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La Prima Squadra Femminile incontra ADMO

Dopo la cena che si è svolta per l’ADMO il mese scorso con la presenza di una nutrita rappresentanza di calciatori e calciatrici del Sassuolo Calcio, l’associazione ha incontrato la prima squadra Femminile presso il campo di allenamento di Rivalta a Reggio Emilia con la preziosa testimonianza di un donatore che con il suo generoso gesto ha contribuito a salvare una vita.

ADMO lancia il suo messaggio di sensibilizzazione sull’importanza della donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche da sangue periferico. La donazione del midollo osseo rappresenta infatti un prezioso strumento nella lotta ai tumori del sangue come la leucemia.

Numerosi giocatori e le giocatrici neroverdi che si sono iscritti al Registro Donatori.

Credit Photo: Sassuolo Calcio Femminile

Flora Bonafini: «Sobbiamo avere positivita’ e voglia di riscatto»

Sono giorni di intenso lavoro in casa ChievoVerona Valpo in vista del fondamentale derby di sabato 13 Aprile allo Stadio Olivieri. Il 2-2 finale maturato contro l’Atalanta lo scorso weekend impone infatti alle ragazze di mister Emiliano Bonazzoli di approcciare la stracittadina senza calcoli, provando a tutti i costi a mettere le mani sull’intero bottino, conquistando così quei tre punti che garantirebbero la matematica salvezza. Per centrare l’impresa sarà però necessario mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti: la presidentessa gialloblù Flora Bonafini ha le idee molto chiare sull’argomento. «Rimane tanto amaro in bocca per quanto accaduto contro il Mozzanica – spiega il massimo vertice del Valpo – abbiamo assaporato una vittoria che per noi avrebbe significato tanto. Quest’anno dobbiamo soffrire fino alla fine, sono però contenta della prestazione generale offerta dalla squadra, in quanto ho visto un gruppo reagire ad un periodo non troppo positivo. Dobbiamo curare molto di più il dettaglio, in quanto sono due partite che perdiamo punti per errori singoli e questo non ce lo meritiamo. Questi ultimi risultati non sono in linea con le performance che stiamo dimostrando». Un Chievo che ora deve solo guardare avanti con tanta determinazione e voglia di centrare l’obiettivo stagionale. «Non si può più parlare del passato – sottolinea Bonafini – soprattutto perché a due giornate dalla fine ciò che è stato non conta niente. Dobbiamo affrontare queste due settimane con serenità, ma allo stesso tempo con molta intensità, come ho chiesto anche ai mister. In noi deve esserci la positività di aver fatto delle buone prestazioni, oltre a tanta voglia di riscatto, sia per il derby d’andata, sia perché è giunto il momento di prenderci finalmente i punti che ci meritiamo e che abbiamo perso per strada».

Credit Photo: ChievoVerona Valpo

Alia Guagni: bandiera viola e simbolo di Firenze

La definizione “calciatrice totale” sintetizza alla perfezione Alia Guagni, capitano della Fiorentina Women’s e pilastro della Nazionale italiana. Data la capacità di ricoprire in maniera ottimale più ruoli definirla semplicemente “difensore” sarebbe riduttivo; rapida e grintosa può essere impiegata in fascia sia come terzino che come esterno offensivo. Ha carattere, velocità, tecnica e senso del gol. Un mix perfetto di quantità, qualità, esperienza e costanza. Laureata in Scienze motorie e con la Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport, una volta terminata la carriera calcistica le piacerebbe riprendere ad insegnare; lavorava in ambito scolastico ma ha dovuto sospendere l’attività a causa degli impegni sportivi. Quando non è in campo ama leggere, cucinare e viaggiare.

Nata a Firenze nel 1987, Alia si avvicina al pallone all’età di 9 anni. Figlia unica, gioca ai giardinetti insieme al cugino e inizia a coltivare la passione per il calcio. Dopo un anno in una squadra maschile entra a far parte della società femminile del Firenze, dove giocherà nella squadra primavera dal 1997 al 2002. Nella stagione 2002/03 fa il suo debutto in Serie B e con 15 reti in 21 presenze contribuisce in maniera decisiva alla promozione in Serie A2. Al termine della stagione 2005/06 la squadra conquista la promozione in Serie A, restando due anni nella massima serie prima di ritornare in cadetteria. Nell’anno calcistico 2009/10 la società fiorentina ottiene nuovamente la promozione in Serie A e rimane in categoria fino al 2015, anno della cessione del titolo sportivo alla Fiorentina Women’s. Con la maglia del Firenze la Guagni vince per due volte la classifica marcatori di Serie A2, realizzando 27 reti nel campionato 2008/09 e 16 reti nel 2009/10.

Le esperienze estive nel campionato americano
Pur indossando in maniera continuativa la maglia del Firenze, gioca in prestito nella seconda divisione del campionato statunitense per tre estati consecutive. Nel 2013 indossa la maglia del Seattle P.H.A e, sotto la guida del tecnico Antonio Cincotta (successivamente suo allenatore alla Fiorentina), conquista il titolo dello Stato di Washington e la Evergreen Cup, la coppa nazionale. Nello stesso anno gioca con il Pali Blues, società con sede a Los Angeles, mettendo a segno 4 reti in 8 presenze in Women’s Premier Soccer League. Nell’estate del 2014 e del 2015 gioca con l’FC Tacoma 253, squadra di Washington. L’esperienza americana le permette di confrontarsi con un calcio molto più fisico e molto meno tecnico e tattico rispetto a quello italiano. Un mondo totalmente diverso, anche dal punto di vista dell’organizzazione, delle strutture e del pensiero comune. Negli Stati Uniti il calcio femminile è al pari di quello maschile, le atlete sono famose, gli stadi si riempiono e i negozi di sport vendono sia le divise da gioco della Nazionale maschile che quelle della Nazionale femminile. Il binomio donna/calcio è sinonimo di successo e bellezza, senza pregiudizi e stereotipi che ancora rallentano lo sviluppo del movimento in Italia.

L’amore per Firenze
La scelta di restare a Firenze è una questione di cuore; fedele alla maglia e innamorata della sua città Alia Guagni è a tutti gli effetti la Bandiera della Fiorentina Women’s. Deve il suo successo sportivo ai genitori, che l’hanno sempre sostenuta e incoraggiata a non mollare e a dare il massimo in ogni ambito. Il papà di Alia, Andrea Guagni, è stato il presidente del Firenze e lei ha vissuto da vicino le difficoltà e i sacrifici di una società calcistica che grazie al lavoro e alla passione ha permesso a tante ragazze di crescere e diventare donne e atlete di livello. Prima dell’avvento delle società professionistiche nella Serie A femminile le calciatrici erano costrette ad allenarsi la sera, dopo aver lavorato o studiato, i rimborsi spesa erano minimi o in alcuni casi inesistenti e molte hanno dovuto smettere perchè era difficile arrivare a fine mese. L’ingresso della Fiorentina nel calcio femminile (successivamente imitata dagli altri club importanti) ha contribuito alla crescita del movimento e ha permesso alle atlete di beneficiare di sostegni economici maggiori e di strutture moderne, ma il lavoro fatto in precedenza dall’Associazione Calcio Femminile Firenze è stato importante e di grande valore. Ha permesso alla Fiorentina di avere delle basi di partenza solide.  Con la Fiorentina Women’s Alia ha vinto due volte la Coppa Italia, una Supercoppa italiana ed è stata premiata per due anni consecutivi (2017 e 2018) come “Calciatrice dell’anno”. Ma soprattutto ha coronato il sogno di vincere lo Scudetto, davanti ad 8.000 persone, al Franchi, stadio frequentato fino a quel momento da tifosa. Un trionfo splendido, frutto di 21 vittorie e una sola sconfitta, che Alia ha dedicato ai suoi genitori.

La Nazionale e il sogno Mondiale
Con la Nazionale Under 19 ha partecipato ai Mondiali del 2004 in Thailandia mentre con la Nazionale maggiore ha preso parte al Campionato europeo del 2009 svolto in Finlandia. Protagonista e pilastro delle azzurre, è un elemento insostituibile della Nazionale attuale che sotto la guida di Milena Bertolini ha ottenuto la qualificazione alla fase finale del Mondiale francese del 2019. Un sogno che aveva da bambina e che è ad un passo dal realizzarsi; rappresentare il suo paese in un Mondiale.

Obiettivi futuri, ostacoli superati e traguardi da raggiungere. Sempre correndo, sempre con il vento tra i capelli; quella sensazione di libertà che il calcio sa dare e che lei ama così tanto.

Credit Photo: Lisa Guglielmi – LivePhotoSport

RUBRICA “STELLE AZZURRE”, LE USCITE PRECEDENTI:
01 > Martina Rosucci | 15 marzo 2019
02 > Eleonora Goldoni | 22 marzo 2019
03 > Elena Linari | 29 Marzo 2019
04 > Alia Guagni | 5 Aprile 2019

Emma Errico,chilometri in campo e laurea in scienze motorie

Per raggiungere la laurea in scienza motorie, ottenuta a Genova lo scorso 15 marzo, ha dovuto fare tanti chilometri, quasi come in campo, ma Emma Errico è una donna in missione e questo è solo uno degli obiettivi da raggiungere. “Sono stati due anni impegnativi. Lo scorso anno, a Ravenna prendevo il treno alle 4,30 di mattina per essere a lezione alle 9,00. All’epoca pensavo che trovare una squadra più lontana fosse impossibile ed invece è successo. Servono, infatti, cinque ore di macchina senza fermarsi, sono proprio al confine. Almeno una volta alla settimana tornavo, però, a casa per frequentare i corsi, il lunedì oppure venerdì. Sono stati due anni di grandi sacrifici, non nascondo che a volte mi sono sentito in campo come mentalmente svuotata”. Dopo la laurea i festeggiamenti sono stati limitati al minimo. “Il venerdì mi sono laureata. Alla sera cena con riso in bianco ed alle 9,30 a letto. Il giorno ero a pranzo con la squadra. In campo un punto d’oro a Sassuolo. Week end perfetto”.
Emma Errico, 25 anni lo scorso 21 marzo, è alla terza stagione in A dopo quelle con il Cuneo ed al San Zaccaria. In Romagna aveva raccolto otto reti in ventidue presenze. In questa stagione è arretrata e ha centrato la porta solo contro le pugliesi. “E’ stata una grande gioia, era presente in tribuna mamma Monica. In casa non viene quasi mai, ma è presente nelle trasferte più vicine. L’anno scorso ho fatto il trequartista per esigenze della squadra, ma sono un centrocampista. Sono nata in quella posizione e lo sento mio. Mi piace, preferisco l’assist al gol”.
Maglia 22, la savonese è l’unica calciatrice ligure in serie A con la genovese Durante (Fiorentina). Quasi due sopravvissute. “Effettivamente è veramente poco. C’è sempre stata tanta rivalità spesso senza ottenere risultati importanti. Il risultato è che molte società sono sparite. Avevamo tanti talenti che non abbiamo saputo valorizzare. Si pensava solo al proprio orticello, non si è mai riusciti a fare un salto di qualità. Bastava poco. Perché esistono delle potenzialità importanti. Elementi come Caterina Bargi e Giulia Tortarolo, solo per fare due nomi, hanno tutto per giocare ai massimi livelli”. C’è grande aspettativa per il possibile ingresso delle formazioni professionistiche. “Il Genoa cfc ha fatto una bella squadra a livello giovanile, ma Inter, Milan, Juventus sono già entrate e stanno puntando forte sul femminile. Questo ingresso rimane comunque positivo, può aiutare il calcio ligure a crescere. Da parte mia, spero di poter dare un contributo a questa crescita e magari rappresentarlo quando avrò finito di inseguire un pallone”.
All’inizio conta la passione, ma dopo non basta. Emma è la classica compagna di squadra ideale, ma è molto decisa. “Mi reputo una persona umile e solare e mi piace scherzare. Per restare a certi livelli, però, conta molto la testa. Quest’anno mi sono fatta aiutare da un mental coach ed è servito a crescere soprattutto come persona. Le difficoltà sono ancora tante. Siamo professioniste come impegno, ma i guadagni non sono neppure paragonabili ai colleghi maschi. Divido una casa con Elisa Polli ed Alessia Piazza, due compagne fantastiche che purtroppo hanno subito due gravi infortuni, e, oltre a giocare, ho fatto anche un lavoro part time, la rilevatrice dei prezzi, per arrotondare”. La passione non smette, però, di ardere. Il prossimo obiettivo è una maglia azzurra. “Sono stata convocata per uno stage tre anni fa. Ho una bella lista di traguardi da centrare. Non mi sento inferiore a nessuno e sono pronta a dimostrarlo”. Ovviamente militare in un top club aiuterebbe tanto. “In Friuli sto bene. Mi hanno dato una grande opportunità, sono contenta per la salvezza, ma tutti puntiamo a crescere, a migliorare”. Emma Errico ha ancora una lunga strada davanti, ma la grinta non le manca. L’inseguimento verso nuovi obiettivi non conosce pause.

 

Credi Photo:Roberto Comuzzo- LivePhotoSport

Catania Calcio Femminile 4-1 al Marsala nell’ultima di eccellenza Sicilia.

Il Catania femminile chiude con un poker di reti l’avventura nella stagione regolare di Eccellenza Sicilia. Superato il Marsala 4-1, per la promozione in Serie C però sarà necessario lo spareggio in campo neutro contro il Monreale che, impostosi a S.Gregorio sull’Acese 2-1, ha chiuso a quota 21 punti in vetta alla classifica insieme alle rossazzurre.

Gara subito in discesa per il Catania, senza le squalificate Di Mauro e Di Stefano, con un 4-3-3 di partenza trasformato in 3-5-2 nella ripresa. Vitale brucia sullo scatto un’avversaria e manda avanti il Catania in avvio. Un palo dagli undici metri, con successiva ribattuta neutralizzata da Castillejo, ferma le velleità ospiti, in particolare di Termine. Va meglio invece un penalty per le etnee che siglano il raddoppio con Agati. Il Marsala accorcia con un colpo di testa di Termine ma il Catania risponde con un gran gol di Martella da fuori ed il primo tempo si chiude sul 3-1. Nella ripresa è pura accademia, le padrone di casa di Mister Peppe Scuto sfiorano ripetutamente il gol che arriva allo scadere grazie alla giovanissima Alice Tidona, a segno per la prima volta in stagione. Nel finale, coi cambi all’insegna della linea verde, esordio per Sharon Miraglia con la maglia rossazzurra.

Il tabellino di Catania-Marsala 4-1

Catania: Castillejo, Pietrini (89’Miraglia), Lo Vecchio, Parlascino (46’ Tidona), Signorelli (60’ Chirico’), D’Ambra (89’Schiliro’), Finocchiaro (83’Ma.Russo), Martella, Vitale, Agati, Migneco. A disp.: Campagna, Suriano, Mo.Russo. All.: Scuto.

Marsala: Tomasino, Via (88’ Licata), Gerardi, Cucuzza (55’ Clemente), Alcamo (88’ Paci), Cammarata (88’ Iuculano), Termine, Di Stefano, Casano, Abbenante, Cartarasa. All.: Antieri.

Arbitro: Galioto di Siracusa

Reti: 6’Vitale, 20’Agati (r), 22’ Termine, 36’Martella, 90’Tidona

Resp. Com Giuseppe Signorino

Credit Photo:Catania Calcio Femminile

Escono le figurine Panini sui Mondiali: per la prima volta anche le Azzurre nella raccolta

Le figurine Panini si tingono di rosa. Lunedì 8 aprile uscirà in edicola la nuovissima collezione ‘FIFA Women’s World Cup France 2019’, dedicata ai prossimi Mondiali di calcio femminile in Francia. Per la prima volta, l’album conterrà anche le immagini delle calciatrici della Nazionale azzurra. La raccolta è articolata in 480 figurine (di cui 36 in materiale speciale foil), che possono essere raccolte in un album da 56 pagine. La copertina dell’album vede un’immagine iconica di una calciatrice in fase di attacco, che corre con al piede il pallone ufficiale di questa manifestazione. La collezione sarà presentata ufficialmente alla Nazionale femminile italiana e alla delegazione della FIGC lunedì 8 aprile a Reggio Emilia, alla vigilia dell’amichevole contro l’Irlanda che si svolgerà il giorno successivo allo stadio ‘Città del Tricolore’. La raccolta uscirà dunque due mesi prima della partita inaugurale del Mondiali femminili di Francia, in programma il 7 giugno prossimo a Parigi.

La collezione ‘FIFA Women’s World Cup France 2019’ si apre con una pagina istituzionale con 5 figurine sui loghi della manifestazione e con altre tre pagine con 18 figurine dedicate alle città e agli stadi francesi che ospiteranno le partite. Segue poi la sezione sulle 24 Nazionali del torneo: ad ogni squadra sono riservate due pagine contenenti le figurine di 17 giocatrici, oltre al logo della federazione e al team schierato. Per l’Italia, in attesa delle convocazioni ufficiali della Ct Milena Bertolini, la Panini ha ‘convocato’, tra le altre: il capitano Sara Gama, il portiere Laura Giuliani, la centrocampista Valentina Bergamaschi e l’attaccante Valentina Giacinti. La raccolta si chiude con due sezioni: una dedicata al programma della manifestazione, contenente la figurina del pallone ufficiale, e un’altra con i 10 maggiori record del torneo, sia di squadra che singoli.

“Siamo felicissimi di accompagnare le Azzurre, che domani affronteranno in amichevole la Polonia a Lublino, in questa entusiasmante avventura, presentandola con una raccolta di figurine che risulta, per struttura e contenuti, omologa di quella dedicata al Mondiale maschile, da sempre top seller Panini”, ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia di Panini. “Questa collezione è anche un modo per celebrare il crescente successo del calcio femminile in Italia, che già da alcuni anni ha uno spazio dedicato anche all’interno della celebre collezione ‘Calciatori’ e che ha visto negli ultimi mesi un interesse sempre più forte da parte di media, aziende e grande pubblico”.

La collezione “FIFA Women’s World Cup France 2019” è stata realizzata da Panini su licenza ufficiale FIFA. È la terza raccolta che la casa editrice di Modena dedica ai Mondiali di calcio femminile. Una bustina da 5 figurine costa 0,90 euro, mentre l’album costa 2 euro. Disponibile anche lo “starter pack”, con un album e 5 bustine al prezzo di 4,50 euro. Questa collezione sarà distribuita in Italia e in oltre 20 Paesi del mondo.

Ulteriori informazioni su www.panini.it.

Credit Photo: FIGC

U19, inizia con una vittoria la Fase Élite del Campionato Europeo

La Nazionale Under 19 Femminile batte 1-0 la Svezia all’esordio nella Fase élite del Campionato Europeo e conquista tre punti preziosissimi, che la proiettano al primo posto in classifica del Gruppo 6 in compagnia dell’Inghilterra. Solo la vincitrice del girone otterrà il pass per la Fase finale in programma a luglio in Scozia e sarà probabilmente lo scontro diretto con le pari età inglesi di martedì prossimo a decidere il destino delle Azzurrine. In campo le neorverdi, Benedetta Orsi e Martina Tomaselli, autrice dell’assist del gol della vittoria!

Dopo aver vinto a punteggio pieno il girone della prima fase di qualificazione in virtù dei successi con Bulgaria, Romania e Portogallo (9 gol realizzati, nessuno subito), l’Italia ottiene con merito la quarta vittoria nel torneo continentale, riuscendo a mantenere ancora una volta inviolata la propria porta.

Credit Photo: Sassuolo Calcio Femminile

Col Mozzecane si vince…malgrado tutto

La Roma calcio femminile vince con merito sulla Fortitudo Mozzecane, malgrado fosse priva dei due terzini titolari squalificati dall’arbitro di Ravenna-Roma e di Serena Landa convocata con le azzurrine. 

La partita la Roma l’ha giocata mettendo tutto in campo e alla fine è arrivata la vittoria (rete al 17′ st di Kovacevic), ma anche questa volta non è stato facile per l’ennesimo arbitraggio piuttosto “severo” nei confronti delle giallorosse.

Diventa veramente difficile affrontare così gli scontri diretti per il secondo posto e, a dire il vero, da diverse gare è difficile anche per l’ufficio stampa scrivere il report.

Anche ieri col Mozzecane due rigori che sembravano netti, di cui uno veramente impossibile non dare su Kovacevic ad inizio secondo tempo,  sono stati ignorati dalla terna arbitrale che, però, è stata pronta a fermare per fallo Visentin lanciata a rete e atterrata.

Per il finale di stagione si pensa sia un nostro diritto chiedere una maggiore attenzione nelle designazioni e nel dirigere partite così importanti.

Col Ravenna non si è potuto in pratica giocare, in 10 dopo appena un quarto d’ora per un fallo su ultimo uomo  che ultimo non era (erano in tre) e poi in 9 per un secondo fallo di Sclavo non certo da ammonizione.

Con il Mozzecane abbiamo detto sopra… per le prossime gare (ripetiamo) ci aspettiamo un pochino più di attenzione per una società non legata a squadre professionistiche maschili, ma che (con sacrificio) vive dal 1965 e mette in campo ogni settimana oltre dieci squadre di tutte le categorie!

ROMA – FORTITUDO MOZZECANE 1-0

Roma: Guidi, Pisani, Checchi, Silvi, Cortelli, Domi, Visentin (37’ st Ietto), Barbieri (26’ st Polverino), Kovacevic, Conte (19’ st Felgendreher), Filippi.

A disposizione: Di Cicco, Naticchioni, Cacchioni, Polverino, Chahid, Ietto, Felgendreher.

Allenatore: Colantuoni.

Fortitudo Mozzecane: Olivieri, Groff, Caliari (39’ st Marconi), Signori (1’ st Benincaso), Salaorni, Pavana (12’ st Bonfante), Pecchini (26’ st Dallagiacoma), Carraro, Pinna (12’ st Gelmetti), Peretti, Martani.

A disposizione: Meleddu, Marconi, Bonfante, Cinti, Benincaso, Dallagiacoma, Gelmetti.

Allenatore: Bragantini.

Arbitro: Arena (Torre del Greco).

Assistenti: Conte, Marchese (Napoli).

Reti: 17’ st Kovacevic.

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

 

Jesina e Riccione continuano la volata

Continua il duello tra Jesina e Riccione, appaiate a pari punti nel campionato interregionale, a due sole giornate dalla fine.

La Jesina supera agevolmente in trasferta le “cadette” del Bologna, nonostante le numerosissime assenze. Per la formazione di mister Iencinella c’è l’esordio da titolare per Paccusse tra i pali, una sorprendente Silvestrini nella linea difensiva assieme con Aquili, Coccia ed Alessandrini. Laface e Rossetti sulla mediana e quattro attaccanti di ruolo: Paolini, Piergallini, Oleucci e Tamburini.

Il Punteggio finale di 0 a 6 matura grazie alla sola rete dell’azzurra Martina Tamburini, su servizio di Laface, nel primo tempo, mentre nella più vivace ripresa sono ben 5 le reti messe a  segno.

Dopo 4 minuti le leoncelle raddoppiano, dal dischetto, con Alessandrini e poco dopo (6′) segna anche Paolini, ormai costantemente a referto ogni settimana.

L’ingresso di Ventura da nuovo slancio alla Jesina: la centrocampista di San Severino serve prima un assist a Laface che fa 0-4, poi realizza una doppietta, sfruttando due assistenze di Ferrini e di una sempre pericolosa Modesti, per il definitivo 0 a 6..

Per fallo di Silvestrini su Rambaldi, il Bologna potrebbe realizzare su rigore al 93′ il goal della bandiera, ma Cattaneo calcia alto.

Tabellino.

Bologna B: Benassi, Petraroli, Becchimanzi, Cattaneo, Berselli, Mingardi, Iannolo, Banela, Dondarini, Berselli (78′ Barbato), Rambaldi.

Jesina: Paccusse, Aquili (73′ Ferrini), Alessandrini, Rossetti, Silvestrini, Coccia, Paolini (59′ Brescini), Piergallini, Tamburini (59′ Ventura), Laface (66′ Cascone), Oleucci (66′ C.Modesti). All. Iencinella.

Reti: 31′ Tamburini; 49′ Alessandrini (R), 51′ Paolini, 62′ Laface, 76′ e 90′ Ventura.

Note: ammonite Paccusse, Aquili e Silvestrini. Angoli 1 a 6. Recupero 0+3.

Credit Photo: Jesina Calcio Femminile

Una Fortitudo spenta cade a Roma

ROMA – FORTITUDO MOZZECANE 1-0

Roma: Guidi, Pisani, Checchi, Silvi, Cortelli, Domi, Visentin (37’ st Ietto), Barbieri (26’ st Polverino), Kovacevic, Conte (19’ st Felgendreher), Filippi.

A disposizione: Di Cicco, Naticchioni, Cacchioni, Polverino, Chahid, Ietto, Felgendreher.

Allenatore: Colantuoni.

Fortitudo Mozzecane: Olivieri, Groff, Caliari (39’ st Marconi), Signori (1’ st Benincaso), Salaorni, Pavana (12’ st Bonfante), Pecchini (26’ st Dallagiacoma), Carraro, Pinna (12’ st Gelmetti), Peretti, Martani.

A disposizione: Meleddu, Marconi, Bonfante, Cinti, Benincaso, Dallagiacoma, Gelmetti.

Allenatore: Bragantini.

Arbitro: Arena (Torre del Greco).

Assistenti: Conte, Marchese (Napoli).

Reti: 17’ st Kovacevic.

Note: ammonita Visentin.

Primo tempo senza reti. Per i primi dieci minuti non ci sono occasioni degne di nota. È la squadra ospite che rischia parecchio al 12’, quando Kovacevic sfrutta un’incertezza dei centrali e dribbla Olivieri, ma si allunga troppo palla e il risultato non cambia. Due minuti dopo l’estremo difensore gialloblù si rifà respingendo sulla traversa una punizione insidiosa diretta in porta. Dopo un momento di difficoltà la Fortitudo alza il ritmo e nel giro di due minuti ci provano prima Peretti, con una bella rovesciata, e poi Carraro, il cui tiro da fuori area viene tolto dall’incrocio dal portiere della Roma. Al 33’ è ancora Olivieri che chiude la porta alle romane, respingendo il potente tiro di Kovacevic. Il primo tempo si chiude con la rasoiata in diagonale di Pinna, servita da Martani, che viene però parata.

Brutta ripresa per le ospiti, che si fanno schiacciare dalla Roma. Al 9’ Olivieri salva ancora il pareggio respingendo un pallone calciato da una mischia in area piccola. Il risultato muta al 17’, quando Kovacevic colpisce a botta sicura e supera un’incolpevole Olivieri. La Fortitudo non riesce a reagire e non ci sono occasioni che impensieriscono le padrone di casa. La retroguardia barcolla sui contropiedi di Visentin, che al 29’ salta Groff ma poi viene recuperata dal centrale gialloblù quando era ormai a tu per tu con la porta. Un risultato da dimenticare in fretta per la squadra di Bragantini in vista della prossima di campionato contro la Lazio.

Credit Photo: Fortitudo Mozzecane Calcio Femminile

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