Ruggieri, Res Roma: “Complimenti alle ragazze che fino alla fine hanno creduto e voluto la vittoria”
Ternana, Maddalena Porcarelli e Francesca Quazzico: “Con il Parma per giocarci il primo posto”
La Ternana ha battuto per 6-0, in Serie B, la Vis Mediterranea nel testa-coda di giornata. Nel post gara a parlare in casa umbra è stata Maddalena Porcarelli che ha dichiarato:
“Siamo contente. Sappiamo che dobbiamo affrontare ogni partita come fosse una finale, anche quelle che possono sembrare più semplici possono sempre rivelarsi delle partite tranello. Le abbiamo affrontate subito come se stessimo giocando contro il Parma, contro il Bologna e abbiamo fatto sei gol. A4desso da martedì cominciamo a pensare al Parma, e vediamo domenica chi la spunta”.
Ad unirsi anche la compagna di squadra Francesca Quazzico che ha aggiunto: “Sono contenta comunque di aver giocato questa partita, di aver dato un contributo alla squadra, di averle aiutate. Ovviamente è stato ricambiato perché anche loro hanno tanto aiutato me e siamo felici per la vittoria e per la prestazione. Questa partita non era da sottovalutare e siamo stati anche brave a non farlo. Siamo pronti per, cioè questa partita siamo riusciti a vincerla in modo tale che siamo pronti per arrivare preparate a Parma per giocarci il primo posto”.
Roma-Milan analizzata da Panini Digital: un tempo a testa non basta alla Lupa per la Champions League
La 4° giornata di ritorno della Poule Scudetto ci ha regalato un’altra montagna russa dato che, al Tre Fontane, Roma-Milan è terminata 3-3. La Lupa sciupa un’enorme occasione per raggiungere la qualificazione in Champions League con una giornata d’anticipo: avanti di tre reti grazie a Valentina Giacinti, Manuela Giugliano e Kathrine Kuhl, si fa clamorosamente riprendere dai gol di Malgorzata Mesjasz e dalla doppietta di Evelyn Ijeh, compreso il sigillo al 92’. Ora le Capitoline hanno bisogno di almeno un punto a Firenze, nello scontro diretto contro la Fiorentina, per raggiungere il minimo obiettivo di questa stagione.
Grazie ai dati di Match Analyst della Panini Digital notiamo come la partita sia stata equilibrata, infatti l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è stato 50 a 50. In ogni caso, più che equilibrio, bisogna sottolineare come le due formazioni abbiano praticamente giocato un tempo a testa: le padrone di casa dominanti nel primo e le ospiti nel secondo.
Questa divisione tra prima e seconda frazione è evidenziata anche dalle altre statistiche: possesso palla, supremazia territoriale, palle giocate in area e occasioni maggiori per le giallorosse nei primi 45 minuti e maggiori per le rossonere dopo l’intervallo (1°T: 53% vs 47%, 65% vs 35%, 23 vs 13 e 4 vs 0; 2°T: 43% vs 57%, 38% vs 62%, 17 vs 24 e 3 vs 5). Baricentro e pressing sono state invece più o meno equilibrate per tutti il corso della partita (54,3 mt vs 51,1 mt 3 46,3 mt vs 44,6 mt).
Le ragazze di Alessandro Spugna sono scese in campo con un 4-2-3-1 molto ordinato in cui i due terzini, Lucia Di Guglielmo e Frederikke Thogersen, hanno mantenuto spesso la linea delle centrocampiste in modo da alimentare la fase offensiva. Una delle zone con più densità è stata quella occupata dall’esterno sinistro, Emilie Haavi, che con le sue discese ha sempre messo in difficoltà la retroguardia milanista e in particolar modo la sua diretta avversaria, Emma Koivisto. Non a caso ha firmato l’assist per il gol del vantaggio capitolino e ha guadagnato il rigore per il 2-0, oltre ad essere stata anche la prima per giocate utili (8, insieme ad Elena Linari).
Anche nel secondo tempo il modulo di partenza è stato un 4-2-3-1 in cui, però, il terzino sinistro, Di Guglielmo, ha mantenuto una posizione abbastanza alta, mentre quello destro, Thogersen, è stato costretto a mantenersi più basso per cercare di limitare le scorribande avversarie; in questo modo si creavano 3 linee da 3 calciatrici dietro all’unica punta, Giacinti, anche se l’ala destra, Benedetta Glionna, spesso agiva più avanzata della stessa Giacinti, cosa che accadeva anche prima dell’intervallo ma sulla fascia opposta.
Una zona densa in entrambe le metà è stata quella di Linari e di Di Guglielmo: il difensore centrale italiano classe 1994 è stata la prima per passaggi riusciti (60), precisione passaggi (85%), passaggi ricevuti (54), palle giocate (71) e giocate utili (8, come Haavi), mentre il terzino sinistro italiano classe 1997 è stata la seconda per passaggi riusciti (42, come Moeka Minami) e palle recuperate (16) e la terza per giocate utili (6, come Giugliano e Sanne Troelsgaard Nielsen). Oltre a questo, Linari – Di Guglielmo è anche stato l’asse romanista più attivo con 11 passaggi completati.
La squadra di Suzanne Bakker era schierata con il solito 4-3-3 che però si trasformava in una sorta di 4-2-4 molto difensivo, dato che la mezzala sinistra, Giorgia Arrigoni, era sulla stessa linea della punta centrale, Ijeh, che abbassava molto la sua posizione per dare più copertura; in questo modo le due ali, Sara Stokic e Monica Renzotti, erano più alte rispetto all’attaccante svedese classe 2001. Inoltre, il regista, Silvia Rubio, manteneva il suo ruolo di metronomo al centro del rettangolo da gioco mentre la mezzala destra, Erin Cesarini, rimaneva larga per tentare di raddoppiare sulle discese della sempre pericolosa Haavi, senza molto successo.
Nella seconda metà il modulo iniziale è sempre rimasto il 4-3-3 ed è stato interpretato dal Milan senza particolari variazioni, permettendo al Diavolo di riagganciare le rivali sul 3-3. Alcune delle zone con più densità sono state la fascia destra di Chantè Dompig, subentrata nel secondo tempo e molto attiva nelle manovre offensive meneghine, anche autrice dell’assist del gol del 3-3 di Ijeh, e la zona centrale occupata da Silvia Rubio che è stata la terza per palle giocate (60), passaggi riusciti (40) e giocate utili (7).
Invece, in tutti i 90 minuti è stata densa la zona di Mesjasz, autrice della rete che ha ridato speranze alle rossonere, che è stata infatti la prima per passaggi ricevuti (57), palle giocate (77) e giocate utili (12), la seconda per passaggi riusciti (55) e la terza per palle recuperate (14).

Entrambe le compagini hanno maggiormente tentato di costruire partendo dal basso e, infatti, le percentuali sono state pari all’88% per le padrone di casa e all’86,4% per le ospiti. È comunque da sottolineare il fatto che il dato si sia abbassato molto nella seconda frazione quando la Roma è passata dal 92,6% all’81,3% e le ragazze di Bakker dall’88% all’84,4%.
La Lupa costruiva con un giro palla basso che partiva dal portiere, Camelia Ceasar, che serviva il centrale di sinistra, Linari. A questo punto il pallone oscillava da una parte all’altra, coinvolgendo anche i due terzini, per poi sfogare l’azione offensiva con un lungolinea dai terzini, Di Guglielmo e Thogersen, alle rispettive ali, Haavi e Glionna. In alternativa, i due centrali, Linari e Minami, cercavano anche direttamente la palla centrale verso il regista, Troelsgaard, che spesso poi andava a triangolare con Thogersen e Minami sulla destra.

Anche il Diavolo partiva da una costruzione dal basso che prevedeva lo scambio tra il portiere, Laura Giuliani, e i due centrali, Julie Piga e Mesjasz (asse più attivo milanista con 23 passaggi completati). Era poi soprattutto Piga a cercare il regista, Silvia Rubio, per trasformare la manovra in azioni d’attacco; oltre a questo non mancavano le sponde della punta centrale, Ijeh, nonostante, soprattutto nei primi 45 minuti, abbia fatto molta fatica a liberarsi e farsi servire dalle compagne.
Da evidenziare c’è anche la solita solida prestazione di Piga che è stata la prima per passaggi riusciti (57) e precisione passaggi (85%) e la seconda per palle giocate (67) e giocate utili (9).
Per quanto riguarda le conclusioni la Roma ha calciato 14 volte, di cui 6 in porta con 3 gol segnati. È da sottolineare il fatto che la Lupa abbia tirato 11 volte da azione; nella totalità dei tiri, però, ha calciato ben 7 volte, la metà, nei primi 30 minuti: questo a dimostrazione del dominio giallorosso nella prima parte che si è, però, totalmente spento nella seconda frazione. La calciatrice ad aver tentato più volte di gonfiare la rete è stata la punta centrale, Giacinti, che ha concluso con 1 rete in 5 tentativi. Giugliano e Kuhl hanno, invece, tirato solo una volta trovando la gioia personale.
Ancora più incredibili sono i dati che riguardando le rossonere: 15 conclusioni, 5 in porta con 3 gol, ma ciò che salta all’occhio sono i 12 tiri avvenuti dopo l’intervallo. Altro elemento che dunque certifica l’aumento dei giri del motore delle ospiti dopo il 3-0 romanista, che ha permesso al Diavolo di trovare 3 reti suddivise tra un calcio piazzato e azioni. La giocatrice ad averci tentato di più è proprio Ijeh che ha trovato la via del gol 2 volte su 4 conclusioni tentate, mentre a Mesjasz è bastato un colpo di testa per riaprire il match.

Crescita di interesse, pubblico, ricavi, e l’obiettivo della sostenibilità: la Serie A Femminile in cifre nel report presentato durante ‘Game On’
Una fotografia sullo stato di salute del movimento e sulle prospettive di crescita nel medio e lungo termine. Nel corso di ‘Frecciarossa Game On – Women in Sport’, evento che si è tenuto lunedì a Roma, è stato presentato un report, realizzato sulla base dei dati raccolti da Deloitte, che permette di tracciare la strada della Serie A Femminile verso l’obiettivo della sostenibilità.
INTERESSE
I risultati ottenuti dai club e dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica nella stagione 2023-2024 hanno confermato la rilevanza e la potenzialità del calcio femminile in Italia in termini economici, di interesse e sociale attraverso una crescita significativa a 360° che ha coinvolto tutti gli aspetti chiave del movimento. Da un punto di vista tecnico, il campionato di Serie A Femminile nella stagione 2023-2024 ha dimostrato un maggiore equilibrio in termini di possesso palla e differenza gol rispetto agli altri principali campionati europei, evidenziando il livello raggiunto dalla competizione.
In termini di interesse, negli ultimi anni, il numero di fan del calcio femminile in Italia è cresciuto esponenzialmente. Attualmente, il 40% della popolazione italiana si dichiara interessata al calcio femminile e si contano 7 milioni di italiani che si dichiarano appassionati: un dato impennato rispetto al milione della stagione 2019-20. Anche le presenze allo stadio durante le partite di campionato, di conseguenza, sono fortemente aumentate, raddoppiando rispetto alla stagione 2021-2022 (che ha visto un graduale ritorno alla normalità dopo le restrizioni legate alla pandemia), e con le finali di Coppa Italia Femminile e Supercoppa Italiana Femminile che si dimostrano degli eventi catalizzatori in termini di affluenza negli stadi. Anche l’audience TV è cresciuta considerevolmente, con le partite trasmesse in chiaro sui canali generalisti che raggiungono quasi 320 mila ascoltatori medi a partita, rispetto ai circa 140 mila di due stagioni prima.
FATTORE ECONOMICO
Il crescente interesse verso il calcio femminile ha attirato l’attenzione degli sponsor, che vedono nel movimento un’opportunità per associare i propri brand a valori positivi e raggiungere target demografici specifici. Negli ultimi anni, i club di Serie A Femminile hanno adottato modelli di sponsorship dedicati esclusivamente alla sezione femminile, rispondendo a specifiche esigenze dei partner commerciali, come il raggiungimento di obiettivi in ambito ESG e target mirati. Le sponsorizzazioni rappresentano la principale fonte di ricavi diretti per i club di Serie A Femminile, contribuendo per circa il 65% al totale di essi. I ricavi commerciali da sponsorship e dalla vendita dei diritti TV registrati centralmente dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica e redistribuiti ai club hanno contribuito ad alleggerire l’impatto sui conti economici delle società, a fronte degli aumenti dei costi derivanti dal passaggio al professionismo, introdotto a partire dalla stagione 2022-2023.
Data la crescente rilevanza della componente femminile, i club hanno rivisto le proprie organizzazioni dando maggiore struttura e rilevanza alle unità dedicate alle proprie squadre femminili. Dei sette club con controparte maschile della Serie A Femminile nella stagione 2023-2024, sei hanno una struttura organizzativa dedicata al femminile che riporta direttamente all’amministratore delegato della società. L’impegno del movimento si è inoltre esteso anche fuori dal campo, con i club di Serie A Femminile che hanno deciso di utilizzare i propri asset, in particolare l’immagine delle calciatrici, per veicolare messaggi socialmente utili. Il 90% dei club è attivo nella promozione di valori quali l’inclusione, la solidarietà e il rispetto, attraverso campagne di comunicazione contro la violenza sulle donne, promozione dell’empowerment femminile e sensibilizzazione verso malattie legate al genere femminile. In tal senso, il calcio femminile può giocare un ruolo unico nel panorama sportivo in quanto associato dai fan a valori fortemente positivi: serenità nell’approccio all’evento sportivo, passione, divertimento, determinazione e competitività.
COSTI E RICAVI
I ricavi medi per club sono passati da 0,7 €M nella stagione 2021-2022 a 1,1 €M nella stagione 2023-2024, in aumento del 48%. In particolare, analizzando nel dettaglio i ricavi medi per club, si evidenzia che:
– Le ridistribuzioni dei ricavi raccolti centralmente della Divisione Serie A Femminile Professionistica e i sussidi federali/governativi sono aumentati del 94 % dalla stagione 2021-2022 alla stagione 2023-2024 e hanno raggiunto un peso pari al 47% rispetto al totale dei ricavi;
– I ricavi commerciali diretti sono cresciuti rapidamente dalla stagione 2021-2022 alla 2022-2023 (+36%);
– Le plusvalenze da cessioni di calciatrici, pur rappresentando ancora solo il 3% dei ricavi totali, sono quasi raddoppiate rispetto alla stagione precedente, evidenziando un trend di crescita; di queste, il 65% deriva da operazioni con club esteri, mentre il 35% rimane a livello nazionale. Dal punto di vista dei costi invece, si evidenzia un forte incremento dalla stagione 2021-2022 alla stagione 2022-2023 con l’avvento del professionismo (+40%), e un successivo assestamento nella stagione 2023-2024, raggiungendo i 4,4 €M, per un incremento complessivo del +54% sulle tre stagioni sportive. I dati confermano che la crescita è stata generata prevalentemente dall’aumento dei costi del personale, cresciuti da 1,6 €M (54% dei costi totali) nella stagione 2021-2022 a 2,6 €M (64% dei costi totali) nella stagione 2022-2023.
OBIETTIVO 50MILA TESSERATE
Al termine della stagione 2023-24, il numero di tesserate italiane era di 45.785. Un numero cresciuto ulteriormente quest’anno e che porta a sfiorare le 50mila tesserate, con la FIGC che si colloca al 6° posto a livello mondiale per incremento del numero di tesserate nel periodo 2019-2023, confermando la solidità del percorso e le prospettive di ulteriore sviluppo del movimento. Come numero di atlete tesserate tra le 203 federazioni analizzate dalla FIFA, la FIGC si colloca invece al 14° posto. Una base del movimento che ha portato a risultati di grande prestigio anche a livello di Nazionali giovanili, con Under 17 e Under 19 entrambe qualificate alle rispettive fasi finali degli Europei (quello Under 17 è in corso alle Isole Faroe, quello Under 19 si giocherà a giugno in Polonia). La crescita del movimento passa anche dai grandi risultati internazionali.
Sofia Lorieri, Arezzo: “Contenta della vittoria dopo una gara combattuta”
L’Arezzo, in Serie B, ha battuto per 1-2 la Freedom. Dopo il successo in trasferta delle toscane sulle piemontesi tra le ospiti a parlare, ai microfoni del club è stata Sofia Lorieri che ha dichiarato: “Sono molto contenta della vittoria che arriva dopo qualche partita che non è andata bene, è stata una partita molto difficile e combattuta. Molto felice per il gol, abbiamo sofferto un po’ il secondo tempo ma siamo rimaste compatte e siamo riuscite a strappare questi tre punti”.
Raggiante anche mister Ilaria Leoni che ha aggiunto: “È stata una grande partita, sono contenta di questi tre punti, come ci siamo prefissati vogliamo fare nove punti negli ultimi tre partite. La prima è andata, è stata anche sofferta, una gara molto sofferta fino alla fine e niente, sono veramente felice soprattutto per l’azione del secondo gol perché è venuta un’azione che abbiamo provato e riprovato in allenamento ed è una delle cose che fanno più piacere a tutti, a me e al mio staff”.
La presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari all’Aquila tra le relatrici del convegno “Calcio femminile, per noi una questione di comunicazione”
“Calcio femminile, per noi una questione di comunicazione”. All’Aquila una giornata di confronto sul tema della comunicazione, della narrazione e del linguaggio legato al calcio femminile, fondamentali per costruire una cultura del rispetto dentro e fuori dal campo. “Una delle sfide che il mondo dilettantistico femminile deve lanciare ai pregiudizi si gioca sulla comunicazione: narrazione, linguaggio, spettacolo, progetti digitali e poi la sensibilizzazione nelle scuole – l’intervento della presidente della Divisione Serie B femminile e responsabile del calcio femminile per LND Abruzzo, Laura Tinari –. Vanno raccontate storie che parlino di gioco, successi, battaglie e vittorie. Passione e sacrificio restano una costante nella nostra comunicazione, ma è arrivato il momento di virare sulla competenza e professionalità delle atlete. Il nostro obiettivo è cambiare la percezione di chi parla di femminile, perché il linguaggio ha un duplice ruolo: raccontare la società e indirizzarla e plasmarla. In un mondo sempre più ‘social’ dobbiamo dare il nostro contributo per veicolare valori positivi: attraverso questi mezzi, parlando lo stesso linguaggio delle più giovani, possiamo educarli a un uso consapevole di tali strumenti. Con i social media è diventato troppo facile commentare, giudicare o offendere senza dare peso alle parole, senza rendersi conto che con le parole si può fare violenza. Le parole possono ferire e influenzare i comportamenti personali di chi è destinatario di quei commenti negativi. Il calcio femminile per noi è una questione di comunicazione, ma non può essere un problema di comunicazione”.
All’evento hanno preso parte, tra gli altri, anche il vicepresidente FIGC Daniele Ortolano, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete e quello della LND Abruzzo Concezio Memmo. “In questi anni le scuole calcio hanno imparato a organizzarsi meglio, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sul piano dei valori – le parole di Ortolano –. Inclusione, attenzione ai linguaggi e crescita dell’interesse verso il movimento femminile sono risultati concreti di un lavoro portato avanti con competenza, costanza e visione. Il futuro si costruisce così”.
“La realtà calcistica sul territorio dimostra che tanto lavoro è stato fatto, ma abbiamo anche una grande responsabilità nei confronti del calcio femminile – ha aggiunto Abete –. Dobbiamo partire dalle motivazioni che spingono le ragazze a giocare, per poi creare contesti, opportunità, spazi in cui queste motivazioni possano radicarsi e diventare scelte di vita”.
“L’evoluzione del calcio femminile passa dalla comunicazione, ma anche dalla coerenza tra quello che diciamo e quello che facciamo – ha sottolineato Memmo –. In Abruzzo stiamo dimostrando che, con l’impegno quotidiano, si possono raggiungere risultati importanti: oggi abbiamo una rete solida, fatta di persone competenti, motivate e attente ai segnali del territorio. Il calcio ce lo insegna: si vince insieme, si cresce insieme”.
Proprio le testimonianze delle studentesse, che hanno partecipato al torneo scolastico “Gioca con noi, facciamo squadra!” sono state tra i momenti più significativi del convegno, insieme all’intervento conclusivo di Betty Bavagnoli, responsabile del settore femminile della AS Roma, che ha rivolto un augurio semplice e potente alle giovani calciatrici: “Scegliete questo sport con la stessa libertà e dignità che hanno i ragazzi nel decidere il proprio futuro. Il modo in cui parliamo di calcio femminile può cambiare la percezione che ne abbiamo”.
Ulderici, Chievo: “Dispiace per aver perso nonostante un’ottima prestazione”
Il Chievo Verona dopo una bella gara ha ceduto per 2-3 al Bologna. Nel post partita in casa veneta a parlare è stato il tecnico Fabio Ulderici che ha dichiarato:
“C’è tanto tanto rammarico. Prima che per la sconfitta per la stagione in sé, quando si arriva a giocare con il Bologna con questo tipo di prestazione dove le metti sotto 90 minuti, con qualità, con idee, in tutte le zone del campo, concedendo solamente da errori tuoi, c’è rammarico perché probabilmente se loro stanno giocando la Serie A probabilmente avremmo potuto farlo anche noi”.
L’allenatore poi ha aggiunto: “Sono molto fiero comunque della partita delle ragazze perché sono state in gara 90 minuti, ci hanno provato fino all’ultimo e sono convinto che questa squadra se fosse stata al completo durante tutto l’anno avrebbe veramente potuto fare molto molto di più. Sottolineo che siamo l’unica squadra che ha fatto punti con le prime quattro. La squadra ha idee, sa quello che deve fare, abbiamo sempre pensato all’occupazione dello spazio. Azzardo a dire che tranquillamente siamo una squadra che penso lo possano dire tutti, proponiamo qualcosa e quindi questo mi rende veramente molto molto fiero”.
Lotta in parità per le biancoazzurre dell’Academy – L’Orobica riavvicina – Giuliani e Miotto dichiarano…
Termina 2-2 la vivace gara tra San Marino ed Orobica, valida per la terzultima giornata di serie B.
La squadra ospitante, nonostante un primo tempo di dominio sotto il profilo del risultato (il 2-0 trovato da Giuliani e Miotto ne è la prova vivente), ha dovuto gestire la proverbiale combattività della convincente avversaria, riuscita a rimontare nella ripresa ed a rimettere la situazione in parità.
Un finale che non ha cambiato granché sotto il profilo della graduatoria, ferma in parte fino agli ultimi due scontri rimanenti strettamente legati al discorso salvezza.
Ad analizzare la prestazione di gruppo effettuata durante questo fine settimana proprio colei che ha aperto le marcature per le biancoazzurre: “Sono contenta per il goal, ma dobbiamo fare attenzione ai piccoli dettagli – ha detto Swami Giuliani – I tre punti? Servivano ma non dobbiamo abbatterci; sarà necessario alzare la testa e cercare di prenderne degli altri nelle prossime partite“.
A prendere parte alla dichiarazione c’è, poi, Giorgia Miotto che, allo stesso proposito, ha dichiarato: “Molto contenta di aver ritrovato il goal; è stato dedicato a Pirini. Abbiamo sofferto il secondo tempo e dobbiamo assolutamente fare attenzione ai dettagli; limiamo le ultime cose perché nulla è ancora deciso.
Se scendiamo in campo con forza da questa delusione possiamo fare un’ottima partita e toglierci qualche sfizio già da domenica“.
Ora testa ad Arezzo e Vis Mediterranea.
Coppa Italia, il Palermo, dopo 14 rigori è in semifinale!
Che gara: sono serviti 14 rigori per decretare l’accesso alla semifinale del Palermo nella Coppa Italia di categoria, a spese delle padrone di casa del Trastevere.
L’ultimo rigore, la parata di Biundo su Julia Betti, regala alla compagine rosanero il passaggio del turno,, al termine di una partita non ricchissima di emozioni ma decisamente equilibrata, fra due squadre che hanno dimostrato di conoscersi e rispettarsi.
La parte iniziale del primo tempo vede probabilmente un lieve dominio territoriale delle rosanero, che però solo con tiri dalla lunga distanza provano a far male, impegnato però Martinoli solo in una occasione, nella quale è costretta ad un intervento sulla sua sinistra ed a deviare in angolo.
Gli equilibri si rompono al 16° minuto con un tap-in vincente di Bonanno sugli sviluppi di un calcio d’angolo porta in vantaggio le ospiti. Vantaggio che, però, dura meno di un giro di lancette: traversone basso di Canale che Serao intercetta sul primo palo e spedisce in rete.
La gara prosegue sempre in maniera equilibrata ma giusto prima di rientrare negli spogliatoi Gianna Betti, con un calcio di punizione dal limite, colpisce la traversa.
Più frizzante la ripresa, che vede le due squadre provare a concretizzare di più, sempre in un’ottica di equilibrio. Cancilla e Dragotto costringono Martinoli a due non semplici interventi (col piede sulla prima, con la mano sinistra sulla seconda), mentre Serao mette i brividi a Biundo due volte: nella prima occasione la palla finisce alta, sulla traversa, nella seconda è costretta a distendersi e a deviare il suo diagonale rasoterra sul fondo.
L’ultima occasione è del Trastevere: la punizione dal limite di Orlando finisce però sul fondo. La lunga lotteria dei rigori premia il Palermo, che per il terzo anno consecutivo accede alle semifinali.















