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Il match winner di Grieco spinge in semifinale l’Italia a Porec, è 3-2 alla Polonia. Salvatore: “Partita vera, brave le ragazze”

L’Italia ne vince un’altra, la seconda in fila. Alla Futsal Week, torneo internazionale in corso di svolgimento a Porec in Croazia, le Azzurre battono 3-2 la Polonia, salendo a 6 punti in classifica e vincendo il triangolare staccano il pass per la semifinale (in programma sabato alle 16) dove Coppari e compagne affronteranno una fra Croazia e Finlandia, alle 16 impegnate l’una contro l’altra nell’ultima gara del girone B.

Rispetto al comodo 13-0 alla Groenlandia, con la Polonia l’Italia gioca una partita vera. Un continuo botta e risposta, nell’andamento del punteggio, ma anche in ogni scontro di campo, in ogni occasione creata. Un equilibrio che viene spezzato solamente dal gol di Alessia Grieco a 2’50’’ dalla sirena finale: la rete della calciatrice del Bitonto – fresco campione d’Italia – arriva grazie a una palla recuperata, alla sua classica finta con la suola e a un destro angolato che non lascia scampo a Myjak, immobile fra i pali. È il 3-2 che consegna le chiavi della partita all’Italia (che pur subirà negli ultimi due minuti un tiro libero, calciato a lato da Bala) dopo un lungo tira e molla. Il primo tempo termina infatti 1-0 per la Polonia grazie alla rete di Kubaszek al 15’, poi nella ripresa (al 6’) è Greta Ghilardi, dopo un’azione insistita, a trovare il pareggio. Le polacche si portano però di nuovo avanti con una super azione personale di Bala e il seguente tap-in di Fronczak (minuto 15), ma neanche il tempo di esultare e Ferrara ‘spara’ un gran mancino per il nuovo pareggio. Da lì nasce la rete di Grieco, che vale il 3-2 definitivo, non senza soffrire.

 

Futsal Week, il programma gare

Martedì 11 giugno
Groenlandia-Polonia 1-12
Marocco-Finlandia 2-4

Mercoledì 12 giugno
Italia-Groenlandia 13-0
Croazia-Marocco 4-3

Giovedì 13 giugno
Polonia-Italia 2-3
Croazia-Finlandia, ore 16

Classifica dopo la 3a giornata
Girone A
: Italia 6, Polonia 3, Groenlandia 0
Girone B: Finlandia e Croazia 3, *Marocco 0
*una partita in più

Sabato 15 giugno
Finale 5°-6° posto, Groenlandia-Marocco ore 11.45
Semifinale 1, Italia-Seconda Girone B ore 16
Semifinale 2, Vincente Girone B-Polonia ore 18

Domenica 16 giugno
Finale 3° posto, ore 16
Finale 1° posto, ore 18

Ufficiale: Maddalena Nava, primo contratto da professionista

Credit Photo: Juventus Women

Un altro segnale verso il futuro in casa Juventus Women.

Dopo gli annunci degli scorsi giorni di Ginevra Moretti, Giulia Bison e Giorgia Berveglieri, anche Maddalena Nava ha firmato il primo contratto della sua carriera da professionista con scadenza fissata al 30 giugno del 2026.

La giovane centrocampista, nata a dicembre del 2004, è stata protagonista in stagione con l’Under 19 bianconera a cui ha aggiunto anche la soddisfazione della convocazione in Prima Squadra in occasione della sfida casalinga contro il Sassuolo dello scorso aprile.

E adesso il primo contratto da professionista, complimenti Maddalena!

Liga F: la fuga dei talenti è un pericolo reale

La Spagna potrebbe partecipare ai suoi primi Giochi Olimpici, quest’estate a Parigi, con un terzo della sua squadra che gioca all’estero, qualcosa senza precedenti nei 41 anni di storia ufficiale (e 53 non ufficiali) della Nazionale spagnola.

Come riferisce Marca, Montse Tomé potrebbe convocare profili come Laia Aleixandri, Laia Codina, Leila Ouahabi, Lucía García, Jenni Hermoso o Mariona Caldentey, giocatrici che giocano o giocheranno in Inghilterra o Messico. Potrebbe esserci anche la campionessa del mondo Esther González, che indossa la maglia delle NY Gotham, giocatrici “dimenticate” come Vero Boquete, nominato miglior centrocampista della Serie A Femminile eBay, o talenti emergenti come Nuria Rábano, terzino sinistro del Wolfsburg.

La lista sembra destinata ad allungarsi poichè altre atlete spagnole stanno preparando le valigie per partire all’avventura lontano dalla Spagna. Per quanto l’allenatrice e la sua squadra abbiano i radar attivati ​​in tutto il pianeta, è evidente che non è la migliore situazione possibile. 

Pur evitando di generalizzare, Marca sottolinea che ogni situazione è diversa, ma non è sbagliato affermare che la maggior parte di queste giocatrici farebbe meglio a giocare nel campionato spagnolo, vicino a casa e approfittando dei vantaggi di un Paese che molti invidiano. Stipendi, visibilità per sponsor e marchi personali, condizioni di lavoro dentro – soprattutto – e fuori dal campo di gioco o la sensazione di sentirsi professioniste 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno… sono fattori da tenere in considerazione.

AC Milan Women: poker delle rossonere nella prima partita dell’Her Nations Tour in Messico

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Due gol per tempo e una gran bella prestazione contraddistinguono la prima partita del Milan femminile nell’Her Nations Tour in Messico: le rossonere si sono imposte sul Club Rayadas, recente vincitrice del Torneo Clausura della Liga MX Femenil, per 4-0. Una serata, quella di Monterrey, marchiata a fuoco da Evelyn Ijeh. L’attaccante svedese, arrivata in Italia proprio da una squadra messicana (il Tigres), si è messa in luce con una bella tripletta. A chiudere i conti, nel finale, un calcio di rigore di Gloria Marinelli.

Una serata che ha visto le rossonere ben figurare al cospetto di una squadra di livello e impegnata nell’avvicinamento al Torneo Apertura 2024. L’esperienza in Messico delle rossonere continuerà sino al termine della settimana, con la squadra che in queste ore si sposterà da Monterrey a Città del Messico: nella notte italiana tra sabato 15 e domenica 16 giugno è prevista la seconda e ultima amichevole di questa tournée, quella contro il Tuzas de Pachuca.

LA CRONACA
Nella bella cornice del BBVA Stadium di Monterrey (impianto che ospiterà il Mondiale 2026), le rossonere iniziano con un buon piglio e un paio di spunti interessanti di Dompig. La partita è equilibrata, le padrone di casa sfiorano il vantaggio al 19′ colpendo la traversa ma tra il 28′ e il 29′ è il Milan a sbloccare l’incontro, con un uno-due firmato Ijeh. La nostra numero 19 è incontenibile e sfiora il tris al 33′ con una conclusione che termina alta di poco. Il Rayadas prova a rispondere con due conclusioni al 36′ e al 42′ che però non impensieriscono Babb – capitano di giornata – tra i pali.

Si riparte con un cambio nelle rossonere – dentro Marinelli per Dompig – e dei ritmi generalmente più blandi rispetto al vivace primo tempo. Al 63′ arriva il terzo gol del Milan, ancora dai piedi di Evelyn Ijeh: cross dalla destra di Piga, appoggio a centro area della svedese e prima tripletta in rossonero. Le due squadre svuotano le rispettive panchine (nel Milan entrano anche Stokić Mikulica, per l’esordio non ufficiale in prima squadra) e all’81’ le rossonere calano il poker con una Marinelli glaciale dagli undici metri per il rigore del 4-0.

IL TABELLINO

CLUB RAYADAS-MILAN 0-4

RAYADAS (4-3-3, formazione iniziale): Tajonar; Arce, Monroy, Sánchez, Bernal; Martínez, Macias, Agundez; Evangelista, Solis, Simental. A disp.: Manrique, Paz, Arredondo, Sosa, Vazquez, Ortiz, Ochoa, Burkenroad. All.: Valverde.

MILAN (4-3-3): Babb (38’st Copetti); Piga, Mesjasz, Swaby, Soffia; Mascarello (20’st Rubio Ávila), Cernoia (29’st Arrigoni), Vigilucci; Dompig (1’st Marinelli), Ijeh (20’st Stokić), Laurent (38’st Mikulica). A disp.: Bergamaschi, Fusetti; Stašková. All.: Corti.

Gol: 28′, 29′ e 18’st Ijeh (M), 36’st rig. Marinelli (M).
Ammonita: 7’st Laurent (M).

Sabrina Wittman nella storia, prima allenatrice professionista in Germania

Sabrina Wittmann è diventata la nuova allenatrice dell’Ingolstadt segnando un momento spartiacque per il calcio tedesco. Come riportato da TUTTO mercato WEB, per la prima volta una donna guiderà una squadra professionistica maschile in Germania.

La 32enne aveva assunto il ruolo ad interim nelle ultime quattro partite della stagione appena conclusa e nella serata di giovedì 6 giugno il club di terza serie ha annunciato la sua conferma per il 2024/25.

“Quando a maggio ho assunto ad interim la prima squadra, speravo che non sarebbe stata solo un’avventura breve”, ha dichiarato Wittman. “In ogni momento che ho trascorso con la squadra, il mio desiderio di poter rimanere a lungo in questa posizione è diventato più forte”.

Wittmann è imbattuta, avendo ottenuto due vittorie e due pareggi nelle quattro partite in cui si è seduta sulla panchina dell’Ingolstadt. Ha vinto inoltre la Coppa bavarese regionale, qualificandosi così per la Coppa di Germania della prossima stagione.

A novembre, Marie-Louise Eta era diventata la prima assistente allenatrice donna nella massima divisione della Bundesliga quando è stata nominata dal club dell’Union Berlin. Le allenatrici donne, fino ad ora, avevano lavorato nei club tedeschi del quarto livello regionale.

 

Le altre donne nel calcio professionistico europeo

La prima donna a gestire una squadra professionistica maschile è stata Carolina Morace, che nel 1999 allenò la Viterbese in Serie C, dimettendosi però dopo poche partite. Helena Costa è stata invece la prima donna a guidare una squadra di calcio professionistica maschile in Francia: fu ingaggiata dal Clermont, in seconda divisione, nell’estate 2014, anche se durò solo un mese e poi fu sostituita da Corinne Diacre, rimasta invece alla guida del club di Ligue 2 per tre stagioni, prima di diventare l’allenatore della nazionale femminile francese. La scorsa estate è toccato ad Hannah Dingley, tecnico dei Forest Green Rovers per due settimane.

Martina Piccolo a Shangai per la Fisu World University Champions Futsal

Credit Photo: AIA - Associazione Italiana Arbitri

Nuova soddisfazione per il movimento arbitrale italiano anche nel settore del calcio a cinque. In questi giorni l’internazionale Martina Piccolo, arbitro della CAN 5 Elite appartenente alla Sezione di Padova, si trova a Shangai per la Fisu World University Champions Futsal. Al torneo internazionale, che ha preso il via ieri e proseguirà fino al 16 giugno, stanno partecipando 14 nazionali maschili e 7 femminile. Per dirigere le gare sono stati convocati 20 arbitri internazionali provenienti da tutto il mondo.

Martina Piccolo è già scesa in campo nella giornata inaugurale come arbitro 2 per la partita Cina – Arabia Sudita (maschile) e come arbitro 3 per Portogallo – Polonia (femminile). Oggi nuova designazione per la gara Cina – Ucraina (femminile).

Coppa del Mondo femminile FIFA 2023: le giocatrici più influenti

L’interesse per il calcio femminile è in rapida crescita. L’entusiasmo per la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023 è aumentato del 7% rispetto al torneo del 2019. Le ragioni di questo aumento sono molteplici, ma una delle principali è rappresentata dalle giocatrici stesse.

Il 65% degli appassionati di sport a livello mondiale concorda sul fatto che le atlete possono essere dei modelli nella società. In un certo senso, esse sono le prime influencer. E trovare un’atleta con cui si è in sintonia può approfondire l’interesse per il torneo, la squadra e lo sport stesso.

Nielsen InfluenceScope, leader globale nella misurazione dell’audience, nei dati e nell’analisi sui social media, nel giugno 2023 ha elencato le 10 giocatrici più influenti di Instagram. Il parametro di riferimento è l’Earned Media Value (EMV), che misura il ritorno economico medio in dollari per ogni post pubblicato in collaborazione con un brand:

  1. Alisha Lehmann (Aston Villa): 16,6 mln di follower, EMV $307,352;
  2. Alexia Putellas (FC Barcellona): 3,4 mln di follower, EMV $113,181;
  3. Jordyn Huitema (OL Reign): 1,4 mln di follower, EMV $76,218;
  4. Alex Morgan (San Diego Wave): 10 mln di follower, EMV $55,730;
  5. Sakina Karchaoui (PSG): 982mila follower, EMV $29,604;
  6. Samantha Kerr (Chelsea FC): 1,2 mln di folower, EMV $22,635;
  7. Alessia Russo (Manchester United): 856mila follower, EMV $17,855;
  8. Megan Rapinoe (ritirata, ultima squadra OL Reign): 2,1 mln di follower, EMV $16,563;
  9. Jule Brand (Wolfsburg): 360mila follower, EMV $14,515;
  10. Marta (Orlando Pride): 2,8 mln di follower, EMV $12,615.

La metodologia include una serie di indicatori chiave di performance (KPI) relativi alle prestazioni e alle sponsorizzazioni, tra cui il seguito sui social, il coinvolgimento nei contenuti, la crescita della fan base, la qualità, la raggiungibilità e il valore mediatico equivalente dei contenuti di marca pubblicati da ciascuna giocatrice.

“Le calciatrici che hanno partecipato alla Coppa del Mondo 2023 non sono solo delle sportive eccezionali, ma anche delle potenze dei social media, in grado di guidare conversazioni d’impatto e di favorire connessioni autentiche con i loro follower”, affermava Jon Stainer, direttore generale di Nielsen Sports.

Bitonto da impazzire. “Dedicato ai tifosi, ora un altro regalo per la Champions”

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Bitonto da impazzire. Quello conquistato a Bari, davanti ai 4000 del PalaFlorio, è il secondo tricolore consecutivo delle leonesse di Gianluca Marzuoli. Nessuno c’era mai riuscito prima. Anche se contro il TikiTaka c’è stato da sudare. “A un certo punto l’ho vista male – ammette Silvano Intini, presidente del club – ma le ragazze hanno lottato per la maglia dando emozioni indescrivibili. Siamo una squadra e una città, abbiamo vinto tutti insieme. Ora un altro regalo per la Champions“.
Ieri come oggi, c’è sempre Marzuoli a guidare le imprese delle pugliesi. “Siamo stati bravi a non perdere la testa quando siamo andati sotto. La dedica è tutta per i nostri tifosi, le ragazze sono state encomiabili“. Un solo capitano, Lucilèia. 41 candeline da spegnere a fine giugno e ancora tanta voglia di stupire.
Finchè mi diverto, posso giocare anche fino a 50 anni. Dicono che siamo una squadra troppo individualista, ma abbiamo dimostrato che non è così. Solo con lo spirito di gruppo potevamo ribaltare la finale secca“.

Time to Explore: l’iniziativa comunitaria di Carlotte Mae Wubben-Moy dell’Arsenal

Nel 1985 l’Arsenal Football Club è stato il primo club inglese a istituire un dipartimento comunitario denominandolo Arsenal in the Community. All’epoca non c’erano pressioni o aspettative in tal senso, ma il club londinese riteneva che restituire qualcosa alla propria comunità fosse la cosa giusta da fare. Era un periodo in cui la società stava affrontando una serie di sfide, con i disordini giovanili che costituivano un problema e la disoccupazione giovanile in aumento.

Da quella coraggiosa decisione, l’offerta comunitaria dell’Arsenal è cresciuta e si è rafforzata fino a diventare qualcosa di cui il club, i suoi giocatori, lo staff e i tifosi possono essere estremamente orgogliosi. Per un’organizzazione, assumersi la propria responsabilità sociale in questo modo unico è un modello da seguire per le organizzazioni aziendali, che si aggiunge ai numerosi “primati” innovativi in ​​cui l’Arsenal ha aperto la strada. È ancora molto insolito per un’organizzazione investire e sviluppare una forza lavoro, dispiegarla nella propria comunità locale e affrontare direttamente alcune delle questioni sociali più impegnative che la società deve affrontare.

Con l’aiuto di Arsenal in the Community e dello staff dell’Arsenal Hub, inaugurato nel 2015 per celebrare il 30° anniversario della Community, è nato il programma Time to Explore. Le sessioni settimanali gratuite sono state progettate per offrire opportunità creative alle ragazze sedicenni di Camden, Hackney e Islington e il programma è ora al suo secondo anno.

Carlotte Mae Wubben-Moy, difensore dell’Arsenal e della Nazionale inglese, è la mente alla base della missione inclusiva e solidale. Attraverso i canali ufficiali del club ha raccontato:

“Time to Explore è la mia iniziativa comunitaria, gestita dal fantastico staff dell’Hub. Le ragazze frequentano l’Hub ogni martedì e giocano a calcio il 25% del tempo, ma il restante 75% del tempo lo spendono esplorando cose che penso mi abbiano aiutato in gioventù a diventare la persona che sono oggi”, ha detto Lotte. “La persona che non si concentra solo sul calcio, apprezza altre cose nel mondo. Sono una serie di cose diverse che mi appassionano e che spero possano appassionare anche queste ragazze. Ecco di cosa parla Time To Explore: esplorare se ti piace qualcosa, ma anche se vuoi perseguire qualcosa di più e usare il calcio come mezzo per farlo. Penso che troppo spesso a scuola ci viene detto di no. Ci viene detto di stare zitti, ci viene detto di comportarci bene e, in realtà, penso che la crescita maggiore che ottieni come giovane donna è quando sei libero quando sei in grado di esprimerti. Mi piace pensare che ogni martedì che queste ragazze vengono quaggiù sia per loro un’occasione di essere libere in questo modo”.

Diego Rossi, Direttore Sportivo Lumezzane: “Soddisfazione e orgoglio per i risultati raggiunti”

Photo Credit: Pagina Youtube FC Lumezzane

Una stagione trionfale conclusasi con la promozione in Serie B e il raggiungimento della finale di Coppa Italia.

È questo il bottino del Lumezzane Femminile che ha tra i suoi protagonisti il direttore sportivo Diego Rossi: “C’è grande soddisfazione per i traguardi che abbiamo raggiunto in questa strepitosa stagione. Ci tengo a ringraziare la società che ci ha sempre supportato, cosa tutt’altro che scontata. Chi mi conosce sa che le mie squadre sono sempre state costruite partendo dal gruppo. Ho scelto queste giocatrici perché sono duttili e perché volevo che portassero a Lumezzane grande entusiasmo”.

Un lavoro molto importante è stato fatto sulla scoperta di nuovi talenti: “Io provengo dal mondo dello scouting e quindi quando sono davanti ad una giocatrice cerco di capire tutto di lei. Questo, oltre alle qualità in campo, fa la differenza e gli acquisti di Licari e Bianchi ne sono un ottimo esempio”.

Non solo giovani promesse, ma anche giocatrici d’esperienza fondamentali per guidare il gruppo alla vittoria: “Stimo molto tutte le nostre giocatrici come Redolfi che conosco da quando era una giovane in primavera, così come Galbiati, Viscardi, Barcella, Merli. Ogni giorno vengono al campo con grande entusiasmo e danno sempre tutto. Voglio comunque fare i complimenti ad ogni membro della rosa che ha dato un grandissimo supporto per conquistare il campionato”.

Nel calcio moderno i valori di attaccamento alla maglia si stanno perdendo col passare degli anni. Nel Lumezzane Femminile però c’è Simona Muraro, giocatrice lumezzanese che ha trasmesso alle sue compagne l’amore per i colori rossoblù: “Muraro è un talento che stimo da tanti anni. In questa stagione ha fatto capire a tutti quanto sia bello vestire la maglia del Lumezzane”.

Analizzando la stagione, Rossi si concentra sui numeri del campionato rossoblù: “Quando sono arrivato qui ho subito parlato con la nostra allenatrice che ha evidenziato delle lacune difensive nella rosa. Siamo partiti da lì e abbiamo fatto una stagione incredibile. Mi rende inoltre molto orgoglioso il fatto di avere tante giocatrici in doppia cifra”.

La prossima stagione sarà Serie B ed è già tempo di programmazione: “Il Lumezzane è ora sulla bocca di tutti. Ogni giorno ricevo tante telefonate da persone che parlano molto bene di noi. Stiamo iniziando a programmare tutti i fattori che servono per fare bene, partendo quindi dallo staff che è fondamentale per creare un team vincente”.

Il nuovo centro sportivo di Castenedolo darà sicuramente qualcosa in più alle ragazze di Mazza: “L’investimento della società sul centro sportivo è sinonimo di grande attenzione verso il mondo femminile. Non conosco società che fanno allenare la formazione maschile e quella femminile nello stesso centro; quindi, siamo fortunati perché la società crede in noi”.

In chiusura, un pensiero sulle differenze tra Serie C e B: “Il livello si alza. Andremo a confrontarci con squadre che investono tanto e puntano alla Serie A. Noi non faremo spese folli, ma andremo in cerca di persone che abbiano voglia di sposare questo progetto”.

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