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Cresce l’attesa a Reggio Emilia per la finale della UEFA Women’s Champions League

Cresce l’attesa per la finale della UEFA Women’s Champions League tra Wolfsburg e Lione, in programma giovedì prossimo allo “Stadio del Tricolore” (ore 18, diretta su EUROSPORT). Reggio Emilia è pronta ad ospitare un evento storico che si disputa per la prima volta in Italia e che rappresenta una grande opportunità per la promozione del movimento calcistico femminile nell’ambito del progetto di sviluppo del movimento avviato dalla FIGC. La città emiliana, promossa per l’occasione, capitale del calcio femminile, è stata protagonista di una serie di manifestazioni organizzate dalla FIGC a corredo della gara.

In particolare molto attivo è stato il Settore Giovanile e Scolastico, che ha coinvolto le scuole del territorio nella “Women’s Football Week” attraverso un tour itinerante in otto città emiliane nelle settimane precedenti l’evento. Ma molte sono anche le iniziative che accompagneranno il giorno della finale, a partire dallo “Women’s Grassroots Festival”, che sarà allestito presso il Centro Sportivo “Taddei”, nei pressi dello stadio dove si giocherà la gara. Il programma si svolgerà in due fasi: dalle ore 10 alle ore 12.30 parteciperanno le scuole di Reggio Emilia e le finaliste del Torneo tra Scuole “Road to the final”; il pomeriggio, dalle ore 14,30 alle ore 17,30, le scuole di calcio ed i giovani tifosi che arriveranno allo stadio.

Inoltre, a partire dalle 14.30, si terrà la fase Interregionale di Reggio Emilia del Torneo U.12 Femminile Danone Nations Cup (presso gli impianti sportivi di via Mogadiscio). Il torneo, che ha coinvolto nella fase preliminare Club Professionistici e di Calcio Femminile, alla fase interregionale vedrà la partecipazione del Bologna 1909 SpA, Imolese Femminile, Fiorentina Women’s FC e AC Perugia. La vincente parteciperà alla finale nazionale che si svolgerà a Coverciano durante l’8º Grassroots Festival previsto l’11 e il 12 giugno.

Infine sempre giovedì 26, alle 14.30 presso l’Auditorium Malaguzzi (via Bligny 1), si svolgerà un incontro riservato agli arbitri emiliani e a quelli delle regioni limitrofe con i responsabili delle Commissioni Nazionali e i dirigenti AIA. Saranno presenti il designatore UEFA Pierluigi Collina, l’arbitro internazionale Nicola Rizzoli e Roberto Rosetti, Event Coordinator della Finale. L’evento, aperto a tutti, è un momento di confronto e di crescita sia sportiva che tecnica irripetibile, attraverso la visione di foto, filmati e video.

Danone Nations Cup: a Genova si impone il Genoa, alle finali con Roma e Agsm Veron

Il Genoa Cfc si aggiunge a As Roma e Agsm Verona nel lotto delle finaliste nazionali della “Danone Nations Cup”, il più grande torneo di calcio under 12 al mondo con 2,5 milioni di partecipanti in oltre 40 paesi, che in Italia è riservato alla componente femminile sotto la regia del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC.
Nella fase interregionale disputata sabato pomeriggio presso il “Centro Sportivo Molassana Boero” le ragazze genoane hanno preceduto nell’ordine Juventus, Torino, Livorno e Campomorone S. Olcese al termine di una giornata che ha confermato l’entusiasmo già registrato in tutte le fasi preliminari della competizione che ha visto di fronte le formazioni Under 12 dei club di Serie A, Serie B, dei club di vertice del calcio femminile ed alcuni club giovanili.

Fase Interregionale GENOVA, 21 MAGGIO
Ammesse direttamente: Juventus Fc, Fc Torino, Ac Livorno
Qualificate dalla Fase preliminare: Genoa Cfc, Campomorone

RISULTATI

Torino Fc – Genoa Cfc 2 – 4
Fc Juventus – Usd Campomorone S.Olcese 4 – 1
Torino Fc – Fc Juventus 3 – 4
Genoa Cfc – Ac Livorno 3 – 2
Usd Campomorone S.Olcese – Ac Livorno 2 – 3
Genoa Cfc – Fc Juventus 4 – 2
Ac Livorno – Fc Juventus 2 – 4
Usd Campomorone S.Olcese – Torino Fc 3 – 3
Genoa Cfc –  Usd Campomorone S.Olcese 4 – 1
Torino Fc – Ac Livorno 3 – 1

Classifica: Genoa Cfc 12 punti, Juventus Fc 9, Fc Torino 4, Ac Livorno 3, Campomorone S. Olcese 1.
Qualificata alla Fase Nazionale: Genoa Cfc

Accademia Acqui Femminile: dopo una grande stagione il futuro è incerto

Finito oggi il campionato con una vittoria roboante sul Bologna, per l’Accademia Acqui è già tempo di pensare al futuro che sarà lontano dalla città termale. Ecco il comunicato con il quale la società ufficializza il termine di tutte le attività presso le strutture di Acqui Terme. Cosa aspetterà a questo fantastico gruppo? Vi terremo informati in merito.

F.C.D. ACCADEMIA ACQUI, COMUNICATO STAMPA
Io sottoscritto, Dott. Davide Saccone, in qualità di legale rappresentante dell’F.C.D. ACCADEMIA ACQUI, comunico che, preso atto dell’Assemblea dei Soci riunitasi il 20 maggio 2016, l’attività sportiva presso le strutture del Comune di Acqui Terme terminerà il 30 giugno 2016. Con la presente siamo a ringraziare l’Amministrazione Comunale, il Sindaco e gli sponsor che ci hanno permesso di portare avanti le stagioni calcistiche passate.
Il Presidente Dott. Davide Saccone
Comunicato stampa F.C.D. Accademia Acqui

Qui di seguito il post dalla pagina Facebook dell’Accademia Acqui:
Visto il comunicato stampa da parte della Società e sentito il discorso del nostro Presidente,ci pare doveroso nei confronti di chi ci ha seguito in questi tre anni comunicare che,oggi è stata giocata la nostra ultima partita ufficiale con la maglia Bianca,purtroppo non si hanno le forze per proseguire e nonostante i nostri sacrifici senza per altro fare debiti,non esisterà più un Accademia Acqui Femminile.
La nostra pagina non verrà chiusa ma la lasceremo attiva per chi avrà voglia di ricordare la piccola storia delle BIANCHE.
Cogliamo l’occasione per ringraziare le istituzioni,sponsor,tifosi,fan,amici e tutti coloro che hanno collaborato nel percorso delle Bianche.
Per sempre…..
DUMAAAAA BIANCHEEEEE!!!!!!!!!!

Panchine d’oro e argento: Brescia e Como in pole position

Quando finisce la stagione, anche per gli allenatori, spesso bistrattati o colpevolizzati, arriva il momento di qualche piccolo riconoscimento. Ogni anno il calcio femminile Italiano, con il settore tecnico di Coverciano riconoscono il miglior tecnico di Serie A e di Serie B.
Voci di corridoio, sembrano indicare i due papabili nomi per la stagione di calcio femminile che si concluderà a breve con l’ assegnazione della Coppa Italia, e pare che FCF Como e Brescia Femminile possano festeggiare i propri tecnici, e quindi i loro staff tecnici al completo.

Coach Milena Bertolini, allenatrice professionista (U-Pro), neo scudettata del Brescia ha guidato sapientemente le sue leonesse, pesa molto per lei anche la Champions League con l’ accesso ai quarti di finale e soprattutto la cavalcata in Coppa Italia, dove l’ allenatrice potrebbe far registrare una doppietta che arricchirebbe il palmares del presidente Cesari.

Coach Antonio Cincotta, allenatore professionista(U-A), neo titolato in Serie B, con la promozione in Serie A del Como, pesa molto per lui aver vinto nel girone più difficile, con la presenza della corazzata Valpolicella (quarti di coppa Italia per le veronesi), e averlo fatto con una rosa rifondata dopo la retrocessione,  in cui vi erano anche atlete che militavano nella stagione precedente in D, C e in B di media classifica.

Sia Bertolini che Cincotta in passato hanno ricevuto questi riconoscimenti, segno di una continuità nel tempo che fa percepire la qualità del loro operato a favore dei club e in generale del calcio femminile italiano. Mister Longega, con la qualificazione in Champions League del Verona senza il fenomeno Gabbiadini ( nella sfida chiave con la Fiorentina) e Mister Di Camillo, qualificato per la prima volta in Serie A con il Chieti  dei fenomeni Vukcevic, Martinovic e Di Camillo ( figlia del mister) sono altri profili interessanti.
A tutti in bocca al lupo e complimenti.

Il Cuneo Calcio Femminile conquista la serie A

Il Cuneo Calcio Femminile non sbaglia e imponendosi per 4 a 1 contro l’Amicizia Lagaccio nell’ultima gara di campionato (reti di Cama, Rosso, Mascarello e Errico) raggiunge la promozione in serie A, obiettivo dichiarato -e mai nascosto- fin dall’inizio della stagione.
Il campo del Parco della Gioventù si è trasformato in una grande festa al triplice fischio dell’arbitro, le biancorosse raggiungono, per la seconda volta nella loro storia, la massima serie. Dopo la prima promozione raggiunta nella stagione 2013/2014 (valsa la A nel campionato 2014/2015) sempre sotto la Presidenza di Eva Callipo le ragazze di Mister Petruzzelli ritornano oggi tra le grandi.
Il titolo è giunto meritatamente dopo una stagione giocata ad altissimi livelli, con un testa a testa appassionante con il Castelfranco, che ha visto trionfare le biancorosse al foto-finish: la differenza l’ha fatta indubbiamente la maggior freddezza della biancorosse nei momenti cardine della stagione. Un gruppo compatto, ben diretto da Mister Petruzzelli e dal suo staff, con una società solida e sempre presente: 18 vittorie conquistate in 22 gare disputate, ma soprattutto zero sconfitte. Una squadra schiacciasassi contro la quale nulla hanno potuto le avversarie affrontate nel corso della stagione: la città -orgogliosa- festeggia le sue ragazze, il Cuneo Calcio Femminile torna in serie A.

Inter Calcio Femminile, Brustia lascia? Milan Ladies, new London Style?

Tante le novità nella Milano del calcio femminile.
Secondo indiscrezioni, non ancora confermate dalla parti,il club della presidentessa Tagliabue, mamma di regina Baresi, ufficializzerà a breve un nuovo allenatore.
Il novarese Antonio Brustia, papà della nota Martina Brustia, che da due anni aveva allenato sua figlia militante nell’ Inter femminile, avrebbe deciso di interrompere la sua attività di tecnico della prima squadra di capitan Regina Baresi. Antonio Brustia aveva allenato prima il settore giovanile dell’ Inter Calcio Femminile, e poi era stato scelto per tornare in Serie A dopo la retrocessione dalla massima categoria, avvenuta sotto la gestione di Malgeri prima e Torriani poi. Pare possa arrivare un tecnico proveniente dal progetto sportivo giovanile, di utilità sociale, Leoni di Potrero, fondato tanti anni fa da Zanetti e Cambiasso.

Sull’ altro fronte, il Milan Ladies del Direttore Sportivo Marco Pennati e del Presidente Eros Badin sembra molto attivo sul fronte Marketing & Sponsor, con una nuova iniziativa di globalizzazione. I tifosi del Milan Ladies, nell’ultima gara contro la Bocconi, persa per 4 a 2, hanno trovato il live del risultato su una nuova pagina social, Milan Ladies London, segno dell’internazionalizzazione che il club rossonero, forte della salvezza ottenuta con un terz’ultimo posto a parimerito con l’ Atltetico Oristano, vuole dare alla propria realtà sportiva.

Si inizia la programmazione della futura Serie B, verosimilmente a 16 squadre, con soli 3 gironi, con inizio il 15 Settembre, e la presenza, nel Girone Nord, delle neoretrocesse Sud Tirol, Vittorio Veneto e 2 delle 4 compagini Sarde. Un grosso impegno di programmazione per ogni club. Auguriamo alle squadre milanesi di Milan ladies e Femminile Inter ogni successo.

Fimauto Valpolicella, rosa top, ma è l’ora di un top coach?

La stagione del Valpolicella era nata sotto i migliori presagi, il club della presidentissima Flora Bonafini aveva fin da Luglio mosso ogni muscolo in funzione del miglioramento del secondo posto, quel secondo posto alle spalle del Sud Tirol che sembrava l’ obiettivo da migliorare, con il giusto sogno della Serie A.
Per migliorare un secondo posto, devi vincere e convincere, e la scelte del sodalizio giallo blu hanno da subito fatto entusiasmare stampa e tifosi.
La prima mossa vincente della presidentessa è stata quella di garantire l’ arrivo di Nicola Iachelli nell’ area tecnica, vicecampione d’ Italia col Brescia, ed esperto conoscitore del settore femminile nazionale, ha portato una serie di indiscutibili talenti in casa Fimauto.

Il primo colpaccio, che ha fatto eco in tutta Italia è stato l’ arrivo del pilastro Nenè Nhaga Bissoli, a formare una difesa granitico, con l’ esperienza ed i centimetri di una delle più forti d’Italia. Poi, come se non bastasse, due autentici fenomeni classe 1992, Solow e Leon, una Canadese ed una Statunitense di valore estremo, già pronte per la Serie A, e determinanti, almeno nel progetto iniziale, per la conquista della Massima Categoria.
Il quadro però non è terminato, e ad accrescere il mercato estrivo la Fimauto ha piazzato anche un colpo determinante per sigillare la porta, dal Verona è arrivata Ilaria Toniolo, una garanzia.
Tutto questo,nove mesi dopo, non è servito a nulla, poiché la Fimauto è rimasta seconda, ed è cambiato solo il nome della prima della classe, questa volta il Como Femminile.
Ma come ha fatto il Como femminile ha mettere il proprio nome davanti ad una corazzata di cotanta qualità?
Il Como, retrocesso dalla Serie A ha perso quasi tutti i suoi pezzi pregiati.
Alice Cama, il vero bomber è andata a trascinare il Cuneo in Serie A ( 23 goal per lei), Valentina Piazza, portiere dell’ Under 19 è volata a Lugano, Francesca Sampietro, campionessa d’ europa ha smesso di giocare, così come Bertoni, e soprattutto il fenomeno Martina Cortesi. A Stagione in corso i due attaccanti titolari Mariane Baburro e Laura Loseto hanno abbandonato per motivi di lavoro la carovana lariana.
Ha rimpiazzato tale atlete di alto livello, con ragazze umili, di buon valore, provenienti da Serie D, Serie C e Serie B da centro classifica, come Gritti, Previtali e Ventura, provenienti dal Tradate, Postiglione e Cereda, provenienti dalla Serie C, e Panzeri, proveniente dalla Serie D Lombarda.
Quello che però il Como ha fatto, come mossa di rilievo, è la scelta dell’ allenatore.
Un po’ come Mozzanica e Brescia, il direttore Silvano Cozza, che per ben 5 anni ha salvato le lariane in Serie A, ha capito l’ importanza di avere un top coach nella sua formazione completamente rinnovata e non gremita di campionesse, e così ha strappato alla concorrenza Mister Antonio Cincotta, uno dei nomi più di rilievo del calcio femminile italiano, con un palmares prestigiosissimo.

Il Valpolicella ha invece dovuto cambiare il suo assetto tecnico in corsa, una sconfitta per ogni società la costrizione ad un esonero, con l’ avvicendamento di Mister Paolo Fracassetti, a cui il Mozzanica ha preferito una garanzia quale Nazarena Grilli, la squadra è stata affidata all’ allora preparatore dei portieri, Mister Buttante. I risultati sono migliorati ma nulla è servito poiché il Como ha seguito una marcia precisa e costante, facendo gli stessi punti sia all’ andata che al ritorno, facendo registrare un attacco da capogiro senza però avere alcuna atleta con più di 15 goal personali.
Il Valpolicella ha dimostrato tutta la forza dei suoi singoli, soprattutto in coppa Italia, dove ha sconfitto ben due compagini di Serie A, facendo capire di avere una rosa capace di ogni cosa, e fermandosi solo al cospetto delle allora sculettate Veronesi di Longega. Ma laddove vi era necessità di continuità, concentrazione e perseveranza, ovvero in campionato, qualcosa non è proprio girato per il verso giusto.

Sarebbe bello, vedere una rosa così ambiziosa, ed un club così ben strutturato ( in attivo il sodalizio con il Chievo Verona) avere sulla panchina un top coach del calcio femminile italiano. Auguriamo alla Fimauto Valpolicella, club sempre più di spessore nel calcio nazionale, ogni successo per la prossima stagione, nel difficilissimo campionato di Serie b a 3 gironi, dove torneranno verosimilmente i derby col Sud Tirol, col Vittorio Veneto e forse anche la supersfida con il Riviera di Romagna. Una lotta per la Serie A avvincente fin dal calcio mercato estivo.

Serie B, Girone A: Como il ritorno in Paradiso!

È stata una stagione esaltante quella del Como che per buona parte di campionato ha lottato, testa a testa, con l’Inter fino alla vittoria nello scontro diretto. Da li in poi la squadra di Cincotta non ha sbagliato molto anche se molto spesso ha creato qualche infarto ai tifosi come nella gara con la Bocconi di qualche giorno fa. Ieri le comasche hanno battuto 2-1 l’Azalee e hanno cosi potuto festeggiare il ritorno in massima serie dopo un anno di purgatorio. Per le neo promosse a segno: Mazzola e Gritti, mentre per le cugini di Gallarate, rimaste in 10 dopo 15 minuti, a segno nel finale Ferrario.
Ha sperato e lottato fino al 90’ il Fimauto Valpolicella che purtroppo deve dire addio alla massima serie. Le scaligere salutano., comunque, il pubblico amico con una prestazione super battendo 8-0 il Caprera. In gol: Tombola. Carradore, Mascanzoni Daiana, Mascanzoni Debora, Capovilla, Boni, Cordioli e Inverardi.
Vittoria per 3-0 dell’Orobica sull’Atletico Oristano; le reti sono di Massussi doppietta e della solita Merli. Doppio set per l’Inter, che chiude la stagione al terzo posto, rifilando 12 reti al malcapitato Villacidro. Per le neroazzurre in gol: Rognoni tripletta, Baresi doppietta, Regazzoli, Chiggio, Bonfantini, Ferrario, Dedè, Pandini e Spinelli. Chiudono in bellezza anche le altre due formazioni lombarde. La Bocconi batte 4-2 il Milan Ladies, a cui non basta la doppietta di Coppola, perché le padroni di casa passano con Biavaschi doppietta, Vai e Possenti; e il Real Meda 2-0 il Mozzecane, grazie alle reti di Stucchi e Dubini.

Mister Renato Longega senza Gabbiadini, da una lezione alle viola di Mister Fattori

La Fiorentina Women’s, era stata la regina del calciomercato estivo, quando ad Agosto annunciò colpi di prestigio. Dopo il fallimento della Torres, tutte le ex scudettate avevano scelto la direzione del Franchi, per assaporare il gusto di un club professionistico a servizio delle donne.
Inoltre, per essere certi di non mancare l’ obiettivo, la Fiorentina ha messo a disposizione di Mister Sauro fattori tre autentici fenomeni,la straniera Ek, il mito Panico e l’ irresistibile Caccamo. Dopo il girone di andata, in cui fattori era campione d’ inverno con le viola, la Fiorentina ha iniziato un saliscendi, per prima cosa ha perso contatto con la vetta, perdendo lo scontro diretto in casa col Brescia. Dopo, finito addirittura terzo, ha iniziato ad inseguire il Mozzanica, e poi, dopo il crollo incredibile e inaspettato delle bergamasche di Nazarena Grilli, la Fiorentina ha sfruttato l’ occasione per accaparrarsi il secondo posto, ovvero l’ accesso alla Champions.
Un film che l’ ambiente viola pensava si potesse chiudere con una grande festa Sabato, dove a Verona, con un pareggio si sarebbe festeggiato il minimo premio per una squadra che, seppur nuova, presentava al suo interno un organico da scudetto.
Verona però si è trasformata nella fatal Verona.
La squadra del Mister e Manager Renato Longega, ha dovuto giocare una gara così complessa, con un solo risultato possibile ( la vittoria) senza due stelle quali Gabbiadini e Ohrstrom. All’ inizio della sfida, Pirone prima e Ledri poi arrivano facilmente a calciare se segnano 2 reti che stendono le Viola.

A livello tattico Longega si supera e sfrutta a suo vantaggio il nuovo sistema di gioco apportato da Mr. Fattori, il 4 3 1 2 il mister delle gialloblù con un 4 4 2 asimmetrico riesce a compiere 3 mosse chiave:
1) fa spingere i terzini altissimi dove il rombo viola arriva in ritardo e costringe Guagni e Motta a suire costantemente degli attacchi 2 vs 1
2) in fase di possesso palla annulla lo spazio tra i suoi difensori e la sua coppia di centrocampisti centrali, rendendo così vana la presenza di un trequartista nello scacchiere della Fiorentina.
3) Alterna nei corner contro la marcatura a uomo e a zona in base agli innumerevoli schemini della Fiorentina, ( il più noto, quello con Caccamo che fa finta di calciare e corre verso l’ area)

La Fiorentina è imprecisa sotto porta e va addirittura sul 3 – 0, con il Verona che ha avuto anche altre 2 palle a tu per tu con l’ estremo Viola per chiudere la partita.
Bastava il pareggio per Orlandi e compagne, e invece, anche gli ultimi sforzi al 90’ minuto non valgono l’ impegno di una intera stagione, la geografia del calcio femminile italiano non cambia, Verona e Brescia, società dilettantistiche organizzate con professionalità ed esperienza di calcio femminile, allontanano l’ esperimento professionistico Viola dalle zone che contano.
La Fiorentina, club internazionale, dovrà riorganizzare le proprie idee studiando una nuova strategia che la porti nelle zone in cui un club professionistico di tale prestigio deve stare.

Serie B, Girone B: la Jesina conclude il campionato con la 17° vittoria stagionale 

Dopo la vittoria che è valsa la Serie A contro il Pordenone, la Jesina si concede rifilando cinque reti (5-3) al Clarentia Trento a cui non bastano le reti di Dalla Santa, Branz e Rosa perché le neo promosse portano a casa la 17° vittoria stagionale con Catena e Polli doppietta e la rete di Monterubbiano. Secondo posto confermato per la Pro San Bonifacio che batte 2-0 il Gordige con la doppietta di Cumerlato.
Doppia cinquina per il Marcon che batte a domicilio il Foligno per 10-2. Alle umbre, retrocesse in Serie C, non basta la doppietta di Zelli, mentre per le venete a segno: Battaiotto tripletta, Zuanti doppietta, Roncato, Ranzolin doppietta, Vanin e Bernardi. Vittoria per 2-0 anche dell’Azzurra sul Pordenone con la doppietta di Leonessi.
Festival del gol tra New Team Ferrara e Padova, con il match che termina 4-6. Per le padroni di casa a segno: Montorio su rigore, autorete di Cattuzzo, Dubbioso e Fratini.
Le bianco scudettate vanno in rete con Fabbruccio, Cattuzzo doppietta, D’Antonio, Giubilato e Ferrato. Unico pareggio dell’ultima giornata quello tra Grifo Perugia e Vicenza. Alla rete di Ceccarelli risponde il gol di Pomi

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