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Coppa Italia: Biancoscudate partono con il botto, 3 a 0 al Portogruaro

Il Padova vince e convince!
Buona la prima per le ragazze di mister Di Stasio che all’esordio stagionale casalingo contro il Portogruaro si impongono con un secco 3 a 0.
Parte subito forte il Padova che nei primi venti minuti si presenta più volte sotto porta portando alla conclusione Donà, Michielon, Zanon e Fabbruccio.
È però la giovane Donà che quasi allo scadere della prima frazione di gioco sblocca il risultato capitalizzando un’ottima sponda al volo di Zanon e incrociando un sinistro potente che batte l’estremo difensore avversario.

Il secondo tempo si apre seguendo lo stesso copione del primo con un Padova aggressivo e stabilmente sulla metà campo avversaria. La neo entrata Stefanello dopo qualche minuto libera un destro da fuori area che si insacca sotto la traversa alle spalle del portiere e fa 2 a 0. Chiude i conti Alice Gallinaro che sfruttando la gran botta da tre quarti campo di Spagnolo brucia la difesa avversaria e indovina il tap-in vincente.

Provano a calare il poker anche Costantini con un paio di conclusioni da fuori e Amidei su al volo su assist di Fabbruccio ma complice la poca lucidità sotto porta e le grandi parate del colpo del numero 1 avversario il risultato rimane invariato.
La partita si chiude con un Padova che mantiene il pallino del gioco fino allo scadere.

Buona la prestazione delle biancoscudate di fronte ad un Portogruaro agguerrito fino al fischio finale. Il prossimo appuntamento ora è domenica 27 in casa del Vittorio Veneto per la seconda partita di Coppa Italia.

Il Trento Calcio Femminile inizia con il piede giusto la stagione: 6-0 sull’Isera

Inizia con il piede giusto la stagione del Trento Calcio Femminile che nella prima uscita ufficiale supera per 6-0 l’Isera nel derby valido per il primo turno di Coppa Italia. Un inizio decisamente promettente dal punto di vista del risultato, anche se qualche meccanismo nel gioco, come è logico attendersi nella prima partita, deve ancora essere perfezionato. Un approccio non semplice per il Trento che alla vigilia si è visto costretto a far accomodare in tribuna oltre alle squalificate Fuganti e Bertamini  anche le infortunate Giordana Torresani e Chiara Pasqualini. Se per capitan Torresani sono previste visite di controllo in settimana per valutare l’entità dell’infortunio, meno grave sembra il problema di Pasqualini che dovrebbe recuperare in fretta.

Inizio di partita in salita per la formazione trentina che subisce l’avvio deciso dell’Isera. Le padrone di casa dominano in campo, con il Trento che non trova nei primi minuti le contromisure per creare azioni degne di nota. Il primo quarto d’ora è di marca decisamente lagarina, con le ragazze di mister Spagnolli che faticano a superare la metà campo, anche se l’Isera non riesce ad essere davvero pericoloso ed impensierire Valzolgher. Al quattordicesimo arriva la prima vera occasione per il Trento, che subito concretizza: in ripartenza l’attacco gialloblu scatta sul filo del fuorigioco e Varrone arriva al tiro, deviato in angolo. Sul conseguente corner quando la palla sembra oramai in mano al portiere di casa, un rimpallo favorisce la stessa Varrone che lo beffa e segna l’1-0.

Da qui il Trento prende fiducia e dopo il ventesimo conquista metri, senza farsi più schiacciare nella propria metà campo. Il raddoppio arriva al minuto 26 con Rosa che raccoglie un cross di Tonelli, calibrato per superare il portiere e permettere alla compagna, in aguato alle spalle dell’avversaria, di insaccare comodamente. La reazione dell’Isera sembra portare frutti al 31′, ma il colpo di testa di Bonenti si ferma sul palo, dopo la deviazione di Valzolgher. Il secondo tempo è un monologo del Trento che trova il 3-0  al 5′ con un tiro dal limite dell’area di Chemotti. Al 18′ Varrone porta il risultato sul 4-0 e segna la sua doppietta personale finalizzando un’azione corale di squadra, uscita palla al piede dalla difesa. Al 29′ un lancio perfettamente calibrato di Tonelli trova Rovea che in corsa supera la difesa avversaria e da sola davanti al portiere insacca per il 5-0. Allo scadere è la stessa Alessandra Tonelli a segnare e chiudere il match con il punteggio di 6-0.

Prossima partita domenica 27 settembre, con il Trento che sul terreno di casa di Mattarello ospita alle 15.30 l’Unterland Damen.

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Cristina Fumis, Responsabile Settore Femminile Triestina: “Era naturale per questa società avere una sezione femminile. L’obiettivo di quest’anno è la salvezza”

La Triestina nasce il 2 febbraio 1919 (dopo un accordo preliminare datato 18 dicembre 1918) dalla fusione dei club FC Trieste e CS Ponziana. La sua ultima incarnazione risale al 2016.
Attualmente milita in Serie C, dove lo scorso anno ha chiuso all’ottavo posto del girone B. Anche sul femminile sta cercando di realizzare un grande progetto, tant’è che il prossimo anno le alabardate giocheranno nel girone B della terza serie nazionale femminile: a rispondere alle nostre domande è la Responsabile Settore femminile biancorosso Cristina Fumis.

La Triestina quand’è entrata nel calcio femminile?
«Noi abbiamo cominciato il progetto tre anni fa insieme ad un’altra società che possedeva la prima squadra, ma nell’interesse nostro era quello di aprire in zona nostra la Scuola Calcio Femminile della Triestina. La società ha valutato buono il risultato e alla fine è confluito tutto nella Triestina».

Come si è approcciata a questo mondo?
«La Triestina si è approcciata con molta facilità, perché il nostro presidente Mario Biasin è anche proprietario della Melbourne Victory, la quale possiede, oltre a quella maschile, persino una squadra femminile».

L’anno scorso avete vinto il girone veneto di Eccellenza: quali sono stati i segreti di questo successo?
«Il primo è che nei mesi si è creato un ottimo spogliatoio, poi si sono avvicinate ragazze di qualità e questo ci ha permesso di fare bene».

Che squadra vedremo al prossimo campionato di Serie C? E quale sarà l’obiettivo?
«Per prima cosa abbiamo confermato completamente la rosa più un’aggiunta di altre ragazze, saremo la mina vagante del campionato. La società non ci ha chiesto di vincere, non abbiamo pressione, se non crescere ancora. Però l’obiettivo è la salvezza».

Che girone B di Serie C sarà?
«Il nostro girone è quello più numeroso e difficile, avremo le ripescate Atletico Oristano e Portogruaro, con quest’ultima che ha sostituito il Gordige: ci dispiace tanto, visto che l’abbiamo affrontata per tanto tempo. Ma le nostre ragazze sono pronte per la nuova stagione».

Come state agendo a livello giovanile?
«Noi abbiamo cinque squadre: Piccole Amiche, Primi Calci, Pulcine, Under 15 e 17. Non abbiamo fatto l’Under 19 a causa del Covid. Sicuramente saranno squadre molto giovani, che devono fare esperienza, che devono giocare a calcio in maniera più seria: si stanno impegnando, grazie ai nostri allenatori qualificati».

Quanto conta avere per la Triestina avere un settore femminile?
«Siamo benvenute perché era naturale per la Triestina avere un settore femminile. Certo dispiace esserci trasferiti a Gorizia, ma siamo seguiti bene, visto che quando entro nella società mi chiedono come sta andando le ragazze. Ci mancano gli sponsor, perché queste ragazze faranno trasferte impegnative e si sacrificano per giocare a calcio, quindi aspettiamo qualche partner per fare meglio».

Come sta andando il movimento in rosa nel nostro paese?
«Sta andando lentamente, basti pensare che l’anno scorso, quando sono andato alla riunione dei responsabili settori femminili di Lega Pro abbiamo riscontrato numeri bassi, non ci sono impianti sufficienti in Italia, ma nel nostro Paese, grazie alla Federazione, sta pian piano crescendo».

Il calcio femminile italiano sarà professionistico dal 2022: scelta giusta?
«Sono d’accordo, perché le ragazze vanno tutelate per l’impegno che mettono. Solo così si potrà far crescere il movimento, e spingere le bambine ad avvicinarci al calcio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Unione Sportiva Triestina Calcio 1918 e Cristina Fumis per la disponibilità.

La Spagna vola con il 9-0 alla Moldavia

Moldavia-Spagna
Moldavia-Spagna

La Spagna ha battuto 9-0 la Moldavia nella quarta giornata delle qualificazioni all’Europeo. Il ct Jorge Vilda ha schierato la Roja con il solito 4-3-3 con Paños in porta, Ouahabi, Mapi, Hernandez e Corredera in difesa. In mezzo Hermoso, Guijarro e Putellas. Davanti Mariona, Lucia Garcia e Redondo.
La gara si mette in discesa con le reti di Lucia Garcia, un autogoal e uno dei tre goal di Mariona Caldentey, attaccante del Barça. Al 27° la partita è già sul 3-0 per la Spagna quando mette la sua firma anche Jenni Hermoso, la numero 10, che giocava l’ottantesima partita con la “camiseta” della Roja.
Dal debutto in Turchia nel lontano 2012, sono passate tante calciatrici per la Nazionale spagnola, ma la continuità della numero 10 è davvero un esempio per il calcio femminile e ne fa una delle stelle nel panorama mondiale.
Il primo tempo del match contro la Moldavia finirà 6-0 con le reti di Alba Redondo del Levante e Lucia Garcia dell’Athletic Club di Bilbao. Nella ripresa il mister fa girare le calciatrici ed entrano Aitana Bonmatì, Irene Guerrero e Marta Cardona. La numero 9 entra per la 10, il futuro sostituisce il presente. Nel frattempo Mariona è scatenata e realizza un’altra rete, Patricia Guijarro porta il risultato sull’8-0 e la stessa Mariona chiude il match sul 9-0 che porta l’entusiasmo tra le file spagnole.
A mettere ancora più allegria ecco la classifica con la Spagna che balza al primo posto con 10 punti, seguita dalla Polonia a 8, la Repubblica Ceca a 7, la Moldavia a 3 e l’Azerbaigian a 0. Proprio Polonia e Repubblica Ceca si incontreranno mercoledì 23 settembre dopo aver pareggiato 0-0 venerdì scorso.
Il girone è apertissimo e le ragazze di Jorge Vilda non possono rilassarsi.
Prossima sfida in programma il 23 ottobre dopo che è stata rimandata la sfida con l’Azerbaigian a causa del covid 19.

Photo: Selección Española Femenina, Instagram

 

Alice Regazzoli, Inter: “Tornare sul campo è stata un’emozione unica”

Continua la preparazione dell’Inter femminile in vista della prossima gara del Campionato di Serie A, che vedrà le nerazzurre impegnate nella trasferta di Napoli.

Alice Regazzoli ha parlato ai microfoni di Inter tv del suo ritorno sul terreno di gioco: “Tornare dopo dieci mesi sul campo è stata un’emozione unica. Non pensavo di giocare subito dall’inizio: per questo, devo ringraziare il mister per aver creduto in me e avermi dato fiducia.”

“Quest’anno abbiamo fatto degli acquisti ottimi e si vede che danno un aiuto in più alla squadra. Aspettiamo anche il ritorno di Ilaria Mauro, che non vediamo l’ora possa esordire con noi. Il gruppo è unito e anche le nuove arrivate si stanno trovando bene”, ha aggiunto la numero 10 nerazzurra.

Credit Photo: FC Internazionale Milano SpA

Gabriele Gravina: “Siamo a rischio default, serve un ‘Recovery Fund’ per il mondo dello sport”

Il mondo professionistico vive uno dei momenti più drammatici, con la difficoltà di far fronte a tutta una serie di impegni. C’è l’esigenza di un intervento esterno, una sorta di ‘Recovery Fund’ per il mondo dello sport“. Intervenendo prima ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Radiouno e poi in un’intervista rilasciata a Sky Sport, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha sottolineato l’impatto economico dell’emergenza COVID-19 sul mondo del calcio: “I contratti con costo del lavoro pre-COVID, e ricavi che soffrono per l’emergenza del lockdown e non solo, generano condizioni di default. La partenza della stagione 2020/21 ci preoccupa moltissimo, molto più della ripartenza della scorsa stagione. Oggi il mondo del volontariato e dilettantistico è sfiduciato. I mecenati impegnati nel calcio di base, nei dilettanti e anche nel professionismo di base, stanno meditando di abbandonare. Questo non ce lo possiamo permettere come mondo dello sport e non se lo può permettere il nostro Paese“.

Dopo il via libera del Governo, in occasione della prima giornata del campionato di Serie A sono tornati i primi tifosi sugli spalti: “E’ un segnale importante – ha dichiarato Gravina – anche se mille spettatori sono davvero pochi. Penso che la gradualità debba essere proporzionale, altrimenti corriamo il rischio di avere valori assoluti applicati a situazioni molto diverse. E’ importante applicare questa disposizione anche alla Serie B, alla Serie C e ai Dilettanti. Il Calcio è uno e deve recuperare la presenza del pubblico perché oggi sembra un corpo senza anima. Abbiamo dimostrato grande responsabilità, abbiamo mostrato con i comportamenti di meritare la fiducia dopo aver superato un pessimismo diffuso”.

La speranza è che anche la Nazionale possa presto contare sulla spinta dei suoi tifosi, a cominciare dalla sfida di Nations League con i Paesi Bassi in programma il 14 ottobre all’Atalanta Stadium: “La decisione di andare a giocare a Bergamo è una testimonianza di ulteriore attaccamento, di rispetto e riconoscenza, al grande impegno di tanti volontari, medici, professionisti, che hanno aiutato a superare il momento critico della pandemia. L’auspicio è che ci sia una piccola ma significativa presenza di pubblico a Bergamo. Dipenderà sicuramente, oltre dalle norme che saranno indicate dal Governo, dalle indicazioni dell’UEFA. Siamo ottimisti perché in occasione della Supercoppa Europea a Budapest verrà introdotto il 30% del pubblico, un esperimento che credo l’UEFA abbia intenzione di estendere a livello internazionale”.

A breve intanto è attesa la risposta alla richiesta della Federcalcio di ridurre la frequenza dei tamponi ai giocatori: “Sono convinto che il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ci darà ragione, spero che già domani o in settimana possa essere bloccato il vecchio protocollo perché non solo è insostenibile, ma comincia ad essere invasivo per i nostri ragazzi”.

Dopo aver nuovamente espresso la volontà di prolungare il contratto al Ct della Nazionale Roberto Mancini per quello che è un progetto “a medio-lungo termine”, il numero uno della FIGC ha ribadito come i play off in Serie A potrebbero rappresentare una soluzione per rendere più avvincente il campionato e di conseguenza più appetibile il prodotto calcio: “Spero che il confronto possa essere condiviso tra tutte le componenti per una riforma del calcio italiano, che deve andare in linea con la riforma dello sport”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il Cesena cade tra le mura amiche contro il Pomigliano

Prima gara interna al centro Sportivo di Villa Silvia e il Cesena soccombe “meritatamente” a favore delle ospiti del Pomigliano.

Le campane hanno saputo approfittare delle tante sbavature e già al 16’ erano in vantaggio grazie ad un calcio di punizione battuto da dieci metri fuori l’area di rigore, palla lanciata al centro, difesa romagnola ferma, uscita a vuoto del portiere e Pinna in tranquillità mette in rete.

Si continua a ballare in difesa; 26’ ennesimo disimpegno sbagliato ruba la sfera Pinna calcia a botta sicura brava Siboni a respingere.

Un minuto dopo altra dormita generale della difesa bianconera e solo l’errore di Ferrandi, salva la porta romagnola, che a porta vuota calcia alto sulla traversa.

Le bianconere si vedono in avanti solo con tiri da fuori area senza pretese, al 3’ Georgiou e 7’ Petralia para Balbi.

Di contro il Pomigliano approfitta di un centrocampo avversario molle e con pochissima interdizione per bucare una difesa non impeccabile.

Brutto primo tempo con la squadra di Mister Rossi poco concentrata in tutti i reparti, che ha generato errori sia tecnici che concettuali di posizionamento e di gioco, ad esclusione dei primi 7/8 minuti, poi notte fonda.

Ripresa, sembra un Cesena molto più motivato; al 48’ Nagni riceve da Petralia entra in area ma si allunga la sfera esce Balbi e para.

Contropiede cesenate 52’, Costi palla al piede si porta a limite dell’area vede escire Balbi e preferisce servire Nagni che calcia ma alza troppo la mira, il pallone finisce alto.

57’ lancio di Cuciniello per Georgiou questa apre per Petralia si gira e serve Costi che tenta di sorprendere Balbi con tiro che finisce al lato del palo dx.

Spinge il Cesena al 66’ Casadei scende sulla fascia sinistra palla al centro colpo di testa di Porcarelli para il portiere.

71’ altra vicenda sfortunata della difesa locale, con palla gestita male e data in fretta indietro a Siboni, il portiere calcia la sfera che colpisce la compagna di reparto Pastore con il pallone che rotola disperatamente piano piano nella porta bianconera, nulla può il tentativo di Pastore di fermare il pallone.

Ci sono ancora minuti per poter recuperare ma la botta è stata forte, nonostante le ospiti non spingano più di tanto, badando al controllo del risultato.

Inevitabilmente il Cesena con il morale sotto i piedi non spinge più e sono ancora le ospiti più di una volta ad andare vicine alla terza rete, che solo le uscite sui piedi della brava ed esordiente da titolare Siboni evita.

Finisce con una sconfitta la prima in casa delle romagnole, maturata contro una squadra, che se pur neopromossa si è dimostrata ben quadrata in tutti i reparti, mentre il Cesena è da rivedere, soprattutto bisognerà correggere la difesa che oggi non è stata all’altezza e il centrocampo, migliorato di poco dalla gara di ravenna ma ancora insufficiente.

Marcatori: 16’ Pinna, 71’ Autorete Pastore.

Ammonite: 23’ Tudisco (P), 45’ Galluccio (P) .

Arbitro Signor Thomas Bonci di Pesaro.

Assistenti Signori Zef Preci e Singh Daljit di Macerata.

CESENA FC

Siboni, Pavana (65’ Casadio), Carlini, Casadei, Nagni (80’ Delfrancia), Costi, Petralia, Porcarelli (85’ Zani), Cuciniello (80’ Orlando), Georgiou (65’ Cotrer), Pastore.-

A disposizione Pacini, Gallina, Beleffi, Simei.-

Allenatore Roberto ROSSI

POMIGLIANO

Balbi,Apicella, Galluccio (63’ Moraca), Pinna (80’ Russo), Domi (80’ Tata),Tudisco, Riboldi (90’ Iannotta),Ferrandi, Schioppo, Lombardi,Cox .-

A disposizione Del Pizzo, Davino, Parnoffi.-

Allenatore Salvatore Esposito

Credit Photo: Cesena FCc

Dominio delle Tose alla prima in Coppa Italia: trionfo per 6 a 0 contro Le Torri

Di sintetico – nella prima domenica dallo sgargiante profumo di cuoio, tacchetti e punti in palio, dopo sette mesi di aberrante digiuno calcistico – c’è solo la rettangolar cornice dello Stadio Comunale Lerino di Torri di Quartesolo, main stage per l’esordio delle “nuove” Tose di mister Massimo Zoni nella stagione sportiva 2020/2021.

Difficile, se non impossibile, condensare e sommare in un’unica grande bolla emozionale i troppi addendi accumulati dentro e (purtroppo, soprattutto) fuori dal campo, lungo il surreale e forzato ramadan dalla trasferta a Novi Ligure del 23 febbraio scorso a oggi. Quel che è certo è che il Permac Vittorio Veneto riparte da pochi, semplici, ma chiarissimi tratti caratterizzanti: solide radici nel passato, immensa voglia di vivere il presente e intenso sguardo programmatico orientato al futuro.

Dalla lavagna tattica al primo banco di prova live, sul campo del Le Torri, coach Zoni presenta al pubblico (e non si fa solo per dire, fortunatamente) un 4-2-3-1 con vecchie e nuove protagoniste, accomunate da rinnovati destini sulle rispettive caselle di competenza. Davanti alla guardiana del faro Alice Bonassi spicca una retroguardia piuttosto “carlocentrica”, con l’inedita coppia centrale Modolo-Martinis, e Gava schierata a destra; a interrompere il monopolio anagrafico resiste sulla sinistra Monica Furlan.

A centrocampo, accanto a forever young Tommasella, spicca una Gaia Sovilla alla prèmiere assoluta da orchestrale del gioco rossoblù. In avanti, ritorno al futuro da esterno alto di destra per capitan Karin Mantoani, con le debuttanti Francesca Molinaro sull’out opposto e Elena Govetto factotum sulla trequarti alle spalle del vero nueve (in maglia 17) Giulia Trevisiol.

La voglia, per entrambe le compagini, di tornare ad essere protagoniste del sacro rituale del pallone domenicale non può che essere – almeno nelle primissime fasi – inversamente proporzionale all’effettivo tasso di spettacolo offerto sul campo. Giusto il tempo però, da parte del reparto sartoriale rossoblù, di prendere le misure del gioco avversario che al minuto 21 nasce un vantaggio da haute couture, firmato da ben tre delle senatrici rimaste ad impreziosire l’atelier di casa Permac: dal lancio di Tommasella addomesticato da Mantoani nasce il filtrante per Sovilla, abile a scartare Dal Molin e battere sottomisura il portiere di casa Dal Dosso con un piattone da pochi passi. Esultanza alla Ibrahimovic per la classe ’99 bellunese con omaggio alla memoria del DG Joe Bolzan, che soleva esultare ai gol del suo Milan imitando proprio il campione di Malmoe.

Il vantaggio Permac stappa la contesa come fosse una jéroboam di Franciacorta e, dopo un’occasione per Mantoani con il mancino ancora su lancio di Tommasella, arriva pochi secondi dopo la rete del 2-0: Govetto è lesta a recuperare su un corto rinvio del portiere di casa e a toccare la sfera per Trevisiol, il cui diagonale tranchant fulmina Dal Dosso sul palo lungo di destra. Il Le Torri fatica a reagire e le Tose continuano a premere offrendo buoni spunti in fase di costruzione, con azioni dense di passaggi consecutivi spesso a uno o due tocchi. Dopo una bello scambio sull’asse Sovilla-Mantoani, con botta di collo pieno a scendere di poco alta da parte del capitano, è la vicentina Dal Toe a evitare una nuova marcatura rossoblù intervenendo in provvidenziale spaccata su Molinaro, servita in imbucata verticale dall’attivissima Govetto. Il tris vittoriese è però solo rimandato di una manciata di minuti, e arriva al 38′ ancora con la canterana Giulia Trevisiol e ancora con un diagonale perentorio, questa volta sul palo opposto, dopo l’ennesima combinazione kick and run del duo Tommasella-Mantoani. Prima dell’intervallo è l’estremo difensore di casa Dal Dosso a tenere ancora in bilico per quanto possibile il risultato, prima opponendosi con il corpo alla botta ravvicinata di Govetto e poi spizzicando con le dita l’insidiosa rasoiata dal vertice destro da parte di Gava.

Il copione non cambia nella ripresa, con il Permac tutto riversato in attacco a cercare di irrobustire il risultato e il Le Torri proteso in qualche sparuto e un po’ timido tentativo di contropiede. Il primo squillo rossoblù della seconda frazione è l’interessante destro spiovente di Govetto, tutt’altro che a distanze siderali dalla base del palo alla destra di Dal Dosso. Il 4-0 si materializza, comunque Made in Friûl, con la gran e improvvisa botta in controbalzo di capitan Mantoani al 54′: portiere fuori causa e indice della mano destra rivolto al cielo. Si apre il valzer delle sostituzioni orchestrato da mister Zoni: tra il 63′ e il 67′ Da Ros, Mella e Da Ronch subentrano rispettivamente a Sovilla, Molinaro e Bonassi. Tra le new entry spicca per iperattività offensiva proprio IM6, subito insidiosa con un destro largo da buona posizione su invito di Govetto. Anche la deb rossoblù in maglia numero 9 smania per apporre le proprie generalità sul tabellino dei marcatori, ma al minuto 72 il piattone dal dischetto – su penalty conquistato da Mella per fallo di mano dal Dal Toe nell’area di casa – si stampa sul montante alla destra di Dal Dosso. La fame delle Tose non si ferma qui, anzi, in altri due giri di lancette tra il 77′ e il 79′ arrivano quinto e sesto gol, ancora con Trevisiol – tripletta, con zampata sottoporta sul filo del fuorigioco imbeccata da un delizioso assist di Mella – e proprio con Mella – deviazione volante da pochi passi su traversone da sinistra di Mantoani. Nel finale spazio per Fattorel e Cartelli al posto di Furlan e Modolo, ma anche qualche rimpianto per la sfortunatissima Govetto – altro palo a una manciata di zolle da Dal Dosso, not the luckiest day ever.

Si chiudono così i primi, buonissimi 90′ stagionali delle Tose in Coppa Italia. Il prossimo test, sulla strada verso il campionato e prima di tutto della qualificazione al turno successivo nel massimo trofeo nazionale riservato alle squadre di C, si chiama Padova: un derby mai banale, per lo speciale debutto davanti al pubblico della Città della Vittoria.

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto

Speciale Nazionale, come può scendere in campo l’Italia

Finalmente è ritornata la Nazionale. Dopo il rinvio del match contro Israele, le ragazze mondiali tornano in campo per la partita contro la Bosnia. L’Italia ha visto la convocazione di cinque giocatrici alla prima con la maglia azzurra, più tutte le altre giocatrici ormai consolidate nella selezione del tricolore. Il ct Milena Bertolini avrà più di qualche grattacapo su chi mandare in campo nell’11 titolare. Ma noi proveremo a risolvergli qualche dubbio.

Portiere
Laura Giuliani è diventata una pedina ed un simbolo imprescindibile di questa nazionale e non vederla in campo sembra improbabile. Il portiere della Juventus nelle prime uscite ha dimostrato ancora una volta sicurezza e senso della posizione, elementi essenziali per essere confermata tra i pali azzurri. La concorrenza però è spietata, con Schroffenegger e Durante che scalpitano in panchina. I due estremi difensori, una alla Fiorentina, l’altra ad Empoli, si sono ampiamente guadagnate questa convocazione. Vederle in campo anche solo nel secondo tempo non sarebbe così scandaloso.

Difensori
Le assenze nella retroguardia italiana sono due ed anche molto importanti. Sara Gama ed Alia Guagni, giocatrici fondamentali per la Nazionale, sono costrette a guardare la partita dal divano di casa. Nonostante ciò, l’allenatrice ex Brescia ha un’ampissima scelta in difesa. Le opzioni sono o la difesa a tre o a quattro. Un 3-5-2 permetterebbe di mettere in campo una retrovia di tutto rispetto con Linari, Fusetti e Tucceri Cimini, ed esterni Bergamaschi e Boattin. Il pro di una difesa a tre è che posta così avremmo un potenziale offensivo alto mantenendo comunque una solidità difensiva. Allo stesso tempo, in Serie A la maggior parte dei club giocano con la difesa a quattro. Adattare le giocatrici ad un diverso stile di gioco in così poco tempo è alquanto irrealizzabile. Con la difesa a quattro, la soluzione più attuabile, probabilmente vedremo in campo comunque l’“estera” Linari con una tra Fusetti e Tucceri Cimini, Berga e Boattin sulle fasce.

Centrocampiste
Il centrocampo appare abbastanza delineato nonostante l’espulsione di Manuela Giugliano che la terrà lontana dal campo. Contando di giocare con un ipotetico 4-3-3, Martina Rosucci come mezzala di destra e Aurora Galli come regista sembrano i posti già occupati e difficilmente saranno sostituite. Resta libero il ruolo di mezzala sinistra che dovrebbe occuparlo Marta Mascarello, rivelazione della scorsa Algarve Cup. In panchina disponiamo comunque di grandi alternative come Galli nel mezzo del centrocampo, Caruso e Simonetti sulla destra e Prugna sulla sinistra.

Attaccanti
La scelta qui si fa molto difficile. Il ct Bertolini ha deciso di portare ben sette giocatrici tutte di altissimo livello, e metterne fuori anche solo una sarebbe un sacrilegio. Però ci proviamo. Per il ruolo di punta centrale, sulla carta, se lo giocano Girelli e Sabatino, le due attaccanti più in forma del nostro campionato. Attenzione ad Elisa Polli che potrebbe insediare quel ruolo. Sull’out di destra, Bonansea sembra avere il posto assicurato con Glionna a farla rifiatare. Il problema sorge sulla fascia di sinistra, dove non abbiamo un vero e proprio esterno dato l’infortunio di Valentina Cernoia. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di Valentina Giacinti. Riconosciute le sue qualità in velocità e nell’uno contro uno, l’attaccante di Trescore porterebbe anche un grande peso realizzativo sulla fascia, aspetto che può risultare decisivo. Anche Stefania Tarenzi potrebbe essere un’opzione a sinistra, ma, visto l’avvio di campionato sottotono, l’interista è leggermente dietro nelle gerarchie.

Serie B, la Top 11 della seconda giornata: Pinna azzanna ancora, stellare Rognoni. La ripartenza di Cristina Merli

Con il secondo turno di Serie B andato in archivio, diamo uno sguardo alla nostra Top 11 di giornata.

Modulo: 4-3-3

PORTIERE

Aurora Gilardi (Brescia CF): quando hai 16 anni ed esordisci in una partita difficile come quella del Perugia ti tremerebbero le gambe, ma Aurora ha dimostrato di avere personalità, difendendo bene i pali, scongiurando occasioni, e tiene imbattuta la porta del Brescia vittorioso.

DIFENSORI

Emanuela Schioppo (Pomigliano): l’anno scorso è stata relegata nella panchina del Napoli, questa volta Emanuela ha scelto Pomigliano per dimostrare a tutti che non era una difensore finito. E nella partita di ieri ne è stata la prova, aiutando le granata a restare imbattuti contro il Cesena.

Marta Vergani (Como): andare in terra comasca è stata una scelta felice per la calciatrice di Carate Brianza, perché dopo l’anno precedente col Ravenna andato male, Marta si è presa la difesa biancazzurra con esperienza, nonostante abbia 23 anni. Per lei potrebbe essere la sua rampa di rilancio.

Denise Brevi (Brescia CF): qualità e esperienza nei momenti che contano in una partita, soprattutto nei momenti difficili. E questo Denise lo sa, tenendo lontani le attaccanti del Perugia dalla difesa biancoblù.

Margot Gambarotta (Lazio): brava a difendere il campo, Margot ha deciso di colpire ancora, quando ha realizzato il gol dell’1-0 laziale. Purtroppo il Cittadella ha trovato il pareggio, ma la sua prestazione è stata soddisfacente.

CENTROCAMPISTE

Sandy Iannella (Pontedera): nel 2019 aveva deciso di lasciare il calcio giocato, ma quando il pallone chiama Sandy risponde, e, dopo una breve parentesi con la Torres, ha deciso di mettere in campo la sua esperienza per portare il Pontedera alla salvezza. Suo il gol del momentaneo vantaggio pontederino, ma non è bastato. Ma l’atteggiamento messo in mostra sia da lei che dalle sue compagne può ben sperare.

Cristina Merli (Brescia CF): la venticinquenne di Seriate, dopo l’amara retrocessione con l’Orobica, aveva bisogno di cambiare aria. A Brescia Cristina ha trovato gli stimoli per ripartire, e subito si è messa in mostra, dando il via all’inno alla gioia delle biancoblù sul Perugia grazie al suo tocco vincente.

Giulia Fusar Poli (Como): siamo contenti di rivedere nei palcoscenici nazionali una giocatrice importante come Giulia. Dopo il Mozzanica, la centrocampista ventitreenne si è rimboccata le maniche scendendo lo scorso anno in C con la maglia del Como portandolo in B. Ora ha deciso di dimostrare nuovamente il suo talento, mettendo a segno due reti alla Roma CF che permettono alle biancazzurre di guidare la cadetteria. Giudice Sportivo permettendo…

ATTACCANTI

Romina Pinna (Pomigliano): un nome che è una sicurezza. Quando c’è da mettere lo zampino lo “squalo” non ci mette molto ad azzannare la sua preda, e col suo colpo di testa ha dato il via al primo successo in cadetteria del Pomigliano.

Alessia Rognoni (Como): l’anno scorso con la Riozzese ha realizzato 11 reti, quindi da lei c’erano aspettative altissime per la bomber ex Inter. E nella partita con la Roma CF le ha rispettate alla grande, segnando una doppietta che vale il primo posto nella classifica marcatori e la leadership delle comasche in B.

Edona Kastrati (Vicenza CF): se il Vicenza CF si è imposto sull’Orobica il merito è anche suo. I due gol firmati dall’ex Cittadella hanno permesso alle biancorosse di fare il colpo esterno. Le vicentine non vogliono essere la comparsa della B, e con una Kastrati così non c’è trippa per gatti…

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