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Alessia Melato, Gordige: “Giusto rimanere lontano dai campi per tutelare le persone più fragili e più vulnerabili”

In questa stagione una delle dieci squadre iscritte nel campionato veneto di Eccellenza è il Gordige Il club, presieduto da Marianna Padovan, prende il suo nome dai due fiumi che passano per Cavarzere, il paese nativo della squadra, ovvero Gor (Gorzone) e dige (Adige). Nella formazione biancazzurra, allenata da Kenny Astolfi, una delle pedine più longeve è Alessia Melato, classe ’91 originaria di Bovolenta nel padovano, che da ben 15 anni gioca con questi colori. Abbiamo raggiunto per qualche battuta proprio il difensore centrale del Gordige.

Alessia come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Ho cominciato a tirare i primi calci al pallone fin da quando ero bambina. Abito in un paesino in provincia di Padova e la mia fortuna è sempre stata questa: un piccolo quartiere, un parco immenso vicino casa e i miei più cari amici come vicini. Quando tornavo da scuola mi preoccupavo di finire i compiti il prima possibile, mi sentivo ripetere sempre la solita frase ‘prima finisci, prima vai fuori a divertirti’, le sante parole di mia mamma che mi hanno insegnato così prima il dovere e poi il piacere. Il parco pubblico vicino casa era gigante, gli alberi ci facevano da porta e l’erba a lungo andare è andata via via sparendo lasciando solo spazio a della terra che ci faceva tornare a casa, tutte le sere, impantanati dalla testa ai piedi. Eravamo tutti in classe insieme, io la sola ragazza del gruppo, ma questo fortunatamente e grazie soprattutto all’amicizia che ci legava e ci lega non mi è mai stato fatto pesare particolarmente, a contrario delle tante discriminazioni e i tanti pregiudizi che purtroppo si respirano in questo mondo di adulti. Quando avevamo un compito il giorno dopo, il parco era una desolazione, di bambini neanche l’ombra per il resto ogni pomeriggio avevamo appuntamento fisso. E’ così che ho cominciato ad avvicinarmi al calcio”.

Quali sono state le tue prime esperienze?
Ho iniziato a giocare all’età di 6 anni con il Bovolenta, la squadra del mio paese. Come era facile e naturale con i miei amici giocare al parchetto così difficile e complicato è stato farsi spazio in una società maschile, perché si sa, come in tutti gli ambiti e in tutte le situazioni di questo mondo la donna, rispetto all’uomo, deve fare il doppio della fatica per guadagnarsi quello che semplicemente le spetta. Cosi tra pianti e momenti di sconforto mi sono guadagnata il mio posto da titolare, mi sono tolta molte soddisfazioni e ho fatto piacevolmente ricredere persone che avevano per la testa lo stereotipo sbagliato che il calcio non è uno sport da femminucce”.

Poi il passaggio al femminile come è iniziata la tua carriera da calciatrice?
A 14 anni sono passata in una squadra femminile, così ho cominciato a giocare nel Gordige, squadra che non ho mai abbandonato e dove tuttora gioco. Lasciavo un ambiente maschile, composto da tanti amici per far spazio ad un mondo nuovo e tutto da scoprire. Quel passaggio si è rivelato molto importante per me perché ho incontrato una seconda famiglia, che al di là dello sport, mi ha dato tanto in termini di principi e valori umani. Il senso di attaccamento alla maglia ereditato dalle generazioni passate e dal vissuto al Gordige è sempre stato un aspetto fondamentale che le nuove generazioni hanno ben interpretato. Con il Gordige di soddisfazioni ce ne sono state tante, tra cui la vittoria del campionato di Serie B e relativa promozione in A2 nella stagione 2010/2011 e del campionato di Eccellenza nel 2019 proiettando così la squadra in Serie C”.

Nella tua carriera da calciatrice purtroppo anche qualche infortunio, quanto è difficile fermarsi?
Il calcio è sempre stato molto per me. Mi ritengo una persona fortunata perché ho avuto delle belle opportunità. Ci sono stati momenti di sconforto, come gli infortuni alle ginocchia che mi sono operata 4 volte, ma in quei momenti riconosco le parti fondamentali della mia esperienza calcistica. Dopo ogni caduta mi sono sempre rialzata e non ho mai dato modo agli avvenimenti di battere la mia passione”.

Questa stagione abbastanza turbolenta come l’avete preparata?
Siamo partite ad agosto con qualche problemino. Dovevano affrontare il campionato di Serie C, ma per una serie di vicissitudini, ai nastri di partenza, con coraggio e sofferenza abbiamo deciso di fare un passo indietro e intraprendere il campionato di Eccellenza. Con umiltà siamo ripartite unite, fiduciose e determinate per cercare nuovi stimoli, obiettivi diversi ma non meno importanti. Difficile è adattarsi ai cambiamenti ma il gruppo ha dimostrato grande senso di squadra e con entusiasmo abbiamo iniziato a lavorare, ponendoci il miglior proposito possibile, giocare cercando di fare bene e di dare sempre del nostro meglio per toglierci qualche soddisfazione. L’entusiasmo, per un gruppo di ragazze impegnate durante la giornata a lavorare o studiare disposto a fare i chilometri per potersi allenare, di certo non manca. Deve essere la base che, mischiata alla passione, genera quel motore che ti spinge ad allenarti soprattutto in quelle serate invernali con i terreni ghiacciati e gli amici che cercano di fare i diavoli tentatori, ma senza troppi risultati, dal facile ‘ma chi te lo fa fare?'”.

Il vostro gruppo è stato riconfermato rispetto allo scorso anno o ci sono stati nuovi innesti?
Il nostro gruppo si è un po’ ridimensionato in relazione anche alla scelta di partecipare al campionato di Eccellenza. Sono subentrate dal giovanile alcune ragazze mentre altre, per i loro buoni motivi e inevitabilmente con nostro dispiacere, hanno preferito percorrere altre strade e non posso altro che augurare loro il meglio. Altre ragazze, che avevano scelto di concentrarsi su altro e quindi di non giocare più, percependo la situazione amara e delicata, hanno deciso con coraggio di prendere per mano la squadra e di rimettersi in gioco ancora una volta, suscitando riconoscenza e gratitudine da parte di tutti. Lo scheletro della squadra è rimasto tale rispetto agli anni passati. Buona parte delle ragazze e lo staff tecnico con a capo il mister Kenny Astolfi hanno deciso di sposare la scelta di categoria con impegno, volontà e grande spirito di squadra onorando così, ancora una volta, una società che vanta una storia di calcio femminile che dura da quasi 30 anni”.

Come avete metabolizzato la notizia dello stop e come vi siete adeguate?
Lo stop dei campionati è stata sicuramente una scelta inevitabile. Situazioni che avrebbero sicuramente portato a rischi non indifferenti per noi atlete, allenatori, per la società e per le nostre famiglie. Nelle categorie inferiori come le nostre certi protocolli sono difficili da seguire per lo più per motivi di carattere logistico ed economico. Tutte eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe arrivato lo stop da parte del dipartimento, una notizia spiacevole ma un respiro di sollievo per tanti, di conseguenza, vista la situazione abbiamo continuato ad allenarci singolarmente a casa”.

Quanto speri nella ripartenza dei campionati?
“E’ un momento difficile per tanti, soprattutto per chi è impegnato in prima linea, per chi ha perso qualche persona cara, per chi sta combattendo personalmente questo mostro invisibile o per chi quotidianamente lotta per continuare a lavorare. E’ giusto rimanere lontano dai campi di calcio per rispettare il lavoro di tanti ma soprattutto per tutelare le persone più fragili e più vulnerabili di noi. Sarà opportuno riprendere quando arriverà il momento più giusto, ma senza forzature. Non ci costa niente aspettare, però dovremmo ricordarci poi di apprezzare di più i momenti che ci aspettano”.

Come sta crescendo il calcio femminile in Veneto?
“Il calcio femminile in Veneto sta crescendo in maniera graduale. La nostra regione é sempre stata attenta ai settori giovanili delle squadre femminili e questo investimento ha portato a notevoli passi avanti per il movimento in generale. In Veneto ci sono molte squadre femminili che per la loro storicità e i risultati ottenuti negli anni si sono mostrati esempi fondamentali per le realtà più piccole”.

Come valuti il livello del vostro campionato di Eccellenza?
“Il campionato di Eccellenza di quest’anno è molto competitivo. Ci sono ottime squadre che sono maturate negli anni, grazie anche ai settori giovanili di queste realtà che hanno formato giovani ragazze, dando loro modo, spazio e tempo per crescere. Altre società hanno arricchito le rose con forti elementi a livello individuale che militavano in categorie superiori negli anni precedenti. Sarà un campionato equilibrato, contraddistinto sicuramente da un mix di maturità ed esperienza da una parte e da tutti gli aspetti gagliardi delle giovani calciatrici dall’altra, dove nulla sarà poi così scontato, e i risultati ogni domenica verranno messi continuamente in discussione”.

Il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
Ho tanti ricordi belli legati al calcio come ogni qualvolta che ritornavo in campo dopo un infortunio in cui provavo quel senso di felicità difficile da spiegare o magari quando dopo una stagione arrivate a centrare l’obiettivo della vittoria, provavo quel senso di appagamento e di gioia condivisa con le mie compagne che rendeva il tutto ancora più significativo. Ma se devo ricordare nello specifico un episodio, un particolare momento a me tanto caro, lo identifico quando mio padre si fece da solo i chilometri per venire a Meda. Ero emozionata per quell’occasione molto importante, ma con lui li mi sentivo al sicuro”.

Gli auguri di Natale delle stelle del calcio italiano

Calcio Femminile Italiano e le nostre stelle del calcio femminile continuano ad augurarvi buone feste!

Barbara Bonansea
“Vi auguro felicità, amore, serenità ma soprattutto persone che vi facciano sentire a casa ovunque voi siate.
Buon Natale 🎄💫🎁
#bb11 #MerryChristmas #polpette#felici #tradizioni “

Alia Guagni
“Quest’anno é tutto alternativo…anche il Natale si deve adattare…ma una cosa rimane sempre uguale: il sorriso!
La gioia di condividere momenti speciali con la famiglia e le persone che ami!♥️
Buon Natale a tuttiiiiiii!!!!🎄
Feliz Navidad a todo el mundo!!!🌟
Merry Christmas to everyone!!!🎁
#familytime #christmasdecorations#natale2020 #love #nipoti #amoredizia#cuginanza #cibobuono #momentifelici#sorrisi “

Valentina Cernoia
“Buon Natale a tutti ❤️
E buone feste”

Eleonora Goldoni
“Che possano essere giorni di stacco per tutti voi, perché la vostra famiglia, il buon cibo, la bellezza del Natale possano farvi dimenticare per un attimo ciò che avete passato questo anno e darvi la forza di apprezzare le piccole cose di ogni giorno. Per voi che state soffrendo ma lo tenete nascosto, per voi che non potete essere con i vostri cari, per voi che invece già vi siete messi a cucinare e state impacchettando gli ultimi regali. Per tutti voi. Buona Vigilia e buone feste. Vi auguro il meglio, vi auguro giornate piene di sorrisi. ❤️🎄
P.s. Io sono in alto mare, ho finito la carta regalo e optato per scatoloni😂 Stasera la mamma ha rivoluzionato il menu e ci aspetta la sua super pizza, mentre domani invece pranzone tradizionale😍 Che bello! 🙆‍♀️🎁
#christmas #natale #family#vigiliadinatale #christmaseve #dinner#eve #smile #present#ricordatidisorridere#iwishyouallthebest #love #grateful “

Lisa Boattin
“Buon Natale a tutti! 🎄🎅🏼❣️”

Rita Guarino
“Per tutti noi sarà un giorno diverso, per molti di sofferenza e di solitudine, per altri di calore e di vicinanza. Con la speranza che da ogni piccolo gesto possiate riempire i vostri sorrisi e ritrovare la forza per superare questo periodo difficile, auguro a tutti voi un Sereno Natale. #finoallafine 🌪🔥 “

Cecilia Salvai
“Felicità contenuta per il nostro primo Natale nella nuova tana ❤🎄🎁
Auguro a tutti voi un felice e sereno Natale, che possano questi giorni alleggerire i pensieri di questo 2020 poco fortunato per tutti.
Circondatevi nel limite del possibile di persone che amate e che riempiono la vostra vita con felicitá, amore e divertimento 🥰
#christmas #merrychristmas #love#buonnataleatutti #23 “

Daniela Sabatino
“Natale per me è FAMIGLIA…
Quest’anno purtroppo è un po’ diverso per tutti, in tanti non potranno stare vicino ai propri cari, non potranno abbracciarsi, non potranno condividere la gioia e la magia di questo giorno.
Con la Speranza che riporti presto serenità , salute, pace e quotidianità a tutti noi,
Auguro un Sereno e Buon Natale a Tutti🎄
Un augurio speciale anche al mio Angelo 🌟sempre con me e nel mio ❤️#Dad “

Stefania Tarenzi
“Buon Natale a tutti! 🎄🎅🏼❣️”

Manuela Giugliano
“Buon natale a tutti🎄🎁
#merrychristmas🎄 #2020#inarrivo2021 #natale #love #always “

Laura Giuliani
“Buon Natale a tutti!
Un Natale di serenità, gioia e sorrisi.
Un Natale che cancelli e porti via tanti pensieri.
Un Natale che faccia rinascere la speranza.
AUGURI A TUTTI 🎄🎅🏻
#merrychristmas🎄 #smile#staypositive #lg1 

 

Premi IFFHS 2020: Sarina Wiegman miglior coach delle nazionali femminili

Per la prima volta in assoluto l’IFFHS, la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del calcio, ha designato un premio anche per le allenatrici ed allenatori delle Nazionali Femminili.

La vetta è conquistata da Sarina Wiegmann, coach della nazionale olandese dal 2016. Il suo lavoro è stato encomiabile e l’Olanda è cresciuta notevolmente nel corso delle ultime apparizioni internazionali. Detiene il titolo di campione d’Europa con la vittoria nel 2017, nel 2019 invece è stata finalista nei Mondiali di Francia. Occupa il 4° posto del ranking FIFA, dietro a veri e propri mostri sacri in termini di calcio femminile: USA, Germania e Francia.

Nel ranking stilato da IFFHS occupa la seconda posizione Vlado Andonowski, coach della nazionale USA. Al terzo posto Martina Voss – Tecklenburg, allenatrice della Germania. In classifica è presene anche la ct italiana Milena Bertolini, a pari punteggio con Phil Neville (Inghilterra) e Pia Sundhage (Svezia).

Le ragazze amaranto in pediatria per regalare doni ai pazienti

Una rappresentanza della prima squadra dell’Arezzo calcio femminile ha portato dei doni per i piccoli pazienti del reparto di pediatria dell’ospedale San Donato per augurare a loro un sereno Natale in un momento particolarmente difficile come questo a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid.

Le ragazze amaranto sono state ricevute dal dottor Marco Martini, direttore del reparto di pediatria e dalla capo sala. Sono stati consegnati per i piccoli pazienti dei peluche dell’Arezzo e delle sacche a forma di maglietta con lo stemma del cavallino rampante per allietare questi giorni di festività lontani da casa.

Credit Photo: Arezzo Calcio Femminile

Lindsey Thomas, AS Roma: “Inizio difficile, ma torneremo. Rinnovo? Prima devo fare bene”

«Tutti possono avere un periodo difficile». Lo sta avendo di certo la Roma Femminile che, tra occasioni sprecate e vittorie mancate, chiuderà il 2020 in settima posizione in Serie A, con quattordici punti di distanza dalla zona Champions. Come è in difficoltà la squadra, così anche Lindsey Thomas: l’attaccante francese è ferma ancora a zero reti (dopo dieci presenze). La venticinquenne nata in Guadalupa non sta riuscendo a rendere come fatto nella passata stagione, la sua prima in giallorosso.

Momento di crisi per la Roma, il primo da quando sei arrivata. Come lo vivi da dentro?
«Penso che ogni squadra e ogni atleta possa passare dei momenti di difficoltà. In quei casi però la chiave secondo me è quella di continuare a lavorare senza perdere la fiducia nei propri mezzi ed è quello che stiamo facendo anche noi, per poter tornare al nostro livello. Solo così si arriva alla luce alla fine del tunnel».

Che impatto ha avuto il Covid-19 sul vostro lavoro?
«La situazione che stiamo vivendo causa delle difficoltà che poi si rispecchiano pure in campo. Credo che ognuna di noi stia accusando l’essere lontana dalle proprie famiglie, soprattutto momenti di difficoltà. Questo si fa sentire».

Il problema principale è stato quello dei gol mancati. Fate un lavoro specifico in allenamento per migliorare questo aspetto?
«Il lavoro che facciamo in allenamento è lo stesso che facevamo lo scorso anno solo che ora non stiamo ottenendo i frutti che vogliamo. Forse la passata stagione avevamo un po’ più di cattiveria e di fame davanti alla porta. Poi quando non vinci magari perdi un po’ di fiducia e anche questo può giocare a nostro sfavore».

La Roma crossa tanto, ma con scarsi risultati. Avete studiato delle soluzioni tattiche alternative?
«Il nostro modo di giocare penso che sia abbastanza chiaro, è evidente che passiamo tanto per le fasce. In allenamento però lavoriamo su tutto. Poi durante le partite è parte della responsabilità di noi che scendiamo in campo trovare altre soluzioni, non è solo una questione degli allenamenti».

Ora la Champions è quasi impossibile da raggiungere. Come si va avanti sapendo che l’obiettivo iniziale è praticamente sfumato?
«Intanto c’è da giocare tutto il girone di ritorno. Vogliamo ritrovare il nostro posto nelle prime quattro, il 2021 sarà come un nuovo inizio. Poi la Coppa Italia è un obiettivo e vogliamo arrivare in fondo. C’è anche la Supercoppa come opportunità di vincere un trofeo. In semifinale affronteremo la Juventus, con la consapevolezza che non abbiamo niente da perdere».

Lo scorso anno 9 gol in 15 partite. Oggi nessuno dopo 10. Perché?
«La lontananza da casa per me è una cosa che pesa tanto. Poi come ho detto chiunque può avere un momento di difficoltà. Io so di cosa dono capace, continuando a lavorare tornerò più forte di prima e senza paura».

A giugno scade il tuo contratto. Cosa c’è nel tuo futuro?
«Adesso non ci penso perché ho giocato di molto sotto alle mie potenzialità e non sono soddisfatta. Non mi sento in diritto di chiedere qualcosa, ora mi concentro sul campo per tornare a dare tanto alla squadra e poi si vedrà. Però so che la città mi piace tanto e rimanere altri quattro o cinque anni mi farebbe piacere».

Avete avuto modo di conoscere i Friedkin?
«Noi giocatrici pensiamo al campo, quando abbiamo necessità di dire qualcosa alla società abbiamo due dirigenti come riferimento e loro fanno da tramite. So che i Friendkin stanno studiando benissimo le cose all’interno della Roma. Non so se e quando passeranno, ma noi siamo aggiornate tramite i dirigenti».

Tu hai giocato da professionista in Francia. Quanto aiuterebbe il professionismo nel calcio italiano?
«Qui il livello è cresciuto molto. Il professionismo sarebbe sicuramente un altro passo avanti che potrebbe portare le squadre a essere più competitive anche nelle competizioni europee».

Fuori dal campo, la vita a Roma come va? Passerai il Natale lontana dai tuoi?
«Va benissimo, mi piace la città e le persone. Ho anche ricominciato a studiare scienze motorie con un corso a distanza in francese. Purtroppo non vedrò la mia famiglia ed è difficile, poi più passa il tempo più sembra difficile tornare a casa, ormai è più di un anno che non lo faccio. Qui però non sono sola, ho trovato degli amici e per Natale mi sono organizzata con Osi (Ohale ndr.), così ci facciamo compagnia, stiamo insieme e ci scambiamo qualche regalo».

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti

Washington Spirit acquista la campionessa del mondo Emily Sonnett dall’Orlando Pride

Il Washington Spirit ha acquistato la campionessa della FIFA Women’s World Cup, Emily Sonnett dall’Orlando Pride. Nello scambio, Orlando riceve la centrocampista Meggie Dougherty Howard, 9° scelta nel Draft NWSL 2021, una scelta contingente al primo turno del futuro draft e $140.000 in denaro per l’assegnazione.

Coach Richie Burke dello Spirit ha detto questo sull’acquisizione di Sonnett: “L’aggiunta di un’altra giocatrice dalla squadra vincitrice della Coppa del Mondo USWNT è un grande colpo per il nostro club. Penso che tutti sappiano che Emily Sonnett è un’incredibile concorrente, un’altra vincitrice seriale e qualcuno che ammiro davvero da quando sono entrato in questo campionato. Penso che ci renderà subito migliori e fornirà qualità di leadership che ci porteranno a un altro livello. La sua versatilità e capacità di giocare in diversi ruoli chiave per il nostro club ci dà flessibilità tattica, permettendoci di spingere alcune giocatrici importanti più in alto in campo. Sono assolutamente entusiasta di aggiungere questa giocatrice in questo momento. È davvero un bel regalo di Natale anticipato per me!”

Sonnett, difensore centrale di 27 anni, è stato ceduto all’Orlando Pride l’8 gennaio 2020 dal Portland Thorns con cui aveva disputato ben 4 stagioni. Ad agosto 2020 ha firmato un contratto a breve termine con il Göteborg FC dove ha vinto il campionato svedese della Damallsvenskan. Tornando indietro nel passato, ha giocato anche con Syndey FC della W-League australiana nel 2017 ed inoltre ha fatto parte della squadra dell’University of Virginia dove è stata nominata ESPNW National Player of the Year e finalista per il MAC Herman Trophy, mentre nella College Cup 2014 Most Outstanding Defensive Player.

È membro della squadra Nazionale Femminile degli Stati Uniti con 46 presenze, dove ha vinto il titolo di FIFA Women’s World Cup di Francia 2019.

Credit Photo: https://washingtonspirit.com/

Speciale Nuovi Acquisti: Inter, ibrido di esperienza e giovani talenti

Arrivati ad un turno dalla fine del girone d’andata, è il momento di tirare le prime somme. L’ultima sessione di mercato è stata ricca di colpi importanti e di caratura internazionale. In Italia sono approdate giocatrici da tutto il mondo che hanno innalzato il livello del nostro campionato. Ma come sono andate in questa prima parte di stagione? Oggi si continua con i nuovi acquisti dell’Inter.

Sicuramente, sulla carta, ci sono rose più attrezzate di quella nerazzurra. Anche se le ragazze di Sorbi stanno dicendo la loro. Dopo una prima fase poco brillante, le interiste hanno iniziato a carburare diventando la mina vagante del campionato. Questa volta i nuovi acquisti dell’Inter hanno rappresentato la chiave di volta.

Colei che più ha inciso è Caroline Moller. La danese, arrivata dal Fortuna Hjorring, è stata decisiva nelle prime giornata con tre reti in tre match. Passata da terza d’attacco a quinta di centrocampo, ha portato il suo apporto nella zona nevralgica del campo. Le reti sono diminuite, ma il suo lavoro di spinta sulla fascia è indispensabile. La classe 98 ha una grande capacità nel far uscire la sua squadra dal pressing con delle cavalcate che spesso creano offensive importanti. La scandinava sta rispettando in pieno le aspettative.

Passando da una straniera all’altra, si trova Kathellen Sousa. La brasiliana proveniente dal Bordeaux ha avuto un difficile periodo di adattamento. Troppe le uscite a vuoto e le imprecisioni: all’Inter serviva la sua fuoriclasse difensiva. La svolta arriva nel pareggio casalingo contro la Roma dove la giocatrice del 96 ha infilato una prestazione sublime. Da quel giorno è diventata un perno della retroguardia nerazzurra aiutando a diminuire le reti subite.

L’unica presa in prestito dalla governance lombarda è stata Flaminia Simonetti. Il cartellino della giocatrice appartiene alla Roma, ma si è messa in mostra con un’eccellente stagione ad Empoli. L’Inter ha visto un grande talento ed ha creduto in lei dandogli una chance. Opportunità che lei non sta sprecando dando il meglio di sé. A centrocampo detta legge e ritmo del gioco con passaggi sempre precisi ed efficaci. Peccato che stia solo temporaneamente alla Pinetina, avrebbe fatto comodo al futuro del Biscione.

Si conclude con Ilaria Mauro, la vera top player acquisita in questa sessione. Purtroppo l’ex Fiorentina ha dovuto affrontare delle complicanze che l’hanno tenuta per molto tempo lontano dai campi. La società ha voluto comunque credere in lei offrendole le migliori cure ed aspettando con pazienza il suo ritorno in campo. La prima rete con la maglia nerazzurra la segna nella sfida contro il Pink Bari dando inizio alla sua nuova avventura.

Jenni Hermoso, Barcellona Femminile batte un altro record: massima goleador nella Primera Iberdrola

Jenni Hermoso, Instagram
Jenni Hermoso, Instagram

La calciatrice nata a Carabanchel, vicino a Madrid, sta battendo tutti i record. Da poco è diventata la massima goleador nella Primera Iberdrola con la maglia del Barça con 109 reti. Aveva superato anche il record di Sonia Bermúdez, calciatrice che si è già ritirata e che ha superato con le 129 reti con la maglia del Barça in tutte le competizioni. Nella sfida con il Depor ha superato anche il record nel campionato spagnolo con 2 goal di testa alle galleghe e dimostra di voler vincere anche quest’anno la classifica come pichichi della Primera Iberdrola. Con 9 reti in 8 partite di cui solo 5 iniziate da titolare avvisa Ludmila e Esther Gonzalez che sono davanti a lei nella classifica marcatrici.
Jenni oltre ai goal regala anche gli assist (5 finora) ed è fondamentale per il gioco del Barça e della Spagna, in una stagione in cui le catalane sembrano poter finalmente mettere in difficoltà anche le plurivincitrici del Lione. Jenni Hermoso ha già 5 campionati spagnoli in bacheca e il Barcellona è imbattuto in questa Primera Iberdrola in cui guida il campionato con ben 3 partite da recuperare.
Il club omaggia Jenni con un post celebrativo sul sito ma mai nulla sarà sufficiente per evidenziare il contributo fondamentale a livello di mentalità, qualità, goal di Jenni Hermoso con il Fc Barcelona Femenino.

Photo Credit: Pagina Instagram Jenni Hermoso

FIGC e Puma sostengono oltre 800 società impegnate nell’attività giovanile

FIGC e PUMA a sostegno dell’attività calcistica giovanile di tutto il Paese.
Attraverso l’iniziativa di charity realizzata con il supporto di PUMA, la Federazione e lo sponsor tecnico delle nazionali Azzurre, hanno deciso di fornire un aiuto concreto a tutte quelle società che, nelle difficoltà contingenti causate dalla diffusione del Virus Covid-19, svolgono in modo virtuoso la propria attività coinvolgendo al proprio interno tutte le categorie giovanili, dai 5 ai 17 anni e rappresentando un punto di riferimento per la comunità del territorio.
I kit di materiale PUMA, ciascuno composto da maglia, pantaloncino e calzettone, saranno destinati a oltre 800 realtà distribuite sull’intero territorio nazionale, per manifestare una forte vicinanza a chi svolge un ruolo anche di carattere sociale ed educativo in favore di migliaia di ragazzi e ragazze.  Le società sono state individuate tra le Scuole Calcio ufficialmente riconosciute dalla FIGC e che, assieme al Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, hanno avviato un programma di sviluppo non solo tecnico, ma anche sociale e partecipativo, raggiungendo il livello qualitativo più elevato previsto dal sistema federale.
A ricevere per primi l’omaggio di FIGC e PUMA, rispettivamente alla presenza del Segretario SGS Vito Di Gioia, del Coordinatore SGS della Puglia Antonio Quarto e del Coordinatore SGS della Lombardia Giuseppe Terraneo, e a rappresentare alcune delle realtà maggiormente colpite dalla pandemia, le Società ASD SPORTIVAMENTE AMICI di Polignano a Mare e ASD RC CODOGNO 1908.
L’iniziativa nelle prossime settimane abbraccerà tutte le regioni italiane, offrendo un kit di abbigliamento gratuito per una squadra di Settore Giovanile delle società sportive coinvolte, dando così il proprio sostegno a tante realtà impegnate nel vasto panorama giovanile italiano.
Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Aggiornamento sulle qualificazioni a FIFA Women’s World Cup™ 2023

Il FIFA Council ha preso diverse importanti decisioni riguardanti le prossime competizioni FIFA. Dopo lo straordinario successo dell’edizione 2019, lo scorso anno è stata presa la decisione di espandere la FIFA Women’s World Cup ™ a 32 squadre e continuare così a promuovere la crescita del calcio femminile.

Grazie alla collaborazione con le confederazioni, il FIFA Council ha confermato i seguenti posti per l’edizione 2023:

Assegnazione diretta degli slot (29 slot)
– 6 slot diretti per l’AFC;
– 4 slot diretti per CAF;
– 4 slot diretti per Concacaf;
– 3 slot diretti per CONMEBOL; 1 slot diretto per l’OFC;
11 slot diretti per la UEFA.

I due paesi ospitanti, Australia e Nuova Zelanda, si qualificheranno automaticamente per la FIFA Women’s World Cup 2023 ™ e le loro posizioni sono state prese direttamente dalle quote assegnate alle loro confederazioni, rispettivamente AFC e OFC.

Assegnazione slot per tornei play-off (3 slot)
I tre slot rimanenti saranno decisi attraverso un torneo di play-off a dieci squadre con la seguente assegnazione di slot per play-off:
– 2 slot play-off per l’AFC;
– 2 slot play-off per CAF;
– 2 slot play-off per Concacaf;
– 2 slot play-off per CONMEBOL;
– 1 slot play-off per l’OFC;
1 slot play-off per la UEFA.

Formato del torneo play-off
Quattro squadre saranno teste di serie nel torneo sulla base dell’ultimo FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking prima del sorteggio spareggi, con un massimo di una squadra testa di serie per confederazione.

Gruppo 1: composto da tre squadre, la testa di serie 1 giocherà per un posto nella FIFA Women’s World Cup contro le vincitrici della partita a eliminazione diretta che coinvolgono le due squadre non teste di serie nel gruppo.
– Gruppo 2: composto da tre squadre, la testa di serie 2 giocherà per un posto nella FIFA Women’s World Cup contro le vincitrici della partita a eliminazione diretta che coinvolgono le due squadre non teste di serie nel gruppo.
– Gruppo 3: composto da quattro squadre, la testa di serie 3 e la testa di serie 4 giocheranno contro le due squadre non teste di serie del gruppo, con le due vincitrici che giocheranno per un posto alla FIFA Women’s World Cup. Squadre della stessa confederazione non potranno essere sorteggiate nello stesso gruppo.

Il torneo play-off sarà utilizzato come evento di prova in Australia e Nuova Zelanda per la FIFA Women’s World Cup, ed entrambe le squadre ospitanti saranno invitate a partecipare a partite amichevoli contro le squadre del Gruppo 1 e del Gruppo 2, assicurando così che tutte le squadre giocare due partite durante il torneo play-off.

Credit Photo: https://www.footballaustralia.com.au/

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