La Sampdoria Women, fresca di cambio allenatore, scenderà in campo sabato contro l’Inter alle ore 18:00 (diretta DAZN, stadio “La Sciorba”), in una sfida diretta da Domenico Mirabella di Napoli. Gara importante, soprattutto per il morale, con una testa da rialzare dopo la sconfitta nel delicato confronto salvezza con il Sassuolo. In panchina per le blucerchiate siederà Stefano Castiglione, momentaneamente promosso dalla Primavera, già conoscitore dell’ambiente in quanto vice di Mango un anno fa. Non è da escludere che una prestazione positiva possa essere per lui l’occasione di mettersi in luce, e quindi rimanere al comando della squadra almeno fino a fine anno. Per il momento la scelta di Castiglione sembra essere l’opzione più corretta per ripartire dalle certezze e risalire la china dopo un girone di andata complicato.
Primavera 2: Il Brescia non sfonda in casa Genoa, le romane e San Marino insidiano il Cesena
Si chiude il girone d’andata del campionato Primavera 2, senza che nei due gironi che lo compongono siano avvenuti grossi cambiamenti di classifica. Le due capofila (Genoa e Cesena, con la seconda che ha addirittura osservato il turno di riposo) sono rimaste tali, mentre alle loro spalle alcune protagoniste hanno provato a rinverdire ambizioni di alta classifica, oppure hanno ceduto al massimo un paio di posizioni.
Partendo dal gruppo A, quello che riguarda il nord Italia, la capolista Genoa è riuscita a resistere agli assalti dell’inseguitrice Brescia, anche se non può più vantare il pieno punti in classifica: in un confronto molto combattuto, dove però le difese hanno avuto tendenzialmente la meglio sugli attacchi avversari, la ‘grifoncina’ Marta Colombi e la ‘rondinella’ Linda Zambelli hanno fissato l’1-1 conclusivo, che ha di fatto lasciato immutato il vertice della graduatoria.
Alle loro spalle, ha perso una posizione il Lumezzane, costretto al ruolo di riposante, in favore della Freedom Cuneo: le cuneesi di Fabrizio Malabocchia hanno infatti avuto ragione dell’ospitato fanalino di coda Pavia, grazie ai due gol di Giada Pechenino e ad un altro centro di Giulia Di Pietro (per le pavesi è arrivata la rete di Sofia Lorusso), conquistandosi il, per ora temporaneo, terzo gradino del podio. Risale un po’ la classifica pure l’Orobica Bergamo, che scavalca in classifica il Chievo Verona, dopo averlo battuto a domicilio per 3-0 (giornata esaltante, sul terreno delle clivensi, per Sonia Amoroso, che ha messo a segno una spettacolare tripletta).
Nel girone B, quello centro meridionale, la capofila Cesena non ha dunque perso il bastone del comando, anche se le formazioni romane che la inseguono hanno saputo approfittarne per ridurre sensibilmente le distanze. La Res Roma VIII, che ora interpreta il ruolo di terza della classe, ha ottenuto il bottino pieno in casa della cenerentola Vis Mediterranea: una doppietta di Beatrice Gianni e le reti del terzetto Alessia Panebianco–Chiara Salomone–Sara Gattai, hanno piegato le gialloverdi avellinesi (in gol con Marika Lombardo per l’1-5 conclusivo). Queste ultime, però, possono cominciare a convincersi dei loro miglioramenti in campo: dopo tante batoste subite dall’avvio del campionato, in quest’occasione hanno raccolto un ko molto più contenuto e contro una delle più blasonate Società della categoria, senza dimenticarsi che per la seconda occasione consecutiva sono riuscite a segnare anche una rete.
Grande spettacolo si è registrato in Bologna-Lazio, partita nella quale le biancocelesti di Pamela Pace hanno confermato di voler competere per un immediato ritorno in Primavera 1 (dalla quale erano retrocesse al termine della passata stagione). In un primo tempo di marca prettamente rossoblù, le “aquilotte” sono sono state in grado di passare in vantaggio con Valentina Quadrio, riuscendo poi a resistere alle occasioni create dalle padrone di casa (persino neutralizzando, con l’estremo difensore Francesca Gregori, un rigore calciato da Fiona Rufolo). In avvio di ripresa, la formazione ospite raddoppia con Marina Morato Rodriguez (che siglerà poi anche la terza rete laziale, seguita dall’ultima a firma di Sofia Mancini), anche se deve successivamente concedere la temporanea riduzione delle distanze alle petroniane di casa, con il riscatto da parte di colei che aveva fallito il penalty.
Una sconfitta che fa scivolare decisamente indietro la formazione di mister Dario Di Donato, ma che non ne compromette l’ottima impressione finora concessa e che, considerata una classifica decisamente compressa, non la taglia definitivamente fuori dalla lotta per posizioni importanti.
L’ultimo match del programma settimanale, ha visto la Ternana cedere (fra le mura amiche) ad una San Marino Academy che sta cominciando ad ingranare nella categoria inferiore (è retrocessa solo qualche mese fa dalla Primavera 1). Un successo molto combattuto, quello delle sanmarinesi, che hanno subito per ben due volte la verve realizzativa della rossoverde Ylenia Busecchini, dovendo arrivare a controbattere con un poker di segnature (ad opera di Chiara Benatti, Elisa Terenzi e Sara Fabbri, con doppietta per la prima nominata), prima di riuscire a conquistare l’intera posta in palio.
La prossima settimana, dunque, prenderà il via un girone di ritorno che, considerata la conformazione di questo campionato (articolato su tre ‘atti’: al ritorno, infatti, seguirà un’ulteriore fase dove le contendenti dovranno ancora disputare tre partite in casa e tre in trasferta), non potrà ancora risultare decisivo.
Risultati Primavera 2 – girone A
Freedom CN – Pavia 3-1
Genoa – Brescia 1-1
Chievo VR – Orobica BG 0-5
Riposa: Lumezzane
Classifica
Genoa pt 16; Brescia 13; Freedom CN 10; Lumezzane 9; Orobica BG 7; Chievo VR 6; Pavia 0
Risultati Primavera 2 – girone B
Bologna – Lazio 1-4
Ternana – San Marino 2-4
Vis Mediterranea – Res Roma 1-5
Riposa: Cesena
Classifica
Cesena pt 14; Lazio 11; Res Roma 10; San Marino 9; Ternana e Bologna 7; Vis Mediterranea 0
Nazionale U16 Femminile Inizia con una sconfitta la stagione delle Azzurrine, la Germania si impone 5-0 nella prima delle due amichevoli di Tirrenia
Inizia con una netta sconfitta la stagione della Nazionale Under 16 Femminile, battuta 5-0 dalla Germania nella prima delle due amichevoli in programma sul campo del Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia (sabato alle 11 il secondo test). In vantaggio al 13’ del primo tempo con Giesen, le tedesche hanno poi dilagato nella ripresa grazie alle doppiette delle neo entrate Putzer e Kuhn.
“La squadra ha giocato un buonissimo primo tempo – il commento del tecnico Jacopo Leandri – poi nella ripresa abbiamo commesso degli errori e li abbiamo pagati a caro prezzo. Sono errori che fanno parte del processo di apprendimento, il risultato di oggi non deve condizionare il nostro percorso e già sabato avremo un motivo in più per far bene dopo aver analizzato quello che non ha funzionato”.
Olympique Lione dilaga all’ Eur: prima sconfitta della AS Roma in Women’s Champions League
La Roma di Spugna cade al “Tre Fontane” contro le Campionesse dell’ Olympique Lione, nella terza giornata della fase a gironi della UEFA Women’s Champions League: 0 a 3, le reti di Dumornay (una doppietta) nel primo tempo, e Gilles nella ripresa condannano le giallo rosse.
Prima sconfitta per la AS Roma femminile sul terreno amico dell’ Eur. ma nonostante questa sconfitta rimangono al secondo posto nel girone: tre punti in più del Wolfsburg e il destino ancora tutto nelle mani di Capitan Giugliano e compagne. Una gara per un certo verso scontata per le Francesi che assediano la tre quarti giallo rossa fin dai primi minuti, ma i pericoli più efficienti giungono sempre dai calci piazzati: al ’36 dalla bandierina palla in centro, la sferr che sembrava aver passato l’area, viene rimesso in mezzo dalle francesi con Dumornay che tutta sola buca Ceasar.
La Roma ci prova con Haavi prima e Giacinti poco dopo, ma saranno le uniche incursioni di un match gestito per tre quarti in linea difensiva, la beffa giunge allo scadere del primo tempo quando dal centro campo Dumornay segna un gol fantascientifico: la giocatrice francese vede Ceasar fuori dai pali e calcia da centrocampo con il pallone che sorpassa il portiere della Roma e finisce in rete, 0 a 2 e tutte negli spogliatoi.
La ripresa vede lo stesso scenario del primo, con la Roma succube delle avversarie e con poca lucidità in fase difensiva, al ’51 Glionna sbaglia il retropassaggio, Dumornay si avventa sul pallone, salta Minami ma Ceasar a tu per tu respinge il pallone. Ma passano pochi minuti che giunge il 0 a 3 per le ragazze di Joe montemurro: ennesimo calcio d’angolo calciato forte sul primo palo, Ceasar non respinge il pallone nel miglior modo, sulla ribattuta ci arriva Gilles che chiude il match.
Nulla è perso, occorre migliorare il gioco (sopratutto in difesa) ma anche avere più consapevolezza delle proprie capacità in attacco (gara in difensiva con pochi tiri in area avversaria) per un girone difficile ma alla portata per il passaggio turno delle Campionesse d’ Italia in carica.
Queste le formazioni scese in campo:
ROMA (4-3-3): Ceasar; Thogersen, Linari, Minami, Di Guglielmo; Giugliano, Kumagai, Greggi; Haavi, Giacinti, Glionna A disposizione: Kresche, Merolla, Viens, Aigbogun, Corelli, Hanshaw, Pandini, Cissoko, Galli, Troelsgaard, Madon. All. Alessandro Spugna.
LIONE (4-3-3): Endler; Carpenter, GIlles, Renard, Svava; Maroszan, Egurrola, Horan; Diani, Dumornay, Chawinga. A disposizione: Belhadj, Ammar, Huerta, Majri, Däbritz, Le Sommer, Van de Donk, Sombath, Sylla, Becho, Joseph, Ma. Mendy. All. Joe Montemurro.
Ternana in vetta: le parole di Cincotta e Ciccotti
“È stato un gol fondamentale” esordisce la match-winner Claudia Ciccotti ai microfoni del giornalista Alberto Menghi. Il suo colpo all’86’ è valso un successo pesantissimo a Montecchio, e unito alla sconfitta del Parma con il Chievo porta le rossoverdi in vetta in solitaria.
Soddisfazione per la vittoria, ma anche un po’ di rammarico per aver potuto gestire meglio alcune opportunità nel corso della partita. “Dovevamo cercare di sfruttare le occasioni che abbiamo avuto nel primo tempo, per chiuderla subito” continua l’ex AS Roma, “il San Marino è stato bravo a riprenderci, ma la partita nella totalità l’abbiamo portata avanti noi” analizza. “La Serie B è un campionato che si è alzato molto di livello negli ultimi anni“, conclude, “ogni partita è una battaglia, e fino all’ultimo secondo non si può mollare, ma sono fondamentali anche questo tipo di vittorie. Non si può vincere sempre segnando tanti gol o gestendo il gioco“.
Non potevano mancare le parole di uno dei tanti artefici del risultato, il tecnico Antonio Cincotta, che esordisce dicendo: “Abbiamo giocato tre partite nella partita. Nella prima abbiamo costruito 11 palle-gol, non abbiamo concretizzato, e poi è successo quello che non pensavamo accadesse. La seconda partita quindi è quella che ci ha visto andare sul 2-2. E la terza, una reazione più di emozione che tecnico-tattica, e poi di indirizzare la partita sui binari giusti. Ma c’è rammarico per non aver segnato il terzo e il quarto gol prima“.
Sulla vetta però, l’allenatore non intende sbilanciarsi, e rimanere quindi con i piedi per terra. “Le responsabilità le viviamo con la giusta serenità, è una squadra costruita per stare ai piani alti. Viviamo una partita alla volta e speriamo di concludere la stagione dove vogliamo restare“.
Bologna, risoluzione contrattuale per Martina Scuratti
Il Bologna FC 1909 comunica di aver risolto consensualmente il contratto con la centrocampista Martina Scuratti.
A Martina va un sincero ringraziamento per il contributo dato in questi mesi e un augurio per il prossimo futuro.
Il Brescia Femminile piange la scomparsa di Clara Carminati, contro l’Orobica disposto un minuto di silenzio
Sono giorni tristi per il mondo del Brescia che, nella giornata di domenica, ha dovuto dire addio a Clara Carminati, ex portiere di 42 anni scomparsa per un male incurabile. Con le biancoblù, Clara ha giocato dalla stagione 2005/06 al 2009/10, vincendo un campionato di B nel 2007 e uno di A2 nel 2009. In passato, Clara ha anche vestito la maglia dell’Atalanta Femminile e fuori dal campo era una volontaria.
Lo scorso anno Carminati ottenne il Premio Bontà da parte del comune di Sedrina (provincia di Bergamo) per aver salvato una ragazza investita da un’auto nel paesino sedrinese.
A darne la notizia è stato l’ex direttore sportivo del BCF Cristian Peri tramite un post scritto sui suoi profili social: “Quarantadue anni sono davvero troppo pochi. Porteremo con noi il ricordo di una persona splendida che tanto bene ha dato agli altri. Continuerai a parare tutto come hai sempre fatto nella vita e anche nei tanti anni al Brescia Calcio Femminile. Ciao Clara“.
Anche il Brescia ha deciso di ricordare il suo ex portiere: “Ciao Clara, sei stata una ragazza splendida, sia in campo che fuori. Hai giocato da protagonista come portiere, nelle nostre avventure dalla Serie B, alla A2, fino alla Serie A. Sei stata una protagonista anche nella vita, con il tuo impegno nel sociale, dedicandoti agli altri e facendo del bene. Una volta leonessa, leonessa per sempre“.
I funerali si sono svolti questo pomeriggio a Sedrina che, tra l’altro, era anche il paese in cui Clara abitava
La figura di Clara Carminati verrà ricordata domenica in occasione di Brescia-Orobica, gara valida per la decima giornata di Serie B e in programma domenica alle 14:30 al centro sportivo “Rigamonti” di Buffalora (Brescia), dove verrà disposto un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio.
Juventus Women vs Arsenal, le pagelle: Schatzer predica nel deserto, Bergamaschi impalpabile, Vangsgaard ci prova
Al netto del 4 a 0 subito dall’Arsenal, la Juventus deve cercare di raccogliere e riordinare le idee ripartendo dagli errori commessi sul campo. A decidere il match sono stati degli errori pesantissimi in fase difensiva che hanno permesso dall’Arsenal di portarsi a casa un ultimo quarto d’ora sul velluto che, nella prospettiva delle bianconere, è stato invece un “orrido epilogo” di una partita che, a posteriori, avrebbe potuto prendere una piega diversa fin dal fischio d’inizio.
Peyraud-Magnin: 5. Se nel primo tempo la sua prestazione è di tutto rispetto, con delle parate importantissime per rimanere sull’1 a 0, nel secondo diventa parte integrante della disfatta, e i suoi due errori sulle uscite le costano cari. Peccato.
Lenzini: 5,5. La numero 71 prova a farsi valere nei contrasti ma, vedendo le attaccanti dell’Arsenal, sembra quasi intimorita e non riesce a incidere come al solito. Bene il primo tempo, nel secondo si fa prendere dallo sconforto e spesso non riesce a occupare al meglio la sua porzione di campo.
Calligaris: 5. Russo arriva prima su ogni pallone ed evita il duello, cosa che la svizzera avrebbe preferito per andare a contrastarla. Nulla può contro la velocità delle attaccanti. Esce a gara in corso, non in formissima (69′ Kullberg: 5. Ha tante colpe sulle reti incassate dalle bianconere nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Davanti al dribbling di Blackstenius sembra cederle il passo, e non riesce a tenere le avversarie. La controfigura di quanto visto contro la Roma)
Cascarino: 6. La francese difende bene la sua porzione di campo e cerca le attaccanti proiettando il pallone in avanti con le sue sventagliate precise. Commette qualche piccola sbavatura nel quarto d’ora infernale che ha concluso la partita, come tutta la squadra. Ottima nei tackle e nei contrasti, gioca di fisico, senza però essere ammonita.
Bergamaschi (69′ Krumbiegel: 5,5. Tra le poche a voler raccogliere le altrettanto poche, e molto confuse, idee per provare a costuire qualcosa di positivo, ma il crollo mentale della squadra incide anche su di lei): 5. Al di là della clamorosa occasione da goal sprecata, la prestazione della numero 22 è spesso inconsistente, e la velocità e la perspicacia delle avversarie la relegano sovente in una bolla esterna al gioco in sé, come una spettatrice in campo. Non raggiunge i palloni e si lascia sfuggire le calciatrici inglesi sulla fascia al momento di difendere la sua area.
Caruso: 5. Contro una formazione avversaria così forte, non riesce a smistare bene i palloni e a trovare le compagne, perché le altre arrivano prima a chiudere ogni tipo di passaggio. Commette anche errori tecnici che non fanno parte del suo repertorio, e diventano letali.
Schatzer (69′ Bennison: 5. Subentra a una buona Schatzer che viene ammonita, e tenta di marcare a uomo le avversarie prima per trovare il pareggio e poi, durante il blackout, per limitare il passivo): 6. A centrocampo dà anima e corpo per provare a coprire anche quelle parti di campo che rimangono sguarnite di bianconere, e cerca di spazzare via la palla quando diventa troppo insidiosa. Non riesce a costruire come fa di solito, ma spicca rispetto alle compagne.
Boattin (80′ Thomas: 5. Anche se si ritrova spesso smarcata, non riesce a saltare l’avversaria e a batterla in velocità. Nel poco tempo a disposizione prova però a trovare il goal della bandiera): 5. Contro le inglesi non riesce a uscire dal suo spazio ed è molto imprecisa. Svirgola palloni che solitamente sono il suo pane quotidiano e non riesce a dare sfogo alla sua creatività offensiva.
Cantore: 5. Non servita al meglio dalle compagne, non riesce a recuperare anche quei palloni che potrebbero aiutarla a segnare. Non riesce a impattare bene sul pallone nell’unico calo dell’Arsenal, e si divora la possibilità di trovare la rete del vantaggio.
Vangsgaard: 6. Corre a perdifiato per tutto il campo per andare a prendersi il pallone e portarlo verso la porta inglese, ma nessuna l’accompagna in manovra. Volenterosa, ma non abbastanza incisiva. Anche lei spreca un’occasione davvero ghiotta per indirizzare la partita nel verso giusto.
Beccari (60′ Bonansea 5. La numero 11 bianconera fatica a ingranare e a giocare con quel tocco che la caratterizza, troppo schiacciata dalle avversarie nei raddoppi per poter uscire. Completamente bloccata): 5. Sempre determinata, contro l’Arsenal commette invece vari errori legati alla sua posizione in campo, non congeniale alle sue caratteristiche tecniche, e riesce a recuperare pochi palloni per via delle avversarie decisamente più intraprendenti. Un po’ spenta anche in velocità.
Valentina De Risi, Salernitana: “Conquistati tre punti importanti, ora non bisogna abbassare la guardia”
La Salernitana Women batte in trasferta il Giovanile Rocca con un perentorio 5-0 nella decima giornata del campionato del girone C di Serie C. Nel post gara in casa granata, presso i canali ufficiali del club, a parlare è stata Valentina De Risi coach dell’undici campano che ha affermato:
“Le ragazze hanno risposto in campo proprio come mi aspettavo, reagendo alla prestazione opaca della settimana scorsa. Hanno messo in campo tutto il loro valore e si sono riscattate. Nel primo tempo non riuscivamo a sbloccare la partita, eravamo frettolose e la voglia di vincere a tutti i costi ci faceva essere imprecise. Sul finire della prima frazione di gara il bel gol del nostro capitano ci ha regalato il vantaggio e ci ha sbloccato anche mentalmente. I nostri avversari, per cercare il pari, hanno lasciato spazi che abbiamo saputo sfruttare. Questi tre punti sono ossigeno per noi, dopo nove partite disputate averne raccolti dodici non è affatto male considerando anche la caratura delle squadre che abbiamo già affrontato. Adesso non bisogna abbassare la guardia e dobbiamo provare a muovere la classifica anche domenica prossima in casa contro il Siracusa”.
Michela Romeo, Gelbison: “Felici per il primo posto, il gruppo la nostra forza. Tutte vogliamo dare il massimo”
Dopo 10 giornate la Gelbison si prende la vetta del girone C di Serie C. Sette successi e tre pareggi hanno permesso l’undici neopromosso, guidato dal tecnico Tarabusi, di stare in cima al raggruppamento C del torneo nazionale. In casa rossoblù abbiamo raggiunto il capitano Michela Romeo che ha cosi commentato il momento:
“Abbiamo fatto bene sin da subito. Già alla prima partita abbiamo iniziato in maniera non semplice e l’esordio con il Frosinone è stato subito un test importante. Durante la preparazione ci siamo allenate bene, con la testa giusta, e con la consapevolezza che avremmo affrontato una delle squadre più quotate per la vittoria finale”.
Ricordando l’esordio stagionale Romeo continua:
“Sicuramente il pareggio per 1-1 ha dato un forte impatto, da neopromossa abbiamo dimostrato a noi stesse di poter tenere testa ad una formazione ottima e dato un segnale su quello che potevamo fare”.
Il capitano delle cilentane, poi, sottolinea:
“La società non vuole essere una realtà di passaggio in queste categorie. Ovvio che da neopromosse qualcosa da registrare c’è stato ma siamo state brave, grazie al mister e allo staff tecnico, a crescere settimana dopo settimana correggendo man mano i nostri errori”.
La Gelbison, però, con il passare delle giornate si è presa il primo posto. Capitan Romeo predica calma confidandoci:
“Dobbiamo pensare unicamente a noi stesse, ed essere soddisfatte di quello che facciamo in campo. Le pressioni per il primo posto non ci toccano, il tempo dirà se meritiamo di stare in vetta alla classifica. L’importante è continuare con una striscia positiva. siamo quasi al giro di boa ma il campionato è ancora lungo”.
La chiusura è con un messaggio alle sue compagne di squadra:
“La cosa che ci da forze e che non ci sono 11 titolari. C’è una rosa valida con tante ragazze che entrano in campo senza mostrare una variazione di rendimento alla squadra. Per me siamo tutte titolari e sono tranquillissima perché ho la convinzione che chiunque entri in campo lo faccia con la voglia di dare il massimo per questi colori”.















