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Le reazioni da Cesena

COACH RITA GUARINO

«Un titolo che ci mancava, ci tenevamo tantissimo. L’approccio alla gara è stato corretto, ci ha permesso di gestire al meglio la sfida. Potevamo chiuderla prima e dobbiamo essere più ciniche, perché il calcio è strano e giocare bene può anche non bastare. Cristiana Girelli? Una giocatrice generosa, su cui faccio molto affidamento. Adesso si apre il periodo più importante della stagione in campionato: riprenderemo contro il Verona e non sarà facile, dopo queste emozioni»

ANDREA STASKOVA

«Partita difficile, la Fiorentina è un avversario complicato, sono felicissima per la vittoria di squadra e per aver segnato il secondo gol»

VALENTINA CERNOIA

«Abbiamo conquistato l’unico trofeo che mancava in bacheca. Ci siamo andate vicine lo scorso anno: volevamo uscire dal campo senza rimpianti, e usciamo con un trofeo. Abbiamo giocato con l’approccio giusto, sapevamo di poter fermare la Fiorentina, i ritmi non sono stati alti a causa del caldo. Non era facile, non siamo riuscite a chiuderla prima, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: è un premio per le faticheche facciamo quotidianamente»

Credit Photo: Juventus Women

Cincotta: “I problemi in attacco hanno penalizzato la squadra”

Nel post partita di Juventus-Fiorentina ha parlato della sfida Antonio Cincotta:

“Per giocare bene devi attaccare, e per attaccare bene devi avere punte in forma. Nel primo tempo abbiamo giocato con un attacco particolare: De Vanna si è fatta male nella rifinitura di ieri e Mauro non era al top. Non abbiamo potuto fare le scelte che volevamo. Il cambio di sistema ed i nuovi ingressi ci hanno permesso di avere maggiore forza fisica nella ripresa, ma non è bastato. Solo nel secondo tempo abbiamo fatto la partita che volevamo. Adesso è necessario recuperare la miglior condizione fisica in vista delle prossime partite.”

Credit Photo: Alessio Boschi

La Juventus di Rita Guarino è una macchina perfetta: alle Bianconere la Supercoppa TIMVISION

Al Manuzzi sconfitta la Fiorentina per 2-0: apre Girelli e chiude i conti Staskova nel recupero. La presidente Ludovica Mantovani: “Un bellissimo evento. Grazie Cesena”

La Juventus arricchisce il suo palmarès e conquista l’unico trofeo italiano, al femminile, che le mancava: la Supercoppa TIMVISION.

In una calda e assolata domenica di fine ottobre, le ragazze di Rita Guarino fanno loro il primo alloro stagionale (2-0 il risultato finale contro la Fiorentina), che completa così la doppietta Campionato-Coppa Italia che aveva contraddistinto la scorsa stagione delle Bianconere. Una vittoria meritata contro l’avversaria che nell’ultimo anno aveva contesto alla Juventus, fino all’ultimo, entrambi i trofei, e che anche quest’anno sarà tra le antagoniste di prima fascia per il successo finale. Ma le Viola viste oggi al Dino Manuzzi sono apparse meno brillanti delle Bianconere, abili invece a sfruttare alcune disattenzioni della retroguardia toscana e a vendicare così la sconfitta dello scorso ottobre, in Supercoppa, proprio contro la Fiorentina a La Spezia.

I commenti. “È il primo trofeo a cui presenzio da presidente della Divisione Calcio Femminile – ha sottolineato emozionata Ludovica Mantovani – e sono molto soddisfatta di come si sia svolta questa giornata, e di come la città di Cesena si sia impegnata a fondo per ospitare un evento di questa caratura. Ci sono state tante emozioni in questa sfida, che ha vissuto sui binari dell’equilibrio fino al secondo gol, avvenuto nei minuti finali di gioco. Il pubblico ha potuto godere di una bellissima atmosfera e finire questa domenica con il ‘terzo tempo’, in cui le giocatrici di Fiorentina e Juventus hanno potuto mangiare insieme e parlare al termine della gara, è davvero l’epilogo migliore per questa Supercoppa TIIMVISION”.

“Le finali – ha commentato a fine partita il tecnico della Juventus, Rita Guarino – sono sempre equilibrate. Oggi abbiamo affrontato una squadra forte come la Fiorentina. L’unica pecca forse è il non aver trovato prima il gol del 2-0: ma oggi sono molto soddisfatta del risultato e della prestazione offerta dalle ragazze”.

“Le assenze – ha evidenziato, con un pizzico di rammarico, l’allenatore delle Viola Antonio Cincotta – hanno pesato, perché non abbiamo potuto effettuare le scelte che avremmo voluto. Nella ripresa siamo cresciuti, ma rimane il dispiacere per non essere riusciti a trovare la via del gol”.

La partita. La Fiorentina di inizio gara è imprecisa anche negli appoggi più semplici e fatica a proporsi sugli esterni, in un 5-3-2 in cui Vigilucci e Guagni inizialmente sono piuttosto timide. Una disattenzione collettiva della retroguardia viola, apparsa troppo poco concentrata nella situazione, consente così a Girelli (12’) di ricevere l’assist di Galli e battere comodamente Ohrstrom a tu per tu con il portiere avversario.

Il gol sembra essere la scossa per dare una svolta alla gara della Fiorentina: con il passare dei minuti le ragazze di Cincotta prendono confidenza e Alia Guagni aumenta il proprio raggio d’azione, facendosi vedere con continuità sulla fascia sinistra. Al 27’ il direttore di gara, Pirriatore di Bologna, manda le due squadre a rinfrescarsi per un minuto sfruttando il cosiddetto ‘cooling break’. Il ‘time out’, dettato dall’insolito caldo cesenate di fine ottobre, permette a Rita Guarino di riorganizzare la disposizione della propria squadra, invertendo le fasce di competenza di Cernoia e Aluko; ed è proprio quest’ultima, dalla sinistra, a disegnare una perfetta parabola che Pedersen, di testa, (37’) manda di poco alto sopra la traversa.

Nella ripresa Cincotta prova a modificare qualcosa nel proprio assetto tattico, inserendo Mauro per Adami già dall’intervallo e, a inizio secondo tempo, De Vanna per Bonetti. Ma nonostante i cambi e un assetto più propositivo, è la Juve a creare i pericoli maggiori: prima (2’ st) Aluko manda di pochissimo a lato il proprio rasoterra a incrociare su sponda aerea di Girelli, quindi Rosucci (4’st) vede spengersi a fondo campo – per questione di centimetri – il proprio destro a girare.

La Fiorentina fatica a costruire occasioni degne di nota e paga la minore densità a centrocampo, subendo in un paio di circostanze alcune ripartenze pericolose delle ragazze di Guarino. L’unica azione veramente degna di nota delle Viola è un tirocross di Mauro (35’ st) su cui Giuliani si allunga quanto basta per mettere fuori giri De Vanna. E nel secondo dei cinque minuti di recupero, la neoentrata Staskova è fredda quanto basta per colpire nuovamente Ohrstrom: il suo diagonale angolato sul secondo palo fa mandare i titoli di coda sulla partita e la sua esultanza, richiamando il gesto celebrativo di Cristiano Ronaldo, manda in estasi i numerosi tifosi bianconeri accorsi a Cesena. Il capitano Sara Gama può ricevere dalle mani dell’amministratore delegato di TIMVISION, Andrea Fabiano, il trofeo e alzare al cielo di Cesena la Supercoppa TIMVISION.

Juventus-Fiorentina Women 2-0

JUVENTUS (4-3-3): Giuliani; Hyyrynen, Gama, Sembrant, Boattin; Rosucci (14’ st Souza Alves), Pedersen, Galli; Aluko (42’ st Staskova), Girelli, Cernoia (32’ st Caruso). A disp.: Bacic, Tasselli, Sikora, Panzeri, Bragonzi, Bellucci. All.: Guarino

FIORENTINA WOMEN (5-3-2): Ohrtstrom; Guagni, Agard, Jensen, Tortelli (24’ st Philtjens), Vigilucci; Adami (1’ st Mauro), Parisi, Breitner; Bonetti (8’ st De Vanna), Thogersen. A disp.: Fedele, Cordia, Mascarello, Ripamonti, Torres, Fusini. All.: Cincotta

ARBITRO: Pirriatore di Bologna. Assistenti: Landoni e Fiore. IV Ufficiale: Lovison

RETI: 12’ pt Girelli, 47’ st Staskova

NOTE – ammonite Parisi (37’ pt), Tortelli (41’ pt) e Agard (40’ st). Recupero: primo tempo 2’, secondo tempo 5’. Spettatori 2.500 circa

Credit Photo: FIGC

 

#InNumbers ⎮La Supercoppa Femminile

Oggi le Juventus Women sfidano la Fiorentina Women’s nella finale di Supercoppa Italiana, in programma all’Orogel Stadium-Dino Manuzzi di Cesena (fischio d’inizio alle 12:30).

Cinque statistiche per prepararvi alla gara:

  • Seconda sfida consecutiva in Supercoppa tra le due squadre. L’anno scorso vinse la Fiorentina per 1-0.
  • Le Juventus Women hanno vinto le ultime tre sfide con la Fiorentina: un successo nella finale di Coppa Italia e due in Serie A.
  • In totale, nei sei scontri diretti con la Fiorentina, la Juve ha registrato quattro vittorie e due sconfitte (tra tutte le competizioni).
  • Dal 2017 a oggi, la Fiorentina ha partecipato a tutte e 3 le edizioni della Supercoppa Italiana, e anche a tutte e 3 le finali di Coppa Italia.
  • Cristiana Girelli è l’unica presente a tutte le finali di Supercoppa Italiana dal 2014 a oggi. La numero 10 ne ha vinte quattro (con il Brescia) e persa una (quella dell’anno scorso con la Juve).

Credit Photo: Juventus Women

Cortefranca sconfitto 5-0 dal Brixen Obi

Prima sconfitta in campionato per il Cortefranca, che viene battuto in casa dal Brixen Obi per 5-0. Cambia poco per la sua classifica, visto che scende al sesto posto del girone B di Serie C, ma con sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

Eppure le ragazze di Predari sono partite bene, quando all’8′ c’è un’azione in attacco tra Picchi e Muraro che non va a buon fine. Ma dopo di quella le tirolesi in dieci minuti fanno loro la partita: all’11’ Pfattner sblocca il risultato, poi al 16′ palla la numero 9 biancoblù recupera palla a centrocampo, corre sulla fascia, la mette in mezzo per Stockner e fa il 2-0. Due minuti prima, con un tiro dalla distanza, aveva centrato la traversa. Poi al 21′ arriva il tris con la doppietta di Stockner, dopo aver recupera palla sulla fascia destra, e aver tirato sul primo palo sul quale Ferrari non può fare nulla. Il poker del Brixen Obi arriva al 50′ con Kerschdorfer. Al 63′ si rivedono le franciacortine: cross di Muraro per Saetti che colpisce di testa la palla che termina di poco sopra la traversa. Ma è solo un fuoco di paglia, perché le bressanonesi vanno vicine al quinto gol a sette minuti dalla fine, ma De Giglio salva sulla riga. Purtroppo è solo questione di minuti, perché all’86’ Pfattner piazza il definitivo 5-0.

Nel prossimo turno il Cortefranca affronterà in casa il Gordige, che è dietro alle cortefranchesi di una sola lunghezza.

BRIXEN OBI: Graus, Schatzer, Barbacovi, Kiem, Oberhuber, Santin, Stockner, Bielal, Pfattner, Chemotti, Kerschdorfer. A disp: Kosta, Ladstaetter, Messner, Dorfmann, Prader, Kammerer, Maloku, Betta, Moser. All: Genta.

CORTEFRANCA: Ferrari, Macchi, Gervasi (78′ Acerbis), Lavezzi, Pievani (61′ Valtulini), Valesi, Muraro (83′ Sirelli), Giudici (45′ Saetti), Picchi, Mottinelli (61′ De Giglio), Asperti. A disp: Chiara Belotti, Silvia Belotti. All: Predari.

MARCATRICI: 11′ e 86′ Pfattner (BO), 16′ e 31′ Stockner (BO), 50′ Kerschdorfer (BO).

Photo Credit: Ufficio Stampa Cortefranca Calcio 

Col Venezia finisce a reti bianche

Arriva il primo pareggio stagionale per il Brescia Calcio Femminile, che al Comunale di Palazzolo sull’Oglio non va oltre il pareggio a reti bianche contro un Venezia organizzato e pronto a ripartire in velocità. Un pari che, occasioni alla mano, sta decisamente stretto alle ragazze di Bragantini, che possono recriminare su ancora diverse occasioni nitide da gol non sfruttate. Da segnalare l’ottima prestazione di Giulia Meleddu fra i pali biancoblù: chiamata in causa in più di una circostanza si è sempre fatta trovare pronta.

LA GARA – Mister Bragantini recupera Locatelli al centro della difesa e al suo fianco operano Belussi e Brevi davanti a Meleddu; a centrocampo Viscardi e Massussi sulle fasce con Ghisi e Previtali in mezzo, sulla trequarti Farina e Brayda a supporto di Capelloni. Arbitra il signor Maccorin di Pordenone.
Il Brescia parte bene e al 3’ arriva la prima palla gol con Farina che si invola sulla destra, salta un’avversaria e poi fa una cosa a metà fra un tiro e un cross che si perde di poco a lato. Al 12’ percussione di Previtali, che entra in area e cerca il cross basso ma Farina viene anticipata di un soffio. Un minuto dopo si fa vedere il Venezia con Zuanti, migliore delle lagunari, che colpisce di testa da una punizione laterale, col pallone che si perde alto sul fondo di poco. Al 15’ numero di Capelloni sulla linea di fondo campo, pallone in mezzo per Previtali che non riesce a concludere, sul rimpallo arriva di gran carriera Viscardi ma spara alto. Ancora Venezia al 21’ con Zuanti, che si presenta a tu per tu con Meleddu ma è strepitoso il riflesso del portiere bresciano. Al 26’ Massussi va al tiro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, parata a terra. Al 29’ Farina ancora pericolosa sulla fascia destra, cross basso e arretrato per l’accorrente Massussi che però ciabatta il tiro. Al 36’ Venezia vicino al vantaggio con Camilli che per un soffio non trova l’impatto col pallone. La ripresa si apre con la sostituzione di Viscardi, ammonita, per Verzeletti e al 60’ ancora un intervento strepitoso di Meleddu sempre su Zuanti, dopo che questa era riuscita a superare Brevi. Al 62’ il Venezia sbaglia l’uscita palla al piede, ma Brayda non trova potenza e angolazione alla sua conclusione. Al 19’ Capelloni apre per Massussi che va al tiro, ma è brava Pinel ad opporsi con i piedi. Col passare dei minuti il Brescia prende sempre più campo e il Venezia si chiude a riccio nei propri trenta metri con il preciso intento di ripartire in contropiede: al 76’ Pasquali, subentrata a Brayda, lancia Pedemonti che pochi minuti prima era entrata al posto di Belussi: bella conclusione di destro ma ancora pronta la risposta di Pinel. All’83’ ripartenza pericolosa del Venezia con Tosatto che però tira centrale senza creare problemi a Meleddu. L’ultimo sussulto della partita è ancora di marca bresciana: al 91’ cross di Algisi, subentrata a Capelloni, e Pedemonti in spaccata non riesce a deviare verso la porta.
Finisce così, con un pari accolto con grandi festeggiamenti dalle ospiti e viceversa con grande delusione dalle Leonesse: le vittorie di Vicenza e Brixen Obi fanno scivolare le biancoblu in terza posizione in classifica e l’imperativo e ritornare a fare punti e soprattutto
gol già dalla settimana prossima in casa del San Paolo Modena.

LE INTERVISTE – «Un pareggio che tutto sommato rispecchia l’andamento della partita – il commento di mister Simone Bragantiniperché il Venezia ha preparato la gara evidentemente tarato su di noi. Hanno giocato sulle nostre posizioni, cercando costantemente gli uno contro uno e quindi abbiamo fatto un po’ fatica a trovare le distanze giuste in campo. Abbiamo sbagliato tante scelte tecniche ed eravamo tanto lunghe in campo e posizionate male, non c’era la cattiveria giusta nel mantenere il possesso palla e ne abbiamo persi davvero tantissimi quando invece le nostre caratteristiche non sono quelle. Nella ripresa siamo andate meglio dal punto di vista del predominio, ma in generale sono rammaricato perché vorrei vedere un po’ più di cattiveria agonistica. Il punto me lo tengo comunque stretto perché la prestazione collettiva è stata buona, però dobbiamo pensare che se vogliamo arrivare in alto c’è da mettere il piede sull’acceleratore sempre». Nota positiva di giornata comunque ancora una volta il Brescia ha tenuto inviolata la propria porta: «Difensivamente abbiamo fatto bene, Locatelli è tornata dall’infortunio e ha dato subito prova di stare bene, come le altre; Meleddu oggi ha dimostrato che c’è. Le loro ripartenze ci stavano dal punto di vista tattico perché loro ci puntano molto su questa situazione di gioco, però noi siamo mancate nelle scelte. Forse eravamo poco tranquille, ma dobbiamo essere più consapevoli del nostro valore».
Giulia Meleddu oggi è stata grande protagonista tra i pali con tre interventi di assoluto valore: «Sono contenta, dopo diverse partite in cui sono stata spettatrice o poco più, oggi ho dato il mio contributo per la squadra. Sono comunque amareggiata, perché pareggiare una partita contro un’avversaria che al fischio finale festeggia mi dà fastidio perché significa che noi siamo un gradino sopra». Guardando alla prestazione personale, il valore di un portiere si vede in quelle poche occasioni in cui viene chiamata in causa e oggi tutte le qualità di Meleddu si sono viste: «Sì, mi sto allenando bene. Grazie ovviamente a mister Valnegri, poi quando posso essere utile alla squadra mi faccio trovare pronta». Anche oggi, però, a un centinaio di metri di distanza, tante occasioni da gol fallite: «Non credo molto al destino, nel senso che non può andare sempre come la scorsa settimana ad Isera, quindi è chiaro che a noi è mancato qualcosa oggi. Però ripeto, l’amarezza più grande è vedere festeggiare il Venezia per uno 0-0 mentre a noi ovviamente questo risultato non andava bene, quindi potevamo fare di più».
Tra le più positive ancora una volta in mezzo al campo Laura Ghisi: «Penso che sia stata una partita abbastanza combattuta. Tutte abbiamo provato a lottare su ogni pallone e fino alla fine abbiamo cercato la rete del vantaggio. Sapevamo che il Venezia era una squadra abbastanza difficile da affrontare, siamo molto dispiaciute per questo pareggio però per migliorare dobbiamo passare anche da queste partite. Indubbiamente dobbiamo essere più concrete sotto porta perché abbiamo sbagliato tanti gol». Forse è questo l’aspetto su cui si deve lavorare di più in settimana: «Penso di sì perché fare 14 gol all’Oristano aiuta ma fino ad un certo punto. Sono le gare come quella di oggi in cui dobbiamo essere brave a buttarla dentro. A Isera è stata una partita diversa, difficile più che altro per il campo ma non possiamo neanche considerarla una scusante. Oggi dovevamo segnare e purtroppo non ci siamo riuscite quindi dobbiamo lavorare molto su questo». Prossima settimana si va in casa del San Paolo Modena con quali prospettive? «Più cattiveria e più determinazione, questo senza dubbio. Cercheremo di chiuderla fin dai primi minuti trovando quel gol che oggi ci è mancato».

BRESCIA: Meleddu, Belussi (66’ Pedemonti), Massussi (73’ Bocchi), Ghisi, Locatelli, Brevi, Brayda (63’ Pasquali), Previtali, Farina, Capelloni (84’ Algisi), Viscardi (45’ Verzeletti). A disp: Cancarini, Madaschi, Magri, Fodri. All: Bragantini.
VENEZIA: Pinel, Sabbadin, Zuanti, Camilli (75’ Roncato), Marangon (59’ Quaglio), Baldassin, Tasso (78’ Tosatto), Bellemo, Ruggiero, Dal Ben, Zandomenichi. A disp: Berna, Casarin, Bortolato, Celegato. All: De Bortoli.
ARBITRO: Maccorin di Pordenone.
NOTE: Ammonita Viscardi.

Cristiana Girelli : “Una vecchia signora sa quando indossare il suo vestito migliore”

Con una vittoria convincente la Juventus Women si aggiudica la prima Supercoppa Italiana  della propria storia. Nella cornice dello stadio Manuzzi di Cesena le reti di Cristiana Girelli e Andrea Staskova condannanno la Fiorentina e sigillano una prestazione quasi perfetta. Una vittoria che ha portato: entusiasmo, motivazioni ed emozioni che le protagoniste della partita hanno condiviso sui loro profili Facebook:

Sara Gama:

“Questo trofeo ci mancava. Orgogliose di aver portato la prima #SupercoppaFemminile a Torino!”   🏆 #FinoAllaFine #JuventusFiorentina #LiveAhead

Cristiana Girelli:

“Una vecchia signora sa quando indossare il suo vestito migliore per arrivare pronta ad un appuntamento importante.
Una vecchia signora lo sa che la moda passa, ma lo stile resta.

La Supercoppa per la prima volta nella sua storia è bianconera!”  😍🖤
#finoallafine #forzajuventus #supercoppa2019 #cg10

Credit Photo:Pagina Facebook Cristiana Girelli

Alex Morgan : “Non vedo l’ora di incontrare la mia bambina”.

Soprannominata Baby Horse per il suo stile di corsa, Alex Morgan è probabilmente la giocatrice di maggior rilievo del panorama mondiale. Una fama raggiunta principalmente sul campo da gioco dove ha  conquistato numerosi trofei sia con la maglia della nazionale che con quella di club sia americani che europei. Tuttavia le sue attività promozionali fuori dal campo non sono da meno:riviste, campagne promozionali e show televisivi non fanno che accrescere la sua immagine e adesso un nuovo successo anche nella vita privata, diventerà mamma ad aprile 2020. Pochi giorni fa a dare l’annuncio è stato il marito della giocatrice californiana, il calciatore Servando Carrasco, ha infatti pubblicato sul suo profilo Instagram una foto con la didascalia: “Non vedo l’ora di incontrare la mia bambina”.

Subito dopo anche la due volte campionessa del mondo e oro olimpico ha confermato la notizia con un post su suo profilo Instagram:

“ We are already in love and we haven’t even met her yet. Newest member of the Carrasco family, coming soon.”

📸 // @hanaasano

Credit Photo:Pagina Facebook Alex Morgan

 

 

Le bianconere vincono la prima Supercoppa della loro storia; migliore in campo: Cristiana Girelli

La Juventus vince la Supercoppa italiana e vince il primo trofeo stagionale nei confronti di una Fiorentina Women’s mai doma ma decimata degli infortuni.
Al Manuzzi di Cesena decidono le reti al 12′ di Cristiana Girelli, arrivata a sei reti in stagione, e al 92′ di Andrea Stašková. Partita con poca storia: le ragazze viola non sono praticamente mai riuscite ad impensierire Laura Giuliani, portiere bianconero.


JUVENTUS WOMEN
La formazione di Rita Guarino arriva a Cesena forte del primo posto in campionato e dell’eccellente stato di forma delle ragazze. Le bianconere schierano il classico 4-3-3 con Aluko in attacco a sostituire la lungodegente Barbara Bonansea. Le marcature sono dell’attaccante della nazionale Cristiana Girelli e dell’attaccante ceca Andrea Stašková. La Juventus Women vince così il primo trofeo stagionale e insegue il sogno del terzo scudetto consecutivo

Laura Giuliani 6.5: Pochissimi i pericoli corsi dal portiere della Nazionale che si fa comunque trovare pronta e attenta

Tuija Hyyrynen 6: svolge il suo compito con attenzione

Sara Gama 7: Insuperabile! Le ragazze di Cincotta sbattono sempre contro di lei

Linda Sembrant 7: Come la collega oggi sembrava impossibile passarla

Lisa Boattin 6.5: Completa un positivo reparto difensivo

Sofie Junge Pedersen 7: E’ un pericolo costante per le viola, a centrocampo svolge il suo incarico in modo impeccabile

Aurora Galli 7.5: Le qualità non si discutono, il centrocampo è suo

Martina Rosucci 6.5: Gara positiva, cala un po’ prima della sostituzione                        (dal 58′) Maria Alves 6.5: Entra e sostituisce bene la compagna Rosucci

Eniola Aluko 7: Con lei in campo, Barbara Bonansea può recuperare tranquillamente        (dall’86’) Andrea Stašková 7: Entra, segna il raddoppio e regala la Supercoppa alla Juventus

Cristiana Girelli 7.5: Segna il goal dell’1-0 quasi subito e mette la gara in discesa per la compagne

Valentina Cernoia 6.5: Un pericolo costante sulla fascia                                                  (dal 77′) Arianna Caruso 6: Entra senza paura negli ultimi minuti di gioco

Rita Guarino 8: Partita perfetta per le sue ragazze. Azzecca anche i cambi e porta al successo la sua Juventus


FIORENTINA WOMEN’S
Nulla da fare stavolta per Antonio Cincotta e le sue ragazze. Non riesce alle ragazze viola il doppio miracolo in Supercoppa, concedendo così alle bianconere di vendicare la sconfitta dell’anno scorso a La Spezia. Cincotta può però reclamare contro la sfortuna che si è abbattuta sulle sue ragazze. Anche se il tecnico ha recuperato Ilaria Mauro, che non è ancora al meglio, deve però fare i conti ancora con l’assenza di Lana Clelland e con la botta subita in settimana a Lisa De Vanna

Stephanie Ohrstrom 6.5: Evita più volte il raddoppio ma deve arrendersi a Stašková , incolpevole

Valery Vigilucci 5: Sulla sua fascia la Juve crea troppi pericoli

Laura Agard 5.5: Parte bene ma si perde col tempo, colpevole sul secondo goal

Janni Arnth 5: Non riesce a evitare il tracollo. Dalle sue parti si passa facile

Alice Tortelli 5.5: Sicuramente la meno peggio, ma anche lei non regge l’assalto bianconero (dal 68′) Davina Philtjens 5.5: Entra per provare qualche ripartenza ma stecca

Alia Guagni 6: Unica sempre a lottare. Prova a fermare Aluko e Rosucci faticando. Non in forma ma sicuramente la migliore in difesa

Greta Adami 5: Spettatrice non pagante, Cincotta la rimuove dal campo a fine primo tempo (dal 45′) Ilaria Mauro 6: Ancora fuori forma ma il suo ingresso consente alla squadra di salire leggermente. Sfiora il goal al 94′

Alice Parisi 6: Nel primo tempo regge il centrocampo viola nonostante la superiorità tecnica delle avversarie. Nella ripresa cala vistosamente

Stephanie Breitner 6: Lotta molto a centrocampo la tedesca ma anche lei non riesce ad imporsi più di tanto

Tatiana Bonetti 5: Partita disastrosa per l’attaccante viola, completamente annullata dalla difesa bianconera (dal 53′) Lisa De Vanna 5.5: Entra ma è in condizione precarie per la botta subita in settimana. Sfiora il goal sul finale di partita

Frederikke Thøgersen 5.5: Elegante palla al piede ma poco concludente. La danese ancora non si sblocca

Antonio Cincotta 5: Il tecnico cambia modulo ma non sopisce l’effetto sperato. Azzecca i cambi in attacco ma le sue atlete non sono al massimo delle condizioni.

 

 

SUPER Juventus Women!

La Juventus porta a casa il primo trofeo della stagione: batte la Fiorentina 2-0 e alza la Supercoppa Italiana. Le firme sono di Cristiana Girelli e Andrea Staskova.

LA GARA

Dopo pochi minuti è già chiaro che Juve sia arrivata a Cesena. Famelica, concentrata, con un solo obiettivo: vincere la Supercoppa. Le bianconere prendono in mano la partita, la conducono e poi la indirizzano con la solita Cristiana Girelli. La numero 10 bianconera al 3′ sfiora il gol di testa, poi, al 12′, sblocca la gara. Azione meravigliosa avviata da Galli, velo di Cernoia e Girelli non sbaglia. Mai.

Il gol non addormenta Cristiana e compagne, che restano all’attacco. Pedersen sfiora il raddoppio di testa e la Fiorentina non riesce mai a ribellarsi alla superiorità bianconera. Anche perché quando le viola cercano di rendersi pericolose, vengono immediatamente fermate. Pedersen, Gama e Sembrant formano un muro che non ha crepe.

Dagli spogliatoi esce una Fiorentina più agguerrita, ma in realtà è la Juve a mancare il raddoppio per questione di centimetri. Aluko viene fermata dal palo, poi Rosucci, dopo aver condotto la ripartenza, non trova lo specchio della porta.

Il copione non cambia nemmeno con lo scorrere dei minuti. Le bianconere allungano la lista di occasioni non sfruttate, tra spunti di Maria Alves, un colpo di testa da ottima posizione di Sembrant e il tentativo di Caruso su punizione. La Fiorentina si va vedere solo con uno spunto di Mauro, ben neutralizzato dalla difesa juventina.

Il dominio delle ragazze di coach Guarino trova legittimazione anche nel risultato in pieno recupero. Azione orchestrata dalle subentrate: Caruso imbecca Staskova, che fa 2-0 e fa partire la festa. La Supercoppa è bianconera. Le ragazze, in patria, ora hanno vinto tutto.

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