Prugna, Landi, Greco e Fantozzi al premio “Sportivo dell’anno” del Comune di San Miniato
Mister Mancini: “La squadra non si è lasciata abbattere dal gol del vantaggio bresciano e nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni importanti”
Photo Credit: Perugia Calcio Femminile
Germania-Montenegro: 3-0 e 100 presenze internazionali per Dzsenifer Marozsan
La Nazionale Femminile della Germania aggiunge altri 3 punti alla qualifica verso gli Euro 2022 grazie alla vittoria di 3-0 ottenuta contro il Montenegro. Con la stessa partita, Dzsenifer Marozsan celebra le 100 presenze internazionali con la maglia della Nazionale tedesca. La Germania si trova in testa al Gruppo 9 a +5 dall’Irlanda.
Il presidente della federazione calcio tedesca (DFB) Fritz Keller si è congratulato con Marozsan: “È una giocatrice eccezionale dentro e fuori dal campo che ha ottenuto un altro grande successo. Congratulazioni a Dzsenifer Marozsan per la sua 100a nazionale! Spero davvero che ce ne siano molte altre in arrivo. Dzsenifer è una parte indispensabile della nostra squadra giovane e determinata grazie alla sua creatività, ottime capacità tecniche ed entusiasmo in campo. Questa squadra ha il talento e la passione necessari per giocare un ruolo importante nel prossimo Europeo che purtroppo dovremo aspettare un anno in più”.
“Sono contenta di aver fatto la mia 100esima presenza oggi”, ha detto la 28enne, “Ho cercato di portare più energia al nostro gioco. Non è stata una partita facile. Abbiamo davvero faticato a trovare soluzioni e spesso abbiamo preso la decisione sbagliata. Tuttavia, è stata una partita speciale per me”.
Laura Freilang ha aperto le marcature della partita subito al 2′, Melanie Leupolz ha raddoppiato poco prima dell’intervallo con un colpo di testa (45 + 1′) e Sydney Lohmann ha segnato il 3-0 nel secondo tempo (59’). Inoltre, debutto storico per Paulina Krumbiegel.
La coach Voss-Tecklenburg non rimane soddisfatta della partita: “Sappiamo tutti che non abbiamo giocato bene. Abbiamo apportato molti cambiamenti e abbiamo visto che alcuni di loro non sono ancora al livello necessario per essere una calciatrice internazionale di alto livello. Ma è importante che l’abbiamo imparato oggi. Il Montenegro ha lottato duramente, ma non abbiamo trovato soluzioni sufficienti e abbiamo commesso troppi errori tecnici. La cosa più importante, però, è che abbiamo conquistato i tre punti e che nessuno si sia infortunata”.
Credit Photo: https://www.dfb.de/
Allenatore dell’Anno UEFA per il calcio femminile: Lluís Cortés, Stephan Lerch, Jean-Luc Vasseur
Lluís Cortés del Barcellona, Stephan Lerch del Wolfsburg’s e Jean-Luc Vasseur del Lione sono i finalisti del nuovo premio UEFA Women’s Coach of the Year.
Il vincitore verrà proclamato – insieme al Calciatore e Calciatrice dell’Anno, all’Allenatore dell’Anno per il calcio maschile e ai vincitori dei premi per ruolo della UEFA Champions League e UEFA Women’s Champions League – durante la cerimonia del sorteggio della fase a gironi 2020/21 della UEFA Champions League che si terrà a Nyon, giovedì 1° ottobre. Il Giocatore della Stagione di UEFA Europa League verrà invece annunciato il giorno dopo.
I finalisti del premio UEFA di Allenatore dell’Anno per il calcio femminile
Lluís Cortés (Barcellona)
Promosso allenatore del Barça femminile nel gennaio 2019, ha condotto in quella stagione la sua squadra sino alla finale di UEFA Women’s Champions League, mentre in questa è arrivato in semifinale giocandosela sino alla fine col Wolfsburg. Ha interrotto un digiuno lungo cinque anni vincendo il titolo spagnolo per la quinta volta nella storia del club (record condiviso)
Stephan Lerch (Wolfsburg)
Ha condotto il Wolfsburg in finale di UEFA Women’s Champions League dopo aver vinto per la terza volta le due competizioni nazionali tedesche in altrettante stagioni alla guida della squadra.
Jean-Luc Vasseur (Lione)
Alla sua prima esperienza in questa stagione come allenatore nel calcio femminile, il suo Lione ha disputato la seconda stagione perfetta in Women’s Champions League vincendo il quinto titolo consecutivo e il settimo complessivo, nonché ancora una volta le due competizioni nazionali di Francia.
Il resto della top ten
4° Emma Hayes (Chelsea) – 28 punti
5° Sarina Wiegman (Netherlands) – 22 punti
6° Olivier Echouafni (Paris Saint-Germain) – 18 punti
7° Jens Scheuer (Bayern) – 15 punti
8° Joe Montemurro (Arsenal) – 5 punti
9° Scott Booth (Glasgow City) – 4 punti
10° Daniel González (Atlético de Madrid) – 3 punti
Cos’è il premio UEFA di Allenatore dell’Anno per il calcio femminile?
Per questo premio, gli allenatori d’Europa, indipendentemente dalla nazionalità, sono giudicati per le prestazioni delle loro squadre nell’intera stagione in tutte le competizioni – sia a livello nazionale che europeo.
Come sono stati selezionati?
I tre finalisti sono stati scelti da una giuria composta dagli allenatori degli otto club che hanno partecipato ai quarti di finale della UEFA Women’s Champions League 2019/20 insieme a venti giornalisti specializzati in calcio femminile scelti dall’ESM.
I membri della giuria hanno scelto tre allenatori assegnando cinque punti al primo, tre al secondo e uno al terzo. Agli allenatori non è stato permesso di votare per se stessi.
Credit Photo: https://it.uefa.com/womenschampionsleague/
Katia Serra, Opinionista Rai: “Ho visto una Nazionale dove tutte si sono messe al servizio della squadra”
Vince e convince l’Italia che si porta a casa un’importante vittoria ai danni della Bosnia. Match che è stato trasmesso su Rai 2. L’emittente televisiva di stato ha voluto innalzare il livello della partita chiamando in cabina di cronaca Marta Carissimi e facendo tornare nel ruolo di opinionista Katia Serra. La rappresentante all’Aic delle calciatrici è stata ospite negli studi di Saxa Rubra dove ha rilasciato qualche commento sulla partita. Queste le sue parole.
“Sapevamo che l’Italia non affrontava una rivale forte” esordisce l’ex Lazio. “Ma le ragazze di Milena Bertolini sono state brave a non soffrire per le assenze di alcune giocatrici-leader tipo Sara Gama e Guagni. Non si sono fatte condizionare dai tanti mesi di stop a causa del corona virus. L’Italia ha dimostrato di avere la mentalità giusta.”
Serra che elogia le migliori della sfida e di tutta la squadra: “Girelli, oltre a realizzare la tripletta, si è calata nel ruolo di leader ma ci tengo a sottolineare anche la prova delle giovani Glionna e Caruso oltre a Tortelli che è partita titolare e ha recitato la sua parte alla grande. Ho visto una Nazionale dove tutte le ragazze si sono messe al servizio della squadra. Un atteggiamento normale per questo gruppo. Ma da sottolineare in positivo”.
Credit Photo: Instagram Katia Serra
Sandy Iannella, centrocampista Pontedera: “Contenta di aver raggiunto i miei obiettivi”
L’Unione Sportiva Città di Pontedera è una società nata nel 1910 a Pontedera, in provincia di Pisa, anche la sua ultima incarnazione societaria è del 2010. Nel suo palmarès la squadra può vantare la conquista di un Torneo Anglo-Italiano vinto nel 1985.
La squadra maschile milita nel girone A di Serie C, mentre quella femminile nella Serie B. Quest’ultima formazione ha come obiettivo la permanenza in cadetteria, e per questo si è affidata soprattutto alla centrocampista Sandy Iannella: è lei la protagonista di questa nostra intervista.
Sandy cosa ti ha portato a scegliere il calcio?
«La mia passione è nata fin da piccolina, ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni. Non so cosa mi abbia spinto, ma perché l’avevo dentro. Quando i miei genitori e mia nonna l’avevano capito mi hanno portato ad iniziare a giocare coi maschietti nella scuola calcio e da lì è partito il mio percorso».
Qual è il tuo giocatore o la tua giocatrice di riferimento?
«Come calciatori da piccolina mi piacevano Davids e Weah, perché io essendo milanista ho sempre ammirato il vecchio Milan. Poi ho cercato sempre di cogliere quelli i punti forti delle campionesse con le quali ho giocato insieme».
Per tanti anni sei stata un elemento imprescindibile della Torres: elencaci i tre momenti top vissuti a Sassari.
«Il primo è quando la società mi ha contattato e quando sono arrivata a Sassari, coronando il sogno di giocare in Serie A, poi la Coppa Italia che è stato il primo trofeo vinto, infine il primo scudetto, anche se quelli tre vinti di fila e giocare la partita in Champions League hanno avuto un certo sapore».
Hai indossato per tre stagioni la divisa del Sassuolo: dal tuo punto di vista le neroverdi saranno la sorpresa della Serie A 20/21?
«Spero di sì, perché è una società che merita di stare al livello delle grandi, che crede nelle giovani. Quest’anno hanno fatto una grande campagna acquisti, però sono anche sfortunati per via degli infortuni gravi, così come è successo alla loro capitana Parisi, sulla quale il mister ci puntava molto. Con Piovani sono sempre in contatto. Mi auguro che facciamo un grande anno».
L’anno scorso avevi deciso di ritirarti, ma poi ci hai ripensato: quali sono stati i motivi di questa scelta?
«È stata una scelta ponderata: non volevo chiudere la mia carriera da infortunata, quindi l’anno dopo mi sono rimessa in gioco per cercare un posto in Nazionale al Mondiale. La mia decisione sarebbe stata quella di finire la stagione, andare ai Mondiali e chiuderla qui, perché c’erano altre scelte importanti di vita da prendere, come quello di tornare a casa e fare progetti di famiglia (la giocatrice si appena è sposata con Marco Zaccagna, ndr).Perciò avevo deciso di appendere le scarpette al chiodo e pensare ad altro. L’anno dopo mi sono arrivate tante richieste, su tutte quella del presidente della Torres, con la quale ho una grande amicizia, che mi ha chiesto di dare una mano alla squadra per salire in B: alla fine ho deciso di ripartire».
Cosa ti ha portato a scegliere la maglia del Pontedera?
«Il mister Ulivieri, con il quale sono stata in contatto con lui per tanti anni, mi ha cercato insistentemente, per un mese e mezzo ha fatto spola tra casa sua e Livorno per convincermi a far parte della loro squadra e del progetto, e alla fine ho accettato di andare a Pontedera, perché soprattutto non intaccava con quelle priorità che mi ero data».
Con le granata non sono andate bene le prime due giornate: quali possono essere, secondo te, le cose da aggiustare?
«Abbiamo incontrato due formazioni molto organizzate: la Lazio ha costruito una squadra fatta per vincere il campionato, mentre il Tavagnacco, nonostante fosse possiede una formazione giovane, ha fatto tanti anni in A. Se nella prima partita siamo state sfortunate, perché abbiamo perso per espulsione il nostro portiere e non avevano l’altra perché infortunata, nella seconda gara invece abbiamo capito che quello che il mister chiede, ovvero quello di fare il nostro gioco ed esprimere le nostre potenzialità, allora possiamo giocarcela. Certo, manca di esperienza, visto che ha sempre militato in categorie inferiori, ma è il campo a far sempre aumentare la squadra di livello».
Come valuti questa Serie B?
«Questa Serie B la reputo più competitiva rispetto agli anni passati, visto che molte squadre vogliono salire in Serie A, numerose giocatrici importanti che in A non avevano spazio sono scese di categoria per rimettersi in gioco. Sarà un campionato tosto e difficile, ma anche bello».
Ti piace il valore che sta ricevendo adesso la Nazionale femminile?
«Sicuramente sono stati fatti passi in avanti e il Mondiale è stato importante, ma deve essere un trampolino di lancio, ma il distacco con le nazionali estere è sempre più alto. Spero che la Nazionale si qualifichi agli Europei. Mi auguro che non sia un fuoco di paglia, perché dobbiamo ancora conquistare il popolo italiano».
Secondo te dove può migliorare il calcio femminile italiano?
«Abbiamo fatto passi in avanti con le strutture e organizzazione, anche se le società piccoline faranno fatica: spero non spariscano, ma ho questo dubbio. L’investimento delle società maschili potrebbe far crescere il calcio femminile, mettendo a disposizione in egual modo i maschi e le femmine, solo così potrà crescere questo movimento. A parte le prime della classe, mi auguro che la Federazione aiuti altre società, soprattutto a livello monetario, altrimenti si torna indietro».
Professionismo nel calcio femminile dal 2022: condividi la scelta?
«Il calcio femminile deve essere messo alla pari di quello maschile, più che altro per avere gli stessi diritti. Io spero che questo salto ci porti a fare un passo importante, vedremo se questa scelta porti aria buona».
Come sei fuori dal campo?
«Sono una persona tranquilla, solare e umile, ma in realtà come lo sono sia fuori che dentro. Sono altruista, che cerca di vedere il lato positivo delle cose e che si dà degli obiettivi».
Sei felice di aver raggiunto i tuoi obiettivi che ti sei prefissata?
«Calcisticamente ho fatto una carriera molto dignitosa: certo se fossi nata qualche anno dopo avrei colto di più ma di sicuro sono molto contenta di aver raggiunto quegli obiettivi che mi sono posta in questi anni, mentre a livello personale sto cercando ancora di realizzarmi il più possibile, perché è difficile trovare un’altra passione diversa dal calcio, per cui sto cercando in tutti i modi di realizzarmi anche nella vita normale».
Che cosa ci aspettiamo nel tuo prossimo futuro?
«Sinceramente mi sto godendo giorno per giorno questa nuova sfida tranquillamente, perché non devo dimostrare niente a nessuno: mi auguro di centrare con il Pontedera la salvezza. Personalmente mi auguro di avere una vita piena di salute, magari allargarla per avere un bambino e coronare questo altro sogno».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Città di Pontedera e Sandy Iannella per la disponibilità.
Photo Credit: US Città di Pontedera CF
Mark Gatt, CT Nazionale Malta: “Bugeja è fenomenale, il futuro sembra roseo”
Il calcio femminile maltese sembra aver trovato la sua stella. Haley Bugeja ha portato una luce folgorante sul movimento maltese del calcio femminile. Noi di Calcio Femminile Italiano abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare il commissario tecnico della nazionale femminile di Malta Mark Gatt. Queste le sue parole.
Haley è solo la punta dell’iceberg di un movimento giovanile in rapida crescita. Qual è la forza del vostro settore giovanile?
“Siamo molto soddisfatti dei progressi delle nostre giovani giocatrici e del nostro assetto nel suo complesso. Vedere il numero di giovani giocatrici che fanno parte della nostra squadra senior dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione. Il nostro obiettivo principale è far migliorare le nostre giocatrici e motivarle a uscire dalle loro zone di comfort. Anche la Scuola Nazionale di Sport ha svolto il suo ruolo in quanto le migliori giovani giocatrici si allenano e giocano con i migliori ragazzi della loro fascia d’età. Inoltre, il modo in cui la nostra nazionale senior è organizzata con così tante giovani giocatrici rende più facile per loro sentirsi le benvenute quando si uniscono alla squadra senior.”
Molti giocatori maltesi sono venuti a giocare nel campionato italiano come Shona Zammit e Nicole Sciberras. Cosa rappresenta per loro l’Italia?
“L’Italia è un paese vicino e il calcio italiano è seguito da vicino dai maltesi. Abbiamo giocatori in altri paesi come Regno Unito e Belgio. La cultura italiana è molto simile alla nostra, quindi per le nostre ragazze è più facile stabilirsi con la breve distanza che è un ulteriore vantaggio.”
Nell’ultimo turno la nazionale maltese ha ottenuto la prima vittoria nelle qualificazioni europee. Quali erano i sentimenti al riguardo?
“La nostra squadra si è comportata bene nelle partite internazionali nelle fasi di pre-qualificazione, nei tornei amichevoli e nelle partite internazionali, quindi non è stata una sorpresa. Tuttavia, ottenere la prima vittoria in una competizione ufficiale è sempre molto soddisfacente e gratificante. Non vediamo l’ora di mostrare un calcio più propositivo, soprattutto contro le squadre di metà classifica nel nostro gruppo.”
Quali sono i futuri obiettivi del movimento calcistico femminile maltese?
“I nostri obiettivi sono chiari. Siamo disposti e motivati a continuare ad imparare collettivamente da ogni partita e assicurarci di ottenere il meglio dalle nostre giocatrici, sottolineando l’importanza di continuare a investire nelle nostre interpreti con l’ausilio delle accademie. Anche se siamo un piccolo Paese, crediamo fermamente che dovremmo continuare a puntare in alto e ottenere il rispetto che questa squadra merita veramente. Con così tante giovani giocatrici in rosa, il futuro sembra roseo.”
Impossibile non parlarne: Haley Bugeja. Con due gol fenomenali nell’ultima giornata di Serie A, il trequartista maltese è finita sotto i riflettori dei media. Cosa ne pensi di questa giocatrice?
“Il fatto che Haley sia stata convocata nella squadra maggiore in tenera età la dice lunga sul suo talento. È impossibile perdere un talento del genere. Quello che ha fatto nella sua prima partita con il Sassuolo è stato fantastico, ma non è stata una sorpresa per coloro che hanno lavorato con lei a livello locale. Non potevo schierarla per la squadra nazionale fino a quando non fosse stata eleggibile, per età, ma sono stato molto attento a come introdurla in squadra, darle la giusta esperienza e trovare l’equilibrio per non bruciarla in presto. Ha il potenziale per inseguire tutti i suoi sogni.”
_______________________________________________________________________
Haley is just the tip of the iceberg of a rapidly growing junior movement. What is the strength of your youth sector?
“We are very pleased with the progress of our young players and our set-up as a whole. Seeing the number of young players forming part of our senior team shows that we are working in the right direction. Our top objective is to improve our players and motivate them to move out of their comfort zones. The National Sport School has played its role too as the best young female players get to train and play with the top boys in their age-group. Also, the way our senior national team is set up with so many young players makes it easier for them to feel welcome when joining the senior side.”
Many Maltese players have come to play in the Italian league like Shona Zammit and Nicole Sciberras. What does Italy represent for them?
“Italy is a neighbouring country and Italian football is closely followed by the Maltese. We have players in other countries such as the UK and Belgium. The Italian culture is very similar to ours, thus making it easier for our girls to settle while the short distance is also a plus.”
In the last round your national team got their first victory in the European qualifiers. What were the feelings about it?
“Our team has been doing well in international games in pre-qualifier stages, international friendly tournaments and matches, so it came to no surprise. However, obtaining the first win in an official competition is always very satisfactory and rewarding. We look forward to displaying more positive football, especially against mid-table teams in our group.”
In a few days the Danish national team will arrive in Malta. How did you prepare for this match? And how will you face the Scandinavians?
“Playing against such top teams is always a huge challenge for us and we use these games to gain all the experience we can. We respect our opponents but we will play without fear, which is a very important factor for us and something that was not an easy factor to instill in our girls. We have started training one week before the game but with quite a few players playing abroad, we will only have the whole squad together only a few days before the game which makes it somewhat difficult to prepare.”
What are the future objectives of the Maltese women’s football movement?
“Our objectives are clear. We are willing and motivated to keep on learning collectively from every game and make sure we get the very best of our players while emphasising the importance to keep investing in our players in our academies. Even though we are a small country, we firmly believe that we should keep aiming higher and gain the respect this team truly deserves. With so many young players in the squad the future looks bright.”
Impossible not to mention it: Haley Bugeja. With two phenomenal goals on the last matchday of Serie A, the Maltese attacking midfielder ended up in the media spotlight. What are your thoughts on this player?
“The fact that Haley was called up to the senior squad at a very young age says everything about her talent. It is impossible to miss such a talent. What she has done in her first game with Sassuolo was amazing but it came as no surprise to those who have been working with her locally. I could not field her for the national team until she was eligible, age-wise, but was very careful on how to introduce her into the squad, give her the right experience and finding the balance not to burn her out at such a tender age. She has the potential to follow all her dreams.”
Celia Jiménez dagli USA all’Olympique Lione
Celia Jiménez si trasferisce all’Olympique Lione dalla squadra americana OL Reign. La nazionale spagnola arriva quindi nel club numero 1 in Europa, vincitore delle ultime 5 Champions League. Celia, 25 anni, di Alcaudete, provincia di Jaén, in Andalusia, ha iniziato la carriera in Spagna prima al Real Jaén a soli 15 anni e poi nel Sevilla.
A 18 anni si trasferisce negli USA dove va a studiare alla Iowa Western Community College collezionando 21 reti e 11 assist in 23 partite nel campionato universitario. Nel 2015 va a studiare ingegneria aerospaziale all’University of Alabama e gioca con i Crimson Tide, riuscendo anche ad essere scelta nel TopDrawerSoccer.com Team della settimana dopo una rete vincente nel settembre 2016.
Nel 2011 aveva vinto l’Europeo under 17 nel 2011 quando aveva solo 16 anni, poi gioca anche nell’under 21 e nel 2015 arriva la prima chiamata con la Nazionale maggiore.
Nel 2018 passa al Reign FC come prima chiamata dall’University of Alabama alla NWSL. Dopo essersi laureata, va a giocare al Seattle Sounders Women e ha portato la squadra a vincere il WPSL (Women’s Premier Soccer League). L’anno successivo va a giocare in Svezia nell’ FC Rosengård nell’agosto 2018 e poi torna al Reign FC prima di essere ceduta al Perth Glory nell’Australian W-League nella stagione 2019-20.
Le sue dichiarazioni con la nuova maglia: “Ringrazio il Reign perchè ha reso possibile l’opportunità di andare all’Olympique Lyon. Voglio continuare ad imparare e a crescere come giocatrice. Sono felice per questa nuova opportunità e so che sarò ancora più importante per il Reign quando tornerò nel 2021”. Celia prenderà il posto di Lucy Bronze, andata a giocare al Manchester City. Il Lione l’anno scorso ha fatto triplete dato che oltre all Women’s Champions League, ha vinto il titolo francese per la quattordicesima volta e la Coppa d Francia. Suerte Celia!
Open day lunedì 28 settembre a Villa Silvia
Lunedì 28 settembre al Centro sportivo di Villa Silvia si terrà un open day, consistente in una sessione di allenamento con i tecnici del Cesena. L’iniziativa è rivolta a tutte le ragazze nate nel 2010/2011/2012/2013 che nella stagione 2019/20 non erano tesserate per altre società sportive.
Per info e chiarimenti: 0547 385000 – 351 721 2289
Credit Photo: Castelvecchio Calcio Femminile















