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Deborah Maranzano: “Calcio femminile in crescita d’interesse. Nazionale? Mi aspetto grandi cose”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Deborah Maranzano, in passato volto e voce di Sportitalia, che apre la chiacchierata sul passaggio al professionismo del calcio femminile:
“Oserei iniziare era ora. È vero fisicamente ci sono delle differenze ma è calcio, come il calcio maschile quello femminile è calcio. Ci sono tantissime cose che ancora oggi dovrebbero essere migliorate. Le società stanno cercando di dare il giusto spazio ma non è ancora abbastanza, bisogna fare di più. Creare più eventi che coinvolgano anche il calcio femminile. Dare lo stesso spazio anche nella comunicazione”.

Derborah, con una laurea magistrale in Economia Politica ed Istituzione Internazionali e con un master in Sport Business Management del Sole 24Ore, poi sposta l’attenzione sulle Azzurre ed in particolare sul suo CT: 
“Soncin è sicuramente un ottimo allenatore, come prima era un ottimo attaccante, chiedete ad Ascoli e vi sapranno dire. Sono davvero felice del suo impatto sulla nazionale femminile, che ha rispettato tutto quello visto in precedenza tra europei e mondiali, facendo bene in Nation League ed ora va in Svizzera. Sicuramente ad Euro2025 non partiamo favorite, ma sono sicura che in poche vorrebbero beccarci e che possiamo dire la nostra.”

 

La classe ’94, che in passato ha lavorato come brand ambassador per Admiralbet.news e con uno stage all’interno della redazione della Gazzetta dello Sport, sottolinea l‘importanza di figure come Soncin o Piovani, ad esempio, che negli ultimi anni hanno dato il loro apporto al calcio femminile:
“E quello che mi auguro sempre per questo sport, ovvero figure così importanti che danno il loro volto, la loro professionalità, la loro esperienza, per rendere il calcio femminile migliore. Una cosa è certa altri personaggi seguiranno il loro esempio, e saranno da richiamo per i tifosi e questo non farà che crescere questo meraviglioso movimento”.

 

Deborah, che si è occupata della gestione dei profili social del calciatore Leonardo Spinazzola e del Pavia Calcio, sulla Serie A femminile, poi, evidenzia:
“Sicuramente Roma e Juventus, hanno avuto più impegni essendo anche in Champions League. Le giallorosse posso ancora dire la loro e passare i gironi, questo però si rispecchia con un andamento un po’ altalenante in campionato, tutto si può recuperare ma ad oggi un bis scudetto lo vedo difficile.
La Juve il contrario, purtroppo girone complicato con Arsenal e Bayern Monaco a farla da padrone, ma in Italia rimane una delle serie candidate al titolo e la mia favorita per la vittoria finale, anche se Inter e Fiorentina potrebbero dare del filo da torcere. Vedremo”.

Maranzano, ex volto di Novastadio -Telenova con grande seguito sui social, poi sulla crescita d”interesse verso il movimento femminile ci confida:
“Sono stati fatti veramente degli ottimi passi avanti sia a livello televisivo che dal vivo, c’è molta più partecipazione più voglia di seguire questo sport, ovvio non bisogna fermarsi perché si può sempre fare di più e credo che questo movimento abbia moltissimi margini di miglioramento. 
Per quanto riguarda la maglia, è sicuramente una fortuna che le ragazze appassionate di calcio di oggi e del futuro potranno godersi! in quanto molte società credono nei settori giovanili e fanno un ottimo lavoro”.
Deborah, poi sorridendo aggiunge:
“Peccato che personalmente non ho grosso talento con una palla al piede, altrimenti ci avrei provato seriamente con tutta me stessa anch’io”. 

La chiusura è sul suo Milan, visto da vicino in questa stagione:
“In questa stagione ho avuto il piacere di vedere il Milan femminile, e mi ha fatto un’ottima impressione. Mi spiace non riuscirlo a seguire con più attenzione, per i vari impegni famigliari e di lavoro, ma rimane una cosa che voglio approfondire con sempre più energia e spero che molte mie coetanee o coetanei mi seguano nel dare la giusta attenzione a queste fantastiche atlete”.

Serie A Fabless, Lazio in rimonta con Vanessa e Jokisalo: 2-1 al CMB e sorpasso in classifica

Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

LE ALTRE GARE – Domenica il resto del programma: alle 12:30 c’è Cagliari-T&T Royal Lamezia, alle 16:30 sarà il momento di Atletico Foligno-Pescara, alle 17 TikiTaka-Vip, poi la super sfida tra Bitonto e Okasa Falconara alle 19. Gare in diretta sul canale YouTube della Divisione Calcio a 5.

SERIE A FABLESS – 8ª GIORNATA
SABATO 30 NOVEMBRE – ORE 15

LAZIO-CMB FUTSAL TEAM 2-1

Germania – Italia: i precedenti. Finora 28 sfide in 3 continenti, le più appassionanti all’Europeo

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La storia dei confronti diretti tra Italia e Germania inizia ufficialmente il 25 gennaio 1984: per preparare la semifinale del primo Europeo UEFA in programma ad aprile con la Svezia, le tedesche rappresentano il test più adatto, per le caratteristiche fisiche e tecnico – tattiche. Appuntamento a Milano, dove arriva una vittoria soddisfacente: la prima rete alle tedesche porta la firma di Betty Vignotto, futura Hall of Fame, sull’altro fronte va a segno Silvia Neid, futura allenatrice della Nazionale tedesca.

L’Italia, fino alla fine degli anni ’80, se la gioca alla pari con la Germania: vinciamo di nuovo 2 delle 3 successive gare in casa, entrambe al Mundialito, il Torneo organizzato tra Veneto e Trentino che mette di fronte le migliori squadre del mondo: nel 1984 (in finale) e nel 1988 (al primo turno, poi le Azzurre battono anche gli Usa, che schierano la 16enne Mia Hamm, in gol nel 2-1 contro l’Italia). Dall’1-0 a Arco di Trento in quel Mundialito 1988, però, passeranno 19 anni prima che l’Italia riesca a battere di nuovo le tedesche.

Accadrà solo, infatti, il 14 marzo 2007, dopo una serie di 16 incontri nei quali si contano 9 sconfitte e 7 pareggi: il tabù è sfatato allo Estádio José Arcanjo di Olaho, dove si giovca la Finale per il 7° posto dell’Algarve Cup: 1-0, rete di Silvia Fuselli nel finale.

Sono complessivamente 28 gli incontri tra le due Nazionali: il bilancio è tutto a favore della Germania, che ha vinto 16 gare contro le 4 dell’Italia, 8 i pareggi. Anche nel computo delle reti, il divario è netto: 53 quelle tedesche, 21 quelle italiane. Al momento c’è una serie aperta di 5 sconfitte in fila dopo la vittoria in Algarve, con un parziale di 15 reti a 4; nelle ultime 3 trasferte in terra tedesca, inoltre, sono arrivate tre “cinquine”: due volte 5-0 nel 2009 e 2011 e il 5-2 nel 2018.

La sfida si è giocata praticamente in tutte le competizioni: amichevoli, Mundialito, Algarve Cup, Europei fase Finale e Qualificazioni, Mondiale Fase Finale. Mancano solo le Qualificazioni Mondiali e la neonata Nations League. E si è giocata, anche, negli stadi di 3 continentiEuropa, Asia (Cina), Nord America (Stati Uniti). Ma le vicende più appassionanti sono tutte legate alla storia dell’Europeo, dove il destino ha fatto ritrovare tante volte di fronte (8), Italia e Germania, che ci ha più volte costretto a interrompere il nostro cammino.

Tra il 1989 e il 2017, si sono giocate appunto 8 partite: 3 pareggi (2 volte con accesso ai rigori, una vittoria per parte) e 5 successi Germania. Tra il 1989 e il 1997, Azzurre e Frauen Mannschaft si trovano tre volte in semifinale e una volta in Finale. Si comincia nell’estate 1989: Germania Ovest (la riunificazione del Paese avverrà solo l’anno dopo) e Italia, già avversarie nel girone (le tedesche chiudono avanti) si ritrovano in semifinale. Si gioca in Germania, a Siegen il 28 giugno: dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (reti di Neid e Vignotto) si arriva ai rigori. Dal dischetto finisce 4-3 dopo 7 tiri: in gol Ferraguzzi, Morace e D’Astolfo, sbagliano invece Carta, Vignotto, Iozzelli e Marsilletti.

Due anni dopo, replay della semifinale nella Fase Finale in Danimarca: l’11 luglio 1991 a Frederikshavn le tedesche si impongono nettamente, 3-0, (doppietta di Mohr e gol di Raith).

La rivincita arriva nel 1993, nella semifinale in programma in Romagna, dove l’Italia ospita per la prima e unica volta una Fase Finale (seppur a 4) dell’Europeo UEFA: a Rimini, stadio “Romeo Neri”, il 30 giugno, finisce di nuovo 1-1 al 90’ (reti di Morace e Mohr), con le tedesche in 10 per l’espulsione di Nardelbach nel finale. Ma questa volta l’esito dei rigori è ben diverso: segnano Salmaso, Ferraguti, ma anche Marsilletti e Iozzelli che avevano sbagliato 6 anni prima; per le tedesche a segno solo Wiegmann, Austemuhl e Pohlmann. Per la cronaca, in finale l’Italia sarà batturta dalla Norvegia.

Il ciclo delle sfide decisive, quelle tra semifinali e finali, si chiude all’Ullevaal Stadion di Oslo, dove il 12 luglio 1997 Italia e Germania entrano in campo per giocare la Finale. Il destino, purtroppo, non è dalla nostra parte: e, come nel 1993, dobbiamo accontentarci del 2° posto, dopo lo 0-2 finale (Minnert e Prinz).

Per due volte di fila, all’Europeo 2009 e 2013, l’Italia si ritrova di fronte la Germania nella sfida senza appello ai quarti di finale. E, se nel 2005 a Preston nel girone era finita con un netto 4-0, in queste due sfide contro le pluricampionesse, le Azzurre lottano praticamente alla pari. In entrambi i casi. Ma sono battute di misura: 2-1 e 1-0. Molto probabilmente, con un abbinamento diverso, l’Italia avrebbe potuto arrivare tra le prime 4 in entrambi i tornei.  L’ultimo precedente all’Europeo è datato 2017, nei Paesi bassi, di nuovo nel girone: 2-1 con momentaneo pareggio di Ilaria Mauro (1-1).

Ultima curiosità: con la Germania il 18 aprile 1992 la Nazionale Femminile ha giocato la sua unica partita allo Stadio Olimpico (1-1), subito dopo l’incontro di Serie A Roma – Juventus.

PRECEDENTI IN GERMANIA

Lunedì le Azzurre affronteranno la Germania per l’ottava volta in terra tedesca, lì dove finora hanno raccolto solo 1 pareggio, l’1-1 (72’ Vignotto) del 28 giugno 1989 a Siegen, nella semifinale europea. Un pareggio, tra l’altro, effimero, perché, dopo il 90’ si va ai rigori e dal dischetto le tedesche vincono 4-3.

Da quel giorno, per l’Italia seguiranno 5 ko di fila in Germania, gli ultimi tre con un fardello di 5 gol al passivo per volta.

Il 10 novembre 2018, a Osnabruck, nell’ultima partita giocata in casa della Germania, le Azzurre incassano un 5-2, che ha però una nota positiva. Quel giorno Bonansea e Sabatino siglano infatti le reti italiane n. 2 e n. 3 in terra tedesca, mettendo fine a un’astinenza da gol che durava dal 1989. Tra il primo ed i due seguenti gol in Germania c’erano poco più di 200 Km, quelli che dividono le sedi di gara in Renania e Bassa Sassonia, ma soprattutto quasi 30 anni di attesa; per la precisione erano trascorsi 407’, vale a dire 4 partite intere e 2 spezzoni.

Nazionale U19 Femminile L’Italia gioca bene ma va ko contro l’Inghilterra nella seconda partita del Round 1 di qualificazione all’Europeo. Matteucci: “Orgoglioso delle ragazze”

Credit: Figc

Sconfitta, ma a testa altissima. La Nazionale Under 19 femminile è stata battuta 1-0 dall’Inghilterra nella seconda gara del Round 1 di qualificazione all’Europeo: un ko che non pregiudica il cammino della squadra di Nicola Matteucci, che martedì tornerà in campo nel match decisivo contro la Turchia, unica squadra ancora a zero punti dopo le prime due giornate.

Una partita, quella giocata a Brzeg (Polonia), decisa dal gol al 15′ di Lily Dent, con l’Italia che ha poi avuto diverse occasioni per pareggiare: la più ghiotta con Giada Pellegrino Cimò che, dopo aver saltato il portiere inglese, ha calciato di pochissimo a lato. Vicina alla rete anche Eleonora Ferraresi, con le Azzurrine che nel finale hanno assediato la porta dell’Inghilterra, senza però riuscire a trovare il gol dell’1-1. “Sono orgoglioso della prestazione delle ragazze – il commento di Matteucci -. In tanti momenti della partita abbiamo imposto il nostro gioco, contro un avversario di valore, e avremmo meritato almeno un gol. C’è la consapevolezza di aver offerto una prova di altissimo livello e per questo c’è un po’ di delusione per il risultato”.

Dopo le prime due giornate, l’Inghilterra (già qualificata al Round 2) è in testa a punteggio pieno: seguono l’Italia e la Polonia (battuta all’esordio proprio dalle Azzurrine) a tre punti, con la Turchia ancora a zero. E martedì alle 13 a Nysa c’è proprio Turchia-Italia: “La testa deve essere rivolta alla partita contro la Turchia – conclude Matteucci -. Cercheremo di recuperare le energie e di continuare a offrire prestazioni come questa, che determinano poi i risultati”.

INGHILTERRA-ITALIA 1-0 (1-0 pt)

INGHILTERRA (4-2-3-1): Cox; Harwood (dal 27′ st Dennis), Hobson, Newell, Ward; Potter, Dent (dal 27′ st Hylton); Baker, Earl, Murphy (dal 12′ st Lia); Agyemang. A disp.: Annets, Tucker, Thomas, Ademiluyi, Sherwood, Gale. All. Smith

ITALIA (4-2-3-1): Belli; Consolini, Cocino, Gallo, Gemmi; Fadda, Cherubini (dal 35′ st Testa); Tosello (dal 42′ st Tironi), Pellegrino Cimò, Sciabica (dal 31′ st Gallina); Ferraresi (dal 42′ st Ventriglia). A disp.: Mustafic, Pizzuti, Perselli, Pieri. All. Matteucci

Arbitro: Kristina Georgieva (Bulgaria). Assistenti: Ekaterina Marinova (Bulgaria) e Nicola Stoklosa (Polonia). Quarto ufficiale: Aleksandra Anisko (Polonia)

Marcatrice: 15′ pt Dent

Note: ammonite Ferraresi (IT), Gallina (IT), Pellegrino Cimò (IT), Agyemang (IN)

*UEFA WOMEN’S UNDER 19 CHAMPIONSHIP – Gruppo A4

PRIMA GIORNATA (27 NOVEMBRE)

ITALIA-Polonia 2-1
Inghilterra-Turchia 2-1

SECONDA GIORNATA (30 NOVEMBRE)

Polonia-Turchia 8-0
Inghilterra-ITALIA 1-0

Classifica: Inghilterra 6 punti, ITALIA e Polonia 3, Turchia 0.

TERZA GIORNATA (3 DICEMBRE)

Ore 13: Polonia-Inghilterra (Brzeg)
Ore 13: Turchia-ITALIA (Nysa)

*Si qualificano al Round 2 le prime tre classificate di ogni girone della Lega A, mentre le ultime classificate retrocedono in Lega B. La fase finale del Campionato Europeo si disputerà in Polonia dal 15 al 27 giugno 2025.

L’avversaria: la Germania. La squadra di Wück ne fa 6 alla Svizzera. Lunedì la prima sfida con l’Italia dopo la finale mai giocata all’Algarve Cup

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Germania travolge la Svizzera nell’amichevole disputata ieri a Zurigo e manda un messaggio inequivocabile alle Azzurre, che lunedì a Bochum (ore 20.30, diretta su Rai Sport) – nello stadio dove nel 2004 l’Under 21 di Claudio Gentile vinse l’Europeo – dovranno tirare fuori tutte le loro qualità per riuscire a tenere testa alla corazzata allenata da Christian Wück. Un mese dopo la vittoria per 4-3 contro Inghilterra a Wembley, a cui ha fatto seguito il ko di misura con l’Australia, ecco arrivare il 6-0 in casa delle elvetiche firmato dalle doppiette di Laura Freigang e Lea Schüller e dalle reti di Sjoeke Nüsken e Cora Zicai.

La delusione del Mondiale del 2023, il torneo di durata più breve per le tedesche (fuori ai gironi), è ormai un lontano ricordo e con l’arrivo del neo tecnico, che lo scorso anno ha vinto Europeo e Mondiale alla guida della Nazionale Under 17 maschile, la Germania è tornata a far paura. La crescita appare costante e, dopo il terzo posto nella prima edizione della Nations League e il bronzo alle Olimpiadi di Parigi, due traguardi raggiunti nella transizione guidata dal ‘traghettatore’ Horst Hrubesch, il gruppo di Wück punta al nono titolo europeo. A lui, quinto allenatore in 8 anni, la Deutscher Fußball-Bund ha affidato il compito di riportare la Nazionale a vincere un trofeo dopo un decennio: EURO 2013 e la medaglia d’oro di Rio 2016 sono troppo lontani per una squadra che ha vinto tutto – compresi due Mondiali – tra gli anni ’90 e ’00. Per riuscirci, l’ex attaccante di Karlsruhe, Wolfsburg e Arminia Bielefeld sta accelerando il rinnovamento generazionale e allargando la rosa alle giovani che si stanno mettendo in luce.

Per i test con Svizzera e Italia non sono state chiamate il portiere del Bayern Ann-Katrin Berger (titolare il mese scorso a Wembley), la centrocampista del Lione Sara Dabritz, l’attaccante dell’Inter Lina Magull e per infortunio il difensore del Wolfsburg Jule Brand, al loro posto – giusto per fare qualche esempio – spazio al talento di Cora Zicai (2004) del Friburgo, Alara Şehitler (2006) del Bayern e Lisanne Gräwe (2003) del Francoforte, con i gradi di capitana affidati all’altra centrocampista del club bavarese Giulia Gwinn (1999), che nell’ultimo confronto con l’Italia vinto 5-2 nel 2018 ha trovato la prima delle sue 12 reti con la maglia della Germania (quel giorno segnò anche Barbara Bonansea, l’unica tra le convocate dell’Italia ad aver realizzato un gol alle tedesche).

I PRECEDENTI. Dai successi italiani al dominio tedesco. Si può riassumere così il bilancio dei 28 precedenti tra le due nazionali, tutto a favore della Germania, che ha vinto 16 gare contro le 4 dell’Italia (8 i pareggi). Anche nel computo delle reti, il divario è netto: 53 quelle tedesche, 21 quelle azzurre. Al momento c’è una serie aperta di 5 sconfitte di fila dopo la vittoria in Algarve nel 2007 (1-0, gol di Silvia Fuselli), con un parziale di 15 reti a 4; nei 7 confronti giocati in Germania, l’Italia ha raccolto un solo punto, frutto dell’1-1 a Siegen del 28 giugno 1989, un pareggio, però, effimero, perché arrivò al termine dei 90’ della semifinale dell’Europeo, con le padrone di casa che si imposero ai rigori per poi aggiudicarsi quattro giorni dopo il loro primo Europeo. Pesante il passivo subito nelle ultime 3 trasferte in terra tedesca, dove sono arrivate tre ‘cinquine’: due volte 5-0 nel 2009 e 2011 e il 5-2 nel 2018.

ALGARVE CUP 2020, LA FINALE MAI GIOCATA. Le due squadre tornano ad affrontarsi dopo oltre sei anni, anche se nel 2020 furono loro malgrado protagoniste – senza scendere in campo – della finale dell’Algarve Cup, una sfida mai giocata a causa dell’emergenza legata al Covid. La Nazionale di Milena Bertolini si presentò al torneo sulla scia del grande risultato ottenuto al Mondiale francese del 2019 (un percorso concluso ai quarti con i Paesi Bassi) e nelle prime due partite si sbarazzò facilmente di Portogallo (2-1) e Nuova Zelanda (3-0). Il 10 marzo, il giorno dopo l’inizio del lockdown in Italia e alla vigilia dei 90’ con le tedesche, la delegazione azzurra – vista l’impossibilità a trovare una compagnia aerea che garantisse il rientro – fu però costretta ad abbandonare il Portogallo con un volo messo a disposizione dalla Federazione. In quella circostanza le giocatrici della Germania scrissero una bellissima pagina di sport, condividendo il successo con le loro colleghe italiane (“Avremmo preferito vincere questo trofeo sul campo. Entrambi i finalisti sono vincitori!”, questo il post pubblicato sui profili della DFB).

Svizzera, una folla record consola la sconfitta per 6-0 con la Germania

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La nazionale femminile svizzera ha perso il penultimo test match dell’anno contro la Germania con un netto 0-6, ma i tifosi al Letzigrund di Zurigo hanno comunque stabilito un nuovo record di pubblico.

Venerdì sera, 17.306 spettatori hanno assistito all’ultima apparizione stagionale della nazionale allo stadio Letzigrund. Questo nuovo primato supera il precedente record stabilito a fine ottobre, durante il pareggio per 1-1 contro l’Australia, quando 14.370 persone erano accorse per sostenere la squadra. Quel record è durato poco più di un mese.

I tifosi hanno assistito a una partita difficile, in cui le svizzere hanno subito la loro sconfitta più pesante dal 7-1 inflitto dalla Spagna, campione del mondo, in Nations League a fine ottobre 2023. Le tedesche, due volte campionesse del mondo e otto volte campionesse d’Europa, hanno dominato fin dall’inizio, mettendo le svizzere sotto costante pressione.

Elvira Herzog, alla sua prima partita come portiere titolare ufficiale, ha comunque dimostrato grande calma, effettuando alcune parate importanti grazie al suo posizionamento. Tuttavia, poco prima dell’intervallo, Sjoeke Nüsken l’ha sorpresa con un colpo di testa sul primo palo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Una sconfitta pesante sul piano sportivo, ma che non ha spento l’entusiasmo sugli spalti. Al 70′, un’onda di tifosi ha attraversato il Letzigrund, segno dell’attesa immutata per vedere questa squadra ai prossimi Campionati Europei.

Brescia Femminile, buone indicazioni dall’amichevole con l’Inter Primavera

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Un buon test, utile a tarare meccanismi e situazioni e buono per dare spazio a chi, sin qui, ne ha avuto meno. Si è chiusa con la vittoria per 1-0 del Brescia l’amichevole disputata in mattinata al centro sportivo “Rigamonti” di via Serenissima, in città, contro l’Inter Primavera.

Con il campionato fermo per la pausa imposta dalle Nazionali, mister Valenti ha fatto ruotare un po’ tutta la rosa a sua disposizione, per una gara che, giocata su ritmi alterni, dovuti anche alla girandola di cambi, ha offerto spunti utili su cui lavorare e indicazioni preziose.

A farla propria, come detto, le Leonesse, grazie a una bella rete di Cacciamali nel secondo tempo.

Era importante allenarsi e interpretare bene la partita – rilegge il test, mister Valenti – l’Inter è una squadra di grande qualità, che ci ha messo in difficoltà in alcuni momenti dell’incontro. Noi abbiamo avuto l’opportunità di dare minutaggio anche alle ragazze che stanno giocando un po’ meno e la giornata è stata molto positiva, siamo contenti di come sia andata“.

In vista della ripresa del campionato, il tecnico dovrebbe ritrovare alcune infortunate: “Il problema maggiore ora è quello di Brayda – conferma Valenti – sulle altre i tempi di recupero dovrebbero essere brevi e dovrebbero essere tutte in rientro e disponibili per domenica prossima“.

Manuela Giugliano, dopo il Pallone d’Oro è candidata nella “The Best Fifa Women’s World 11”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Manuela Giugliano, la centrocampista della AS Roma, dopo essere stata la prima giocatrice italiana in lista per vincere il “Pallone d’Oro 2024”, è entrata tra le candidate nella “The Best FIFA Women’s World 11”: la formazione ideale dell’anno, votata da un campione rappresentativo di esperti e dai tifosi.

Questo è un ennesimo traguardo che valorizza ancora di più il Movimento Femminile Italiano, e assevera che le nostre giocatrici raggiungo un livello di forma fisica delle loro colleghe straniere, e che gratifica il lavoro svolto ogni giorno dalle società che credono, sopportano ed invenstono in tutto questo sviluppo.

Nel 2020 ci era riuscita la Juventina Barbara Bonansea, che ora spera di lasciare il testimone alla sua collega centrocampista, vedremo se per l’ Italia e per Manuela Giugliano potrà essere il giusto premio per la sua costanza e la sua grande professionalità espressa in campo.

Norvegia, battuta l’Irlanda del Nord per 4-0 nell’andata del secondo turno play-off

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Norvegia ha battuto l’Irlanda del Nord per 4-0 fuori casa nell’andata dei playoff per EURO 2025.

Penso che abbiamo fatto un buon primo tempo, avremmo potuto segnare un paio di gol in più. Nella ripresa ci siamo un po’ spente. Loro hanno cambiato un po’ le cose e noi abbiamo commesso troppi errori non forzati, ma siamo soddisfatte del 4-0, anche se dobbiamo lavorare un po’ sul secondo tempo“, ha dichiarato il capitano Caroline Graham Hansen.

Caroline Graham Hansen ha portato in vantaggio la Norvegia dopo sette minuti, prima che Tuva Hansen facesse 2-0 prima del quarto d’ora in Irlanda del Nord. Poco più di dieci minuti dopo, Graham Hansen ha aggiunto la sua seconda rete della serata, prima che Guro Bergsvand facesse 4-0 a metà del secondo tempo.

Le squadre si incontreranno nuovamente all’Ullevaal Stadium il 3 dicembre. La vincente si qualificherà per gli Europei. “Spero che l’anno si concluda con una grande atmosfera e tanti gol, e che ci qualifichiamo per il Campionato Europeo con tanti tifosi sugli spalti“.

Alessandro Rampulla, Pavia Academy: “Si spera che in un prossimo futuro vi sia la possibilità di far esordire qualche altro nostro talento”

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È passata quasi una settimana dalla trasferta di Bologna, persa dal Pavia Academy per 6-0. Ma se il risultato è amaro (per quanto non abbia inciso sulla classifica delle azzurre), c’è un dettaglio invece più dolce. Perché la squadra lombarda, rimaneggiata, ha schierato in porta Vittoria Simone, portiere 16enne, che ha così fatto il suo esordio in Serie B Femminile, viste le assenze di Migliazza e Deiana. Alessandro Rampulla, responsabile delle istituzioni del club lombardo, ha rilasciato il seguente commento a Pavia Play TV, ai microfoni di Mirko Confaloniera.

Tale aspetto merita particolare risonanza se si pensa al livello del settore giovanile dell’Academy, che ha portato una ragazza di così giovane età a ricoprire un ruolo di massima importanza in un match molto delicato. La storia dell’Academy è ricca di ragazze come Vittoria Simone e si spera che in un prossimo futuro, insieme alle ragazze che fanno già parte della primavera della prima squadra, vi sia la possibilità di far esordire qualche altro nostro talento. Grande merito va anche all’allenatore, mister Cassaro, che in un momento delicato come il campionato che stiamo affrontando è riuscito ad amalgamare in maniera molto concreta e sapiente l’esperienza delle ragazze già presenti in prima squadra con quelle che si affacciano per la prima volta in palcoscenici più impegnativi“.

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