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H&D Chievo Women: la nota del club a seguito di un episodio post-partita

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’H&D Chievo Women ha rilasciato una nota in cui ha denunciato un evento avvenuto al termine di Parma-Chievo. Una delle sue calciatrici, Fernanda Fernandez, ha ricevuto un insulto non meglio specificato da parte di una calciatrice avversaria, che si è subito scusata per l’accaduto. Le fonti raccolte dalla nostra redazione evidenziano come l’accaduto sia avvenuto per un momento di tensione, e la calciatrice ha subito provveduto a scusarsi, prima con le avversarie, e poi anche con il proprio club di riferimento. La società clivense vuole comunque porre l’accento su quanto accaduto, ma non vuole alimentare polemiche potenzialmente dannose per il movimento.

La società H&D Chievo Verona Women esprime il suo profondo rammarico per un grave episodio verificatosi al termine della partita giocata domenica 10 novembre. 

A ridosso del fischio finale la nostra giocatrice Fernanda Fernandez ha subito un insulto che non dovrebbe mai trovare spazio in uno stadio, men che meno sul terreno di gioco. 

Anche la giocatrice responsabile dei gravissimi insulti ha espresso rammarico per il suo comportamento attraverso un messaggio di scuse doveroso e gradito, ma assolutamente non sufficiente. Il Club è determinato a non far passare questo genere di episodi nel silenzio dell’indifferenza e, nell’esprimere vicinanza e sostegno alla nostra atleta, intende rimarcare una volta di più con fermezza l’assoluto dovere di ognuno di noi di garantire un clima di rispetto verso tutti e tutte“.

‘Lo sport come strumento di pace’. Cappelletti presente all’evento organizzato a Montecatini

Un pomeriggio dedicato allo sport, al giornalismo e al racconto di un calcio che si è intrecciato a doppio filo con la storia del nostro Paese. Questi i temi trattati nel corso dell’evento ‘Lo sport come strumento di pace e comprensione tra i popoli’, organizzato ieri a Montecatini alla presenza della presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti.

Insieme a lei lo scrittore, regista, giornalista e politico Walter Veltroni e l’ex portiere Stefano Tacconi: tre ospiti d’eccezione che hanno intrecciato le loro voci per raccontare storie di vita e sentimenti legati al calcio, all’azzurro e all’indimenticabile Paolo Rossi.

“Paolo voleva essere ricordato con le braccia alzate e la maglia della Nazionale”, ha dichiarato Cappelletti, prima di raccontare la genesi del film realizzato con Veltroni, che dopo la scomparsa del campione italiano ha diretto la pellicola “È stato tutto bello” dedicata alla memoria di Pablito. A fare gli onori di casa, nella gremita sala consiliare del municipio, il sindaco di Montecatini Claudio Del Rosso e l’assessore alla cultura del comune toscano Beatrice Chelli.

Juve vs Arsenal, le parole di Arianna Caruso: “Non abbiamo concretizzato al momento giusto”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al termine dell’incontro tra Juventus Women e Arsenal, perso dalla formazione di casa con un sonoro poker, la capitana Arianna Caruso ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa per approfondire quanto accaduto. In particolare, la numero 21 sostiene che la squadra abbia avuto il giusto mordente per affrontare la sfida, ma ha aggiunto che, al contempo, il calo mentale dell’ultimo quarto d’ora è stato fatale ai fini del risultato: “La sensazione era che fino al 2 a 0 fossimo in partita, poi abbiamo avuto un calo mentale, perché fisicamente stavamo bene, e su questo dobbiamo lavorare, e sicuramente in settimana analizzeremo gli errori che ci sono stati”.

“Siamo una squadra che cerca di entrare in campo sempre con l’atteggiamento giusto, ha poi proseguito Arianna, abbiamo affrontato una squadra molto forte, e probabilmente non abbiamo concretizzato le occasioni che abbiamo avuto, com’è successo con il Paris Saint-Germain, e questo in partite così importanti fa la differenza”.

Adesso occorre rivedere gli errori, e migliorarsi per la prossima sfida, ma la sconfitta brucia: “Penso sia normale che se giochi con un centrocampo a 3 si sia più coperti, però è anche vero che noi utilizziamo un metodo di gioco che ci porta a essere uomo su uomo, e quindi noi avevamo i nostri riferimenti e abbiamo cercato di fare il lavoro che il mister ci ha chiesto. È ovvio che, come ho detto prima, la qualità delle avversarie è tanta, loro sono state molto brave nel fraseggio e ci hanno messo in difficoltà”.

 

Arezzo Calcio Femminile: le sensazioni dopo il 2-0 sulla Res Women

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Volevamo i tre punti ad ogni costo” esordisce la coach dell’Arezzo Calcio Femminile Ilaria Leoni. “Volevamo prima di tutto essere compatte come squadra per non prendere gol, per poi andare a farlo. Quando all’inizio abbiamo sbagliato due o tre gol, sembrava lo specchio delle precedenti partite, ma poi siamo andate a segno e finalmente sono arrivati questi tre punti“.

Queste le dichiarazioni principali dell’allenatrice amaranto, riportate sui profili social del club. La soddisfazione sicuramente più importante arriva dall’aver concretizzato la mole di gioco creata, rischiando anche poco nel complesso del match. “Io non mi preoccupo mai delle avversarie” – spiega Leoni – “ma delle mie, che infatti hanno avuto un atteggiamento splendido. È stato corretto anche nei confronti dell’arbitro, le sue decisioni vanno accettate, anche gli errori, che fanno parte del gioco“.

Le fa eco la centrocampista classe 2004 Giulia Martino, tra i migliori elementi della gara. “Aspettavamo questa vittoria, l’abbiamo cercata e l’abbiamo voluta tutte insieme. È stato un bel momento di riscatto, di grinta, per capire che possiamo continuare a restare lassù“. L’Arezzo Calcio Femminile infatti, al momento è sesto con 13 punti.

Joe Montemurro, Lione, contro la Roma: “Le squadre sono ben organizzate e hanno giocatrici di qualità”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Joe Montemurro, tecnico dell’ Olympique Lione femminile da questa stagione dopo il saluto forzato alla Juventus Women, è interventuto a Roma nella conferenza stampa pre gara che lo vedrà con la Roma di Alessandro Spugna al “Tre Fontane”.

Il mister attraverso i canali ufficiali ha così risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala: Lei è stato ai massimi livelli in Serie A con la Juventus, ora in Francia al Lione. A che livello è il campionato italiano? Può farci un paragone tra i due? “Il confronto tra il campionato italiano e quello francese non è semplice, afferma Joe, entrambi hanno dinamiche diverse. In Italia alcune squadre sono in fase di crescita, mentre altre incontrano difficoltà. Nel campionato francese, invece, si nota un equilibrio maggiore tra le posizioni dalla terza alla nona. Le squadre sono ben organizzate e hanno giocatrici di qualità. In questi ultimi anni, però, il calcio italiano ha registrato un’importante crescita, con investimenti significativi, specialmente da parte della Roma, che sta dimostrando di puntare ad alti livelli”. 

Le calciatrici sono tutte a disposizione? “Abbiamo viaggiato con la maggioranza della rosa. Abbiamo lasciato giusto un paio di giocatrici a casa ma solo per precauzione”.

Dopo 8 gol fatti in campionato, vi sentite tranquilli in zona gol? “Devo dire che la cosa importante sono le occasioni, poi ci sono giorni in cui va bene e altri in cui va male. È importante capire come ci si è arrivati. La Roma è una squadra che sta crescendo e che sta facendo molto bene. Hanno delle giocatrici importanti e faccio loro i complimenti”.

La Roma ha difficoltà in attacco. È un qualcosa che inciderà sul match? Come avete impostato la partita? “Le giocatrici che Spugna metterà in campo saranno pronte per questa sfida molto importante. Come abbiamo visto, la Roma ha una squadra brava in ripartenza. Questa è una caratteristica molto, molto importante. Dovremo stare attenti”.

Giocherete il derby contro il Saint-Etienne tra le due partite con la Roma. Com’è preparare questa partita? “Siamo abituati a giocare ogni tre-quattro giorni. L’importante è dare i giusti input alle calciatrici. È il bello di essere una squadra importante”.

Primavera 1: Nessuno ferma ancora la Juve, mentre perde terreno la Roma in casa della sorprendente Samp

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Da una toscana, all’altra. Nel campionato di Primavera 1, la capolista Juventus aveva regolato, prima della sosta, l’ambiziosa Fiorentina: alla ripresa delle ostilità, dopo la pausa dedicata agli impegni delle nazionali, le bianconere hanno invece regolato l’Arezzo. Fatto sta, che dopo sette turni disputati, nel torneo ancora nessuna avversaria è riuscita a sottrarre punti alle “zebrette”.

Alle spalle della formazione leader, capita invece un po’ di tutto, con le finaliste della passata edizione (Milan e Sassuolo) che cercano di reggerne il ritmo, anche se in maniera ben diversa fra loro, con la prima vincente di misura sul Napoli e la seconda dilagante a Como, mantenendosi sei lunghezze indietro; con la plurititolata Roma che rallenta, bloccata sul pareggio dalla sempre più sorprendente Sampdoria, e viene raggiunta da un’Inter che ha giocato più a tennis, che non a calcio, contro l’ospitata Hellas Verona; con le appaiate Fiorentina e Parma che confermano il loro equivalersi, non solo in classifica, pareggiando il confronto diretto.

Dunque, capolista ancora vincente (4-2) contro le amaranto aretine: pur se in maniera meno netta rispetto ad altre occasioni, le ragazze del tecnico Marco Bruzzano sfruttano le segnature di Marta Zamboni, Eleonora Ferraresi, Rebecca Perfetti e Costanza Santarelli, per avere ragione di avversarie (guidate da Simone Gori) mai veramente dome, che hanno retto il confronto grazie alla loro marcatrice, Martina Placidi, ed un’autorete alla quale hanno costretto la difesa di casa.

Le campionesse in carica del Milan, come già accennato, hanno invece faticato ancor di più, per riuscire a piegare un Napoli anche sfortunato: Viola Minnei e Leda Gemmi hanno regalato il successo all’allenatore rossonero Matteo Zago, mentre la rete di Giulia Calabro ha tenuto aperto il confronto sino alla fine. Ha vinto anche il Sassuolo di Davide Balugani, che alle ultime final four contese il titolo proprio alle “diavoline” milanesi, cedendo solamente nei tempi supplementari. Nessun cedimento, hanno invece avuto in quest’occasione le neroverdi ospiti: in riva al Lario, le giovani emiliane hanno raggiunto il bersaglio per ben otto volte (doppiette per Alessia Guglielmini e Lidija Stanic, marcature singole per Vittoria Rossi, Giulia Guerzoni, Manuela Perselli ed Elisa Vianello), lasciando alle comasche una sola marcatura, siglata da Andrea Gaia Colombo.

Una vittoria larga nel punteggio, appunto ‘tennistico’ (6-0), ha lasciato solo sorrisi anche fra le fila dell’Inter: nonostante il solito, grande, impegno, le scaligere del mister Davide Santeramo non sono riuscite a scalfire la granitica difesa delle “biscette” nerazzurre, facendo rientro a casa al termine del… primo set. Per la cronaca, fra le fila di Marco Mandelli sono state Jessica Ciano, Rachele Giudici, Martina Viviano, Silvia Bufano e due volte Lucrezia Sasso, a comporre il tabellino del match.

Nei restanti incontri del programma, si è quindi registrato il medesimo punteggio di 2-2. Nel primo caso, ad esserne interessate sono state la Sampdoria di Stefano Castiglione e la Roma di Francesco Viglietta: le sorprendenti doriane, hanno proseguito il loro più che positivo inizio di stagione e con le segnature della coppia Carolina GrassiIrene Divittorio sono riuscite ad equivalere le ospiti giallorosse, andate a loro volta a segno con il doppio centro siglato da Rafaela Soares Martins.

Nel secondo caso, il pareggio ha riguardato due avversarie già appaiate in classifica (assieme proprio alla Sampdoria, di cui abbiamo parlato in precedenza): Fiorentina e Parma. Due compagini, quelle dirette dai rispettivi tecnici Nicola Melani ed Ilenia Nicoli, che non nascondono la loro ambizione di poter lottare sino in fondo, nell’ottica di qualificarsi alle finali di categoria. In fatto di segnature, è stata in entrambe le occasioni la gialloblù Sara Iardino a replicare alla doppia realizzazione delle “gigliate” di casa, che hanno mandato a rete sia Siria Mailia che Sofia Di Benedetto.

Dunque, con il girone d’andata che si sta avviando verso la nomina della propria ‘campionessa d’inverno’, la prossima giornata potrebbe riaprire decisamente i giochi, con la prima della classe che sarà chiamata alla trasferta in casa interista (ma ricordiamoci che, nel capoluogo lombardo, ha già espugnato il terreno milanista), mentre le altre pretendenti, ad eccezione di blucerchiate e viola che si confronteranno fra loro, dovrebbero trovare vita più facile, con capitoline e neroverdi rispettivamente impegnate ad ospitare la neopromossa Como ed il leggermente meglio piazzato Arezzo, mentre il Milan sarà tenuto a render visita alla società veronese ed il Parma giostrerà sul terreno amico, accogliendo le partenopee.

 

Risultati Primavera 1

Milan            –         Napoli                    2-1

Sampdoria    –         Roma                     2-2

Juventus       –         Arezzo                   4-2

Como           –         Sassuolo                1-8

Inter            –         Hellas VR               6-0

Fiorentina     –         Parma                    2-2

 

Classifica finale Primavera 1

Juventus pt 21; Sassuolo e Milan 15; Roma e Inter 13; Sampdoria, Fiorentina e Parma 11; Napoli 6; Arezzo 3 ed Hellas VR 3; Como 0

 

La Freedom FC Women è stata multata di 1000€ per il comportamento di una piccola parte della tifoseria

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il comunicato numero 33 della Divisione Serie B Femminile ha evidenziato come la società Freedom FC Women sia stata sanzionata con una multa pari a 1000€. La motivazione, riportata nel comunicato della Federazione, è dovuta al fatto che i “suoi sostenitori, per tutta la durata della gara, hanno rivolto, anche attraverso l’uso di megafoni, frasi gravemente ingiuriose nei confronti della Terna e dell’istituzione arbitrale, nonché, per aver indirizzato espressioni ancora più gravi nei confronti delle calciatrici avversarie. Al termine della gara, inoltre, suoi sostenitori, assumevano atteggiamento provocatorio e rivolgevano insulti nei confronti dei tifosi avversari, fronteggiandoli e ostacolando il normale deflusso dallo stadio. Sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS (R.A.; R. AA1)“.

Ha ovviamente fatto seguito il comunicato della società, che prende così le distanze dal comportamento di una piccola parte della tifoseria, che – stando a quanto ha raccolto la nostra redazione – si è subito chiarita con la maggior parte dei tifosi, a loro volta scontenti per l’atteggiamento. Di seguito la nota del club:

In relazione ai fatti avvenuti in occasione della gara Freedom Fc – Pavia Academy di domenica 10 novembre, la società Freedom FC Women condanna fermamente il comportamento tenuto da una minuta parte della tifoseria durante e dopo la partita. Tali atteggiamenti non rappresentano in alcun modo i valori, l’educazione e il rispetto, alla base del codice etico su cui la società si fonda. Tale condotta inoltre non rispecchia lo spirito di ospitalità proprio della città di Cuneo nel quale Freedom Fc si riconosce e che rappresenta a livello nazionale. Episodi di questo genere, che comportano anche delle conseguenti decisioni da parte del Giudice Sportivo, non saranno più tollerati“.

Max Canzi, Juventus Women, dopo la caduta contro l’ Arsenal: “L’atteggiamento giusto, e sono fiero di loro!”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La partita contro l’Arsenal, che ha sconfitto le bianconere con un poker secco, di cui tre reti sono arrivate grazie ai cambi dalla panchina, ha evidenziato un netto divario tra le due formazioni e quanto, un calo emotivo, possa influire su una prestazione. Sulla carta, le inglesi erano chiaramente le favorite, e il campo ha parlato: 4 a 0, senza sconti.

In conferenza post-partita, però, l’allenatore delle Juventus Women Massimiliano Canzi ha messo in luce una caratteristica che gli è piaciuta, a scapito del risultato, la sconfitta più netta incassata dalle bianconere da quando lui è alla guida della squadra: «Alle ragazze ho detto una cosa molto semplice: se due giorni fa ero fiero di loro, adesso le cose non sono cambiate. A loro ho detto che una cosa che non possiamo mai sbagliare è l’atteggiamento, e oggi l’atteggiamento è stato positivo, il risultato no, però sono comunque fiero di loro. Abbiamo fatto degli errori su cui possiamo lavorare e rifarci in tempi brevi. Quello che conta è il risultato del campo, e purtroppo in questo sport perdere 1 a 0 e perdere 4 a 0 non è la stessa cosa, brucia di più, fa più rabbia, però va accettato.»

Nonostante il risultato e le occasioni non concretizzate non sorridano alle bianconere, anche in vista del match di ritorno tra pochi giorni, il tecnico ha affermato che quanto richiesto alle ragazze prima del match in termini di aggressività e atteggiamento è stato rispettato: «L’atteggiamento era quello giusto, abbiamo avuto delle opportunità importanti sullo 0 a 0, due nitide, e l’altra ciclopica sull’1 a 0 nel secondo tempo, e le partite si possono indirizzare in maniera diversa anche così. Sapevamo di incontrare una squadra di un livello altissimo.»

Un risultato duro da digerire, soprattutto se tre delle quattro reti sono arrivate nell’ultima frazione di gioco da parte di calciatrici subentrate, ma il merito va anche e soprattutto dato alla panchina profonda dell’Arsenal, piena di giocatrici di livello altissimo e che sarebbero titolari in qualsiasi top Club europeo; la stessa profondità della panchina è uno dei fattori per cui le Juventus Women riescono a gestire bene le rotazioni in campionato e stanno, di fatto, disputando ottimi match: «Abbiamo incontrato un grande Club che ha a disposizione una grandissima rosa, è riuscito a tenere un livello altissimo durante tutta la partita, una cosa che abbiamo cercato di fare anche noi, ed effettivamente in Italia quest’aspetto spesso fa la differenza. Quando giochi contro squadre di questo livello devi essere veloce, quando hai le possibilità devi fare goal, anche perché può indirizzare la partita in maniera diversa. Nelle due partite contro il Paris Saint-Germain ha funzionato perché siamo stati bravi e cinici e l’abbiamo indirizzata in quel modo, oggi non siamo stati altrettanto cinici.»

L’allenatore ha poi concluso l’intervista rimarcando che una sconfitta di questo tipo, irrimediabilmente, incide sull’umore e sul lavoro che la squadra dovrà fare anche in vista dei prossimi match per utilizzare quello contro l’Arsenal come un punto di partenza da cui imparare per migliorarsi: «Ci si porta delle ferite, che adesso vanno rimarginate velocemente, perché abbiamo da giocare tra quattro giorni una partita di campionato e tra nove il ritorno di questa, quindi dobbiamo essere brave ad analizzare gli errori per cercare di non commettere più quella tipologia di sbagli, ma allo stesso tempo non dobbiamo buttare tutto il lavoro che abbiamo fatto finora.»

Baiardo/Pro Sesto 0-1 – Mister Federico Vassallo: “Rammaricato. Siamo mancati nella mentalità”

Credit Photo: Angelo Baiardo

È stato un goal al 26′ a stroncare l’umore dell’Angelo Baiardo nello scontro di questa domenica contro la Pro Sesto: nonostante le molteplici possibilità di avvicinare il punteggio sul finale mediante corner, la Prima squadra ligure ha definitivamente regalato all’opposta lombarda la sesta vittoria consecutiva del cammino stagionale intrapreso ormai dieci giornate fa, rimanendo a bocca asciutta per quel riguardo la raccolta di qualche punto in più.

A disposizione nel post gara il tecnico neroverde Federico Vassallo che, sulla prestazione fatta dalle draghette, ha dichiarato:Sono rammaricato e deluso perché oggi mi sarei aspettato una prova diversa. Conosco molto bene il potenziale della squadra, credo in loro e so che avrebbero potuto dare di più.
Mi dispiace perché abbiamo perso senza mordente contro una squadra forte, ma avremmo potuto fare qualcosa di diverso e invece così non è stato.

Purtroppo siamo mancati nella mentalità, in partite come quella di oggi sarebbero stati punti davvero importanti per la nostra classifica“.

Al momento il pensiero della medesima compagine di serie C volge alla imminente trasferta in casa Women Torres, una squadra che sta facendo fatica ad ingranare ma non per questo da sottovalutare. Servirà una grande risposta.

ClaraAnastasia Cancilla, all’ultimo respiro, ed il Palermo si salva!

Credit: Palermo

In una giornata decisamente autunnale, Palermo e Lecce danno vita ad una partita tecnicamente combattuta ma decisamente povera di vere occasioni da gol. Le rosanero, fra l’altro, venivano da due pesanti sconfitte consecutive con ben 8 gol al passivo, mentre le pugliesi avevano un ruolino di marcia diametralmente opposto, con tre vittorie nelle ultime tre uscite, tutte giocate con le altre squadre isolane. Ne viene fuori una partita estremamente combattuta sulla linea mediana del campo, ma ricca di errori negli ultimi passaggi.

I pochi sussulti vengono quasi tutti sugli sviluppi di calcio d’angolo. Il primo capita, nei minuti iniziali di gioco, sulla testa di Priolo che, però, colpisce in pieno la traversa. La risposta delle salentine arriva sempre sugli sviluppi di calcio d’angolo: il pallone impattato da Labianca viene deviato sopra la traversa dalla retroguardia rosanero, mettendo non pochi brividi agli spettatori presenti. Il resto della prima frazione scorre fra contrasti a centrocampo e lanci lunghi intercettati quasi tutti dalle due difese. L’unica occasione su azione capita sui piedi di una acciaccata Coco, che però chiude troppo il suo diagonale e finisce fuori di poco.

La ripresa si gioca sulla stessa falsa riga del primo tempo, con il Palermo a mantenere maggiormente il possesso di strada, ma in maniera decisamente sterile, eccezion fatta per un paio di occasioni, una sulla testa di Priolo (sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo) e l’altro sui piedi di Cancilla, il cui rasoterra è deviato prudenzialmente sul fondo da Prieto. La più grossa occasione per il Palermo arriva al minuto 63: Chirillo in velocità serve Gippetto che con uno scavetto prova a sorprendere l’estrema leccese, lestissima a recuperare la posizione ed a salvare la sua squadra. A rompere gli equilibri ci pensa D’Amico al minuto 72: ripartenza veloce della capitana salentina che resiste al tentativo di contrasto di Priolo e supera una incolpevole Biundo in uscita. Il Palermo prova a premere di più, ma di vere occasioni non riesce a crearne. Anzi, al minuto 90, viene salvato dalla portiera palermitana brava a deviare sul fondo un altro tentativo in diagonale della omni presente D’Amico. Quando tutto sembrava perduto e le ospiti pregustavano la vittoria, un pallone lanciato in avanti raggiunge Cancilla che sorprende una non perfetta difesa salentina e con il suo tiro sotto la traversa supera Prieto in uscita e regala la gioia del gol al pubblico accorso nonostante la forte pioggia che ha preceduto l’incontro.

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