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Un goal negli ultimi minuti beffa l’Arezzo

Photo Credit: Acf Arezzo

Siamo al giro di boa. Per l’ultima giornata del girone di andata, l’ACF Arezzo ospita il Genoa allo Stadio “Città d’Arezzo”.

ACF Arezzo: Bartalini, Tuteri, Licco (Barsali 57’), Carcassi (Taddei 84’), Corazzi, Zito, Lorieri, Toomey (Prinzivalli 62’), Martino, Fortunati, Razzolini. A disposizione: Nardi, Lunghi, Barsali, Santini Margherita, Taddei, Prinzivalli, Perfetti, Santini Martina. All. Ilaria Leoni
Genoa: Forcinella, Lipman, Di Bari, Bettalli, Ferrato (Rigaglia 66’), Ferrara, Acuti, Giles, Bargi (Campora 82’), Giacobbo, Mele. A disposizione: Marchetti, Macera, Abate, Errico, Rigaglia, Campora, Oliva, Parolo, Lucafo- All. Fabio Fossati
Marcatrici: Bargi (32’), Razzolini (41’), Ferrara (87’)
Ammonite: Tuteri (44’), Fortunati (62’)
Angoli: 6-6
Recupero: 1’-5’

PRIMO TEMPO
7’ L’Arezzo si fa vedere avanti con Razzolini. Il capitano delle amaranto è in posizione defilata sulla destra e prova a mettere la palla in mezzo. Non trova Licco e il Genoa spazza in angolo. DAll’azione di angolo, Lorieri la mette in mezzo, trovando quasi la testa di una delle sue compagne, ma Forcinella respinge.
8’ Il Genoa guida il contropiede e Acuti si presenta quasi in un uno contro uno con Bartalini. Lorieri rientra bene e blocca le vie di attacco della giocatrice del Genoa.
11’ Martino dalla bandierina la mette in mezzo, trovando quasi la prodezza della rete. Forcinella riesce a respingere e la palla rimane nell’area delle ospiti rimbalzando tra le varie maglie amaranto, ma nessuna riesce a trovare spazio per il tiro.
13’ Il Genoa ci prova ancora. Con una palla lunga le ospiti cercano Acuti, ma Toomey arriva prima sul pallone ed allontana dalla zona di pericolo.
27’ Le ospiti tornano alla carica, nuovamente con Acuti. Brava Zito a sporcare la palla e a farla arrivare a Bartalini in modo sicuro.
29’ Il Genoa ha l’occasione di marcare la rete del vantaggio. Da uno schema di un calcio di punizione, la palla sembra poter trovare Acuti a distanza ravvicinata dalla porta. Brava Bartalini che in uscita riesce ad allontanare il pallone dai piedi dell’attaccante.
32’ Goal Genoa. Le ospiti si portano avanti con Bargi. Dalla sinistra, una giocatrice in maglia bianca mette la palla sul secondo palo, trovando la testa della numero 22 che mette in rete.
40’ Il Genoa cerca il raddoppio e continua a farsi vedere nell’area di Bartalini. L’estremo difensore amaranto riesce a disinnescare il pericolo e manda in angolo.
41’ Carcassi corre sulla fascia destra e cerca la porta. Data la posizione defilata prova a metterla in mezzo per Razzolini. L’attaccante amaranto viene atterrata e viene concesso il rigore all’Arezzo.
41’ GOAL AREZZO. Razzolini si presenta sul dischetto di rigore. Il capitano amaranto angola il tiro sulla destra e batte Forcinella.
43’ Le ospiti vogliono subito tornare in vantaggio e si fanno vedere in avanti. Bartalini blocca la palla in tuffo.
45’ Corazzi tenta il retropassaggio, che rischia di trasformarsi in un assist per la squadra avversaria. Bartalini esce e prima in scivolata e poi con i guantoni, riesce a mantenere la parità dell’Arezzo.

SECONDO TEMPO
48’ L’Arezzo ci prova con Martino che tenta la prodezza dalla distanza. Palla alta sopra la traversa di poco.
53’ Il Genoa si fa vedere con Giocobbo, che dopo un passaggio di Acuti tento il contro ed il tiro. Bartalini blocca il pallone tra i guantoni.
57’ Lorieri da punizione mette la palla in area buona per la testa di Tuteri. Sul pallone ci arriva Forcinella che smanaccia e manda la sfera di gioco tra i piedi di Zito. La numero 15, però, tira al lato della rete.
60’ Il Genoa ci prova da una punizione. Il pallone sfila al lato del secondo palo.
61’ Le ospiti trovano il vantaggio, ma il tutto viene fermato per un calcio di punizione a favore delle Genoane.
63’ Dalla punizione a favore, il Genoa entra in area con Giacobbo. Esce Bartalini, che blocca la palla tra i guantoni.
64’ L’Arezzo va subito alla carica con Carcassi, che cerca di superare Forcinella allungandosi il pallone, ma viene fermata in corsa.
69’ Le amaranto si fanno sentire nell’area del Genoa. Dalla destra Martino mette la palla dentro per Razzolini, che colpisce la palla di tacco, ma il tiro finisce al lato. Dalla rimessa di Forcinella, l’Arezzo recupera il pallone e torna al tiro con la 97. L’estremo difensore degli ospiti blocca la palla senza difficoltà.
71’ Le ragazze di Ilaria Leoni non si arrendono e continuando ad assediare l’area di rigore avversaria. Lorieri si fa spazio tra le maglie bianche ed entra in area. Impossibilitata a tirare, cerca lo scarico, ma non trova nessuna delle sue compagne.
77’ Corazzi si trova la palla tra i piedi da sola. Tenta il tiro dalla distanza, che finisce di poco sopra la traversa.
79’ Dallo schema di un calcio d’angolo, Martino la batte corta e la palla arriva tra i piedi di Barsali. La numero 11 tenta il tiro dalla distanza, ma Forcinella blocca.
87’ Goal Genoa. Punizione al limite dell’area per le ospiti. La batte Ferrara. Baralini intuisce la direzione del pallone, ma non ci arriva e la sfera di gioco si insacca dietro l’estremo difensore.
89’ Il Genoa continua a spingere. Brava Fortunati a recuperare sull’avversaria e a spazzare in angolo.
90’+5 Da calcio d’angolo l’Arezzo ha l’ultima possibilità di pareggiarla, ma Zito sbaglia il tiro.
Un goal negli ultimi minuti di gioco beffa l’Arezzo.

Poker Bologna: 4-2 all’Orobica Bergamo

Photo Credit: Bologna FC 1909

È servito un poker, al Bologna, per concludere al meglio il girone d’andata della Serie B: 4-2 e vittoria contro l’Orobica Calcio, in trasferta, nel 15° turno di campionato. Le rossoblù, raggiunte due volte dopo l’autogol di Marchiori e il rigore di Battelani, hanno chiuso la gara nella ripresa con la doppietta di Sondergaard.
Le felsinee chiudono la prima parte a 31 punti, confermando il 4° posto, staccando il Chievo Women di quattro lunghezze e rimanendo in scia a Genoa (36) e Parma-Ternana (40).

Primo tempo frizzante al Centro Sportivo “Innocenti”: al 14’, l’incursione di Nocchi porta al cross proprio la numero 7, che una volta proposto in mezzo trova l’autorete di Marchiori. La gioia delle ospiti dura appena 9’, quando Salvi trova il tocco sottoporta per ristabilire la parità. Le ragazze di Pachera si riversano in attacco, conquistando il rigore che realizza Battelani per il 2-1 al 30’; anche in questo caso, però, l’Orobica ristabilisce la parità, questa volta con un bel gol di Cavicchia.

Nella ripresa, al 48’ Sondergaard porta nuovamente in vantaggio le compagne, per un 3-2 che non risentirà di un altro recupero di marca casalinga. Anzi, la stessa svedese si ripete al 67’ chiudendo di fatto la partita. Nel finale, esordio tra le fila bergamasche per Sara Zanetti, ex rossoblù che avrebbe pure trovato la rete del 3-4, annullata per tocco di mano.

Note:
Quarto 
e quinto gol per Alice Sondergaard, che sale a quota sei in stagione;
Sesta rete per Veronica Battelani in campionato, sette le totali nell’annata;
Secondo rigore a favore delle rossoblù, il second ìl realizzato.

Il prossimo appuntamento è fissato domenica 26 gennaio, ore 14:30, in casa contro la Res Women.

OROBICA: Fabiano, Donda, Salvi, Cappa, De Vecchis, Cavicchia (63’ Cattuzzo), Peddio (71’ Tengattini), Mariani, Marchiori, Zizyte, Corbetta (71’ Zanetti). A disp: Demarchi, Frecchiami, Paini, Risina, Piazza, Gregis. All: Marini.
BOLOGNA: Shore, Spinelli, Passeri (79’ Golob), Nocchi (84’ Rossi), Giai, Sondergaard (75’ Colombo), Tardini, Silvioni (79’ De Biase), Giovagnoli, Tucceri Cimini, Battelani. A disp: Lauria, Sciarrone, Gelmetti, Masini, Kustrin. All: Pachera.
Arbitro: El Hamil di Nichelino
Marcatrici: 14’ aut. Marchiori (O), 23’ Salvi (O), 30’ Battelani (B), 37’ Cavicchia (O), 48’, 67’ Sondergaard (B)
Ammonita: Nocchi (B).

Il Genoa consolida il terzo posto

Photo Credit: Genoa CFC

Ad Arezzo un successo 1-2 per le grifonesse: quarta vittoria consecutiva per il team di Fossati. Rimangono 5 i punti di vantaggio sulla quarta. Bargi capo-cannoniere del torneo con 13 centri. A segno anche Ferrara con punizione magistrale. Miglior attacco della Serie B con 44 reti realizzate, seconda miglior difesa (10) ex aequo con Ternana. Domenica prossima prende il via il girone di ritorno: in calendario trasferta in casa della Vis Mediterranea.

CHIUSO IL GIRONE DI ANDATA, ALTRE 16 PARTITE PRIMA DEL GONG – Una vittoria via l’altra. Grazie anche alla capacità di saper stringere i denti, fare leva sullo spirito di un gruppo straordinario e gettare il cuore oltre gli ostacoli, quando qualche difficoltà balla sotto il naso. La dodicesima affermazione in sedici incontri, zero pareggi, tre sconfitte. Il Genoa marcia a passo di carica e coglie, quasi allo scadere, un successo tanto importante quanto complicato in casa di un Arezzo sempre in partita. C’è voluta una chicca balistica della Ferrara, dopo il vantaggio di Bargi di testa su assist della stessa Ferrara, per spuntarla e proseguire la cavalcata. In mezzo alle due reti il pareggio di Razzolini dal dischetto. Tre punti che permettono di mantenere le distanze sulla inseguitrice più vicina, il Bologna, e puntare con determinazione il girone di ritorno, in una competizione in cui non è possibile abbassare la guardia.

Brescia Femminile, il girone di andata si chiude con la vittoria in rimonta sul Chievo Women

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Una gara complessa, contro un’avversaria di livello, giocata con testa e carattere, per una vittoria, la prima in rimonta, che rafforza le consapevolezze. Il Brescia Calcio Femminile fa due su due in questo inizio di 2025 e dopo la vittoria esterna per 4-1 contro la Res Roma, coglie anche quella interna, per 3-1, su un lanciatissimo H&D Chievo Women, e chiude al meglio il proprio girone d’andata. Contro la squadra guidata da mister Ulderici, che al Rigamonti arrivava sulla scia di sei successi consecutivi, le Leonesse sono brave a rimanere compatte e concentrate dopo essere finite in svantaggio, e a riportare in parità la sfida per poi girarla dalla propria parte nel secondo tempo.

Scontati i primi minuti di studio tra le due formazioni, che provano entrambe ad affacciarsi nell’area avversaria, il Chievo aumenta la pressione e crea i primi pericoli di giornata, trovando ottime risposte da parte di Tasselli. In un primo caso la numero 13 è brava a sventare la minaccia, andando a deviare in angolo un tiro scoccato dal limite da Montemezzo dopo passaggio sbagliato della retroguardia biancoblù, poi è sempre lei a bloccare un colpo di testa di Sechi. Al 15esimo però l’estremo difensore nulla può sulla splendido destro di Ketis da fuori area che si infila sotto l’incrocio e porta in vantaggio le ospiti. Il Brescia prova a replicare subito, ma il tiro sottomisura di Berti, ben imbeccata da Magri, viene respinto da Capecchi, poi, al 34esimo, è Berveglieri a provarci dalla distanza, ma il portiere clivense blocca a terra. Il Chievo, che già era tornato a farsi vedere dalle parti dell’area bresciana, al 37esimo va vicino al raddoppio, con il tiro di Cavallin su appoggio di Picchi che scheggia la parte alta della traversa dopo la deviazione di Tasselli, ma due minuti più tardi è il Brescia ad andare in rete. Magri, servita in mezzo all’area da una Berveglieri brava ad approfittare di un’incertezza della difesa ospite, nel giorno del suo compleanno regala a squadra e tifosi l’1-1, con il suo secondo centro consecutivo, per un pareggio che dà coraggio alle Leonesse e le vede farsi pericolose anche due minuti più tardi con un diagonale di Sobal che sfila a lato del palo. Prima che l’arbitro fischi la fine del tempo, c’è spazio anche per un altro brivido e a portarlo è Picchi che, con una girata rapida, chiama alla gran risposta Tasselli.

La seconda frazione di gioco si apre nel segno delle padrone di casa: Sobal raccoglie la spazzata della propria difesa e, involtasi verso la porta, supera il portiere clivense, ribaltando così il risultato e l’inerzia della sfida. Poi, al 63esimo sempre la polacca mette a segno il 3-1, ma l’arbitro annulla giudicando in fuorigioco la posizione della numero 11. La formazione ospite prova allora a reagire e preme, collezionando una serie di calci d’angolo sui quali la retroguardia bresciana e Tasselli fanno buona guardia. Poi, al minuto 82, Sobal chiude la contesa firmando il 3-1: da centrocampo, l’attaccante si porta avanti la palla di testa, ingaggia un duello tre contro uno con la difesa clivense e, arrivata davanti a Capecchi, la supera. La risposta del Chievo è in un tiro di Sechi bloccato da Tasselli, poi il Brescia controlla e al triplice fischio può partire la festa.

BRESCIA: Tasselli, Nicolini, Zanoletti, Lepera, Kuratomi, Magri, Morreale, Hjohlman (28‘ st Larsson), Berveglieri (28‘ st Celestini), Berti (46’ st Menassi), Sobal (40‘ st Cacciamali). A disp. Cazzioli, Tunoaia, Pedrini, Requirez, Razza. All. Valenti.
H&D CHIEVO WOMEN: Capecchi, Micciarelli, Perin (37’ st Veritti), Fernandez (37’ st Begal), Pizzolato (48’ st Filippo), Ketis (48’ st Solinas), Montemezzo, Marengoni, Cavallin, Sechi, Picchi. A disp. Cristina Merli, Di Staso, Masciantonio, Morena, Beka. All. Ulderici.
Arbitro: Cerqua di Trieste.
Reti: 15’ pt Ketis, 39’ pt Magri, 10’ st e 37’ st Sobal
Note. Ammonite: Ketis, Micciarelli, Sechi. Recupero: 0’+5’.

Il Barça fa 16 vittorie su 16 partite

Athletic-Barcellona
Athletic-Barcellona

Il Barça vince ancora ma fatica tantissimo a Bilbao contro l’Athletic. Servono l’esperienza e la sfrontatezza: Alexia Putellas e Vicky Lopez, solo al 90° l’ex Pallone d’Oro sblocca la partita. Ma le catalane dominano l’incontro con 17 tiri di cui 7 nello specchio della porta e il 73% di possesso palla. Statistiche simili per il Real contro l’Eibar. Le basche vincono a Madrid nonostante le merengues tirino 24 volte di cui 7 in porta e con un possesso palla del 79%. La differenza tra le due squadre sarà la forza offensiva o la difesa delle blaugrana?
Battaglia per il terzo posto: l’Atlético pareggia 1-1 a Badalona. Rasheedat Ajibade porta avanti le colchoneras, pareggia Irina Uribe nella ripresa. Ne approfitta la Real Sociedad: nel primo tempo Arola Aparicio fa sognare l’Espanyol ma nel secondo tempo si scatenano Sanni Franssi, Lucia Pardo e Klara Cahinova oltre ad un’autorete. Ora Atlético e Real Sociedad sono appaiate a 29 punti alla ricerca dell’ultimo posto nella Women’s Champions League.
Il Granada batte l’Ud Tenerife e va al sesto posto. La bomber Edna Imade segna per l’undicesima volta in campionato e Ariadna Mingueza fanno sognare le andaluse, Gift Monday accorcia le distanze. Nel posticipo il Siviglia vince il derby per 2-0: Lucia Moral Ruiz e Millaray Cortes regolano il Betis. Tra Madrid CFF e Valencia CFF un pareggio che accontenta entrambe. Succede tutto nei primi 7 minuti: prima segna Barbara Lopez Gorrado, poi pareggia Marta Carro. Il Depor vince lo scontro salvezza con il Levante: a decidere Milene Cabral nonostante un 64% di possesso palla delle ospiti. La Liga F è quanto mai combattuta anche in zona salvezza: Valencia 6, Levante 9, Deportivo La Coruna 12, Betis 15, Eibar 16. Che spettacolo!

Quindicesima giornata:
DEPORTIVO LA CORUNA – LEVANTE 1-0
GRANADA CF – UD TENERIFE 2-1
LEVANTE BADALONA – ATLETICO MADRID 1-1
ATHLETIC CLUB – FC BARCELLONA 0-2
MADRID CFF – VALENCIA CFF 1-1
REAL SOCIEDAD – ESPANYOL 4-1
REAL MADRID – EIBAR 0-1
SIVIGLIA – REAL BETIS 2-0

Classifica:
Barcellona
48
Real Madrid* 37
Atlético Madrid, Real Sociedad*  29
Athletic  26
Granada 22
UD Tenerife 20
Siviglia 19
Madrid CFF 18
Espanyol, Levante Badalona 17
Eibar 16
Real Betis 15
Deportivo La Coruna 12
Levante*
 9
Valencia 6
In corsivo una partita in meno
In grassetto chi ha già giocato la sedicesima giornata

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 14

Edna Imade (Granada) 11

Alexia Putellas (Barcellona) 9

Caroline Graham Hansen (Barcellona), Signe Bruun (Real Madrid), Gift Monday (UD Tenerife) 7

Aitana Bonmatì (Barcellona), Amaiur Sarriegi (Real Sociedad) 6

Vicky Lopez, Claudia Pina (Barcellona), Ivonne Chacon (Levante), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia), Rinsola Babajide (UD Tenerife)  5

Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Patri Guijarro (Barcellona), Kamilla Melgard (Madrid CFF), Alba Redondo (Real Madrid), Fatou Kanteh (Siviglia) 4

Nahikari Garcia (Athletic), Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Ona Battle, Esmee Brugts, Salma Paralluelo, Fridolina Rolfo (Barcellona), Milene Cabral (Deportivo La Coruna), Andrea Abigail, Ane Campos Andueza (Eibar), Arola Aparicio Gili (Espanyol), Laura Requena (Granada), Ana Gonzalez (Levante Badalona), Kayla McCoy, Allegra Poljak (Madrid CFF), Carla Armengol Joaniquet (Real Betis), Linda Caicedo, Olga Carmona, Athenea Del Castillo, Caroline Moller, Caroline Weir (Real Madrid), Nerea Eizaguirre, Sanni Franssi, Manuela Venegas (Real Sociedad) 3

Ane Elexpuru Anorga, Irene Oguiza, Clara Pinedo Castresana (Athletic), Vilda Boe Risa, Lauren Eduarda Leal Costa, Silvia Lloris, Gio Queiroz (Atlético Madrid), Keira Walsh, Francisca Nazareth, Irene Paredes (Barcellona), Ana Lucia de Teresa Romero (Deportivo La Coruna), Esperanza Pizarro (Eibar), Ainoa Campo (Espanyol), Alexia Fernandez Diaz,  Ornella Maria Vignola (Granada), Erika Gonzalez (Levante), Ghiziane Chebak, Maria Llompart, Irina Uribe Garcia (Levante Badalona), Barbara Lopez Gorrado (Madrid CFF), Carolina Ferez, Naima Garcia (Real Betis), Maria Mendez, Sandie Toletti (Real Madrid), Klara Cahinova, Claire Lavogez, Lucia Pardo (Real Sociedad) 2

Daniela Agote Aguirre, Nerea Nevado, Sara Ortega,  Maite Valero Elia, Maitane Villarino Mandinueta, Maite Zubieta Aranbarri  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Fiamma Benitez, Gabriela Garcia, Synne Jensen, Rosa Otermin (Atlético Madrid), Ingrid Engen, Jana Fernandez, Marta Torrejon (Barcellona), Oriana Altuve, Oyala Enrique, Barbara Latorre, Henar Muna (Deportivo La Coruna), Arene Altonaga, Margherita Monnecchi, Elba Vergés Prats (Eibar), Lice Chamorro, Judit Pablos Garrido, Iara Lacosta, Natalia Montilla (Espanyol), Andrea Gomez Olivier, Ariadna Mingueza, Laura Pérez, Cristina Postigo, Isabel Tenorio (Granada), Ana Franco, Estela Carbonell, Inés Rizo (Levante), Cristina Baudet Lucena, Rebecca Elloh,  Sonia Garcia Majarin, Macarena Portales, Melanie Serrano (Levante Badalona), Hildur Antonsdottir, Malou Rylov (Madrid CFF),  Rosa Marquez Baena, Dorine Chuigoué, Naima Garcia, Nuria Ligero Fernandez (Real Betis), Teresa Abelleira, Filippa Angeldahl, Naomie Feller, Sheila Garcia, Eva Navarro, Maite Oroz  (Real Madrid), Nahia Aparicio Jaular, Elena Guridi Mesonero, Mirari Uria (Real Sociedad), Alba Cerrado Izquierdo, Millaray Cortes, Gema Gili, Alba Lopez Pérez, Martin, Lucia Moral Ruiz Raquel Morcillo, Paula Partido, (Siviglia), Jassine Bloom, Fatour Dembele, Ange N’Guessan, Nina Gwaneal Richard, Claudia Iglesias, Aleksandra Karemba, Sakina Ouzraoui, Maria José Pérez, (UD Tenerife), Vitoria Almeida, Phornetia Browne, Marta Carro, Marina Marti Serna, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

San Marino Academy perfetto al “Gallucci”: Crocioni, Ventura e Marchetti stendono la Vis in 45 minuti

Photo Credit: SMAcademy

Un primo tempo “vorace” basta alle Titane per chiudere il girone di andata con un risultato rotondo, splendente, privo di macchie. E inoltre buono, anzi buonissimo per la classifica. La Vis Mediterranea era ultima ma il dato della difesa imponeva grande attenzione: in pochissime si erano imposte con più di due reti di scarto sulle avellinesi; in casa loro, solamente una: la Ternana. Bragantini mantiene il 3-5-2 ma cambia qualche pedina: Ventura per Weithofer a destra e Crocioni per Giuliani in mezzo. Prima panchina per Elisa Battaglioli, che avrà modo di debuttare in corso d’opera. Le Titane prendono subito in mano le operazioni e le padrone di casa abbassano le linee a protezione di Pucova. Con pazienza, Bertolotti e compagne tessono le loro tele, arrivando a creare il primo pericolo dopo 8’: Poli punta Gino, rientra sul destro e mette un cross tagliente in area di rigore, solo un pizzico troppo alto per Tamburini. La prima occasionissima tarda qualche minuto e nasce da corner: Magni pennella per Tamburini che, dimenticata sul secondo palo, apre troppo il piattone volante. Ma la 22 non si perde d’animo. Anzi, è lei che poco dopo fa il vuoto in fascia e poi arma il mancino a rimorchio di Crocioni che si stampa in pieno sul palo. La Vis prova una sortita che sfocia in un tiro-cross di Fiore facilmente controllato da Limardi. Di là, Tamburini non perde la sua voglia di pungere: il suo mancino dai sedici metri è però poco angolato e Pucova blocca senza problemi. Anche Poli ci prova dalle porte dell’area di rigore, mandando alto, e così pure Bertolotti su scarico di Marchetti: l’esecuzione è elegante (palla colpita di mezzo collo), la traiettoria vicinissima al ‘sette’, ma alta. Sono però segnali più che eloquenti di quale direzione stia prendendo la sfida. Al 25’ arriva il vantaggio biancoazzurro. Superbo l’assist di Tamburini per lo scatto rapidissimo di Crocioni, che “affetta” la difesa campana, si presenta sola davanti a Pucova e ne anticipa l’uscita con un tocco che vale alla 5 Titana il secondo gol stagionale dopo quello di Brescia. L’1-0 non sfama le ragazze di Bragantini, anzi stuzzica ulteriormente il loro appetito. Tanto che il raddoppio tarda pochissimi giri di lancetta. Stavolta l’invenzione è di Marchetti: il lancione della play biancoazzurra è ottimo per l’inserimento di Peare, che sbatte sull’uscita di Pacova; poco male perché la palla diventa buona per Ventura, che infila nel sacco il pallone della sua prima gioia personale in maglia Academy. La pioggia che inizia a scendere sullo stadio “Gallucci” raffredda i successivi 10’ di gara. L’Academy si rivede in attacco al 3’: Poli crossa dalla corsia destra e Peare, con coraggio, ci mette la testa nonostante una marcatura stretta, ma il tentativo dell’irlandese non coglie impreparata Pucova. La Vis prova a metterla sul piano dell’orgoglio, costruendo una bella chance con Miglio, servita in area da Karaivanova dopo una travolgente azione personale di quest’ultima: Limardi protegge il primo palo sulla conclusione ravvicinata e poi è rapida anche a raccogliere il rimbalzo. Per evitare ogni rischio servirebbe la terza rete. E questa arriva proprio sul fischio di fine frazione. Tamburini prende posizione su Asamoah e il difensore di casa abbatte la Titana proprio sulla lunetta. La battuta viene affidata a Marchetti, che proprio da lì aveva segnato al Parma. Fu, allora, una punizione forte e arcuata. Qui è semplicemente forte: palla colpita di pieno collo e traiettoria che piega le mani di Pucova prima di infilarsi sotto la traversa. 3-0 e pericoli ridotti al minimo: un Lato A della partita semplicemente perfetto.

Ora la sfida diventa quella di mantenere quella fame anche nella ripresa. Le Titane si mettono d’impegno per arrotondare il parziale, ma i ritmi, fatalmente, sono diversi da quelli del primo tempo. In realtà, dopo appena 40’’ di gioco, c’è subito una traversa colpita da Peare in area piccola su assist di Poli: sarebbe un grosso errore di finalizzazione, ma ad assolvere l’irlandese – comunque autrice di un’ottima prova – è la bandierina alta del secondo assistente. Si tenta anche la ricerca della Grande Bellezza. È quello che fa Poli al 54’ su sponda di Tamburini: tunnel su Asamoah e destro dal limite leggermente troppo stretto. In capo a 3’, Crocioni prova a restituire il favore a Tamburini mettendola davanti a Pucova, bravissima ad opporsi, di piede, al tentativo ravvicinato dell’attaccante avversaria. Viene il momento dei cambi. Subito l’esordio di Battaglioli per Poli ed anche l’ingresso di Weithofer (americana con parentele proprio nell’avellinese) per Ventura. Poi Galli e Pirini per Crocioni e Tamburini. E infine Fancellu per Bertolotti. Da raccontare, lato cronaca, resta solamente una punizione lunga della Vis con spizzata di Asamoah per Karaivanova, che si allunga sul secondo palo ma senza inquadrare lo specchio. Da tempo le Titane erano passate in modalità gestione, aspettando magari il contropiede giusto per arrotondare. Non è successo, ma poco male: il 3-0 basta e avanza per allargare nuovamente i sorrisi, ma anche – e soprattutto –  per issarsi momentaneamente sopra la linea rossa ed accorciare su Orobica (-1) e Res (-2).

VIS MEDITERRANEA (4-2-3-1): Pucova; Gino, Petrillo, Asamoah (90+1’ Iuliano), Fiorella (64’ De Ciuceis); Fiore, Crapanzano (76’ Girolamo); Toma, Miglio (76’ D’Arco), Karaivanova; Manca (90+1’ Basile). A disp: Polidori, Casarasa, Capolupo, Zanchelli. All: Caruso.
SAN MARINO ACADEMY (3-5-2): Limardi; Larocca, Congia, Magni; Ventura (61’ Weithofer), Bertolotti (82’ Fancellu), Marchetti, Crocioni (76’ Galli), Peare; Tamburini (76’ Pirini), Poli (61’ Battaglioli). A disp: Montanari, Gardel, Ciavatta, Miotto. All: Bragantini.
Arbitro: Marco Giordano di Matera.
Assistenti: Roberto Lembo di Valdarno, Leonardo Grimaldi di Bari.
Ammonite: Poli, Karaivanova, Peare.
Marcatrici: 25’ Crocioni, 27’ Ventura, 45’ Marchetti.

La Fiorentina alla ricerca della vittoria

Credit Photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

La partita tra Fiorentina e Sassuolo, giocata in casa al Viola Park, è terminata in pareggio con il risultato di 1-1 (per le padrone di casa ha segnato un rigore Emma Severini al 35′). Il ritmo del gioco, sin da subito alto, ha mostrato due squadre combattive e fortemente motivate a conquistare il risultato. Le gigliate stanno vivendo un periodo complicato dovuto alla perdita di un po’ di quelle certezze che permettevano loro di essere vincenti sia negli scontri che, alla lunga, nel risultato finale della gara. Le neroverdi, d’altronde, per quanto mostrato in campo settimana dopo settimana, occupano una posizione in classifica più bassa di quella che in realtà meriterebbero.

Michela Catena, centrocampista della Fiorentina, è stata intervistata per i canali Viola nel post match e ha raccontato come lei e le sue compagne di squadra abbiano vissuto la gara. Con le sue parole ha sottolineato come le padrone di casa siano state brave a recuperare lo svantaggio subìto poco dopo il 30′ minuto  ma ha anche ammesso che per vincere sarebbe servito un po’ più di cinismo, abilità di capitalizzare le occasioni create e precisione sotto porta: “E’ stata una partita parecchio combattuta che non è iniziata nel migliore dei modi perché abbiamo preso un gol. Siamo, però, state brave a reagire e forse dovevamo essere più cattive sotto porta, più attente alle situazioni e cercare di sfruttare meglio le occasioni che abbiamo avuto (questo non è successo)Per tornare a vincere manca creare qualche occasione in più, fare gol e essere appunto più attente in alcune situazioni. “Sicuramente” – ha aggiunto – “dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa come abbiamo fatto sino ad adesso, dobbiamo però anche cercare di restare tranquille per uscire da questo periodo negativo“.

La numero 10 Viola, si è espressa anche su come avere tante partite da giocare a distanza ravvicinata permetta di restare focalizzate sugli obiettivi da raggiungere. Mentre si riflette sugli errori commessi, infatti, il pensiero va anche sulla prossima gara che, nel caso della Fiorentina, sarà quella di campionato contro la Lazio.
Non siamo l’unica squadra che vive un periodo denso di impegni: la cosa positiva di giocare così spesso è che possiamo archiviare una partita per pensare poi subito alla prossima. Questo, ovviamente, non significa che non dobbiamo analizzare quello che di sbagliato è stato fatto, ma almeno possiamo restare concentrate e pensare di poter avere una rivalsa già domenica prossima contro la Lazio“.

Napoli Femminile, esonerato Mango. Al suo posto David Sassarini

Credit Photo - Napoli Femminile

Salvatore Mango non è più l’allenatore del Napoli Femminile. Attraverso un comunicato la società partenopea ha comunicato la decisione di sollevare dall’incarico il tecnico. Fatali le due pesanti sconfitte contro il Milan e la Lazio (6-0 e 0-4) e il pareggio interno della diretta concorrente alla salvezza, la Sampdoria, che ha raccolto un punto nell’ultima sfida proprio contro le rossonere con il match che è terminato su risultato di 2-2 che ha permesso alle blucerchiate di portarsi a -1 dal Napoli in vista dello scontro diretto di domenica 26 gennaio ore 12.30 al “Piccolo” di Cercola.

Con Mango sulla panchina del Napoli il bilancio recita una vittoria, tre pareggi e undici sconfitte con sole cinque reti segnate (peggior attacco del Campionato) e trenta subite (seconda peggior difesa).

Qui sotto il comunicato del club:

Il Napoli Femminile annuncia il cambio di guida tecnica della squadra. Nel ringraziare mister Salvatore Mango per il lavoro svolto fin qui, per la passione e l’impegno profusi in campo, diamo il benvenuto a mister David Sassarini, che da oggi è il nuovo allenatore della squadra azzurra. Classe 1972, nato a La Spezia, Sassarini porta con sé una vasta esperienza maturata sia in Italia che a livello internazionale. Tra i suoi incarichi più significativi degli ultimi anni si annoverano la guida della Sampdoria Primavera, del Karagümrük in Turchia, e delle prime squadre di Vis Pesaro, Pistoiese, Venezia e Spal. Mister Sassarini arriva all’ombra del Vesuvio con grande entusiasmo: “Sono felice di avviare questo percorso: avremo tanto da lavorare, giorno per giorno, per migliorarci. Dobbiamo mettere in campo passione, coraggio e voglia di divertirci: ogni partita sarà importante per raggiungere il nostro obiettivo.” Al nuovo tecnico, un caloroso benvenuto nella famiglia del Napoli Femminile.”

Roma vs Juve, le pagelle bianconere: Peyraud-Magnin fa il suo, Bonansea cecchino testardo, disastro in difesa

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella prima sconfitta incassata dalla Juventus Women in Serie A sotto la guida di Massimiliano Canzi si è notata fin dal fischio d’inizio la poca convinzione da parte dell’intera squadra, spesso surclassata dalle padrone di casa giallorosse e senza le dovute calma e lucidità per pareggiare il risultato o sperare in una vittoria. Ecco le pagelle a cura della nostra redazione.

PEYRAUD-MAGNIN: 6,5. A mancare non è la sua solidità, bensì quella delle compagne che dovrebbero aiutarla a proteggere la porta. Reattiva negli interventi, salva in un paio di occasioni dei gol già fatti su palloni persi dalla difesa deviandoli in angolo. Nulla da dire sul suo operato.

BOATTIN: 4,5. Le attaccanti avversarie la pressano da subito e la intimidiscono e, come una statua di sale, assiste spesso inerme alle incursioni giallorosse. Viens e Corelli sono due ossi duri che la scavalcano spesso e volentieri, e fa sempre più fatica a imporsi nel gioco correndo dietro alle attaccanti anziché aspettandole. Forse questo ruolo non le si può cucire addosso.

KULLBERG: 4,5. L’intervento prodigioso su Giugliano nella ripresa è tra le poche cose che si possono salvare del suo match. Disordinata, confusa, totalmente in bambola, non si intende con Lenzini e fallisce l’anticipo su Dragoni nella rete del vantaggio giallorosso. Rischia nuovamente di far subire gol a pochi giri d’orologio dalla fine primo tempo. La brutta, bruttissima copia di quella vista all’Allianz Stadium contro la stessa avversaria.

LENZINI: 5,5. Gestire Viens è come provare a mettere una toppa su un buco nei pantaloni in tensione per uno sforzo: più tenti di sistemarlo, più la situazione ti sfugge di mano, e lo stesso si può dire di Corelli. La migliore in difesa, fa la voce grossa nelle chiusure su Haavi e fa filtrare pochi palloni, ma la difficoltà del match e la bravura delle avversarie a imporsi le percepisce tutte.

KRUMBIEGEL: 6. Fin dalla doccia fredda del gol è tra le poche della squadra a provare l’arrembaggio nell’area giallorossa, ma nessuna l’accompagna quando serve palloni in avanti. Commette molti errori tecnici in fase difensiva, e perde palloni che potrebbero diventare fatali. In compenso, però, nella ripresa tenta di andare in profondità e di andare a segno, ma è troppe volte spalle alla porta. (Dal 70’ THOMAS: 4,5. Glionna ha spaccato la partita in positivo, lei l’ha fatto in negativo. Da appena entrata commette l’errore che innesca l’azione del raddoppio giallorosso, perdendo un pallone a dir poco pericoloso. La Roma ha imparato la lezione dell’Allianz, stavolta è sempre marcata ed è del tutto innocua.)

SCHATZER: 5,5. Fresca di rinnovo, perde la freschezza sul terreno di gioco. Fatica a trovare le compagne, fatica a recuperare i palloni, fatica a gestire quei pochi che le capitano tra i piedi senza essere aggredita dalla Roma. Commette errori tecnici che non fanno parte del suo repertorio.

CARUSO: 6. Quando il gioco si fa duro, Caruso comincia a giocare. Mantiene la calma dopo il gol subito, incita la squadra a pressare e a farsi vedere in avanti, cerca l’incornata per portare il pareggio alla sua squadra. Nella ripresa, cominciata un po’ sottotono, stravolge completamente gli equilibri accendendosi prima e dopo il gol di Bonansea. Qualche idea c’è, ma è difficile da concretizzare. (Dal 62’ BENNISON: 6. Continuano le buone prestazioni della giovane centrocampista che, oltre a proporsi in fase offensiva per contenere le imbucate delle giallorosse, fa lo stesso in fase offensiva, cercando il gol del pareggio in più casi. Diventa pericolosissima con la diagonale a incrociare a pochi minuti dal termine, ma non inquadra lo specchio.)

BERGAMASCHI: 4,5. Prestazione molto sottotono della numero 22, costretta a correre senza meta avanti e indietro perché troppo veloci le altre e troppo imbambolata lei per capire cosa fare. Cerca di proporsi a Cantore con pochi palloni complicati, corre per far partire i contropiedi, ma il suo contributo alla squadra è impalpabile. (Dal 46’ BECCARI: 5. Entrata per essere l’antidoto ai problemi in fase offensiva della Juventus, diventa invece il veleno che concede la definitiva disfatta alla squadra, commettendo un’ingenuità in area di rigore che costa cara a tutte. Qualche guizzo all’inizio c’è, ma si perde con il passare dei minuti. Partita da dimenticare.)

BONANSEA: 6,5. Ancora una volta, la migliore in campo per le bianconere. Nel primo tempo ha la possibilità di sfruttare la prima azione della partita per sbloccarla, commette un errore sul cross di Vangsgaard e continua a riproporsi senza ottenere nulla. Nella ripresa, al contrario, la musica cambia: gioca di fisico, si prodiga per far salire la squadra, insiste e insiste, come sempre, finché non trova il gol del tanto cercato pareggio. Gioca tutta la partita provando la giocata individuale per superare la Roma, ed è questa l’arma a doppio taglio che, di fatto, non aiuta la Juventus a trovare nuovamente il gol.

VANGSGAARD: 5. Il detto “meglio soli, che male accompagnati” sembra descrivere perfettamente la sua partita: sola nel recupero dei palloni, sola in mezzo alle guardiane dell’area giallorossa, sola nelle ripartenze. Gli errori nei controlli, negli stop e nei passaggi rendono la sua gara ancora meno incisiva. Forse, in certi casi, è meglio gettarsi nella mischia e farsi coinvolgere. (Dal 70’ GIRELLI: 5. Leonessa in gabbia con la Lazio, leonessa in gabbia con le lupe. Non riesce a entrare in partita e a incidere con la sua classica esperienza, Minami l’avvolge nelle maglie della sua rete e non la fa respirare. I pochi palloni che tocca le vengono scippati dai difensori.)

CANTORE: 5,5. Nel primo tempo Linari fa inceppare la sua macchina da gol, battendola sempre sul tempo. È imprecisa nei controlli e gli sforzi per servire le compagne sono del tutto vani. Il gol di Bonansea la galvanizza e si vede di più rispetto al primo tempo, si spinge a più riprese in avanti, ma le mancano due cose: la precisione, e le compagne smarcate a cui servire.

A Verona il Lumezzane fa bottino pieno

Photo Credit: FC Lumezzane

Sfida a Verona per il Lumezzane Femminile nell’ultima gara del girone d’andata. Nicoletta Mazza ripropone dieci undicesimi della formazione titolare di settimana scorsa, con l’unica eccezione della prima maglia da titolare per Tudisco.

PRIMO TEMPO
Il Lumezzane parte subito forte e, dopo una buona occasione per Nozzi di testa, all’11’ Pinna mette dentro l’1-0 su imbeccata di Mauri. Il dominio delle ragazze di Mazza è totale, il Verona non riesce a respingere gli attacchi delle rossoblù che al 37’ raddoppiano con Licari.

SECONDO TEMPO
Il predominio territoriale delle ragazze di Mazza continua anche nella ripresa. Le occasioni continuano a fioccare e dopo una chance per Carravetta e una traversa di Pinna, al 36’ Sule chiude la partita con un gol eccezionale che mette il punto esclamativo sui tre punti.

VERONA (4-4-2): Valzolgher; Bernardi, Peretti, Manzetti (43’ pt Costa), Barro; Naydenova (21’ st Anghileri), Croin (21’ st Capucci), Mancuso, Dallagiacoma (39’ st Zanoni), Casellato (1’ st Duchnowska), Corsi. A disp: Veronese, Rubinaccio. All: Venturi.
LUMEZZANE (4-3-3): Frigotto; Viscardi, Galbiati, Nozzi, Barcella; Zappa, Mauri (16’ st Redolfi), Tudisco (39’ st Dal Bruna), Sule (39’ st Ladu), Pinna (30’ st Carravetta), Licari (16’ st Begolli). A disp.: Gilardi, Mutti, Trandafir. All: Mazza.
MARCATRICI: 11’ pt Pinna, 37’ pt Licari, 36’ st Sule.
AMMONITE: Manzetti, Begolli, Sule.

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