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Raffaella Manieri saluta il Milan: “Ci sono delle storie che rimangono indefinite”

Raffaella Manieri, dopo due stagioni in rossonero, lascia il Milan e si prepara a nuove avventure. Questo il suo messaggio di addio:

“In questi giorni si conclude la mia prima esperienza in rossonero. Sono stati due anni di sfide, sacrifici e nuovi progetti per questa squadra dal giorno della sua nascita e sono orgogliosa di averne fatto parte. Insieme alle mie compagne abbiamo affrontato a testa alta ogni singolo momento. Abbiamo gioito, esultato, sudato, pianto dando anima e corpo per questa maglia e per questi colori. Anche se non sono riuscita sempre ad esprimere tutta la mia professionalità in campo, ho masso a disposizione fin da subito la mia esperienza all’estero ed il mio bagaglio sportivo per la crescita del settore giovanile. Voglio ringraziare il Club e tutte le persone che ho incontrato in questo cammino rossonero, dagli staff a tutte le mie compagne di squadra. Un saluto speciale va alla bambine che con tenacia, determinazione e una immensa passione fanno parte del settore giovanile del Milan. Voi siete il nostro futuro e per me è stato bellissimo, oltre che un onore, aver contribuito e partecipato alla vostra crescita tecnica e umana. Ci sono delle storie che rimangono indefinite”

Credit Photo: AC Milan

Simone Lelli, Direttore Sportivo Arezzo Calcio Femminile: “Ripartiremo! Il professionismo va fatto e basta”

Uno dei progetti più duraturi legati al mondo del calcio femminile in Italia, è senza dubbio quello dell’Arezzo Calcio Femminile. Attualmente, la società toscana milita in Serie C, ma è comunque un club all’avanguardia che ha saputo forgiare talenti cristallini nel corso della sua storia. Per farci raccontare meglio il progetto abbiamo sentito in esclusiva il direttore sportivo Simone Lelli:

Direttore Lelli ci parla un po’ del progetto  dell’Arezzo in termini di calcio femminile?
E’ un progetto storico, siamo la terza matricola italiana del mondo femminile che esiste dal 1981. Siamo stati dei pionieri in questo ambito. Ad Arezzo il calcio femminile è sempre stato radicato. E’ un progetto che prevede la ricerca di talenti dando possibilità alle ragazze toscane di praticare uno sport che a loro piace, in un ambiente trasparente, genuino, familiare; facendolo con la giusta ambizione sportiva.

Come sta la squadra vista la lunga assenza dai campi?
Il sentimento comune è che questa situazione ci ha penalizzato in termini motori, non avendoci consentito di poterci allenare e di svolgere i tornei estivi, soprattutto quelli del settore giovanile. Avevamo diverse competizioni importanti da affrontare, anche con squadre di livello. Sostanzialmente è uno stop che ci ha colpiti fortemente. Noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di non abbandonare nessuno reinventandoci dei metodi per andare avanti. Ci siamo allenati quotidianamente su Zoom; abbiamo fatto il possibile per non lasciare sole le ragazze. La fiducia che hanno riposto in noi è importante, quindi ci siamo sentiti in dovere di andare avanti sapendo che, prima o poi, ripartiremo.

Qual è la sua opinione riguardo il professionismo? Crede che il percorso avviato sia quello giusto?
Penso che non ci sia altra strada e sono totalmente a favore della riforma annunciata dal Presidente federale Gabriele Gravina (professionismo a partire dalla stagione 2022/2023). E’ un passaggio naturale; quasi tutti gli sport ormai sono professionistici, non vedo perché non debba esserci anche nel calcio femminile. Non serve neanche parlarne, va fatto e basta.

Cosa può dirci sui movimenti di mercato dell’Arezzo?
Sono giorni molto caldi. Sto avendo fitti contatti. Stiamo costruendo la squadra per il futuro e confermando alcuni elementi. Non posso fare nomi ma posso dirle che stiamo lavorando con lo staff per mettere a disposizione dell’allenatore una squadra che possa dare fastidio e che disputi un ottimo campionato. La Serie C in fondo è un torneo molto complicato. Ci attrezzeremo per fare bene.

Recentemente avete stretto una partnership con l’Angers, ci spiega in cosa consiste e cosa comporterà?
E’ un progetto intrapreso lo scorso anno. Avevamo idea di aprire collaborazioni sia in Italia sia all’estero. A volte le grandi idee nascono da idee più semplici. Abbiamo contatti con alcuni DS e abbiamo stretto collaborazioni per diverse motivazioni. Per esempio: se alcune delle nostre ragazze volessero fare un’esperienza estera, questa partnership (con l’Angers) ci consente di lasciarle partire temporaneamente facendole studiare e giocare in campionati stranieri. E la stessa cosa vale in direzione inversa. Ragazze estere potrebbero venire in Toscana per crescere e tornare nella loro squadra di provenienza con un’esperienza diversa e maggiori capacità rispetto a prima. Questo è l’obiettivo principale. Domenica annunceremo un altro accordo con un importantissimo club europeo non francese (Getafe ndr). E non ci fermeremo qui, continueremo a stringerne altre. E’ un messaggio di apertura che diamo non solo all’Italia ma anche all’Europa del calcio femminile.

Si vocifera che la Serie C possa lasciare la LND, qual è il suo pensiero al riguardo?
Ho saputo anche io. Sembrava che dovesse essere oggetto del Consiglio Federale di ieri (25 giugno ndr) ma sembra non se ne sia fatto nulla, per ora. Potrebbe essere un’idea positiva, ci sono squadre in Serie C che, in alcuni frangenti, possono essere paragonate a squadre categoricamente superiori. Raccogliere tutto sotto un’unica federazione, in un’ottica anche di passaggio al professionismo, potrebbe essere un vantaggio per le squadre, anche in termini di sponsor, di visibilità e altro. E potrebbe dare un ulteriore impulso all’avvento del professionismo stesso.

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Direttore Sportivo Simone Lelli e Arezzo Calcio Femminile per per la disponibilità.

Evelina Christillin: «Professionismo anche merito di Andrea Agnelli»

Da anni Evelina Christillin combatte per il riconoscimento dei diritti delle atlete donne e per l’introduzione del professionismo nel calcio femminile italiano. Membro Uefa presso il Consiglio Fifa e sempre in prima linea anche nella Figc, Christillin ha parlato della decisione di introdurre il professionismo anche in Italia dalla stagione 2022/2023. Le sue parole in esclusiva a Juventusnews24.com.

La Figc ha stabilito il professionismo per il calcio femminile dalla stagione 2022/2023. Che traguardo è per il movimento
«Sicuramente è un traguardo importante. Dal 2015 se ne è cominciato a parlarne, si arriva a questo risultato dopo tanto tempo, perché sono passati 5 anni e c’è stato un Mondiale che ha rilanciato il calcio femminile. Dovremo aspettare per l’attuazione completa fino al 2022/2023, ma penso che si possa dire che si comincia a lavorare non solo su parole ma su fatti».

Quanto è stato importante il ruolo del presidente Gravina in questa decisione?
«Sicuramente il presidente Gravina ha avuto un ruolo importante, come ce l’hanno avuto le atlete. Senza i loro risultati, senza l’impatto forte che ha avuto il Mondiale, non ci sarebbe stato questo interesse. Io sono stata al loro fianco durante questo periodo e anche ambienti che non sono legati a questo sport sono stati interessati. A luglio dell’anno scorso io e Sara Gama siamo state invitate per parlare di questo tema al Festival di Spoleto, dove c’è stata anche una tavola rotonda anche con Spadafora. C’era anche un avvocato donna giuslavorista, Maddalena Boffoli, che poi si è presa il problema a cuore e a dicembre abbiamo organizzato un convegno a Milano. Grazie quindi a Gravina, ad Agnelli, alla Juventus e a Beppe Marotta, che hanno cominciato con l’istituzione di una squadra di club importanti che hanno cominciato con un progetto a livelli alti, pari alla Serie A maschile. Speriamo quindi che presto possano essere interessati anche altri sport».

Proprio Gravina ha parlato di “aumentare la competitività”. Ci si riuscirà con il professionismo?
«C’ero anch’io all’ultimo Consiglio Federale. La Lega maschile di Serie A dovrà prendersi l’impegno di creare delle squadre professionistiche femminili. Ora è patrimonio solo di alcuni club. Oggi siamo qui a parlare di competitive balance non allo stesso livello. È ovvio che squadre più povere, come ad esempio Tavagnacco e Orobica, non hanno le stesse possibilità di Juventus, Milan o Inter, che hanno un patrimonio finanziario e dirigenziale maggiore. È chiaro che la Juventus contro il Tavagnacco continuerà a vincere».

I piccoli club sono destinati a scomparire?
«Non voglio dire che sono destinati a scomparire, ma se parliamo di competitività più alta, ci saranno sempre maggiori investimenti. Dobbiamo ringraziare tra l’altro quello che ha fatto Sky, che ha cominciato a trasmettere le partite. A livello di visibilità è tutta un’altra cosa. Io ero a Torino a marzo dell’anno scorso per Juventus Women-Fiorentina, e per quanto i biglietti fossero gratuita, c’erano 40 mila persone. Si è visto poi cosa è stato il Mondiale. Il giorno in cui abbiamo avuto il Consiglio Federale al mattino, il pomeriggio c’era quello della Fifa e si votava per l’assegnazione del Mondiale. Ogni candidatura aveva una proposta a livello di marketing, investimento e legacy che fanno capire come sia ormai un evento sempre più appetibile anche dal punto di vista economico-finanziario. Io ero al Mondiale di Francia, è stata un’esperienza straordinaria e la strada è segnata. Ci sono Paesi più avanti e altri meno, ma il gap si sta accorciando».

Il Mondiale è stato un punto di svolta nel percorso di crescita?
«Il Mondiale, almeno per l’Italia, è stato davvero un punto di svolta. Ricordiamoci che la squadra femminile si era qualificata per il Mondiale, mentre quella maschile no. L’audience ha dimostrato che non si poteva più rinviare, non si poteva non avere in considerazione quanto le calciatrici chiedevano. Certo il Mondiale è stato il kick-off di qualcosa che lateva da tempo. Sono in Consiglio Federale con Sara Gama e se n’è parlato tanto. Questo è un punto di partenza ma anche di arrivo».

L’ingresso di club professionistici ha accelerato il processo di crescita. Si aspettava un impatto simile da parte di società come la Juventus?
«Dalla Juventus senz’altro sì. Conosco bene la società e l’apertura mentale, so quanto sia attenta sul settore giovanile. È una società aperta che poi fa anche i suoi conti. C’è una legacy intangibile. Sono nel Consiglio Uefa della Fifa e so quanto sia dedicato riguardo al calcio giovanile e femminile e la Juventus è in quel mainstream ed è stata la prima ad inserirsi a pieno titolo. Sono convinta che ci sia spazio anche per il coinvolgimento di altre società».

Pensa che le scelte fatte in questi anni dalla società bianconera debbano essere un esempio per altri club?
«Assolutamente sì. Devono essere un esempio e lo sono già. Ricordiamoci che le atlete della Juventus sono state le prime e forse quasi le uniche a riprendere gli allenamenti contemporaneamente alle squadre maschili. Poi si è deciso di non riprendere a giocare. La Juventus invece è stata come sempre più avanti e ha fatto allenare, sanificare e controllare e gestire le atlete esattamente come gli uomini. Questo credo sia l’esempio più lampante. Conosco bene Stefano Braghin, una persona di grandissimo corso ed esperienza. Sa cosa fare e si vedere la differenza».

A proposito di Braghin, in questi giorni è diventata obbligatoria la figura del direttore sportivo, mentre nella Juve c’è dall’inizio…
«È vero. Io ho seguito le ragazze della Juventus anche dopo il Mondiale, sono andata ad Alessandria, ho visto alcune partite di campionato. Uno zoccolo duro di pubblico c’è, avere uno stadio più grande di Vinovo non sarebbe male ma sono certa che la società stia facendo il massimo».

D’accordo con la decisione di assegnare lo scudetto alla Juventus Women?
«Assolutamente sì. C’è stata una discussione in Consiglio Federale: nella prima non se n’è parlato ma poi, fatti i debiti calcoli con algoritmo, non è stato possibile far diversamente. Con Sara Gama lavoriamo tanto insieme, abbiamo sviluppato una solidarietà fortissima e ho una grande ammirazione. Sono stata un’atleta anche io e condivido totalmente il modo di interpretare la professione. Con lei è stato amore a prima vista».

Il merito di questa crescita e dei traguardi raggiunti è anche di Sara Gama…
«Con Sara abbiamo fatto tante cose. L’anno scorso, al Congresso della Fifa a Parigi, sono andata a trovare lei e le ragazze prima del ritiro dell’Australia e le ho seguite fino alla partita con l’Olanda. È stata una grande esperienza».

La Juventus Women, visto il loro percorso di crescita, possono sperare nella finale di Champions League a Torino nel 2022?
«Ovviamente il presidente Agnelli, ma anche Michele Uva e io, ci siamo battuti a fare campagna elettorale con i nostri colleghi della Uefa affinché accettassero Torino. Eravamo convinti e ci terremmo moltissimo tutti che ci fosse la Juve Women in finale. È impresa difficile ma bisogna provarci. Mi auguro che Guarino abbia già in testa un pensierino su quella data. Dopo l’esperienza di Parigi sull’assegnazione del Mondiale, il mio sogno è che l’Italia si candidi per il Mondiale femminile del 2027».

Credit Photo: Facebook FIFA

L’Orobica non conferma sei giocatrici

La società comunica che le giocatrici Giorgia Milesi, Michela Milesi, Dalia Bonzi, Cristina Merli,  Martina Zanoli e Tina Marolt (nella foto) non faranno più parte dell’Orobica Calcio Bergamo per la stagione 2020/2021.

Grazie #GM2 #MM5 #CM22 #MZ12 #DB25 #TM34 per il tempo importante e fruttuoso passato insieme in rossoblù e un augurio speciale a tutte per un prosieguo di carriera ricco di soddisfazioni personali e di squadra.

Photo Credit: Orobica Calcio Bergamo

Dani González rinnova con l’Atlético Madrid: “Lavoreremo al 100% per cercare di migliorare le calciatrici”

Dani Gonzalez Atlético Madrid
Dani Gonzalez Atlético Madrid

Dani González, ex calciatore colchonero, subentrato a campionato in corso, ha raccolto fin qui quattro vittorie nelle sette partite disputate prima dello stop della Primera Iberdrola. Dovrà dimostrare tutto il suo valore nell’importante sfida contro il Barcelona nei quarti di finale della Women’s Champions League 2019-20 in programma il 21 agosto 2020.

Classe 1972, nato a Madrid, le sue prime dichiarazioni erano state: “Questa è una sfida molto importante. Lavoro nel club da anni. Ora mi si presenta questa opportunità come l’uomo che sono. Io sono qui e lavoreremo al 100% per cercare di migliorare le calciatrici. Vogliamo che sia una squadra forte e competitiva e che si veda il nome dell’Atlético Madrid nell’elite come già succede negli ultimi anni”.

Nell’Atlético Madrid, ricordiamo, gioca anche la calciatrice della nostra Nazionale Elena Linari che guida la difesa azzurra assieme alla juventina Sara Gama.

Photo: Atlético Madrid

Florin Wagner resta a San Gimignano!

Florin Wagner è arrivata a San Gimignano nella sessione invernale di mercato e da gennaio si è fatta apprezzare nel cuore del centrocampo con classe e grinta, andando a colmare il vuoto temporaneo lasciato dall’abbandono al calcio di Giulia Orlandi.

La giovane tedesca giramondo ha convinto veramente tutti e ha trovato casa a San Gimignano: Florin sarà ancora neroverde!

“Non vedo l’ora di mettermi nuovamente alla prova e vedere come andrà il nostro progetto anche quest’anno dopo la crescita nell’ultima stagione. Spero di continuare, insieme alle mie compagne, il nostro cammino da dove l’abbiamo dovuto interrompere a causa della pandemia. Un cammino che ha reso orgogliosi tutti i tifosi del Sangi facendoli urlare, esultare e gioire penso come mai prima d’ora! Ci vediamo presto Sangi!”

Credit Photo: Florentia San Ginignano

La Major League, massima divisione del campionato ucraino di calcio femminile, riparte il 6 Luglio

Con la riunione del 2 luglio del Comitato Esecutivo della Federcalcio ucraina, è stata fissata la data per la ripartenza della Major League, la massima divisione del campionato ucraino di calcio femminile.

La volontà era quella di provare a portare a termine la Major League rispettando però tutte le norme anti epidemiologiche, come l’ormai conclamato distanziamento sociale ed il tetto massimo di persone presenti alla partita fissato a 200. Mancavano sei giornate alla fine del campionato al momento della sospensione e la decisione dell’UAF è stata facilitata proprio dal basso numero di partite rimanenti. Però non tutte le squadre hanno accolto la scelta della Federcalcio rinunciando alla possibilità di tornare in campo. Il campionato verrà comunque terminato nonostante 5 squadre su 10 hanno declinato il ritorno in campo. Quest’ultime subiranno una sconfitta a tavolino a favore della squadra avversaria.

Tralasciando le problematiche che essa ha comportato, la ripartenza del campionato avverrà il 6 luglio con lo Zhitlobud-2 che vuole difendere la vetta. Il duo Kalinina-Andrukhiv ha portato lo Zhitlobud in cima alla classifica della Major League fissando un obiettivo storico per la squadra.

Credit Photo: Instagram Zhitlobud-2

Kyah Simon approda al Psv Women

Una squadra vincente si riconosce dalla costante voglia di continuare a vincere ed il PSV indubbiamente si riconosce per questa caratteristica e ne sta dando prova con le operazioni di mercato che sta portando avanti. Dopo van  Veenendaal e Van den Berg, arriva Kyah Simon, attaccante australiana proveniente dal Melbourne City.

Carriera indissolubilmente legata all’Australia e agli Stati Uniti. Inizia la sua carriera con il Central Coast Mariners per poi trasferirsi al Sydney FC dove vincerà il suo primo campionato australiano. La sua prima esperienza fuori dalla nazione oceanica arriverà al Boston Breakers, squadra con la quale rimarrà solo una stagione. Dopo la permanenza negli Stati Uniti, nel 2013 subisce un gravissimo infortunio che la vedrà costretta a saltare tutta la stagione. Al ritorno in campo ancora una volta con il Sydney FC si dimostrerà un’attaccante sempre pronta ad entrare in campo e a spaccare la partita dalla panchina. Nel mentre della sua seconda parentesi al Sydney, ritorna al Bolton Breakers per un’altra stagione. Le ultime due maglie con cui ha giocato l’attaccante classe 91 sono quelle del Melbourne City, con la quale ha vinto due titoli nazionali, e quella con lo Houston Dash, ancora una volta negli Stati Uniti.

Queste le prime dichiarazioni della giocatrice: “Sono qui per vincere dei trofei”, ha dichiarato Simon. “Sono entusiasta di far parte del PSV. L’atmosfera, le strutture e il club attraggono l’immaginazione. L’Europa, in particolare i Paesi Bassi, respira il calcio. Il PSV è un club con una storia illustre. Stavo cercando tutto questo. “

“Bigger Better Freestyler”: oggi vi presentiamo Paloma Puyol

Il calcio femminile ha stupende interpreti sul piano tecnico, con un’eleganza sopraffina ed un’educazione del piede sublime. Se uniamo queste caratteristiche a delle freestyler professioniste di tutto il mondo esce fuori Bigger, Better, Freestyler; il nuovo simpatico progetto targato Calcio Femminile Italiano volto a valorizzare il calcio femminile attraverso il mondo del freestyle.
Abbiamo coinvolto freestyler da tutto il mondo pronte a stupirci con le loro giocate ed i loro trick con l’obiettivo di sensibilizzare più gente possibile a questo magnifico sport dando prova che il calcio non è uno sport per soli maschi.
Bigger, Better, Freestyler è la più grande freestyle challenge mai messa in piedi, coinvolgendo giocatrici da tutto il mondo che inoltreranno la nostra sfida a tutte le loro colleghe andando a creare una vera e propria rete mondiale.

La protagonista del video che vogliamo proporvi oggi è Paloma Puyol. La giovane freestyler spagnola è una delle più titolate al mondo con 2 campionati nazionali e 4 coppe del mondo; un palmarès semplicemente mostruoso. Paloma ha iniziato come giocatrice di calcio per poi spostarsi verso il mondo del freestyle a tempo pieno. È una delle poche freestyler del Paese iberico ed una delle più importanti in Europa. Il suo video è disponibile sul nostro canale Youtube.

Buona visione!

#RoadtoCasteldiSangro, per il ritiro precampionato

Il Napoli Femminile torna a Castel di Sangro. Sarà nuovamente la località abruzzese, diventata di gran moda, ad ospitare le azzurre per la preparazione precampionato. L’albergo che ospiterà il consueto romitaggio sarà il Don Luis, che già nella passata stagione è stato scelto da club del presidente Carlino per la qualità delle sue strutture e la vicinanza agli impianti sportivi, compreso lo stadio Teofilo Patini.

Il ritiro a del Napoli Femminile nella sede portafortuna di Castel di Sangro si svolgerà dal 12 al 27 luglio, poi le ragazze torneranno a Napoli per la presentazione alla città e per ultimare la preparazione alla Schiana Arena, che ospiterà gli allenamenti del Napoli Femminile nella stagione 2020/2021 che scatterà ufficialmente il 22 agosto e vedrà il Napoli Femminile disputare le gare casalinghe al “Caduti di Brema”.

Credit Photo: Napoli Calcio Femminile

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