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Masterclass Bayern Monaco a Biella: le Juventus Women s’inchinano alle tedesche, prima sconfitta stagionale

Photo Credits: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Notte di Champions League per le Juventus Women allenate da Massimiliano Canzi: lo stadio Vittorio Pozzo di Biella si è illuminato con il bianco e il nero della squadra torinese e con il bianco e il rosso della formazione tedesca del Bayern Monaco allenata da Straus in questo secondo incontro valido per i gironi. Le bianconere provenivano da una serie di otto vittorie consecutive tra campionato e Champions, e hanno affrontato le bavaresi dopo aver portato a casa i tre punti in trasferta contro il Valerenga. Dopo un avvio di gara timido, le bianconere sono uscite dal loro guscio e sono riuscite a creare occasioni importanti, ma sono state sfortunate al momento del passaggio decisivo e, in certi casi, poco lucide davanti allo specchio.
Le tedesche hanno dunque espugnato Biella con le reti di Dallmann al 17′ e Harder al 73′.

A differenza dei match precedenti, mister Canzi ha scelto di schierare il modulo 3-5-2, preferendo un centrocampo più folto. Tra le titolari è tornata a figurare Boattin, schierata in posizione più avanzata, mentre Peyraud-Magnin ha totalizzato 100 presenze indossando la maglia della Juventus.

La partenza del Bayern Monaco è stata molto aggressiva e volta a cercare la porta, con tiri nello specchio anche a partita appena cominciata, provando a calciare anche da fuori area. Le Juventus Women hanno tentato di reagire puntando sulle ripartenze, mentre le bavaresi hanno giocato con un buon possesso palla e alla ricerca dell’imbucata vincente in area di rigore per ostacolare il gioco delle bianconere.
Il primo squillo della Juventus è arrivato dalla fascia sinistra: dopo un buon recupero palla, Caruso ha trovato Cantore, che si è accentrata bene, ma ha poi crossato direttamente sul portiere. Le bianconere hanno poi creato una bella occasione al quarto d’ora, ma a passare in vantaggio è stato in Bayern Monaco al minuto 17’ con Dallmann dopo un rimpallo favorevole in area di rigore.
Le bianconere hanno provato la reazione immediata con un contropiede di Bennison, chiusa in calcio d’angolo, da cui sviluppi è nata tutta una serie di rimpalli favorevoli e un tiro sporco di Kullberg, che si è però spento sul fondo.
Alla mezz’ora, Krumbiegel ha provato il tiro dalla distanza, e Boattin ha invece colpito un palo clamoroso dagli sviluppi del calcio d’angolo.
A pochi minuti dall’intervallo, durante un’azione Caruso è caduta nell’area di rigore bavarese per una spinta rimediata da Dallman, ma non è stato dato il calcio di rigore, nonostante ci fossero gli estremi per un calcio di rigore, a dir poco solare. Le bianconere hanno provato a chiudere il primo tempo in attacco per cercare il pareggio, ma le squadre sono andate negli spogliatoi con le bianconere sotto per 1 a 0.

Nella ripresa, le bianconere hanno cercato da subito di andare in goal, e Vangsgaard ha sprecato una clamorosa occasione dal limite dell’area di rigore bavarese, una rasoiata uscita di poco a lato. Le bavaresi hanno provato a tenere il pallino del gioco con il giro palla, ma a creare le vere palle goal sono state le padrone di casa, che hanno trovato più spazi per inserirsi e spesso la fascia sinistra smarcata.
Nel corso del secondo tempo si è lottato molto di più a centrocampo ed entrambe le squadre hanno concesso più spazi. Le Juventus Women sono parse molto più combattive e in fiducia rispetto al primo tempo, senza trovare il guizzo capace di consegnare il pareggio nelle loro mani, ma le bavaresi hanno trovato il raddoppio approfittando dell’unica occasione creata nel secondo tempo, arrivata dai piedi di Hardera al 73′, dopo alcune timide incursioni da parte delle bianconere non andate a buon fine.

Le Juventus Women hanno provato a trovare il goal per infondersi un po’ di fiducia nel finale, però tutti gli spazi che fino a poco tempo prima erano a loro disposizione erano ben controllati dalle tedesche, che hanno fatto buona guardia al pallone e al risultato fino al triplice fischio, conquistando tre punti preziosissimi in trasferta e il conseguente primato del girone.

Nonostante l’atteggiamento delle bianconere sia stato per quasi tutto il match molto propositivo, è mancata la concretezza sotto porta, e le calciatrici non hanno saputo capitalizzare le occasioni, calciando forse con troppa poca convinzione per sperare di arrivare al goal. Netto il rigore su Caruso negato alle bianconere, che forse avrebbe potuto riaprire il match prima dell’intervallo. In tutte queste prestazioni nel complesso opache, è spiccata quella di Schatzer, sempre attiva e concentrata.

JUVENTUS WOMEN (3-5-2): Peyraud-Magnin; Calligaris, Kullberg, Cascarino; Krumbiegel (63′ Thomas), Schatzer, Bennison (45′ Bonansea), Boattin (63′ Bergamaschi), Caruso (79′ Rosucci); Cantore (72′ Girelli), Vangsgaard.

BAYERN MÜNCHEN FRAUEN (4-1-4-1): Grohs; Gwinn, Viggosdottir, Hansen, Simon; Stanway; Lohmann (79′ Kerr), Zadrazil, Dallman (90′ Sembrandt), Brühl (63′ Schüller); Harder (90′ Zawistowska).

Marcatrici: 17′ Dallmann (B), 73′ Harder (B)

Ammonizioni: 22′ Bennison (J), 90’+2 Girelli (J)

Note: recupero 1′ pt, 4′ st.

Inter: Henrietta Csiszár verso il ritorno in campo dopo l’infortunio

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Henrietta Csiszár verso il recupero della forma fisica: la centrocampista classe ’94 è reduce da un infortunio subito durante la recente gara tra Inter e Sassuolo, valida per la quarta giornata di campionato.
Considerata la delicata frattura riportata, la calciatrice è stata sottoposta ad intervento chirurgico presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano per la ricostruzione del pavimento orbitario sinistro; una sola settimana di riposo quella prescritta che precederà un graduale ritorno agli allenamenti a cui potrà, poi, presenziare.

Ad attendere la numero 27 un percorso ancora lungo nei colori milanesi; si ricorda che la stessa è contributo fondamentale della rosa (attualmente allenata dal tecnico Gianpiero Piovani) ormai da luglio 2021: il suo approdo nel club, infatti, risale a sei anni dopo l’esperienza bavarese nel Bayer Leverkusen e si protrarrà fino al 30 giugno 2026 mediante la firma di prolungamento di contratto annunciata quest’anno.

Ternana Femminile, le dichiarazioni dopo il 3-1 sul Chievo

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Ternana Femminile chiude il weekend del 13 ottobre con un successo meritato sul Chievo per 3-1. Al termine del match, nella consueta intervista post-partita pubblicata sui profili social del club umbro, l’autrice di una doppietta Tatiana Bonetti, l’attaccante Maria Grazia Petrara e il tecnico Antonio Cincotta sono intervenuti per dare la propria opinione sull’incontro.

Tatiana Bonetti: “[sull’errore dal dischetto] non c’è molto da dire, sono un po’ rammaricata perché non sono riuscita a concretizzare il rigore, ma è stata brava sicuramente anche il portiere. Potevo fare meglio, ci lavorerò di più perché voglio dare il mio contributo sotto ogni punto di vista, però sono comunque contenta della partita e degli altri due gol che ho fatto. Prima doppietta, esatto, io potevano essere tre [ride]. Io non sono mai contenta, perché mi concentro sempre su quello che potevo fare meglio, ma l’importante era la vittoria del gruppo, e quindi sono strafelice di questi tre punti. Sappiamo benissimo che non è un campionato facile, e che ci sono tante squadre attrezzate per vincere questo campionato. Quindi bisogna stare sul pezzo, e dobbiamo affrontare ogni partita con la stessa mentalità, cercando di vincerle tutte“.

Maria Grazia Petrara: “Soddisfatta della mia prestazione, ma diciamo che anch’io potevo fare di meglio. Mi sono mangiata quel gol all’inizio nei primi dieci minuti, però sono contenta che la squadra abbia reagito bene. Siamo state molto unite e anche oggi si è visto il gruppo che siamo, sia dentro che fuori dal campo. Abbiamo preso 3/4 traverse, come anche l’anno scorso in ogni partita, tutti gli anni si continua così (ride)“.

Antonio Cincotta: “Due rigori sbagliati e quattro legni non mi era mai capitato di vederli nella stessa partita (sorride). Veramente una partita in cui abbiamo attaccato tanto, e avremmo meritato un risultato più rassicurante per gestire gli ultimi minuti, però dobbiamo fare anche i complimenti al Chievo, che in 10 sotto di tanti gol non si è mai demoralizzato, quindi un avversario ostico che ha avuto tutto il nostro rispetto”.

Marta Eletto, Baiardo: “Ivrea? Partita un po’ sofferta all’inizio. Stiamo lavorando di squadra”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un risultato che riflette lo spirito combattivo generale quello rimediato questa domenica dall’Angelo Baiardo: la squadra neroverde, impegnata nell’ospitata della Independiente Ivrea, non è andata oltre il 2-2, conquistando un solo punto utile a saldare il nono posto in lista.
Per la formazione nelle mani di mister Federico Vassallo si tratta del terzo pareggio di campionato ottenuto, stavolta contro una avversaria sempre battuta in tale percorso e per questo entrata sul rettangolo verde con l’intenzione di cambiare i precedenti piani.

Rimane una prestazione “di difesa”, caratteristica particolarmente importante in questa circostanza dopo un primo tempo faticoso; in scena le risposte di Giada Traverso e Marta Eletto, neo acquisto stagionale al primo centro in maglia Baiardo.
Di seguito le parole rilasciate nel post gara proprio dalla attaccante classe 2002:Diciamo che è stata una partita un po’ sofferta all’inizio, ma siamo riuscite a rimetterci in carreggiata.
Stiamo lavorando di squadra per colmare quelle piccole mancanze che ci sono, e sono sicura che ci riusciremo; siamo un bel gruppo unito e ci facciamo forza l’una con l’altra.
Queste sono le cose che spesso fanno la differenza e aiutano a raggiungere l’obiettivo comune!“.

Con la voglia di riacciuffare la continuità e raggiungere proprio la comune ambizione, è testa alla prossima del viaggio 24/25 che andrà in scena in casa Moncalieri, confermatissima capolista del girone.

Serie C, al via con la Coppa Italia 2024-2025

Photo Credit: Federico Fenzi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Dipartimento Calcio Femminile, il prossimo 30 ottobre alle ore 12 presso gli uffici della Lega Nazionale Dilettanti, effettuerà il sorteggio per determinare le società che giocheranno in casa la prima giornata di Coppa Italia Serie C in programma l’ 8 dicembre alle ore 14.30.  In questa fase parteciperanno tutte le 45 società iscritte al campionato divise in accoppiamenti, triangolari e quadrangolari secondo il criterio di vicinorietà geografica. A partire dagli ottavi (si qualificano le prime di ogni girone) le squadre saranno posizionate in tabellone attraverso sorteggio. Le semifinali sono strutturate in gare secche ad eliminazione diretta. La finale si disputerà il 15 giugno 2024 (il campo neutro sarà definito in seguito).

CALENDARIO

Accoppiamenti: 8 e 22 dicembre 2024
Triangolari: 8,15 e 22 dicembre 2024
Quadrangolari: 8, 15 e 22 dicembre 2024

Le sedici società vincenti ottengono l’ammissione agli Ottavi di Finale.

Ottavi: 2 marzo 2025
Quarti: 4 maggio 2025
Semifinali: 8 giugno 2025
Finale: 15 giugno 2025

RAGGRUPPAMENTI

Raggruppamento 1: Palermo, Catania, Giovanile Rocca, Siracusa
Raggruppamento 2: Nitor, Women Lecce, Matera Città dei Sassi
Raggruppamento 3: Gelbison, Salernitana, Villaricca
Raggruppamento 4: Trastevere, Grifone Gialloverde
Raggruppamento 5: Montespaccato, Roma CF, Formello
Raggruppamento 6: Frosinone, Chieti
Raggruppamento 7: Jesina Aurora, Riccione
Raggruppamento 8: Gatteo Mare, Ravenna, SPAL
Raggruppamento 9: Vicenza, Real Vicenza
Raggruppamento 10: Venezia 1985, Venezia FC, Villorba, Tavagnacco
Raggruppamento 11: Sudtirol, Isera, Trento
Raggruppamento 12: Sedriano, Real Meda, Monterosso, Pro Sesto
Raggruppamento 13: Lesmo, Bulè Bellinzago, Azalee Solbiatese
Raggruppamento 14: Tharros, Women Torres
Raggruppamento 15: Independiente Ivrea, Moncalieri
Raggruppamento 16: Angelo Baiardo, Spezia, Blues Pietrasanta

W Champions League – Juventus a Biella contro il Bayern Monaco. Rosucci: “In campo per vincere”. Giovedì la Roma

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo le vittorie nella prima giornata su Vålerenga e Wolfsburg, Juventus e Roma sono pronte a tornare in campo per la seconda giornata di UEFA Women’s Champions League. Le prime a giocare, stavolta, saranno le bianconere, che guidano la classifica di Serie A eBay a punteggio pieno: la squadra di Max Canzi, mercoledì a Biella, se la vedrà contro il Bayern Monaco, che nella prima giornata ha battuto 5-2 l’Arsenal. Calcio d’inizio alle 18.45 e diretta su DAZN.

“Giocando così tante partite, in un periodo di tempo così ristretto, devi avere la fortuna di possedere una rosa profonda – le parole dell’allenatore bianconero -. Il giorno dopo la partita cerchiamo di capire come stanno le ragazze e ripartiamo focalizzandoci soltanto sull’appuntamento successivo che ci attende. Anche in vista di questo match ci siamo comportati in questo modo io e il mio staff e schiereremo in campo la migliore formazione possibile. Il Bayern Monaco ha individualità talmente forti in tutti i reparti che diventa difficile indicare le giocatrici più temibili. Ci abbiamo già giocato in amichevole quest’anno (è finita 0-0, ndr), di conseguenza sappiamo quale squadra andremo ad affrontare. Sarà bello confrontarsi contro un club di prima fascia. Giocheremo questa gara con grandissimo rispetto nei confronti delle nostre avversarie, ma senza paura”.

In conferenza stampa, accanto a Canzi, anche Martina Rosucci: “Queste gare si preparano con grande determinazione e con la consapevolezza che se siamo qui oggi è perché lo abbiamo meritato. Affronteremo una squadra molto forte come il Bayern Monaco, ma penseremo soltanto a noi stesse. Penso che il ranking parli chiaro, di conseguenza sono loro le favorite. Il nostro obiettivo, però, sarà uguale al loro: cercare di vincere il match per essere prime in solitaria nel nostro girone”.

Giovedì, invece, sarà il turno della Roma, che a Istanbul affronterà il Galatasaray, sconfitto nella prima giornata dal Lione. Per le campionesse d’Italia l’opportunità di bissare il successo all’esordio contro il Wolfsburg e di archiviare la sconfitta nel big match di campionato a Torino contro la Juve.

UEFA WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE
Seconda giornata
Mercoledì 16 ottobre
Gruppo C
Ore 18.45: JUVENTUS-Bayern Monaco
Ore 21: Arsenal-Vålerenga
Classifica: 
Bayern Monaco e JUVENTUS 3, Vålerenga e Arsenal 0

Gruppo D
Ore 18.45: St.Pölten-Manchester City
Ore 21: Barcellona-Hammarby
Classifica: 
Hammarby e Manchester City 3, Barcellona e St.Pölten 0

Giovedì 17 ottobre
Gruppo A
Ore 18.45: 
Galatasaray-ROMA
Ore 21: 
Wolfsburg-Lione
Classifica: 
Lione e ROMA 3, Wolfsburg e Galatasaray 0

Gruppo B
Ore 18.45: Real Madrid-Celtic
Ore 21: Twente-Chelsea
Classifica: Twente e Chelsea 3, Real Madrid e Celtic 0

Il Bulé Bellinzago inciampa in casa davanti al Moncalieri – Mister Mario Reggiani: “Contento dell’atteggiamento e del coraggio dimostrato”

Photo Credit: Edoardo Covone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Sconfitta casalinga per il Bulé Bellinzago, sceso in campo questa domenica per la sesta disputa del campionato di terza categoria.
La compagine è caduta per 1-0 davanti al Moncalieri, attualmente capolista del girone: una sfida combattuta contro una squadra ben piazzata che ha saputo costruire a suo favore le migliori occasioni ed intascare i tre punti.

Nonostante il secondo risultato in difetto consecutivo, la guida del gruppo lombardo plaude il piglio d’insieme; ecco cosa ci ha raccontato, a tal proposito, proprio mister Mario Reggiani nel dopo gara:Questa partita mi vede molto contento dell’atteggiamento avuto durante tutti i novanta minuti. Il Moncalieri è una squadra molto forte che ha dimostrato di esserlo, non solo come gruppo ma anche in termini di organizzazione.

Noi abbiamo giocato con coraggio, facendo tutto quello che era nelle nostre corde per poter combattere fino all’ultimo; abbiamo difeso tanto e provato ad attaccare per quel che ci era concesso, avendo anche un forcing finale.
Sconfitte, vittorie o pareggi a parte, vedo tanti segnali positivi e dobbiamo continuare con la voglia di volerci giocare le partite; se manteniamo atteggiamento e prestazioni adeguati al fil rouge che stiamo seguendo, possiamo davvero intraprendere la strada giusta.

Siamo coscienti di dover lavorare ancora su diversi aspetti, ma dobbiamo concentrarci non tanto sugli avversari quanto cercare di arginare la classica cultura sportiva italiana che si basa solo sui risultati, tale per cui se vinci va bene, se perdi va male“.

Il percorso, però, è ancora lungo; la prossima domenica un’altra prova che si prospetta intensa, quella in trasferta contro lo Spezia:A parer mio, basandomi sugli investimenti fatti ed il grande lavoro tecnico gestito dal direttore Roberto Morbioni negli anni per una resa sempre più competitiva della squadra, è la più accreditata per la vittoria del campionato ha concluso lo stesso. Andremo lì con serenità ma combattive, consapevoli del loro potenziale“.

Si ringrazia Mario Reggiani e la società tutta per la gentile concessione.

Fiorentina femminile: una montagna russa d’emozioni

credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Fiorentina è senza dubbio una delle squadre più interessanti del Campionato italiano in questa stagione 2024/2025 dopo l’exploit dell’anno scorso con il terzo posto in classifica di serie A (con conseguente qualificazione al primo turno preliminare di UEFA Women’s Champions League) e la finale di Coppa Italia.

Ma cosa rende la Fiorentina una squadra tanto appetibile a livello di club al femminile? Innanzitutto l’ampiezza della rosa delle calciatrici: avere delle giocatrici con qualità diverse e non sovrapponibili, permette ai tecnici di trovare la chiave o, come ha detto anche il mister De La Fuente, di indossare un abito che calzi a pennello per affrontare gara dopo gara.
In secondo luogo, e non è un aspetto da trascurare sopratutto in un ambito come quello calcistico femminile, la presenza di strutture all’avanguardia come il Viola Park dove le ragazze possono curare ogni aspetto della propria preparazione.
In un Campionato sempre più competitivo con un livello generale visibilmente più alto rispetto a ciò che era possibile vedere in passato, è necessario obbligatoriamente trovare una quadra per procedere in maniera proficua. E’ dunque necessario allenare anche ad una mentalità vincente, in cui le sconfitte non sono punti d’arrivo ma di partenza.

La Fiorentina, in Champions dopo anni di assenza, ha superato in maniera ottima il primo turno preliminare ma nel secondo ha trovato il Wolfsburg: una testa di serie con un gran palmares in UEFA Women’s Champions League che ha dimostrato, sul rettangolo verde, il motivo della propria fama.
Dopo una sconfitta tanto totalizzante come quella contro le tedesche, le possibilità erano due: cedere allo sconforto perdendo tutto ciò che di buono è stato fatto in precedenza, o decidere di rialzarsi e dare l’immagine migliore di sè nel proprio campionato d’appartenenza.
Le Viola hanno scelto la seconda opzione, quella più difficile forse, ma anche quella più soddisfacente arrivate alla fine di un percorso ancora tutto da scrivere.
La partita contro la Juventus, primo passo falso delle gigliate in serie A, è arrivata in questo momento cruciale, dopodiché la risalita: tre punti conquistati contro il Como e tre contro il Sassuolo. Entrambe queste due squadre, infatti, a dispetto della propria posizione in classifica che forse non rende loro giustizia date le prestazioni in campo, hanno reso ostica la conquista dei tre punti, e non solo alle ragazze di Firenze.

La Classifica, che in questo momento non è che un indicatore facilmente sovvertibile, vede la Fiorentina (con una sola sconfitta) a soli tre punti di distanza dalla Juventus capolista.
La soddisfazione, come comprensibile, è tanta in attesa della partita contro un’altra delle novità di quest’anno: una Lazio tornata in serie A con una rosa rafforzata e decisamente pronta a dare battaglia arriverà a Firenze.
Il match andrà preparato con attenzione, per combattere su ogni pallone e mantenere salda quella posizione fondamentale per continuare il proprio viaggio nel miglior modo possibile.

Milan – Sampdoria analizzata da Panini Digital: totale supremazia del Diavolo

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nella 6° giornata di Serie A si è giocata Milan – Sampdoria. La partita, andata in scena al Puma House of Football – Vismara e diretta da Deborah Bianchi, è terminata con il punteggio di 1-0 grazie alla rete decisiva di Evelyn Ijeh al 71’, abile a staccarsi dalla sua posizione e ad inserirsi per bucare Amanda Tampieri. Terza vittoria consecutiva per le rossonere che continuano il loro periodo positivo.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital possiamo notare che la formazione di casa abbia praticamente dominato per quasi tutto l’incontro, come ci suggerisce l’IVS (Indice di Valutazione Squadra): 78 per il Diavolo contro il 22 per le ospiti.

La netta superiorità delle ragazze di Suzanne Bakker è ben visibile anche da molti altri dati: il possesso palla, 71% contro 29%; il baricentro, 67,7 mt contro 40,1 mt, e la supremazia territoriale, 88% contro 12%. Da sottolineare sono anche i passaggi completati dalle due squadre che, infatti, presentano un abisso, dato che il Milan ne ha completati 598, mentre la Sampdoria solo 162 (ben 436 in meno!), e il fatto che le padrone di casa abbiano giocato 87 palloni in area di rigore avversaria contro i soli 18 delle blucerchiate.
Nonostante, comunque, il gol decisivo sia arrivato solo nella seconda metà, il vero dominio milanista si è potuto osservare prima dell’intervallo e, ciò, lo si può confermare con alcune spaventose statistiche: 93% di possesso palla e sole 3 palle in area concesse alla formazione di Davide Corti, a cui, però, vanno dati i meriti per essere rimasta in partita fino al triplice fischio, nonostante le evidenti difficoltà, e aver sfiorato il pareggio nei minuti finali.

Nel corso del primo tempo, il Diavolo si è schierato con un 4-3-3 di dichiarata spinta offensiva. La posizione media era, infatti, tutta nella metà campo avversaria, non a caso anche il pressing è stato pari a 64,4 mt, e i due terzini, Angelica Soffia ed Emma Wilhelmina Koivisto, erano praticamente sulla linea dei tre centrocampisti e offrivano continue soluzioni in sovrapposizione a Monica Renzotti, sulla destra, e, soprattutto a Chantè Mary Dompig, sulla sinistra: proprio per questo vediamo in questa zona un’elevata densità di gioco con il 62,5% di cross rossoneri della prima frazione partiti da questa fascia. Non è da sottovalutare però anche l’enorme apporto di Renzotti dalla parte opposta che, soprattutto nelle prime fasi, è stata una vera spina nel fianco per la difesa ospite. C’è molta densità anche dalle parti di Ijeh: ciò sottolinea la sua centralità nel gioco del Milan.
Durante la seconda metà, le ragazze di Bakker hanno avuto un baricentro medio più basso, probabilmente anche a causa degli ultimi 20 minuti passati avanti di un gol in cui la squadra ha cercato di mantenere un atteggiamento più cauto, rispetto a quello molto aggressivo avuto fino al momento del vantaggio. In ogni caso, la disposizione delle giocatrici suggeriva comunque una preparazione tattica decisa: il 4-3-3 di partenza vedeva in realtà Soffia venire in mezzo al campo a cucire il gioco permettendo, invece, a quella che sarebbe dovuta essere la mezzala sinistra, Valentina Cernoia, di buttarsi in avanti alla ricerca della rete, andandosi a posizionare sulla stessa linea di Nikola Karczweska, subentrata al posto di Nadia Nadim nel ruolo di punta centrale, come una sorta di seconda punta. Da evidenziare sono le larghissime posizioni di Renzotti e Dompig, che hanno permesso, in questo modo, gli inserimenti senza palla di Cernoia, e i compiti nettamente più difensivi di Koivisto rispetto alla sua controparte mancina: non a caso ha recuperato 21 palloni, compreso un enorme salvataggio su una ripartenza molto pericolosa della Sampdoria nei minuti finali che avrebbe gelato il Puma House of Football, posizionandosi prima in questa speciale classifica. Anche in questo secondo tempo la zona di Ijeh è molto densa, mentre la sua posizione si è abbassata per andare a ricevere dal basso e ribaltare l’azione con la complicità di Silvia Rubio: probabilmente ciò le ha permesso di poter sfruttare di più gli inserimenti senza palla che l’hanno portata a sbloccare la partita.

Le ragazze di Corti sono scese in campo, invece, con un 4-4-2 altamente difensivo e ben ordinato. Il baricentro è stato molto basso in modo da rispondere alle offensive di casa e ciò che salta all’occhio è, ovviamente, la grande densità di gioco nell’area di Tampieri: prima dell’intervallo, infatti, il Milan ha giocato ben 41 palloni nell’area di rigore della compagine in trasferta.
Nella seconda frazione il modulo di partenza era sempre il 4-4-2 che, però, in fase di gioco, si trasformava in una sorta di 5-3-2 con l’esterno destro, Nora Heroum, che si abbassava sulla linea dei difensori, facendo diventare Federica Cafferata braccetto di destra, e con Bianca Fallico e Maria Vittoria Nano come “mezzali”: c’è infatti da considerare che la posizione di Nano era comunque molto larga sulla sinistra, quindi ha mantenuto le caratteristiche da esterno; spesso, infatti, le azioni offensive doriane si sviluppavano sull’out mancino. Nonostante il baricentro della formazione ospite fosse comunque più alto, le palle giocate dalle rossonere in area sono state 46 e ciò spiega ancora l’elevata densità nell’area blucerchiata.

Entrambe le squadre hanno provato ad adottare il gioco dal basso, producendo queste azioni rispettivamente l’88,3% e l’84,7%. Come abbiamo già visto, però, la Sampdoria non è stata realmente in grado di creare pericoli alla retroguardia del Diavolo considerato il minor numero di passaggi effettuati rispetto alle avversarie; gli unici pericoli per il Milan, tutti nel secondo tempo, sono nati, infatti, grazie a delle ripartenze, maggiormente sulla sinistra.

Come accade spesso, la partenza del gioco delle ragazze di Bakker è affidata a Julie Piga: prima per palle giocate (115), per passaggi riusciti (103, anche la più precisa con il 90%), per passaggi ricevuti (93) e per giocate utili (40), mentre è seconda per palle recuperate, dietro alla sola Koivisto. Il gioco milanista si basava su un giro palla basso per muovere le giocatrici avversarie, non a caso le due centrali, Piga e Nadine Sorelli, sono coloro che si sono scambiate il pallone più volte (30 dalla numero 6 alla numero 23 e 25 viceversa), per poi svilupparsi sulle fasce in modo da accendere Renzotti e Dompig. Non mancava, inoltre, l’immediata verticalizzazione di Piga verso Dompig per velocizzare l’offensiva rossonera. Quando invece la palla arrivava dalle parti di Renzotti, le possibilità erano due: puntare la diretta avversaria o appoggiarsi a Rubio che faceva ricominciare l’azione.
Oltre a Piga, è stata assolutamente fondamentale anche Sorelli che è stata seconda in tutto, dietro alla sola compagna di reparto, con 90 palle giocate, 76 passaggi riusciti e 15 giocate utili, come Cernoia e Koivisto. Quindi, ancora una volta, le capacità dei due centrali di difesa sono fondamentali per le azioni della formazione di casa.

Per quanto riguarda la Sampdoria, sono ben visibili, come abbiamo già più volte sottolineato, le difficoltà riscontrate anche nell’impostazione del gioco. Diverse le soluzioni ricercate che, quasi mai, hanno portato le ospiti ad essere pericolose; poca facilità nel creare una ragnatela di passaggi e nel verticalizzare. Le due giocatrici ad aver effettuato più passaggi sono state il terzino sinistro, Linda Tucceri Cimini, e l’interno di sinistra, Alice Pauline Benoit, con 20 passaggi completati (83 in meno rispetto a Piga, la migliore delle rossonere!); Benoit che è anche la prima per passaggi ricevuti (21). La più precisa, però, è stata Giada Burbassi che ha concluso con l’83% di passaggi riusciti: una percentuale comunque non altissima considerato il fatto che ne abbia eseguiti solo 5 dal suo ingresso in campo, al 77’, fino al fischio finale.
Un’altra statistica abbastanza impressionante è stato il numero di palloni toccati da Tucceri Cimini che è stata la prima delle blucerchiate: 40, 175 in meno di Piga! Colei che ha tentato di mettere più in difficoltà la retroguardia del Milan, insieme a Nicole Arcangeli, invece, è stata Cafferata che con 10 giocate utili è stata la migliore delle sue, compresa una poderosa discesa verso fine partita che ha prodotto un cross non sfruttato dalla stessa Arcangeli, per una delle ultime occasioni per la squadra in trasferta. Infine, il fatto che la calciatrice ad aver recuperato più palloni, 20, sia stato il portiere, Tampieri, ci indica anche le difficoltà difensive delle doriane.
E’ stata dunque una partita molto complicata, in entrambe le fasi, per la Sampdoria, nonostante il punteggio di 1-0.

Anche i dati sulle conclusioni evidenziano la netta superiorità del Milan. Le ragazze di Bakker hanno calciato 22 volte, di cui 8 in porta. Ciò che può far suonare un campanello di allarme è che, di questi 22 tiri, 14 sono arrivati da dentro l’area di rigore e la porta avversaria si è gonfiata una sola volta: certi sono i meriti di Tampieri ma probabilmente è anche mancata quella precisione che avrebbe potuto sbloccare la partita precedentemente. Ciò è confermato dal fatto che una delle più attive e pericolose offensivamente, cioè Renzotti, abbia cercato la via del gol ben 5 volte senza, però, mai trovarlo, mentre Nadim l’ha cercata 4 volte e Ijeh 3, riuscendo a trovare la gioia personale.
Per quanto riguarda la Sampdoria, invece, i tiri sono stati 8, di cui 3 in porta e senza mai realmente spaventare Laura Giuliani. Le occasioni principali, arrivate entrambe dopo il vantaggio rossonero, sono state, infatti, sventate dai blocchi della difesa del Diavolo. Le calciatrici con il maggior numero di tentativi sono state Arcangeli, la più attiva nel reparto d’attacco con anche una rete arrivata, però, a gioco fermo, Victoria Marie Della Peruta e Nano, con 2 conclusioni tentate.

 

Flaminia Simonetti, Lazio: “La classifica non ci dà il giusto merito”

Credit: Andrea Iommarini PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo il pari a reti bianche contro il Napoli Femminile in casa Lazio a parlare è stata la centrocampista Flaminia Simonetti. La calciatrice ex Inter ai microfoni del club ha dichiarato:

“Noi creiamo tanto e raccogliamo meno di quello che seminiamo. Secondo me dobbiamo essere più lucide sotto porta, manca quell’ultimo pezzo che è la finalizzazione perché certe volte davanti alla porta sbagliamo tante scelte e non riusciamo a mettere la palla dentro.  Siamo amareggiate per il risultato, volevamo e pretendevamo di più da questa partita. Sapevamo che erano queste e che avrebbero preparato così la partita. È mancata un po’ di lucidità nel secondo tempo perché ci siamo innervosite tanto. È stato più difficile giocare bene. Abbiamo fatto grandi prestazioni ma purtroppo la classifica non ci dà il giusto merito per quello che abbiamo fatto in campo. Per vincere bisogna buttare la palla dentro e ogni tanto ci viene difficile farlo, quindi va bene così. Tutta la settima prepariamo la partita al meglio e il mister ci dà i giusti suggerimenti e arriviamo sempre pronte alle partite indipendentemente dal modulo. .

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