio agio come se fossi una di casa”.

Il debutto in serie B
“Esordire in serie B con la nuova maglia è stato alquante emozionante, farlo a Pomigliano in una piazza che sta lottando per la promozione in serie A ancora più particolare; prima della gara sentivo un po’ di ansia da prestazione ma poi entrata in partita ho cercato di godermi al massimo il momento”.

Obiettivi stagionali
“La differenza tra il calcio giovanile e quello della serie B è notevole, specie per quanto attiene alla velocità, alla lettura delle situazioni e all’aspetto fisico ma entrare a far parte del mondo delle grandi è di certo stimolante ed appagante; centrare la promozione sarebbe una rivincita ma di sicuro mi appresto a crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista, umano e calcistico”.

Credit Photo: Alessandro Inglese

Pro Sesto, Martina Scuratti : “Sono pronta per giocare nel mondo delle grandi”

Mezzala capace di giocare con disinvoltura in entrambe le fasce, dotata di una buona visione di gioco ed un buon tiro, esprime al meglio le sue caratteristiche nell’inserimento in fase offensiva e nei colpi di testa su palle inattive, non trascurando tuttavia un utile lavoro di copertura e di impostazione della manovra dalle retrovie.

Cresciuta nel Fiammamonza, ha trionfato nelle vesti di capitano con la rappresentativa Lombardia nel Tdr del 2017, prima di esplodere a livello giovanile nelle fila dell’Inter, squadra con cui ha vinto il campionato Primavera nel 2019 oltre ad esordire in prima squadra in serie B.

Alla scoperta di Martina Scuratti, classe 2002, volto nuovo ed emergente della Pro Sesto, squadra capolista a punteggio pieno del girone A di serie C.

Ciao Martina, come ti sei avvicinata al mondo del calcio ?
“La mia passione è nata soprattutto grazie al mio papà che sin da piccolina mi ha sempre portato allo stadio a vedere l’Inter a San Siro. Da subito è nato questo amore per il calcio come per l’Inter.”

Esperienze pregresse in carriera
“Nel 2017, quando ero ancora al Fiammamonza, sono stata capitano della rappresentativa Lombardia u15, con cui ho vinto il titolo nazionale. Successivamente sono stata chiamata all’Inter e non ho avuto dubbi nell’accettare subito. Dopo un primo anno nelle allieve sono salita in primavera con cui ho vinto lo scudetto dopo una stagione 2018/2019 fantastica in cui ho anche esordito in prima squadra in serie B con il mister Delafuente, contro il Cittadella. Quest’anno sono passata alla Pro Sesto in prestito dove mi sto trovando bene, nonostante non abbia avuto ancora molte occasioni di esprimermi.”

I ricordi più belli
“Le final four del Torneo Primavera a Coverciano restano il momento più emozionante della mia carriera; vincere il torneo battendo da sfavorite squadre maggiormente accreditate come Juventus e Roma ci ha dato una maggiore soddisfazione; altrettanto piacevole il ricordo della vittoria allo stadio Manuzzi di Cesena del torneo delle regioni con la Rappresentativa Lombarda.”

Le persone più importanti che ti hanno sostenuto nel tuo percorso
“Il mio papà è la figura più importante, colui che mi ha sempre seguito da molto vicino e supportata nelle mie scelte ed esperienze. Grazie a lui e ai suoi consigli sono sempre cresciuta molto nel corso del tempo. Una menzione speciale la meritano anche tutti gli allenatori e i dirigenti che ho avuto, in particolare mister Alessandro Ruocco.”

I motivi che ti hanno spinto a trasferirti alla Pro Sesto
“Una volta compiuti i 18 anni mi ero riproposta di voler affrontare una realtà diversa da quella del settore giovanile, iniziando a confrontarmi con le grandi.”

Il valore della squadra
“Non ci troviamo in testa alla classifica per caso, la società aveva sin dall’inizio programmato di poter competere per il vertice, è una posizione che ci siamo imposte di raggiungere sin da inizio stagione.”

Credit Photo: calcioinrosa

Bonetti, campionessa in ogni reparto al Verona

Campionesse di ogni tipo, in ogni reparto. Non era facile indicare quale fosse stata la più forte di tutte. Pensavi a Gabbiadini, a Panico o a mille altre giocatrici. Però i colpi Bonetti..

#HVW#CalcioFemminile
Credit Photo: Facebook Hellas Verona Women

Frederikke Thøgersen, Fiorentina Femminile: “In Italia si punta di più sulla tecnica; avanti o dietro, la fascia è il mio territorio”

“All’andata abbiamo disputato un’ottima partita. Loro erano una squadra nuova e si vedeva”, sostiene Frederikke Thøgersen. La calciatrice danese è ospite della consueta rubrica Team Talk sul sito ufficiale della Viola. “Al tempo avevano due o tre cose da sistemare. Ora affrontiamo una formazione più coesa e abituata all’unità. Sarà una partita difficile rispetto all’andata”. L’esterno scandinavo parla poi della sua “retrocessione” in difesa. Un esperimento del tecnico Cincotta che ha fruttato dei risultati. “Per me è stato positivo passare da esterno alto a basso. L’importante è che stia sulla fascia perché è la mia zona, li dò il meglio di me. Giocando più dietro potrei trovarmi ad affrontare Ilaria Mauro. Ha giocato qui per un po’ di tempo e penso sarà un duello interessante”.

“La vittoria contro lo Slavia Praga è stata una svolta per noi – prosegue la numero 25 – è stata una ventata di entusiasmo e fiducia. In Supercoppa lo abbiamo fatto vedere e anche di recente contro il San Marino Academy. La strada è quella giusta, dobbiamo andare avanti così”. L’atleta nordeuropea è alla sua seconda stagione in riva all’Arno: “quando sono venuta in Italia è cambiato tutto. Noi siamo abituati in modo diverso, giochiamo un calcio più fisico. Qui si punta maggiormente sulla tecnica e io volevo migliorarmi al riguardo. Penso di esserci riuscita”.

Thøgersen parla poi di se stessa: “sto studiando la lingua italiana e sto facendo molti progressi. Inoltre mi sono laureata in scienze politiche all’università di Aahrus. Se non fossi una calciatrice mi piacerebbe lavorare nel campo della diplomazia. Il mio fidanzato è anch’egli calciatore – Søren Henriksen difensore del Vendsyssel FF – non parliamo mai di calcio dopo i match. Mi dà comunque molti consigli e penso di essere più brava io a segnare. Di sicuro sono più veloce di lui”. Sulle aspettative del 2021 la danese non ha dubbi: “finiremo la stagione nel miglior modo possibile. La classifica non ci piace e forse non riusciremo a completare gli obiettivi prefissati. Siamo però consapevoli di potercela giocare con tutti e tenteremo di vincere il maggior numero di gare da qui alla fine“, conclude la gigliata.

FIFA Global Transfer Market Report: +23.7% di trasferimenti internazionali nel 2020

Ormai è sempre più visibile l’incremento e sviluppo del calcio femminile in ogni parte del mondo, soprattutto dopo la FIFA Women’s World Cup di Francia 2019. Inoltre, notevole è che nonostante la pandemia globale che ancora oggi colpisce il mondo, questo sport è riuscito ad andare avanti portando giocatrici da una parte all’altra del mondo.

Nel FIFA Global Transfer Market Report 2020 è evidente l’incremento del 23.7% di trasferimenti nel mondo del calcio femminile rispetto al precedente anno, portando così l’ammontare di 1035 trasferimenti internazionali che ha coinvolto 948 giocatrici di 94 differenti nazionali.

Inoltre, il numero di club attivi è cresciuto del 26.4%, passato dal 276 club attivi nel 2019 a 349 nel 2020. I trasferimenti sono stati concentrati principalmente nei mesi di gennaio (185), giugno (118), luglio (190) ed agosto (159). Il tutto ha una stima di 1.2 milioni di dollari investiti per le quote di trasferimento.

Importante è evidenziare che più del 50% di questi trasferimenti sono stati conclusi in meno di due settimane e prima delle chiusure di mercato, dimostrando così forti abilità manageriali.

Il 90% di questi trasferimenti include giocatrici dai 18 ai 29 anni. Riguardo la nazionalità, vi sono principalmente giocatrici statunitensi (20%), seguite poi da brasiliane, australiane, inglesi e canadesi. Invece, è la Spagna la nazione con più giocatrici straniere arrivate nel 2020 (133). Mentre il club con più giocatrici stranieri è il club di Washington dell’OL Reign (13).

La giocatrice più pagata per trasferirsi in un nuovo club è stata Pernille Harder che si è spostata dal Vfl Wolfsburg al Chelsea Women.

Per vedere il report completo, clicca qui.

Credit Photo: Pagina Facebook di Manchester United Women’s Team

Valeria Pirone, Sassuolo: “Iniziato bene il 2021. Io però ho sbagliato troppo”

Valeria Pirone, calciatrice del Sassuolo Femminile, ha commentato la vittoria delle neroverdi in casa contro l’Empoli. Ecco le sue parole a Sassuolo Channel: “L’anno è iniziato bene e abbiamo chiuso bene il girone d’andata. Sapevamo che l’Empoli gioca bene, ha calciatrici forti, abbiamo iniziato la gara con attenzione e determinazione. Abbiamo preparato la sfida per provare a impostare le loro giocate a modo nostro”.

La tua prestazione?
“Io sono severa con me stessa. Ho sbagliato uno davanti alla porta, potevo fare di più. Non mi sono piaciuta ma se è andata bene per gli altri va bene lo stesso. Io voglio sempre segnare, anche di gomito, ma ho sbagliato un po’ troppo in generale e un attaccante non deve sbagliare”.

Roma?
“Dobbiamo andare con la testa giusta, sappiamo che non è per niente facile, andremo lì a fare la nostra gara”.

Credit Photo: Marco Montrone

L’irlandese Diane Caldwell firma col North Carolina Courage

La nazionale irlandese Diane Caldwell ha firmato un contratto di un anno con opzione di rinnovo per un altro anno con il North Carolina Courage. Caldwell porta 10 anni di esperienza nel calcio professionistico a una difesa NC Courage già compiuta. Sarà la prima esperienza dell’irlandese in NWSL. Caldwell lascia così la Frauen-Bundesliga e il club del SC Sand.

“Diane ha l’esperienza, l’intelligenza e la capacità di posizione per essere una grande professionista nella NWSL”, ha detto il coach di NC Courage Paul Riley. “È un difensore senza fronzoli con un eccellente raggio di passaggio ed è una grande minaccia sui calci piazzati. Ha il carattere e la determinazione per essere un leader immediato nel nostro team. È una professionista super appassionata che abbraccerà la cultura del Courage con tutto il cuore”.

Originaria dell’Irlanda, ha collezionato 79 presenze con la Repubblica d’Irlanda dal 2006. Ha rappresentato il suo paese nelle qualificazioni ai Mondiali femminili e alle qualificazioni UEFA Women’s Euro, segnando un totale di tre gol in nazionale.

Si affiancherà alla compagna e centrocampista dell’anno della PFA International Ireland International e dell’NC Courage Denise O’Sullivan.

Credit Photo: https://www.nwslsoccer.com/

Emily Garnier, Fortuna Hjorring: “Non escluderei un ritorno in Italia, la Champions un sogno che si avvera”

“Vivere ad Empoli è stato bellissimo, mi sono sentita a casa anche se ero così lontano dal mio paese. La vita era bella ad Empoli!”. Una dichiarazione d’amore importante che certifica come l’Italia, ed in questo caso la città toscana, faccia sempre colpo. Raggiunta dai nostri microfoni, Emily Garnier ha voluto fare un viaggio nel suo passato italiano e nel suo presente danese. “In Italia mi è piaciuto molto imparare la lingua e la cultura, ma la cosa che mi è piaciuta maggiormente sono il cibo e le bevande. La cosa che mi manca di più è il caffè!!”  

Come ogni storia romantica però ha avuto qualche scossone. E questa volta la Scandinavia è un passo avanti. “Penso che ovunque, purtroppo, si trovano persone che credono negli stereotipi e non amano il calcio femminile o non lo rispettano. Tuttavia direi che la società danese è molto più favorevole a questo sport. Sono molto lungimiranti qui ed aperti a conversazioni su come stanno le cose e su come possono essere migliorate. Penso che l’Italia sia molto orgogliosa del calcio maschile e mi piacerebbe vedere più italiani che sono orgogliosi di tutto il calcio italiano, non solo degli uomini”. 

L’amore non è bello se non è litigarello, e soprattutto se non arricchisce i due partner. “Penso di essere una giocatrice molto più completa dopo la mia esperienza in Italia. Ironia della sorte, la parte del gioco che ho migliorato di più è stata quella offensiva. Mi sono sentita molto più a mio agio nel distribuire la palla in modo da preparare la mia squadra ad iniziare la manovra d’attacco”. 

In una relazione, bisogna fare il salto di qualità e spesso coincide con l’abbandonare una strada. Senza però chiuderla definitivamente. “Ho avuto l’opportunità di fare un passo avanti nella mia carriera, quindi l’ho colta. Il Fortuna è noto in tutta Europa come un club di alto livello per essere costantemente in Champions League vincendo la Danish League. Per quanto riguarda il ritorno, l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore, quindi non escluderei nulla”. 

Quali sono le principali differenze tra il calcio danese e quello italiano?
“Ogni campionato di calcio del mondo ha uno stile diverso. Il calcio italiano che ho vissuto è stato molto appassionato e pieno di creatività, mentre il calcio danese è più organizzato e laborioso. Mi è piaciuto molto giocare in entrambi i campionati per quanto diversi possano essere, entrambi mi hanno insegnato molto”.

Con la sua nuova squadra ha avuto la possibilità di debuttare in UWCL. Quali obiettivi ha in questa competizione?
“Giocare in Champions League è un sogno che si avvera. È l’apice dell’esperienza europea e da bambino negli Stati Uniti sembrava tutto così bello e lontano. Quindi poter giocare e vincere il nostro primo round è stata davvero un’esperienza speciale. Come giocatrice di calcio, vuoi giocare contro le migliori giocatrici e le migliori squadre. Il mio obiettivo in UWCL è lavorare con la mia squadra per combattere fino in fondo in ogni partita, indipendentemente dall’avversario. Alla fine della giornata non importa quale squadra sei. Quando scendi in campo siamo tutte solo calciatrici che fanno tutto il possibile per vincere”. 

Com’è la situazione in Danimarca tra Covid e campionato?
“Il Covid è un casino ovunque, quindi abbiamo avuto alcuni problemi, ma la Lega è stata molto brava nel mantenere i giocatori, lo staff e i tifosi al sicuro in questi tempi incerti. Abbiamo tre partite che avrebbero dovuto essere giocate nel 2020 e che recupereremo quest’anno. Tuttavia, mi sento molto fortunata a giocare. Le cose sono difficili, ma il calcio porta molta gioia nel mondo”. 

Nella squadra con lei ha diversi elementi della nazionale danese. Come hanno affrontato la doppia sfida contro la nostra Nazionale?
“Ovviamente l’Italia è stata un’avversaria molto forte e le mie compagne erano entusiaste di quelle partite. È stato davvero divertente per me guardarle visto che ho giocato con o contro molte giocatrici di entrambe le selezioni”. 

Quali sono i suoi obiettivi futuri?
“Il mio obiettivo futuro è solo quello di continuare a crescere nel calcio e raggiungere il mio più alto potenziale possibile. Ci sono molte cose che sono entusiasta di migliorare nel mio gioco!” 

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“Living in Empoli was wonderful, I felt at home even though I was so far from my country. Life was good in Empoli!”. An important declaration of love that certifies how Italy, and in this case the Tuscan city, always impressesReached by our microphonesEmily Garnier wanted to take a journey into her Italian past and her Danish present“In Italy I really enjoyed learning the language and culture, but the thing I liked the most is the food and the drinks. The thing I miss the most is the coffee !!” 

Like any romantic storyhoweverit has had some shocks. And this time Scandinavia is one step ahead. “I think that unfortunatelyeverywhere there are people who believe in stereotypes and don’t like women’s football or don’t respect itHowever I would say that the Danish company is much more in favor of this sport. They are very far-sighted here and open to conversations about how things stand and how they can be improved. I think Italy is very proud of men’s football and I would like to see more Italians who are proud of all Italian football, not just men”. 

Love is not beautiful if it is not a quarrel, and especially if the two partners are not enriched“I think I am a much more complete player after my experience in ItalyIronically, the part of the game that I improved the most was the offensive one. I felt much more comfortable distributing the ball in order to prepare my team to start the attack maneuver“. 

In a relationship you have to make the leap in quality and often it coincides with abandoning a pathBut without closing it permanently“I had the opportunity to take a step forward in my career, so I took it. Fortuna are known throughout Europe as a top-tier club for consistently being in the Champions League by winning the Danish League. As for the returnItaly has a special place in my heart, so I wouldn’t rule out anything”. 

What are the main differences between Danish and Italian football?
Each football championship in the world has a different style. The Italian football that I have experienced has been very passionate and full of creativitywhile Danish football is more organized and hardworking. I really enjoyed playing in both leagueshowever different they are, they both taught me a lot ”. 

With her new team, she had the chance to make her UWCL debutWhat are your goals in this competition?
“Playing in the Champions League is a dream come trueIt’s the pinnacle of the European experience and as a kid in the US it all felt so beautiful and far away. So being able to play and win our first round was really a special experienceAs a soccer player, you want to play against the best players and the best teams. My goal in UWCL is to work with my team to fight to the hilt in every match, regardless of the opponent. At the end of the day it doesn’t matter which team you are. When you take the field we are all just players who do everything possible to win ”. 

How is the situation in Denmark between Covid and the championship?
Covid is a mess everywhere, so we have had some problemsbut the League has been very good at keeping the players, staff and fans safe in these uncertain times. We have three games that should be played in 2020 and that we will make up for this yearHowever, I feel very lucky to play. Things are difficultbut football brings a lot of joy to the world”. 

In the team with her she has several elements of the Danish national team. How did they face the double challenge against our national team?
Obviously Italy was a very strong opponent and my teammates were enthusiastic about those matches. It was really fun for me to watch them as I played with or against many players from both selections“. 

What are her future goals?
“My future goal is just to keep growing in football and reach my highest potential possibleThere are a lot of things I’m excited to improve in my game! “ 

Fiorentina Femminile: “Riuscito l’intervento a Marta Mascarello”

La Fiorentina ha emesso un comunicato a proposito della situazione legata alla centrocampista infortunata: In data odierna (20/02/2021 ndr), la calciatrice Marta Mascarello è stata sottoposta ad intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’atleta sarà  dimessa nella giornata di domani e inizierà nei prossimi giorni il programma riabilitativo.

Your Westfield Matildas 2021 guide – date chiave da non perdere quest’anno per seguire le Australiane

Mentre l’epidemia di COVID-19 nel 2020 potrebbe aver fatto saltare i piani di molti, il 2021 si sta profilando come un anno entusiasmante per le Westfield Matildas.

Mancano meno di 200 giorni all’inizio del torneo di calcio femminile delle Olimpiadi di Tokyo, dove l’Australia sarà una delle 12 nazioni rappresentate.

Ecco alcune date ed eventi chiave da inserire nel calendario del 2021 (alcuni dettagli elencati di seguito saranno probabilmente soggetti a modifiche a causa della continua evoluzione del coronavirus).

Inizia l’era di Tony Gustavsson

Gennaio 2021 segna l’inizio ufficiale del ruolo di Tony Gustavsson come capo allenatore delle Westfield Matildas. Lo scorso settembre è stato annunciato che il mentore svedese guiderà l’Australia nelle due competizioni olimpiche (Tokyo e Parigi), alla AFC Women’s Asian Cup in India nel 2022 e, alla FIFA Women’s World Cup Australia/New Zealand 2023. Gustavsson sta già conoscendo le giocatrici, mentre prosegue la pianificazione del suo primo campo di allenamento con la squadra nel 2021.

Torneo di calcio femminile alle Olimpiadi di Tokyo 2021

Fase di gruppo: 21 luglio (mercoledì), 24 (sab), 27 (mar)
Quarti di finale: 30 luglio (ven)
Semifinale: 2 agosto (lun)
Medaglia di bronzo: 5 agosto (Gio)
Medaglia d’oro: 6 agosto (ven)

Nonostante la pandemia di COVID abbia messo sottosopra il mondo, le Westfield Matildas si sono assicurate il passaggio alle Olimpiadi del 2020 (ora 2021).

Dodici nazioni (dieci confermate) scenderanno in campo a Tokyo: Australia, Brasile, Canada, Canada, Gran Bretagna, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Svezia, USA, Zambia, Repubblica di Corea, Repubblica di Corea o Cina PR & Cameron o Cile

Le prime due squadre di ogni gruppo e le due migliori terze classificate si qualificheranno per i quarti di finale, dove inizia la fase ad eliminazione diretta del torneo.

Nessuna squadra di calcio australiana è mai tornata a casa da una partita olimpica con una medaglia e le Westfield Matildas sono pronte e desiderose di scrivere la storia nel 2021.

Amichevoli internazionali

Mentre le amichevoli internazionali contro USWNT e il Canada sono state purtroppo rimandate, il 2021 potrebbe benissimo vedere questi scontri di nuovo sul tavolo. Mentre i dettagli devono ancora essere confermati e non ci sono ancora date da fissare, le Westfield Matildas sperano di mettersi alla prova contro alcune delle migliori nazioni del mondo nel 2021.

Photo Credit: Westfield Matildas

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