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Ufficiale: Giada Pilato è una nuova giocatrice del Chievo Women

Il ChievoVerona Women FM è lieto di annunciare l’arrivo a titolo definitivo di Giada Pilato, estremo difensore in arrivo dal Ravenna Women Fc che andrà a completare insieme a Francesca Olivieri, Martina Galloni e Myriam Magalini, la rosa di portieri gialloblù.

La calciatrice, classe 1997, è cresciuta nel vivaio dell’Inter, con cui ha provato anche l’emozione dell’esordio in Serie A, e ha proseguito la sua carriera sull’altra sponda del Naviglio, collenzionando 39 presenze in Serie B.
Dopo l’esperienza al Milan, ha vestito anche le maglie di Orobica e Ravenna e proprio con la compagine romagnola ha iniziato la stagione in corso, poco prima di unirsi alla famiglia gialloblù.
Giada ha iniziato ad allenarsi con le compagne e sarà a disposizione di mister Dalla Pozza già a partire dal prossimo match in programma sabato contro il Perugia.
Per lei l’avventura gialloblù è già alle porte e non possiamo far altro che augurarle il meglio in questo nuovo inizio per la sua carriera.

BENVENUTA GIADA!

Credit Photo: Chievo Verona Women FM

Alia Guagni, Italia Femminile: “Vogliamo gli Europei. Gama? Contenta per il suo nuovo ruolo”

Alia Guagni, ex giocatrice viola, ha parlato così a Radio1Sport all’intervallo di Italia-Danimarca: “Io sto bene, devo fare degli accertamenti ma sono pronta a tornare presto. Sono strascichi del Covid che non mi aspettando ma ci devo fare i conti. Bonansea? Ho perso 10 anni di vita, ma è stata molto brava. Siamo entrate in campo con il piglio giusto, dobbiamo ancora trovare il modo di alzare la squadra. Vogliamo andare agli Europei, dopo il Mondiale che abbiamo fatto non vogliamo fermarci. Su Gama vice-presidente? Sono super contenta lo merita e il calcio femminile merita tutta l’attenzione. È un passo davvero importante”.

Credit Photo: Federico Fenzi

Marta Varriale rompe con l’Empoli, Riozzese Como in pole. Massa addio Perugia, vicina al Pomigliano

Movimenti e situazioni di mercato sono sempre attivi nel corso dell’intera stagione calcistica. Si spera che il professionismo possa portare ad una regolarizzazione delle finestre di mercato. In attesa del mese di gennaio, dove si prevede qualche colpo in entrata, qualcosa bolle già in pentola. Stando a quanto riportato recentemente da un’altra testata, Marta Varriale avrebbe rescisso con l’Empoli Ladies. Una rottura vera e propria col club presieduto da Rebecca Corsi. Non si sono fatte attendere le proposte pervenute all’ex difensore azzurro. La Riozzese Como sarebbe in procinto di acquisire le sue prestazioni per la seconda parte della stagione.

Non è l’unico addio da registrare. Stando ad ulteriori informazioni raccolte dal nostro sito, l’avventura al Perugia di Azzurra Massa è prossima alla conclusione. L’atleta classe 1999 lascerà l’Umbria in cerca di una nuova sistemazione. La soluzione più probabile sembra essere il Pomigliano. La formazione campana sarebbe la prima della lista per acquisirne le prestazioni. Due cambi di maglia in procinto di avvenire, in attesa dei colpi del mercato di riparazione a gennaio.

Napoli Femminile: Abati e Boaglio per rincorrere la salvezza

Beatrice Abati, classe 1997, è una nuova centrocampista del Napoli Femminile. La Abati, lombarda di Castellanza, ha disputato dal 2013 al 2017 ben 54 gare con l’Inter (51 in B e 3 in A) nonostante la giovanissima età. Poi, si è trasferita negli States dove alla East Tennessee University si è laureata in Ingegneria Biomedica. Negli States ha disputato con le Lady Buccaneers 56 gare in tre stagioni realizzando anche tre reti. È appena rientrata in Italia ed ha scelto il Napoli Femminile per tornare a giocare in A.

Contestualmente, il Napoli Femminile ha prelevato in prestito gratuito dall’Empoli il portiere classe 2002 Serena Boaglio. La Boaglio, cresciuta nel Pinerolo, è considerata dagli esperti un prospetto importante del nostro calcio.

Photo Credit: Napoli Femminile

Fiorentina Femminile tra Milan e Champions

La Fiorentina Femminile si prepara a un periodo intenso tra campionato e Champions League. In una settimana in cui anche le ‘Azzurre’ sono scese in campo per cercare la qualificazione ai prossimi europei.

Due partite molto importanti si giocheranno a Firenze, sabato al Bozzi contro il Milan, big match della giornata e poi il 9 dicembre al Franchi l’andata dei sedicesimi di finale della prestigiosa competizione europea contro lo Slavia Praga. Ritorno previsto sette giorni dopo in Repubblica Ceca.

Credit Photo: Fabio Vanzi

Milena Bertolini, coach Nazionale Femminile: “Le ragazze hanno messo in campo tutta la loro qualità”

Buona prestazione delle azzurre che guadagnano, meritatamente, un punto decisamente prezioso per la qualificazione alla fase finale del campionato europeo.
Il commento della CT della Nazionale Femminile, Milena Bertolini alla fine della partita con la nazionale danese:

“Sono contenta perché le ragazze hanno messo in campo tutta la loro qualità, siamo partite con un atteggiamento diverso, rispetto all’andata abbiamo giocato da squadra, tenendo le giuste distanze tra i reparti e aiutandoci per tutti i 90 minuti. Quando ci riusciamo mettiamo in difficoltà tutte le avversarie. È stata una partita importante non solo per il risultato, ma anche per il nostro percorso”.

Credit Photo: Threecharlie su wikimedia commons

L’Italia pareggia in Danimarca e continua a sperare nella qualificazione diretta all’Europeo

Trentacinque giorni dopo la sconfitta di Empoli, la Nazionale Femminile ritrova il sorriso e riesce – con personalità e spirito di sacrificio – a fermare la corsa della Danimarca, guadagnando un prezioso punto che le permette di continuare a sperare nella qualificazione diretta all’Europeo del 2022. Gama e compagne, rispettando le indicazioni della Ct Milena Bertolini, sono scese in campo con grande grinta, aiutandosi a vicenda e bloccando sullo 0-0 le vicecampionesse d’Europa in carica, che avevano vinto tutte le partite del Gruppo B disputate finora.

Grazie a questo importante risultato, per l’Italia aumentano le possibilità di ottenere il pass per l’Europeo senza dover passare dai play off. Per qualificarsi come una delle tre migliori seconde, le Azzurre dovranno battere Israele nell’ultima gara del girone – che verrà recuperata nei primi mesi del 2021 – cercando di realizzare il maggior numero di gol per avere una miglior differenza reti rispetto alle altre nazionali in corsa.

La partita. Per la gara più importante dell’anno, nel tentativo di arginare la fisicità delle esterne danesi, Milena Bertolini decide di abbandonare il tradizionale 4-3-3 per affidarsi a un più prudente 3-5-2. In difesa giocano Gama, Fusetti e Bartoli, sulle fasce ci sono Bergamaschi e Bonansea, mentre Giugliano avanza il suo raggio d’azione per fornire supporto e assist a Giancinti, schierata dal primo minuto al posto di Girelli. Il tecnico della Danimarca, costretto a rinunciare a quattro titolari risultate positive al COVID-19 (tra loro anche Nadia Nadim, autrice di una doppietta nella partita d’andata), affida le chiavi del centrocampo alla bianconera Pedersen, schierando in attacco Madsen e la ‘calciatrice dell’anno’ Pernille Harder.

Le Azzurre partono forte e al 5’ creano la prima occasione da gol con Giacinti, ma il suo colpo di testa da posizione ravvicinata non impensierisce la 20enne Christensen, al suo debutto in Nazionale. Due minuti dopo alle scandinave viene annullata una rete per fuorigioco di Harder, che prova a riscattarsi al 22’ servendo a Snerle la palla del possibile vantaggio, evitato grazie a un doppio salvataggio sulla linea di Bonansea. Nel primo tempo la Danimarca prova a controllare il gioco, ma i ritmi sono blandi e l’Italia riesce a chiudere gli spazi e a difendersi con ordine.

Nella ripresa la Danimarca rientra in campo con più determinazione, schiacciando l’Italia nella propria metà campo e tentando di sorprendere Giuliani, sempre ben posizionata e reattiva, con un paio di conclusioni dalla distanza della solita Harder, fermata solo dalla traversa e dalla sfortuna. A quel punto Milena Bertolini decide di aumentare il peso offensivo della sua squadra inserendo Girelli al posto di Galli, e al 70’ le Azzurre al termine di una bella azione condotta sull’asse Giugliano-Giacinti sfiorano il gol con Bonansea, fermata sul più bello da un ottima uscita del portiere avversario. Negli ultimi minuti un intervento prodigioso del numero 1 azzurro nega l’1-0 alle danesi, che tentano il forcing finale senza però riuscire a scardinare il fortino azzurro.

Danimarca-Italia 0-0

DANIMARCA (4-4-2): Christensen; Andersen (88’ Thomsen), S. Pedersen, Sevecke, Svava (74’ Holmgaard); Sorensen (88’ Thogersen), Troelsgaard, J. Pedersen, Snerle (74’ Moller); Madsen (58’ Christiansen), Harder. A disp.: Thisgaard, Larsen, Holdt. Ct: Sondergaard

ITALIA (3-5-2): Giuliani; Gama, Fusetti, Bartoli; Bergamaschi, Galli (57’ Girelli), Caruso (72’ Rosucci), Cernoia, Bonansea; Giugliano, Giacinti (90’ Cantore). A disp.: Aprile, Baldi, Di Guglielmo, Linari, Tucceri Cimini, Boattin, Mascarello, Tarenzi, Sabatino. Ct: Bertolini

ARBITRO: Hussein (GER). Assistenti: Biehl (GER) e Joos (GER). IV Ufficiale: Wildfeuer

NOTE – Ammonite: Girelli, J. Pedersen, Sevecke, Troelsgaard, S. Pedersen

Credit Photo: fodboldbilleder.dk 

Aurora Missiaggia, difensore e capitana Vicenza Calcio Femminile: “Dobbiamo continuare a lavorare per centrare immediatamente la salvezza”

Il Vicenza Calcio Femminile sta facendo un buon inizio di campionato, visto che occupa attualmente l’ottava posizione con otto punti. Il gruppo vicentino può contare su un punto di riferimento: stiamo parlando del difensore e capitana delle biancorosse Aurora Missiaggia.

Aurora cosa vuol dire essere capitana del Vicenza?
«Essere capitana del Vicenza è per me un onore. È stata la prima squadra femminile in cui sono approdata e guidare ora la prima squadra con la fascetta al braccio è un’emozione unica. Non sono una persona che vuole mettersi in mostra, sono abbastanza silenziosa. Cerco di rendermi disponibile il più possibile per le mie compagne, consigliandole e cercando di confortarle nei momenti no».

Com’è partita la passione per il calcio?
«Non so dove sia partita di preciso. Vengo da una famiglia in cui il calcio veniva sempre seguito e mio padre giocava a calcio. Forse da lui.  Un giorno ho detto a mamma “voglio giocare a calcio”, e lei mi ha iscritta a danza. Un anno dopo ha visto anche lei che quella non sarebbe stata la mia strada e mi ha iscritta nella società del mio paese e da lì non ho mai smesso».

Perché hai scelto il ruolo di difensore?
«Non ho mai scelto nessun ruolo. Quando cominci, quando si è piccoli tutti vogliono fare l’attaccante così da poter far tanti gol. Il mio primo allenatore conosceva mio papà, ci ha giocato assieme e mi ha messo in difesa nel suo ruolo. E da lì non mi sono mai mossa. Negli ultimi anni sono stata impiegata anche a centrocampo. Cerco di mettermi a disposizione del mister e della squadra. Se c’è bisogno di coprire un ruolo piuttosto che un altro, cerco di dare il massimo anche se a volte non è semplice. Cambiamo tutte le dinamiche e i tempi di gioco ma cerco di adattarmi per aiutare la squadra».

Qual è stata l’emozione più bella con la maglia vicentina?
«L’emozione più bella è stata la vittoria dello scudetto Juniores contro il Bologna. Eravamo un gruppo stupendo e degli elementi fanno ancora parte ora della squadra».

Il gol più bello che hai segnato?
«Credo sia stato quello contro il Padova. C’era tensione nonostante fossimo in vantaggio, se non ricordo male. Mi è arrivata palla fuori area, senza pensarci ho tirato in porta e la palla è entrata. Ce ne sono stati altri di carini, ma segnare al derby ha sempre un suo perché».

Quest’anno dove può arrivare il Vicenza?
«L’obiettivo prefissato di questa stagione è la salvezza, ma in campo più volte abbiamo dimostrato di poter fare anche meglio. È un campionato tosto e dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, se non di più, per raggiungere in primo luogo l’obiettivo prefissato, per poi poterci togliere diverse soddisfazioni».

Qual è la tua opinione sulla Serie B?
«Come detto prima quest’anno il campionato è tosto. Non esistono squadre materasso. Ogni squadra in campo da tutto, e noi non siamo da meno».

Il campionato, come se non bastasse, sta affrontando il problema del Covid-19…
«Diciamo che la questione Covid-19 è abbastanza ambigua. Confrontandomi con altre squadre ho percepito maggiormente la preoccupazione delle ragazze. Chi non può usufruire gli impianti, a chi tocca la quarantena, chi non si allena per paura di “portare a casa” il virus. Il continuo rinvio delle partite di sicuro non gioca a nostro favore ma cerchiamo sempre di mantenere alto il livello degli allenamenti per non perdere la concentrazione e il ritmo partita».

Come lo stai vedendo il calcio femminile in Veneto?
«Il calcio femminile è in continua evoluzione e crescita. Ci sono sempre più bambine che approdano a questo sport. Merito anche della visibilità data dai mondiali dell’estate scorsa».

Il calcio femminile diventerà tra due anni professionistico: giusta la scelta?
«Penso sia la scelta giusta. Non abbiamo niente in meno rispetto ai compagni maschi, anzi. Ci alleniamo, mettiamo da parte impegni e famiglia per fare ciò che poi ci piace!».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Non è di certo piatta. Lavoro in una fabbrica del mio paese per potermi mantenere gli studi e per guardare al mio futuro. Il poco tempo libero che ho cerco di sfruttarlo al meglio con la mia famiglia».

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
«Di sicuro la laurea. Tra poco dovrei iniziare il terzo anno di scienze motorie, percorso che per certo porterò avanti anche in futuro. Sicuramente continuerò a giocare a calcio, a Vicenza. È casa mia, il bianco e il rosso sono i miei colori».

Come capitana del Vicenza ti va di lanciare un messaggio alle tue compagne?
«Il messaggio che voglio lanciare è quello di andare forte, sempre, in qualunque momento, sia nel calcio che nella vita in generale. E di non aver paura, mai. In merito ho tatuata una frase sulla caviglia: “Chi ha paura resti nello spogliatoio”».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Vicenza Calcio Femminile e Aurora Missiaggia per la disponibilità

Photo Credit: Vicenza Calcio Femminile

Silvia Zanni e Giada Pilato salutano il Ravenna Women

Il Ravenna Women FC comunica che il prestito di Silvia Zanni è terminato il 30 novembre e la giocatrice rientrerà al Sassuolo. Con la maglia giallorossa, Zanni ha totalizzato 7 presenze in campionato e 1 in Coppa Italia.

Si comunica anche per la giocatrice Giada Pilato verrà ufficializzato lo svincolo in data 1 dicembre.

La società ringrazia Silvia e Giada e augura il meglio ad entrambe le atlete per il proseguimento della loro carriere.

Credit Photo: Riccardo Coatti

Nasce il primo campionato di calcio femminile in Arabia Saudita

Il calcio femminile arriva ufficialmente in Arabia Saudita con la creazione e nascita di un campionato, la Saudi Women’s Football League (WFL).

La lega include più di 600 giocatrici e 24 squadre, presenti anche in città come Riyadh, Jeddah and Dammam. Il campionato è gestito dalla Saudi Sports for All Federation (SFA) con l’obiettivo di incoraggiare e supportare le donne per svolgere un ruolo importante nella comunità tramite lo sport.
Il premio finale per la squadra vincitrice della competizione è di 500.000 riyal sauditi, pari a poco più di €110.000.

“Questo è un giorno molto felice per tutti gli atleti, maschi e femmine – ha detto il coach e giornalista sportivo, Abdullah Alyami, al sito Arab News – E sulla base di ciò che abbiamo visto e di quanto sia amato il calcio in tutto il Regno, credo che vedremo molte altre nostre sorelle impegnate nello sport professionistico”.

Era solo il 2018 quando venne concesso alle donne di guardare il calcio negli stadi per la prima volta. Ora, due anni dopo, le donne hanno un vero e proprio campionato da giocare. La competizione avrebbe dovuto iniziare a marzo 2020, ma a causa del COVID-19 tutto è stato rimandato a novembre dello stesso anno.
Credit Photo: https://wfl-sa.com/

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