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“HOLA and the Big Dream” – Una mattinata speciale a Narni

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Una mattinata di grande emozione e partecipazione quella presso l’Auditorium Bortoletti (ex Chiesa di San Domenico), nel cuore del centro storico di Narni, dove abbiamo presentato il libro illustrato “Hola and the Big Dream”(alla sua seconda edizione). Abbiamo scelto questa location prestigiosa per un evento a cui teniamo particolarmente, organizzato con il patrocinio del Comune di Narni.  In prima fila in platea, il nostro amministratore delegato Paolo Tagliavento, che ha sottolineato quanto sia importante: “…mostrare alle nuove generazioni valori e significati del calcio femminile…”. Accanto a lui la nostra squadra, orgogliosa della recente promozione in Serie A, conquistata con il 2-0 casalingo contro Freedom Cuneo, e che domenica scorsa ha proseguito la propria marcia vincente superando il Bologna per 3-2.

Alle loro spalle, una folta rappresentanza dell’Istituto Comprensivo di Narni Centro, con docenti e circa 200 alunni, alcuni dei quali sono stati chiamati a scegliere le pagine da leggere al microfono della nostra Martina Santoro, impeccabile nelle vesti di presentatrice, proprio come aveva fatto nella manifestazione del 22 febbraio presso la BCT di Terni. La nostra direttrice generale Isabella Cardone ha affermato: “…quanto accade in campo si forma fuori e si integra con altri valori, ecco perché è fondamentale la simbiosi tra calcio e studio…”.  Sul palco è intervenuta anche l’assessore allo sport del Comune di Narni, Alessia Quondam, che ha dichiarato: “Bella platea. Ospitiamo con grande piacere questa presentazione di Hola and the Big Dream, così come da tre anni ospitiamo al San Girolamo le partite della Ternana Women. Questa iniziativa editoriale ci offre un altro modo di vedere il calcio e mette in risalto valori come abnegazione e spirito di squadra.”

Un palco tutto al femminile, arricchito dalla presenza di Valentina De Risi, responsabile nazionale calcio femminile A.I.A.C., e Irene Falocco, presidente della commissione pari opportunità. Significativi anche gli interventi di Simona Ratini, manager di Almond Entertainment, e della nostra Camilla Labate, in rapida ripresa dopo l’infortunio al malleolo rimediato 40 giorni fa, che ha voluto ricordare mister Fabio Melillo e l’inestimabile patrimonio tecnico e morale da lui lasciato. A seguito della intensa partecipazione attiva dei bambini nella lettura, sono intervenuti anche Lorenzo Vergani, responsabile del nostro settore giovanile, e Deborah Salvatori Rinaldi, responsabile dell’area comunicazione e immagine, che ha chiuso l’incontro con una frase che sentiamo profondamente nostra: “…non c’è storia senza storie, e le nostre storie sono le vostre.” Una mattinata ricca di emozioni e significati, che ci conferma quanto sia importante continuare a coltivare il nostro sogno insieme a tutti voi.

Coppa Italia Femminile Primavera, domenica l’ultima giornata della fase a gironi: c’è Juventus-Inter, rivincita della finale scudetto

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo la qualificazione della Juventus, a punteggio pieno dopo le prime due giornate, domenica si decidono le altre tre semifinaliste della Coppa Italia Femminile Primavera. Le quattro partite in programma inizieranno tutte alle ore 15. Nel girone A la situazione è apertissima: dopo la vittoria contro la Fiorentina, la Roma al CPO ‘Giulio Onesti’ ospita il Sassuolo, con le viola che in casa avranno invece la possibilità di sfruttare il fattore campo contro il Parma. Nel girone B, invece, ecco la riedizione della finale scudetto giocata lo scorso 29 aprile al Viola Park: la Juventus è già sicura di giocare una delle due semifinali domenica 1° giugno, mentre l’Inter dovrà guadagnarsi l’accesso in una domenica che prevede anche Sampdoria-Verona, con l’Hellas ancora in corsa per il passaggio del turno.

Coppa Italia Femminile Primavera
Girone A: 
Roma, Sassuolo, Fiorentina, Parma
Girone B: 
Juventus, Inter, Sampdoria, Hellas Verona

Prima giornata (domenica 11 maggio)
Girone A

Parma-Roma 2-2
Sassuolo-Fiorentina 0-1

Girone B
Inter-Sampdoria 4-2
Hellas Verona-Juventus 3-4

Seconda giornata (domenica 18 maggio)
Girone A
Roma-Fiorentina 3-1
Sassuolo-Parma 2-1

Girone B
Juventus-Sampdoria 2-1
Inter-Hellas Verona 1-1

Terza giornata (domenica 25 maggio, ore 15)

Girone A
Roma-Sassuolo
Fiorentina-Parma
Classifica: Roma 4, Fiorentina e Sassuolo 3, Parma 1

Girone B
Juventus-Inter
Sampdoria-Hellas Verona
Classifica: Juventus 6, Inter 4, Hellas Verona 1, Sampdoria 0

Semifinali: domenica 1° giugno
Finale: domenica 8 giugno (sede da definire)

Sara Gama: “Juve? Mi ha fatto realizzare sogni che non pensavo di avere, il Club giusto per me”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ritiro dal calcio, sì, ma non dalla vita nel mondo del calcio. Sara Gama è stata ospite del podcast targato Juventus nell’episodio 3, quel numero che ha segnato la sua carriera e che l’ha portata a tagliare traguardi importanti.

«Mi sento benissimo, è una decisione che ho preso a suo tempo, già prima dell’infortunio, per me era solo il fatto di “dirlo al mondo”; il momento difficile è stato maturare questa scelta negli scorsi anni. Quando una decisione è presa, dopo è un sollievo poterne parlare rapidamente», ha dichiarato a proposito del ritiro, una decisione che ha lasciato l’intero movimento calcistico femminile con il magone, consapevole dell’importanza che ha avuto questa calciatrice nella storia dello sport.

“T” come Trieste e Torino, le due città che hanno segnato la vita di Sara Gama dentro e fuori dal calcio giocato. A Trieste, poi, Gama ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del calcio, la sua più grande passione: «Il numero di ore passate a giocare a calcio era infinito. Quando avevo sette anni ho cominciato ad allenarmi con una squadra, ma era per strada che giocavi tantissimo, ore che non si quantificano.»

«Le critiche costruttive le prendo sempre bene. Tante cose nella vita abbiamo saputo ignorarle per portare avanti questo sport, ma a volte ci si sofferma su delle critiche distruttive e non sulle cose belle. La percezione e la visibilità sono un po’ cambiate, si è allargata la base del nostro pubblico, c’è gente che inizia a conoscere il sistema», ha poi affermato a proposito dell’evoluzione del calcio femminile in Italia. Con la diffusione del movimento, di pari passo si sono diffuse anche le critiche negative, soprattutto attraverso i social, alle calciatrici e al loro lavoro, ragion per cui all’inizio è stato difficile, per le ragazze, affrontare la situazione senza risentirne.

A proposito della differenza tra “Capitano” e “Capitana”, Gama ha espresso il proprio pensiero, quello di una calciatrice del movimento femminile che spera, un giorno, di vedere una certa uniformità del linguaggio e che questo contempli anche la declinazione al femminile di certi termini come, appunto “Capitana”: «Il linguaggio plasma la realtà, è una questione d’abitudine, declinare al femminile è dare il nome giusto alle cose. Se sento che i tifosi mi chiamano “Capitano” per rispetto sono contenta, ma è anche vero che abituarsi a utilizzare la declinazione giusta cambia le cose, perché non è uguale, va fatto nel tempo.»

La giocatrice ha poi ripercorso la propria vita calcistica dagli inizi, quando è approdata alla prima squadra femminile della sua carriera, la Polisportiva San Marco, con i campi che davano sul mare, per poi parlare degli Stati Uniti, dove la parola “Soccer” viene ricondotta alle calciatrici e non ai calciatori: «Il calcio femminile negli States arriva da grandi investimenti degli anni ’70 con una legge per cui hanno deciso di dare fondi alle università, e hanno scelto di investire sul calcio femminile, per questo è cresciuto così tanto. C’è sempre una decisione strategica a monte, destinare delle risorse per vedere i risultati.»

Per lei, la Juventus «è un Club che ti permette anche di realizzare i sogni che non pensavi di avere. Non avrei mai pensato di vedere, nel mio paese, il calcio femminile svilupparsi fino a questo status. L’entrata della Juventus nel 2017 ha creato un’onda importante dal punto di vista dell’attenzione e ha cominciato a trasformare il panorama nostrano in maniera incredibile. Significa anche tradizione con l’innovazione, perché con noi hanno innovato, poi è arrivata la Next Gen dopo di noi, e noi oggi vediamo nascere anche seconde squadre per gli altri Club italiani. Poi è anche voglia di vincere.»

Sempre a proposito di Juventus, Gama ha affermato che la voglia di vincere è una costante nella sua vita fin dagli inizi e che è, al contempo, un’arma a doppio taglio: «Ho sempre avuto fame di vincere e di competere, ho trovato il Club giusto per me. Se vai sempre al massimo, non c’è un momento in cui cali e hai sempre un livello alto e lo fai nel tempo, è chiaro che è uno standard importante e la stessa cosa si comincia a chiedere agli altri, perché non puoi chiedere qualcosa che tu non fai» ha dichiarato in quella che, secondo lei, è una definizione di “Leader”, ovvero una calciatrice che riesce a tenere sempre alto il livello e che, di riflesso, porta anche le compagne di squadra a muoversi allo stesso modo.

Carlo Pastore ha poi chiesto alla Capitana bianconera di nominare i cinque momenti più belli nella sua carriera vestendo la maglia della Juventus: «Al quinto posto metto il gol che ho segnato quando abbiamo vinto la Coppa Italia, al quarto, anche se non lo merita, metto i nostri occhi al primo giorno che siamo arrivate qua io e le mie compagne, avevamo degli sguardi timidi, della serie “Sta accadendo veramente”. Al terzo metto lo Scudetto di quest’anno, dopo due anni e per chi è qui da tanto è una grande soddisfazione. Al secondo metto i 40mila all’Allianz Stadium prima del mondiale, non si può spiegare l’emozione. Al primo metto il primo Scudetto, perché non si può spiegare: era una scommessa, era tutto nuovo e abbiamo vinto contro il Brescia ai rigori, titanico.»

In chiusura, qualche parola sul futuro di Sara Gama che, per il momento, sembra ancora strettamente vincolato al calcio e a tutti i suoi impegni che riguardano il movimento: «Continuo con la vicepresidenza di Asso Calciatori, sono rientrata nel Consiglio Federale, sono degli impegni che negli anni sono cresciuti.»

Women’s Champions League: l’Arsenal beffa il Barcellona nella finale di Lisbona

Va all’Arsenal la Women’s Champions League 2024/25: le inglesi diventano campioni d’Europa superando nella finale di Lisbona il favoritissimo Barcellona grazie ad una rete giunta nella ripresa di Blackstenius. Il gol vanifica il predominio delle spagnole, da due anni campionesse in carica, che per larghi tratti del match hanno avuto il pallino del gioco, creando tante occasioni sia nel primo che nel secondo tempo.

Il primo squillo del match arriva 7′ con un colpo di testa di Pajor che termina di poco al lato come capita sul fronte opposto Foord al 10′. Un minuto dopo, invece, Bonmati dall’interno dell’area viene murata al momento della sua battuta, facile presa di Van Domselaar, mentre Kelly, per l’Arsenal, spara alto al 13′. Al 22′ l’Arsenal passa in vantaggio con l’autorete di Paredes ma il fuorigioco iniziale di Russo, dopo la verifica del VAR, vanifica tutto. Inglesi ancora pericolose al 27′ con Maanum che chiama all’intervento Coll, brava a chiudere in angolo, con Little a mandare altissima una palla ghiotta subito dopo. Il Barcellona si rivede alla mezzora con Bonmati che trova attenta Van Domselaar che nel finale di frazione è chiamata a qualche uscita alta che porta le squadre negli spogliatoi senza reti.

Ad inizio ripresa Pina si rende pericolosa per due volte nei primi 4 minuti con Van Domselaar prima pronta all’intervento per poi vedere la palla colpire la traversa mentre al 7′ Batlle manda fuori di pochissimo. Al quarto d’ora Bonmati chiama nuovamente in causa Van Domselaar con Batlle a spedire, dalla lunga distanza, sopra la trasversale al 17′ e calciare centralmente al 19′. Al 26′ occasionissima per l’Arsenal con Russo in diagonale trova il piede destro di Coll tra se e la rete. Poco prima della mezzora, però, l’Arsenal passa con un’imbucata che trova Blackstenius fredda a piazzare la palla sul palo opposto. Il Barcellona reagisce alla ricerca del pari catapultandosi nella metà campo avversaria, senza trovare mai il varco giusto. Dopo 7′ di recupero finisce 1-0 per l’Arsenal che porta a casa la Women’s Champions League.

Michela Cambiaghi quasi bianconera? L’indiscrezione delle ultime ore

Photo Credit: Rahma Mohamed - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Campionato terminato, sono ormai diversi i movimenti di mercato nell’occhio del ciclone. La voce che viaggia nelle ultime ore riguarderebbe l’abbandono del nerazzurro da parte di Michela Cambiaghi: secondo alcune fonti, infatti, l’esperta attaccante sarebbe vicina alla firma per la Juventus, messaggio che andrebbe a fortificare il “salto all’americana” di Sofia Cantore (vedi discorso Washington Spirit).

Mentre si attendono ufficialità o smentite, è facile comunicare quanto la numero 36, dall’estate del 2023 fino ad oggi, sia stata reale riferimento di una squadra che ha sempre ben figurato, piazzandosi nella graduatoria delle migliori del massimo campionato. 21, intanto, le gare che l’hanno vista entrare in campo durante questa stagione, con 5 segni personali in saccoccia e molteplici assist a favorire la costruzione d’insieme; l’originaria di Vimercate, tra i vari traguardi raggiunti negli stessi colori, è fresca di nomina come miglior attaccante 23/24 offerta al recentissimo Gran Galà, la stessa che la colloca in modo diretto nella storia delle calciatrici maggiormente distinguibili in serie A.

L’accordo andrà in porto? Difficile saperlo al momento. Se davvero la società torinese dovesse avere sul tavolo un contratto per la classe ’96, andrebbe certamente a garantire al proprio reparto offensivo un ulteriore giusto mix di qualità ed esperienza.

Giulia Fusar Poli, Ternana Women: “Una promozione di tutti, ce la siamo meritata”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
“Racchiudere in poche righe i momenti che porterò maggiormente nel cuore è difficile. Sicuramente uno di questi è stata la gara contro il Bologna vinta al 100esimo minuto con gol di Pirone su un mio assist”. A raccontarcelo è stata Giulia Fusar Poli, centrocampista della Ternana Women fresca di promozione in massima serie che sulle emozioni di un’annata intensa prosegue: “Ricordo la prima partita di campionato vinta e dedicata a Fabio Melillo e non posso non pensare al momento della promozione in Serie A. Al fischio finale mi sono trovata con 3-4 compagne, che c’erano con me fin dall’inizio della nascita della società, ci siamo abbracciate e siamo scoppiate a piangere per la felicità”.
Photo Credit: Emanuele Ubaldi – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Salto in Serie A messo nel mirino da tempo, come sottolinea la numero 8 delle umbre: “La promozione era il nostro obiettivo principale da quando la società è nata nel 2022. Ci abbiamo provato per due anni, andandoci sempre vicino. Quest’anno ci siamo riusciti anche grazie al lavoro fatto da mister Melillo. Lo desideravamo con tutte le nostre forze sin dall’inizio della stagione, anche nei momenti difficili, non abbiamo mai smesso di lavorare per raggiungerla”.
L’ex San Marino, Riozzese e Mozzanica poi aggiunge: “Vedere sempre più persone allo stadio e percepire la vicinanza dei tifosi ci ha dato una spinta in più. Abbiamo costruito qualcosa di bello non solo sul campo, ma anche nel cuore della città. Non ci siamo mai accontentate solo della promozione, volevamo il primo posto e non abbiamo mai mollato neanche le ultime giornate. Difendere il primato è stato tosto, ma è stato un segno della maturità di questo gruppo”.
Photo Credit: Emanuele Ubaldi – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La classe ’97 sul campionato di Serie B da poco concluso poi ci dice: “È stato un campionato competitivo, equilibrato e imprevedibile. Questo equilibrio ha reso ogni giornata interessante, con risultati mai scontati. Siamo rimasti in vetta per 30 giornate e la lotta per il titolo è stata combattuta fino alle dine. Allo stesso tempo, pure la zona salvezza è stata altrettanto intensa, con squadre che fino all’ultimo hanno lottato per rimanere nella categoria”.
Sul suo torneo, invece, la giocatrice dal 2022 in terra umbra non ha dubbi: “⁠A livello personale è stato un campionato molto intenso e di crescita. Sono felice di aver aiutato la squadra a portare a casa questa promozione. Ci sono stati anche momenti difficili nel percorso, ma anche tante soddisfazioni che mi porterò dentro a lungo”. 
Photo Credit: Emanuele Ubaldi – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La centrocampista lombarda nata a Crema sulla Serie B, poi, ci dice: “⁠L’avversario più difficile da affrontare sicuramente è stato il Parma nostra diretta concorrente fin dall’inizio. Sono una squadra molto forte e con grandi individualità. La partita più complicata invece a mio parere è stata Brescia-Ternana giocata in 10 contro 11 quasi da metà primo tempo e che siamo riusciti a portare a casa. Ricordo a fine partita eravamo stremate”. 
Fusar Poli chiude con un messaggio a compagne e tifosi: “Vorrei ringraziare tutte le mie compagne. Abbiamo costruito qualcosa di grande insieme, con unità e spirito di squadra. Ognuna ha dato il proprio contributo ed è questo che ha fatto la differenza. Ringrazio anche lo staff e la società. Ai tifosi, un grazie per il sostegno in casa e in trasferta. Sentire l’affetto ci ha dato la forza per non mollare mai. Questa promozione è di tutti. Ce la siamo meritata”.

Alice Zuanti, Venezia: “Devo ancora realizzare, ho appena finito di piangere. Sono tanto contenta”

Photo Credit: Venezia FC

Alla ventottesima giornata, chiusa con un 0-2 sul campo del Chieti, il Venezia FC Femminile si classifica matematicamente al primo posto del Girone B di Serie C, conquistando il titolo e la promozione.
Un traguardo raggiunto al termine di un campionato dominato dalla prima all’ultima giornata, grazie al lavoro, alla coesione e alla determinazione delle sue protagoniste.

Berta Prat Hernández:
“Le emozioni parlano per loro stesse, sono felicissima. Il percorso è stato bellissimo, le ragazze hanno fatto di tutto e di più il coraggio che hanno dimostrato delle ragazze così giovani è indescrivibile. Sono molto felice, meritano questo e oltre.”

Alice Zuanti:
“Devo ancora realizzare del tutto, ho appena finito di piangere, sono davvero tanto tanto contenta. Per me è un sogno che si realizza e farlo con questa squadra è la cosa migliore che potesse capitare. È da quanto ero piccola che sogno una cosa del genere, ed è un traguardo meraviglioso. L’anno è stato tosto e difficile, comunque siamo state brave dall’inizio alla fine, senza mai mollare nemmeno nei periodi più difficili, e questa è la prova che tutti i sacrifici vengono ripagati. Grazie al Venezia FC, alla società e soprattutto al nostro staff, a Grazia e a Pier che ci seguono tutti i giorni, e alle mie compagne di squadra che sono fantastiche e porterò nel cuore per sempre”.

Serie C: il programma gare della penultima giornata. Salernitana-Villaricca in diretta streaming

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Domenica 25 maggio la Serie C scende in campo per disputare la penultima giornata del campionato nazionale 2024-2025. Calcio d’inizio alle 15.30 ad eccezione di Women Torres-Formello che anticipa alle ore 15. Una variazione di campo: il match Monterosso-Tharros si giocherà al campo comunale Loreto di Bergamo. La gara Salernitana-Villaricca (C) sarà trasmessa in diretta streaming sul canale ufficiale YouTube della Lega Nazionale Dilettanti. Clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=QmBkeYzAXTg

Il Presidente Federale, Gabriele Gravina, ha disposto l’effettuazione di un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma dalla giornata odierna e per l’intero fine settimana, per commemorare la scomparsa di Nino Benvenuti, storico pugile italiano campione mondiale e olimpico. Le designazioni arbitrali

Girone A: Sedriano-Lesmo (Cafaro di Bra), Blues Pietasanta-Azalee Solbiatese (Isnardi di Alba), Women Torres-Formello (Sivilli di Chieti), Pro Sesto-Real Meda (Bevere di Chivasso), Monterosso-Tharros (Targhetta di Conegliano), Spezia-Independiente Ivrea (Norci di Arezzo), Bulè Bellinzago-Angelo Baiardo (Cavalleri di Treviglio)
Riposa: Moncalieri

Girone B: Ravenna-Real Vicenza (Traini di San Benedetto del Tronto), Isera-Sudtirol (Gallo di Mestre), Villorba Treviso-Jesina (Trotta di Udine), Tavagnacco-Chieti (Pandini di Bolzano), Venezia FC-Riccione (Gambin di Udine), Trento-Vicenza (Passarotti di Mantova)
Riposa: Accademia SPAL

Girone C: Giovanile Rocca-Siracusa (Molinari di Lamezia), Trastevere-Catania (Mascolo di Castellammare di Stabia), Roma CF-Palermo (Russo di Benevento), Salernitana-Villaricca (Iudicone di Formia), Montespaccato-Nitor (Niccolai di Prato), Frosinone-Grifone Gialloverde (Cianfoni di Ciampino), Women Lecce-Matera Città dei Sassi (Zonno di Brindisi)
Riposa: Gelbison

Nazionale U23 Femminile – A Noceto l’amichevole contro la Svezia: le 22 convocate di Tatiana Zorri per l’ultimo test della stagione

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Dopo aver disputato, nel mese di aprile, le WU23 Friendly Finals in Spagna, la Nazionale Under 23 Femminile torna in campo per l’ultimo impegno della stagione. Le Azzurrine, lunedì 2 giugno a Noceto (Parma) affronteranno la Svezia in amichevole. Il match si giocherà alle ore 15 e sarà trasmesso in diretta su Vivo Azzurro TV. Il tecnico Tatiana Zorri ha convocato 22 calciatrici, 16 delle quali hanno militato in questa stagione nel campionato di Serie A e sei che hanno disputato il campionato di Serie B. Il raduno è previsto per la mattinata di lunedì 26 maggio a Collecchio (Parma), e nel pomeriggio l’Italia svolgerà il suo primo allenamento.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Viola Bartalini (Arezzo), Beatrice Beretta (Napoli Femminile), Erica Di Nallo (Sassuolo);
Difensori: Michela Giordano (Napoli Femminile), Giulia Mancuso (Lazio), Marika Massimino (Ternana Women), Alice Pellinghelli (Napoli Femminile), Martina Pizzolato (H&D Chievo Women), Chiara Robustellini (Inter), Nadine Sorelli (Milan), Giulia Trevisan (Cesena)
Centrocampiste: Giorgia Arrigoni (Milan), Alice Barbieri (Sampdoria), Erin Cesarini (Milan), Nadine Nischler (Como Women), Matilde Pavan (Inter), Maria Grazia Petrara (Ternana Women);
Attaccanti: Cecilia Cavallin (H&D Chievo Women), Alice Corelli (Roma), Victoria Marie Della Peruta (Fiorentina), Elisa Polli (Inter), Monica Renzotti (Milan)

Staff – Tecnico: Tatiana Zorri; Assistente tecnico: Alessandro Fabbro; Preparatore atletico: Gilberto Voltolina; Preparatore dei portieri: Niccolò Bianucci; Match analyst: Davide Fiorentini; Medici: Salvatore Caruso, Melissa Mazzola; Fisioterapista: Simone Siciliano; Nutrizionista: Giuseppe Cucinotta; Segretario: Aldo Blessich

 

L’arbitro della finale di Women’s Champions League, Ivana Martinčić: “Un onore e un privilegio dirigere la finale”

La finale di UEFA Women’s Champions League è una delle serate più attese del calendario calcistico mondiale, e per l’arbitro Ivana Martinčić, partecipare all’evento è un momento di grande gioia e orgoglio. Felice di essere stata scelta per dirigere la finale, l’arbitra croata è pronta a svolgere il suo lavoro in una partita importante per tantissime persone nel mondo. Martinčić, 39 anni, porta oltre un decennio di esperienza a livello internazionale nella sua prima apparizione come ufficiale di gara in una finale UEFA per club. Dopo aver ricoperto il ruolo di quarto arbitro nella finale dello scorso anno, la 39enne adesso sarà il direttore di gara principale quando l’Arsenal incontrerà il Barcelona a Lisbona. Mentre si prepara al più grande incarico della sua carriera, Martinčić riflette sul suo percorso, sulla crescita del movimento calcistico femminile e sulla responsabilità di guidare un team arbitrale in una delle notti più importanti di questo sport.

Ivana, congratulazioni per la nomina. Come ti sei sentita quando ti hanno detto che avresti arbitrato la finale?

Sono rimasta senza parole. Non sapevo davvero cosa dire. Mi sono presa un po’ di tempo per elaborare la notizia, ma ovviamente ero molto felice. È il momento più importante della mia carriera e un sogno che si realizza. Poi ho chiamato i miei genitori e alcuni dei miei mentori che mi hanno aiutato e creduto in me lungo tutto il percorso. È stato fondamentale avere il sostegno di queste persone negli anni, e voglio davvero ringraziarle per il loro supporto. Voglio anche ringraziare la Commissione Arbitri UEFA per avermi dato questa opportunità: è un grande onore e un privilegio per me.

Lisbona è stata una città importante per te nel corso degli anni…

Tutto sembra essere iniziato a Lisbona per me. Il mio percorso alla UEFA è iniziato con un corso introduttivo a Lisbona, e quando sono stata promossa alla categoria élite, anche il primo seminario è stato qui. Poi, quando sono stata selezionata per arbitrare la Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda, i preparativi si sono svolti a Lisbona, e ora la finale di UEFA Women’s Champions League a Lisbona. Non so cosa significhi, ma sembra che io abbia un legame molto forte con Lisbona!

Quanto ti è tornata utile l’esperienza di quarto arbitro nella finale della scorsa stagione a Bilbao?

Mi ha dato una ottima base di partenza e sono stata molto felice di aver fatto parte della squadra di Rebecca Welch l’anno scorso. È stata una bella esperienza. Noi arbitri siamo come una grande famiglia. Naturalmente siamo competitive e vogliamo tutte dirigere le partite più importanti, ma ci sosteniamo a vicenda e vogliamo sempre che le altre facciano bene. Siamo tutte orgogliose l’una dell’altra ed è stato molto bello ricevere molti messaggi dalle mie colleghe per questa nomina. La squadra arbitrale della finale di UEFA Women’s Champions League 2025

Arbitro: Ivana Martinčić (Croazia)
Guardalinee: Sanja Rođak-Karšić e Maja Petravić (Croazia)
Quarto arbitro: Ivana Projkovska (Macedonia del Nord)
Arbitro di riserva: Staša Špur (Slovenia)
VAR: Tiago Bruno Lopes Martins (Portogallo)
VAR Assistant: Momčilo Marković (Serbia)
VAR Support: Alen Borošak (Slovenia)

Tu hai anche giocato nella massima divisione croata. Che differenza c’è tra l’essere un arbitro e una calciatrice?

Mi piaceva giocare a calcio. Da piccola giocavo in cortile con i miei vicini e non mi importava di essere l’unica ragazza. Ero un attaccante e mi piaceva stare in campo, ma creavo sempre problemi agli arbitri. Mio padre era un guardalinee e alla fine mi convinse a provare la carriera di arbitro. Era un mentore severo e rigido, ma ora gliene sono grata. L’arbitraggio mi ha aiutato a crescere. Mi ha dato competenze importanti e mi ha reso una persona migliore, quindi sono molto felice di aver deciso di provare questa carriera!

Qual è il tuo consiglio per le ragazze o le donne che potrebbero essere interessate a diventare arbitri?

Sono molto contenta che ora ci siano più ruoli per le donne nel calcio e che ci siano sempre più arbitri donne, ma ne servono ancora di più. Il mio consiglio a tutte è di provarci e di credere in se stesse. Non abbiate paura e non preoccupatevi di commettere errori. Tutte abbiamo giornate storte e all’inizio bisogna avere pazienza.

 

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