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San Marino, lo scontro diretto non ha padroni: Titane avanti 2-0 e riprese all’ultimo secondo

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

C’è tanto, tanto veleno nella coda dello scontro diretto: l’Orobica sfrutta l’ultimissimo pallone utile per completare la propria rimonta – da 2-0 a 2-2 – e riprendersi la quartultima posizione, che fino a pochissimi istanti prima le bergamasche stavano consegnando proprio alle Titane. Quest’ultime ritrovano i gol di Miotto e Giuliani – soprattutto della prima, che non segnava dal 13 ottobre  – ma non ciò non basta per interrompere un digiuno di vittorie casalinghe che perdura dalla 3°  giornata. Davanti ad una tribuna di Dogana gremita di tifosi e di ragazze delle giovanili, mister Bragantini conferma quasi completamente l’Undici sceso in campo con il Genoa: la sola novità riguarda il centro della difesa, dove agisce Magni al posto di Gardel. Bertolotti resta nell’elenco delle indisponibili, cui si è aggiunta, in settimana, anche Pirini. È l’Orobica che prova a fare la partita. Al 9’, l’ex Paini mette la sfera al centro dell’area, dove Congia buca l’intervento e De Vecchis si ritrova tutta la porta spalancata davanti: Limardi dice di no con una super parata di piede. La prima offensiva della San Marino Academy è costruita sull’asse Tamburini-Ventura: la prima fa correre la seconda, che cerca sul secondo palo Battaglioli, anticipata all’ultimo da Donda. L’Orobica continua a pressare forte, specialmente la fonte di gioco Marchetti, ma non ha più occasione di impegnare Limardi. E quando le Sharks mollano un po’ la presa, pagano. Minuto 21’: Larocca salta Salvi con il controllo ed individua Miotto tutta sola in area di rigore. La 44 non carica neanche il tiro: da ferma, infila la palla sul palo lontano – “baciandone” anche la parte interna – e fa 1-0. Terzo gol per l’ex Arezzo in questo campionato. Uno in più di Giuliani, che impiega appena 5’ per ricucire il gap. Marchetti le trasmette palla all’altezza della lunetta e lei, dribblata Poeta, pensa bene di calciare sotto l’incrocio dei pali, bissando in qualche modo la prodezza realizzata nella gara di andata. E soprattutto portando la San Marino Academy sul 2-0 praticamente al secondo tiro in porta. Una media che pesa sullo spirito dell’Orobica, di nuovo costretta a raccogliere il pallone in fondo al sacco a distanza di 2’: Tamburini asseconda il taglio di Ventura, che serve sul secondo palo Battaglioli, abilissima ad infilare Demarchi con una deviazione volante di esterno destro. L’uno-due-tre sarebbe qualcosa di molto simile ad un macigno: ma il condizionale è d’obbligo, perché la bandierina dell’assistente si alza a segnalare il millimetrico fuorigioco dell’ex Freedom. L’Orobica sospira di sollievo e prova a ripartire. Mariani, dopo una carambola, si ritrova un pallone invitante da scaraventare in porta, ma lo manda altissimo. Poi, al 39’, la stessa Mariani mette un cross affilatissimo per Zanetti, che sbuca sul secondo palo e conclude male per il decisivo disturbo di Larocca. Le Titane si rivedono in avanti nel recupero, Anzi, oltre il recupero inizialmente concesso. Marchetti reclama la punizione fischiata all’altezza della lunetta: posizione ideale per lei, già in gol in stagione da quella mattonella. Stavolta sceglie la soluzione bassa, esaltando le doti di Demarchi, che si allunga all’angolino ed evita lo 0-3 proprio sul fischio di fine frazione.

Stessa scena e più o meno stessa mattonella anche ad inizio ripresa. Solo che stavolta la punizione è per l’Orobica: Poeta sceglie di non calciare in porta ma di imbucare per Cattuzzo, che si presenta sola davanti a Limardi, miracolosa nell’opporsi. Al 52’ la difesa di casa si complica la vita su un cross basso, e fondamentalmente sbagliato, di Zanetti: Paini prova a coordinarsi per segnare il gol dell’ex, ma la 11 “sbuccia” la palla anzichè colpirla di collo pieno, e la manda distante dalla porta. E fuori dallo specchio termina anche il destro che Salvi scocca dalla media distanza appena un giro di lancetta più tardi. Mariani lo trova, lo specchio, ma il suo tiro è troppo debole e centrale per impensierire Limardi. Comunque è un’Orobica ripartita in maniera molto decisa dopo l’intervallo, e questo chiama le Titane ad una risposta di spessore. Risposta che le ragazze di casa provano a dare al 57’: Ventura triangola con Giuliani ma non riesce a far partire il cross; la ragazza italo-francese ha una seconda chance, che sfrutta per servire al limite dell’area piccola Peare, disturbata da Donda proprio sul più bello. L’Orobica non si fa impressionare e torna a svolgere il proprio tema offensivo. Il gol delle ospiti arriva, anche se in maniera un po’ fortuita. De Vecchis si coordina per il cross dai sedici metri e se ne esce invece con un pallonetto di rara perfezione: palla all’incrocio e nulla da fare per Limardi. Se le beragamasche ci credevano prima, adesso il loro motore viaggia a giri ancora più alti. Ma l’altra faccia della medaglia è quella di esporsi ai contropiede. Uno di questi, avviato in grande stile da Magni (che si stacca dalla difesa esibendosi in dribbling), viene rifinito da Miotto: il cross per Tamburini, che aveva aggredito furiosamente l’area piccola, risulta solo leggermente troppo alto. È preciso, invece, il traversone di Toma per Tengattini, che incorna sul fondo ma da posizione irregolare. Dalla panchina di Bragantini si alzano Gardel e Crocioni (e la difesa passa a cinque), poi Weithofer e Poli. Quest’ultima “rischia” di impiegare appena pochi secondi dal proprio ingresso in campo per lasciare il segno: il suo destro di controbalzo, però, è alto. La stessa Poli, all’82’, fa correre in corsia Weithofer che, essendo la giocatrice più avanzata, sceglie saggiamente di non crossare in area ma di servire a rimorchio Crocioni, il cui diagonale sfiora il palo alla destra di Demarchi. Ci prova più o meno dalla stessa zolla anche Marchetti dopo un calcio d’angolo: il tiro della 21 è ben più largo di quello della compagna. Sono le fasi finali di una partita che viene allungata fino al 90+3’. Questo in teoria, perché in realtà si prolungherà qualche secondo oltre. Le Titane gestiscono bene ogni singolo possesso, concedendo a tempo quasi scaduto solamente un calcio di punizione molto distante dalla porta di Limardi. L’arbitro fa battere, promettendo di fischiare la fine non appena l’azione si spegnerà. E la promessa viene mantenuta. Il problema, per Limardi e compagne, è che quell’azione si conclude con la deviazione volante di Toma sul secondo palo ed il gol che inchioda lo scontro diretto sul 2-2. Volti scuri e propositi di sorpasso sfumati, ma solo per il momento. Le ragazze di Bragantini dovranno nuovamente – e necessariamente – impugnarli nelle due partite rimanenti, lavorando già questa settimana per trasformare la delusione di oggi nell’adrenalina di domani.


Serie B Femminile 2024-2025, 28. giornata | San Marino Academy – Orobica 2-2

SAN MARINO ACADEMY [4-1-4-1] Limardi; Larocca (71’ Crocioni), Magni, Congia, Peare; Marchetti; Ventura (77’ Weithofer), Giuliani, Miotto (71’ Gardel), Battaglioli; Tamburini (77’ Poli)

A disposizione: Montanari, Fancellu, Galli, Gallina, Ciavatta Allenatore: Simone Bragantini

OROBICA [3-4-2-1] Demarchi; Donda, Frecchiami, Salvi; Mariani, Poeta, Cappa (52’ Tengattini), Zanetti (63’ Toma); De Vecchis, Cattuzzo (63’ Corbetta); Paini (52’ Peddio)

A disposizione: Fabiano, Cavicchia, Conçalves, Marchiori, Zizyte Allenatore: Marianna Marini

Arbitro: Andrea Palmieri di Brindisi

Assistenti: Mateo Sadikaj di Mestre, Paulo Ndoja di Bassano del Grappa

Marcatori: 21’ Miotto, 26’ Giuliani, 61’ De Vecchis, 90+4’ Toma

 

Hellas Verona: al comunale di Arenzano vince il Genoa

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si è conclusa 3-0 Genoa-Hellas Verona, 28a giornata di Serie B Femminile 2024/25. Venendo alla cronaca, parte avanti il Genoa. Al 4’, sul cross in mezzo di Mele, Ferrato conclude al volo verso la porta: Valzolgher prova a parare sulla linea di porta, ma il pallone aveva ormai superato la linea. Al 13’ il Genoa tenta il raddoppio con Acuti che, dopo aver agganciato il lancio dalla lunga distanza di Cinotti, incrocia con il destro sfiorando il palo alla destra del portiere gialloblù. Allo scadere della prima frazione, al 45’, il Verona prova a pareggiarla direttamente da corner con Costa: a negarle la gioia però è Forcinella, che para all’ultimo istante con la punta delle dita. Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sull’1-0.

Nella ripresa, al 48’, Bargi tenta la soluzione personale dal cuore dell’area di rigore ma la sua conclusione termina di poco larga sul fondo. Tre minuti più tardi, su sviluppi di corner, viene segnalato fallo di mano in difesa nell’area del Verona: dagli undici metri Bargi spiazza Valzolgher segnando il raddoppio rossoblù. Al 57’ Valzolgher viene espulsa per aver intercettato con le mani, in chiusura, il tiro di Bargi fuori dall’area di rigore. Sulla conseguente punizione dal limite di FerraraRubinaccio, con un grande intervento, para in tuffo. Al 63’ Lucafò, di testa, stacca sul primo palo colpendo il legno alla sinistra del portiere gialloblù. Al 71’ le rossoblù trovano la terza rete dell’incontro.

Sulla discesa sulla fascia di MassaAcuti fa un movimento a tagliare sul primo palo e colpisce in rete. Al 78’ il Verona ci prova con Naydenova che, dal limite, per poco non trova l’angolino alto della rete protetta da Forcinella. Dopo tre minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 3-0. Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 10 maggio (ore 18.30) quando le gialloblù affronteranno il Chievo nel derby allo stadio ‘Olivieri’, match valido per la 29a giornata di Serie B Femminile 2024/25.

LA CRONACA
1′ Inizia ora la partita! Forza Hellas Verona!

4′ Gol Genoa. Mele mette in mezzo un cross velenoso su cui si avventa Ferrato, al volo: Valzolgher prova a parare sulla linea di porta ma il pallone era ormai entrato
13′ Occasione Genoa. Sul lancio lungo di Cinotti, Acuti aggancia il pallone e incrocia con il destra, sfiorando il palo alla destra di Valzolgher
45′ Occasione Verona. Per poco Costa, direttamente da corner, non trova un gol incredibile: Forcinella para all’ultimo istante con la punta delle dita
45′ Viene concesso un minuto di recupero
45+1′ Termina adesso la prima frazione di gara

46′ Inizia ora la seconda metà, forza gialloblù!
48‘ Occasione Genoa. Bargi tenta una conclusione dal centro dell’area di rigore, ma il pallone termina largo sul fondo
51′ Rigore Genoa. Su calcio d’angolo viene segnalato fallo di mano in una maschia sul primo palo
52′ Gol Genoa. Bargi dagli undici metri spiazza Valzolgher, segnando il 2-0
57‘ Rosso per il Verona. Sul lancio lungo a pescare Bargi, Valzolgher le chiude lo specchio della porta con le mani fuori dall’area di rigore: rosso diretto per il portiere gialloblù e punizione dal limite.
59‘ Sulla punizione dal limite di Ferrara, Rubinaccio con un grande intervento para in tuffo
63′ Palo Genoa. Lucafò, di testa, stacca sul primo palo colpendo il legno alla sinistra del portiere gialloblù
71′ Gol Genoa. Sulla discesa sulla fascia di Massa, Acuti fa un movimento a tagliare sul primo palo e colpisce in rete
78′ Occasione Verona! Naydenova dal limite per poco non trova l’angolino alto della rete
90′ Vengono concessi tre minuti di recupero

GENOA-HELLAS VERONA 3-0
Reti: 4′ Ferrato, 52′ Bargi, 71′ Acuti

GENOA (4-3-1-2): Forcinella; Bettalli, Di Criscio, Lucafò, Mele; Giacobbo (dal 72′ Campora), Ferrara (dal 78′ Abate), Cinotti (dal 67′ Massa); Acuti; Bargi (dal 67′ Cuschieri), Ferrato (dal 78′ Bragonzi)
A disposizione: Macera, Lipman, Errico, Rigaglia
Allenatore: Fabio Fossati

HELLAS VERONA (4-2-3-1)Valzolgher; Zanoni, Barro, Costa, Croin; Mancuso (dal 69′ Duchnowska), Naydenova; Casellato (dal 78′ Petrillo), Peretti (dal 58′ Rubinaccio), Dallagiacoma; Bernardi (dal 78′ Corsi)
A disposizione:
 Anghileri, Manzetti, Nava, Veronese, Capucci
Allenatore: 
Giacomo Venturi

Arbitro: Alessandro Colelli (Sez. AIA di Ostia Lido)
Assistenti: Edoardo Monelli (Sez. AIA di Busto Arsizio), Matteo Chiaro (Sez. AIA di Busto Arsizio)

NOTEAmmonita: 62′ Mancuso.

NWSL, giornata 6: il Current non ne approfitta, rinascita San Diego Wave e Chicago Stars sempre più a picco

La sesta giornata di NWSL si è conclusa con una nuova vittoria dell’Orlando Pride, rimessosi in carreggiata dopo la sconfitta, e con un Kansas City Current che non ha gestito bene i tre punti di vantaggio, sprecando l’occasione di rimanere da solo in vetta. Tutto da rifare, dunque, per definire la formazione che gestirà il vertice della classifica.

Houston Dash e Utah Royals si sono affrontati nel primo match, un testa a testa tra le due squadre per quasi tutti e novanta i minuti, e la gara è stata decisa in zona Cesarini dalla rete di Delanie Sheehan, la sua prima per lo Houston Dash e la numero cinque in carriera. Dato curioso è che tutte e cinque le sue reti in NWSL sono state gol che hanno deciso la partita. Jane Campbell ha inoltre trovato la sua porta inviolata numero 40 in regular season, diventando il quinto portiere a tagliare questo traguardo.

L’Orlando Pride è ritornato a occupare il primo posto in classifica vincendo in casa contro l’Angel City incapace di conservare il vantaggio, trovato a partita da poco iniziata.
Con una grande prodezza atletica, Riley Tiernan ha portato in vantaggio l’Angel al 9′, il suo terzo gol da professionista, confermandosi la migliore rookie della NWSL fino a questo momento. Katie Zelem ha poi raddoppiato proprio prima dell’intervallo, andando a trovare la rete dopo un corner battuto da Claire Emslie. Durante la prima frazione, l’Angel City è riuscito a rendersi pericoloso in più occasioni, comprese altre conclusioni da parte di Tiernan, Kennedy Fuller e Alyssa Thompson; merito di un passivo ancora raggiungibile è stata Anna Moorhouse, che ha fatto rimanere il Pride in corsa per una rimonta, avvenuta dopo una seconda frazione incredibile.
La rimonta del Pride è cominciata nell’ultimo quarto di gara, quando Marta è riuscita a incasellare un cross di Oihane in porta e, al 76′, Barbra Banda ha trovato la rete del pareggio con un colpo di testa su assist di Carson Pickett. Le fatiche dell’Angel City sono dunque andate a sfumare a partita quasi conclusa e, a scapito dei tentativi di ritrovare il vantaggio, compresa una palla gol clamorosa di Thompson, le padrone di casa hanno completato la remuntada in pieno recupero grazie a un autogol. Oltre al danno, la beffa.

Il big match della giornata, quello tra Washington Spirit e Gotham, è terminato con un netto 3 a 0 per le ospiti all’Audi Field di Washington.
Al 3′ minuto, la rookie Sarah Schupansky ha subito aperto le marcature, ed Esther González ha completato il quadretto con una doppietta, la terza in quattro match giocati, per completare un primo tempo da incubo per il Washington Spirit, incapace di trovare un modo per uscire dalla propria metà campo.
La ripresa è iniziata con un piglio diverso da parte delle padrone di casa ma, per lo sfortuna, tra i pali del Gotham c’era Ann-Katrin Berger, in forma perfetta e bravissima a parare palle gol pericolose. La notizia buona per il Washington Spirit è il ritorno sul terreno di gioco di Croix Bethune dopo il suo lungo infortunio.

Un match pieno di gol e di emozioni ha coinvolto North Carolina Courage e Kansas City Current, conclusosi con un risultato che nessuno avrebbe mai dato per certo. Le padrone di casa del Courage, dopo una disfatta clamorosa, sono ritornare alla vittoria contro la capolista per 3 a 2.
In apertura di gara, Haley Hopkins ha segnato la prima rete del Current, raggiunta nell’immediato da Ryan Williams, ex delle due formazioni, ma le emozioni erano appena cominciate. Le ospiti hanno trovato di nuovo il vantaggio con Bia Zaneratto al 57′ e, fino agli ultimi minuti del match, pareva proprio che il Current fosse in grado di occupare il primo posto in solitaria e mantenersi a tre lunghezze dal Pride, ma il Courage ha reagito per agguantare – almeno – il pareggio. Gli sforzi sono stati premiati: Kaleigh Kurz ha gonfiato la rete al 90′ e, tre minuti più tardi, Ashley Sanchez ha avuto tra i piedi il pallone del successivo 3 a 2, merito di una giocata spettacolare di Williams, l’autrice della prima vittoria del Courage del 2025.

Per la prima volta nella storia della NWSL, tre calciatrici U-17 hanno cominciato nell’undici titolare di una stessa partita: Kimmi Ascanio, Trinity Armstrong, Melanie Barcenas, e tutte e tre sono state pedine fondamentali per la vittoria del San Diego Wave ai danni di un Chicago Stars che può soltanto raccogliere i cocci di quel che è stato la scorsa stagione.
Il gol di Hanna Lundkvist è nato da una giocata cominciata da Barcenas e proseguita da Armstrong, mentre la seconda rete è arrivata su un autogol provocato da Adriana Leon, mentre il terzo si ricalca nella prima rete da professionista durante una regular season di Kimmi Ascanio, appena diciassettenne. Anche Kailen Sheridan ha avuto un ruolo di prim’ordine nel risultato maturato, con delle parate in momenti pericolosi del match per quella che è la sua prima porta inviolata del 2025. Un San Diego Wave che, rispetto alla scorsa stagione, sembra aver trovato una fiducia incredibile per fare bene e che occupa momentaneamente un meritato quinto posto.

Pareggio tra Bay e Seattle Reign, un 1 a 1 al PayPal Park che ha diviso equamente la posta in gioco. Rachael Kundananji ha aperto le marcature per il Bay con il suo primo gol della stagione, e il Seattle Reign ha risposto all’inizio della seconda frazione con il colpo di testa di Jordyn Huitema.
Il Bay è andato a caccia del vantaggio negli ultimi scampoli di partita, trovando un’occasione clamorosa con il pallone di Rachel Hill e poi con una giocata di Asisat Oshoala, nonché con una giocata bellissima della rookie Taylor Huff, l’unica in NWSL ad aver giocato tutti i minuti a disposizione in stagione fino a questo momento.

Un altro pareggio, forse più pirotecnico, quello della domenica tra Portland Thorns e Racing Louisville, tornati a casa con un punto a testa dopo uno splendido 3 a 3. Il Thorns è arrivato a quattro risultati utili consecutivi, qualcosa che sembrava difficile dopo l’inizio burrascoso della stagione.
Savannah DeMelo ha sbloccato la partita al 9′, e al 17′ Reilyn Turner ha pareggiato i conti per il Thorns padrone di casa. Il Louisville ha risposto con altre due reti prima dell’intervallo, prima con Kayla Fischer al 32′ e poi con Emma Sears al 39′, una grandissima prova di forza che sembrava aver indirizzato la partita. Il Portland è rientrato in partita dopo la rete dal dischetto di Jesse al 45’+5, terminando una prima frazione sensazionale.
Nella seconda parte di gara, il Portland ha pressato le avversarie per trovare il pareggio, ma la difesa del Louisville è stata ben attenta e organizzata, questo fino al recupero: dopo un check al VAR per un possibile calcio di rigore, l’arbitro ha concesso il secondo al Thorns, che ha affidato alla rookie Jayden Perry, fredda abbastanza da trovare il gol del pareggio.

H&D Chievo Women: non basta una grande prestazione, passa il Bologna con un pirotecnico 2 a 3!

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

PRIMO TEMPO

Il Chievo parte forte e crea subito il primo pericolo: Picchi tocca all’indietro per Ketis che di prima effettua un’apertura panoramica dall’altro lato per Marengoni la quale crossa sul secondo palo, a chiudere l’azione arriva Pizzolato che in precario equilibrio spedisce sul fondo. Alla prima discesa il Bologna passa in vantaggio: le emiliane sfondano sulla destra e vanno al traversone, Micciarelli respinge una prima volta, la palla arriva a Tucceri che conclude ma è ancora Micciarelli in spaccata a salvare, sulla ribattuta la più lesta è la stessa Tucceri che insacca. La reazione delle gialloblù è feroce e arriva l’immediato pareggio: le clivensi impostano un possesso prolungato, Landa apre a sinistra per Fernandez che pennella in mezzo un pallone con il contagiri per l’inserimento di Saggion, la numero 4 di testa deposita in rete.

I ritmi sono elevatissimi e non c’è un attimo di sosta; il Bologna rimette la testa avanti: Tucceri imbuca splendidamente per Passeri che con il destro fulmina Capecchi. Dopo la mezz’ora arriva l’episodio che indirizza la gara: Capecchi passa la sfera a Veritti che si distrae e, non pensando che il pallone fosse in gioco, lo ferma con le mani per battere il rinvio dal fondo, l’arbitro assegna il rigore per le ospiti; dal dischetto si presenta Battelani che non trema e batte Capecchi. Il Chievo non si demoralizza e continua a spingere: Landa se ne va sulla sinistra e mette una bella palla in mezzo per il colpo di testa di Picchi che si infrange sulla traversa; al tramonto della prima frazione le veronesi accorciano le distanze con una rete meravigliosa della neo entrata Cavallin: la numero 20 rientra e lascia partire un irresistibile tiro a giro, dal vertice sinistro dell’area, che si insacca appena sotto l’incrocio più lontano.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa calano fisiologicamente i ritmi ma la partita rimane gradevole: l’H&D Chievo Women gira la palla con qualità cercando varchi nella difesa bolognese, nel frattempo le ospiti hanno abbassato il baricentro e si difendono con un blocco compatto davanti a Shore; a metà secondo tempo Ulderici sposta Pizzolato a sinistra con Cavallin che trasloca a destra. Il primo vero lampo della ripresa è targato Bologna: da un lancio lungo Gelmetti brucia Fernandez e, sola davanti a Capecchi, colpisce il palo. Nel finale le clivensi si riversano in avanti e ci provano con le energie residue: il gran destro di Marengoni sibila a centimetri dall’incrocio.

L’assedio degli ultimi minuti non porta i frutti sperati e le ragazze di Ulderici vengono sconfitte da un Bologna in piena lotta per la promozione in Serie A. Dunque l’H&D Chievo Women esce sconfitto al termine di una delle migliori prove della stagione: le gialloblù hanno giocato un match di rara intensità e qualità, creando tanto e pagando a caro prezzo qualche sbavatura difensiva; le ragazze di Ulderici ancora una volta hanno dimostrato tutto il loro valore e sono andate molto vicine a fare risultato contro una squadra che si sta giocando la promozione.

MVP

CHIEVO: nonostante la sconfitta tutta la squadra ha giocato una grandissima partita, con qualità e cuore. Ancora una volta le ragazze di Ulderici mettono in netta difficoltà una compagine che è in lotta per il salto di categoria; il Chievo gioca a viso aperto e per lunghi tratti della partita tiene il pallino del gioco facendo girare il pallone con velocità e geometrie ben definite, inoltre i numerosi interscambi di posizione non hanno dato punti di riferimento mandando in confusione la pressione avversaria. I due gol sono di pregevole fattura e la squadra ha lottato fino all’ultimo secondo: oggi è mancato solo il risultato ma le gialloblù hanno dimostrato ancora una volta di potersela giocare con chiunque!

TABELLINO

H&D CHIEVO WOMEN- BOLOGNA 2-3

4′ pt Tucceri Cimini, 6′ pt Saggion, 15′ pt Passeri, 34′ pt Battelani rig., 41′ pt Cavallin

FORMAZIONI

CHIEVO: Capecchi; Micciarelli ( 39′ st Montemezzo ); Veritti; Fernandez ( 29′ st Begal ); Pizzolato; Saggion; Ketis; Marengoni; Merli ( 25′ pt Cavallin ); Landa; Picchi.

A disposizione: Beka; Filippo; Masciantonio; Gattuso; Cavallin; Begal; Montemezzo; Tonelli; Crespi. Allenatore: Ulderici Fabio.

BOLOGNA: Shore; Golob; Spinelli ( 46′ st Rossi ); Passeri; Gelmetti; Giai ( 46′ st Silvoni ); De Biase ( 29′ st Raggi ); Sondergaard ( 30′ pt Kustrin ); Tardini; Tucceri; Battelani.

A disposizione: Sciarrone; Nocchi; Colombo; Kustrin; Silvioni; Giovagnoli; Raggi; Rossi; Lauria. Allenatore: Pachera Matteo.

Arbitro: Martina Molinaro di Lamezia Terme.

Assistenti: Usman Ghani Arshad di Bergamo; Federico Monardo di Bergamo.

Primavera 2: Il Cesena non sbaglia e raggiunge il Genoa in Primavera 1

Credit Photo: Emanuele Ubaldi- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Si chiude con la promozione del Cesena alla categoria superiore, il campionato di Primavera 2. Vincendo il suo ultimo impegno (ai danni della Ternana), la compagine romagnola scavalca definitivamente e senza appello quella Lazio che, costretta al turno di riposo, non ha avuto la possibilità di replicare (come, per altro, successo a situazioni invertite proprio sette giorni fa). Le bianconere di Romagna, vincono dunque il girone B della ‘cadetteria’ di categoria, affiancandosi a quel Genoa che era già approdato in precedenza in Primavera 1 e che ha chiuso, vincendo anche a Lumezzane, da imbattuto. È stata una cavalcata imperiosa, quella del Grifone rossoblù, caratterizzata da ben sedici vittorie e due pareggi, nelle diciotto partite previste dal torneo.

Ma andiamo con ordine e partiamo analizzando i risultati di quel girone A, che interessa le partecipanti settentrionali del territorio italiano. Dunque, le “grifoncine” rossoblù non si sono concesse distrazioni, nonostante la promozione fosse già stata certificata in anticipo: Ilaria Matzedda ha sbloccato un risultato, che è poi stato incrementato dalla doppietta di Cristina Mignini e dalle altre marcature di Asia Rota, Caterina Odoni e Nina Cocconi. Di Isabel Crotti, invece, la rete della ‘bandiera’ di un Lumezzane che ha comunque terminato le proprie fatiche sul gradino più basso dell’ipotetico podio. La seconda posizione, è stata invece ad appannaggio di quel Brescia che ha visto calare il sipario da riposante: forse il metodo migliore per concludere la stagione e non masticare troppo amaro, per una promozione sfuggita per la seconda stagione consecutiva (lo scorso anno fu il Como, a precedere le “rondinelle”).

Negli altri due match del ventunesimo turno, il Chievo Verona ha battuto sul campo la Freedom Cuneo (per 3-2, con due volte Asia Gaglianò ed una Sara Verona, a segno per le clivensi, mentre le cuneesi hanno risposto con le realizzazioni di Aurora Marengo e Denise De Tommaso), mentre la Orobica Bergamo (tre volte in gol, a zero, per merito di Aida Diaw, Marta Ripamonti ed Emily Maria Ferracane) ha rifilato l’ultimo ko alla retrocedente Pavia.

Nell’altro plotone, quello centro meridionale, il Cesena ha dunque prevalso sull’ospitata Ternana: andate molto presto in vantaggio, con Valentina Rocchi, le cesenati hanno poi raddoppiato con il primo dei tre gol siglati da Adele Pedrelli, salvo patire il ritorno delle rossoverdi umbre sul finire del primo tempo (rete di Benedetta Senigaglia). La seconda frazione, è poi stata una trionfale cavalcata verso la promozione, con Caterina Valdifiori che ha subito cancellato tutti i timori al rientro in campo e la Pedrelli che ha poi completato la sua personale tripletta.

Con Res Roma VIII-Vis Mediterranea che non si è disputata, per il mancato arrivo della formazione ospite (molto probabile il 3-0 a tavolino), l’ultimo incontro stagionale ha visto San Marino Academy e Bologna divertire il pubblico presente presso l’impianto di Domagnano. Nonostante la gara fosse ininfluente ai fini della classifica, nel confronto fra “titaniche” e “felsinee” è successo veramente di tutto. Non solo le marcature che hanno fissato il 3-2 finale (quelle casalinghe di Francesca De Marsico, Nicole Iorio ed Eleonora Primavera, contro la doppietta ospite di Anna Adani), ma anche due espulsioni (una per parte, della biancoblù Chiara Benatti a fine gara e della bolognese Giulia Ricci, già al 21’ del primo tempo) e persino un rigore parato dall’estremo difensore di casa, Martina Gallesio, alla rossoblù Aurora Paganelli. Insomma, un incontro che sicuramente non ha annoiato il pubblico sugli spalti.

Per quest’anno si può quindi affermare che è veramente tutto, anche se prima di chiudere vorremmo, una volta di più, sottolineare il comportamento delle ragazze della Vis Mediterranea, costrette per tutta la stagione a fare i conti con una rosa estremamente ridotta, causa molto sovente di risultati estremamente… demotivanti. Eppure, finché hanno potuto, le giovani campane non si sono mai tirate indietro e, per questo, vorremmo almeno in quest’ultima occasione citarle: in stretto ordine alfabetico, perché per onorare la vera sportività non c’è bisogno di sottolineare i ruoli, salutiamo Mariapia Anzelmo, Basile Laura, Cirino Anna, De Maio Ilaria, Fasulo Giada, Iannone Abigail, Iuliano Giulia, Lonardo Giulia, Nardovino Carolina, Novi Alessia, Russo Martina e Spiniello Sara. Confidando di non averne dimenticata qualcuna (e nel qual caso, ce ne scusiamo), auguriamo loro di poter tornare a divertirsi (quest’anno lo avranno potuto fare molto raramente), complimentandoci e ringraziandole per il loro esempio.

Risultati Primavera 2 – girone A

Chievo VR              –         Freedom CN           3-2

Lumezzane             –         Genoa                    1-6

Orobica BG            –         Pavia                      3-0

Riposa: Brescia

Classifica

Genoa pt 50; Brescia 44 Lumezzane 29; Chievo VR 24; Freedom CN 22; Orobica BG 12; Pavia 2

 

Risultati Primavera 2 – girone B

Cesena                  –         Ternana                 5-1

Res Roma              –         Vis Mediterranea     n.d.

San Marino            –         Bologna                  3-2

Riposa: Cesena

Classifica

Cesena pt 40; Lazio 39; San Marino 33; Res Roma* 25; Bologna 24; Ternana 14; Vis Mediterranea* -1

* Una partita in meno

World Sevens Football: la Roma parteciperà al nuovo torneo 7vs7 in Portogallo

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio femminile Italiano

Dal 21 al 23 maggio: queste le date del nuovo format del torneo World Sevens Football che vedrà le giallorosse di Spugna impegnate allo Stadio Antonio Coimbra da Mota di Estoril.

Le squadre si affronteranno in partite sette contro sette, per garantire match brevi ed elettrizzanti, in cui intensità, tecnica e spettacolo giocheranno un ruolo principale.

Le partecipanti:

Ajax

Bayern Monaco

Benfica

Manchester City

Manchester United

Paris Saint-Germain

Roma

Rosengard

Kelley O’Hara, W7F Player Advisory Council member, ha dichiarato: ” È davvero emozionante annunciare le ultime quattro squadre che si uniranno al nostro primo torneo World Sevens Football che inizierà tra poche settimane. La scelta di questi top club fa capire il livello dell’evento e non vedo l’ora di vedere le calciatrici scendere in campo per quello che sarà un calcio davvero intenso e competitivo. Avere questi club e queste calciatrici con noi è già una grande soddisfazione e siamo solo all’inizio!”.

Il format:

Ogni partita – che verrà disputata sulla metà di un campo regolamentare – durerà trenta minuti, divisi in due tempi da quindici. Le otto squadre saranno divise in due gruppi da quattro. Il 21 e il 22 maggio si disputerà la fase a gironi, mentre il 23 maggio le prime due classificate dei gironi si sfideranno in semifinale per conquistare la finale.

Biglietti e tv:

I match saranno visibili su DAZN. Mentre i biglietti per assistere agli incontri sono disponibili sul sito di World Sevens Football

Lisa Alborghetti out: la storica capitana dell’Inter lascia il calcio giocato

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La sconfitta subita dalla compagine nerazzurra durante il sabato più recente non ha spostato l’attenzione su Lisa Alborghetti: la bresciana, nelle scorse ore, ha definitivamente appeso gli scarpini al chiodo per un addio definitivo al calcio giocato.
“Grazie Lisa!”: questo il messaggio lasciato dallo stesso club sul sito ufficiale alla vigilia dell’ultimo ballo della calciatrice, alla quale è stato offerto tributo sul campo in occasione di Inter-Fiorentina.

Sapere cosa si prova in un momento del genere è complicato saperlo se non lo si vive in prima persona, sicuro, però, che Alborghetti rimarrà tra i simboli di una società che l’ha accolta tra il 2018/19, quando la squadra viaggiava alla corte di De La Fuente; a chiudersi è un capitolo straordinario che ingloba una serie di traguardi importantissimi: dalle 100 presenze negli stessi colori all’emozione della fascia da capitano al braccio, dall’esperienza in Medio Oriente all’ebrezza di indossare la maglia della Nazionale. Il continuo supporto alle compagne e la forte presenza a permettere di ammettere “non siete sole”, poi, rimangono ulteriori segnali di chi non può essere dimenticata.

Per questi motivi (lo si può dire) ci si trova di fronte ad uno di quei casi in cui il famoso “uragano di emozioni” è assicurato, dove, per ciò che è stato trasmesso, non è tanto un addio ma forse più un punto di partenza.
La qualificazione in Champions League, poi, sembra calzare a pennello in un frangente in cui solitamente a regnare è l’inquietudine; un regalo per tutta la formazione, in realtà, che ha festeggiato proprio insieme alla figura nerazzurra.

“Ho sempre pensato che lo spogliatoio fosse il segreto di tutto. È solo grazie a voi, MY TEAM, se quello di ieri è diventato un giorno speciale per me.
Grazie anche a tutte le mie compagne passate perché da ognuna di loro ho imparato qualcosa e con ognuna di loro ho condiviso emozioni e momenti diversi. Farò sempre il tifo per voi”.
Sono le parole rilasciate dalla classe ’93 sui suoi profili social, parole che ora risuonano tra le mura di quel campo milanese e di tutte le abitazioni di quei tifosi che l’hanno sostenuta e vista correre in questi anni per un sogno chiamato Inter.

Il Brescia Femminile cede di misura al Parma

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Si ferma a Parma, e a quota cinque, la striscia di vittorie consecutive del Brescia. In casa della squadra ducale, la formazione biancazzurra, come già aveva fatto vedere all’andata, gioca una gara generosa che però non è sufficiente per non soccombere alle gialloblù. Queste, dopo 70 minuti di partita, riescono a far cedere la difesa bresciana e a colpire con Kajzba da poco entrata, trovando la rete che poi deciderà la sfida. La sconfitta costa alle Leonesse anche il quinto posto conquistato una settimana prima che torna ad essere occupato dal Lumezzane.

Contro l’undici che qualche turno fa ha conquistato l’aritmetica promozione in A, mister Valenti, oltre alle assenti note, deve rinunciare anche a Nicolini, vittima di un durissimo intervento nei secondi finali della sfida con il Lumezzane, e costretta fuori (nei prossimi giorni, dall’esito strumentale degli esami ai quali l’atleta si sta sottoponendo, si conoscerà l’entità dell’infortunio).
In campo scendono quindi Tasselli tra i pali, Pedrini, Lepera, Tunoaia, la rientrante Hjohlman (poi dentro 90 minuti), Magri, Morreale, Larsson, Berti, Berveglieri e Sobal.
In panchina, tra le altre, c’è invece Letizia Angoli, alla sua prima convocazione stagionale dopo aver smaltito l’infortunio che la teneva ferma ai box.

Il Parma cerca subito di prendere metri e il primo brivido lo fa correre al terzo minuto quando una punizione da fuori viene scodellata in area, ma le attaccanti di casa mancano la deviazione. Poi, piano piano, prende in mano il pallino del gioco, ma di fronte a sé trova un Brescia schierato benissimo che chiude tutti i varchi, per poi provare a guadagnare campo in ripartenza.

Di fatto, sebbene le gialloblù restino nella metà campo del Brescia, fanno fatica a creare occasioni concrete, la prima e più nitida arriva al 22esimo, e si concretizza in un destro potente, ma centrale di Masu, cui Tasselli si oppone. L’undici di mister Valenti risponde un giro di lancette dopo e, recuperata palla, prova a passare per vie centrali con Sobal, senza fortuna. Sul prosieguo, un fallo su Larsson genera una punizione qualche metro fuori dall’area della cui battuta si incarica Berti, ma la palla si abbassa tardi e finisce sopra la traversa.

A seguire la pressione delle padrone di casa resta molta, tanto che l’undici di mister Valenti deve continuare a contenere e oltre il cerchio di centrocampo riesce ad affacciarsi poche volte. Il Parma invece spinge: al 27esimo colleziona quattro angoli consecutivi, al 32esimo scaglia una fucilata con di Distefano dal limite verso il secondo palo, che però finisce fuori, e al minuto 33 ci prova con Ferrario, che elude l’intervento di due difensori bresciani e, appena dentro l’area, tira, però Tasselli blocca a terra sicura.

Per vedere Magri e compagne dalle parti della pari ruolo della numero 13, invece, si deve attendere lo scadere della prima frazione di gara, quando le biancazzurre guadagnano una punizione dalla linea laterale, Berveglieri mette in mezzo, ma nessuno trova la deviazione.

Le squadre vanno così negli spogliatoi sullo 0-0 e quando il gioco riprende è di nuovo il Parma a farsi vedere, e nei primi 60 secondi mette in mezzo un traversone, guadagna una punizione dal limite e un angolo.

Il Brescia prova a distendersi, ma fatica, e dopo un quarto d’ora di gioco deve fare i conti con una nuova minaccia: le ducali mettono palla in mezzo all’area, ma sulla conclusione sotto porta c’è la pronta deviazione in angolo.

Poi, al minuto 63, comincia la girandola di cambi con Colantuono che manda in campo Rognoni, Kajzba, Peruzzo per Lonati, Rizza e Ferin. E proprio la neo entrata Kajzba si rivela essere la più pericolosa: al 68esimo la numero 21 si vede annullata la rete per fuorigioco, così due minuti più tardi, su azione insistita delle sue, ci riprova e porta in vantaggio la squadra.

Il gol incassato causa un po’ di sbandamento tra le fila bresciane e i minuti che seguono registrano altri rischi, al 73esimo con Kajzba ancora pericolosa con due colpi di testa a stretto giro che non inquadrano però lo specchio della porta e al 76esimo quando Tasselli fa un mezzo miracolo su Masu.

Poi le Leonesse – che inseriscono Menassi e Celestini per Berveglieri e Larsson – si ritrovano, non concedono più spazi al Parma e anzi provano a proporsi avanti, prima con Sobal che, a dieci dalla fine del tempo regolamentare, ruba palla a Copetti (e le avversarie si salvano in fallo laterale) e un minuto dopo con Berti che tenta un tiro cross, neutralizzato senza problemi.

C’è poi spazio per altri cambi – al 85esimo per il Parma entrano Nichele per Pondini e Meneghini per Distefano e per il Brescia Cacciamali per Berti, mentre al 90esimo tocca a Razza e Zambelli rilevare Morreale e Hjohlman – ma di azioni di particolare rilevanza non se ne registrano più, né da una parte, né dall’altra fino all’ultimo minuto di gioco.

Al quarto di recupero, infatti, un retro passaggio sbagliato del Brescia vede Rognoni avventarsi sul pallone e saltare Tasselli, ma la sua conclusione viene fermata sulla linea da Lepera.

Il post partita.È stata una partita difficile – la rilegge mister Giovanni Valenti – contro un avversario di grande valore, le ragazze sono state brave a giocare insieme nella fase difensiva, con attenzione e spirito di sacrificio. Bisogna fare i complimenti al Parma che, anche con questa prestazione, ha dimostrato di meritarsi la promozione in Serie A“.

PARMA: Copetti, Masu, Rabot, Pondini (40′ st Nichele), Lonati (18′ st Kajzba), Rizza (18′ st Peruzzo), Distefano (40′ st Meneghini), Ambrosi, Ferin (18′ st Rognoni), Ferrario, Benedetti. All. Colantuono. A disp: Fierro, Mounecif, Catelli.
BRESCIA: Tasselli, Pedrini, Lepera, Tunoaia, Hjohlman (45′ st Zambelli), Larsson (32′ st Celestini), Magri, Morreale (45′ st Razza), Berveglieri (32′ st Menassi), Berti (41′ st Cacciamali), Sobal. All. Valenti. A disp.: Cazzioli, Angoli, Raccagni, Galbusera.
ARBITRO: Dario Acquafredda, sezione di Molfetta
RETI: Kajzba 25′ st.
AMMONITE: Morreale al 47′, Tunoaia al 53′ st.

Sei bella Ternana: tre punti per l’obiettivo contro la Vis Mediterranea

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Goleada doveva essere e goleada è stata, quindi la larga affermazione (6-0) della Ternana Women sulla Vis Mediterranea Soccer Women rispetta le previsioni della vigilia. Ma nel calcio i risultati imprevedibili sono piuttosto frequenti e nello specifico uno dei 2 pareggi finora ottenuti dal fanalino di coda campano è legato al pareggio a reti bianche ottenuto contro il Parma nel girone di andata. Nessuna sorpresa invece al “San Girolamo-Moreno Gubbiotti” di Narni, con la squadra di Antonio Cincotta capace di chiudere la pratica con 4 gol nei primi 26 minuti, per poi dilagare nel cuore della ripresa e senza concedere un solo tiro in porta alla formazione avversaria, inevitabilmente crollata dopo la doppia ammonizione rimediata al 15’ del secondo tempo dal terzino destro Lucia Capolupo, protagonista di un fallo non cattivo ma plateale. Sugli sviluppi della successiva punizione, calciata dal lato corto dell’area e deviata dal portiere Francesca Polidori contro la traversa, arriva il tap-in vincente di Marika Massimino, che realizza la quinta rete rossoverde, seguita dopo pochi minuti dal secondo gol di Maddalena Porcarelli, a segno anche alla metà del primo tempo in occasione del momentaneo 4-0. Ma di fatto il match si decide nel primo quarto d’ora grazie alle reti di Flavia Lombardo, di Valeria Pirone e di Chiara Vigliucci. Insomma, vittoria netta perfino al di là di un punteggio che non ammette repliche. Ennesima conferma della tenuta mentale di una squadra forte sul piano tecnico e caratteriale e organizzatissima a livello tattico. Dopo l’intervallo Antonio Cincotta passa dal 4-3-1-2 al 4-4-2, gettando nella mischia Elena Battistini e Carola Zannini, utilizzandole rispettivamente come terzino destro e come mediano accanto ad Alice Regazzoli e spostando un centrale difensivo destrorso come Francesca Quazzico sulla fascia sinistra. Varianti tattiche che arrivano col risultato già acquisito ma che impreziosiscono l’ennesima grande prestazione della compagine rossoverde, giunta al ventiquattresimo successo stagionale. E così resta immutato il vantaggio di 2 punti (75 contro 73) sul Parma che supera di misura (1-0) il Brescia. E domenica arriva lo scontro diretto di Noceto, con in palio il primato assoluto in classifica. Perché la promozione, conquistata un paio di settimane fa mediante il successo casalingo (2-0) su Freedom Cuneo e ribadita alla grande con la vittoria (3-2) di Bologna, è splendida. Ma vincere il campionato non ha prezzo.

TERNANA WOMEN – VIS MEDITERRANEA  6-0

TERNANA WOMEN (4-3-1-2) Gloria Ciccioli; Francesca Quazzico, Chiara Ripamonti (26′ s.t. Eleonora Pacioni), Marika Massimino, Ilaria Capitanelli (1′ s.t. Elena Battistini); Maddalena Porcarelli, Alice Regazzoli (40′ s.t. Adriana Gomes Faria), Chiara Vigliucci; Flavia Lombardo (1′ s.t. Carola Zannini); Giuseppina Moraca (26′ s.t. Tatiana Bonetti), Valeria Pirone

A disp: Katia Gioc, Enrica Sacco, Giulia Fusar Poli, Maria Grazia Petrara  All: Antonio Cincotta.

VIS MEDITERRANEA (4-4-2) Francesca Polidori; Lucia Capolupo, Cecilia Gino (42′ s.t. Laura Basile), Joyce Asamoah, Sofia Rosolen; Giorgia Tateo, Francesca Fiore, Lucia Girolamo (15′ s.t. Gaia D’Arco) (30′ s.t. Aurora Michela Zanchelli), Elisabetta Fiorella (42′ s.t. Giulia Iuliano); Aurora Miglio (42′ s.t. Maria Carolina Nardovino), Kristiana Diana Karaivanova

A disp. Sara Spinello, Giovanna Cibelli, Giulia Lonardo All: Antonio De Sarno.

ARBITRO: Wael Abu Ruqa di Roma 2

ASSISTENTI: Piergiorgio Stotani – Leonardo D’Andrea 

RETI: 8′ p.t. Flavia Lombardo, 13′ p.t. Valeria Pirone, 17′ p.t. Chiara Vigliucci, 25′ p.t. Maddalena Porcarelli; 16′ s.t. Marika Massimino, 22 s.t. Maddalena Porcarelli

AMMONIZIONI: Elisabetta Fiorella ESPULSIONI: Lucia Capolupo (doppia ammonizione)

Sofia Cantore e Cristiana Girelli “Gemelle del gol” alla Juventus e “Gemelle di premi” al Frecciarossa Game On

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Diventare protagoniste in un campionato di massima serie non è da tutte. Ci sono portieri, difensori, centrocampiste e attaccanti in tutte le squadre, e solo le migliori riescono a emergere, facendolo con la propria personalità e in modi diversi. Alcune, come la classe 2000 del Sassuolo Gina Chmielinski, tessono le tele del loro gioco in silenzio, senza essere sempre sotto i riflettori e, alla fine, riescono a tagliare un traguardo importante come quello di “Miglior centrocampista della stagione” andando contro ogni pronostico. Altre, come Ivana Andrés, “Miglior difensore della stagione” per un campionato di altissimo livello nell’Inter, non mettono quasi mai la loro firma sul tabellino delle marcatrici, ma la mettono sulla qualità del gioco e sul risultato.

Altre ancora, come Sofia Cantore e Cristiana Girelli, costanti dall’inizio alla fine e sempre tenute sotto la lente d’ingrandimento, vuoi per la squadra, vuoi per le indiscusse qualità, vuoi per il prestigio che ha il ruolo dell’attaccante, danno prova della loro bravura in ogni giocata, in ogni minuto, persino in una rete che non va a segno.

In un giorno speciale per la declinazione al femminile del calcio e non solo, il “Frecciarossa Game On – Women in Sport 2025” di Roma, durante il quale è stato annunciato il nuovo logo del campionato che si prenderà la scena della Serie A dalla prossima stagione – il cui format sarà rinnovato, e che tutti gli appassionati aspettano trepidante – , è stata anche celebrata quella fetta di calciatrici che, in mezzo a tutte, hanno inciso sui risultati, sul gioco e sulle prestazioni delle rispettive squadre.

In questo pomeriggio così importante, Cristiana Girelli ha aperto le danze (metaforiche) di un talk portato poi avanti da una serie di individualità che si sono distinte nello sport azzurro, e ha ricevuto un premio importantissimo: quello di Miglior calciatrice in assoluto, MVP, della Serie A Femminile eBay 2024/2025 agli sgoccioli, ma non ancora conclusa, che la vede saldamente in testa alla classifica delle marcatrici a quota 19 reti segnate. Come se non fosse già di per sé un merito davvero soddisfacente, la numero 10 bianconera è la prima calciatrice a ricevere questo premio per una seconda volta in carriera.
«Sono molto orgogliosa di questo premio, la squadra ha fatto un campionato eccezionale e se ho la possibilità di fare tanti gol è perché le mie compagne di squadra mi mettono nelle condizioni di riuscirci. Il segreto sta sicuramente nel lavoro, ma anche nel fatto che ancora oggi, quando mi alleno e quando gioco, mi diverto come se fosse il primo giorno», ha dichiarato a proposito del premio appena conquistato (meritatamente). Ancora una volta, la parola ricorrente è “squadra, gruppo” perché, senza la compattezza che la Juventus Women ha dimostrato di avere, probabilmente il campionato sarebbe andato diversamente.

Altro bianco e nero nella Miglior attaccante della stagione, Sofia Cantore. Non solo la doppia cifra tanto cercata e per cui ha faticato tanto a lungo, persino un premio al termine di quella che, forse, è la migliore della sua carriera. Anche lei, come la compagna di squadra, ha speso qualche parola per commentare il premio appena ricevuto, con un focus sulla crescita del movimento femminile, che sembra destinato a evolversi, anno dopo anno: «Il movimento del calcio femminile è in continua crescita e questo percorso passa anche da noi: come giocatrici siamo contente di avere questa responsabilità e di poter essere da esempio e di ispirazione per i bambini, non solo per le ragazze ma anche per tanti ragazzi.»

Congratulazioni a Cristiana Girelli e a Sofia Cantore per questi traguardi speciali che, forse, proprio perché inaspettati, sono ancora più belli e ricchi di valore!

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