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Juventus Women a valanga sul Verona: ottimo inizio di Coppa Italia

Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tutto facile, per le Juventus Women. Al loro debutto in Coppa Italia contro l’Hellas Verona, le bianconere hanno disputato il match a una sola porta, asfaltando le avversarie con un netto 4 a 0. Le reti sono state siglate tutte nel primo tempo: ad andare a segno sono state Cantore e Beccari, entrambe dal limite dell’area di rigore, e sono state raggiunte da Boattin dalla bandierina. Vangsgaard ha poi calato il poker.

Con una formazione che ha quasi completamente cambiato pelle, le bianconere conducevano già 3 a 0 nei primi dieci minuti grazie alle prodezze di Cantore e Beccari, arrivate al goal rispettivamente al 5′ e al 6′ con due tiri precisi dal limite dell’area dopo un’azione costruita ad hoc dalle compagne, e dalla magia di Boattin, arrivata al goal dalla bandierina all’11’, con il pallone che si è insaccato sotto l’incrocio sul secondo palo. Il Verona si è sporto in avanti poco dopo il quarto d’ora e ha provato a cercare la porta con il tiro debole di Mancuso, e ha anche abbassato il ritmo. In un momento di respiro, è però stato punito: su assist di Cantore quasi sulla linea di fondo, Vangsgaard è svettata su tutte e ha colpito di testa il pallone, che è finito in porta a siglare il poker.
Capelletti non è stata inoperosa: due suoi interventi, nel primo tempo, hanno annullato altrettanti palloni insidiosi di Mancuso, la più volenterosa delle sue. Le padrone di casa sono state prontamente costrette nella loro area di rigore, in affanno e graziate in due occasioni, prima sul tiro di Bragonzi e poi su quello di Calligaris, reti annullate per un fallo in area e per fuorigioco.

Nella ripresa, mister Canzi ha scelto di dare un po’ di minutaggio anche a Schatzer, Krumbiegel e Lehmann. Il copione del match è stato lo stesso anche nel secondo tempo: Rosucci è arrivata a un passo dalla rete e ha fatto tremare il palo a ripresa da poco cominciata dopo l’intervento miracoloso di Rubinaccio. Le bianconere hanno conquistato una punizione dal limite per via di un fallo di mano provocato da Lehmann, conclusosi con un nulla di fatto. L’atteggiamento aggressivo della Juventus ha impegnato a più riprese le padrone di casa, incapaci di ritagliarsi gli spazi per uscire, se non in caso di errore delle avversarie. Il primo squillo da parte del Verona è arrivato al quarto d’ora con Duchnowska, che ha sorpreso sia la difesa della Juve sia Capelletti, ma nessuna compagna l’ha sostenuta nella manovra.
L’allenatore bianconero ha poi sostituito altre calciatrici, e hanno avuto spazio sul terreno di gioco anche Bonansea e Girelli. Con qualche sbavatura da ambo le parti, il secondo tempo ha visto errori disseminati qua e là, dovuti alla stanchezza e a un risultato già praticamente in cassaforte per la squadra bianconera. Girelli ha colpito il secondo legno della ripresa, anche lei bloccata dalla parata di Rubinaccio. Il portiere del Verona ha negato la rete anche a Bragonzi poco tempo dopo, una conclusione arrivata dopo un tiro pennellato sulla sua testa da Schatzer, tra le migliori in campo e sempre indispensabile per la costruzione del gioco. Il Verona ha cercato il goal della bandiera a pochi minuti dallo scadere con Totolo, subentrata nell’ultimo quarto d’ora, troppo imprecisa per impensierire Capelletti; con un po’ di fiducia, la formazione di Venturi ha provato a spingere, e ha invece rischiato di subire il goal della manita a opera di Lehmann dopo una cavalcata verso l’area del Verona di Bergamaschi.

IL TABELLINO

HELLAS VERONA – JUVENTUS WOMEN: 0-4 (5′ Cantore, 6′ Beccari, 11′ Boattin, 20′ Vangsgaard)

JUVENTUS WOMEN (4-2-3-1): Capelletti; Bergamaschi, Gallo, Calligaris (46′ Krumbiegel), Boattin (59′ Bonansea); Pelgander, Rosucci; Cantore (46′ Lehmann), Beccari (59′ Girelli), Bragonzi; Vangsgaard (46′ Schatzer). Allenatore: Canzi.

HELLAS VERONA WOMEN (3-4-1-2): Rubinaccio; Manzetti, Barro, Costa (76′ Totolo); Zanoni, Mancuso (62′ Veronesi), Naydenova, Croin (46′ Corsi); Peretti; Dallagiacoma (46′ Casellato), Bernardi (46′ Duchnowska). Allenatore: Venturi.

Marcatrici: 5′ Cantore (J), 6′ Beccari (J), 11′ Boattin (J), 20′ Vangsgaard (J)

Ammonizioni: 59′ Rosucci (J)

Note: recupero 1′ pt, 4′ st.

Arbitro: Kovacevic di Arco Riva

Vittoria e pass per i quarti di Coppa Italia. 2-0 a Cuneo contro la Freedom grazie alle reti di Stokic e Marinelli

Photo Credit: AC Milan

Seconda vittoria nel giro di pochi giorni per le rossonere, che a Cuneo battono 2-0 la Freedom nel primo impegno stagionale in Coppa Italia. Questo successo, firmato dalle reti nella ripresa di Stokić e Marinelli, regala il pass per i Quarti di finale della competizione contro la Fiorentina, che in contemporanea ha battuto l’Arezzo 1-0. Un pomeriggio positivo per la squadra, dunque, che dà continuità dopo i tre punti ottenuti domenica contro il Sassuolo, grazie alla rete di Ijeh.

Il match di Cuneo è anche quello delle prime volte: la prima rete di stagionale di Marinelli, primo gol assoluto invece per Sara Stokić, alla seconda consecutiva da titolare. Per Erin Cesarini, invece, alla mezz’ora della ripresa è arrivato l’esordio in prima squadra, dopo essere stata protagonista dello Scudetto della Primavera nella passata stagione. Ottavi in archivio dunque, ora concentrazione massima verso il prossimo impegno in campionato, il big match contro la Juventus capolista: in campo sabato alle 16.00 a Biella.

LA CRONACA
Tante occasioni nel primo tempo per le rossonere che, dopo un avvio di partita a ritmi non troppo sostenuti, mettono le tende nell’area di rigore avversaria. Korenčiová, grande ex della partita insieme a Sara Tamborini, è chiamata intervenire specialmente sul tentativo di Soffia al 22′. Una chance importante capita anche sui piedi di Koivisto, che al 23′ calcia fuori di destro; poi Soffia ci riprova al 24′ senza troppa precisione, al 37′ Swaby in girata su cross di Marinelli va vicina al vantaggio. Salgono i giri del motore delle rossonere: al 38′ Stokić sfiora il palo e, un minuto più tardi, mette Swaby a tu per tu con il portiere avversario, che para ancora. Occasionissima al 43′ sul piede di Karczewska, che a porta praticamente sguarnita non riesce a concludere. Poi Korenčiová torna sugli scudi e compie una gran parata su Mascarello al 45′.
Via alla ripresa con un cambio: dentro Rubio per Mesjasz. Korenčiová è chiamata a tre interventi nel primo quarto d’ora di gioco, prima su Stokić, poi su Koivisto e di nuovo su Mascarello. Finalmente i gol: al 22′ Stokić sblocca il risultato con il suo primo gol ufficiale in prima squadra, tre minuti più tardi (25′) Marinelli raddoppia. Un momento propizio per le rossonere, che provano ad aumentare il gap con l’ingresso in campo di Nadim, che si procura due occasioni importanti per segnare: al 29′ di tacco e al 40′ di testa, ma la solita Korenčiová dice no. Entrano in campo Cesarini, Arrigoni e Sevenius, per un finale che vede protagonista anche Laura Giuliani con un grande intervento su Tamborini.

IL TABELLINO
FREEDOM-MILAN 0-2
FREEDOM: Korenčiová; Maffei, Brscic, Santamaria (28’st Giuliano), Stankova, Borello (17’st Devoto), Semanova, Dicataldo (28’st Tamborini), Cuciniello (33’st Marenco), Pasquali (28’st Diaz Ferrer), Imprezzabile. A disp.: Nucera; Marenco, Tudisco, Battaglioli, Micheli. All.: Ardito.
MILAN (4-3-3): Giuliani; Koivisto, Swaby, Piga (34’st Sevenius), Soffia (29’st Arrigoni); Ijeh (29’st Cesarini), Mesjasz (1’st Rubio), Mascarello; Marinelli, Karczewska, Stokić (23’st Nadim). A disp.: Fedele, Tornaghi; Sorelli; Appiah. All.: Bakker.
Arbitro: Mazzer di Conegliano.
Gol: 22’st Stokić (M), 25’st Marinelli (M).

Sassuolo, due gol al Cesena e qualificazione ai quarti di Coppa Italia

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si è disputata oggi la sfida Cesena-Sassuolo, valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia, con fischio d’inizio alle 14:30 all’Orogel Stadium – Dino Manuzzi di Cesena. Le due squadre si erano già incontrate in amichevole durante la pre-season, con un netto 6-0 per le neroverdi.

Le ragazze di Gian Loris Rossi confermano la superiorità e conquistano la prima vittoria stagionale, guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia.

Cesena: Belli, Mak, Casadei, D’Elia (46′ Milan), Groff, Harvey, Testa E. (60′ Petrova), Testa S. (89′ Dumitru), De Sanctis, Jansen (60′ Tironi), Calegari (82′ Di Luzio). All.: Alain Conte. A disposizione: Belloli, Amaduzzi, Vergani, Serafino.
Sassuolo: Lonni, De Rita, Orsi, Caiazzo, Mella (87′ Fusini), Missipo (70′ Hagemann), Gallazzi, Fisher (70′ Prugna), Chmielinski (77′ Nocchi), Sabatino (77′ Dhont), Monterubbiano. All.: Gian Loris Rossi. A disposizione: Pleidrup, Adami, Brustia, Durand.
Marcatrici: 5′ Monterubbiano (S), 51′ Caiazzo (S).
Recupero: 4′ S.T.
Arbitro: Sig. Martini di Valdarno.
Assistenti: Sig. Jordan di Firenze – Sig. Scorteccia di Firenze.

Inter: che debutto in Coppa! Supplementari testimoni di un 5-2 davanti alle crociate

Photo Credit: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Avvincente testa a testa di Coppa Italia in quel di Noceto tra Inter e Parma. La compagine nerazzurra è stata protagonista di un’ottima rimonta in fase supplementare, dopo un inizio vantaggioso ed un recupero delle padrone di casa bloccato da un risultato regolamentare in parità. Come si è arrivati al 2-5?

Partenza equilibrata. I primi tentativi nerazzurri arrivano da Karchouni e Diaz che per poco non trovano la giusta traiettoria per il vantaggio.
Alla mezz’ora inoltrata la possibilità di cambiare uno scenario dal ritmo blando per le ospiti: è Bugeja, in questo caso, a prendere la palla al balzo, intraprendendo un percorso tutto sola verso l’area parmense. La calciatrice non sbaglia, regalando, così, alla propria squadra la prima rete della gara!

Il prosieguo del faccia a faccia tra le due non evidenzia, in prima fase, alcuna situazione di spicco particolare, fino al rientro agli spogliatoi dopo il +1 di recupero.

Secondo tempo col botto: in ripresa è il Parma a contrattaccare ed a sfoggiare un tiro a giro di ottima fattura, terminato di poco fuori dallo specchio.
La risposta Inter non tarda ad arrivare: in tale circostanza è Cambiaghi a farsi vedere, ben servita da Wullaert. Un gioco da ragazzi, riproposto appena un minuto dopo con la stessa numero 36 nerazzurra che, ancora una volta, sfiorerà il raddoppio a favore.
Nonostante la chance in contropiede generata da Wullaert che ha trovato la presa dell’estremo difensore casalingo, al 73′ arriverà la rete accorcia distanze del Parma. Complice? Un errore in fase di movimento nerazzurro.

In fin dei conti è proprio su questo che tutte e due le formazioni cercano di far leva. Inaspettato, ad ogni modo, il raddoppio al 75′ del gruppo parmense.
In appena tre minuti le ragazze di Piovani si sono trovate sotto di un goal, a non mancare, però, è stata la voglia di cambiare le sorti della gara a ben poco dalla chiusura del secondo half.
Protagonista, infatti, del 2-2 è stata la solita Cambiaghi: con questa mossa la brianzola è riuscita a chiudere un cerchio d’atteggiamento profittevole di una squadra che, difficoltà a parte, ha dimostrato di voler subire il meno possibile, anche davanti ad una opposta che non aveva ancora subito alcun goal durante la stagione.
Quattro i minuti in aggiunta al tempo regolamentare, prima della concessione dei tempi supplementari.

Reagire: questo il verbo all’infinito più adatto alla presa di posizione interista vista al momento proprio del supplementare. 101, 107 e 112 i minuti determinanti per la vittoria finale della stessa. Prima Karchouni, poi Magull e Cambiaghi a calare la cinquina definitiva che ha chiuso definitivamente la competizione in trasferta.

Ora il pensiero concreto dei quarti di finale, oltre che il prosieguo di campionato.

IL TABELLINO:

Marcatrici: 32′ Bugeja (I), 73′ Kajzba (P), 75′ Rognoni (P), 79′ Cambiaghi (I), 101′ Karchouni (I), 107′ Magull (I), 112′ Cambiaghi (I).

PARMA (4-3-3): Fierro; Meneghini, Ambrosi (46′ Cox), Requirez (78′ Cini), Asta; Rabot, Mounecif, Ferrario (46′ Pondini); Ferin (59′ Kajzba), Zazzera (91′ Benedetti), Distefano (66′ Rognoni).
A disposizione: Copetti, Gueguen, Iardino.
Coach: Salvatore Colantuono

INTER (3-5-2): Rúnarsdóttir; Fördős (69′ Andres), Milinkovic, Bowen; Diaz (58′ Serturini), Detruyer (79′ Pavan), Karchouni, Magull, Robustellini (91′ Merlo); Kullashi (58′ Cambiaghi), Bugeja (58′ Wullaert).
A disposizione: Piazza, Pedersen, Fadda.
Coach: Giorgio Schiavini

Arbitro: Lorenzo Massari
Assistenti:Alberto Mandarino-Samuele Bertaina
Ammonite: Fördős (I).

Lesmo sconfitto 3-0 dallo Spezia Women

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Seconda sconfitta consecutiva per le ragazze di Andrea Ruggeri, fermate dalla corazzata dello Spezia, con un 3-0 finale che nasconde però la bella prova delle nostre. Avversario di alta caratura e dai valori tecnici indiscutibili, di contro un Lesmo ben disposto in campo e che ha saputo dire la sua in un match affrontato a viso aperto contro una delle formazioni candidate alla vittoria finale del titolo.
Lesmo che infatti spaventa per prima le avversarie andando a pochi centimetri dal gol con i legni a negare la marcatura a Elena Mariani. Da qui una buona fiducia e consapevolezza che porta alle solite buone trame di gioco, a cui però non fa seguito un’altrettanta concretezza nell’ultimo passaggio e nel momento in cui si paventa l’opportunità per sbloccare il match.
Spezia che nonostante le difficoltà iniziale è invece cinico e spietato, e riesce ad emergere dal momentaneo torpore sotto i colpi della solita Biancamaria Codecà che al minuto 23’ sblocca il match. Ex Pavia condottiera per le sue, in una ripresa dove cresce la qualità della produzione offensiva delle Liguri che prima con Parodi, poi con la stessa ex Pavia, trovano nel giro di 10’ minuti due marcature che valgono il 3-0 finale.
Lesmo che tornerà tra le mura di casa nel prossimo turno con la sfida al Monterosso, questa domenica alla ricerca di tre punti per tornare a muovere la classifica.

Stefania Coda già tra le big, a 16 anni l’esordio in Serie A col Bitonto: “Felicità allo stato puro”

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“Quando mister Marzuoli mi ha detto che sarei entrata nel quintetto ho avuto un po’ di ansia, ma tutto è passato al fischio d’inizio. Ho pensato solo a dare il massimo. Anche se sul gol subito avrei potuto fare di più, mi sono lasciata tutto alle spalle e ho continuato a parare, perciò sono soddisfatta della mia prestazione”.

Solo l’inizio. È da qui che Stefania, che nel frattempo ha già collezionato due convocazioni negli Stage Futsal+ 17 presso il CPO di Roma e un secondo posto all’ultima edizione della Futsal Future Cup come capitano della sua Rappresentativa, vuole partire verso altri traguardi.
“Ho cominciato a stare tra i pali perché giocando con gli amici il più scarso va in porta – sorride – ma adesso mi chiamano perché sono forte. È stato il preparatore dei portieri dello Sportivamente Amici, Gianfranco Pascali, ad insegnarmi le basi, ma devo tanto anche ad una grande allenatrice ed amica, Antonella Messa. A chi mi ispiro? A Bianca Castagnaro e Jozi De Oliveira (sua attuale compagna di reparto, n.d.c.). Mi sono innamorata di questo ruolo a prima vista, con il Bitonto lo sto apprezzando ancora di più e sono sicura non smetterò mai di averlo nel cuore”.
Costi quel che costi.
“Quest’anno mi sono trasferita a Bitonto, continuerò qui il Liceo Scientifico e nel frattempo coltiverò il mio sogno: i sacrifici sono tanti, sia per me che per la mia famiglia, ma quello che è successo nelle ultime 48 ore mi ha fatto sentire al settimo cielo. Ora guardo avanti con un sorriso ancora più grande: sono sicura che tra 10 anni sarò ancora sui campi, felice come lo sono ora. E magari con la maglia della Nazionale addosso”.

Valentina De Risi, Salernitana: “Peccato per la sconfitta, potevamo fare di più. Mi è piaciuto poco l’approccio alla gara”

Credit Photo: Salernitana 1919 femminile- sito fb

La Salernitana domenica ha perso per 0-2 in casa contro la capolista, del girone C della Serie C, Trastevere. A parlare nel post gara in casa granata è stata Valentina De Risi, coach della Salernitana, che sui canali ufficiali del club ha dichiarato:

Mi aspettavo di più dalle ragazze, forse ho sbagliato anche qualcosa io in settimana e mi prendo le mie responsabilità. Non mi è piaciuto l’approccio e il timore che abbiamo avuto. Domenica scorsa non avevamo avuto questi problemi, oggi siamo state troppo rinunciatarie e questo non è lo spirito che ci appartiene. Il risultato non è da buttare perché il Trastevere è una squadra fortissima e concedergli solo due reti è un buon traguardo, detto ciò credo che noi potevamo fare sicuramente molto di più. Siamo state troppo passive e rinunciatarie, mi ha amareggiato questo atteggiamento e a tratti anche la prestazione. So che le ragazze valgono molto di più di quello che abbiamo mostrato oggi in campo. L’obiettivo è sempre lo stesso, questa sconfitta ci aiuta a sottolineare quanto lavoro ancora ci sia da fare e quanto margine di miglioramento abbiamo. Noi lotteremo fino alla fine, prendiamo spunto da questa sfida per capire cosa non ha funzionato del lavoro in settimana”.

“Game set match” della Roma, a Bologna, nella prima uscita di Coppa Italia

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Tutto semplice per le ragazze di Spugna al loro primo appuntamento di Coppa Italia: a Bologna si chiude con un secco 0 a 6 per le giallorosse. Alle reti di Glionna e Dragoni, nel primo tempo, si sono viste piazzare la sfera in porta con Kumagai (su rigore), Corelli, poi ancora Haavi (sempre dagli undici metri) ed infine Greggi nel recupero.

Gara in una unica direzione, unica pecca da segnalare per la AS Roma: alla sua giocatrice Pilgrim (al minuto 14 del primo tempo) la svizzera ha tentato il pressing sul rinvio dal fondo del Bologna e sul contrasto con Gradisek ha avuto la peggio rimediando un truma distorsivo alla caviglia destra.

Partita che si apre al 17′ in un momento confusionario del match ci pensa Glionna a sbloccare la situazione. La 18 giallorossa prende palla a centrocampo, si mette in proprio e, una volta entrata in area di rigore, segna col mancino. Il raddoppio, alla mezz’ora, azione iniziata proprio da Dragoni che si gira molto bene fuori l’area di rigore del Bologna, l’azione si sviluppa poi in area di rigore con il pallone che ritorna alla numero 15 che col destro segna il 2-0.

Ripresa che vede ulteriori cambi, per portare fiato e minutaggio a tutta la rosa, dove le ospiti gestiscono bene palla e risultato fino al 71′ : dove su assist di Corelli per Viens, che tenta il gol in acrobazia, il tiro viene respinto e fatto preda di Pandini, ma aimè messa giù in area per un rigore netto. Dagli 11 metri è implacabile Kumagai. Palla da una parte e portiere dall’altra. 3-0 per le giallorosse. Pochi minuti dopo giunge il poker per le giallo-rosse:Haavi mette il turbo sulla fascia sinistra, cross basso al centro su cui non arriva Viens, ma è Alice Corelli di sinistro a piazzare la sfera ancora in rete.

Ma la Roma non si accontenta e sigla la quinta rete grazie a Haavi che calcia nello stesso angolo di Kumagai. Stavolta il portiere intuisce ma non può nulla: 5-0. Un match dove il Bologna, ha subito le furie avversarie senza poter esprimere gioco; il “set game” arriva sul finale quando Greggi su calcio di punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore trova una traiettoria imprendibile che s’insacca alla destra del portiere.

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ROMA: 0-6 (17′ Glionna, 29′ Dragoni, 73′ rig Kumagai, 78′ Corelli, 87′ rig. Haavi, 90’+3′ Greggi)

BOLOGNA (4-3-3): Lauria, Raggi (63′ Rossi), Passeri, Gradisek, Sciarrone; Tardini, Silvioni (63’Battelani), De Biase; Colombo, Gelmetti (75′ Cataldo), Kustrin (63′ Zanetti). All. Matteo Pachera.

A disp.: Shore, La Rocca, Arcamone, Giovagnoli.

ROMA (4-3-3): Kresche, Di Guglielmo (64 Aigbogun), Minami, Cissoko, Hanshaw; Pandini, Kumagai (78′ Greggi), Dragoni (78’Madon) ; Glionna (64′ Viens), Corelli, Pilgrim (19′ Haavi). All. Alessandro Spugna.
A disp.: Merolla, Gigliani, Giugliano, Thogersen.

Temwa Chawinga, sei un fenomeno! La calciatrice del Kansas City Current chiude la NWSL in bellezza

Il campionato di NWSL, nonostante sia nato appena nel 2013, sforna di anno in anno partite splendide che lasciano un segno nella memoria delle appassionate e degli appassionati. Regala anche delle calciatrici splendide, e ne conferma altre. Chi non aveva bisogno di conferme prima dell’inizio della stagione era Temwa Chawinga.

L’attaccante del Kansas City Current, squadra che ha difeso con le unghie e con i denti il suo posto ai playoff fin dal primo minuto del campionato, ha trovato nella sua attaccante un porto sicuro e un faro in grado d’illuminare e trascinare tutte le compagne, persino nei momenti di difficoltà e in seno alle sconfitta. L’attaccante ha aiutato il Current a piazzarsi nei primi posti e si è regalata il meritato Golden Boot, riconoscimento che viene dato al capocannoniere del campionato.
Con 20 goal segnati in 25 partite, una media da capogiro capace di far tremare anche le migliori attaccanti delle generazioni precedenti, Chawinga ha frantumato il precedente record di, guarda caso, una calciatrice di bravura indiscussa come Samantha Kerr, fermatasi a 18, rompendo anche il muro dei 20 goal stagionali per la prima volta nella storia di National Women’s Soccer League.

Ma non solo: Chawinga è la prima calciatrice del Malawi ad aver giocato nel campionato d’oltreoceano, e la prima giocatrice nata in Africa a conquistare il premio di colei che segna il maggior numero di goal. Il record è stato battuto nel match contro il Bay; come se non bastasse, la calciatrice del Malawi ha inoltre tagliato il traguardo della prima calciatrice ad aver segnato contro tutte le squadre avversarie in una stagione.

Ha segnato ben quattro goal nei primi due mesi della stagione, ed è rimasta appaiata a Barbra Banda per il numero di goal segnati fino alla sosta Olimpica, dopodiché ha letteralmente dato una svolta alla classifica e le ha fatto mangiare la polvere, superandola di ben sette reti segnate: un numero non da poco, se si considera la competitività del campionato in questione. Per riuscirci, Chawinga ha segnato sei reti nelle sette partite che le rimanevano a disposizione. Non verrà ricordata soltanto per l’episodio curioso e divertente in cui ha calciato il pallone fuori dallo stadio, dritto nel fiume, questo è certo.

Il Kansas City Current è ora atteso alle porte dei playoff, e sicuramente Temwa Chawinga farà di tutto per andare il più lontano possibile. La sua stagione potrebbe essere coronata dalla vittoria, ma è ancora troppo presto, per parlarne…

Elisabetta Pescarolo, Baiardo: “Siamo riuscite a fare una buona prestazione ed a portarci a casa tre punti importanti”

Credit Photo: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Festeggiamenti in casa Baiardo: questa domenica la squadra ligure ha potuto lasciare il campo del Monterosso con il buonumore, offerto da una prestante vittoria in trasferta con conseguente acquisizione di tre punti importanti.
L’iniziale vantaggio di 3-0 delle ospiti è stato momentaneamente fermato dalla rete delle opposte ad inizio secondo tempo, poi allungato definitivamente con la quarta rete al 57′: un risultato finale (4-1) ottenuto mediante i segni di Calcagno (in doppia rete), Eletto e Zecchino che non hanno fatto altro che mostrare la grande caparbietà dell’intera rosa, intenzionata a crescere e rimanere un pilastro in categoria.

A dire la sua dopo il triplice fischio Elisabetta Pescarolo, estremo difensore della compagine neroverde, nonché confermatissima pedina per la stagione in corso:Sicuramente il campo in erba non ci ha aiutato, siamo, però, riuscite a fare una buona prestazione ed a portarci a casa tre punti importanti – ha riferito la stessa calciatrice.
Nel complesso siamo state abbastanza impegnate e, nonostante questo, siamo riuscite a tenere un buon ritmo!“.

Prossimamente in agenda uno scontro che vedrà la squadra ospitare la lombarda Pro Sesto al Sant’Eusebio Stadium. Se ne vedranno delle belle!

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