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Speciale Nazionale, Bosnia: partita facile oppure insidia?

Finalmente è ritornata la Nazionale. Dopo il rinvio del match contro Israele, le ragazze di Milena Bertolini tornano in campo per la partita contro la Bosnia. La sfida contro il Paese balcanico sulla carta sembra essere una vittoria facile, ma il calcio è bello perché è imprevedibile. Andiamo a vedere le nostre avversarie.

La Bosnia si trova al terzo posto del gruppo B. Nonostante le otto partite giocate (2/3 in più rispetto alle concorrenti, le bosniache hanno staccato ed anche di molto Israele, Malta e Georgia confermandosi come la terza forza del gruppo. Un approdo anche solo ai playoff appare alquanto impossibile, ma le gialloblu possono mettere i bastoni tra le ruote alle prime della classe. Sia con l’Italia che con la Danimarca, all’andata, hanno perso per 2-0 disputando una partita di sacrificio e contenimento. Con tutte le selezioni sotto in classifica, ha portato a casa i tre punti.

Il movimento bosniaco è in netta crescita ed il sessantesimo posto nel Ranking FIFA sta stretto alla nazionale di Samira Hurem. Le balcaniche sono pronte a scalare gradino dopo gradino fino a diventare una selezione universalmente riconosciuta. Occhio Italia, mai sottovalutare la Bosnia.

Credit Photo: Pagina Facebook Nazionale Femminile di Calcio

Le nuove maglie da trasferta della nazionale australiana non sono disponibili nelle taglie da donna: NIKE e FFA si scusano con i tifosi

Nike e Football Federation Australia (FFA) hanno presentato la scorsa settimana le nuove maglie dei Socceroos (nazionale australiana maschile) e delle Matildas (nazionale australiana femminile). Ma non tutti i fan sono rimasti soddisfatti.

L’accoglienza generale per i kit è stata fantastica all’inizio, con moltissimi fan australiani desiderosi di acquistarli il prima possibile. Oltre al design elegante, le maglie stesse sono realizzate interamente con bottiglie di plastica riciclate.

Ma per tutte le sostenitrici delle Matildas, desiderose di indossare l’ultima edizione dell’iconica divisa da trasferta verde, sfortunatamente bisognerà aspettare fino al 2022. Infatti mentre le fan accorrevano online per acquistare la nuova maglia da squadra ospite, si sono presto rese conto che non era disponibile nelle taglie da donna. E, comprensibilmente, le persone non erano molto soddisfatte.

“Sfortunatamente, la nuova maglia da trasferta della nazionale australiana non sarà disponibile nelle taglie femminili”, ha confermato l’account Twitter ufficiale delle Matildas, aggiungendo “Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente causato e possiamo assicurare ai nostri sostenitori che questo sarà corretto per il prossimo rilascio del kit previsto nel 2022”.

Anche la centrocampista delle Matildas Elise Kellond-Knight ha usato Twitter per condividere la sua frustrazione con quella delle sue tifose: “Ummmmm, questo è un problema abbastanza significativo @nikefootball”.

È chiaro ora più che mai che FFA e Nike devono lavorare insieme per giungere ad un accordo per realizzare tutti i kit anche in taglie da donna.

Photo Credit: Nike, Matildas, FFA

Seleman: “C’è rammarico per il pareggio di sabato, dobbiamo finalizzare di più”

Ashraf Seleman, allenatore della Lazio Women, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“C’è molta rabbia e rammarico per il risultato di sabato contro il Cittadella. Abbiamo creato tante occasioni, ma non le abbiamo concretizzate. Se non si chiudono le partite, diventa difficile poi vincerle. Così abbiamo incassato il loro pareggio. Dobbiamo sicuramente cambiare mentalità e finalizzare di più, se vogliamo arrivare in Serie A. Fersini? Sabato c’era una bellissima atmosfera, siamo comunque soddisfatti dell’ambientamento delle nuove ragazze arrivate. Abbiamo il dovere di provare a vincere il campionato”.

Credit Photo: Lazio Women

Speciale Nazionale, la top 5 delle giocatrici più in forma

Finalmente è ritornata la Nazionale. Dopo il rinvio del match contro Israele, le ragazze di Milena Bertolini tornano in campo per la partita contro la Bosnia. Fortunatamente la Serie A è riuscita ad anticipare l’avvio di stagione facendo vedere le squadre e le giocatrici più in forma. Con questo articolo vogliamo evidenziare le interpreti che più si sono distinte in questo inizio di campionato. Ricordiamo che le giocatrici sono messe in ordine sparso e che il dibattito è aperto. Diteci nei commenti quale è  la vostra Top 5.

1-Daniela Sabatino
Impossibile non metterla: sei goal in tre partite e controllo del reparto offensivo viola acquisito. L’ausilio delle varie Neto ed Adami hanno aiutato la punta di Agnone, ma l’ex Milan ha dato l’ennesima prova del suo appeal con la porta. Un elemento come lei in nazionale fa più che bene per portare a casa un primo posto fondamentale.

2-Arianna Caruso
Guidare il centrocampo di una squadra come la Juventus a 20 anni potrebbe essere un problema. Ma lei non lo sa e fa sbalordire tutti ad ogni partita. Lì in mezzo al campo c’è sempre, sia per difendere che per far ripartire l’azione, ed in zona realizzativa sta migliorando partita dopo partita. I due gol in tre partite ne sono la dimostrazione per una giocatrice che in zona realizzativa non ha mai particolarmente brillato. Questo inizio di stagione ha confermato Arianna come uno dei migliori prospetti del nostro movimento. Farla integrare fin da adesso con l’ambiente azzurro può essere un aspetto essenziale per il futuro.

3-Elisa Polli
Lo start del campionato dell’Empoli è stato micidiale ed al tempo stesso sorprendente. La rivoluzione ha fatto bene ed Elisa Polli ne è una delle massime beneficiare.  Quattro le reti per lei ed un ruolo fondamentale nell’attacco azzurro che sta affermando l’ex Tavagnacco come un ottima erede per l’attacco della nazionale. Alla sua prima convocazione, Elisa è pronta a far capire subito di che pasta è fatta.

4-Marta Mascarello
Se la Fiorentina si è dimostrata una delle squadre più in forma è anche grazie a Marta Mascarello. Il suo inizio di stagione sprint non è stata una sorpresa per le cosa fatte vedere all’Algarve Cup. Ma essere così decisiva ad ogni partita era difficile prevederlo. La centrocampista di Bra è importante sia in fase realizzativa (3 goal in 3 partite) che da schermo davanti alla difesa. Possiamo dire che il centrocampo azzurro è in ottime mani

5-Cristiana Girelli/Benedetta Glionna
Nell’ultimo slot ci siamo presi la libertà di inserire due giocatrici. La prima ha confermato ancora una volta che gli anni passano ma i goal rimangono. Cristiana Girelli è una certezza sia per la Juventus che per tutto il movimento. Un simbolo come lei non può non esserci. La seconda veniva da una stagione un po’ sottotono in quel di Verona, ma in terra toscana Glionna ha dimostrato a tutti che lei c’è. L’attaccante di proprietà della Vecchia Signora è uno dei più grandi talenti del nostro panorama e vederla in uno stato di forma del genere non può che far bene.

Credit Photo: Pagina Facebook Nazionale Femminile di Calcio

I calendari della stagione 2020-2021

Il Dipartimento Calcio Femminile ha reso noti i calendari della Serie C 2020-2021, campionato che in questa stagione vedrà impegnate quarantanove squadre divise in quattro gironi (A-C-D a dodici, B a tredici).

Si comincia l’11 ottobre con la 1ª giornata del girone d’andata, ritorno al via il 17 gennaio fino alla conclusione del torneo fissata per il 16 maggio prossimo. In quattro occasioni sarà solo il Girone B a scendere in campo con gli altri tre a riposo: l’1 novembre per la 4ª giornata, il 27 dicembre per la 12ª, il 31 gennaio per la 16ª e il 21 febbraio per la 18ª.

Tre le soste previste: dal 28 dicembre al 9 gennaio per le festività natalizie, dall’8 al 20 marzo in concomitanza del Torneo femminile Arco di Trento e dal 29 marzo al 10 aprile per le festività pasquali. Il campionato lascerà spazio alla Coppa Italia il 7 e il 28 febbraio rispettivamente per gli ottavi e i quarti, infine il 25 aprile per le semifinali di andata.

«Dopo la Coppa Italia anche il campionato è pronto a partire con tante sfide affascinanti – commenta a margine della presentazione dei calendari Sandro Morgana, vicepresidente LND per l’area Sud e delegato al calcio femminile – C’è tanto entusiasmo intorno a questa nuova stagione, la speranza è che ora non ci si debba fermare più ma sono abbastanza fiducioso. Le nostre società hanno dimostrato infatti grande senso di responsabilità nel rispetto delle norme di sicurezza, adesso ci auguriamo di ritrovare presto anche i tifosi che sono l’anima di questo sport»

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

A Zenica l’Italia riprende la marcia verso l’Europeo. Bertolini: “Le ragazze sono cariche e concentrate”

Riparte da Zenica il cammino della Nazionale Femminile, che domani (ore 16 – diretta su Rai 2) affronterà la Bosnia Erzegovina a sei mesi di distanza dall’ultimo match disputato nell’Algarve Cup. Dopo il rinvio della gara con Israele, le Azzurre tornano quindi in campo con l’obiettivo di fare un ulteriore passo in avanti verso la qualificazione al Campionato Europeo del 2022 in un girone che vede l’Italia appaiata alla Danimarca in testa alla classifica, con entrambe le squadre a punteggio pieno dopo le prime sei gare.

Un gradino sotto, con 15 punti ma due partite in più, c’è proprio la Bosnia, reduce dalla netta sconfitta casalinga di giovedì scorso con le danesi (0-4) e già battuta 2-0 da Girelli e compagne lo scorso ottobre a Palermo. “E’ una squadra brava a chiudersi – avverte Milena Bertolini – che difende con tantissime giocatrici e non concede spazi. Dovremo essere pazienti e molto concentrate, restando dentro alla partita fino all’ultimo minuto”.

Battendo la Bosnia, le Azzurre la estrometterebbero di fatto dalla corsa per l’Europeo e la qualificazione resterebbe un discorso a due tra Italia e Danimarca, avversarie nella doppia sfida in programma a ottobre e dicembre: “Da qui in avanti tutte le partite che ci aspettano sono delle finali – sottolinea la Ct – le ragazze sono cariche e concentrate, consapevoli dell’importanza di questa gara e vogliose di tornare a indossare dopo tanto tempo la maglia azzurra”.
Nel pomeriggio la squadra sosterrà l’allenamento di rifinitura al Football Training Centre di Zenica, teatro della sfida di domani in cui Milena Bertolini dovrà fare a meno della squalificata Manuela Giugliano, che ha lasciato ieri il ritiro della Nazionale insieme alle altre tre ragazze non convocate per il match: Flaminia Simonetti, Tecla Pettenuzzo e Maria Luisa Filangeri

L’elenco delle convocate

Portieri: Laura Giuliani (Juventus), Francesca Durante (Hellas Verona), Katja Schroffenegger (Fiorentina);

Difensori: Laura Fusetti (AC Milan), Elena Linari (Bordeaux), Alice Tortelli (Fiorentina), Valentina Bergamaschi (AC Milan), Lucia Di Guglielmo (Empoli), Elisa Bartoli (AS Roma), Lisa Boattin (Juventus), Linda Tucceri Cimini (AC Milan);

Centrocampiste: Marta Mascarello (Fiorentina), Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Cecilia Prugna (Empoli), Arianna Caruso (Juventus);

Attaccanti: Cristiana Girelli (Juventus), Valentina Giacinti (AC Milan), Daniela Sabatino (Fiorentina), Stefania Tarenzi (FC Inter), Barbara Bonansea (Juventus), Benedetta Glionna (Empoli), Elisa Polli (Empoli).

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Chiara Orlando: “Brave le ragazze a non mollare. La nostra forza è il gruppo”

L’allenatrice del Tavagnacco archivia con soddisfazione il risultato con la consapevolezza che la squadra può migliorare.

Vincere soffrendo è ancora più bello. Il Tavagnacco lo ha fatto quasi in zona Cesarini contro Pontedera. Al termine di una gara equilibrata, le gialloblù hanno trovato l’episodio che ha permesso loro di portare a casa i tre punti all’87’. Francesca Blasoni ha tracciato col sinistro un passaggio filtrante per l’inserimento di Caterina Ferin che ha saltato il portiere avversario e segnato col mancino la rete decisiva. Una gioia per quei tifosi che si erano messi dietro la rete per assistere all’esordio casalingo delle ragazze gialloblù non potendo entrare allo stadio. Le due calciatrici che hanno confezionato la rete del 2-1 sono subentrate dalla panchina a dimostrazione che la peculiarità principale di questo Tavagnacco è il gruppo. Lo ribadisce l’allenatrice Chiara Orlando: “Le ragazze non mollano mai, ci credono sempre. Siamo una squadra omogenea dove tutte possono dare il loro contributo e sarà così per tutta la stagione. La nostra forza deve essere il collettivo”. E’ stata una gara difficile esattamente come tutti nell’ambiente friulano si aspettavano. “All’inizio la fatica si è sentita perché abbiamo sbagliato una situazione tattica difensiva –prosegue l’analisi di Chiara Orlando-. Il loro trequartista si abbassava tra le linee, creava superiorità numerica a centrocampo e ci ha messo in difficoltà. Abbiamo commesso qualche errore nelle letture sulle palle profonde oltre la linea difensiva”.
Dalla parte opposta un tecnico esperto come Renzo Ulivieri applaude entrambe le squadre: “Pontedera ha avuto il merito di tenere aperta la gara fino alla fine. C’è un pochino di rammarico per il risultato, ma sono contento della prestazione delle mie ragazze”. Sul Tavagnacco il presidente dell’Associazione italiana allenatori si esprime così: “E’ un gruppo di qualità, ha calciatrici di categoria superiore. Mi ha fatto una buona impressione a livello di gioco e anche nei momenti di difficoltà ha saputo soffrire”.
Il gol del pareggio delle padrone di casa lo ha siglato Zineb Abouziane dopo una percussione sulla fascia di Milan e un cross al bacio che è servito solo appoggiare in rete di petto. “E’ stata una partita combattuta –le parole della trequartista del Tavagnacco- nei primi venti minuti siamo andate in difficoltà, dopo ci siamo sbloccate e abbiamo fatto una buona gara. Tutto sommato è andata bene, ma possiamo e dobbiamo migliorare”.
E’ stata una domenica da ricordare per Caterina Ferin. Il match sembrava incanalato sulla parità. La sua rete del definitivo 2-1 da subentrata a pochi minuti dalla fine è una grande soddisfazione come ha testimoniato nelle parole del post-gara. “Un attaccante quando entra, come prima cosa pensa a spaccare il mondo. Abbiamo lottato fino alla fine. Sono felice per il gol realizzato, ma la cosa più importante è la vittoria”. Sofferta e bella.

Credit Photo: Tavagnacco Femminile

Il Chieti calcio femminile batte 5-2 il Pescara al Poggio degli ulivi: ottimo l’esordio delle neroverdi in Coppa Italia

Il Chieti Calcio Femminile inizia come meglio non poteva la nuova stagione agonistica battendo il Pescara 5-2 nel derby disputato al Poggio degli Ulivi di Città Sant’Angelo. La partita, prima del turno inaugurale del Triangolare di Coppa Italia in cui è inserito anche lo Spoleto, è stata giocata a porte chiuse per le normative anti Covid.

Sono stati novanta minuti avvincenti giocati a viso aperto da entrambe le squadre: dopo il primo tempo concluso sul 2-2, il Chieti ha decisamente invertito la rotta mettendo alle corde le biancazzurre che non sono più riuscite a contrastare le ragazze di Mister Lello Di Camillo.

Ottima la prestazione delle veterane neroverdi, in particolare di Vukcevic (autrice di una pregevole doppietta) Benedetti, Gangemi e Giada Di Camillo in fase difensiva, ma anche delle nuove arrivate, su tutte un’imprendibile ex di turno Stivaletta, Cutillo (suo il gol del momentaneo 2-1), Dibenedetto (pregevole la sua rete in girata a pochi minuti dal suo ingresso in campo). È stata comunque tutta la squadra a mettere in mostra, in particolare nel secondo tempo, un gioco frizzante che lascia ben sperare per il futuro.

Mister Lello Di Camillo schiera dal primo minuto otto giocatrici della scorsa stagione e tre nuove (Di Lodovico, Cutillo e Stivaletta).

Il Pescara del nuovo Mister Mucci, proveniente dalle Free Girls, è molto rinnovato rispetto allo scorso anno: fra le undici iniziali anche Noemi Giuliani e Del Rosso, quest’ultima a Cesena in Serie B lo scorso anno.

Parte forte la squadra di casa con Di Tullio che alza troppo la mira dopo appena un minuto e mezzo di gioco.

Al 4′ una punizione di Mari dal limite dell’area viene deviata in barriera e Falcocchia blocca il pallone.

Tre minuti dopo arriva la prima occasione per il Chieti con Stivaletta che sfiora l’incrocio dei pali da posizione defilata.

Al 10′ è Del Rosso a rendersi pericolosa con un gran tiro che però finisce alto.

Al quarto d’ora il Pescara concretizza la buona mole di gioco prodotta fino a quel momento: Vizzarri per Primi che di rapina al volo segna e porta in vantaggio le biancazzurre.

Il Chieti non ci sta e reagisce bene trovando il pareggio al 26′: strepitosa intuizione di Vukcevic che fredda Dilettuso con un tiro dalla lunga distanza che si infila nell’angolo lontano.

Al 32′ il Pescara perde Di Tullio per infortunio, al suo posto entra De Leonardis.

Stivaletta pochi minuti dopo semina il panico nella difesa di casa che si salva con affanno.

Il Chieti insiste e al 39′ riesce ad andare sul 2-1 grazie a Cutillo, bravissima a segnare una bella rete dopo una conclusione di Vukcevic respinta da un difensore.

A due minuti dal riposo però il Pescara perviene al pareggio ancora con Primi brava a siglare la doppietta personale a seguito di una punizione dalla fascia di Vizzarri.

Si va dunque negli spogliatoi sul punteggio di 2-2 dopo una prima frazione di gioco molto combattuta.

Le squadre tornano in campo con le stesse undici iniziali.

Il Chieti fa subito capire di aver decisamente cambiato marcia e al 1′ un’imprendibile Stivaletta fugge sulla fascia laterale e mette al centro un invitante pallone sul quale Scioli non arriva per un soffio.

Al 13′ Mister Lello Di Camillo manda forze fresche in campo operando un doppio cambio con D’Intino al posto di Scioli e Dibenedetto per Carnevale.

Tre minuti più tardi è proprio Dibenedetto a griffare il suo debutto in neroverde con una splendida girata su imbeccata di Vukcevic che non lascia scampo a Dilettuso: è la rete del 3-2 a favore delle teatine.

Al 20′ il Chieti trova il poker con Giulia Di Camillo che trasforma con freddezza un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Pagano.

Due minuti dopo Stivaletta sfiora il gol con un tiro che lambisce il palo.

La perla di giornata arriva però al 24′ quando Vukcevic vede Dilettuso fuori dai pali e la fa secca scavalcandola con una splendida conclusione da distanza impossibile. È la rete che spacca decisamente il match con le biancazzurre ormai costrette ad un improbabile recupero.

La squadra di Mister Mucci vuole prova a diminuire il passivo con De Leonardis alla mezzora, ma la sua conclusione si spegne a lato.

Continua la girandola di sostituzioni nelle due squadre: nel Chieti si segnalano così anche i debutti di Colavolpe e D’Intino e l’ingresso di Di Sebastiano.

Al 42′ l’ultima occasione della partita capita sulla testa di Giulia Di Camillo, ma il pallone finisce fra le braccia di Dilettuso. Sul finale entra anche Colecchi al posto di una stanchissima Giulia Di Camillo.

Si conclude il match con il Chieti che finalmente sfata il tabù derby riuscendo finalmente a battere il Pescara. Prossimo appuntamento per le neroverdi il 4 ottobre in casa contro lo Spoleto nel secondo match del Triangolare di Coppa Italia.

TABELLINO DELLA GARA:

PESCARA- CHIETI CALCIO FEMMINILE 2-5

Chieti: Falcocchia, Di Camillo Giada, Benedetti, Vukcevic (36′ st Colavolpe), Cutillo (36′ st Di Sebastiano), Di Camillo Giulia (44′ st Colecchi), Stivaletta, Gangemi, Carnevale (13′ st Dibenedetto), Scioli (13′ st D’Intino), Di Lodovico. A disp.: Seravalli, Ferrazza, Lacentra. All.: Lello Di Camillo

Pescara: Dilettuso, Vizzarri, Pagano (41′ st Fiore), Mari (41′ st Cannone), Pasciullo, Giuliani N., Di Tullio (32′ pt De Leonardis), Fiucci, Primi, Del Rosso, Eugeni (35′ st Di Domenico). A disp.: Basciani, Bruno, De Marcellis, Ferragalli. All.: Francesco Mucci

Arbitro: Tropiano di Bari

Marcatrici: 15′ e 43′ pt Primi, 26′ pt  e 24′ st Vukcevic, 39′ pt Cutillo, 20′ st Di Camillo Giulia (c.d.r.)

Ammonite: Del Rosso (P); Cutillo e Stivaletta (C)

IMPRESSIONI POST PARTITA DI MISTER LELLO DI CAMILLO:

“È stata una vittoria convincente: soprattutto dal punto di vista del gioco abbiamo dimostrato di meritare il risultato. Negli ultimi anni comunque siamo stati sempre noi a passare il turno nonostante la vittoria mancata nei derby con il Pescara. Spero che dopo questa partita che ce la potremo fare anche quest’anno. Sono contento: segnare cinque gol contro una squadra ambiziosa che vuole disputare un buon campionato è un segnale positivo. Volevo cominciare a vedere i frutti del lavoro fatto finora: sicuramente sia noi che loro non siamo ancora al top della forma, le squadre vere si vedranno fra un mese.

Nell’arco dei novanta minuti raramente abbiamo subito l’avversario, salvo in qualche ripartenza che nel primo tempo abbiamo pagato a caro prezzo subendo due reti. C’è tanto da lavorare ancora per noi: la squadra ha fatto bene, ma ha anche concesso un po’ troppo alle nostre avversarie e il match è stato in bilico fino al quarto d’ora del secondo tempo, poi ha preso una piega totalmente diversa.

Sono comunque contento: le ragazze hanno corso tanto dimostrando di star meglio del Pescara anche fisicamente. Avevamo qualche giocatrice fuori, la nostra straniera Neofytou non ha avuto ancora il transfer. Non ci poniamo limiti: è da un po’ di anni che stiamo ricostruendo, le cose stanno andando sempre meglio. Vogliamo lottare per arrivare in fondo alla stagione al meglio pur sapendo che ci sono squadre ben attrezzate con qualcuna che si sente anche superiore a noi. Cercheremo  di lottare fino alla fine.

Il gruppo è coeso e credo possa dare tanto: le ragazze esperte sanno che durante la stagione possono starci dei momenti neri, infortuni o episodi negativi, le giovani hanno il giusto entusiasmo.

Oltre a Jenny Dibenedetto è entrata anche Ilaria D’Intino che si è fatta subito trovare pronta: questi sono segnali positivi, quelli che volevo. Da parte mia c’è la voglia di farle crescere, loro devono fare il lavoro più grosso perché si devono mettere a disposizione: potranno arrivare momenti in cui giocheranno di meno e dovranno dare ancora di più facendosi trovare pronte. La società è solida, le aspettative sono buone, cercheremo di ottenere un piazzamento migliore dello scorso anno. Vukcevic? Marija ha disputato una partita in crescendo: nel primo quarto d’ora forse ha sentito troppo la tensione che può danneggiare anche le più esperte, poi è uscita fuori alla distanza, è stata brava. Mi aspetto questo dalle giocatrici più esperte come lei: le prestazioni negative ci possono stare, ma poi bisogna avere la personalità e il carattere per riemergere. Marija è riuscita a venire fuori pian piano nel match: ha segnato due gol di pregevole fattura, il primo piazzando la palla, il secondo con un pallonetto da lontano”.

Credit Photo: Chieti

Le finaliste dei premi per ruolo di Women’s Champions League

Sono state annunciate le finaliste dei nuovi premi per ruolo della UEFA Women’s Champions League. Le vincitrici verranno comunicate il 1° ottobre.

Il Lione, che ad agosto ha vinto il suo quinto titolo consecutivo e il settimo complessivo, fornisce sei delle 12 candidate, compresa Sara Björk Gunnarsdóttir, che ha giocato nei primi turni per i vice campioni del Wolfsburg e poi è passata all’OL in vista della fase finale e ha segnato un gol al suo ex club in finale. Tra le finaliste anche due ex Calciatrici dell’Anno UEFA, ovvero Lucy Bronze (2019) e Pernille Harder (2018), che hanno lasciato rispettivamente Lione e Wolfsburg per trasferirsi a giocare in Inghilterra dalla finale di San Sebastiàn.

Le candidate ai ruoli per posizione della UEFA Women’s Champions League 2019/20
– Portieri: Sarah Bouhaddi (Lione), Christiane Endler (Paris Saint-Germain), Sandra Paños (Barcellona)
– Difensori: Lucy Bronze (Lione), Lena Goessling (Wolfsburg), Wendie Renard (Lione)
– Centrocampisti: Sara Björk Gunnarsdóttir (Lione/Wolfsburg), Dzsenifer Marozsán (Lione), Alex Popp (Wolfsburg)
– Attaccanti: Delphine Cascarino (Lione), Pernille Harder (Wolfsburg), Vivianne Miedema (Arsenal)

Cosa sono questi premi?
Dopo aver introdotto nel 2016/17 i premi per ruolo della UEFA Champions League maschile, da quest’anno verranno premiate anche le migliori calciatrici per ruolo della principale competizione europea per club riservata alle donne.
Le vincitrici di quest’anno verranno premiate – insieme alla Calciatrice dell’anno UEFA e all’Allenatore dell’Anno, Calciatore dell’Anno UEFA e allenatore dell’Anno e ai premi per ruolo della UEFA Champions League – giovedì 1° ottobre a Nyon (Svizzera) durante la cerimonia del sorteggio della fase a gironi 2020/21 di UEFA Champions League. Il vincitore del premio di Calciatore della Stagione 2019/20 di UEFA Europa League verrà comunicato il giorno successivo.

Classifica dal 4° al 10° posto
Portieri
Frederike Abt (Wolfsburg) – 10 punti
Hedvig Lindahl (Atlético/Wolfsburg) – 9 punti
Laura Benkarth (Bayern) – 8 punti
Manuela Zinsberger (Arsenal) – 4 punti
Ellie Roebuck (Manchester City) – 3 punti
10°= Pauline Peyraud-Magnin (Arsenal) – 1 point
10°= Sari van Veenendaal (Atlético) – 1 point

Difensori
Sakina Karchaoui (Lione) – 8 punti
Dominique Janssen (Wolfsburg) – 7 punti
Irene Paredes (Paris Saint-Germain) – 6 punti
7°= Kathrin Hendrich (Wolfsburg/Bayern) – 5 punti
7°= Mapi León (Barcellona) – 5 punti
9°= Paulina Dudek (Paris Saint-Germain) – 3 punti
9°= Carolin Simon (Bayern) – 3 punti

Centrocampistis
4°= Saki Kumagai (Lione) – 17 punti
4°= Amel Majri (Lione) – 17 punti
Delphine Cascarino (Lione) – 14 punti
Alexia Putellas (Barcellona) – 10 punti
8°= Ingrid Engen (Wolfsburg) – 8 punti
8°= Amandine Henry (Lione) – 8 punti
10°= Caroline Graham Hansen (Barcellona) – 6 punti
10°= Kim Little (Arsenal) – 6 punti
10°= Lina Magull (Bayern) – 6 punti

Attaccanti
Eugénie Le Sommer (Lione) – 23 punti
Ada Hegerberg (Lione) – 15 punti
Marie-Antoinette Katoto (Paris Saint-Germain) – 10 punti
Ewa Pajor (Wolfsburg) – 7 punti
8°= Caroline Graham Hansen (Barcellona) – 6 punti
8°= Jenni Hermoso (Barcellona) – 6 punti
10° Fridolina Rolfö (Wolfsburg) – 5 punti

I club presenti hanno avuto calciatrici scese in campo nella UEFA Women’s Champions League 2019/20 (non comprese le calciatrici rimaste in panchina). Se le calciatrici sono scese in campo vestendo le maglie di più di un club durante la competizione, l’ultima squadra viene elencata per prima.

Come sono state scelte le finaliste
Per i premi femminili per ruolo, la giuria che ha scelto le finaliste è stata composta dagli allenatori degli 8 club presenti alla fase finale della UEFA Women’s Champions League 2019/20 (in Spagna) e da 20 giornalisti esperti in calcio femminile scelti dal gruppo European Sports Media (ESM).
Ad allenatori e giornalisti è stato chiesto di scegliere tre calciatrici a cui assegnare rispettivamente cinque punti, tre punti e un punto. Il risultato finale è quindi la somma dei voti di allenatori e giornalisti. Agli allenatori non è stato permesso di votare calciatrici della propria squadra.

Credit Photo: https://it.uefa.com/

Noemi Commisso, Gioiese: “Essere il capitano di questa squadra è stato un onore”

La Gioiese femminile è un club calabrese, di Gioia Tauro, che ha preso parte all’ultimo torneo d’Eccellenza regionale. La squadra di Reggio Calabria, trainata dal tecnico Giuseppe Spanò, ha visto nel capitano Noemi Commisso uno dei perni della formazione. Abbiamo raggiunto l’esterno destro di Siderno, classe 1990 cresciuta in Piemonte, per qualche battuta sulal formazione viola.

Noemi quale è stato il tuo approccio con il calcio?
Come buona parte delle ragazze della mia età ho iniziato a giocare con i maschietti, a scuola e nel tempo libero. Inizialmente l’ilarità era alta ma man mano che vedevano l’abilità da parte di qualche ragazza questa scompariva. Ai tempi delle superiori mi sono distinta in un torneo studentesco, ottenendo uno dei premi per le migliori calciatrici con una proposta di entrare nella squadra femminile del Casal Monferrato. Ma a quel tempo, nonostante la passione era forte, decisi di dedicarmi allo studio”.

Per te poi le prime esperienze nel futsal per poi tornare al calcio ad 11 giusto?
“Si con il mio trasfermiento in Calabria entrai a far parte del Locri calcio a 5, realtà importante che vedeva presenti elementi molto esperti. Successivamente sono passata prima al Gioiosa e poi al Roccella, sempre nel futsal calabrese. Poi sono tornata al calcio ad 11 dove ho vestito la maglia dellla Gioiese”.

Come è andata la scorsa stagione per voi?
“In parte resterà un sogno che si avverava, un’esperienza bellissima condivisa con un gruppo unito in campo e fuori. Il campionato è durato poco, quindi i valori non erano completamente emersi. Sportivamente un grande peccato visto che è stata interrotta e per la motivazione tragica cha ha portato allo stop delle attiività. Inizialmente, durante la quadrantena, con le mie compagne facevamo spesso allenamento nello stesso momento immaginando di essere insieme pronte per ripartire”.

Tra non molto sarà tempo di ripresa anche nell’Eccellenza calabrese. Quanta voglia avete di riprendere?
“Si entusiasmo e voglia di ripartire a mille, specialmente dopo questo periodo fermo. Io non vedo l’ora di tornare in campo per riprendere gli allenamenti e nel frattempo come sempre resto in forma e non mi fermo mai. Non so con quale squadra disputerò il prossimo campionato, ma sono pronta a mettermi ancora in gioco”.

Come valuti il movimento del calcio in Calabria?
“Il calcio femminile è ancora molto sottovalutato e poco valorizzato, non cresce come in altre zone d’Italia soprattutto perché non si investono soldi. Inutile dire che in campo maschile qualcosa è diverso. In ambito femminile i budget sono esigui e spesso è più semplice tenere in piedi una squadra di calcio a 5 che attira molte ragazze, frenando cosi la crescita di quello ad 11. Mi sarebbe piaciuta come idea quella di unire il movimento lucano a quello calabrese per alzare l’interesse e il livello di gioco“.

Cosa rappresenta oggi per te il calcio?
Il calcio a 11 è spettacolare, da quando indossi le scarpette a quando entri sul manto erboso. La trovo una grande emozione, unica. Spero di proseguire ancora per qualche anno. Conoscere nuova gente con la tua stessa passione è fantastico e indossare la fascia di capitano della squadra quest’anno mi ha riempito d’orgolio. Credo di essere crescuta tanto durante quest’anno, sia dal punto di vista calcistico che mentale e fare il capitano guidare un gruppo di ragazze meravigliose che porto nel cuore è stato un privilegio”.

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