Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3952

Alessia Pecchini, Chievo Verona: “Essere una veterana è una responsabilità. Obiettivo salvezza, ma io vado in campo per vincerle tutte”

Difficile pensare di intercettarla per quanto siamo abituati a pensarla esclusivamente in movimento, a vederla sfrecciare continuamente da una parte all’altra della fascia, destra o sinistra che sia. Per lei fa poca differenza ormai.
Ma in questo periodo di festività si è fermata per un attimo anche lei e ne ha approfittato per intervenire ai microfoni di Chievo1929.it.
Stiamo parlando della nostra Alessia Pecchini, bandiera gialloblù e punto di riferimento della squadra allenata da mister Dalla Pozza.

La nostra numero 13 ha parlato proprio del suo lungo percorso nel club dove è cresciuta sin da bambina. Un viaggio che dura ben diciannove anni che le ha permesso di diventare una delle giocatrici più rappresentative della storia gialloblù: Essere tra le veterane è bello ma anche una responsabilità, abbiamo il compito di aiutare le più giovani a farle crescere affinchè possano dare il loro prezioso contributo. Ho iniziato a giocare a calcio molti anni fa nella Fortitudo Mozzecane. È bello vedere l’evoluzione di una società di comune che lavorando bene e credendo nei propri sogni e negli obiettivi è arrivata in Serie B“.
Fino ai più recenti avvenimenti, con l’incontro delle due realtà e la nuova denominazione che ha condotto all’inizio della nuova era targata ChievoVerona Women: “È nata subito una grande intesa perchè i valori delle due società si assomigliano, permettendoci di crescere grazie anche alla fortuna di allenarsi in un centro come quello del Bottagisio. Daremo il massimo per questa squadra”.

Alessia ha raccontato i momenti più belli con la maglia della società della Diga che, come spesso accadde, ha vissuto da grande protagonista. Indimenticabile per lei il derby della scorsa stagione vinto contro il Cittadella: “Un 1 a 0 molto sofferto sotto una bufera di pioggia e un campo ai limiti della praticabilità – ricorda la calciatrice. Quella partita c’ha dato una grande mano per risollevarci. Un altro ricordo bellissimo di questa stagione il mio primo gol in gialloblù a Brescia, anche quello in un match molto duro dove dovevamo fare assolutamente risultato”.

Un pensiero va anche alle difficoltà legate alla pandemia, che ha fermato per quasi un mese l’attività agonistica della squadra clivense: “Quest’anno siamo state colpite in prima persona dalla pandemia, con dei momenti molto duri per noi e per la società, da cui però ci siamo riprese bene. Speriamo ci poterci allenare sempre bene e continuare il campionato.”

Infine “PEC”, come la chiamano in squadra, ha rivolto lo sguardo all’immediato futuro e ai prossimi traguardi da raggiungere con il Chievo Women. Parole da cui emerge tutta la sua determinazione e quell’innata mentalità vincente che l’ha sempre contraddistinta: “Per il Chievo l’obiettivo è salvarsi il prima possibile ma facendo un campionato da protagoniste. Io vado sempre in campo per vincere, che sia un’amichevole o una partita di campionato. Quello che facciamo ogni settimana è lavorare per portare a casa domenica il bottino pieno. Una volta raggiunta la salvezza l’obiettivo sarà arrivare il più in alto possibile“.

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

AC Milan e Segafredo Zanetti fanno squadra

AC Milan e Segafredo Zanetti, due brand globali, si uniscono per portare la passione e l’eccellenza italiana in tutto il mondo a partire dal 2021. Il Club e il Gruppo multinazionale con sede in Italia hanno firmato l’accordo per una partnership che vedrà Segafredo Zanetti diventare il nuovo Official Coffee e Partner rossonero.

Le iniziative che verranno realizzate faranno da cornice ai campionati delle Prime Squadre del Club. AC Milan ha trovato in Segafredo Zanetti un partner ideale, da sempre attivo nel mondo dello sport e fortemente interessato alla promozione di realtà in continuo sviluppo. Lo dimostra l’impegno profuso in questi anni in sport quali il basket e il ciclismo sia al maschile sia al femminile, oltre al forte interesse dimostrato verso la Prima Squadra Femminile rossonera.

Ivan Gazidis, Amministratore Delegato di AC Milan ha dichiarato: “Segafredo Zanetti rappresenta uno dei marchi italiani più amati e conosciuti al mondo. Condividiamo tradizione, passione e eccellenza che, insieme ad una costante attenzione allo sviluppo e all’innovazione, sono valori in cui il nostro Club e i nostri tifosi si identificano pienamente. Sono felice che Segafredo Zanetti possa essere al nostro fianco per i prossimi tre anni”.

Segafredo Zanetti è il brand globale del Massimo Zanetti Beverage Group, tra i più grandi produttori di caffe al mondo, presente in 110 Paesi in tutti i continenti e con 43 milioni di tazzine consumate ogni giorno. “Sin da bambino ho sempre nutrito una grande passione per il mondo dello sport – ha dichiarato il Presidente Massimo ZanettiQuesta passione ha alimentato tutta la mia vita per i valori positivi e socializzanti che lo sport incarna, e per questa ragione da sempre siamo molto attivi nelle sponsorizzazioni a sostegno di molteplici discipline. Il calcio occupa un posto speciale nel mio cuore, così come il Milan occupa un posto speciale nel cuore di milioni di tifosi in tutto il mondo. Questa partnership con AC Milan ha per me il sapore di un “ritorno a casa”, augurandomi di poter contribuire a rinverdire quei successi già celebrati insieme in passato”.

Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer di AC Milan, ha aggiunto: “Siamo felici di accogliere Segafredo Zanetti nella famiglia di partner del Milan. Questa partnership strategica cercherà di centrare gli obiettivi aziendali del Club, facendo leva sulla forza dei brand di AC Milan e Segafredo Zanetti a livello nazionale ed internazionale, attraverso numerose attività innovative che coinvolgeranno i milioni di tifosi rossoneri in tutto il mondo”.

Credit Photo: AC Milan

Il Wolfsburg firma l’islandese Sveindis Jane Jonsdottir e il prestito al Kristianstads DFF

Il VfL Wolfsburg ha portato a termine un’altra firma di contratto. Si tratta della giocatrice Sveindis Jane Jonsdottir che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2024. La 19enne islandese però si trasferirà al Wolfsburg solo tra un anno, poiché trascorrerà il 2021 in prestito al club svedese Kristianstads DFF.

L’attaccante classe 2001 ha giocato per il Keflavik IF in Islanda dal 2015, per poi trasferirsi nel 2020 al club inslandese del Breidablik con cui ha vinto l’Úrvalsdeild kvenna (campionato islandese) segnando 14 goal in 15 presenze e vincendo i premi individuali di Úrvalsdeild Player of the Year e Golden Boot. A livello di Nazionale, ha già fatto 5 presenze nella Nazionale maggiore dell’Islanda.

“Sveindis è una giocatrice di talento che possiede tutte le capacità per affermarsi nei grandi campionati europei a medio termine”, ha detto Ralf Kellermann, direttore sportivo del VfL Frauen. “Ciò non è sfuggito all’attenzione di altri club, che hanno anche espresso interesse per una mossa d’acquisto. Questo ci rende ancora più felici che Sveindis ci abbia scelto. Prestandola a un importante club svedese per cominciare, le consentiamo di promuovere il suo sviluppo e acquisire esperienza ad alto livello”.

Credit Photo: Pagina Facebook di Icelandic Football League

Rinvio gara Coppa Italia TIMVISION: Roma Calcio Femminile – AS Roma

Preso atto della comunicazione pervenuta da parte della Roma Calcio Femminile e considerata la Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 avente ad oggetto “COVID-19: indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena”, si dispone il rinvio della seguente gara valevole per la 2° giornata del girone eliminatorio di Coppa Italia TIMVISION:

– Roma Calcio Femminile – AS Roma

Beatrice Carlucci, Pro Sesto: “Giocare in prima squadra è sia un punto di arrivo che di partenza”

Impiegata solitamente nel ruolo di mediano, è stata reinventata da questa stagione nell’insolito ruolo di trequartista esaltando maggiormente le sue migliori prerogative: visione di gioco e tiro dalla distanza.

Cresciuta nell’Inter ha percorso tutta la trafila del settore giovanile, vincendo con la società nerazzurra il campionato Primavera nella stagione 2018/2019.

Alla scoperta di Beatrice Carlucci, classe 2002, volto nuovo ed interessante del campionato di serie C, autrice di due reti in stagione, in prestito dalla società milanese alla matricola terribile Pro Sesto, attuale capolista del girone A del campionato di terza categoria.

Ciao Beatrice, per iniziare una breve descrizione del tuo ruolo
“Ho sempre giocato nel ruolo di mediano davanti alla difesa mentre da quest’anno alla Pro Sesto sono impiegata come trequartista, da ormai inizio stagione; in questo nuovo ruolo mi trovo molto bene perché posso mettere ancora di più in mostra le mie caratteristiche; penso di essere una giocatrice più di qualità che di quantità, considerando inoltre che le mie due caratteristiche principali sono la visione di gioco e il tiro da fuori”.

Le tue esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone nella squadra del mio paese, il città di Cologno, quando ero molto piccola; a seguire sono andata al Cimiano (scuola calcio Milan) giocando sempre con i maschietti; sono passata all’Inter quando avevo solo 10 anni e ci sono rimasta fino all’anno scorso prima di accedere in prestito alla Pro Sesto”.

Le persone più importanti che ti hanno sostenuto nel percorso
“Sicuramente in primis i miei genitori che hanno sempre sostenuto tanti sacrifici, ma se devo parlare di una persona in particolare della mia “carriera” nominerei l’allenatore dell’Inter Alessandro Ruocco, figura chiave che ha sempre creduto nelle mie capacità, capace di tirare fuori il meglio di me”.

I ricordi più belli della tua carriera
“I momenti più piacevoli sono legati alla vittoria nel campionato Primavera con mister Ruocco nella stagione 2018/2019 e la soddisfazione di una rete su punizione realizzata contro la Roma nel torneo di Viareggio”.

I motivi del tuo passaggio alla Pro Sesto
“Raggiunta la maggiore età, ho ritenuto opportuno provare a fare una nuova esperienza, confrontandomi in un campionato più competitivo; subito dopo aver avuto un colloquio con il dirigente Alessandro Cartago, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta da fare, entusiasta e motivata dalla bontà del progetto e dai programmi ambiziosi che mi sono stati illustrati dalla società”.

Primo posto nel girone
“Non mi sarei aspettata una partenza così pimpante ma i risultati finora raggiunti ci danno consapevolezza del valore della squadra; abbiamo vinto tre gare su altrettante giocate, la prima per 3-2 contro l’Independiente, dopo che eravamo in vantaggio per 3-0 con assoluto controllo della gara, subendo due reti nel finale su calcio di rigore per un calo di concentrazione; nel secondo match abbiamo superato le Azalee per 1-0 in una sfida molto combattuta; nella terza siamo riusciti ad imporci contro una diretta rivale per la promozione come il Torino Women per 2-1, riuscendo a colpire le avversarie nel momento in cui avevano abbassato la soglia di attenzione, coronando la prestazione con una personale doppietta”.

I punti di forza della squadra
“La squadra è un giusto mix di gioventù ed esperienza guidata dal capitano Valentina Seveso, importante punto di riferimento per tutto il gruppo, specie le più giovani”.

La ripartenza del torneo
“Non abbiamo mai smesso di allenarci, seppur a distanza abbiamo continuato la preparazione e ci sentiamo pronte per ricominciare a scendere in campo, ripartendo dalla sfida con il Campomorone Lady”.

Prospettive per il futuro
“Giocare in prima squadra in serie C è allo stesso tempo per me un importante punto di arrivo dopo la trafila nel settore giovanile dell’Inter ma allo stesso tempo un punto di partenza per poi ambire un giorno ad arrivare in serie A, magari proprio con la maglia della Pro Sesto”.

Credit Photo: calcioinrosa.it

Vanessa Panzeri al Sassuolo: prestito per il difensore della Juventus Women

Il difensore della Juventus Women Vanessa Panzeri giocherà il resto della stagione al Sassuolo. Come raccolto dalla redazione di Juventusnews24.com, la giocatrice verrà girata in prestito al club emiliano, dove resterà fino a giugno. Ai neroverdi l’opzione di rinnovare il prestito per un’altra stagione.

La classe 2000 avrà modo di mettersi in mostra per conquistare la fiducia di Rita Guarino in vista della prossima stagione.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

La grande crescita del calcio spagnolo

Barcelona - Atletico Madrid
Barcelona - Atletico Madrid

Il Barcellona e l’Atlético Madrid, rappresentanti spagnole in Women’s Champions League sono tra i migliori club d’Europa. L’UEFA ha pubblicato il nuovo ranking in cui i catalani hanno raggiunto la terza posizione dopo avere vinto la Primera Iberdrola e aver raggiunto le semifinali della Women’s Champions League. L’Olympique Lyonnais è sempre primo dopo avere vinto le ultime cinque edizioni della Women’s Champions League, seguito dal Wolfsburg, finalista nella passata edizione. Seguono Paris Saint-Germain e Bayern Monaco che in questo momento precedono i primi due della lista nella D1 francese e la Frauen Bundesliga tedesca.
Subito dopo ecco Manchester City e Chelsea, rappresentanti inglesi, Slavia Praga e la svedese Rosengård prima dell’Atlético Madrid, che è arrivato quarto nell’ultima Women’s Champions League.

RANKING UEFA PER CLUB
Olympique Lyonnais (Francia) – 127.050 pt.
Wolfsburg (Germania) – 99.110 pt.
Barcelona (Spagna) – 96.645 pt.
Paris Saint-Germain (Francia) – 88.050 pt.
Bayern München (Germania) – 79.110 pt
Manchester City (Inghilterra) – 78.470 pt
Chelsea (Inghilterra) – 64.470 pt
Slavia Praga (Repubblica Ceca) – 56.715 pt.
Rosengård (Svecia) – 49.705 pt.
Atletico Madrid (Spagna) – 48.645 pt.

Per quanto riguarda i campionati, la D1 francese continua a guidare la classifica seguita dalla Frauen Bundesliga tedesca e dalla Women’s Soccer League inglese. Al quarto posto sale la Primera Iberdrola spagnola. Nelle prime dieci ecco subito dopo il Damallsvenskan, il campionato svedese, la Liga 1 ceca, la Elitedivisionen danese, la Eredivisie olandese e la Women Championship kazaka. Al decimo posto ecco la nostra Serie A che cerca di guadagnare punti con la qualificazione della Fiorentina ai sedicesimi di finale di Women’s Champions League.

RANKING UEFA PER CAMPIONATI
D1 – Francia – 85.000 pt.
Frauen Bundesliga – Germania – 67.000 pt
FA WSL – Inghilterra – 59.000 pt
Primera Iberdrola – Spagna – 56.500 pt
Damallsvenskan – Svezia – 38.500 pt
Liga 1 – Repubblica Ceca – 35.500 pt
Elitedivisionen – Danimarca – 34.000 pt
Eredivisie – Olanda – 30.000 pt
Women Championship – Kazakistan – 28.000 pt
Serie A – Italia – 26.000 pt

Nelle classifiche dell’UEFA ecco anche quella per Nazionali. La Spagna ha chiuso un ottimo 2020 con 6 partite giocate, cinque vittorie e la sola sconfitta contro gli Stati Uniti, prima potenza mondiale. Anche la qualificazione per l’Europeo 2022 è quasi chiusa, mancano solo le ultime partite contro la Polonia e l’Azerbaigian. Ottimo ottavo posto dell’Italia davanti alla Danimarca, che ha lottato con le azzurre per la qualificazione a Euro 2022.

RANKING UEFA NAZIONALI
Germania – 2.091 pt
Francia – 2.032 pt
Olanda – 2.023 pt
Svecia – 2.009 pt
Inghilterra – 1.999 pt
Norvegia – 1.932 pt
Spagna – 1.919 pt
Italia – 1.877 pt
Danimarca – 1.868 pt
Islanda – 1.826 pt

Photocredit: Barcelona Femenino

Statistiche Serie A: casa o trasferta… dove si fanno più punti ?

Spesso giocare sul campo di casa porta bene e mette più a proprio agio rispetto a giocare in un campo poco familiare e quindi in trasferta. Andiamo a dare uno sguardo a dove le squadre di Serie A Femminile hanno concretizzato più punti nel girono di andata: casa o fuori casa?

Per la campionessa d’inverno Juventus non fa molta differenza giocare sul terreno di casa o in trasferta in questo 2020, perché a punteggio pulito e pieno sono 15 punti in entrambi i casi. Stessa cosa per l’Inter che concretizza 7 punti in casa e 7 fuori casa. Alla Fiorentina di Cincotta e al Napoli Femminile invece porta meglio giocare fuori casa dove concretizzano più punti. Per le Viola sono 8 punti in trasferta e 6 in casa, mentre per la squadra del neo allenatore Alessandro Pistolesi è 1 punto fuori casa e nessuno sul proprio terreno di gioco. Porta bene anche all’Hellas Verona che realizza 4 punti in casa contro 6 in trasferta. Invece, il resto delle squadre di Serie A invece ha totalizzato più punti nelle partite disputate sul proprio campo.

TABELLA COMPLETA PUNTI CASA – FUORI CASA

Casa Fuori casa Totale
Juventus Women 15 15 30
AC Milan 15 12 27
Sassuolo Calcio 13 9 22
Empoli Ladies 11 6 17
Fiorentina Women 6 8 14
Inter 7 7 14
AS Roma 8 5 13
Florentia San Gimignano 12 1 13
Hellas Verona 4 6 10
San Marino Academy 7 1 8
Pink Bari 3 0 3
Napoli Femminile 0 1 1

Il punto sul campionato Svizzero: Servette campione d’inverno

Il Servette FC Chênois Féminin si aggiudica il titolo di campione d’inverno 2020 della AXA Women’s Super League Svizzera con 10 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta. Inoltre un totale di 46 reti realizzate e solo 6 subite.

Segue poi in classifica lo Young Boys con un totale di 27 punti e poi la storica vincitrice del campionato, Zürich Frauen che a sorpresa non splende come negli anni precedenti ma è la squadra con il maggior numero di goal realizzati: 49. Nonostante ciò, il campionato di ritorno è ancora lungo e sicuramente sarà fortemente combattuto per contendersi la competizione e l’UEFA Women’s Champions League. Inoltre, tra le attuali contendenti si aggiunge il Basilea che segue lo Zurigo a -1.

A fondo classifica si trovano a distanza di pochi punti Lucerna, Grasshopper e St. Gallen. Entrambe hanno ancora la lotta aperta per la salvezza, ma i loro 14 o 12 punti concretizzati in questo 2020 sono abbastanza per aver un punti di vantaggio per la salvezza

Il Lugano Femminile non trova per il secondo anno di fila il suo ritmo e il suo gioco. La squadra è sicuramente molto giovane e ha dato da poter migliorare e tirare fuori. Nulla è ancora perduto, nonostante gli zero punti fatti e un bilancio di 2 reti concretizzate contro 70 subite.

A livello di classifica marcatori si trovano pari a 13 reti realizzate Humm Fabienne (FC Zürich Frauen) e Iseni Ardita (FC St. Gallen 1879). Sul podio si trova anche la giocatrice del BSC Young Boys, De Alem da Eira Stefanie con 12 goal.

Classifica
Servette FC Chênois Féminin  32
BSC YB-Frauen  27
FC Zürich Frauen  24
FC Basel 1893  23
FC Luzern   14
Grasshopper Club Zürich 14
FC St.Gallen-Staad  12*
FC Lugano Femminile  0*

*una partita in meno

Per quanto riguarda l’UEFA Women’s Champions League, sia Servette che Zurigo sono state eliminate ai sedicesimi di finale.

Credit Photo: Just Pictures

Rupinaro Femminile: le parole delle calciatrici Sara Raffone e Lorena Cavallero

Nell’Eccellenza ligure da ormai tre anni uno dei team protagonisti del campionato è il Rupinaro. La squadra cara al presidente Don Fausto Brioni, e capitanata da Ilenia Barbieri, è guidata in stagione da Francesco Longinotti. Nella rosa delle genovesi due dei perni sono Sara Raffone, classe 2001 al terzo anno nel Rupinaro, e Lorena Cavallero, classe ’96 alla sua seconda stagione in biancazzurro. Abbiamo raggiunto Sara, esterno di Camogli, e Lorena, centrocampista di Lavagna, per qualche battuta sulla realtà ligure.

Ragazze come vi siete avvicinate a questo sport e quali sono state le esperienze precedenti a questa annata?
Lorena:Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 5 anni, mio padre è un allenatore e mi ha portato lui stesso in questo mondo. All’inizio giocavo con i maschi, esordienti leva ’96 dell’Entella, e quando ho compiuto 11 anni sono passata al reparto femminile sempre dell’Entella. Successivamente ho fatto due anni nel Levanto Serie C, finché non è nata la Lavagnese femminile, in Serie C , in cui ho giocato fino al 2015, sempre in prima squadra. Nel 2016 mi sono trasferita in Veneto e nel basso vicentino ho giocato per un anno nel Due Monti, squadra di Serie C; nel 2018 sempre in Veneto, ho iniziato una nuova esperienza nel mondo del Futsal a Padova presso il Ponte San Nicolò, squadra di C e proprio in quell’anno siamo riuscite a raggiungere la promozione per la categoria superiore. Dal 2019 sono entrata a fare parte del Rupinaro femminile”.
Sara:Mi è sempre piaciuto giocare a calcio fin da piccola. All’inizio giocavo insieme ai bambini nel parco giochi vicino a casa, poi ho trovato una squadra femminile, ovvero il San Giovanni Battista a Genova dove abitavo. Successivamente mi sono trasferita a Camogli e ho iniziato a giocare nella Lavagnese per due anni, poi infine sono andata al Rupinaro dove gioco tuttora“.
Lorena come è andata la passata stagione per voi?
“Per me in particolare è stata una stagione più che deprimente, dal momento che ho subito un brutto infortunio al legamento crociato. Per fortuna sono comunque sempre riuscita a seguire la mia squadra andando in panchina con le stampelle, ci sono sempre voluta essere e le mie compagne mi hanno aiutato a farlo. Mi è dispiaciuto ancora di più per il fatto che era arrivato il nuovo mister Massimo Maiolino, e avrei voluto davvero esser in campo per imparare dalla sua esperienza e dal suo metodo di gioco. Sotto il punto di vista della classifica abbiamo avuto dei buoni risultati, mi pare di ricordare che fossimo quarte, anche riguardo le nuove modalità di gioco inserite da mister Maiolino siamo riuscite ad ingranare di più in campo e a fare più gioco di squadra, penso sia stato in grado di renderci una squadra sotto ogni punto di vista, dentro e fuori dal campo. Lo stop del campionato è stato un duro colpo a livello emotivo, soprattutto dopo la sospensione degli allenamenti e la chiusura totale. Siamo passate dal vederci praticamente tutti i giorni al non poterci vedere per più di tre mesi, abbiamo comunque cercato di tenerci allenate come potevamo, chi in casa, chi andava a correre, le soluzioni erano diverse. Per me è stato ancora più pesante perché il Lockdown è arrivato proprio nel momento in cui avrei dovuto iniziare a fare riabilitazione e fisioterapia in campo, quindi i miei tempi di ripresa si sono allungati ulteriormente”.

Sara come è stato tornare ad allenarvi dopo tanto tempo in estate?
È stato come un ritorno alla normalità, anche se è durato meno del previsto. In ogni caso è stato bello tornare ad allenarsi, abbiamo dovuto lavorare più del solito per recuperare tutti quei mesi ferme e i primi allenamenti erano abbastanza faticosi e il mister ci faceva lavorare molto, ma tutte erano felici di allenarsi e ritornare finalmente a giocare a calcio”.

Lorena con quali obiettivi volevate affrontare questa annata?
Quest’anno abbiamo iniziato con un altro allenatore che già conoscevamo, Francesco Longinotti. O primi giorni di preparazione sono stati un po’ duri visto che siamo state ferme 7 mesi ma poi abbiamo iniziato a prendere e tenere il ritmo, apprezzare il lavoro che il nostro Mister ci stava facendo fare e negli ultimi allenamenti abbiamo anche raccolto qualche buon frutto. Come obiettivo, ovviamente, c’era e, spero di poter dire che c’è tutt’ora, quello di fare il meglio possibile, nulla di prefissato se non il fatto di dare il meglio di Noi in ogni partita e cercare di raggiungere e conquistare i posti più alti della classifica e toglierci qualche soddisfazione. Abbiamo avuto quattro nuovi innesti: tre nel reparto dei portieri e uno per la difesa. A noi si sono aggiunte Giorgia Malosetti che aveva già giocato con noi, Eleonora Barbieri che arriva dall’Entella, Maria Bertonazzi ed il difensore Giorgia Garibaldi dal Campomorone, che conoscevamo già perché eravamo assieme alla Lavagnese. Abbiamo, invece, perso Sofia Rizzo, centrocampista ed ex capitano che è andata allo Spezia in Serie C”.

Sara come avete metabolizzato il nuovo stop? State continuando ad allenarvi?
In realtà e è stata un po’ dura fermarsi, e ammetto che ne ero dispiaciuta. Sono del parere che sia stata una buona idea fermare il campionato, perché la salute è il lavoro vengono prima di tutto e se fermarsi per qualche mese servirà a riprendere una sorta di normalità. In sostanza sono più che favorevole a fare questo sacrificio. Per gli allenamenti stiamo lavorando singolarmente. L’allenatore ci ha consigliato di andare a correre se è possibile e fare degli esercizi a casa per non perdere l’allenamento fatto in precedenza. Speriamo di poter riprendere il campionato a gennaio anche se ancora non si ha nessuna certezza”.

Sara come reputi il livello del calcio femminile in Liguria?
In questi anni per fortuna le squadre femminili in Liguria sono aumentate e il livello si è alzato. Dopo aver affrontato il campionato di Serie C in Veneto ho trovato un sacco di differenze a livello calcistico. Secondo me c’è da crescere rispetto ad altre regioni dove sono presenti più realtà calcistiche. Sono 19 anni che gioco a calcio e posso dire però che di passi avanti ne abbiamo fatti molti, ma, soprattutto in ambito femminile, c’è ancora tanto lavoro da fare”.

Sara di che livello reputi il campionato di Eccellenza nella tua regione?
“Il livello del campionato di Eccellenza ligure mi sembra abbastanza livellato. Molte squadre si equivalgono e ogni anno c’è molta competività tra le varie formazioni per provare a salire di categoria. Ovviamente c’è ancora molto lavoro da fare ma ogni anno il calcio femminile cerca di evolversi e migliorare sempre di più”.

Quale momento reputate il più bello della vostra carriera?
Lorena:Una delle partite più belle è stata quella per la salvezza ai playout in Veneto con il Due Monti. Era un derby decisamente emotivo e anche molto fisico, che per fortuna siamo riuscite a portare a casa. In parallelo, invece, tre anni fa ho iniziato anche ad allenare, e l’anno scorso con l’Under 12 della Polisportiva ci siamo trovate ad affrontare a Genova il Campomorone, partita che si era trasformata in tutt’altro fuorché calcio. In quel momento, da mister, sono riuscita a coinvolgere le mie ragazze in quello che per me è il calcio. Ho provato un’emozione enorme nel vedere che la squadra che allenavo stava dimostrando di riuscire a portare avanti gli ideali che sin dall’inizio ho portato in campo con me, in un momento di difficoltà, in cui di fronte a noi c’era, purtroppo, una squadra che non stava più giocando a calcio né si stava divertendo. Delle ragazze di 12 anni sono state in grado di capirmi e capirci e portare a casa la vittoria, meritata sotto ogni punto di vista”.
Sara:Il momento più bello della mia carriera è stata al primo anno al Rupinaro. In quella stagione la nostra squadra ha vinto due coppe, una è la Coppa Liguria, vinta ai rigori contro l’Alassio. Ricordo una partita molto combattuta dove la nostra squadra è riuscita a recuperare i vari svantaggi di reti durante la gara ed io sono riuscita a fare il gol che ci ha permesso di giocare i supplementari. L’altra è la Coppa Comitato, vinta 2 a 0 contro il Vado. Di questo match sono molto felice perché sono riuscita a segnare la prima rete di un incontro che segnava la fine di un anno pieno di soddisfazioni sia personali che per la squadra. Pur essendo stato il nostro primo anno in questa società, siamo riuscite a dare tutte quante il massimo e a far vedere a tutti che con impegno e passione si può raggiungere qualsiasi obiettivo. Colgo l’occasione per ringraziare lo staff e i dirigenti del Rupinaro, una società che nonostante tutto ci è stata sempre vicina e ci ha aiutato in molte situazioni sia professionalmente che personalmente”.

DA NON PERDERE...