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Martina Rosucci:“Mamma sperava fosse una passione passeggera.”

Martina Rosucci, giocatrice della Juventus Women, ha parlato degli inizi della sua carriera e del suo possibile futuro una volta appesi gli scarpini al chiodo: “Gli inizi? Papà era contento, mamma no. Non le piaceva l’ambiente. Diceva che gli allenatori non erano preparati. Sperava che fosse una passione passeggera. Effettivamente a 14 anni ho deciso di smettere, ma solo perché a quell’età, per regolamento, non potevo più stare nelle squadre miste e io non volevo giocare con le ragazze. Non mi divertivo. E in quell’anno mamma ha cercato di farmi fare di tutto: altri sport, corsi di moda, di portamento. Adesso me lo dice sempre: ‘Sei un po’ femminile grazie a me’.

 “Da piccola mi hanno spostato a centrocampo, sia perché mi mangiavo un sacco di gol, sia perché chiamavo sempre la palla. A centrocampo la palla deve passare da te, devi difendere, attaccare, collegare. Il centrocampo è l’emblema delle relazioni. Ci sto bene. Centrocampista anche nella vita? Sì, mi viene naturale dire la mia, stare in mezzo al gioco. Io amo le relazioni, sono la mia linfa vitale”.

Sul futuro dopo il calcio giocato: “Cosa farò dopo aver smesso di giocare? Da piccola volevo fare la maestra d’asilo, perché amo i bambini. Crescendo mi sono appassionata alla scrittura (mia madre sognava che facessi la giornalista). Magari questa passione porterà a qualcosa. Non so”.

Credit Photo: Pagina Facebook Martina Rosucci

 

Milan – Juventus Women: in campo un grande spettacolo di calcio!

Freddo, pioggia scrosciante e un terreno inevitabilmente dissestato, non hanno frenato un Brianteo gremito sugli spalti, assicurando un grande spettacolo in campo. La Juve parte bene, e il Milan la riacciuffa. Due volte lo stesso copione. Le ragazze di Ganz evitano così la fuga bianconera in classifica lasciando ben quattro squadre nel giro di soli quattro punti nelle prime posizioni. La copertina della partita è tutta inevitabilmente per Francesca Vitale, che di testa trova la rete del pari all’ultimo respiro.
Bianconere avanti con l’autorete di Fusetti, primo pareggio rossonero grazie a Conc, quindi il 2-1 con Staskova e il definitivo pareggio rossonero firmato Vitale.
È stato un 2-2 al cardiopalma al Brianteo di Monza reso pesantissimo dalla pioggia che però non ne ha limitato le emozioni del grande match. Sotto due volte, le rossonere alla fine la riacciuffano allo scadere mantenendosi al secondo piazzamento, a 2 punti dalle bianconere. Il Milan parte bene con il 4-3-3 di Ganz, che vede capitan Giacinti molto ispirata davanti, con una Bergamaschi che parte alta a sinistra e Lady Andrade a destra.
Coach Guarino invece sceglie e opta per un 4-3-1-2 ad attacco flessibile, perché estremamente mobile con Girelli e Aluko che si allargano e stringono a seconda dei movimenti di Rosucci, che spesso ha oscillato fra “falso nueve” e mezzala di centrocampo. Cernoia ha libertà di cambiare fascia per non dare punti di riferimento quando non punge con il solito movimento ad accentrarsi dalla destra e rientrare. In difesa reggono bene l’urto le due centrali titolari, Gama e Sembrant, anche se grande si è mostrata essere l’occasione per il Milan dopo appena una manciata di secondi: a causa del campo scivoloso Sembrant sbaglia l’intervento mettendo Giacinti a tu per tu con Giuliani, il portiere della Nazionale però si supera in angolo, non lasciando spazio a novità sulla sua prontezza. Neanche un minuto, e sarà ancora Giacinti a scaricare dal limite sulla traversa. La Juve si accende e al 7’ con Sembrant che, salita su calcio piazzato, sfiora il palo di testa. All’11’ è Aluko a sciupare una grande occasione dopo un alto campanile pronto a liberarla a centro area: il tiro di prima però, risulta essere debole. Le ragazze bianconere scandiscono il vantaggio al ventesimo grazie al lancio lungo da compasso sulla sinistra per Cernoia, che guizza via a Vitale e mette rasoterra in mezzo, ma è Fusetti a deviare nella sua porta nel tentativo di anticipare Rosucci. Favorite dal terreno pesante e da un’ottima preparazione fisica le bianconere controllano la gara grazie anche a un collettivo più compatto e ordinato. Il grande cuore del Milan si ritrova tutto nella grinta di Valentina Giacinti, che come una leonessa ha morso le caviglie alle avversarie per tutto il tempo, andando a recuperare palla sulla trequarti, ma pur sempre apparendo poco pericolose in avanti.

Nella ripresa Aluko resta nello spogliatoio bianconero, e al suo posto coach Rita pesca dal cilindro la ceca Staskova, per dar peso e fluidità all’attacco. Ma sarà proprio al quindi della ripresa che il Milan la riagguanta: Hovland scodella una punizione in area, Heroum fa sponda e la slovena Conc in mischia insacca di piatto sinistro il suo quarto gol in campionato, agguantando lo scettro momentaneo della migliore marcatrice rossonera. Il Milan del secondo tempo è stato decisamente diverso, più reattivo sulle prime e le seconde palle.
Eppure, sarà proprio nel mezzo del secondo tempo, precisamente tra il ventiduesimo e il minuto ventitre, che si deciderà la partita con le mosse decisive dalle panchine: Guarino a centrocampo dando freschezza con Caruso per Rosucci, e Ganz che inserisce la carta Salvatori Rinaldi, tre gol in campionato, al posto di Lady Andrade.
Il vantaggio bianconero arriva al trentaseiesimo con la nuova entrata Staskova che su assist di Cernoia dalla destra, non perdona.
Tuttavia, la doccia fredda per la Juve, arriverà proprio al terzo di recupero, ancora su una punizione lunga in area, dove a svettare in area sarà proprio il terzino Francesca Vitale, che con uno splendido avvitamento di testa segna il 2-2 proprio sotto la Curva Sud.

La partenza della Vecchia Signora è stata dettata da ritmi iniziali bassi e lenti, contro le padroni di casa che hanno ben palleggiato, non dando mai veramente l’impressione di soffrire, dato che quello delle rossonere, è stato un calcio molto semplice: nel momento in cui il Milan riusciva a liberare il passaggio per il mediano o per le mezzali, le rossonere tentavano di imbastire trame di gioco  con un attacco diretto verso la punta pronta a tagliare verso l’esterno, oppure direttamente verso i tornanti, ma con scarso risultato. Il ritmo dunque non è stato mai abbastanza preoccupante per le ospiti.
Eppure, tutto il carattere e la chiara volontà di invertire il senso di marcia della gara in un unico senso per la compagine di Ganz si sono visti tutti nella seconda frazione di gioco, come detto . Il gol della Vitale descrive perfettamente il connubio tra classe e talento di un gruppo pronto a sacrificarsi nei vari ruoli, con potenza, precisione e coordinazione, marcando profondamente la linea sottile tra cooperazione e il famoso “crederci” fino in fondo.

Tuttavia la Juve ha giocato il calcio che tanto piace a mister Guarino: raziocinio e molta calma, senza mai perdere il controllo della gara, anche se nella prima fase le rossonere hanno mantenuto più a lungo il possesso palla mascherando possibili fragilità juventine. Ma al netto di qualche lieve imprecisione o piccola sbavatura difensiva, le bianconere si sono comportate bene, a parte la sbavatura nel finale sorniona, capace di sfoderare al momento giusto la calciatrice adatta per disarticolare la gara e risolvere l’equazione del momento. S

Il momentaneo vantaggio aveva tolto ogni velleità alla squadra avversaria, che sembrava subire una mutazione genetica un pò contraddittoria, perchè sì giocava in maniera elegante nonostante le pozzanghere e il pallone deviato ad ogni lisciata d’erba, ma senza più quel feroce mordente con il quale la scorsa stagione proprio lei aveva strappato dei punti d’oro per la classifica, insegnando come effettivamente non si debba mai abbassare la guardia.
Pareggio che paradossalmente può assumere per le ragazze scudettate ancor più importanza se si pensa anche alle difficoltà nel riprendere col giusto passo dopo la sosta Nazionale, e al non abbassare la guardia nei momenti di stasi.
Una sfida che non ha avuto bisogno di alcuna presentazione.
Una sfida che già di per sé riesce a farsi spazio tra le emozioni di ognuno di noi, nonché da eco nelle nostre menti. Un’altra pagina storica del calcio femminile, è pronta ad essere incisa col pennino indelebile.

Si vive per ciò in cui si crede. E ci si batte per questo. Soprattutto se ciò vuol dire soffrire, senza mai smettere di credere in se stessi. Nei momenti di difficoltà le bianconere e le rossonere ci hanno mostrato come dare il meglio di sé.
Arrivare fino a qui, avere attirato l’interesse di un paese intero o almeno la curiosità degli italiani e poi spegnersi era inaccettabile, insopportabile e la sola idea di sprecare un’occasione costruita per generazioni pare essere bastata a dare la sveglia. Cambio di schema, cambio di rotta, e si spera un cambio di teste.
Mi piace chi non molla mai, chi esce di scena strappando stupore senza lasciarsi dettare dai dettami e giudizi scontati della massa, stravolgendone gli schemi e seminando sorprese. Le ragazze di questa Serie A, sanno di tutto ciò.

 

Brutta partita per le delfine

Brutta partita per le delfine contro il fanalino di coda Decimoquarto Roma.
Altri punti gettati al vento dalla squadra Adriatica.
Pescara con:
Dilettuso Vizzarri Pagano
Mari Diodato Fiucci Conte Bartolucci Stracciasacco Di Tullio Stivaletta
All. R. Di Persio
A disp:
Cilli Eugeni Di russo Sisti Antenucci
Roma Decimoquarto
Quartullo Monti De Luca Di Carlo G Gerardi Pomponi Santacroce Di Carlo A.
Panetta Loddo Carnevali
La cronaca.
Al 3 angolo per la squadra di casa .. Pomponi di testa alto sulla traversa
Al 18 bella azione di Di Tullio che serve Stracciasacco; gran tiro e volo di Quartullo in angolo
Un minuto dopo però il Pescara rischia; retropassaggio di Bartolucci che Lancia Pomponi gran diagonale che Dilettuso devia in corner
Al 24 da calcio d’angolo ancora palla a Stracciasacco che dal dischetto calcia fuori !
Al 32 contropiede biancazzurro e Michela Di Tullio ha la palla del vantaggio ma calcia a lato!
Aumenta la pressione pescarese e al 38 e Stivaletta che ci prova ma da troppo lontano. Facile per Quartullo. Un minuto dopo tiro analogo per Bartolucci che non impensierisce il portiere romano
Secondo tempo
Costante pressione delle delfine ma manca sempre il tocco finale.
Al 70 si libera al tiro
Bartolucci da ottima
posizione ma spara
incredibilmente alto.
E come spesso accade nel calcio il Pescara che non sfrutta il suo possesso palla rischia di prendere gol: gran tiro di Carnevali e altrettanto fantastica risposta di Valeria Dilettuso che sventa in angolo!
Ma al 93mo Stivaletta si divora l’impossibile.
Salta le avversarie come birilli, arriva solo davanti al portiere di casa e le calcia addosso … sulla respinta ancora Stivaletta e ancora Quartullo che si oppone.
Finisce così 0 a 0 ed è il terzo pari fuori casa delle biancazzurre che gettano via 6 punti importantissimi.
E domenica arriva a Pescara il Lecce che di sicuro non verrà per scherzare.

Credit Photo:Pagina Fb Apulia Trani 

Valentina Bergamaschi: «Penso non ci manchi nulla e vogliamo dire la nostra»

Dopo aver ottenuto un pareggio importante all’ultimo minuto, la giocatrice del Milan Valentina Bergamaschi parla così della sfida con la Juventus Women:

LA GARA«Eravamo in forma e ci abbiamo creduto nel pareggio e l’abbiamo ottenuto. Vogliamo mantenere questo approccio nelle prossime partite, come dice il mister questo è un passo in avanti verso i nostri futuri obiettivi, cioè o la vittoria del campionato o il secondo posto. Non nego il fatto che a chiunque piacerebbe vincere, dunque perché non sognare?».

GAP«Non c’è un gap con le altre, c’è un modo di giocarsi le proprie carte alla pari. Abbiamo voluto dire la nostra e dimostrato di non temere nessuno. Anche i media spesso non fanno il nome del Milan, credo che oggi vada fatto. Noi andiamo avanti partita dopo partita e cerchiamo di ottenere la vittoria».

GRUPPO«Siamo un grande gruppo, la rosa è rinforzata, siamo tutte unite e cerchiamo di arrivare al nostro sogno. Penso non ci manchi nulla e vogliamo dire la nostra».

Credit Photo:Pagina Instagram Valentina Bergamaschi

Milena Bertolini: “La Juve resta la favorita per lo Scudetto”

Intervistata la ct dell’Italia Milena Bertolini ha parlato della corsa al titolo analizzando le quattro contendenti principali – Juventus, Milan, Fiorentina e Roma – per lo scudetto: “La Juve resta ancora la favorita. Sia perché ha vinto gli ultimi due titoli, sia perché è una squadra con tante calciatrici che si conoscono a memoria e questo è un grande vantaggio. E poi Rita Guarino ha un parco atlete a disposizione di assoluta qualità, una rosa ricca e completa. Il Milan mi ha invece sorpreso perché non conoscevo il valore delle straniere arrivare in estate. Il club ha avuto il merito di affidare la campagna acquisti a una figura che veniva dal calcio femminile e conosceva le atlete. Può lottate fino alla fine. – continua Bertolini soffermandosi poi su Roma e Fiorentina – La società giallorossa ha fatto una buona campagna acquisti, ma non è completa e ha qualche reparto, come la difesa, dove la coperta è corta. La Fiorentina deve trovare il giusto equilibrio dopo una campagna acquisti importante. Anche queste due squadre sono in grado di puntare al titolo e questo è un passo avanti per il nostro movimento dopo il Mondiale”.

Credit Photo:Pagina Instagram Milena Bertolini

Partita difficile per l’Apulia Trani

L’importante match tra Real Bellante e Apulia Trani termina a reti inviolate. La prima frazione di gioco inizia con un ottima azione di Turco che dalla fascia sinistra serve al centro dell’area Ventura che sfiora il goal e che poco dopo va alla battuta del calcio d’angolo dalla sinistra, la palla arriva a Kasmi che tira a colpo sicuro trovando la respinta di Maranella. All’ 11′ Delvecchio cerca il goal di testa su angolo di Ventura. Al 19′ Turco sfrutta una nostra rimessa laterale accentrandosi ed effettuando un gran tiro. La stessa serve poco dopo Dibenedetto anche lei protagonista di questa giornata che trova la deviazione in angolo del portiere di casa. Inizia il secondo tempo. È ancora l’Apulia ad attaccare con il duo Kasmi-Ventura letale per la difesa avversaria. Al 15′ Capitan Delvecchio calcia una punizione che arriva in area, trovando il braccio di un’avversaria. L’arbitro non ha dubbi: è rigore. Dal dischetto si presenta Delvecchio che calcia di pochissimo alto sopra la traversa. Al 20′ occasionissima per Dibenedetto che arrivata in area calcia ma trova il salvataggio avversario. Delvecchio non si perde d’animo e sfiora il goal in acrobazia e su diverse punizioni. Nel finale goal annullato a Ventura per un presunto tocco con il braccio. La squadra tranese condizionata molto dalle pessime condizioni del campo inzuppato d’acqua domina l’intera partita subendo pochissimo. Prestazione pregevole e che ha visto l’intero gruppo lottare su ogni pallone.

APULIA TRANI: Mariano, Dibenedetto.A (1′ st Chiapperini), Tucci, Delvecchio, Cottino, Calabrese, Corvasce (32′ st Manzi), Kasmi, Turco, Dibenedetto.G, Ventura. A disposizione: Montrone,De Musso, Pirolo, Celi, Andriolo, Capriati. Allenatore: Davide Gusmai

REAL BELLANTE: Maranella, Trapasso.L (48′ st Valentini) Rocci, Iacone (25′ st Massi), Di Lodovico, Di Leonardo (32′ st Bartolacci), Cargini, Ciccale, Neri, Trapasso.M, Pomante. A disposizione: Di Pasquale, D’egidio,Guerri, Di Stefano. Allenatore: Di Lodovico Michela

Note
Recupero: 1′ pt+ 3’st
Ammoniti: Delvecchio (AT), Cottino (AT), Trapasso.M (RB), Pomante (RB)
Espulsioni: Rocci (RB), Manzi (AT)
Arbitro: Aronne della sezione di Roma
1°assistente: Giacomantonio della sezione dell’Aquila. 2°assistente: Lofrumento della sezione dell’Aquila.

Credit Photo:Pagina Fb Apulia Trani

Serie B: sconfitta per 1-0 a Ravenna

RAVENNA WOMEN-CHIEVO FORTITUDO WOMEN: 1-0

RAVENNA WOMEN: Copetti, Vergani, Giovagnoli, Greppi, Bouby, Moscia (41’st Raggi), Barbaresi, Picchi, Montecucco, Razzolini (28’st Capparelli), Cimatti (32′ Burbassi). A disposizione: Cinque, Ligi, Filippi, Guidi, Calli. Allenatore: Piras.

CHIEVO FORTITUDO WOMEN: Olivieri, Mele (11’st Carabott), Caliari, Salaorni, Pecchini, Mascanzoni, Carraro (22’st Boni), Caneo, Peretti, Benincaso (1’st Tardini), Martani (28’st Bertolotti). A disposizione: Salvi, Bonfante, Pavana, Faccioli, Dallagiacoma.  Allenatore: Zuccher.

Reti: 30’pt Cimatti.

Note: ammonita al 16’st Mascanzoni

Arbitro: Giacometti (Gubbio)

Il Chievo Fortitudo Women torna dalla trasferta di Ravenna con zero punti. Un primo tempo dove la formazione gialloblù ha faticato a fare il suo gioco concretizzando con scarsa convinzione le poche occasioni da gol. Nel secondo tempo, il mister ha provato a rendere la squadra ancor più offensiva ma le sorti non sono cambiate. Poche occasioni e una risposta non convincente.

La partita inizia con le giallorosse del Ravenna che partono più convinte e creano subito un brivido alle retroguardia gialloblù alla prima azione. Le ragazze di Zuccher si fanno vedere al 3′ quando Caneo tira in porta, dopo la respinta di un difensore da un calcio d’angolo, ma la palla viene respinta dalle avversarie.

Dal 6′ al 12′ le azioni più pericolose nascono dalla squadra di casa che prima con un tiro di Picchi e poi con un colpo di testa di Razzolini provano a passare in vantaggio. Le gialloblù tornano a farsi vedere in avanti al 18′ con Peretti che dal limite destro dell’area serve Martani che però viene anticipata in uscita dall’estremo difensore Copetti. Un minuto dopo e al 27′ altre due conclusioni in porta di Carraro e Benincaso che però rispecchiano l’andamento del primo tempo: poca convinzione e un senso di timidezza nel reparto d’attacco che non crea grattacapi alle giallorosse.

Al 30′ arriva il gol del Ravenna. Dalla limite sinistro dell’area, viene messa in mezzo una palla velenosa che il lesto attaccante Cimatti, in girata, riesce a insaccare alle spalle di Olivieri.

Al 33′ arriva la risposta targata Cfw: Martani parte sulla sinistra, entra in area, si gira, appoggia la palla a Benincaso arrivata a supporto che calcia in porta ma il portiere para. Il mister corre ai ripari e cambia disposizione delle undici in campo: Peretti passa attaccante centrale con Martani alla sua sinistra e Mascanzoni a destra. Benincaso subito dietro alle punte e a sua volta Carraro a coprirgli le spalle. Al 42′ brivido per le gialloblù: tiro in porta di Razzolini, Olivieri non blocca e la palla per poco non entra ma Mele prontamente spazza via. Il primo tempo si conclude con un tiro in porta di Carraro, scaturito da un calcio d’angolo, che però non cambia il risultato.

Nel secondo tempo subito un cambio: fuori Benincaso e dentro Tardini per dare più solidità. La grinta delle giallorosse però non diminuisce e sono loro che con la coppia Cimatti-Montecucco provano a chiudere la contesa. Due “uno-due” dei due attaccanti fa tremare la difesa nel giro di pochi minuti (4′ e 9′). All’11’ altro cambio gialloblù: entra Carabott per Mele. La formazione è a trazione anteriore ma nel primo quarto d’ora poche azioni da gol e il centrocampo non riesce a offrire palle per le punte. Al 14′ la squadra si fa rivedere in avanti: Martani pennella un cross in mezzo all’area per Carabott che però si scontra con l’estremo difensore in uscita e l’azione svanisce. Al 18′ ancora Martani dalla sinistra entra in area e prova un tiro-cross che però è lungo per Carabott. al 22′ entra Valentina Boni e la squadra diventa ancor più offensiva. In campo infatti Carabott, Martani e Boni per provare a ribaltare il risultato.

Al 25′ però sono le giallorosse che vanno vicine al raddoppio: un tiro da fuori area di Razzolini viene respinto da Olivieri e poco dopo altra conclusione insidiosa di Barbaresi che, seppur esce, manda in visibiolio il pubblico di casa.

Nonostante la spinta offensiva le occasioni non arrivano. Anzi. Al 42′ Burbassi fa tremare la traversa con una conclusione sublime da fuori area. Dopo 4′ di recupero l’arbitro con il triplice fischio mette fine alla contesa.

Credit Photo: Fortitudo Mozzecane Calcio Femminile

Big Match Milan – Juventus Women … pari e patta!

Finisce 2 a 2 la sfida di alta classifica tra il Milan Women e la Juventus Women.
Dopo tante partite quasi a senso unico, le bianconere trovano un sparring partner di livello disputando su un campo di gioco al limite della praticabilità, un incontro emozionante e di alto tasso tecnico. Partenza a razzo delle rossonere che creano subito un paio di situazioni pericolose (ottimo l’intervento la Laura Giuliano al primo minuto su Valentina Giacinti) ma è la Juve a passare in vantaggio con un autogol di Laura Fusetti su traversone basso di Valentina Cernoia. Torinesi al riposo con un gol di vantaggio.
All’inizio del 2° tempo subito un cambio tattico per la Juve che sostituisce la Aluko (non a suo agio con il campo pesante) con Staskova. La partita è combattuta (anche qualche ammonizione) e giocata a viso aperto. Dopo il pareggio rossonero al 49° e al 81° il nuovo vantaggio juventino, il Milan agguanta il 2 a 2 a tempo ampiamente scaduto

Vediamo la disposizione del Milan in fase di non possesso (corta e stretta) che ha permesso alla Juve di avere spazio per gli attaccanti esterni

Assist di Valentina Cernoia per Staskova (2° gol bianconero)

Alcuni errori che portano al primo gol bianconero:

con palla scoperta, il difensore si fa “scappare” dietro la linea difensiva

anche sul traversone basso le 2 centrali difensive sono in ritardo


TEAM STUDIO: calcio d’angolo e calci piazzati

Calcio d’angolo Milan (a favore)

Come già visto (per chi lo ha fatto) nei post precedenti la Juventus effettua una marcatura mista

Calcio d’angolo Juve (a favore)

Stessa disposizione per il Milan, l’unica differenza è l’allineamento delle giocatrici disposte a zona

Calci piazzati Juve (a favore)
La Juventus sui calci piazzati battuti lateralmente da Valentina Cernoia fa salire le 2 centrali difensive (Gama e Sembrant) e con un’alta percentuale la palla arriva sempre nella loro zona

Una giocatrice Bianconera parte sempre in fuorigioco (per abbassare la linea difensiva o per essere libera da marcatura una volta rientrata).

In questo caso il gioco doveva essere interrotto perchè ostacola un difensore milanista

Calci piazzati Milan (a favore):
In tutti i 2 gol del Milan il portiere bianconero arretra al momento del tiro sulla linea di porta, ma come possiamo vedere se fosse rimasta ferma ,la palla le sarebbe arrivata addosso (sicuramente sul secondo gol e molto vicino sul primo).

1 gol

1 gol
2 gol

2 gol

Una volta calcolata la traiettoria (Domenica mi sembra non ci fosse vento) doveva non essere troppo complicato andare a prendere quei palloni (o perlomeno allontanarli) ma ammetto di non conoscere le dinamiche dell’allenamento dei portieri nel femminile e quindi le mie considerazioni potrebbero non essere corrette (magari può intervenire e commentare qualche allenatore del settore)


PIU’ & MENO

+: è stata una bella partita giocata da due squadre molto tecniche messe bene in campo e se il terreno di gioco lo avesse consentito sicuramente lo spettacolo sarebbe stato anche migliore. Sottolineerei su tutte la bella azione di Valentina Cernoia sul primo gol Bianconero e la torsione sul colpo di testa di Francesca Vitale per il definitivo 2 a 2

-: non ci sono situazioni negative particolari in questa partita (a parte quelle citate), sicuramente (quasi sempre) sui 4 gol ci sono state delle disattenzioni ma anche l’abilità di alcune giocatrici nell’approfittare delle situazioni favorevoli.

Ottima prova del Cesena che vince di misura sul Lady Cittadella

Straordinarie, superlative, immense, altri aggettivi non ci sono per descrivere la gara odierna effettuata dalle ragazze di Mister Roberto ROSSI, scese in campo intenzionate a portare a casa l’intera posta e a vendere cara la pelle, dopo quattro giornate giocate bene ma senza portare a casa quei punti che si sperava.

Terreno allentato dalla pioggia caduta fino ad un’ora prima del fischio d’inizio, quello del Centro Sportivo Romagna Centro, che oggi ospita la 5^ giornata e vede scendere in Romagna la compagine del Cittadella.

Al 3’ lancio di Pastore in area di rigore, tacco di Porcarelli per Cama che arriva con un attino di ritardo sfiora il pallone e para Aliquo.

5’ minuto tiro dal limite della veneta Schiavo blocca bene Pignagnoli.

Tre minuti dopo Cesena vicino al vantaggio; Nagni onnipresente lancia Porcarelli sulla fascia destra, cross a centro di quest’ultima, respinge di testa Casalotti interviene di testa Porcarelli blocca Aliquo.

Spinge il Cesena, al 19’ cross di Cuciniello sulla sfera si avventa Casadio, calcia fuori.

Capovolgimento e un minuto dopo solo la classe di una Super Pignagnoli salva il risultato; Goula si inventa un missile destinato a togliere le ragnatele al sette alla sinistra del portiere romagnolo, che “ vola “ andando a deviare il pallone in angolo.

Il terreno sempre più pesante ma, al 24’ il Cesena ha l’occasione buona per portarsi in vantaggio; Beleffi lancia in velocità Porcarelli, questa mette la quinta supera il difensore entra in area calcia a colpo sicuro ma Aliquo di piede riesce a deviare in angolo il pallone salvando il risultato, incredibile.

Gara maschia, con qualche fallo di troppo da parte della squadra Veneta non sanzionati, mentre i cartellini gialli volano per le bianconere per protesta in occasioni dei falli ricevuti.

Si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0 per un meritato the caldo.

Ripresa al 51’ Cesena in vantaggio; Cama assist per velocissima Porcarelli, palla al piede entra in area e mette la sfera in rete, questa volta Aliquo non può niente, tutto molto bello.

Non molla e continua ad attaccare il Cesena, così al 54’ le ragazze bianconere  confezionano un’azione di alta classe; scende Porcarelli fascia destra crossa al centro rovesciata al volo di Cama che sfiora solo la sfera mettendo paura all’estremo difensore veneto.

La partita continua per lo più a centrocampo, con le 22 ragazze che hanno dato tutto, e gli ultimi minuti hanno visto il Cittadella spingere di più per poter tentare di arrivare al pareggio.

Sul finire due punizioni consecutive al limite dell’area per le venete; una al minuto 87’ Kastrati batte alto sulla traversa, l’altra al minuto 93’ sempre con Kastrati che questa volta aggiusta la mira, calcia la sfera al sette basso alla destra di Pignagnoli; ma oggi dalle parti del portierone bianconero non si passa vola e devia la sfera.

Il recupero è di 5 minuti e al triplice fischio del Signor Bonci finisce una gran bella gara, combattuta fino allo spasimo da entrambe le squadre che non si sono risparmiate ma, il grande Cuore Bianconero ha fatto la differenza portando a casa una eccezionale vittoria e tre punti d’oro per muovere la classifica.

Marcatori: 51’ Porcarelli
Arbitro Signor Thomas BONCI della Sezione di Pesaro
Assistenti Signor Lucio MAGHERINI della sezione di Prato e Signor Lorenzo Dario PUCCINI della sezione di Pontedera.
Note: Spettatori 70 Circa.
Ammoniti 39’ Cama (C),63’ Nagni (C),87’ Pastore (C),89’ Battistini (C),
90’ Giacobbo (Cit).

CESENA FC
Pignagnoli, Casadio (91’ Gallina), Pastore, Oliva, Cuciniello, Nagni, Beleffi, Casadei, Petralia (75’ Battistini), Porcarelli, Cama (71’ Laface).-
A disposizione Pacini, Calli, Zani.-
Allenatore Roberto ROSSI

A.S.D. LADY CITTADELLA
Aliquo, Ciampanelli, Schiavo, Fasoli (61’ Toldo), Casarotto, Baldo (75’ Dal Molin), Meneghetti (80’ Giacobbo), Goula, Zorzan (61’ Peruzzo), Rigon, Kastrati.-
Disposizione De Bona, Favero, Meggiolaro, Saggion, Da Canal.-
Allenatore Fabiana COMIN

Credit Photo: Facebook Cesena Femminile

L’allenatore del Tottenham invia un messaggio al presidente sul nuovo stadio

La squadra del Tottenham Women, appena promossa, ha affrontato per la prima volta i rivali dell’Arsenal sul nuovo terreno, attirando una folla di 38.262 persone. Questa è stata una presenza da record nella Super League femminile, qualcosa da celebrare. Per mettere questo nel contesto, si sono presentate, per guardare questa partita più persone di quante se ne potessero presentare nella vecchia White Hart Lane.

Il Tottenham, purtroppo, è sprofondato in una sconfitta per 2-0, ma l’impatto della partita va ben oltre il risultato stesso, poiché il calcio femminile continua a fare enormi passi avanti nello sport. Da allora, l’allenatore degli Spurs, Karen Hills, ha inviato un messaggio al presidente Daniel Levy sottintendendo che si dovrebbero tenere più partite femminili in stadi come questi.

Ha detto: “È stato importante per il Tottenham. È stato incredibile vedere fino a che punto siamo arrivati ​​negli ultimi dieci o undici anni in cui Juan ed io siamo stati coinvolti nel club. Oggi si è trattato di noi, dell’occasione, e del tentativo di ottenere i tre punti, ma per portare la squadra qui in questo stadio, per vedere il supporto che il club ci ha fornito e il modo in cui oggi abbiamo consegnato ai tifosi un esperienza fantastica, tutti dovrebbero essere davvero orgogliosi e soddisfatti di noi stessi. Questa è la progressione del calcio femminile. Stavo dicendo loro che, a dire il vero, non dovrebbe essere un momento, dovrebbe essere qualcosa che diventa normalità vedere le donne che giocano in questi stadi, e che portano grandi folle; ne sono certo, il calcio femminile diventerà grande e stiamo investendo molto su questo”.

 

Credit photo: Tottenham sito ufficiale

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