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Real Madrid-Barcellona in attesa dell’orario del match

Real Madrid femenino Primera Iberdrola
Real Madrid femenino Primera Iberdrola

Real Madrid e Barcellona si affronteranno questa settimana nella prima giornata della Primera Iberdrola. Resta da decidere l’orario del match per i diritti televisivi. Sarà la prima volta che si affrontano Real Madrid e Barcellona nel campionato di calcio femminile con le blaugrana che sono favorite dato che sono le attuali campionesse in carica e semifinaliste nell’ultima Women’s Champions League.
Il Real Madrid invece ha giocato una sola amichevole ma ha la massima motivazione dato che si tratta della prima partita ufficiale della blancas.
La Primera Iberdrola inizierà sabato 3 ottobre con 3 partite. Apre il campionato Logroño-Levante a Las Gaunas alle 11.30 nella Rioja. Alle 16 ecco un match spettacolare Athletic-Depor tra due delle sorprese della scorsa stagione. Alla stessa ora le vicecampionesse dell’Atlético Madrid sfidano l’Espanyol, ultimo nella scorsa Primera Iberdrola e ancora alla ricerca della prima vittoria in una gara ufficiale nel 2020.
Si prosegue domenica con Sporting Huelva vs Valencia alle 11 e sempre alla stessa ora ecco Eibar-Betis. Alle 12 le neopromosse del Santa Teresa sfidano il Sevilla. Chiude Granadilla contro Madrid cff all’Estadio La Palmera di San Isidro, Tenerife alle Canarie. Rimandata Real Sociedad vs Rayo Vallecano perchè le franjirrojas hanno iniziato in ritardo la preparazione per la mancanza del protocollo covid per il calcio femminile.

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Calendario prima giornata:

Sabato 3 ottobre:

h 11:30 Logroño-Levante

h 16:00 Athletic-Depor

h 16:00 Espanyol-Atletico Madrid

Domenica 4 ottobre:

h 11:00 Sporting Huelva-Valencia

h 11:00 Eibar-Betis

h 12:00 Santa Teresa-Sevilla

h 13:00 Granadilla-Madrid CFF

Orario da definire: Real Madrid-Barça

Rimandata: Real-Rayo

Manca da decidere quindi l’orario di Real Madrid-Barcellona per la questione dei diritti televisivi. Infatti i club hanno denunciato il decreto del Governo alla Commissione Nazionale dei Mercati e della Competenza. In questo decreto, si attribuiva alla RFEF la possibilità di commercializzare i diritti della Primera Iberdrola anche se 13 dei 18 club hanno contratto con Mediapro fino al 2022. Ma al di là della querelle televisiva, siamo tutti pronti a gustarci questo meraviglioso spettacolo del calcio femminile.

Photo: Real Madrid Femenino, Instagram

Arife Ibrahimi, Eretum Monterotondo: “Questo sarà il nostro campionato”

L’Eretum Monterotondo è un club laziale che dal 2011 ha la propria squadra femminile. La società capeggiata dal presidente Dino Alessandri annoverà nel suo organico Arife Ibrahimi. La calciatrice venticinquenne, di origine kosovara cresciuta a Fonte Nuova, è una centrocampista alle dipendenze dell’allenatore Fabio Bubbico, assistito dal vicepresidente Paolo Alessandri. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, il capitano del sodalizio gialloblù.

Arife come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Mi sono avvicinata al mondo del calcio sin da piccola, giocando nel cortile con i miei amici, una volta finita l’esperienza sportiva con il judo. Ho iniziato a giocare al calcio a 11 con la maglia dell’Eretum. Un’amica mi parlò di questa squadra, andai a fare un allenamento ed è scoccata la scintilla, tanto che da lì non smisi più di giocare a calcio”. 

Sei una fedelissima di questa squadra vero?
“Con questa maglia ho avuto l’opportunità di cimentarmi nel calcio. Ringrazierò sempre la società, il Presidente e tutti i dirigenti, per averci dato e continuare a darci l’opportunità di divertirci praticando lo sport che amiamo e per l’attenzione che hanno nei confronti del calcio femminile. Un interesse non comune, basti pensare che dallo scorso anno è attiva anche una Scuola Calcio femminile, esperienza più unica che rara nel nostro territorio. Mi preme, ringraziare anche il nostro sponsor storico, la Electron di Sandro e Domenico Ricciardi, che vengono a seguirci e sostenerci molto spesso anche allo stadio”. 

Negli ultimi sei anni hai raggiunto anche qualche piccolo traguardo personale vero?
“Si, ho maturato esperienze calcistiche con la Rappresentativa Regionale Under 23, nel 2017, al Torneo delle Regioni in Trentino e, nel 2019, al Torneo Caput mundi, come fuori quota della squadra. Da 6 anni ormai faccio parte della famiglia dell’Eretum Monterotondo che mi ha portato, giorno dopo giorno, a raggiungere questi piccoli traguardi”.

Come è andata per voi la scorsa stagione?
“Lo scorso anno eravamo partite con degli obiettivi precisi, essendo arrivate la stagione precedente seconde a due punti dalla prima in classifica. Eravamo pronte a riscattarci per quel boccone amaro, ma purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto. Questo anche a causa di fattori esterni e di una serie ripetuta di infortuni, tra i quali il mio, che ci hanno impedito fino a gennaio di avere l’organico al completo. Con il campionato ormai compromesso, stavamo mettendo tutte le energie sulla Coppa Lazio, interrotta purtroppo a causa della pandemia”.

Partirete cariche per il prossimo campionato quindi?
“Il Covid ha chiuso anzitempo una stagione comunque deludente, questo ci deve dare ancora più forza in vista della prossima stagione in cui vogliamo essere protagoniste e arrivare dritte all’obiettivo prefissato. Dopo gli avvenimenti della scorsa stagione, abbiamo ora la carica giusta, ci sentiamo pronte e non vediamo l’ora di scendere in campo e dimostrare veramente di che pasta siamo fatte. Ci stiamo allenando bene curando ogni minimo dettaglio per fare veramente la differenza”. 

Come vedi oggi il calcio femminile?
“Prima dei recenti Mondiali purtroppo il calcio femminile non era molto conosciuto, quasi non ci prendevano sul serio quando dicevamo che giocavamo a calcio. Dopo il Mondiale invece soprattutto nella gente si riscontra subito una certa attenzione, se non ammirazione in più. Ci siamo tutte immedesimate in quelle ragazze mondiali, nonostante tutte le avversità sono riuscite ad arrivare a un buon risultato. Credo che sia una caratteristica proprio delle donne, testarde, motivate, con una passione così grande impossibile da fermare e da spegnere tanto facilmente. Dopo i mondiali abbiamo riscontrato subito il cambiamento, si sono iscritte molte più squadre nel campionato, che oggi è ancora più bello e entusiasmante perché abbiamo la possibilità di confrontarci con molte più squadre rispetto agli anni scorsi”. 

Quale momento della tua carriera ricordi con piacere?
“Il mio ricordo più bello è sicuramente la partita contro la Res Roma nella stagione 2018-2019, dove ci giocavamo il primo posto in campionato.. Difficile descrivere le emozioni di quella partita, la sensazione straordinaria di dovercela mettere tutta per te, per le compagne, per il mister, per lo staff e per i tifosi, lo stadio pieno di gente a seguirci. È stata una vera partita di calcio ed è stato veramente straordinario sentire il tifo dagli spalti e ascoltare i complimenti, a fine partita. Tante erano le persone del pubblico che non ci avevano mai seguito, e che si dicevano pentite per non averci seguito sin dall’inizio. Una grande e bella soddisfazione, il nostro sogno ora è quello di riuscire a riproporre partite come quelle, intense e di qualità e con uno stadio pieno, ovviamente una volta sconfitto il virus e in totale sicurezza”.

Accordo tra Brescia Calcio Femminile e Brescia Calcio BSFC

Appartenenza, valori, ambizione e voglia di rendere orgogliosa la Città di Brescia.

Questi i principi che hanno portato al primo accordo storico tra Brescia Calcio BSFC e Brescia Calcio Femminile. Un sodalizio che è, di fatto, una novità assoluta nel panorama calcistico cittadino e ha l’obiettivo di portare i colori biancoazzurri sempre più in alto. Un segnale di Forza, Unione e soprattutto Ripartenza dopo un anno difficile per la nostra Città dovuto all’emergenza Covid-19, ma che ha dimostrato come INSIEME si possano superare anche i momenti più dolorosi.

Brescia Calcio Femminile e Brescia Calcio BSFC inizieranno una proficua collaborazione per lo sviluppo e la crescita del Settore Giovanile che porterà BCF a far parte delle “Società Affiliate”.

Una stretta di mano, quella tra il Presidente Massimo Cellino e Giuseppe Cesari, che entra di fatto nella storia cittadina, perché INSIEME siamo più forti.

Massimo Spagnolli, Trento Calcio Femminile: “Una vittoria sofferta ed importante; abbiamo concrete possibilità di passare il turno”

Secondo turno di Coppa Italia, il Trento guadagna 3 punti importantissimi, ecco le parole di mister Massimo Spagnolli: “Una vittoria sofferta ed importante – sottolinea Spagnolli – che ci permette di affrontare l’ultima sfida con il Brixen con concrete possibilità di passare il turno. Sono particolarmente contento di non aver preso gol, la solidità difensiva è un aspetto che considero importante e le ragazze lo sanno. E poi sono contento per Lenzi che oggi è rientrata in campo dopo un grave infortunio.”
Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Francesco Micheli, coach Primavera Perugia: “Dovremo lavorare per crescere come gruppo”

Perugia, 27 settembre 2020 – Si è conclusa con il risultato di 0-3 in favore della squadra ospite la prima giornata di campionato nazionale Primavera disputata presso lo Stadio Comunale “Giansanti” di Collestrada nella giornata odierna

Un risultato maturato interamente nella ripresa, dopo aver concluso il primo tempo a reti inviolate.
“Vogliamo ripartire proprio da quel primo tempo – riferisce mister Francesco Micheli – dove abbiamo visto impegno, organizzazione e buone trame di gioco. Abbiamo costruito azioni potenzialmente pericolose e con più determinazione saremmo stati in grado di andare in rete. Nella ripresa abbiamo subìto un calo psicologico che ha ribaltato il risultato. Dovremo lavorare per crescere come gruppo prendendo ciò che di buono e meno buono abbiamo visto oggi”.
 
Credit Photo: Perugia Calcio Femminile

 

I quattro trasferimenti più emozionati in Women’s Super League

Per la stagione 2020/21 in FA Women’s Super League vi è sicuramente stato un grande mercato tra arrivi di star internazionali e ritorni di nazionali.

Alex Morgan
Il Tottenham Hotspur si è aggiudicato la stella americana Alex Morgan che ha lasciato la Florida e gli Orlando Pride sicuramente fino a fine 2020. Indiscrezioni rimangono sul fatto che Morgan giocherà in Inghilterra fino a giugno 2021.
Per la neomamma sono 107 gol in 169 partite internazionali con la Nazionale USA, a livello di club 15 gol in 36 partite con il Portland FC e 18 gol in 53 partite con l’Orlando Pride. Inoltre, si tratta della sua seconda esperienza Europea. La prima è stata con l’Olympique Lyonnais durante la stagione 2016-2017, vincendo un triplete (Campionato, Coppa e UEFA Women’s Champions League).

Pernille Harder
Con il trasferimento record pari a £250.000 dal VfL Wolfsburg, l’attaccante danese Pernille Harder approda al Chelsea Women.
Per lei sono state quattro stagioni di successo con le Wolves conquistando 4 campionati e coppe consecutive, e due finali di UEFA Women’s Champions League nel 2017-18 e 2019-20.

Alex Greenwood
Dall’Olympique Lyonnais arriva Alex Greenwood che approda al Manchester City, dopo il triplete conquistato con la squadra francese nel 2019/20.
Inoltre, sono 46 le presenze con la maglia della Nazionale dell’Inghilterra.

Lucy Bronze
L’altro trasferimento sul versante Olympique Lyonnais – Manchester City riguarda l’altra inglese Lucy Bronze.
In Francia, ha vinto tre titoli di UEFA Women’s Champions League ed altrettanti Campionati. Prima di Lione, aveva giocato al City tra il 2014 e il 2017 con 33 presenze.

Credit Photo: Pagina Facebook di FIFA Women’s World Cup

La FFA nomina lo svedese Tony Gustavsson come nuovo allenatore delle The Matildas

Tony Gustavsson, l’esperto ex vice allenatore della nazionale femminile statunitense, guiderà le Matildas durante la Coppa del Mondo casalinga dopo che la Federcalcio australiana ha ieri confermato la sua nomina come successore di Ante Milicic.

Lo svedese, 47 anni, ha firmato un accordo valido fino al 2024 con il mandato di far emergere tutto il meglio della cosiddetta “golden generation” australiana nel corso dei prossimi anni pieno zeppi di importanti tornei internazionali.

“Uno dei motivi principali per cui sono qui è perché credo molto nelle potenzialità di questo gruppo”, ha detto Gustavsson “C’è molta qualità qui, e le Matildas hanno dimostrato quanto siano crecsiute le loro abilità negli ultimi anni, ma penso anche che lavorando insieme potrò portarle al livello successivo”.

Alla domanda se pensava che l’Australia potesse vincere la Coppa del Mondo nel 2023, Gustavsson ha detto: “Non sarei qui se non pensassi che fosse possibile”.

Gustavsson è stato selezionato dopo il completamento di un processo lungo e complicato, che è stato intrapreso dopo la partenza di Milicic a luglio e supervisionato da una giuria guidata dall’amministratore delegato della FFA James Johnson.

Johnson ha detto che la conoscenza di Gustavsson del panorama calcistico globale, la sua esperienza nei principali tornei e il successo sia a livello nazionale che internazionale sarebbero inestimabili nel suo nuovo ruolo.

“Crediamo fortemente in Tony, sono sicuro che abbiamo nominato un allenatore che non solo supererà i parametri di riferimento e i criteri che abbiamo fissato come organizzazione, ma gli standard che ci si aspetta dai nostri giocatori, dalla comunità calcistica e dai tifosi”, ha detto Johnson.

“Durante tutto il processo è stato evidente che Tony sia ansioso di accettare tutto ciò per cui stiamo lavorando e per costruire con le Matildas una squadra unicamente australiana con una forte identità. Una squadra che venga riconosciuta come prima classe mondiale sia dentro che fuori dal campo”.

Insieme ai Mondiali del 2023 in Australia e Nuova Zelanda, Gustavsson guiderà la truppa delle Matildas alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, alla Coppa d’Asia del 2022 in India e alle Olimpiadi del 2024 a Parigi.

Date le opportunità presentate dal prossimo ciclo quadriennale – e le aspettative riposte su un gruppo di giocatrici di enorme talento guidate da Sam Kerr – il ruolo di allenatore della nazionale è probabilmente uno dei più importanti incarichi che siano stati mai stati affidati nello sport australiano.

Photo Credit: Westfield Matildas

Marco Castellaneta, coach Brixen Damenfußball: “Quest’anno puntiamo alle prime tre posizioni”

La Südtiroler Sportverein Brixen è una società polisportiva nata a Bressanone nel 1956, e da tempo si occupa anche di calcio femminile col nome di Ssv Brixen Damenfußball, dove il prossimo anno parteciperà al girone B di Serie C: abbiamo chiesto a Marco Castellaneta, nativo di Lucera, provincia di Foggia, ma residente a Bolzano da tanti anni, e che, dopo un anno di assenza, ritorna ad allenare la formazione biancazzurra.

Marco cosa le ha portato a ritornare ad allenare la Brixen?
«Sono tornato ad allenare la Brixen dopo un anno sabbatico, perché è nata la mia seconda figlia (sua moglie è di Bolzano, ndr). Le ragazze hanno insistito che io ritornassi con loro, ma sul campo ho dovuto rispiegare i concetti lasciati 12 mesi fa».

Quale sarà l’obiettivo di questa squadra?
«Vogliamo lottare per le prime tre posizioni, e la squadra è quello che ho lasciato una anno fa».

Che cosa si aspetta dalle sue ragazze?
«Mi aspetto un po’ in più di consapevolezza in loro stesse: devono capire che sono forti».

Come sarà secondo lei il girone B di Serie C?
«Rispetto all’anno scorso, credo che secondo me quest’anno sarà un campionato molto equilibrato».

Che cosa pensa della situazione attuale del calcio femminile italiano?
«Io che provengo dal maschile, ed avendo giocato in Eccellenza, all’inizio l’ho trovato scettico, poi, quando ho avuto la fortuna di aver conosciuto queste ragazze, non ho trovato, a parte la velocità e la forza nei contrasti, alcuna differenza tra femminile e maschile: spingo la gente verso questo movimento, perché non sanno cosa si perdono. Ci sono ancora differenza tra questi due mondi, ma spero che le cose possano cambiare».

Professionismo nel calcio femminile dal 2022: condivide questa scelta?
«Secondo me è stata una scelta arrivata tardi, perché credo sia fondamentale che le ragazze abbiamo un contratto da professionista».

Com‘è Marco Castellaneta fuori dal campo?
«Mi reputo una buona persona, di compagnia, uno che piace stare insieme con le ragazze, amici e la famiglia, visto che sono papà di due bambini».

Quali saranno i suoi obiettivi futuri?
«Calcisticamente spero di poter continuare per più anni con queste ragazze, crescere ancora e andare in Serie B con loro, personalmente di avere buoni propositi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Ssv Brixen Damenfußball e Marco Castellaneta per la disponibilità.

Federica Cafferata, Napoli: “Mi piacerebbe giocare con Alia Guagni, mi ispiro a lei”

Ha iniziato a giocare in prima elementare ed era l’unica bambina in squadra. Il suo cuore è rossoblù ed il suo idolo Neuer. Sogna di poter conciliare sempre tutte le sue passioni: intervista speciale a Federica Cafferata.

Ciao Federica, una tua breve presentazione (età, ruolo ecc…)
Ciao, mi chiamo Federica Cafferata, ho 20 anni e sono di Genova. Come ruolo ormai dico che sono un esterno perchè ricopro tutta la fascia, ho avuto la fortuna di avere allenatori che hanno creduto in me in tutte le posizioni, dall’attaccante sterno al centrocampista mezzala, al terzino. Prediligo la destra ma ho giocato spesso anche a sinistra.

Quando hai iniziato a giocare a calcio?
Ho iniziato all’età di 6 anni quando andavo in prima elementare, la mia scuola faceva una squadra di calcio aperta a tutti, sia maschi che femmine. Inutile dire che alla fine in quella squadra era tutti maschietti ed io ero l’unica femmina. Tra l’altro ho un bel ricordo perchè subito alla prima partita che feci vincemmo 1-0 con un mio gol.

Le tue esperienze in carriera…
Diciamo che per proseguire la storia ho giocato fino all’età di 15 anni con i maschi sempre con quelli del 2000 come me. È stata un’esperienza super formativa se sono così oggi è per una gran parte anche grazie a quello. Ho proseguito poi nel Ligorna dove ho vinto un po’ tutto in regione. Non scorderemo mai però lo scudetto nazionale con la Primavera. In quegli anni arrivano le chiamate in Nazionale U16 e U17 e successivamente anche dell’U19.

Mentre nel club ho proseguito nella Lavagnese dove ho consumo la permanenza in serie B e poi nel Genoa Women dover per un anno gestito molto male retrocedemmo meritatamente. Nonostante tutto ci ho sempre creduto e sono arrivata al Napoli. Spero di vincere ancora oltre al campionato di Serie B già conquistato nella passata stagione.

Hai una squadra del cuore?
La mia squadra del cuore è il Genoa, la squadra della mia città questa passione mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, tutta genoana, ma in particolare da mia mamma, super tifosa dei rossoblù.

Ti ispiri a qualche calciatrice? Hai un idolo?
Cerco di ispirarmi ad Alia Guagni, mi dispiace non poterci giocare contro quest’anno perchè i sarebbe piaciuto confrontarmi con lei e capire la sua vera forza. La trovo una grandissima giocatrice capace di farsi tutta la fascia senza problemi. 

Nel maschile sembra strano ma il mio idolo è Neuer, portiere del Bayern Monaco. Penso che non abbia bisogno di essere descritto. La mia passione per lui nasce parecchi anni fa quando ancora giocava nello Schalke 04. Perchè è proprio lui il mio idolo? Perchè penso abbia rivoluzionato un ruolo, penso abbia un coraggio fuori dal comune perchè comunque dietro di lui c’è solo la porta e se sbaglia lui la sua squadra prende gol.

Con chi ti piacerebbe giocare in difesa?
Sicuramente come ho detto prima, con Alia Guagni, mi vorrei far insegnare molto da lei.

Siete reduci da tre sconfitte consecutive, qual è secondo te il modo per uscirne? In che cosa dovete migliorare?
Sì è vero abbiamo fatto 0 punti finora però devo dire che questa pausa ci è servita molto, ripartiremo più cariche e più consapevoli. Il campionato è ancora lungo e possiamo ancora dire la nostra. Siamo una bella squadra e il gruppo nonostante questo periodo un po’ più nero si è compattato ancora di più. Come dice il nostro mister la parola d’ordine è “lavoro”, solo con esso buttando sangue sul campo si vedono i risultati. C’è poco da dire non vediamo l’ora di scendere in campo per portare a casa i primi tre punti.

Siete una neopromossa, qual è il vostro obiettivo stagionale? E quale il tuo personale?
L’obiettivo di squadra viene sicuramente prima ed è quello di salvarsi. Diciamo che il mio personale è quello di giocare al meglio per la squadra e dimostrare che posso stare in questa categoria. Vorrei mettere più minuti possibili sul campo.

Che cosa sogni nel tuo futuro?
Questa domanda è difficile, sono molte le cose che sogno. Sicuramente primo tra tutti sogno di fare sempre ciò che mi piace, di raggiungere gli obiettivi da me posti, di finire gli studi e di cercare di conciliare il più possibile tutte le mie passioni.

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

La mia vita dietro un pallone: Sara Gama si racconta in un libro

Il capitano della Juventus e della Nazionale Italiana Sara Gama ha raccontato il suo percorso calcistico scrivendo un libro intitolato La mia vita dentro un pallone.

Sara ripercorre sin dai primi passi il suo amore per il pallone, le sfide, le partite, le vittorie e le sconfitte che hanno scritto la storia nel momento magico del calcio femminile italiano, ma che allo stesso tempo ci fa capire che servono grinta e tenacia, la voglia di dare il massimo, il coraggio di superare gli ostacoli per diventare un’importante calciatrice, e che i migliori risultati si ottengono con la forza della squadra.

Queste le parole di Gama espresse sui suoi canali social: “Una grande emozione per questa prima volta. Un piccolo scorcio sui miei anni di calcio, dal lungomare di Trieste a molti posti nel mondo, cambiando scenografia ma non ciò che muove dentro“.

Il libro, editato dalla DeAgostini, è già disponibile nelle librerie e anche online.

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