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Patrizia Panico: non ho scelto questo sport, il calcio ha scelto me

In un’intervista video prima della finale di UEFA Women’s Champions League, Patrizia Panico, attaccante italiana che milita nella Fiorentina, racconta come ha iniziato a giocare a calcio, cosa pensa dei genitori e dello sport, e quali valori attribuisce al calcio come mezzo di crescita personale e sociale.

Cosa ti ha attratto del calcio?
‘La verità è che non penso di aver scelto questo sport. Prima di giocare a calcio nuotavo. Il mio obiettivo era quello di avere un’occasione con un club vicino a casa, con una squadra di calcio, quello era il mio sogno. Penso che sia stato il calcio a scegliere mee.’

Che valori attribuisci al calcio?
‘Il calcio può insegnarti molto perché è uno sport di squadra. Ti fa condividere i bei momenti ma anche la responsabilità. Ovviamente è importante prenderlo sul serio, e che il gruppo si aiuti a vicenda. Penso che sia tra le cose più importanti del calcio e di tutti gli sport di squadra. Quando sei in difficoltà c’è sempre un compagno che può darti una mano e viceversa se è un tuo compagno ad avere problemi”. 

La finale di Reggio sarà la svolta per il calcio femminile in Italia

«Abbiamo lavorato tantissimo per questa finale di Champions e speriamo nel grande pubblico allo stadio. Soprattutto speriamo vengano le persone scettiche, così si renderanno conto di quanto il calcio femminile è progredito». Patrizia Panico, ambasciatrice femminile della finale, colonna della Nazionale con più di 100 reti all’attivo in oltre 200 gare, 10 scudetti e 600 gol in campionato, non si iscrive alla categoria dei dubbiosi e crede che la partita di domani al Mapei Stadium tra Wolfsburg e Lione (fischio d’inizio alle 19) sia solo il punto di partenza per il lancio di questo sport nel nostro Paese.

Gli organizzatori puntano a portare 17 mila persone allo stadio grazie alla capillare opera di promozione svolta in questi mesi. Ieri il sindaco Luca Vecchi e una delegazione della Reggiana calcio hanno anche fatto visita ai bambini ricoverati in pediatria al Santa Maria e hanno mostrato loro la coppa che sarà assegnata domani (ai bimbi sono anche stati regalati dei gadget dei granata).

«Passi avanti ne sono stati fatti rispetto al passato – dice l’attaccante della Fiorentina Panico -. La Uefa sta puntando tantissimo sul calcio ed anche in Italia si comincia a vedere qualcosa, a partire da questa finale che per la prima volta si fa qui da noi. Quando ho iniziato io giocare a calcio sembrava come praticare uno sport per alieni: non c’erano squadre, non c’erano strutture. Per andare a giocare dovevi fare centinaia di chilometri. Adesso le bambine posso giocare con i maschietti nelle scuole calcio e le società professionistiche hanno tutte una squadra femminile». 

Ieri sono arrivate a Reggio le tedesche del Wolfsburg mentre le francesi del Lione sono attese oggi. Nel pomeriggio le due formazioni prenderanno confidenza con il terreno di gioco del Mapei Stadium.

«Sono due squadre abituate a queste competizioni e ad avere molti spettatori – spiega la Panico -. Le tedesche fanno un gioco tipico del Nord Europa: molto fisico, lanci lunghi, amano l’uno contro uno e spingere sugli esterni. Le francesi invece puntano sul fraseggio, passaggi brevi, velocità, un po’ come in Spagna. Credo sarà una bella partita: la sfida tra due modi diversi di interpretare il calcio». 

L’Italia non ha mai vinto la finale. Il migliore risultato venne ottenuto dal Bardolino Verona nella stagione 2007/2008: le venete arrivarono in semifinale anche grazie alla Panico, capocannoniere del torneo. Quest’anno il Brescia di Milena Bertolini si è arreso ai quarti proprio al Wolfsburg.

Uno dei problemi principali dello sport femminile in Italia è che è quasi sempre dilettantistico e dunque le giocatrici non guadagnano e fanno fatica a farne una professione. «In Italia è difficile vivere di solo calcio e quando una giocatrice finisce la carriera si fa fatica a restare in questo mondo in un’altra veste, ad esempio come direttore sportivo o addetto stampa».

La partita di domani sarà anticipata da alcuni eventi che allieteranno gli spettatori, tra cui il più atteso, il passaggio delle Frecce Tricolore. All’esterno ci sarà invece il villaggio dedicato al calcio giovanile femminile. Lo spettacolo, dentro e fuori il campo, non mancherà di certo.

Stadio pieno per la finale Women’s Champions League

«Procede tutto bene e siamo ottimisti sulla riuscita dell’evento. Ci sono indicazione che allo stadio ci saranno 15mila spettatori». L’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti è il coordinatore degli eventi che ruotano intorno alla finale di giovedì di Champions femminile tra Wolfsburg e Lione (fischio d’inizio alle ore 18).

Rosetti, riempire lo stadio con il calcio femminile in Italia è un’impresa…
«Ci saranno tante famiglie e tanti bambini. Avremo più di 2mila studenti, di scuole di ogni ordine e grado, che sono stati coinvolti in questi mesi dal settore scolastico della Figc. Sono stati organizzati numerosi tornei femminili che hanno coinvolto squadre miste nelle medie e squadre di bambine Under 12. Le premiazioni avverranno prima della partita e le finali si giocheranno nel villaggio che sarà allestito fuori dallo stadio».

All’esterno si svolgerà il Women’s Grassroots Festival…
«Sì, sarà un villaggio per coinvolgere tutti i protagonisti del percorso che abbiamo svolto con la città di Reggio». 

Tra il pubblico sono attesi anche tanti giovani giocatori di calcio…
«Ci aspettiamo 4.000 bambini e bambine provenienti da tutte le scuole calcio e i settori giovanili di Reggio e delle province limitrofe». 

Ci sarà anche un evento dedicato agli abitri.
«Dalle 14.30 alle 16.30 all’Auditorium Malaguzzi si svolgerà un seminario con Pierluigi Collina, Nicola Rizzoli e il sottoscritto. Farà gli onori di casa Sergio Zuccolini, presidente regionale degli arbitri. Sono attesi 400 arbitri emiliani e di altre regioni, che poi andranno allo stadio». 

Al Mapei ci sarà anche un po d’ intrattenimento…
«Oltre all’attesa esibizione delle Frecce Tricolori, ci saranno in campo gli sbandieratori e musici “Maesta della Battaglia”, di Quattro Castella, con i “Bandierai degli Uffizi” di Firenze. Inoltre ci sarà l’esibizione di una cantante, di cui non posso ancora dire il nome». 

Cosa resterà di questo grande evento sportivo a Reggio. Una volta alzata la coppa il calcio femminile tornerà ed essere poco considerato?
«Per l’Italia la finale di Reggio è un evento molto importante per poter lanciare questo sport, che nel mondo ha fatto dei passi in avanti, come dimostra il successo dei Mondiali in Canada. Uefa e Fifa stanno investendo tantissimo e nel Nord Europa il calcio è già lo sport più praticato dalle ragazze a scuola. Da noi esistono ancora tanti ostacoli culturali. Mia figlia di 11 anni gioca a pallone ma nella sua scuola è l’unica. E’ come se le bambine che giocano a pallone non fossero viste bene». 

Lei conosceva già lo stadio dove si giocherà la finale?
«Ho arbitrato la Reggiana in serie A quando il Giglio era da poco stato inaugurato. Un grande impianto».

Serie A Femminile 2015-2016, Valentina Giacinti è la regina dei capocannonieri

Si è appena conclusa la stagione 2015-2016 della Serie A Femminile e vediamo chi si è aggiudicata la palma come capocannoniere di stagione.

L’attaccante più prolifica in campionato è Valentina Giacinti del Mozzanica con ben 32 reti (di cui 4 su rigore): da notare che le poche volte che la giocatrice bergamasca si è inceppata la squadra ne ha risentito pesantemente perdendo punti importanti. Su questo aspetto crediamo che Grilli dovrà lavorare molto per la prossima stagione.
Sul secondo posto di questo podio finisce Tatiana Bonetti, la regolarissima attaccante del Verona che mostra come ormai sia un’attaccante navigata e di categoria a soli 24 anni: sul terzo gradino del podio troviamo un trittico di giocatrici con 20 reti, la immarcescibile Patrizia Panico della Fiorentina, Silvia Fuselli del Verona e Cristiana Girelli del Brescia che con i suoi gol decisivi ha portato lo scudetto in Lombardia.
Da notare come la Riviera di Romagna abbia in settima posizione la sua attaccante Fabiana Colasuonno, autrice di una grandissima stagione e che si è fatta notare in Serie A per il suo impatto devastante.

Ora alcune curiosità: il Brescia ha vinto il campionato con il suo reparto offensivo che ha segnato 56 reti sulle 76 totali mentre il Verona ha segnato più reti di tutti, ben 91, di cui ben 69 delle sue attaccanti. La Fiorentina ha messo a segno 68 gol di cui 57 appartenenti alle sue goleador mentre il Mozzanica ha segnato “solo” 65 reti di cui ben 32 siglate da Valentina Giacinti. Da incorniciare la stagione di Michela Ledri, difensore reinventato centrocampista da Longega che quest’anno ha siglato ben 10 reti.

32 reti: V. Giacinti (Mozzanica) 4 rig.
26 reti: T. Bonetti (Verona) 2 rig.
20 reti: S. Fuselli (Verona), C. Girelli (Brescia) 2 rig., P. Panico (Fiorentina)
17 reti: D. Sabatino (Brescia) 1 rig.
16 reti: F. Colasuonno (Romagna) 3 rig.
15 reti: P. Caccamo (Fiorentina)
12 reti: M. Gabbiadini (Verona) 2 rig.
11 reti: A. Parisi (Tavagnacco) 3 rig., V. Pirone (Verona), E. Vicchiarello (Fiorentina) 4 rig.
10 reti: M. Giugliano (Mozzanica), M. Ledri (Verona), S. Tarenzi (Brescia).
9 reti: B. Bonansea (Brescia), E. Moretti (Luserna), D. Salvatori Rinaldi (Fiorentina)
8 reti: L. Clelland (Tavagnacco), S. Del Stabile (Tavagnacco), A. Tonelli (Südtirol) 1 rig.
7 reti: S. Iannella (Mozzanica), M. Zuliani (Tavagnacco)
6 reti: R. Barbieri (Luserna), A. Longato (Zaccaria), M. Piemonte (Zaccaria)
5 reti: 9 giocatrici
4 reti: 10 giocatrici
3 reti: 9 giocatrici
2 reti: 18 giocatrici
1 rete: 43 giocatrici

Women’s Champions League 2016: Lione-Wolfsburg per entrare nella storia

Il 26 maggio, allo Stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, il calcio femminile europeo si metterà in mostra per la finale di Champions League tra due delle compagini più prestigiose di quest’ultimo periodo, vale a dire Lione e Wolfsburg. Entrambe le compagini cercheranno di scrivere una pagina di storia importante, ovvero vincere la rassegna continentale per club per la terza volta da quando è stato istituito il nuovo formato nella stagione 2009-2010: le tedesche vittoriose nel 2013-2014 e le francese nel 2011-2012. Le due compagini già si sono affrontante nell’ultimo del 2013 con vittoria teutonica a Stanford Bridge 1-0 grazie a un calcio di rigore di Martina Müller al 73′.Sarà dunque occasione di rivincita l’incontro in Italia tra due delle squadre che più hanno impressionato nel corso del torneo europeo 2015-2016.

Il Lione è reduce dalla facile qualificazione contro il PSG, in semifinale, in un derby transalpino che mai ha avuto storia. Il 7-0 del match di andata al Parco dei Principi ha reso quasi superfluo l’incontro di ritorno, vinto comunque 1-0 dalla compagine di Gérard Precheur. Protagonista assoluta del confronto Ada Hegerberg, alla sesta doppietta stagionale nella competizione europea e sempre più capocannoniere di Champions a quota 12 reti. Un potenziale offensivo spaventoso per le francesi con 35 goal all’attivo e una media realizzativa di 4.38 marcature a partita. Collettivo che non esprime solo bocche da fuoco devastanti ma anche una difesa che ha subito solo due marcature nel corso di tutta la competizione. Citando alcune statistiche, il Lione disputerà la sua quinta finale  ed è a una lunghezza dal record del Francoforte. Se perde eguaglierà il primato negativo dell’Umeå, battuto tre volte nell’ultimo atto mentre in caso di vittoria le francesi arriverebbero a 54 successi in Europa, eguagliando il record sempre del Francoforte.

Come la squadra transalpine, anche il Wolfsburg andrà a caccia della terza Champions con il nuovo formato e nel confronto tutto tedesco con il Francoforte (semifinale), campione in carica, ha ipotecato la finale grazie al 4-0 del match di andata in cui è stata Ramona Bachmann, decisiva sia in fase conclusiva che di rifinitura, a fare la differenza. La sconfitta indolore del ritorno (1-0) non ha cambiato le carte in tavola. Sul piano statistico è la terza finale per il club teutonico e la squadra allenata da Ralf Kellermann potrebbe essere l’unica a trionfare  tre volte in quattro anni. Uno scontro, dunque, tra titani che darà vita ad uno show interessante per il pubblico e chi delle due compagini vincerà entrerà nella storia della competizione continentale.

La diretta live del match verrà trasmessa da Eurosport 1 HD a partire dalle ore 17:45.

Campionato Serie A 2015/16: l’analisi dell’esperto Mattia Martini

La stagione di Serie A di calcio femminile ha chiuso i battenti solo qualche giorno fa e per fare un resoconto sul campionato appena concluso, ci siamo rivolti a Mattia Martini, grande conoscitore del calcio femminile, manager e consulente di calciomercato in Italia ed esperto anche di calcio estero.

Ciao Mattia, iniziamo questa chiacchierata analizzando la stagione appena conclusa. Molti lo hanno definito come uno dei campionati più belli ed intensi degli ultimi anni, il Brescia ha vinto, il Verona è in Champions, verdetti giusti?
UNO DEI PIÙ COINVOLGENTI, APPASSIONANTI, DEGLI ULTIMI ANNI. IL BRESCIA HA LEGITTIMATO TUTTA LA PROPRIA DIMENSIONE DI MATTATRICE ITALIANA ED HA RINFORZATO IL PROPRIO PROFILO IN AMBITO EUROPEO, IL VERONA HA DATO UNA PROVA DI FORZA A TUTTA LA SERIE A, ESSENDO LA SQUADRA PIÙ TITOLATA D’ITALIA: CHI È ABITUATO A VINCERE AFFRONTA IN MANIERA DIVERSA CERTE SITUAZIONI E, PUR CON NUMEROSE PROBLEMATICHE, HA CONQUISTATO LA CHAMPIONS. I VERDETTI DI UN CAMPIONATO SONO SEMPRE GIUSTI.

Quale squadra ti ha stupito maggiormente e quale invece non ha reso, a tuo parere, per le aspettative del precampionato?
LA RES ROMA, SU TUTTE, PENSO SIA STATA LA SQUADRA PIÙ ABILE AD INTERPRETARE IL CAMPIONATO. NONOSTANTE LA ROSA CORTA E QUASI COMPLETAMENTE U19 HA ESPRESSO SEMPRE IL PROPRIO CREDO CALCISTICO ED HA OTTENUTO ESITI IMPORTANTI E POSITIVI CONTRO BIG COME VERONA, MOZZANICA E TAVAGNACCO. LA DELUSIONE FORSE UN PO’ LA PIAZZA BERGAMASCA… CHI HA UN ATTACCANTE DAVANTI DA OLTRE 30 GOL A STAGIONE È CHIAMATO A FAR DI PIÙ DI UN QUARTO POSTO.

Vittorio Veneto e Sudtirol salutano la Serie A dopo una sola stagione, è ancora così ampio il divario tra A e B, oppure il Luserna dimostra che anche le matricole possono riuscire a salvarsi?
NEL CALCIO, SOPRATUTTO IN UN CAMPIONATO, VINCE, VA IN CHAMPIONS, SI SALVA E SCENDE CHI MERITA E DEMERITA. SE PARLASSIMO DI COPPA ITALIA POTREMMO TIRARE IN CAUSA MOLTI FATTORI, MA IN QUESTO CASO NON È IL CASO. LA DIFFERENZA VI È ED È NETTA ED IMPORTANTE, PERÒ TRANQUILLAMENTE COLMABILE CON IL MINIMO SFORZO NUMERICO ED ECONOMICO E LA MASSIMA OCULATEZZA IN SEDE DI CALCIOMERCATO.

Proviamo a costruire una top 11 di questo campionato, schierandole con un 4-3-3, scegliendo un portiere, due difensori centrali, due esterni, tre centrocampisti e tre attaccanti.
“HO PRESO VISIONE TRA COPPA ITALIA, SERIE A E CHAMPIONS LEAGUE QUASI A 41 PARTITE, PER CUI PENSO DI AVERE UN’IDEA CHIARA NELL’AFFERMARE:
PORTA: CEASAR (BRESCIA)
DIFENSORI CENTRALI: LINARI (BRESCIA) – GAMA (BRESCIA)
TERZINO DESTRO: GUAGNI (FIORENTINA)
TERZINO SINISTRO: BARTOLI (MOZZANICA)
CENTROCAMPISTI: CERNOIA (BRESCIA) – CARISSIMI (VERONA) – EK (FIORENTINA)
ATTACCANTI: GIRELLI (BRESCIA) – GIACINTI (MOZZANICA) – CACCAMO (FIORENTINA)

Il Brescia ha disputato una buona Champions arrendendosi solo al Wolfsburg nei quarti di finale. Siamo ancora distanti dalle grandi d’Europa oppure pian piano si stanno facendo passi avanti?
IL BRESCIA SI È RIVELATA UNA SQUADRA DI DIMENSIONE E CARATURA EUROPEA, CHE HA FATTO GIOIRE L’ITALIA SINO AI QUARTI DI FINALE DI CHAMPIONS, ELIMINANDO IN PRIMA BATTUTA IL LIVERPOOL, METTENDO K.O. IL FORTUNA ED ARRENDENDOSI SOLO ALLA FINALISTA WOLFSBURG. LOGICO CHE CHI INVESTE DI PIÙ, CHI HA MAGGIORE GETTITO ECONOMICO, VINCE QUASI SEMPRE.
AD OGGI L’ITALIA NON HA GLI STESSI BUDGET DEI MAGGIORI CLUB EUROPEI. È UN DATO APPURATO.

A proposito di Champions League, saranno proprio le tedesche del Wolfsburg a giocarsi la finale al Mapei Stadium, contro il Lione. Pensì sarà il momento delle francesi per prendersi la rivincita dopo il k.o. del 2012/13 oppure il Wolfsburg proseguirà la striscia di vittorie tedesche?
LIONE È D’ALTRA CATEGORIA: NUMERO UNO VERO, DIFESA CHE SCAPPA QUANDO PUNTATA ED IMPECCABILE NEI MOVIMENTI COORDINATI, CENTROCAMPO DI QUALITÀ ED INTERDIZIONE, ATTACCO DA ALMENO DUE RETI A PARTITA.
QUEST’EDIZIONE DELLA CHAMPIONS LA VEDO TINTA DEI COLORI FRANCESI.

Facciamo un salto in avanti, nell’estate 2016 si disèuterà il torneo olimpico, vedi ancora gli Stati Uniti favoriti oppure Brasile ed europee potranno recitare il ruolo di temibili antagoniste?
USA FAVORITI, MA ATTENZIONE ALLA FRANCIA! AD INIZIO ANNO, NELLA TOURNEE IN NORD AMERICA, CI DIMOSTRÒ, PROPRIO CONTRO UN AVVERSARIO COME LA GERMANIA, TUTTE LE SUE POTENZIALITÀ, SIA DI GRUPPO, SIA PER I SINGOLI TALENTI.

Ritorniamo nei confini nazionali, vista la tua esperienza, ci vuoi dare qualche nome di giovani calciatrici italiane che potranno essere protagoniste in futuro?
SE ANALIZZIAMO LE U19 ABBIAMO NUMEROSISSIMI TALENTI, CHE, AHIMÈ, DOPO IL MONDIALE IN COSTA RICA U17, NON HANNO TROVATO PIÙ MOLTO SPAZIO NEI CLUB. A VOLTE ADDIRITTURA, QUANDO INFORTUNATI, MESSI DA PARTE.
BISOGNEREBBE PUNTARE PIÙ SU QUESTI TALENTI, SONO IL PATRIMONIO DEL NOSTRO CALCIO.
SE DOVESSI PORRE ALL’ATTENZIONE UN NOME DIREI GIADA GREGGI, CLASSE 2000, CENTROCAMPISTA DELLA RES ROMA. DI CERTA E SICURA PROSPETTIVA.

Aurora Desio, arriva il calcio femminile

Aurora, ma anche Silvia, Marta, Stefania e Francesca….chi l’ha detto che il calcio è solo “roba” per maschi? L’Aurora Desio – la storica società della città, una delle più prestigiose in Brianza – ha deciso di spalancare le sue porte anche all’universo rosa. È una delle grandi novità lanciate nell’ambito della nuova gestione del Settore Giovanile e del progetto #Risplendelaurora.
Perchè è ora di mettersi in testa che ci sono tante bambine e ragazze che amano questo sport, vogliono praticarlo, hanno grinta e qualità per farlo – sottolinea la dirigenza dell’Aurora, tra cui c’è Mario Trezzi, ex mister della Pro Lissone femminile –, non è uno sport esclusivo per i maschi, anzi aiuta tantissimo anche le ragazze a stare meglio e crescere”.

Aurora Desio, arriva il calcio femminile
Se in Italia c’è ancora una cultura “maschilista” legata al pallone, all’estero è ampiamente superata, con il movimento del calcio femminile che è molto vasto, evoluto e organizzato. “La nostra società ha proprio un nome femminile…come possiamo non essere dalla parte delle donne?”, dicono da casa Aurora.

Ecco che l’idea è di inserire tante bambine della città, dai 5 anni in su, nella Scuola calcio, che ha base presso i campi in sintetico, coperti, dello Sporting Club di via Cattaneo. Al momento il piano è di inserire le bambine in squadre miste con i maschi, per poi arrivare nel tempo – se ci saranno le condizioni – a creare un settore giovanile rosa affiancato a quello maschile. Già da qualche anno non mancano alcune bambine, ma l’obiettivo è di aumentare di molto il numero al grido di #GiocaConAurora. In questo senso, è già possibile prenotare delle prove scrivendo a auroradesiosettoregiovanile@gmail.com.

Open day l’11 giugno
Ed è già fissata la data di sabato 11 giugno, dalle 10 alle 12, quando allo stadio comunale di via Agnesi ci sarà il grande Open Day “Piacere, Aurora” in cui potranno presentarsi per giocare tutte le bambine, e i bambini, dai 5 anni in su. La Società ha già fatto una curiosa indagine scoprendo che in città sono residenti 89 donne che si chiamano proprio Aurora, 68 delle quali sono under 15. A chi si presenterà all’Open Day un simpatico omaggio.

Per dare un segnale forte di avvicinamento al calcio femminile ci sarà la presenza del Real Meda, società amica dell’Aurora, una delle più importanti realtà del calcio rosa in Brianza e in Lombardia, che parteciperà con numerose squadre e tecnici: “Per noi è una occasione – dichiara Gianni Zaninello, direttore sportivo e tecnico del Real Meda – per far conoscere a tutti come il calcio femminile sia una realtà positiva e di valore. La nostra società rappresenta una componente consolidata in questo movimento, strutturata in tutte le categorie, dalla scuola calcio alla prima squadra, che milita nella serie B nazionale. Entrare in sinergia con l’Aurora Desio per noi è un piacere, perchè il calcio femminile per crescere ha bisogno di diffondersi in altre realtà”.

Sono tante le idee in cantiere, in casa Aurora, per sviluppare il movimento rosa, che verranno attuate durante la stagione. “Di certo per noi è anche un impegno legato strettamente al sociale: pensiamo a iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e per la parità di genere; ma anche a una iniziativa di solidarietà, donando una piccola parte della quota di iscrizione a una associazione “rosa” sul territorio. Se qualcuno ha idee e proposte in questo senso scriva alla nostra mail”.

Nazionale Under 19 Femminile: a Senec Azzurrine battute dalla Slovacchia 2-0

Nella prima delle due amichevoli in programma Senec, la Nazionale Femminile Under 19 è stata sconfitta 2-0 dalle pari età della Slovacchia. Entrambi i gol sono stati realizzati nel primo tempo (16’ e 40’), mentre nella ripresa le Azzurrine hanno fallito un calcio di rigore con l’attaccante del Brescia Serturini.
Giovedì la squadra di Sbardella scenderà in campo alle ore 17 per la seconda gara.

L’elenco delle convocate
Portieri:
 Noemi Fedele (Fiorentina), Alessia Piazza (Lugano);
Difensori: Martina Lenzini (Brescia); Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Elisabetta Oliviero (Molassana Boero), Nicole Peressotti (Graphistudio Tavagnacco), Alice Tortelli (Fiorentina), Marta Vergani (Real Meda);
Centrocampisti: Martina Brustia (Inter Milano), Federica Cavicchia (Luzern), Alessandra Dri (Graphistudio Tavagnacco), Laura Ghisi (Brescia), Marta Mascarello (Cuneo), Giada Morucci (Castelfranco), Flaminia Simonetti (Res Roma);
Attaccanti: Sofia Del Stabile (Graphistudio Tavagnacco), Gloria Marinelli (Grifo Perugia), Giulia Pezzotta (Brescia), Annamaria Serturini (Brescia).

Staff – Tecnico: Enrico Maria Sbardella; Assistente tecnico: Elena Proserpio Marchetti; Segretario: Sabrina Filacchione; Preparatore atletico: Simone Mangieri; Preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; Medico federale: Gabriele Bolle; Fisioterapista: Davide Baccoli; Magazziniere: Emanuele Esposito.

Il Trophy on the Road fa tappa al “Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia

In attesa di fare il suo ingresso in campo giovedì 26 maggio al “Città del Tricolore” per la Finale della UEFA Women’s Champions League, la Coppa ha fatto visita stamattina ai piccoli ospiti del reparto di pediatria dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La FIGC, insieme al Comune di Reggio Emilia, ha voluto essere vicina ai piccoli degenti che hanno visto entrare nelle loro stanze il trofeo della finale.
Il Direttore della Struttura Complessa di Pediatria Sergio Amarri ha accompagnato il Sindaco Di Reggio Emilia Luca Vecchi ed una rappresentanza della Reggiana Calcio Femminile e maschile all’interno del reparto. Grande la sorpresa dei piccoli degenti e dei loro genitori che hanno regalato tanti sorrisi alla delegazione in visita. Presente all’incontro il Presidente dell’Associazione Curare Onlus, Deana Ferretti, associazione nata a sostegno del progetto MIRE – Maternità e Infanzia

A Campobasso la manifestazione finale di Ragazze in Gioco

Si è svolto sabato, a Campobasso, presso il campo sportivo Sturzo l’atto conclusivo del progetto Ragazze in gioco curato dalla Delegata all’Attività Scolastica del SGS Molise Teresita Felaco e per la parte tecnica dal Delegato all’Attività di Base Gianfranco Mastrogiacomo. Tre le scuole che hanno preso parte al programma ideato dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc all’interno del progetto Valori in Rete: l’Istituto Comprensivo di Castelmauro (Cb),  l’Istituto Comprensivo Di Cercemaggiore (Cb) e  l’Istituto Padre Raffaele di Sant’Elia a Pianisi (CB). Tra le protagoniste della giornata sono state individuate 14 ragazze che saranno presenti alla manifestazione nazionale di Coverciano che si terrà l’ 11 e il 12 giugno.

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