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Kenneth Heiner-Moller, coach Canada: “Sono deluso per il risultato, ma non per la performance. Sono orgoglioso di questa squadra”.

Il Canada di Kenneth Heiner-Moller viene eliminato per 1-0 dalla Svezia. Queste le parole del coach canadese nella conferenza stampa post-partita:
“Abbiamo sbagliato quella che contava. Tutto quello che poteva andare storto nella partita è successo. La storia del calcio femminile era a nostro favore e ci stavamo avvicinando sempre di più. Purtroppo i nostri passaggi finali non hanno funzionato. Pensavo che sarebbe arrivato il gol ma non è stato così. Sono deluso per il risultato, ma non per la performance. Sono orgoglioso di questa squadra”.

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

Alain Djeumfa, coach Camerun: “Dobbiamo migliorare il gioco”

Alain Djeumfa, allenatore del Camerun dopo l’eliminazione ai gironi della nazionale Camerunense:
“Forse è un pò troppo presto per tirare le somme: voglio vedere i lati positivi e i lati negativi di questo viaggio, che ci hanno impedito di accedere agli ottavi. Stiamo cercando di lavorare su tutto questo per i prossimi tornei e cercare di migliorare il nostro gioco nel complesso, per potercela giocare al meglio la prossima volta.”

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

Peter Gerhardsson, coach Svezia: “Ci sono stati molti gesti eroici verso la fine della partita”

La Svezia vola ai quarti di finale della FIFA Women’s World Cup. Queste le parole del coach svedese Peter Gerhardsson nella conferenza stampa post-partita:
“In generale, sono molto orgoglioso delle mie calciatrici. C’è stato un grande coraggio nel cercare di uscire dalle situazioni, e ho sentito che l’abbiamo fatto in maniera positiva. Il passaggio di Kosovare, la fermezza di Stina, la parata di Hedvig, ci sono stati molti gesti eroici verso la fine della partita”.

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

Che stagione per il movimento Juventus Women!

«Splendida e appagante dei sacrifici fatti». Così Stefano Braghin, Head of Juventus Women, ha definito l’annata del movimento femminile bianconero, che ieri, con la vittoria del campionato da parte dell’Under 15, ha coronato una stagione di successi a tutto campo, tra prima squadra e settore giovanile: le Juventus Women hanno centrato il double, Scudetto più Coppa Italia, dopo il Tricolore dell’anno scorso alla prima assoluta, l’Under 19 ha vinto la prima edizione della Women’s Cup al Trofeo di Viareggio, l’Under 17 si è laureata Campione d’Italia battendo l’Inter in finale, e, appunto, ieri l’Under 15 ha vinto lo Scudetto di categoria. Il tutto – per rendere ancor meglio l’idea dell’impresa – è stato raggiunto al secondo anno di vita del movimento Juventus Women. Successi che però non si limitano solo ai trofei raccolti in bacheca, ma si inseriscono in un discorso più ampio di crescita delle ragazze e sviluppo del calcio femminile.

«E’ una grandissima soddisfazione per tutto il settore femminile. – ha commentato ai nostri microfoni Stefano Braghin – Aver collezionato così tanti traguardi al secondo anno di vita va anche oltre le nostre aspettative, ma significa che tutti hanno lavorato veramente bene».

Il segreto? Si trova in due concetti chiave: unità e armonia.

«Abbiamo un gruppo di lavoro molto unito, oltre che competente, e un ambiente in cui si respirano grande armonia e supporto reciproco. E’ qualcosa in cui crediamo molto – aggiunge Braghin – e che dà un valore aggiunto allo spirito delle ragazze. Crediamo nel concetto di famiglia, unità e obiettivi comuni: è qualcosa di intangibile, che non si compra e non si allena in campo, ma si costruisce nelle relazioni e nell’empatia. Questa filosofia ci sta dando frutti sia in prima squadra che nel settore giovanile».

E’ lo stesso spirito che stanno trasmettendo le Juventus Women al Mondiale con la maglia delle Azzurre. Le ragazze di Rita Guarino hanno dimostrato di sapersi non solo ripetere, dopo il Tricolore al primo anno di vita, ma addirittura migliorare, nonostante i momenti di difficoltà dell’annata. Le bianconere rappresentano il simbolo della crescita del movimento femminile, bianconero ma non solo. Ed è proprio dal concetto di “crescita” che si sviluppa l’obiettivo primario per il futuro delle Juventus Women, il che lascia ben sperare verso un’altra stagione di successi in casa bianconera.

«L’obiettivo per la prima squadra sarà di confermare i risultati in campo nazionale, e sarà difficile. In campo internazionale abbiamo bisogno di fare esperienza per costruire qualcosa che nel tempo sarà vincente. In ambito settore giovanile il vero obiettivo è la crescita delle ragazze, non solo attraverso i risultati, ma per quanto riguarda la crescita individuale.

«Infatti – aggiunge l’Head of Juventus Women – tra i successi di quest’anno c’è anche un trofeo che non si mette in bacheca, ma rappresenta un grande successo. Cinque ragazze del settore giovanile hanno esordito in prima squadra e due, Bragonzi e Bellucci, ci entreranno in pianta stabile nella prossima stagione. L’obiettivo è creare giocatrici per la prima squadra. La crescita di giocatrici brave determina risultati importanti. Causa e conseguenza viaggiano insieme».

Credit Photo: Lisa Guglielmi, LivePhotoSport

La Svezia vola ai quarti di finale, Canada battuto 1-0

La nazionale svedese femminile ha sconfitto il Canada per 1-0 al Parc des Princes di Parigi, conquistando i quarti di finale che si giocheranno sabato contro la Germania. Stina Blackstenius ha segnato il gol e il portiere Hedvig Lindahl ha parato un rigore.

“E’ stata la nostra miglior prestazione in questo torneo” ha dichiarato l’allenatore Peter Gerhardsson dopo la partita “C’è qualcosa in queste ragazze, che fa tirare fuori il meglio di loro quando si tratta di giocare questo tipo di incontri”.

Durante il primo tempo sembrava che le canadesi avessero la meglio nella maggior parte delle situazioni, dimostrandosi più veloci nel prendere decisioni e con una precisione migliore nei passaggi.

Le giocatrici svedesi hanno avuto bisogno di tempo per entrare nel gioco ma il risultato è stato comunque positivo, nel primo tempo infatti, nonostante l’ampio possesso palla canadese, non sono state in grado di creare obiettivi davvero pericolosi. Nilla Fischer e le sue compagne nella linea di fondo hanno respinto la maggior parte degli attacchi, tranne uno (dei numerosi) corner canadesi, che ha destato qualche preoccupazione. Durante i primi 45 minuti Sofia Jakobsson, da sola, ha creato la migliore possibilità per la Svezia, non riuscendo però ad andare a segno.

Nel secondo tempo è scesa in campo un’altra Svezia, completamente diversa, è uscita molto più decisa e il quadro della partita si è quasi ribaltato, molto grazie al gioco in attacco più veloce e ad una squadra più compatta per quanto riguarda la difesa. Dopo dieci minuti e mezzo, Elin Rubensson ha conquistato la palla e ha subito crossato profondo per Kosovare Asllani che eseguendo un contropiede da manuale si è lanciata in attacco cercando Stina Blackstenius, la Blackstenius è riuscita ad uscire dal fuorigioco ed ha segnato al portiere canadese Stephanie Labbe.

“È un’azione tipica di Stina. Sono queste le giocate che ci piacciono”.

Il gol ha rafforzato la fiducia svedese, ma poco più di dieci minuti dopo il Canada ha ricevuto un rigore (dopo la valutazione VAR). Sul dischetto si è presentata l’ala del Manchester City Janine Beckie, ma nonostante il tiro piazzato a dovere, Hedvig Lindahl si è distesa sulla destra e con un grande gesto tecnico ha spento gli entusiasmi avversari, full stretch ed entrambe le mani sulla palla, parata da classe mondiale!

“Non abbiamo ancora vinto nulla, abbiamo fatto un passo in avanti in questo torneo, ma è stato bello aver ottenuto questo risultato considerando il mio anno” ha commentato Lindahl dopo la partita.

Photo Credit: Svensk Fotboll

Gli Stati Uniti ai quarti della FIFA Women’s World Cup contro la Francia

Le Americane di coach Jill Ellis battono la Spagna 2-1 in una partita più difficile del previsto. Ad andare subito in vantaggio gli Stati Uniti con Megan Rapinoe che mette a segno il penalty, ma subito dopo un paio di minuti su disattenzione del portiere e della difesa americana, la Spagna recupera il goal con Jennifer Hermoso. Nel secondo tempo un successivo rigore ancora con la firma di Rapinoe, regala la vittoria agli USA.

Rapinoe è eletta Player of the Match per la sua performance, inoltre è l’unica giocatrice ad avere segnano due rigori nella stessa partita di FIFA Women’s World Cup:
“Dobbiamo di rimanere molto organizzate. La squadra francese è molto brava con la palla. Hanno moltissimo talento in attacco. In fase offensiva dobbiamo superarle. Non possiamo sederci e lasciarle giocare. Il nostro pressing può metterle in difficoltà e dobbiamo gestire noi il gioco”

Coach Jill Ellis pensa alla Francia nei quarti di finale:
“Divento più eccitata per i big match, ed è per questo che lo fai (allenare negli sport professionistici). Sarà una partita fantastica. Probabilmente sarà pazzo e intenso, esattamente come dovrebbe essere. Un bel showcase. Abbiamo entrambi buoni giocatrici, buone squadre, una buona gestione di gioco, quindi aspettiamo”

Prossimo incontro per gli USA contro la Francia il 28 giugno alle ore 21.00 a Parigi “Parc de Princes”.

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

FIFA Women’s World Cup, Match Analysis: Italia – Cina

Prima fase a gironi superata a pieni voti per la Nazionale Italiana con il primato nel girone: due vittorie importanti ed una sconfitta immeritata. Adesso si passa alla fase ad eliminazione diretta, ottavi di finale, che sono già un traguardo importante per le nostre ragazze, ma che non appaga questo gruppo pieno di grinta e di voglia di giocare e dimostrare!

Primato nel girone che ha evitato all’Italia lo scontro diretto con le super favorite della Francia (che affronteranno il Brasile) e la Norvegia, formazione sempre difficile da affrontare anche se prima della sua stella Ada Hegerberg. Andiamo ad affrontare la Cina, migliore terza tra i gironi A-B-F ed accoppiata dal tabellone alla Nazionale italiana prima del girone C.

La formazione cinese porta in campo una grande abilità difensiva che le ha portate alla vittoria contro il Sud Africa e al pareggio contro la Spagna, maturando così i 4 punti che le sono valsi la qualificazione agli ottavi di finale. Scendono in campo, solitamente, con un 4-4-2 che abbiamo visto contro la Germania (partita persa 1-0) e contro la Spagna (partita pareggiata 0-0). Nella prima partita la formazione tedesca a trovano non poche difficoltà a trovare spazi, rischiando anche in alcune occasioni di subire su ripartenze cinesi. Stessa sorte per la Spagna che è arrivata al tiro con difficoltà e quasi sempre solo da fuori area, non riuscendo a sbloccare il risultato. Questo schieramento, infatti, le rende molto solide in fase difensiva con due linee da 4 molto ravvicinate e compatte che non lasciano molti spazi alle avversarie, specialmente al centro. Toglie un po’ di peso offensivo alla squadra, ma si affidano alla velocità di ripartenza delle esterne e agli inserimenti centrali delle attaccanti, specialmente di Li Ying, miglior marcatrice della Cina nelle qualificazioni e a segno anche contro il Sud Africa. Proprio contro quest’ultima, abbiamo visto un iniziale modulo diverso per la Cina che si è disposta con un 5-3-2 iniziale. Formazione che ha portato un iniziale peso offensivo, con varie occasioni da gol, scaturite poi nel vantaggio cinese. Dopo il gol si sono riposizionate con il consueto 4-4-2, proteggendo il risultato con le loro doti difensive e capacità di soffrire anche se non in possesso, affidando alle ripartenze le occasioni di raddoppio.

Per l’Italia sarà una partita tattica, volta a muovere le giocatrici cinesi per creare spazi dove andare a giocare nella trequarti offensiva. Dovranno essere abili ad aprire le due linee difensive cinesi magari attirando il centrocampo cinese per sovrapporsi con le esterne basse, oppure andare ad inserirsi con le mezzali tra le linee, portando così parità tra la linea a 4 di difesa e le nostre 3 attaccanti più la mezzala o esterna. Altra soluzione interessante potrebbe essere quella di sfruttare le capacità di Girelli di arretrare dalla linea d’attacco e posizionarsi tra le linee, andando a confondere i posizionamenti cinesi ed aprire spazi per gli inserimenti delle mezzali o delle esterne basse che avrebbero spazio per arrivare più facilmente al cross o in area.

In generale sarà la nostra nazionale che dovrà impostare la partita con la formazione cinese che sarà ad attendere in difesa per colpire in ripartenza come visto contro la Germania e Spagna.

Appuntamento martedì 25 alle 18 per gli ottavi di finale di questo avvincente Mondiale! Tutti davanti al televisore o connessi ai portali internet per seguire la Nazionale Italiana!

Phil Neville parla dell’infortunio di Sthep Houghton: “Lei e Lucy Bronze sono state eccezionali fino ad ora … questo vuol dire essere dei campioni”

Phil Neville, allenatore dell’Inghilterra interviene sull’infortunio avvenuto a Sthep Houghton: “Siamo preoccupati per lei, non è una persona che si abbatte facilmente, è stato un brutto colpo e dovremo fare il possibile per rimetterla in forma il prima possibile in vista dei quarti di finale; è una giocatrice importante per noi, il nostro capitano. Lei e Lucy Bronze sono state eccezionali fino ad ora, sono state in grado di trascinare la squadra e mettere tranquillità a tutti quanti; questo vuol dire essere dei campioni.”

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

 

FIFA Women’s World Cup: Svezia-Canada 1-0 (Match Highlights)

Partita difficile per la Svezia di Peter Gerhardsson, che rifila al Canada uno striminzito 1-0 e fa sua una partita in cui le americane avevano a lungo dominato, senza però riuscire a concretizzare le varie occasioni. Così è decisivo il contropiede che al 55′ manda in rete Blackstenius. Il Canada di Kenneth Heiner-Moller spreca anche un rigore, concesso al 69′ e che Lindahl respinge sul tentativo di trasformazione di Beckie. Prossima avversaria la Germania in un derby tutto europeo.
Migliore giocatrice della partita: Hedvig Lindahl (Svezia)

SVEZIA-CANADA 1-0
55’ Blackstenius

SVEZIA (4-3-3): Lindahl; Glas, Fischer, Sembrant, Eriksson; Rubensson (79’ Bjorn), Asllani, Seger; Jakobsson, Blackstenius, Rolfò.
Ct. Peter Gerhardsson (Svezia)

CANADA  (4-4-2): Labbé; Lawrence, Buchanan, Zadorsky, Chapman; Prince (64’ Leon), Scott, Schmidt, Beckie; Sinclair, Fleming.
Ct. Heiner-Moller

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

Jorge Vilda, coach Spagna: “Questa sconfitta ci permetterà di crescere”

Con due goal subiti e uno segnato, la Spagna è fuori da questi Mondiali 2019.

Ecco le parole dell’allenatore Jorge Vilda: “Sento davvero che dovremmo essere tutti orgogliosi di ciò che abbiamo fatto; devo dire che io lo sono parecchio. In termini di competitività siamo stati all’altezza del nostro avversario; è stato un grande sforzo da parte di tutte le giocatrici. Questa sconfitta ci permetterà di crescere e sono sicuro che tutte le ragazze della squadra hanno assicurato il loro futuro”.

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup

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