Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 4064

Maurizio Ganz, coach Milan: “Dobbiamo crescere come gruppo e come intensità”

“Abbiamo fatto il nostro dovere in un campo difficile e contro una squadra molto aggressiva”. Così esordisce Maurizio Ganz, allenatore del Milan dopo il blitz vincente in quel di Napoli. Successo arrivato non con poche difficoltà, anzi. “Mi dispiace che ci siamo complicati la vita da soli, ma devo ammettere che il rigore nel finale era inesistente. Inoltre c’è stata la doppia beffa dell’espulsione di Vitale che dunque dovrà anche saltare la prossima contro la Roma. Però va bene cosi, portiamo a casa tre punti meritati, meritatissimi”.

Inanellata la sesta vittoria, ora per le rossonere aspetta un tour de force con tre sfide fondamentali. “Ora abbiamo la sfida contro la Roma, poi la sosta e subito dopo la Fiorentina e il Sassuolo. Credo che in queste partite capiremo ancor di più il nostro percorso, anche se dopo aver fatto sei vittorie e una sconfitta in sette partite c’è da dire che sarebbe stato difficile fare meglio. In settimana cercheremo di lavorare al meglio e recuperare qualche giocatrice. Dobbiamo crescere come gruppo e come intensità. Oggi abbiamo fatto fatica fisicamente perché comunque ci siamo allenate poco e con tante assenze. E dunque ci prendiamo questi tre punti strameritati”.

AWSL: Grasshopper ferma la capolista Servette, Basilea accorcia le distanze

Anticipata la 13esima giornata di AXA Women’s Super League, nel weekend del 7-8 novembre le squadre del campionato Svizzero sono tutte scese in campo saltando così il turno di riposo.

Uno strepitoso Grasshopper ferma l’ondata positiva di vittorie della capolista Servette, portandosi a casa un punto ed una partita a reti bianche. Di conseguenza, il Basilea accorcia le distanze a -2 grazie alla vittoria con un pokerissimo contro il fanalino di coda Lugano. A segno per la squadra di Bader Sebastien: Xhemaili Riola 23′, Sundov Kristina 38′, Jermann Daria 53′, Rey Marion 63′ e Pilgrim Alayah 71′.

Cade lo Zurigo in casa contro il Lucerna subendo una sconfitta di 2-0. La squadra campionessa in carica, scala così quarto posto in classifica. Ci pensa subito Fölmli Svenja all’8′ a sbloccare il risultato, mentre per il raddoppio arriva la rete di Pando Irina al 61′.

Vittoria sofferta e sudata quella dello Young Boys contro il St. Gallen, che però porta la squadra di coach Grütter Charles al terzo posto in classifica. La partita inizia subito con alto ritmo e a trovare la prima rete di giornata è la giocatrice di San Gallo Iseni Ardita (6′). La partita procede e lo Young Boys risponde col pareggio al 27′ con Riesen Nadine e poi il raddoppio con rete di testa al 39′ con Waeber Stephanie. Il primo tempo finisce sul 2-1. Stöckli Aline al 62′ concretizza la rete che porta una maggiore sicurezza di vittoria alla squadra, nonostante il San Gallo non molli fino alla fine arrivando a segnare il 3-2 nei minuti di recupero con Brecht Stephanie.

Risultati
FC Zürich Frauen – FC Luzern   0-2
FC Basel 1893 – FC Lugano Femminile   0-5
Grasshopper Club Zürich – Servette FC Chênois Féminin   8-0
BSC YB-Frauen – FC St.Gallen-Staad   3-2

Classifica
Servette FC Chênois Féminin  25
FC Basel 1893  23
BSC YB-Frauen  20
FC Zürich Frauen  18
FC St.Gallen-Staad  11
FC Luzern   10
Grasshopper Club Zürich 8
FC Lugano Femminile  0

Credit Photo: Pagina Facebook di Servette Football Club Chênois Féminin

Ambrosi: “Nella difficoltà il gruppo si è rafforzato, un orgoglio giocare con queste compagne”

Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Caterina Ambrosi rilasciate ai canali ufficiali della San Marino Academy al termine di Hellas Verona-San Marino, 7a giornata della Serie A TIMvision 2020/21.

Hanno vinto le difese? È stata una partita molto difficile, si sapeva quale fosse la nostra situazione. Difensivamente abbiamo fatto tutte un egregio lavoro, dagli attaccanti in pressing fino a Francesca in porta. Le occasioni? La gara è stata combattuta, non c’erano principi tattici ma solo due squadre che se la giocavano a viso aperto per provare a vincere, potevano anche scapparci i tre punti. La serie positiva dell’Hellas? Contando anche la Coppa Italia sono 4 risultati positivi, in Serie A non subiamo reti da tre partite, quindi torno a sottolineare il grande lavoro che stiamo facendo. Questa non è una squadra, ma un gruppo di persone che lavora insieme e che si vuole bene, dentro e fuori dal campo. In una situazione di difficoltà, come quella che abbiamo vissuto, è emersa la forza di volontà di questo gruppo. Un orgoglio giocare con queste compagne“.

Credit Photo: Federico Fenzi

Serie C: il campionato si ferma fino al 3 dicembre

Il Dipartimento Calcio Femminile, nel privilegiare la tutela della salute di calciatrici, dirigenti e addetti ai lavori visto il numero crescente di Regioni classificate a maggior rischio di diffusione dei contagi (c.d. zone rosse ed arancioni), ha disposto la sospensione dell’attività agonistica fino al 3 dicembre prossimo.

 pdfCU 31 – Sospensione attività DCF fino al 03/12/2020; posticipo versamento seconda rata quota iscrizione; FAQ Dipartimento per lo Sport del Governo
(108 KB)

Le calciatrici potranno comunque continuare ad allenarsi come indicato nelle FAQ del Dipartimento per lo Sport del Governo, riportate di seguito, relative all’attività dilettantistica così come al DPCM del 03 novembre 2020
http://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/faq-al-dpcm-del-3-novembre-2020/#sport_contatto

Gli atleti e altri operatori coinvolti in attività a livello federale possono continuare ad allenarsi?
Coloro che svolgono attività sportiva di interesse nazionale potranno continuare anche gli allenamenti, sempre a porte chiuse, come previsto dall’art. 1, comma 9, lettera e) del DPCM 3 novembre 2020.

Un atleta tesserato per una Società Sportiva, che svolge la propria attività di allenamento in un comune differente da quello in cui risiede, ha la possibilità di spostarsi per raggiungere il comune in cui vengono svolti gli allenamenti?
Per quanto riguarda le regioni a elevata gravità (zona arancione) è possibile spostarsi tra comuni come disposto dall’art. 2 comma 4 lett. b), ovvero “per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. Riguardo le regioni a massima gravità (zona rossa), in base all’art 3 comma 4 lett. a), non è consentito lo spostamento tra comuni, ad eccezione degli allenamenti di atleti, professionisti e non, partecipanti agli eventi e alle competizioni di rilevanza nazionale e internazionale previsti dall’art.1 comma 9 lett. e), nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente e dei protocolli delle loro Federazioni sportive.

È possibile derogare al coprifuoco nazionale nel caso in cui le sedute di allenamento e/o le competizioni sportive di rilevanza nazionale terminino oltre le ore 22:00?
Si è possibile, poiché in base a quanto disposto dall’art. 1 comma 3, è possibile circolare tra le 22:00 e le 05:00 esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; la partecipazione ad eventi o competizioni di rilevanza nazionale ovvero agli allenamenti, per gli atleti che vi partecipano, rientra tra le fattispecie previste.

Credit Photo: Aleksander Golob

MVP 4ª giornata: Margherita Cirri (Arezzo)

Tra le formazione che hanno iniziato nel migliore dei modi la nuova stagione c’è sicuramente l’Arezzo, capolista a punteggio pieno del Girone C di Serie C femminile insieme alla matricola Filecchio (in attesa del Bologna con una gara in meno). Un inizio sprint quello delle amaranto che, grazie all’ultimo in casa con Riccione, hanno ottenuto quattro successi di fila in campionato a cui vanno aggiunti i due in Coppa Italia che sono valsi l’accesso agli ottavi. 

Questa sorprendente striscia di vittorie trova una spiegazione nell’incredibile macchina da gol messa a punto da mister Bonci: fin qui sono 37 le reti in entrambe le competizioni, solo 4 subite. Quelle che domenica hanno permesso all’Arezzo di ribaltare il vantaggio delle romagnole, e conquistare tre punti importantissimi per la classifica, sono le prime realizzate da Margherita Cirri con questa maglia, a testimonianza della facilità con cui la cooperativa amaranto riesce a mandare in porta tante calciatrici diverse. 

La centrocampista classe 2000, cresciuta nel Montespertoli e con un passato nella Fiorentina di cui è tifosissima, è approdata quest’anno all’Arezzo dopo l’ultima esperienza nel San Miniato di Siena. “Qui ho trovato un ambiente sereno e accogliente pronto a spalancare le porte a chiunque – sottolinea Margherita – Nonostante la maggior parte di noi non si conoscesse da prima si è creato infatti un gruppo molto unito con obiettivi ben precisi condivisi con la società, mi aspetto una grande stagione”.

Credit Photo: Andrea Lisa Papini per Arezzo femminile

Juventus Women, la certezza è Sembrant: “come un altro allenatore”

È Linda Sembrant la certezza e il valore aggiunto della Juventus Women in questo inizio di stagione. La 33enne svedese è la colonna portante della difesa dall’inizio di un campionato in cui, sinora, Sara Gama e Cecilia Salvai hanno presenziato sporadicamente a causa dei relativi problemi fisici.

Anche nello scontro diretto con il Sassuolo l’ex Montpellier è stata tra le migliori in campo, guidando l’intero pacchetto arretrato orfano delle due centrali azzurre. Così ieri per la sesta volta in sette partite le bianconere non hanno subito nemmeno una rete. «È un allenatore in campo. Una calciatrice di grande esperienza che di partite importanti ne ha disputate tante. Do per scontato che lei mi dia una mano», ha detto di lei ai nostri microfoni Rita Guarino che se la gode.

Credit Photo: Andrea Amato

Il presidente della FA Greg Clarke, si dimette dopo le frasi razziste e sessiste

Greg Clarke è stato costretto a dimettersi da presidente della FA dopo alcune frasi razziste e sessiste durante un audizione in parlamento.
Il 63enne lascerà il suo ruolo immediatamente dopo che la sua descrizione di “calciatrici di colore”, tra le altre osservazioni, ha causato shock e indignazione nel mondo del calcio e non solo. La mossa arriva poche settimane dopo che la FA ha cercato di assumere un ruolo guida nell’inclusione nello sport con il lancio del suo Football Leadership Diversity Code.

A seguito di una riunione di emergenza del consiglio di amministrazione della FA, è stato annunciato che Clarke avrebbe immediatamente lasciato la posizione che ricopriva dal 2016. Clarke è attualmente anche vicepresidente dell’organo di governo internazionale Fifa.
Martedì Clarke è stato convocato di fronte al comitato di selezione digitale, cultura, media e sport per discutere del suo controverso ruolo nel Project Big Picture dopo che aveva rivelato di essere stato coinvolto in modo più approfondito e per un periodo di tempo più lungo, di quanto avesse pubblicamente affermato.
Mentre Clarke ha difeso la sua parte nel Project Big Picture, ha continuato separatamente a dare una serie di risposte digressive ai parlamentari, in cui ha usato il termine “colorato” per descrivere i neri, asiatici e le minoranze etniche e ha suggerito che “diversi interessi di carriera” ha portato le persone dell’Asia meridionale a scegliere una carriera nell’IT rispetto allo sport. Ha anche descritto un giocatore gay come una “scelta di vita” e ha raccontato un aneddoto sulle ragazze calciatrici che hanno paura di essere colpite da una palla.

Alla domanda del parlamentare laburista Alex Davies-Jones sull’assenza di importanti calciatori gay all’interno del calcio, Clarke ha suggerito che una preoccupazione per gli abusi online potrebbe impedire loro di uscire.

Clarke ha detto: “Se guardo cosa succede alle calciatrici di alto profilo, ai calciatori di colore di alto profilo e agli abusi che assumono sui social media, subiscono abusi assolutamente terribili”.

In un’altra risposta a Davies-Jones, Clarke ha continuato dicendo: “Le comunità BAME non sono una massa amorfa. Se si guarda al calcio di alto livello, la comunità afro-caraibica è sovra rappresentata rispetto alla comunità dell’Asia meridionale. Se vai al dipartimento IT della FA ci sono molti più asiatici del sud che afro-caraibici. Hanno interessi professionali diversi “.

Clarke è stato costretto a scusarsi per le sue osservazioni prima ancora che la sessione fosse finita. Alla richiesta di ritrattare la parola “colorato” dal membro del comitato e deputato laburista Kevin Brennan, Clarke ha detto: “Se l’ho detto me ne scuso profondamente”. Le sue scuse sono state immediatamente ampliate dalla FA in un post sui social media.

“Le mie parole inaccettabili davanti al parlamento sono state un disservizio per il nostro gioco e per coloro che lo guardano, giocano, arbitrano e amministrano”, ha detto Clarke. “Sono profondamente addolorato di aver offeso quelle diverse comunità nel calcio che io e altri abbiamo lavorato così duramente per includere. Vorrei ringraziare i miei amici e colleghi del gioco per la saggezza e i consigli che hanno condiviso nel corso degli anni e dimettermi dalla FA con effetto immediato”.
La FA in una dichiarazione: “Peter McCormick entrerà nel ruolo di presidente ad interim della FA con effetto immediato e il Consiglio della FA inizierà il processo di identificazione e nomina di un nuovo presidente a tempo debito”.

Sanjay Bhandari, amministratore delegato dell’organizzazione anti-razzista Kick it Out, ha detto di Clarke: “Il suo uso di un linguaggio obsoleto per descrivere i neri e gli asiatici  risale a decenni fa e dovrebbe rimanere nella pattumiera della storia”.

La partenza di Clarke non avrebbe potuto arrivare in un momento più impegnativo per l’organo di governo del calcio inglese. Due settimane fa ha lanciato un Football Leadership Diversity Code, visto come un documento fondamentale che ha sfidato le squadre di calcio a impegnarsi in obiettivi duri per collocare persone di etnia nera asiatica e minoritaria in ruoli senior. Visto come un documento fondamentale, il codice è stato anche riconosciuto come un primo tentativo di affrontare sfide più profonde per le minoranze etniche all’interno del gioco e la società più in generale.

Credit Photo: The FA

Alice Coppola, attaccante Azalee: “Questa maglietta ci tiene unite dentro e fuori dal campo, campionato alla nostra portata”

Le Azalee stanno occupando la terza posizione del Girone A di Serie C con sei punti. All’interno della squadra vi è una giovane bomber: si tratta di Alice Coppola attaccante biancorossa classe 2003 e attuale capocannoniere del raggruppamento con quattro reti.

Alice che cosa vuol dire per te indossare la maglia delle Azalee?
«Parto dal presupposto che le Azalee sono la mia seconda famiglia, quindi giocare e lottare per portar in alto la società è solo un piacere. Portare la loro maglia è molto soddisfacente, con loro sono cresciuta molto e sono riuscita, insieme alle ragazze della Juniores, a raggiungere grandi traguardi e spero che quest’esperienza possa ripetersi anche con la prima squadra. La cosa che mi piace di più è che quella maglietta ci tiene unite, sia all’interno che all’esterno del campo».

Come ti sei appassionata al mondo del calcio?
«Lo sono sempre stata. Fin da piccolina mi piaceva giocare a calcio con mio fratello, ma ho sempre avuto un po’ di paura ad esternare questa mia passione per paura dei giudizi degli altri. Poi ho capito che il calcio mi rendeva felice quindi ho smesso di vergognarmi e ho iniziato a giocare per la società del mio paese in una squadra maschile».

Cosa ti ha spinto a diventare un’attaccante?
«In realtà nulla. Da quando ho iniziato a giocare ho provato ogni ruolo: ho iniziato come difensore centrale, poi centrocampista, poi arrivata alle Azalee, per scherzo, il mister durante un’amichevole mi ha messo in attacco e ha visto che mi muovevo bene. Da quel momento in poi ho giocato principalmente come attaccante».

A che giocatrore ti ispiri?
«Potrà sembrare strano ma non seguo molto il calcio, e di conseguenza non conosco molti giocatori. Però posso dire che prenderei esempio da Ibrahimovic perché ha sempre lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi senza mai demordere e soprattutto non ha mai cambiato sé stesso per piacere agli altri».

Sei soddisfatta del piazzamento attuale delle Azalee?
«Sono soddisfatta, ma vedendo e avendo conosciuto le mie compagne, posso dire che possiamo puntare più in alto e continuare a migliorarci».

La LND vi ha nuovamente fermato: dispiaciuta?
«Ovviamente sì. Da agosto stiamo lavorando sodo per raggiungere i nostri obiettivi e questa chiusura sarà un bell’ostacolo per tutte noi, ma sono sicura che lo supereremo senza alcun problema. Penso anche che, vista la situazione di emergenza che si sta creando nelle ultime settimane, stare a casa sia un modo per tutelare non solo noi, ma anche tutti coloro che ci circondano».

Che opinione ti sei fatta del Girone A dopo tre giornate?
«Senza alcun dubbio ci sono ottime squadre, anche se non ne ho ancora inquadrate un paio. Detto questo, penso sia tranquillamente un campionato alla nostra portata».

Cosa ne pensi del calcio femminile italiano?
«Sicuramente negli ultimi anni è stato molto rivalutato dalle persone che non lo seguivano o che comunque non associavano la figura di una ragazza allo sport del calcio. Basti pensare che fino a pochi anni fa, quando ho iniziato io a giocare, una ragazzina che giocava a calcio era vista come il maschiaccio o come la strana del gruppo. per fortuna ora, il fatto che una ragazza faccia uno sport che la società ha sempre etichettato “da maschi”, sta cominciando ad entrare a far parte della normalità».

E sul professionismo?
«La società non vuole seguire il calcio femminile perché è abituata a un calcio più veloce, anche se penso che a livello tecnico le ragazze non abbiano nulla da invidiare ai ragazzi. Come i calciatori maschi, anche le ragazze si allenano e fanno gli stessi sacrifici, senza contare il fatto che alcune studiano e altre ancora lavorano. Non capisco dunque perché non debbano essere ricompensate nello stesso modo dei colleghi maschi. Con il passare degli anni stanno venendo alla luce ragazze sempre più brave e che meritano veramente di crearsi una loro carriera ed essere riconosciute come professioniste e ricompensate come tali».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una diciassettenne qualunque. Sono molto legata alla mia famiglia e alle mie amicizie. Cerco di affrontare la vita sempre con il sorriso e circondandomi di persone a cui voglio bene. Diversamente dal campo, dove mi è più semplice gestire ed affrontare le situazioni di difficoltà o dove riesco in modo più naturale a raggiungere in miei obiettivi, nella quotidianità mi sento meno motivata e più insicura. Anche per questo il calcio è così importante per me: perché mi aiuta a migliorarmi anche all’infuori del campo rendendomi una persona più determinata».

Quali sono i progetti per il tuo futuro?
«Tra i miei progetti futuri sicuramente ci sono terminare il liceo e riuscire a conseguire una laurea. In ambito calcistico continuerò a lavorare, cercando pian piano di salire sempre di più di categoria. Il mio sogno, come quello di tutte le mie coetanee che giocano a calcio, sarebbe quello di indossare la maglia delle azzurre».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia le Azalee Calcio Femminile e Alice Coppola per la disponibilità.

Piovani squalificato: “Insulti a Rita Guarino”. Il Sassuolo farà ricorso

Un turno di squalifica a mister Gianpiero Piovani del Sassuolo. Il tecnico del Sassuolo Femminile, in panchina domenica scorsa nel big match in casa della Juventus, è stato sanzionato dal Giudice Sportivo “Per aver rivolto, a fine gara – si legge sul comunicato – all’allenatrice della squadra avversaria frase offensiva. Infrazione rilevata dai collaboratori della Procura Federale”.

Il Giudice Sportivo Avv. Sergio Lauro, assistito dal rappresentante dell’A.I.A. Sig. Pietro Vetrugno, nella seduta del 10 novembre 2020, ha deciso di squalificare il tecnico del Sassuolo Femminile che dunque non sarà in panchina nel prossimo impegno delle neroverdi, in programma domenica contro il Verona. Come riferito da Giovanni Albanese di JuventusNews24.com, il tecnico smentisce di aver pronunciato parole offensive nei confronti dell’allenatrice bianconera e il Sassuolo di conseguenza farà ricorso.

Credit Photo: Andrea Barani

Non si può più rinviare la professionalizzazione nel calcio femminile!

Irene Lozano CSD
Irene Lozano CSD

L’Associazione delle calciatrici spagnole AFE e l’ACFF, l’Associazione dei Club di Calcio Femminile spagnoli, hanno ottenuto durante l’estate, l’impegno del Governo perché la Primera Iberdrola diventi un campionato professionistico dalla stagione 2021-22.

Anche il Comitato superiore dello Sport CSD, attraverso la Presidentessa Irene Lozano ha ribadito l’impegno del Governo perché la Primera Iberdrola diventi un campionato professionistico e diventare così uno dei migliori campionati europei di calcio femminile in Europa.
Uno tra i requisiti era l’instaurazione di un accordo lavorativo e giuridico tra club e giocatrici. David Aguanzo, numero 1 di AFE chiede anche che i club abbiano un campo proprio e in condizioni adeguate per il calcio femminile perchè è preoccupato per la situazione delle calciatrici nella pandemia. La professionalizzazione è l’unico modo per evitare una nuova sospensione e far sì che la Primera Iberdrola non sia considerata un campionato dilettantistico. Bisogna quindi superare la Legge dello Sport del 1990 che considerava come campionati professionisti solo LaLiga Santander e Smartbank di calcio e la Liga ACB di basket maschile.
Oltre all’esistenza di accordi economici professionali sottoscritti attraverso un accordo collettivo, la Primera Iberdrola deve avere una dimensione economica importante che si sta raggiungendo anche attraverso gli accordi televisivi con i club. Con l’accordo collettivo finalmente le giocatrici avranno uno stipendio minimo, la maternità, il ricongiungimento familiare e potranno intentare una causa di lavoro se necessario. Anche Luis Gómez, brand Director di Iberdrola, principale sponsor del campionato di calcio femminile, appoggia la campagna per la professionalizzazione. Irene Lozano, grande difensora dei diritti delle donne, è felice dell’appoggio di Luis Gómez per permettere alle calciatrici di avere pari diritti con i loro colleghi maschi. “Le calciatrici se lo meritano, la società lo chiede” dichiara ad As. Finalmente è arrivato il momento di rendere la Primera Iberdrola un campionato professionistico e di regalare un sogno a migliaia di calciatrici spagnole che vogliono giocare a pallone ed avere la garanzia dei propri diritti sul campo e fuori.

DA NON PERDERE...