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Serie B: il nuovo allenatore è Diego Zuccher

La Fortitudo Mozzecane ha affidato le redini della Prima Squadra all’allenatore Diego Zuccher. Dopo un percorso da preparatore atletico nel Bardolino Verona e cinque anni da responsabile della Scuola Calcio dell’Hellas Verona, Zuccher ha intrapreso definitivamente la strada del calcio femminile rispondendo alla chiamata del ChievoValpo, dove ha trascorso quattro anni, prima come preparatore e poi come allenatore dopo aver conseguito il patentino di allenatore. L’entusiasmo e la voglia di fare bene non mancano come racconta in esclusiva:

Sei contento di aver firmato per la Fortitudo e cosa ti ha spinto ad accettare l’incarico?

Sono molto contento della scelta. Mi ha convinto il progetto e soprattutto l’organizzazione, la serietà e la passione che ho visto nell’ambiente, in primis da parte del presidente Boni e di Bragantini. Mi è sembrata una società sana che ha le idee chiare su cosa vuole fare.

Cosa ne pensi dei nuovi sviluppi societari?

Quando mi sono accordato con la società non eravamo ancora a conoscenza di questa situazione. Si tratta di un qualcosa in più che ha dato ulteriore entusiasmo e una spinta maggiore nel fare bene. È un’opportunità importante da sfruttare. Avere l’appoggio di una società come il Chievo dà sempre qualcosa in più a livello di immagine, esperienza e professionalità.

Conosci già qualche giocatrice della rosa? Hai già parlato con qualcuna di loro?

Le ragazze le conoscevo solo da avversarie e non personalmente. Adesso, con i vari incontri che sto facendo assieme a Valeriano, le sto conoscendo e mi sto rendendo conto che molte giocatrici che mister Bragantini aveva a disposizione lo scorso anno non erano solo delle brave calciatrici ma anche delle splendide persone e questo è sicuramente un aspetto importante.

Che obiettivi ti sei prefissato per la stagione 2019/20?

Stiamo formando la rosa, cercando di mantenere l’ossatura dello scorso anno integrando la rosa con alcuni innesti che possano andare a colmare le lacune presenti in alcuni ruoli. Il nostro intento è quello di fare un campionato di alta classifica cercando di migliorare la posizione dello scorso anno.

Chi avrai nel tuo staff?

Il preparatore dei portieri sarà Valerio Filippi mentre Il mio vice sarà Mattia Pasotto, un grande professionista ed esperto dei settori giovanili e dell’analisi delle situazioni di gioco. Un ragazzo giovane, serio ed affidabile e di grande competenza nonostante la giovane età. Sarà al mio fianco per il terzo anno e devo dire che assieme ci troviamo bene e condividiamo molte idee riguardo al gioco.

Credit Photo: Fortitudo Mozzecane Calcio Femminile

Rinnovo per De Vincentiis !

Anche Alisia De Vincentiis resta a disposizione di mister Di Camillo. La società neroverde comunica che il difensore, classe ’03 disputerà la stagione 2019/20 con il Chieti Calcio Femminile. In bocca al lupo!

I numeri di FIFA Women’s World Cup 2019

FIFA Women’s World Cup France 2019 è giunta al termine vedendo trionfare gli Stati Uniti, ma soprattutto stimolando una grande attenzione media, nuovi fans, la scoperta di nuove giocatrici su tutto il panorama Mondiale e nuovi record da battere:

Con la quarta stella conquistata e quindi la quarta FWWC conquistata, gli Stati Uniti riscrivono la storia:

  • 26 goal realizzati (record)
  • 17 partite da non sconfitte, di cui 12 vittorie consecutive
  • Jill Ellis è il primo coach a vincere 2 FIFA Women’s World Cup
  • Megan Rapinoe è la prima giocatrice a segnare più goal nelle fasi eliminatorie, inoltre la giocatrice più anziana a segnare un goal in una finale (il record precedente era detenuto dalla compagna Carli Lloyd)
  • Tobin Heath, Ali Krieger, Megan Rapinoe, Alex Morgan e Carli Lloyd giocano 3 finali di FWWC, raggiungendo il record della calciatrice tedesca Birgit Prinz
  • Alex Morgan è la prima calciatrice a segnare un goal in FWWC nel giorno del suo compleanno, questo nel match di semifinale contro l’Inghilterra. Inoltre segna in 2 semifinali di FWWC, eguagliando Bettina Wiegmann e Josephine Oqvist

Certamente non tutto riguarda gli Stati Uniti:

  • 7 squadre Europee raggiungono i quarti, per la prima volta senza nessuna squadra Asiatica
  • Olanda vs Svezia è la prima semifinale storica decisa ai supplementari
  • Argentina è la prima squadra a rimontare 3 goal in una FWWC facendo punti, questo contro la Scozia riportando un pareggio di 3-3 dopo essere stata sotto 3-0 fino al 74′
  • Aurora Galli è la seconda giocatrice a segnare 3 goal entrando dalla panchina (Lisa De Vanna fece lo stesso nel 2007)

Lena Goeßling si ritira dal calcio femminile internazionale

Giocatrice di grande fama, nella scorsa stagione al Wolfsburg come centrocampista e icona del calcio tedesco, all’età di 33 anni Lena Goeßling decide di ritirarsi dal panorama del calcio internazionale delle Nazionali.
L’atleta ha comunicato con una chiamata telefonica al coach Martina Voss-Tecklenburg la decisione:

“Ho informato il coach che non sono più disponibile per la Nazionale della Germania. É qualcosa che avevo già nella mente durante la World Cup. Era importante per me che finissi la mia carriera alle mie condizioni. Penso che sia il momento giusto. Il mio unico pensiero ora è sul mio Club. Ho vissuto così tanti incredibili momenti con la Nazionale e sono grata di averne fatto parte”

Nata a Bielefeld, debutta con la maglia della Nazionale Tedesca il 28 marzo 2008 contro la Cina, dove nella sua carriera con la Nazionale segna 10 goal e vince 106 partite. Parte della squadra che vince l’Oro Olimpico a Rio 2016, oltre che vincitrice dell’Europeo 2013.

“Ho un grande rispetto per la decisione di Lena. Ha sempre dato tutto per questa squadra ed è stata un modello per le giocatrici sia dentro che fuori dal campo. Nonostante Lena non ha giocato molti minuti alla World Cup in Francia, è stata leader e di supporto per le su compagna in maniera esemplare. La sua mentalità è fantastica e la sua figura di gran carattere” commenta l’allenatrice Martina Voss-Tecklenburg sull’addio della calciatrice.

Credit Photo: Pagina Instagram di @lena_goessling

Nell’estate del calcio femminile Ravenna Women è già pronta a crescere

Il calcio femminile, grazie anche all’inaspettata affermazione della nazionale ai Mondiali di Francia, è sotto la lente di tutti i media Nazionali, riscuotendo un seguito e un successo senza precedenti. Abbiamo colto questo momento positivo per fare il punto della situazione con il presidente del Ravenna Women, Samuel Gasperoni.

“Ci troviamo senza dubbio difronte a un trend in forte crescita, sul quale Ravenna crede fortemente dimostrandolo già dalla scorsa stagione e manifestando, alla luce dei fatti, anche una certa lungimiranza. Nel 2012, infatti, quando fu costituita l’Associazione Ravenna FC alla Ca’ del Pino nella quale si posero le basi per la rinascita del calcio ravennate, ci si era già posti come obiettivo anche la costituzione di una squadra femminile giallorossa. Lo scorso anno, successivamente al primo in Serie C, è stata creata un’affiliazione con il San Zaccaria poi nel settembre 2018, differenziandoci dalle realtà che partecipano al relativo campionato, si è deciso di investire su questa attività. Abbiamo pertanto creato una new-co, dove il Ravenna FC guida e decide avvalendosi di una company dedicata allo sviluppo del calcio femminile.”

Con ogni probabilità il Ravenna è l’unica squadra in serie C ad avere intrapreso un progetto interno inerente al calcio femminile, confrontandosi con realtà del calibro di Inter, Empoli e Lazio. Cosa ne è uscito da questo confronto?
“Dal punto di vista tecnico, strutturale e organizzativo l’Inter ha certamente dimostrato di essere una squadra senza rivali, ma in merito a tutte le altre situazioni il campo ha dimostrato che la rosa non era da meno rispetto a nessun altro. Considerando che siamo al primo anno di gestione e che siamo entrati in corsa tra settembre e novembre, possiamo affermare di aver raggiunto un risultato al di sopra delle nostre aspettative. È da questo concetto che dobbiamo partire per tendere, come il maschile, a essere una realtà di riferimento impegnandoci a crescere su tutti i punti di vista. Il nostro spirito motivazionale non si basa esclusivamente sui risultati sportivi, pur essendo uno dei primi elementi per cui si viene giudicati dalle persone, ma anche su una buona ed efficiente coesione organizzativa. Analizzando anche le esperienze estere, le realtà che riscuotono maggior successo sono quelle attente all’ aspetto didattico, fisico e ai bisogni educativi. È su questi elementi fondamentali per una crescita “sana”, che nasce il nostro progetto. È giusto ricordare che nonostante le difficoltà riscontrate, questo è stato il primo anno in cui si è creata una squadra Under 12 e Under 15. Abbiamo posto delle basi importanti nella costruzione di quello che deve essere il nostro futuro, partire da ragazze locali che possano crescere e ambire alla prima squadra: un concetto in linea con l’Academy maschile.“

Quali sono i piani di sviluppo futuri per Ravenna Women?
“Si parte da due cardini: il consolidamento del settore giovanile e lo sviluppo organizzativo. Abbiamo investito sulla grande professionalità ed esperienza del DG Elio Sollima e di Alessandra Ghirardelli che seppur alla prima esperienza in questo ruolo, ha alle spalle vent’ anni di calcio femminile come giocatrice e conoscitrice del settore. È stato organizzato un Open Day allo stadio Benelli per le ragazze che vorranno intraprendere questa disciplina e anche in questa occasione abbiamo avuto riscontri entusiasmanti dimostrati dalle ottanta partecipanti. Miriamo a radicarci sul territorio, ma è necessario avere i campi e le strutture adeguate per accogliere le numerose domande pervenuteci dalle giovani atlete. Non escludiamo che, per una questione logistica e soprattutto pensando alle più giovani, si necessiti di una struttura anche in città che possa fungere da fulcro per la nostra attività.”

Credit Photo: http://www.ravennafc.it/

Spagna, pronti 20 milioni di euro: calcio femminile avanti tutta!

Il sì di RFEF, federazioni, imprese e UEFA

L’annuncio è arrivato da Andreu Camps, il Segretario Generale della Federcalcio spagnola (RFEF), durante l’incontro con i club della Prima Divisione: la RFEF investirà più di 20 milioni di euro nel calcio femminile per la stagione 2019/2020. A quella cifra, poi, si aggiungerebbero i fondi già stanziati da parte delle federazioni territoriali che lavorano con l’istituzione che dirige il calcio spagnolo.

Nemmeno le imprese si tirano indietro: una su tutte l’americana Stanley Black & Decker, che versa ogni anno qualcosa come 4 milioni di dollari per avere il proprio logo sulle maglie del Barcelona Femení. Un contributo grazie al quale la squadra è riuscita a realizzare un profitto e ad aumentare gli stipendi per le calciatrici migliori (pare del 70% circa).

Infine anche la UEFA ha deciso di concedere al calcio femminile spagnolo lo spazio che merita, sulla nuova piattaforma OTT di sua proprietà. Esito, ha spiegato Camps, della negoziazione condotta dal Presidente della RFEF Luis Rubiales, in seguito alla quale la UEFA ha scelto, tra tutte le europee, proprio questa competizione per la trasmissione fuori dall’Europa, a livello internazionale.
La ciliegina sulla torta: la presentazione ufficiale, durante quello stesso incontro, del nuovo direttore del calcio femminile, Iñaki Mikeo, pronto ad affrontare questa sfida con la sua vasta esperienza professionale.

Un nuovo modello

Di fronte ai club e in presenza del Presidente della Commissione Calcio Femminile Rafa del Amo, è stato di fatto presentato il nuovo modello di calcio femminile: non solo traguardi economici ma anche una promessa di maggior visibilità. Sull’onda del seguitissimo Mondiale, infatti, e tenendo presenti numeri significativi come quelli del match tra Atlético Madrid e FC Barcellona, che a marzo 2019 ha registrato oltre 60.000 presenze, si è deciso per la trasmissione di tutte le partite della Liga femminile in diretta televisiva sui maggiori canali pubblici o su canali specifici, o in streaming. Saranno inoltre visibili in diretta anche tre partite al giorno della Seconda Divisione Pro. Il nuovo modello di competizione vede infatti la compresenza di una First Division Pro e una Second Division Pro; ciò che fino ad ora portava il nome di Second Division diventa 1st National.

Quindi alla ricetta perfetta per un calcio donne degno delle sportive professioniste che vi partecipano, si aggiungono finalmente i due indispensabili ingredienti: un più adeguato compenso economico e un palcoscenico che renda giustizia alla professionalità di queste atlete. Aumentata, ma lontanissima da quella degli uomini, anche la diaria per le calciatrici della nazionale spagnola: le ragazze de La Roja arriverebbero a percepire, secondo i piani, poco più di 130 dollari al giorno.

La Spagna è stata sì fermata sul suo cammino mondiale ma, con queste intenzioni, prosegue senza dubbio a testa alta.

Photo credits: rfef.es

Ufficiale: Flora Bonafini Club Manager e Antonella Formisano DS dell’Hellas Verona Women

Verona – Con l’inizio della stagione sportiva 2019/20 l’Hellas Verona Women comunica di aver affidato il ruolo di Club Manager a Flora Bonafini e il ruolo di Direttore Sportivo ad Antonella Formisano.

Contestualmente si informa che Daniele Signori entrerà a far parte del Settore Giovanile gialloblù.

Il presidente dell’Hellas Verona FC Maurizio Setti, il presidente onorario dell’Hellas Verona Women Sergio Guidotti e tutto il club danno loro il benvenuto, con l’augurio di un buon lavoro per l’anno appena iniziato.

A margine della firma queste le dichiarazioni del nuovo Club Manager Flora Bonafini a hellasverona.it: «I miei ringraziamenti vanno al club e a Francesco Barresi, con cui nelle scorse settimane abbiamo subito trovato una buona intesa e una comune visione d’intenti. Ora c’è da lavorare molto per cercare di costruire una squadra valida e di organizzare al meglio la prossima stagione di tutto il settore femminile, il tempo ci farà conoscere i risultati».

«Ringrazio la società per la possibilità che mi sta dando di continuare a fare il lavoro che ho svolto in questi anni – ha dichiarato il nuovo DS Antonella FormisanoIl mio primo obiettivo è quello di far capire a tutti che bisogna essere una squadra unita, dai dirigenti agli staff e alle calciatrici, perché l’unico scopo sarà raggiungere ciò che ci siamo prefissati e per farlo dovremo essere un ‘Noi’. Una sola società a Verona? Permetterà di aumentare i numeri e anche questo fa sì che si possa lavorare con più attenzione alla qualità. La prossima stagione? Stiamo lavorando con grande cura per formare la Prima squadra, la Primavera e tutte le altre squadre, cercando di scegliere staff preparati che possano valorizzare le nostre ragazze al meglio»

Credit Photo: Hellas Verona Women

Buona fortuna, Lianne e Ashley!

Una stagione dopo il loro arrivo in bianconero, Lianne Sanderson e Ashley Nickseparano le loro strade da quella della Juventus.

Le due giocatrici non proseguiranno la loro avventura con la maglia delle Juventus Women: maglia con cui, nel giro di poche settimane, hanno festeggiato lo Scudetto e la vittoria della Coppa Italia.

La Juventus ringrazia di cuore l’attaccante e la centrocampista per questa stagione vissuta insieme, e augura ogni fortuna per il prosieguo delle loro carriere.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

È mercato anche per le Women’s: Öhrström in dubbio, due addii, altri tre acquisti in arrivo

Su La Nazione si fa il punto sul mercato della Fiorentina Women’s. Le uniche partenze certe dovrebbe essere quelle del difensore Jaques e dell’attaccante Kongouli, con Öhrström ancora in dubbio. In entrata è stato ufficializzato l’acquisto della centrocampista danese Thøgersen dal Fortuna Hjørring, società dalla quale potrebbe arrivare anche la centrocampista statunitense Janelle Cordia. Molto vicina anche Paloma Lazaro, attaccante spagnola della Pink Bari, così come è a un passo l’arrivo di Marta Mascarello, altra centrocampista, dal Tavagnacco.

Credit Photo: Lisa Guglielmi, LivePhotoSport

Giorgia Spinelli: ” E’ un onore essere il capitano di questa squadra”

Giorgia Spinelli, classe 1994, ha scelto di andare a giocare in Francia, nello Stade de Reims, società che militava nel secondo campionato nazionale femminile francese, la Division 2 ora neo promossa in Divison 1.

Giorgia è cresciuta nelle giovanili dell’Atalanta, per poi passare al Mozzanica, società con la quale ha esordito giovanissima in Serie A. Nel 2015 si trasferisce a Milano per giocare due stagione nell’Inter femminile. Nell’estate del 2017 la decisione di accettare l’offerta del club francese.  In Nazionale ha vestito le maglie di tutte le selezioni giovanili (U17, U19 e U23) ed è stata convocata anche nella Maggiore sotto la guida del tecnico Cabrini.

L’abbiamo contatta per un’ intervista:

Ricordi il tuo esordio in Nazionale?
“Il mio esordio in nazionale è stato con la nazionale under 17 perche quando ero piccola non esisteva ancora l’under 16 anche se quello che ricordo maggiormente è l’esordio con la nazionale maggiore il 14 Dicembre del 2016 contro il Brasile in casa loro, è stata un’emozione unica, il sogno che avevo fin da bambina.”

Il tuo mito calcistico?
“Diciamo che come riferimento ho Javier Zanetti per quanto riguarda il calcio maschile perché è una persona fantastica, prima di essere un grande giocatore, ho avuto la fortuna di conoscerlo bene quando ero nell’Inter femminile, ed è davvero speciale; nel calcio femminile invece mi piace molto Wendie Renard del Lione.”

Quali allenatori nella tua carriera ti hanno dato di più e quali invece di meno?
“Pendo che ogni allenatore ha contribuito in maniera positiva alla mia cresciata calcistica e personale, ognuno/a di loro mi ha lasciato qualcosa che mi ha permesso di arrivare dove sono adesso.”

La volta in cui sei stata più felice e quella in cui ti sei sentita a terra?
“Sicuramente ci sono vari momenti in cui sono stata felice, tralasciando l’esordio in nazionale maggiore penso che uno dei momenti più importanti della mia carriera è stata la vittoria del campionato di seconda divisione questa stagione che ci permetterà di  giocare in prima divisone il prossimo anno, nell’élite del calcio femminile.
Il momento più brutto è stato durante l’anno all’Atalanta Mozzanica dove mi sono gravemente infortunata alla caviglia e sono stata lontana dal campo per parecchi mesi, ero giovane, a soli 17 anni ed è stato davvero difficile superare quel momento.”

Descrivi quella che secondo te è una tua qualità e quale un tuo difetto.
“Penso che una delle mie qualità sia il gioco aereo e il gioco lungo, devo migliorare un pò dal punto di vista della velocità di reazione, non è mai facile giudicarsi.”

Cosa ne pensi del mondiale appena terminato?
“Le ragazze al mondiale hanno fatto un percorso incredibile, partivamo da sfavorite e siamo state la sorpresa, hanno fatto  appassionare tanta gente al calcio femminile e penso che sia la vittoria più grande.”

Cosa ti aspetti dalle universiadi?
“Dopo il mondiale l’attenzione è puntata su di noi, era un mio obiettivo nel caso non avessi partecipato al mondiale ed è un onore essere il capitano di questa squadra alle Universiadi, è la prima volta che partecipiamo come calcio femminile e abbiamo voglia di fare bene, avevamo un girone di fuoco con Stati Uniti e Giappone ma l’abbiamo superato con grande determinazione e spirito di gruppo, stasera giochiamo i quarti di finale contro la Corea del Nord e anche se sarà dura vogliamo stupire tutti e passare  il turno, per il resto si respira davvero un clima olimpico, la cerimonia al San Paolo è stata davvero emozionante, una serata indimenticabile.”

Come sarà il futuro per il calcio femminile in Italia?
“Penso che il futuro per il calcio femminile in Italia sarà roseo, anche grazie al mondiale ora le bambine possono sognare di fare le calciatrici, le squadre maschili si stanno sempre di più avvicinando al calcio femminile ed è un bene per la crescita di tutto il movimento.”

Ringraziamo Giorgia Spinelli per la disponibilità

 

Credit Photo: Pagina Facebook

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