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Daiana Mascanzoni: “La centrocampista più forte? Aurora Galli”

Daiana Mascanzoni, giocatrice del Chievo Fortitudo, ha parlato in un’intervista a a CalcioinRosa:

“Diciamo che il mio ruolo si sta definendo adesso… nel senso che sono una giocatrice molto duttile, posso fare più ruoli, però assieme al mister Dalla Pozza siamo entrambi d’accordo di farmi giocare in attacco o comunque in fascia, un ruolo dove si spinge molto. Dopo un inizio così così abbiamo dovuto cambiare i nostri obiettivi che ci eravamo fissati, però tutto sommato è un campionato molto competitivo dove tutte le squadre stanno facendo bene e la classifica può cambiare in qualsiasi momento. La centrocampista più forte? Credo sia Aurora Galli, però a me piacerebbe giocare con Alia Guagni…troppo forte. Il mio sogno? Ad ora vincere il campionato anche se non sappiamo come si evolveranno le cose. In questo momento difficile per tutti, dico solo di ascoltare le autorità competenti e di stare positivi e appena tornerà tutto alla normalità di venire ovviamente a vederci giocare!”

Credit Photo: Pierangelo Gatto

Il calcio femminile libanese tenta di espandersi

Le recenti dichiarazioni del Presidente della FIFA, Gianni Infantino, secondo le quali il calcio femminile mondiale deve crescere ancora di più, trovano un esempio curioso nella federazione libanese. Il piccolo Stato che affaccia sul Mediterraneo risente ancora delle tensioni politiche che lo stanno attraversando. Il calcio femminile è una di quelle note positive che ha saputo regalare momenti di gioia ad un popolo martoriato dai venti di guerra provenienti anche dalla vicina Siria.

Nel 2019, la Nazionale Libanese ha conquistato la West Asian Football Federation Championship, una competizioni tra Nazionali minori che include anche nazioni come Iraq, Iran e Kuwait. Le ragazze del posto hanno saputo imporsi vittoriose nelle categorie Under 15 e Under 18 di tale competizione.

In tale competizione, si è distinta la figura di Layla Iskandar, premiata come capocannoniera del torneo Under 18 tenutosi quest’anno. L’attaccante libanese ha anche rilasciato alcune dichiarazioni secondo le quali il suo sogno è di divenire una professionista. “Ho lavorato molto duramente assieme al mio club, così come in Nazionale; ho anche un coach personale che mi sta aiutando molto” sono le parole della diciassettenne che sogna di esordire in un campionato straniero. Gli esperti di mercato sono avvisati.

La Lebanese Football Association (LFA) è in costante crescita e lo ha dichiarato anche suo direttore tecnico responsabile Bassem Mohamad. “Abbiamo molti talenti alle quali stiamo dando la massima attenzione affinché possano crescere con regolarità. Abbiamo intenzioni di costruire altre selezioni nazionali che possano aiutarci a qualificarci per i prossimi trofei del calcio asiatico” conclude il dirigente dell’LFA.

 

COVID-19, dieci calciatrici in isolamento volontario

Juventus comunica di aver disposto l’isolamento volontario domiciliare per dieci calciatrici delle Juventus Women e della Nazionale Italiana che, durante la trasferta o il viaggio di ritorno dall’Algarve Cup, potrebbero aver avuto contatti con un soggetto che si è successivamente rivelato positivo al COVID-19.

Si specifica che le calciatrici sono tutte asintomatiche.

Credit Photo: Andrea Amato

Megan Rapinoe sorpresa dal gioco spagnolo: “È migliorata molto e ti rende difficile giocare”

Sicuramente il livello tecnico rispetto a 10 anni fa nel mondo del calcio femminile internazionale si è innalzato e pure di parecchio, ma una delle nazionali che stanno avendo una crescita spropositata e che si sta affacciando ai grandi palcoscenici internazionali è indubbiamente la Spagna.

Il fatto che più sorprende è la velocità con la quale la nazionale iberica ha incrementato il proprio valore tecnico (basti pensare che fino al 2015 non erano mai state in grado di qualificarsi ad un Mondiale) dando la possibilità alle proprie calciatrici di farsi notare; una su tutte Alexia Putellas, stella del Barcellona e neo nominata miglior giocatrice della SheBelieves Cup. Proprio grazie a questo torneo, le spagnole hanno confermato la propria forza ed il loro margine di miglioramento che sta crescendo sempre di più. Le manifestazioni di ammirazione non si sono fatte attendere ed infatti il capitano della nazionale statunitense Megan Rapinoe ha rilasciato parole miste tra lode e sbalordimento nei confronti delle ragazze di Jorge Vilda: “Il loro controllo del pallone e del gioco è stato impressionate, è stato davvero difficile superarle. E’ una squadra molto consistente, che è migliorata molto e ti rende difficile giocare”  E detta da una calciatrice del calibro della Rapinoe è veramente soddisfacente e non sono per nulla parole regalate dato che gli Stati Uniti hanno trovato la vittoria contro la Spagna solo con un gol di Julie Ertz all’87ettesimo che ha condannato le iberiche al secondo posto della SheBelieves.

Ma tutto ciò era preannunciabile data la crescita esponenziale che ha subito il movimento calcistico femminile spagnolo. Con l’incremento del numero delle giocatrici spagnole (29 mila calciatrici in più in dieci anni) e i risultati ottenuti con le nazionali giovanili (su tutti il mondiale U-17 conquistato nel 2018) era inevitabile avere un progresso del genere ed oggi stanno venendo fuori i frutti di questo incremento di popolarità. Tutto ciò ovviamente si sta riflettendo anche nel mondo dei club femminili spagnoli che pian piano si stanno affermando sia in patria che in tutta Europa (due delle squadre qualificate per i quarti della UWCL sono spagnole: Atletico Madrid e Barcellona, che si sfideranno proprio tra loro). La popolarità in Spagna sta facendo continui progressi dando un esempio a tutta Europa ed esportando il proprio metodo di divulgazione. Proprio nella stagione scorsa il match tra Atletico Madrid e Barcellona ha registrato il record di spettatori per una partita di calcio femminile spagnolo: ben 60 mila persone presenti al Wanda Metropolitano per sostenere le proprie ragazze.

Ormai il calcio femminile sta conquistando il cuore della gente in tutta Europa e la Spagna ne è l’esempio lampante: 600mila telespettatori per la finale di Copa de la Reina nel 2019 tra Real Sociedad e Atletico Madrid non si fanno tutti i giorni. E chissà che un giorno questa popolarità arrivi anche qua, noi aspettiamo qui…

Turchia, record di presenze alla Festa della Donna: in 33mila allo stadio!

Lodevole ed encomiabile l’iniziativa con la quale la Turchia ha avvicinato i tifosi al calcio femminile. Nel giorno della Festa della Donna (8 marzo) il Besiktas ha organizzato un match amichevole tra la sua selezione femminile e l’Atletico Madrid. La Vodafone Arena nella quale gioca la squadra bianconera di Istanbul ha ospitato circa 33 mila tifosi venuti a vedere il calcio femminile.

Un evento storico se pensiamo che, il paese arabo, è piuttosto limitativo nei confronti del gentil sesso. Eppure la nazione sul Bosforo ha saputo distinguersi grazie ad un pomeriggio meraviglioso nel quale ha vinto tutto il calcio femminile. La gara, per dovere di cronaca, si è conclusa 2-0 per le spagnole grazie alle reti di Charlyn Corral e Olga Garcia.

Il bellissimo panorama propostoci dalla Vodafone Arena di Istanbul ci riporta a quando anche in Italia si è vissuto un evento simile. Nel corso della stagione passata, nella cornice dell’Allianz Stadium di Torino, si sono infatti sfidate le squadre femminili di Juventus e Fiorentina Women’s. Una gara storica vissuta di fronte ad un pienone di 39.027, vinta dalle bianconere.

Episodi di speranza per un futuro nel quale potremmo, e vorremmo, vedere sempre più squadre femminili giocare negli stadi delle società, pieni come in occasione delle gare maschili.

 

Letture mentre #iostoacasa, oggi è il turno di Vlada Kubassova

Nel momento in cui restare in casa è fondamentale per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19, le ragazze del Napoli Femminile hanno scelto di trascorrere qualche ora in compagnia di un buon libro e vi consigliano di fare altrettanto. Le nostre sono in molti casi “calciatrici da leggere”.

Oggi è il turno di Vlada Kubassova con il suo libro di didattica italiana.

Oggi abbiamo fatto una scelta diversa, che aiuta a comprendere meglio cosa voglia dire essere calciatrici: Vlada è con noi già dello scorso anno, viene dall’Estonia e lì sarebbe stata attualmente se avesse potuto rispondere all’ultima convocazione della sua nazionale (era leggermente infortunata). Così, lei che quest’anno ha imparato – molto bene – il nuovo ruolo di interno di centrocampo ha deciso di rimanere a Napoli e di imparare l’italiano, che fino ad ora le è sempre risultato ostico. Risultato: lunghe sedute di studio con una paziente insegnante quale la compagna di squadra Sara Sibilio, nel tentativo di trascorrere questi giorni casalinghi in modo proficuo. Non è facile stare lontani dalla propria terra natia, ma Vlada si è ambientata bene dalle nostre parti e promette presto di parlare anche…napoletano!

Photo Credit: Napoli Femminile

L’Everton cambia struttura: “One Club” per potenziare il settore femminile

L’Everton ha ristrutturato le operazioni della propria squadra femminile sotto la visione di “One Club” che vedrà il CEO Denise Barrett-Baxendale presiedere un nuovo Team di Leadership Senior per quanto riguarda il settore femminile, e maggiori risultati per la squadra; la rinnovata struttura femminile, sotto Willie Kirk, rispecchierà quella delle operazioni maschili sotto Carlo Ancelotti.

L’Everton è stato uno degli otto membri fondatori della Super League femminile (WSL), oltre a vincere la Premier League femminile FA, la Coppa Premier League FA e due Coppe femminili FA sin dalla sua formazione come Everton Ladies nel 1995. Il club si trova attualmente al settimo posto. in campionato ma sotto la nuova struttura vede un’opportunità per sfidare i maggiori club femminili.

“Questa squadra di calcio ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo del gioco femminile. Oltre a vincere una serie di trofei e giocare in competizioni europee, l’Everton ha prodotto un numero di giocatrici femminili che hanno continuato a rappresentare i loro paesi con distinzione nei principali tornei. La nostra visione di “One Club” è un chiaro simbolo di unità d’intenti. Abbiamo già preso le misure progressive e significative per avvicinare le squadre di uomini e donne in un’identità e posizione, con entrambe le strutture all’avanguardia della USM Finch Farm. Ora ci confronteremo sulle basi del successo, con una chiara attenzione alla competizione per le onorificenze con l’élite del calcio femminile “, ha dichiarato Barrett-Baxendale.

Il direttore, Sasha Ryazantsev, assumerà il nuovo ruolo di amministratore delegato, assicurando che le ragazze dell’Everton abbiano una rappresentanza senior nella sala del consiglio, poiché il club utilizza le sue risorse e i sistemi di back-office per fornire un trampolino di lancio per la squadra femminile. Sarvar Ismailov passerà dal suo ruolo di Global Partnerships Consultant presso il Club per diventare il primo direttore sportivo e commerciale del settore femminile; i nuovi fondi rilasciati dal club verranno utilizzati per lo scouting e il reclutamento, mentre il club svilupperà un programma commerciale attorno alle squadre femminili, oltre ad aumentare il marketing e la promozione, la copertura dei media e del digitale e ad aumentare il coinvolgimento con i programmi della comunità attraverso il club.

Il settore femminile si è recentemente trasferito in un nuovo stadio appositamente costruito a Walton Hall Park, a meno di un miglio da Goodison Park dove gioca la squadra maschile.

 

Credit Photo: Everton Facebook

#Distantimauniti: le Under 17 di coach Veronica Brutti

Mister, che effetti può avere questo stop forzato?
«In questo stop possiamo individuare aspetti sia negativi, che positivi: il fattore positivo, sul quale voglio concentrarmi, è l’essere ‘lontani’ tra compagne di squadra. Questo implica una fase di ritrovamento sia personale, che di squadra. È in questo momento di ‘difficoltà’ che si vede la forza di un gruppo, come appunto dice lo slogan in questi giorni: #DISTANTIMAUNITI».

Quali compiti ha dato alle ragazze da svolgere in questa ‘pausa’?
«Alle nostre ragazze è stato dato un programma di allenamento da svolgere ogni giorno, per 5 giorni alla settimana,  basato su alcune esercitazioni da un punto di vista sia aerobico, che prettamente di forza».

All’interno della squadra quale aspetto bisogna migliorare?
«La nostra formazione deve migliorare in molti aspetti come ad esempio la resilienza, l’unione, la voglia di ottenere un risultato e la capacità di resistere allo sforzo verso un obiettivo non a breve termine. Sono tutte qualità che vanno allenate per la vita e sicuramente lo sport, in questo particolare ambito, può fare e dare molto».

Qual è l’ingrediente segreto di questa formazione?
«Non esiste un ingrediente segreto: bisogna lavorare duramente, sudare e mostrare tanto sacrificio in ogni allenamento e far parlare i risultati, non far vibrare le nostre corde vocali inutilmente. L’ultima ‘parola’, appunto, spetta sempre al campo».

In cosa si può migliorare come staff?
«Dovremmo avere una sempre maggiore collaborazione, tale da aiutare le ragazze nello ‘scalare’ ogni categoria e farle arrivare, un giorno, alla Prima Squadra. Constatiamo la necessità di un metodo comune e di linee guida forti da seguire insieme, con obiettivi tecnici-fisici e psicologici divisi per fasce d’età. Quando raggiungeremo questo obiettivo anche la prestazione di ogni ragazza ne risentirà, senza alcun dubbio in positivo».

Un saluto alle ragazze?
«Ciao ragazze!! Spero che anche per voi vada tutto bene. Ci vediamo presto, mi raccomando allenatevi, aiutate a casa i vostri genitori e studiate. Un abbraccio».

Credit Photo: Hellas Verona Women

COVID-19, cosa significa per le Westfield Matildas?

I campionati di calcio di tutto il mondo sono stati rinviati a causa dello scoppio del virus COVID-19 quindi cosa significa per le Westfield Matildas?

La stragrande maggioranza dei campionati ha sospeso la competizione fino al 4 aprile. Le amichevoli internazionali di Westfield Matildas contro il Canada e gli Stati Uniti sono state entrambe cancellate alla luce dei recenti sviluppi.

Ecco le ultime informazioni relative alle giocatrici delle Westfield Matildas che giocano sia all’estero che a casa:

  • Caitlin Foord (Arsenal), Sam Kerr (Chelsea), Chloe Logarzo (Bristol City), Hayley Raso (Everton) – Super League Femminile FA – rinviato almeno al 4 aprile
  • Mary Fowler (Montpellier) – Ligue 1, sospesa fino a nuovo avviso
  • Emily Gielnik (Bayern Monaco – Bundesliga, rinviata almeno al 26 marzo
  • Alex Chidiac (Atletico Madrid) – La Liga, rinviato almeno al 29 marzo
  • Lisa De Vanna (Fiorentina) – Serie A, sospesa fino a nuovo avviso
  • Ellie Carpenter, Steph Catley, Aivi Luik, Kyah Simon, Emily van Egmond, Lydia Williams (Melbourne City) e Alanna Kennedy (Sydney FC) – Westfield W-League, Grand Final 2020 da giocare a porte chiuse

Photo Credit: Westfield Matildas

Milena Bertolini: “Non si creino alibi per non far continuare la crescita”

Il CT della Nazionale Italiana Femminile Milena Bertolini, in collegamento nella trasmissione 90° minuto, è tornata a parlare della Finale mancata in Algarve Cup delle Azzurre.

“L’abbiamo vissuta serenamente. Eravamo all’Algarve Cup, non avendo la piena percezione di cosa accadeva in Italia. Di giorno in giorno, in ora in ora le cose cambiavano rapidamente. Ci hanno detto che dovevamo partire rapidamente altrimenti non c’erano più voli e non abbiamo esitato a prendere questa decisione. La gravità di ciò che stava succedendo era la cosa più importante. Abbiamo vissuto una giornata molto intensa. Siamo arrivate con l’ultimo volo per l’Italia alle 3 di notte”.

Sul possibile stop della crescita del movimento femminile dovuto all’emergenza in corso:

“Sicuramente dei rischi ci sono perché quando succedono queste situazioni ci sono sempre priorità e il fatto di pensare al calcio femminile magari passa in secondo piano. Credo sia importante pensare a tutto lo sport perché quando passeremo questo momento di difficoltà lo sport sarà lo strumento più potente per vivere gioia e spensieratezza. Penso a tutte le società che fanno un lavoro con giovani e persone anziane, sono quelle che hanno meno riconoscimenti e credo che il Governo debba essere molto attento. Lo sport sarà lo strumento fondamentale. Per il calcio femminile la cosa importante è che non si creino alibi per non far continuare la crescita”. 

Credit Photo: Facebook

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