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Pietrasanta? Il cinque è servito! Federico Vassallo, mister Baiardo: “Tre punti importanti”

Credit Photo: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un trionfo da “dammi il cinque” quello conquistato dall’insieme ligure in occasione della dodicesima del percorso, andata in scena tra le mura amiche contro il Pietrasanta.
Toscane ko, quindi, con un netto 5-0 offerto da una prestazione già ottima nella prima fase di gara, segnata da un tris iniziale firmato Zecchino, Traverso e Calcagno; sono state Zella e ancora Calcagno, poi, a chiuderla definitivamente tra 55′ e 60′, permettendo, così, alla squadra di immettersi nella carreggiata delle concorrenti alla vetta assoluta con tre punti in più in tasca.

Il tecnico Federico Vassallo, dopo i 90′ valsi il secondo esito positivo consecutivo in tale percorso, ha commentato con le parole che seguono quanto fatto in campo dalla formazione da lui seguita:Sono soddisfatto della prova offerta dalla ragazze, sia da chi è partita dall’inizio e da chi è subentrata nel corso della partita. Fatta eccezione per i primi dieci minuti, abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco mostrando un bel calcio e, man mano che la squadra ha trovato la via della rete, tutto è stato più semplice.
Sono tre punti importanti che danno ulteriore consapevolezza dei nostri mezzi“.

Ora l’attesa è tutta per l’1 ed il 12 dicembre, giornate dedicate alle ultime due del girone d’andata: le avversarie? Rispettivamente Sedriano e Bulé Bellinzago!

Fiorentina-Milan analizzata da Panini Digital: un tempo a testa per il 2-2 finale

Photo Credit: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Durante l’11° giornata del campionato di Serie A è andata in scena Fiorentina-Milan, partita terminata con il punteggio di 2-2. Il match, giocato al Viola Park di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, ha visto un primo tempo dominato dalla formazione di casa con la rete di Madelen Janogy e l’autogol di Evelyn Ijeh e una seconda frazione in cui le ospiti hanno risposto con le subentrate Giorgia Arrigoni e Nikola Karczewska, che ha trovato l’equilibrio all’84°.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital possiamo notare come il pareggio sia stato il risultato corretto, dato che l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è pari a 49 contro 51, considerando anche che le due avversarie si siano spartite il dominio delle due metà di gioco: la prima in favore delle toscane e la seconda in favore del Diavolo.

Se andiamo ad osservare altri dati possiamo evidenziare come le ragazze di Suzanne Bakker abbiano avuto un possesso palla leggermente maggiore (45% a 55%), ma anche un baricentro, pressing e supremazia territoriale più alta (50,3 mt a 60,1 mt; 42 mt a 54,1 mt; 31% a 69%) rispetto alla Fiorentina, tutto ciò anche nei primi 45 minuti. Questo non ci deve far pensare che le rossonere abbiano comandato il gioco anche prima dell’intervallo, per due motivazioni: la formazione di Sebastian De La Fuente aveva moltissimi spazi per effettuare continui contropiedi e le grandi occasioni sono state rispettivamente 5 contro 0, statistica che sottolinea la netta superiorità della Viola.

Nel primo tempo, le toscane sono scese in campo con un 4-3-1-2 che si trasformava in una sorta di 4-1-4-1 molto spostato verso destra: Stephanie Braitner ha mantenuto il suo ruolo di vertice basso mentre Emma Severini da mezzala è diventata una specie di esterno di sinistra, nonostante la sua posizione rimanesse comunque molto centrale, con Emma Snerle e Agnese Bonfantini che scendevano molto fino a ritrovarsi sulla linea di centrocampo, la numero 18 come interno di sinistra e la numero 4 come esterno di destra. L’unico riferimento offensivo centrale rimaneva Janogy. Anche nella seconda metà la Fiorentina era schierata con un 4-3-1-2 che però non si modificava in fase di costruzione o in fase offensiva, l’unica caratteristica che è da evidenziare è il fatto che i due centrali, Maria Filangeri e Alice Tortelli, erano molto larghi e vicino ai due terzini.
Spicca all’occhio il fatto che una delle zone con più densità, per tutta la partita, sia stata l’area di rigore di Cecilie Haustaker Fiskerstrand: non è un caso che lei sia stata la prima per passaggi riusciti (40); oltre a ciò è stata protagonista anche per un rigore parato a Karczewska che, però, non è servito a nulla perché poi la numero 10 ha ribadito in rete per il 2-2 definitivo. Dopo l’intervallo era molto densa la parte bassa dell’out di sinistra, quello sorvegliato da Kaja Erzen e Tortelli, a cause delle numerose sgasate di Monica Renzotti, una delle quali ha avuto come conseguenza il calcio di rigore che ha poi portato al 2-2 milanista.

Durante i primi 45 minuti, le ragazze di Bakker erano schierate con un 4-3-3 che, come la maggior parte delle volte, vedeva i due terzini, Emma Koivisto e Angelica Soffia, affiancare la linea dei centrocampisti, quindi con una posizione molto alta. Questo ha portato le meneghine a soffrire molto le numerose ripartenze fiorentine che tra il 9° e il 13° sembravano aver già potuto chiudere i conti, oltre alle tante altre occasioni. La zona più densa è quella di Soffia che è infatti stata la prima per passaggi riusciti (54), palle giocate (77) e giocate utili (14): la classe 2000 è stata dunque la principale protagonista della partita rossonera, non solo per questi dati, ma anche per un salvifico intervento allo scadere che ha mantenuto il parziale in equilibrio.
Nella seconda frazione, il Milan ha mantenuto lo stesso modulo di partenza con Soffia e Koivisto sempre alte e, questa volta, anche con Ijeh che, come accade spesso, ha mantenuto una posizione molto più offensiva andando praticamente ad affiancare la punta centrale Nadia Nadim, alla ricerca dei gol della rimonta, realmente solo uno dato che il 2-1 di Arrigoni è arrivato pochi secondi dopo la ripartenza. La fascia destra è stata la zona con più alta densità grazie, come abbiamo già detto, alle continue discese di Renzotti; ma è assolutamente da sottolineare che anche tutte le altre zone offensive milaniste siano state molto dense e questo grazie allo stile di gioco delle lombarde che, come vedremo dopo, oscillava molto da sinistra a destra.

Entrambe le compagini hanno utilizzato il gioco dal basso per tentare di scardinare le difese avversarie, con un dato che è rimasto essenzialmente equilibrato per tutti i 90 minuti: 88,6% contro 88%.

L’impostazione del gioco della Fiorentina partiva direttamente dal portiere viola che si appoggiava solitamente su Emma Skou Farge, Filangeri e Tortelli; la manovra proseguiva poi spesso sulla destra verso la mezzala, Sofie Bredgaard Bruun, che andava poi a verticalizzare. Come abbiamo già visto, Haustaker Fiskerstrand è stata la prima per passaggi riusciti mentre la seconda per precisione (74%), dietro alla sola Lucia Pastrenge (77%) che ha completato 10 passaggi nei 25 minuti più recupero che ha avuto a disposizione. L’asse più attivo è stato quello da Filangeri a Haustaker Fiskerstrand con 13 passaggi mentre la giocatrice ad averne ricevuti di più è stata Severini (31) a evidenziare la sua importanza nelle manovre offensive delle padrone di casa. È assolutamente da sottolineare la prestazione della numero 85 classe 2000 che è stata la prima per palle giocate (60) e per palle recuperate (27), mentre la seconda per passaggi riusciti (39). Anche Skou Faerge è stata molto attiva, essendo stata la prima per giocate utili (11) e la seconda per palle giocate (55).

Le azioni d’attacco del Milan si suddividevano soprattutto tra le due fasce: sulla sinistra, l’asse Soffia – Chantè Dompig è stato il più attivo con 16 passaggi completati, mentre sulla destra sono state molte le triangolazioni tra il terzino, Koivisto, la mezzala, Ijeh, e l’ala, Renzotti. Oltre a ciò, molto spesso il Diavolo faceva girare palla passando da destra a sinistra, e viceversa, sfruttando la capacità di palleggio delle proprie centrocampiste e cercando di aprire dei varchi nella difesa avversaria: come abbiamo visto, questo ha portato ad un netto aumento della densità di gioco nella trequarti toscana. E’ già stato detto precedentemente che Soffia è stata la prima per passaggi riusciti ma nella precisione è solo la quarta (70%), la prima è stata infatti Allyson Swaby che ha concluso con l’86% di precisione, subentrando al 46° al posto di Nadine Sorelli. Ijeh è stata la giocatrice ad aver ricevuto più passaggi (50) confermando la sua centralità nel gioco meneghino, nonostante lo sfortunato autogol che aveva permesso alla formazione di De La Fuente di raddoppiare. Oltre all’enorme partita di Soffia, va evidenziata anche la prestazione di Julie Piga che è stata la prima per palle recuperate (25) e la seconda per giocate utili (13).

Anche per quanto riguarda le conclusioni c’è stato abbastanza equilibrio tra le due compagini. La Fiorentina ha tirato 11 volte, di cui solo 3 in porta; considerando che 9 volte su 11 ha calciato da dentro l’area di rigore, la Viola ha peccato di imprecisione, anche notando il numero elevatissimo di grandi occasioni (9) che certamente lascia un grande amaro in bocca. Janogy e Severini sono state le due ad aver cercato più volte la gloria personale: 3 tentativi a testa che hanno portato la numero 9 classe 1995 a gonfiare la rete, mentre la compagna di squadra è rimasta a secco.
Il Milan ha invece tirato 13 volte, di cui 5 in porta. 7 conclusioni delle rossonere sono arrivate da dentro l’area, tra cui un calcio di rigore sbagliato da Karczewska che ha però segnato sulla ribattuta; considerati questi dati si può sottolineare il fatto che le ragazze di Bakker siano riuscite a sfruttare meglio le proprie occasioni, anche perché le meneghine non segnavano più di un gol in campionato dal 29 settembre, nel 2-1 alla Lazio, ed è solo la terza volta che accade in stagione. Ancora una volta è stata Ijeh ad aver effettuato più tentativi: la mezzala offensiva ha cercato il gol 3 volte, senza trovarlo, gonfiando, invece, per sua sfortuna, la rete amica. A 2 tentativi si fermano Arrigoni e Karczewska che hanno invece fissato il punteggio sul 2-2, a differenza di Dompig e Nadim che non hanno trovato la gioia personale, con la punta centrale classe 1988 ferma ancora a 0 firme.

Giacomo Venturi, Hellas Verona Women: “Come sempre gli episodi pagano”

Abbiam fatto secondo me un’ottima partita, come spesso ci è capitato quest’anno. Abbiamo costretto una squadra come il Brescia (che generalmente gioca a calcio bene) a condurre una partita di ripartenze e lanci lunghi su Sobal“. È l’analisi di Giacomo Venturi, allenatore dell’Hellas Verona Women ai microfoni del suo ufficio stampa. Il derby del Garda con il Brescia, perso per 2-1, lascia un po’ di rammarico per come è finita la gara.

Come sempre gli episodi pagano. Noi abbiamo preso traverse, abbiamo sbagliato situazioni buone, e loro le hanno concretizzate con cinismo e capacità. Un Hellas che meritava punti e non li ha presi neanche stavolta” dichiara un po’ deluso il tecnico. “In questa fase si lavora per continuare a proseguire. Bisogna avere in questa stagione il sangue freddo di rimanere sul pezzo, al di là dei risultati. Questa squadra giovane deve avere la maturità di sapere che sta facendo quasi tutto bene, perché ogni volta ci mancano i dettagli. Quindi la strada è quella giusta, e bisogna continuare a migliorare” conclude l’analisi l’allenatore.

Valeria Monterubbiano, Sassuolo: “Con la Roma abbiamo ottenuto un punto meritato”

Photo Credit: US Sassuolo Calcio

Le parole della giocatrice del Sassuolo Valeria Monterubbiano, dopo che le neroverdi hanno pareggiato 1-1 con la Roma nell’undicesima giornata della Prima Fase di Serie A.

Un punto che di dà tanto e che ci premia: abbiamo affrontato la partita nel modo giusto ed è un pareggio meritato. Abbiamo un tifo che ci dà parecchio e che ci serve in questo momento. Poco prima della partita, ho ricevuto una bellissima notizia: sono diventata zia e questo pareggio lo dedico alla mia nipotina Margherita“.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Vittoria importante che chiude il mese di novembre”

Photo Credit: FC Lumezzane

Nicoletta Mazza, nel post gara di San Marino-Lumezzane, ha così commentato la vittoria.

Abbiamo chiuso nel migliore dei modi un mese di novembre molto positivo in cui abbiamo totalizzato quattro risultati utili consecutivi. I gol di Zappa e Crotti dimostrano ancora una volta l’importanza di avere tante giocatrici in zona gol. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui sono stati segnati questi gol, con la fame che è necessaria in questi casi. Ora riposiamo un po’ e poi pensiamo al derby con il Brescia“.

Cesena, sospeso il match con l’Orobica

Photo Credit: Cesena FC Femminile

La trasferta di Bergamo è durata solo 45 minuti perché il direttore di gara ha subito un infortunio che non gli ha permesso di continuare a dirigere la partita. Gli assistenti presenti non erano poi abilitati all’arbitraggio, per cui non si è potuto proseguire. Il Cesena dovrà quindi tornare prossimamente a giocare i secondi 45 minuti contro l’Orobica.
Parlando di campo le due squadre hanno provato ad imporsi senza però riuscire ad affondare il colpo.
Il Cavalluccio è sembrato più vivo nella seconda parte del primo tempo, dove con Tironi ha avuto due buone occasioni per passare in vantaggio.
Si torna a giocare in casa domenica 8 dicembre, dopo la sosta nazionali, contro il Pavia.

CRONACA
Primo tempo
7’ pt – Tengattini servita da De Vecchis controlla in area e prova il tiro, ma Lamti si oppone con il corpo e l’azione sfuma
18’ pt – Dopo un calcio d’angolo Belloli ributta la sfera in area per Groff che di prima tocca corto per l’inserimento di Lamti, ma il passaggio non è preciso e Fabiano esce e blocca il pallone
21’ pt – Tengattini in volata verso la porta, cerca la rete ma il pallone finisce di poco fuori
26’ pt – Petrova dal fondo per Tironi che da posizione angolata cerca la porta: Fabiano chiude ma è Risina ad allontanare e a salvare il risultato
29’ pt – Tiro di Belloli deviato in angolo, batte Tironi per la testa di Groff ma un’altra deviazione fa uscire il pallone. Di nuovo dal corner, questa volta ci arriva Petrova ma il tiro è impreciso e finisce fuori
48’ pt – Fabiano dice di no al tiro in area di Tironi, il pallone arriva a Petrova e poi Testa S., ma è brava Risini ad allontanare

Orobica: Fabiano, Frecchiami, Donda, Salvi, De Vecchis, Risina, Tengattini, Piazza, Cattuzzo, Peddio, Marchiori. A disp: De Marchi, Cavicchia, Troiano, Mariani, Atobrah, Aceti. All: Marini.
Cesena: Belli, Testa E, Groff, Vergani, Casadei, Belloli, Lamti, Testa S, Harvey, Tironi, Petrova. A disp: Serafino, Mak, Trevisan, D’Elia, Milan, De Sanctis, Jansen, Calegari, Di Luzio. All: Conte.
Arbitro: Andrea Mazzer di Conegliano
Assistenti: Angelo Macchia di Moliterno e Eleonora Negro di Roma 1

Cristiana Girelli: “Vengo anch’io?” “No, tu no!” “E perché?” “Perché no!”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Quando si parla di sport, la maglia azzurra è un sogno che tutte le bambine e i bambini custodiscono e coltivano fin da piccoli. Quando poi arriva, l’esordio, è un’emozione travolgente. Se, dopo l’esordio, continui a distinguerti nel tuo ruolo in campionato e nelle varie competizioni, la fiducia di allenatrici e allenatori viene nuovamente riposta in te per anni e anni, e diventa quasi un’abitudine, una certezza, qualcosa che ti rappresenta e che fa parte del tuo essere. La maglia della nazionale è anche un altro motivo di orgoglio: sei tra quei migliori e meritevoli che, dando tutto, hanno fatto quel qualcosa in più.

Non è automatico indossare la maglia azzurra, neanche se dai tutta te stessa, neanche se l’hai vestita con orgoglio, sudore e lacrime per anni, neanche se, grazie a te e qualche tua altra compagna, il calcio femminile italiano è diventato di dominio pubblico ed è entrato nelle case degli italiani in modo più continuativo durante il Campionato del Mondo del 2019. e i sostenitori hanno continuato a fare il tifo nel 2023. Neanche se ti chiami Cristiana Girelli, sei il numero 10 della Juventus Women, capolista in Serie A, se giochi tutte le partite traghettando le tue compagne e comandi la classifica delle marcatrici insieme a calciatrici molto più giovani di te.

Cristiana Girelli sa bene cosa vuol dire “maglia azzurra”: per fare di nuovo un salto al Mondiale del 2019, un sogno sfumato ai quarti contro i Paesi Bassi, proprio lei è stata inquadrata, a match terminato, con la testa tra le mani per nascondere le lacrime della sconfitta. Proprio lei, che contro la Giamaica aveva realizzato una tripletta (al Mondiale, non all’oratorio), che ha deciso la partita contro l’Argentina nel Mondiale del 2023 nell’unica vittoria di quel cammino, per certi versi, valutabile come una disfatta; eppure, lei ha portato a casa i tre punti per le Azzurre. Sempre Cristiana Girelli, poi, ha segnato il goal di apertura della Juventus Women alla Partita del Cuore 2021 andando a bucare la rete di un portiere del calibro di Dida, a dimostrazione che le donne sanno giocare a calcio, e che il pregiudizio contro di loro, oltre a essere infondato, è del tutto ridicolo. Forse, Cristiana Girelli non fa abbastanza per meritarsi la maglia azzurra.

Nella lista delle 29 convocate per la partita contro la Germania stilata dal ct della nazionale Andrea Soncin e dal suo staff ci sono volti nuovi, alcuni ritorni e lo zoccolo duro che da anni fa parte della nazionale, tranne lei, Cristiana Girelli. Viene da chiedersi per quale motivo non si sia potuto riservare un posto a lei, o far diventare quei “29” posti “30” per portare con sé una calciatrice del suo peso tattico e nel gioco.
Non è la prima volta che, sotto la guida di Soncin, Girelli fa fatica a farsi spazio tra le compagne di squadre, gioca sempre meno e la fascia da capitana la vede solo in certe occasioni, quando la partita sembra “facile” e “già decisa”, quasi a sottovalutare il valore di una giocatrice che, invece, ne incarna ben più di uno: perseveranza, determinazione, intelligenza tattica, fisicità, velocità, grinta, solidarietà. Eppure, forse, non è abbastanza per indossare la fascia da capitana in una partita “che conta.”

Qualcuno diceva: “I calciatori passano, l’Italia rimane”. Nel caso di Cristiana Girelli, invece, si può dire la frase inversa: “Può anche non essere in Nazionale, ma il valore di Cristiana Girelli rimane”, e resta dunque da chiedersi il motivo di questa mancata convocazione, specialmente se si tiene in considerazione che la sua sola presenza, tra le giovani viene vista come “un modello” e non come “qualcosa di troppo” e che, dal punto di vista dei meriti, si parla di una delle capocannoniere più titolate della Serie A e un punto di riferimento per il calcio femminile. Sicuramente Soncin e il suo staff sapranno motivare quest’assenza che, a oggi, risulta incomprensibile.

San Marino Academy: con il Lumezzane è una sconfitta per 1-2

Credit Photo: Andrea Vegliò, FC Cesena - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La San Marino Academy esce da Acquaviva sconfitta con il Lumezzane per 2-1, un risultato che la tiene in zona rossa a -3 da Orobica Bergamo e Pavia, con le orobiche che peraltro devono recuperare il secondo tempo con il Cesena, gara interrotta per infortunio dell’arbitro.

In questa pausa nazionali, le titane dovranno recuperare un po’ di compattezza e serenità, quest’ultima minata dalla situazione di classifica e da alcune partite girate storte. Con il Lumezzane è stato comunque positivo sbloccare il match al primo vero affondo con Tamburini, che era stata tra le migliori nella prima parte di stagione, e che si riprende quella palma. Poi quando le ospiti accelerano, la squadra palesa un po’ troppo affanno, e il pareggio ospite ne è una conseguenza.

Nella ripresa l’Academy ritrova metri e baricentro, ma non riesce a concretizzare le opportunità che le vengono offerte. Sono anzi le ospiti a sforare il vantaggio in più occasioni, cogliendo anche due traverse, per poi passare all’88’ con Crotti. Sconfitta dunque per le sammarinesi, che come detto sfrutteranno la pausa per ritrovarsi e riflettere su cosa non ha funzionato in questa fase. Per la salvezza è ancora tutto aperto.

Il tabellino (fonte: ufficio stampa San Marino Academy)

SAN MARINO ACADEMY [4-3-1-2]: Limardi; Ventura, Gardel (dal 61’ Gallina), Weithofer, Magni; Giuliani, Marchetti, Miotto (dall’89’ D’Aguì); Barbieri, Fancellu (dal 78’ Ciavatta), Tamburini (dal 61’ Crocioni). A disposizione: Montanari, Paini, Gallesio, Galli, Crevacore. Allenatore: Simone Bragantini

LUMEZZANE [4-3-1-2]: Frigotto; Viscardi (dall’85’ Licari), Nozzi, Galbiati, Ladu (dal 73’ Barcella); Puglisi (dal 73’ Crotti), Mauri, Zappa; Carravetta, Pinna, Sule. A disposizione: Ghilardi, Ghisi, Basso, Guarnera, Dal Brun, Trandafir. Allenatore: Nicoletta Mazza

Arbitro: Hamza El Hamil di Nichelino

Assistenti: Pietro Benedetti di Foligno e Mario Nika di Terni

Ammonite: Miotto, Crocioni, Mauri

Marcatrici: 21’ Tamburini, 32’ Zappa, 88’ Crotti

Genoa, sosta poi San Marino

Photo Credit: Genoa CFC

Il big-match della 11ma giornata lo vince la capolista Parma (0-1). Le grifonesse contendono pallone su pallone, combattono metro su metro, senza sfondare nei sedici metri. Il Bologna ne approfitta effettuando il sorpasso in classifica. Le ragazze di mister Fossati scivolano al quarto posto a una distanza dalle avversarie dirette con cui si stanno giocando la terza piazza in questa parte del torneo. Spazio alle nazionali in settimana. Ripresa del campionato con un altro turno casalingo ad Arenzano contro il San Marino. Cuschieri e Lipman convocate nella Nazionale di Malta.

La crescita continua – La terza sconfitta non porta punti, ma la conferma di un livello di competitività, nella nostra squadra, che si è alzato una stagione via l’altra. Ad Arenzano il Parma Women ha centrato i tre punti con il gol spacca-partita di Kajzba, suggellato da una dimostrazione di forza preventivabile alla vigilia numeri alla mano. E’ un team, quello gialloblù, che non subisce (quasi) gol (3 in 11). Campora e compagne hanno giocato una grande partita, al meglio delle possibilità, con il rammarico di non essere passate in vantaggio, sul risultato di 0-0, in occasione di un colpo di testa di Ferrato letteralmente tolto dalla porta da Copetti, fresca di convocazione nella Nazionale italiana. Anche Forcinella, tra i pali, è risultata tra le migliori nell’incontro.

Ancora una sconfitta per il Valencia orfano di Bravo

omaggio alle vittime delle inondazioni, Valencia
omaggio alle vittime delle inondazioni, Valencia

Il Valencia torna in campo dopo le partite rinviate a causa dell’inondazione causata dalla “riada”. Senza l’allenatore José Luis Bravo, destituito dall’incarico venerdì, il Betis passa nella Capital del Turia con le reti di Carolina Ferez e Dorine Chuigoué.

Nelle zone alte netta vittoria del Barcellona passato in svantaggio contro l’UD Tenerife che si porta avanti con Rinsola Babajide. In 7 minuti però le catalane ribaltano la sfida con Irene Paredes, la bomber Ewa Pajor con 10 goal in 11 partite ed il rigore di Caroline Graham Hansen. Nella ripresa chiudono i conti Claudia Pina ed Esmee Brugts. Pareggio tra Atlético Madrid ed Eibar. Ane Campos Andueza segna per le basche, Fiamma Benitez rimette in pari la sfida a 7 minuti dalla fine.

Pareggio tra Levante Badalona ed Espanyol. Succede tutto negli ultimi dieci minuti: catalane in vantaggio con la ventitreenne Iara Lacosta, pareggia Rebecca Eloh a 4 minuti dalla fine. Vittoria sicura del Siviglia contro il Depor. Apre Gema Gili, chiude Paula Partido. Goal della bandiera di Oriana Altuve nel recupero per le ospiti. L’Athletic batte 1-0 il Madrid CFF con goal di Maitane Villarino Mandinueta e balza al quinto posto.
Spettacolare partita a Valencia tra Levante e Granada. Valenciane in vantaggio con Ana Franco. Le andaluse si scatenano nel giro di 10 minuti nella ripresa con tre goal ad opera di Edna Imade, Laura Requena e Alexia Fernandez Diaz. 2-3 finale nel recupero di Inés Rizo.

 

Risultati undicesima giornata:

LEVANTE BADALONA – ESPANYOL 1-1
SIVIGLIA – REAL DEPORTIVO LA CORUNA 2-1
ATHLETIC CLUB – MADRID CFF 1-0
LEVANTE – GRANADA 2-3
FC BARCELLONA – UD TENERIFE 5-1
REAL SOCIEDAD – REAL MADRID rinviata
ATLETICO MADRID – EIBAR 1-1
VALENCIA – REAL BETIS 0-2

Classifica:

Barcellona 33
Atlético Madrid 24
Real Madrid**
22
Real Sociedad* 19
Athletic 17
Levante Badalona, UD Tenerife 16
Espanyol, Granada, Madrid CFF, Siviglia, 13
Real Betis 11
Eibar 9
Levante**,  8
Deportivo La Coruna 6
Valencia** 2
In corsivo una partita in meno
** due partite in meno
In grassetto chi ha già giocato

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 10

Alexia Putellas (Barcellona) 8

Edna Imade (Granada) 7

Caroline Graham Hansen, Claudia Pinas (Barcellona) 5

Aitana Bonmatì, Patri Guijarro (Barcellona), Ivonne Chacon (Levante), Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Fatou Kanteh (Siviglia), Gift Monday (UD Tenerife) 4

Nahikari Garcia (Athletic), Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Vicky Lopez (Barcellona), Ane Campos Andueza (Eibar), Laura Requena (Granada), Ana Gonzalez, (Levante Badalona), Kamilla Melgard, Allegra Poljak (Madrid CFF), Signe Bruun, Caroline Weir (Real Madrid), Manuela Venegas (Real Sociedad), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia), Rinsola Babajide (UD Tenerife) 3

Ane Elexpuru Anorga, Irene Oguiza (Athletic), Vilda Boe Risa, Lauren Eduarda Leal Costa, Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Ona Battle, Esmee Brugts, Keira Walsh, Irene Paredes (Barcellona), Ana Lucia de Teresa Romero (Deportivo La Coruna), Esperanza Pizarro (Eibar), Ainoa Campo (Espanyol), Alexia Fernandez Diaz (Granada), Ghiziane Chebak, Maria Llompart (Levante Badalona), Kayla McCoy (Madrid CFF), Naima Garcia, Carla Armengol Joaniquet (Real Betis), Olga Carmona, Caroline Moller, Alba Redondo (Real Madrid),  Nerea Eizaguirre, Sanni Franssi, Claire Lavogez (Real Sociedad) 2

Nerea Nevado, Sara Ortega, Clara Pinedo Castresana, Maite Valero Elia, Maitane Villarino Mandinueta, Maite Zubieta Aranbarri  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Fiamma Benitez, Gabriela Garcia, Synne Jensen, Silvia Lloris, Rosa Otermin, Gio Queiroz  (Atlético Madrid), Ingrid Engen, Jana Fernandez, Francisca Nazareth, Fridolina Rolfo, Marta Torrejon (Barcellona), Oriana Altuve, Milene Cabral, Oyala Enrique (Deportivo La Coruna), Arene Altonaga, Margherita Monnecchi, Elba Vergés Prats (Eibar), Arola Aparicio Gili, Lice Chamorro, Iara Lacosta (Espanyol), Andrea Gomez Olivier,  Ornella Maria Vignola (Granada), Ana Franco, Estela Carbonell, Erika Gonzalez, Inés Rizo (Levante), Cristina Baudet Lucena, Rebecca Elloh, Irina Uribe Garcia, Sonia Garcia Majarin, Macarena Portales, Melanie Serrano (Levante Badalona), Barbara Lopez Gorrado,  Malou Rylov (Madrid CFF),  Rosa Marquez Baena, Dorine Chuigoué, Carolina Ferez, Nuria Ligero Fernandez (Real Betis), Filippa Angeldahl, Linda Caicedo, Athenea Del Castillo, Naomie Feller, Maria Mendez, Maite Oroz, Sandie Toletti (Real Madrid), Klara Cahinova, Elena Guridi Mesonero, Lucia Pardo (Real Sociedad), Gema Gili, Nazaret Martin, Raquel Morcillo, Paula Partido (Siviglia), Jassine Bloom, Fatour Dembele, Ange N’Guessan, Nina Gwaneal Richard, Claudia Iglesias (UD Tenerife), Vitoria Almeida, Phornetia Browne, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

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