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Milan-Sassuolo, le pagelle della finale

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al termine di una partita dalle mille emozioni, il Milan supera al fotofinish il Sassuolo al Viola Park e si aggiudica il primo Scudetto Primavera della sua storia. Ecco le pagelle delle protagoniste del match:

MILAN

Tornaghi 6: incolpevole sulla marcatura del Sassuolo, non ha però confermato la sicurezza dimostrata in semifinale, anche se non ha commesso errori particolari.

Zanini 6,5: sempre attenta in copertura, non disdegna di avventurarsi al tiro, costringendo l’estremo avversario ad un grande intervento.

Gemmi 6: pochissime sbavature, nella sua prestazione, ma una è quella che ‘costa’ il pareggio.

Arrigoni 6,5: un primo tempo quasi perfetto, da puro regista del gioco milanista. Cala nella ripresa ed ancor più nei supplementari.

Sorelli 6: abbocca anche lei alla finta di Girotto, in occasione della rete sassuolese, ma nel complesso regge bene sino alla fine del match.

Pomati 6: difende e spinge, cercando di rendersi utile, ma a volte tende a strafare e perde palla. Dal 106’ Demarco n.g.

Appiah Amoakoah 6,5: è fra le più motivate, fra le fila rossonere, e come al solito strappa sulla fascia in maniera prorompente. Ma per lungi tratti del match, tende a scomparire dal campo.

Cesarini 6: cerca di supportare Arrigoni nella costruzione del gioco, ma non sempre ci riesce. E’ sicuramente meglio in fase di copertura. Dal 106’ Boldrini n.g.

Longobardi 6: meno incisiva del solito, fallisce anche il raddoppio facendosi ‘ipnotizzare’ dal portiere in uscita. E’ però preziosa nel controllare e smistare i palloni rinviati dalla difesa

Non per niente il Milan inizia a soffrire dopo la sua uscita. Dal 68’ Donolato 5.5: non riesce quasi mai ad entrare nel vivo del gioco e quando ha l’occasione per colpire, viene stoppata dal portiere avversario

Stokic 7,5: la più attiva sul fronte d’attacco, rientra sovente per aiutare il centrocampo sulla pressione del Sassuolo. Sempre lucida ed efficace, segna pure la rete della certezza.

Renzotti 6: molto meno pimpante che in semifinale, si limita a svolgere il suo ‘compitino’ sulla fascia. Dal 79’ Mikulica 7: il suo ingresso riporta vivacità nell’attacco rossonero e mette a segno la rete della vittoria

SASSUOLO 

Di Nallo 7,5: se il Milan, soprattutto nel primo tempo e nella parte iniziale della ripresa, non aumenta il proprio bottino è soprattutto merito suo, Meriterebbe un 8 nei supplementari, quando compie due interventi strepitosi in occasione del penalty, ma sulla terza rete milanista appare un pochino incerta.

Venturelli 5.5: cerca di rendersi utile in ogni modo e compie tantissimo movimento: ma all’impegno non corrisponde la precisione nei passaggi. Dal 68’ Randazzo 6.5: decisamente meglio di chi ha sostituito, non è probabilmente un caso che il Sassuolo migliori dal suo ingresso.

Vargova 6: regge con un po’ di affanno le folate milaniste, ma nel complesso non commette errori madornali. Dal 68’ Guglielmini 6: prosegue quanto espresso dalla compagna che ha sostituito, anche nella valutazione.

Petrillo 6,5: la capitana sassuolese non si esime dal dare il buon esempio ed in difesa è un vero baluardo, difficile da superare.

Guerzoni 5.5: forse ha patito l’emozione di giocare una finale, ma ha reso sicuramente molto meno che nella semifinale: tendenzialmente poco efficace ed un po’ distratta. Dal 78’ Tonali 6: ha provato a dare il suo contributo, disputando però una gara senza infamia né lode.

Stankova 6,5: altro baluardo difensivo sassuolese, ha dato il suo contributo, uscendo solo quando il suo mister ha giocato la carta della disperazione. Dal 118’ Picchirallo n.g.

Sciabica 5: è stata l’ombra della giocatrice vista in stagione ed anche in semifinale: troppo imprecisa ed avulsa dal gioco

Poje Mihelic 7: Per lungo tempo è stata la più propositiva fra le neroverdi ed ha retto, lottando, fino al triplice fischio di chiusura.

Girotto 6: per lei potrebbe valere lo stesso discorso fatto per la compagna Sciabica: imprecisa e tendenzialmente avulsa dal gioco, ha però avuto il merito di inventarsi la rete del temporaneo pareggio.

Perselli 5.5: altro elemento che deve aver risentito dell’emozione, non è mai riuscita ad entrare incisivamente nelle trame del Sassuolo. Dal 55’ Hoxhaj 6.5: il suo ingresso ha portato un po’ di vivacità e tanta concretezza, al gioco neroverde.

Bertola 5: inconsistente, potrebbe essere l’aggettivo principale della sua prestazione: non per niente è la prima ad essere sostituita. Dal 46’ Pede 5.5: il rigore procurato potrebbe causare un’anticipata capitolazione. Viene salvata dal suo strepitoso portiere, ma nel complesso convince poco.

Arbitro Maresca 6,5: tiene bene la gara in pugno, aiutato dalla grande sportività delle due squadre. L’unico ‘difetto’ potrebbe essere una maggiore severità nei confronti delle milaniste (tutte le ammonizioni sono di marca rossonera), ma alla fine non hanno inciso sul risultato.

AC Milan Women: rossonere raggiunte nel finale di gara a Napoli

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’ultima trasferta stagionale si chiude in parità. Un buon Milan, avanti in apertura di gara grazie alla sfortunata autorete di Gallazzi, è stato raggiunto nel finale da una rete di pregevole fattura firmata da Chmielinski: 1-1 il punteggio conclusivo a Napoli. Le rossonere hanno comandato e gestito la gara sfiorando più volte il raddoppio, ma il solo gol di scarto ha lasciato in vita le azzurre, che nel finale di gara hanno estratto il coniglio dal cilindro e trovato un insperato pari determinante per la propria situazione di classifica. Il pericolo non era nell’aria, e stavolta i minuti finali non hanno premiato le rossonere a differenza di quanto accaduto negli altri tre confronti di quest’annata.

Il Milan ha provato fino all’ultimo istante a portare a casa i tre punti che avrebbe meritato. Il pari odierno – il secondo consecutivo lontano da casa – lascia qualche rimpianto per lo svolgimento della partita ma è arrivato contro un Napoli certamente più motivato e con un obiettivo ancora da raggiungere. La contemporanea sconfitta del Pomigliano ha garantito alle campane il penultimo posto in graduatoria e la possibilità di giocare il playout salvezza, mentre le rossonere sono salite a quota 38 punti. La striscia di imbattibilità ha invece raggiunto i nove turni, frutto di sette vittorie e due pareggi. Adesso manca solo una tappa per chiudere la stagione, sabato 18 maggio – alle 18.00 – le rossonere ospiteranno la Sampdoria al PUMA House of Football.

LA CRONACA
Avvio di stampo rossonero. La prima chance arriva dopo soli tre minuti sull’asse Asllani-Dompig, il tiro dell’olandese è sporcato e bloccato da Bacic. All’11’ si sblocca la partita: cross velenoso di Cernoia e sfortunata deviazione di Gallazzi nella propria porta, autogol e 1-0 Milan. Le rossonere spingono ancora e sfiorano il bis al minuto 13 con i tentativi murati di Dubcová prima e Asllani poi, mentre al 17′ prova a farsi vedere il Napoli con il colpo di testa debole e impreciso di Del Estal. Assalto totale al minuto 29, ci provano Vigilucci, Piga, Dubcová e Stašková in un’unica azione ma la difesa azzurra si immola e respinge tutte le conclusioni. I ritmi si abbassano nel finale di frazione, l’ultima occasione è per Cernoia che costruisce bene l’azione ma calcia con poca precisione.

È di Asllani il primo tentativo della ripresa, mancino violento ma fuori dallo specchio al minuto 48. Il Milan continua a cercare il raddoppio, solamente accarezzato dal controllo e tiro di Marinelli al 61′ e dal destro di Vigilucci al 66′, e gestisce il vantaggio con un possesso indisturbato. Il Napoli non punge e non preoccupa Giuliani, ma il punteggio è aperto a ogni finale e le azzurre alzano il baricentro. Botta e risposta al 75′, prima Chmielinski poi Marinelli ma senza esito positivo. Al minuto 84 si materializza la beffa, Chmielinski calcia al volo dal limite e trova l’angolino basso firmando un pari insperato. Le rossonere non ci stanno e attaccano a pieno organico la porta partenopea, ma le azzurre fanno muro e resistono fino al triplice fischio. Finisce 1-1.

IL TABELLINO

NAPOLI-MILAN 1-1

Marcatrici: 11′ aut. Gallazzi (M), 39’st Chmielinski (N)

NAPOLI (4-3-3): Bacic; Pellinghelli, Di Marino, Pettenuzzo, Kobayashi; Mauri (17’st Giai), Gallazzi, Chmielinski; Giacobbo (17’st Corelli), Del Estal, Lázaro (26’st Gianfico) A disp.: Beretta; Bertucci, Di Bari, Kajzba, Togawa, Veritti All.: BiagioSeno

MILAN (4-3-3): Giuliani; Bergamaschi (32’st Guagni), Piga, Mesjasz, Soffia; Vigilucci, Cernoia, Dubcová (21’st Rubio Ávila); Asllani (11’st Ijeh), Stašková (11’st Marinelli), Dompig A disp.: Babb, Copetti; Fusetti, Swaby; Arrigoni All.: Davide Corti

Arbitro: Di Cicco di Lanciano.

Ammonita: 27′ Gallazzi (N).

 

Le nerazzurre congedano la stagione con una sconfitta ad opera di uno spietato Sassuolo

Credit Photo: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Sconfitta per l’Inter, tornata oggi sul rettangolo verde dell’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano per disputare l’ultima gara stagionale in contrapposizione al Sassuolo.
Al triplice fischio di D’Eusanio, il tabellone ha evidenziato il 4-2 a favore delle ospiti, designando un vero e proprio attacco davanti al quale le ragazze di Guarino non sono riuscite a fuggire.

Il pressing iniziale è interamente dalla parte della squadra emiliana, ben piazzata fin dai primi minuti e pronta a bucare la rete al 5′ di gioco.
Subito sotto, quindi, le padrone di casa, che fanno fatica ad avanzare fino alla metà campo avversaria ma tentano l’approccio vincente in questa fase cruciale del percorso.

Poco dopo Milinkovic cerca di pareggiarla, non trovando però lo specchio, col pallone che termina al lato. Ne segue le orme Bonfantini che solamente per un soffio non centra l’1-1 (muro, qui, dell’estremo difensore neroverde).

La formazione di casa si fa trovare troppo scoperta e facilità i giochi alle opposte che ancora, al 20′, sfoggiano un’altra rete e si portano a +2.
Si prosegue con la prova accorcia-distanze milanese: a ridosso della mezz’ora è un susseguirsi di mosse tra Thøgersen, Pedersen e parate di Cetinja. Intanto il pubblico dell’Arena assiste all’uscita forzata di Milinkovic (protagonista nell’episodio precedente), infortunata e costretta a lasciare il campo per fare spazio alla numero 27; stessa sorte, appena due minuti dopo, per Pedersen.

Difesa dell’Inter completamente assente: una disattenzione casalinga di gran portata offre una chance da goal al Sassuolo, che si morde le mani per il tris sfiorato!
Risponde ancora Bonfantini che tocca la trasversa, anticipando la ribattuta di Csiszar che non fa altro che colpire il palo.

Ai sei minuti di recupero concessi, la prospettiva neroverde si concretizza maggiormente con il 3-0, trovato da dischetto a causa di un fallo su Prugna.
Si chiude così un primo tempo per nulla esaltante per le milanesi, in ritiro verso gli spogliatoi con l’acqua ormai alla gola.

Il riavvio della gara non cambia poi così tanto lo stato dei due gruppi: lo si può dire dall’errore di Bugeja da quasi autogoal e dalle ripartenze sempre più pericolose del Sassuolo.
Quest’ultima continua a dominare e lo fa con il poker al 55′ che fa luce su un evidentissimo dominio personale.

L’inter ritrova un piccolo sorriso al 65′ grazie a Bugeja che, servita in modo impeccabile da Polli, non sbaglia! Ed è proprio la stessa attaccante numero 9 a raddoppiare poco dopo, concedendo un attimo di pace alla propria squadra.
Si arriverà ai momenti finali senza alcun cambio di sorte.

Tale faccia a faccia decreta il sorpasso in graduatoria delle ospiti, che costringono, così, le padrone di casa alla chiusura del campionato 23/24 in quinta posizione.
Per l’Inter è tempo di calare il sipario, ma il bilancio stagionale non è del tutto positivo: con tale risultato in difetto, la squadra ha evidenziato delle difficoltà in termini di costruzione e incasellato l’ennesima sconfitta di campionato.
Per l’anno che verrà non serviranno soltanto base solide da cui ripartire, ma anche un pizzico di motivazione e di organizzazione in più per il verificarsi di una ascesa facilmente distinguibile.

Campionato Nazionale Serie A Femminile Ebay – 8ª giornata – Poule Scudetto (II fase) – Arena Civica “Gianni Brera” – Milano, ore 15:00

Marcatrici: 5′ Prugna, 20′ Clelland, 45+6′ Clelland, 55′ Clelland, 65′ Bugeja, 67′ Polli.

INTER (4-3-3): Cetinja; Thogersen, Bowen, Alborghetti, Robustellini; Milinkovic (33′ Csiszar), Pedersen (35′ Simonetti), Magull; Bonfantini, Polli (77′ Jelcic), Bugeja (77′ Pandini).
A disposizione: Piazza, Pavan, Bonetti, Merlo, Padini, Simonetti, Csiszar, Tomter, Jelcic.
Coach: Rita Guarino

SASSUOLO (4-3-1-2): Durand; Orsi, Filangeri, Gram, Philtjens; Pondini (89′ Simon), Passeri (70′ Santoro), Prugna; Kullashi (58′ Monterubbiano); Clelland (58′ Sabatino), Beccari (70′ Zamanian).
A disposizione: Lonni, Jane, Santoro, Sabatino, Monterubbiano, Mihelic, Kresche, Simon, Zamanian.
Coach: Gianpiero Piovani.

Arbitro: Francesco D’Eusanio
Assistenti: Simone Pistarelli, Nicola Di Meo
IV ufficiale: Fabio Rinaldi
Ammonite: 41′ Simonetti, 48′ Pondini, 88′ Orsi, 94′ Csiszar.

Pomigliano Calcio Femminile in Serie B, finisce 2-0 contro il Como Women

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Arrivare alla sfida con il Como ancora con una possibilità concreta di restare in corsa per la salvezza. Molti ci davano per spacciati, ma tenacia, sacrificio, caparbietà e spregiudicatezza hanno permesso di mettere insieme le energie necessarie per continuare a restare a galla, senza darsi per vinti, senza mollare. Ed ora ancora una sfida da dentro o fuori da affrontare senza appello con un unico risultato da conseguire senza alternative, senza altre possibilità. Il destino del Pomigliano passa per l’ennesima finale, passa per l’incrocio con il forte Como, passa per una contemporaneità finalmente arrivata.  Ora in campo per l’ultimo verdetto senza appello, senza più tempo. Il merito dell’ennesima chance va alle ragazze che hanno avuto voglia di riscatto, allo staff tecnico che ha lavorato per ottenere i risultati maturati nell’ultimo mese, alla società che non demorde e sta facendo di tutto per garantire certezze nell’incertezza di un finale di stagione ancora tutto da scrivere. Ci siamo e vogliamo arrivare fino in fondo per provare a realizzare l’ennesimo miracolo sportivo. Ci proveremo fino all’ultimo minuto.

Primo tempo – Al 4’ Martinovic entra in area e crossa verso il centro dell’area, Gavillet devia il pallone, ma l’arbitro ferma il gioco per un fallo di Skorvankova sull’estremo difensore granata.  All 8’ Skorvankova avanza centralmente e calcia verso la porta di Gavillet. Il destro della numero 8 termina di poco a lato. Al 10’ è ancora Skorvankova a rendersi pericolosa con una discesa sull’out di sinistra ed una conclusione mancina che si spegne sul fondo. Al 14’ Szymanowski batte un calcio di punizione dai 20 metri. La conclusione della numero 17 finisce oltre la traversa della porta di Korenciova. Al 20’ Szymanowski combina con Di Gianmmarino che penetra in area e calcia. La conclusione sul primo palo, però, termina alta. Risposta immediata del Como con Vaitukaityte che serve con una palla morbida Picchi la cui conclusione ravvicinata è deviata in angolo da Gavillet. Al 24’ calcio di punizione per il Como. La palla, scodellata in area da Vaitukaityte, viene deviata da Karlernas che, però, non riesce a inquadrare lo specchio. Lariane ancora pericolose al 32’ con Rizzon che crossa in area pescando Martinovic che con la testa trova solo il fondo. Al 33’ Picchi serve dalla trequarti ancora Martinovic, ma Gavillet legge bene l’azione e anticipa la numero 9 bloccando il pallone. Al 35’ imbucata centrale di Di Giammarino per Arcangeli che serve centralmente Harvey, ma la difesa comasca respinge il tentativo della numero 4. Al 39’ Vaitukaityte prova una conclusione da fuori area. Il mancino della lituana termina fuori. Un primo tempo bloccato sullo 0-0, ma vivace, termina senza recupero.

Secondo tempo – La prima azione pericolosa della ripresa è del Como. Al 51’ Vaitukaityte carica il sinistro dal limite, ma il tiro termina alto. Al 52’ la squadra di Macoppi trova il vantaggio. Sulla destra Rizzon crossa in area, Martinovic devia il pallone insaccandolo sul primo palo. Al 60’ Martinovic calcia verso la porta, ma Gavillet controlla in due tempi. Al 64’ Karlernars prova il colpo di testa sugli sviluppi di un corner dalla destra, ma la numero 16 non trova la porta. Al 66’ Nambi gestisce palla sulla destra e serve centralmente Arcangeli che calcia alto. Al 67’ Severius scende sull’out di destra e serve in area Karlernas che con un perfetto colpo di testa batte Gavillet portando il Como sul 2-0. Al 75’ Al Karlernas si gira in area e calcia con il destro, ma Gavillet contro la conclusione della numero 16. All’83’ Regazzoli calcia dal limite, ma il tiro si spenge sul fondo. All’84 Lipman stende in area Szymanowski e il signor Iacobellis concede un calcio rigore per il Pomigliano. Sul dischetto si presenta Rabot. La numero 6, però, si fa ipnotizzare da Korenciova che blocca la conclusione centrale. Al 91’ è ancora il Como a rendersi pericoloso con un tiro da fuori di Monnecchi che trova solo il fondo. Al termine di 5 minuti di recupero arriva il triplice fischio del signor Iacobellis.

COMO 2 -0 POMIGLIANO

Marcatrici: 52’  Martinovic (C), 67’ Karlernas (C)

COMO (4-2-3-1): 12 Korenciova, 6 Bergesen, 24 Rizzon, 2 Lipman, 22 Ludorf; 16 Karlernas (77’ 23 Regazzoli), 5 Pastrenge (46’ 18 Hilaj); 21 Picchi (65’ 27 Monnecchi), 8 Skorvankova (72’ 15 Bianchi), 20 Vaitukaityte; 9 Martinovic (65’ 11 Sevenius) A disp.: 1 Gilardi, 3 Zanoli, 11 Sevenius, 13 Liva, 15 Bianchi, 18, Hilaj, 23 Regazzoli, 27 Monnecchi, 73 Cox All.: Stefano Maccoppi.

POMIGLIANO (4-3-3): 44 Gavillet, 33 Novellino, 2 Apicella, 5 Caiazzo, 3 Fusini (86’ 15 Battistini); 6 Rabot, 28 Ferrario, 21 Di Giammarino; 4 Harvey (56’ 7 Nambi), 17 Szymanowski, 14 Arcangeli (65’ 8 Domi) A disp.: 1 Caramelli, 7 Nambi, 8 Domi, 11 Manca, 15 Battistini, 24 Corrado, 72 Schettino All.: Roberto Carannante.

Arbitro: Gioele Iacobellis di Lanciano
Assistenti: Matteo Nigri di Trieste, Simone Della Mea di Udine
Quarto ufficiale: Francesco Ennio Gallo di Bologna

Note: Ammonite: 55’ 4 Harvey (P) Angoli: 5-2 Recupero: 0’ pt, 5’ st.

Il Pavia Academy SSD smentisce le voci sul disimpegno

Nell’ambiente calcio femminile sono girate alcune voci su un possibile disimpegno del Pavia Academy SSD. Voci prontamente smentite dalla società, che ha comunicato sui propri canali che l’attività non solo proseguirà, ma coinvolgerà sia il settore giovanile, sia l’intera prima squadra. Ecco il comunicato ripreso integralmente.

Pavia Academy smentisce categoricamente le voci che riferirebbero di un completo disimpegno della società nel calcio femminile pavese. Al contrario la dirigenza è già calata nella pianificazione della nuova stagione ed è al lavoro per implementare sia la struttura organizzativa che la rosa della prima squadra, indipendentemente dalla categoria di appartenenza. In tale ambiziosa opera si inserisce anche l’incremento e la valorizzazione dell’intero settore giovanile, vero fiore all’occhiello della nostra società. Non da ultimo si evidenzia come nonostante tutti gli impegni profusi il risultato sportivo non ha mantenuto fede alle aspettative di potersi salvare in una categoria molto competitiva come la serie B nazionale. Tale delusione servirà sicuramente alla società per far tesoro delle esperienze compiute e ripartire con maggior preparazione ed entusiasmo.

Pavia Academy SSD 11 maggio 2024

Chmielinski salva il Napoli Femminile (per il momento), finisce 1-1 contro l’AC Milan Women

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Napoli Femminile è riuscito a raccogliere un punto preziosissimo contro l’AC Milan Women. Il pareggio ottenuto in casa contro le rossonere, avversarie toste a priori, consente alla squadra allenata da Biagio Seno di allungare a +4 sul Pomigliano Calcio Femminile e, di conseguenza, sancisce la definitiva retrocessione in Serie B delle ragazze allenate da Carannante.

Primi minuti di gioco caratterizzati da ritmi bassi e da un atteggiamento prettamente difensivo. La mente delle giocatrici del Napoli Femminile è inevitabilmente appesantita dall’estenuante lotta per mantenere il penultimo posto. Sfortunatamente al 12′ una deviazione di testa di Gallazzi causa l’autogol che vale il vantaggio del Milan, dopo il delicato cross di Cernoia. La squadra di casa prova subito a reagire, Chmielinski e Lázaro cercano la testa di Del Estal in area di rigore. Tuttavia, il reparto difensivo del Milan è abile e reattivo e non si lascia sorprendere. Un rapido cooling break per rinfrescarsi dopo 20 minuti di gioco e la partita riprende, quadruplo pericolo al 29′ con Dubcovà che spara contro Bacic, brava a respingere il tentativo della giocatrice ceca, altra conclusione di Piga arginata dal muro napoletano, poi un’altra conclusione di Dubcovà respinta e alla fine ci prova Staskova che non centra la porta. La fortuna aiuta, anche se Bacic richiede l’intervento dello staff medico per una botta rimediata durante l’assalto rossonero. Primo tempo che finisce con il risultato di 0-1, sale la preoccupazione in panchina, serve a tutti costi un gol per allungare sul Pomigliano, ancora fermo sullo 0-0 contro il Como Women nell’altra gara delle 12.30.

Riparte il secondo tempo, nessun cambio per i due allenatori. Il Napoli Femminile ha a disposizione altri 45 minuti per raddrizzare la gara e al 49′ Lázaro tenta la conclusione di destro, agevolmente bloccata da Giuliani. Gocce di sudore freddo per le partenopee quando al 60′ Marinelli sfiora il raddoppio delle rossonere con un tiro rasoterra che finisce di poco a lato. La pressione del Milan rimane alta, Di Marino e compagne sono chiamate a un ulteriore sforzo poichè i cambi di Corti aggiungono forze fresche al reparto offensivo. La posta in palio è davvero alta e il Napoli ha l’occasione di blindare il penultimo posto perchè il Pomigliano sta perdendo sul campo del Como. E, all’improvviso, Chmielinski trova il gol della domenica all’84’: la tedesca calcia al volo da fuori area dopo la deviazione di testa della rossonera Piga e il pallone si insacca alle spalle di Giuliani. Marcatura pesantissima e indimenticabile per la numero 11 del Napoli, poichè la prima in Serie A.

Finisce con il risultato di 1-1 l’8° confronto tra le due squadre, pur con il brivido finale nei minuti di recupero quando la conclusione di Soffia finisce a lato per un pelo. Gioia incommensurabile per lo staff e la squadra che fanno festa, in attesa di conoscere la seconda classificata in Serie B con cui si giocherà il playout/playoff a fine campionato.

Di seguito il tabellino e le formazioni:

NAPOLI FEMMINILE – AC MILAN WOMEN 1-1

Marcatrici: 11’ aut. Gallazzi (M), 83’ Chmielinski (N)

Napoli (4-4-2): Bacic; Pellinghelli, Pettenuzzo, Di Marino, Kobayashi; Giacobbo(61’Corelli), Gallazzi, Mauri (61’Giai) , Chmielinski; Del Estal, Lazaro (71’Gianfico) A disp.: Beretta, Bertucci, Di Bari, Kajzba, Togawa, Veritti All.: Biagio Seno

Milan (4-3-3): Giuliani; Begramaschi (77’Guagni), Piga, Mesjasz, Soffia; Cernoia, Dubcova (65’ Rubio Avila) , Vigilucci; Asllani (55’ Marinelli), Staskova (55’ Ijeh), Dompig A disp.: Fusetti; Swaby, Copetti, Babb, Arrigoni All.: Davide Corti

Arbitro: Di Cicco di Lanciano

Ammonite: 72’ Gallazzo

La Juventus Women parteciperà al Torneo “The Women’s Cup” negli Stati Uniti

Credit Photo: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È ufficiale: le Juventus Women, fra pochi mesi, saranno – per la prima volta – negli Stati Uniti. È stata confermata, infatti, la presenza della Juventus all’edizione estiva del torneo “The Women’s Cup”, che si terrà a Louisville, in Kentucky, dal 9 al 13 agosto prossimi.

IL FORMAT:

Due le partite che vedranno impegnate le bianconere, in un torneo che conterà, tra le altre, sulla partecipazione di due squadre internazionali come il Racing Louisville FC, militante nel campionato americano NWSL, e il Palmeiras Futebol Feminino, club brasiliano.

Il tabellone prevede due semifinali, secondo sorteggio, e due finali, primo/secondo e terzo/quarto posto; tutte le partite si terranno al “Lynn Family” Stadium di Louisville, moderno impianto da oltre 11mila persone di capienza.

Una bella occasione internazionale, quindi, per le bianconere, e soprattutto una grande esperienza negli States.

I biglietti saranno disponibili sul sito https://thewomenscup.world/.

See you there!

E’ del Milan, lo scudetto del 2023-24, ma il Sassuolo esce a testa alta

Credit Photo: Covone Edoardo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È del Milan lo scudetto Primavera 2023-2024: al termine di una vera e propria battaglia, le rossonere di Matteo Zago hanno prevalso per 3-1 su di un mai domo Sassuolo. Per farlo, però, hanno dovuto ricorrere ai tempi supplementari, perché in quelli regolari la sfida si era chiusa sull’1-1.

La vittoria, però, è indubbiamente meritata, perché per gran parte della partita le neroverdi di Davide Balugani (oggi in divisa bianca con barra trasversale neroverde) sono sembrate avulse dal match, mai in grado di mettere in difficoltà le avversarie. Solo nei 20’ finali della seconda frazione, sotto per 0-1, le sassuolesi hanno trovato la grinta e le forze per riacciuffare il pareggio.

Nei supplementari, poi, la sfida è diventata ancor più agonistica, con parecchia battaglia centrocampo e tanta imprecisione, almeno sino a quando, in prossimità del 120’ le “diavolette” hanno messo a segno le due reti che hanno confezionato il loro scudetto.

Nella prima frazione, il Milan è passato in vantaggio al 17’, quando una scatenata Appiah Amoakoah ha letteralmente svicolato in mezzo a tre avversarie, per poi beffare con un inatteso esterno destro (stoccato quasi da fondo campo), l’incolpevole portiere rivale. Il prosieguo del match ha visto le rossonere continuare la loro supremazia, con le neroverdi che non riuscivano quasi mai ad operare vere azioni d’attacco: le possibilità milaniste, però, venivano tutte rintuzzate da un’attenta difesa emiliana e, quando la difesa non ci riusciva (come al 36’ quando Zanini concludeva violentemente dalla lunga distanza) era l’estremo difensore Di Nallo, a salvare la propria rete.

Il trend proseguiva anche per gran parte della ripresa, con Di Nallo, Petrillo e Stankova impeccabili in difesa e la sola Poje Mihelic a cercare di infastidire la retroguardia rossonera. Le occasioni di marca milanista, soprattutto quelle capitate ad Arrigoni e Longobardi (rispettivamente al 55’ ed al 64’) vengono sempre annullate dai difensori sassuolesi o dai precisi interventi del loro portiere.

A partire dal 72’, però, il Sassuolo riesce a ritrovare il bandolo del proprio gioco, anche complice un po’ di fatica che attanaglia le gambe delle rivali: il pressing neroverde si fa più incisivo e quattro minuti dopo si registra un’improvvisa fiammata del centravanti Girotto, che servita in piena area inganna una distratta difesa milanista, per poi infilare l’incolpevole numero uno Tornaghi. Il contraccolpo per le milaniste è abbastanza duro ed il sassuolo prova ad approfittarne, ma le occasioni pericolose svaniscono quasi tutte per l’imprecisione dei relativi attaccanti.

La parola passa dunque ai supplementari, col Milan che al primo minuto usufruisce di un calcio di rigore, per fallo di mano in area della subentrata Pede. Di Nallo, ancora una volta, si dimostra un portiere di grande valore, parando prima il tiro incrociato di Cesarini e poi la ribattuta di Donolato che si era avventata sulla palla non trattenuta. L’errore potrebbe demoralizzare le future vincitrici, che invece paradossalmente ritrovano energie impensate: la grande stanchezza, impedisce però una buona precisione e la sfida prosegue a suon di lanci lunghi e punizioni.

Quando l’ombra dei rigori si sta ormai profilando sul campo ‘Davide Astori’ del Viola Park, dove si sono disputate tutte le final four, il Milan trova il nuovo vantaggio: è la punta Mikulica, subentrata all’ala Renzotti, a siglare il 2-1 dopo un’azione personale in piena area (114’). Col Sassuolo che, a quel punto, era costretto a sbilanciarsi all’attacco, arrivava quindi anche il 3-1, con un ficcante contropiede della Stokic, concluso con un sinistro non irresistibile sul quale, forse, Di Nallo compie l’unico errore della sua stupefacente prestazione, non riuscendo a trattenere la sfera che rotola in rete.

Il tempo per recuperare è ormai troppo poco ed a uno stanchissimo Sassuolo non resta altra possibilità che alzare bandiera bianca: ed al triplice fischio di chiusura dell’arbitro Maresca, l’apoteosi milanista può iniziare.

 

Final Four Primavera 1 – Finale

Milan            –         Sassuolo      3-1

 

AS Roma femminile candidata in Sardegna ai Globe Soccer Award 2024

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

A fine maggio si terranno in Italia, ovvero in Sardegna il 28-29, i prestigiosi Globe Soccer Award 2024.

Il Globe Soccer è un meeting annuale dedicato ai principali operatori del calciomercato; considerato come uno degli eventi più esclusivi del settore, dove gli operatori del calcio mercato, insieme ai club, alle leghe, alle federazioni e alle istituzioni del calcio possono incontrarsi e dibattere.

A partire dalla seconda edizione di Globe Soccer sono stati lanciati i Globe Soccer Awards, premi speciali dedicati al miglior dirigente e al miglior agente di calciatori dell’anno. I nomi principali del panorama calcistico internazionale hanno preso parte alla cerimonia di premiazione che viene trasmessa in diretta televisiva. La EFAA (Associazione degli Agenti Calcistici Europei) e la ECA (Associazione dei Club Europei) sono state coinvolte nella crescita della manifestazione fin dall’inizio e hanno appoggiato la realizzazione dei Globe Soccer Awards segnalando, di anno in anno, la lista dei candidati al premio rispettivamente di miglior agente e di miglior club dell’anno.

Tra le squadre al femminile troviamo la Roma e Juventus, dove le Campionesse d’Italia (dopo aver conquistato il secondo campionato vinto di fila) potranno trovare spazio tra i “Globe Soccer Award”.

Tanti invece i nomi dei calciatori (al maschile) presenti nella categoria maschile come Lautaro Martinez. Candidati anche Alessandro Bastoni, Hakan Calhanoglu. Carlo Ancelotti, Simone Inzaghi e Thiago Motta nominati come miglior allenatore.

Il percorso di una squadra vincente: il Meran Women

credit photo: Meran Women

La stagione 2023/2024 di serie C è ormai agli sgoccioli: in queste ultime giornate, infatti, si sta andando a definire quella che sarà la Classifica definitiva.
I tre gironi hanno mostrato in questi mesi l’attività di squadre agonisticamente competitive con una grande fame tipica di chi ha la necessità di farsi notare con tutte le difficoltà del caso.
In Italia, infatti, ad oggi vengono considerate professionistiche solo le società che militano in serie A. A partire dalla serie B fino all’Eccellenza e alla Promozione le società sono dilettantistiche e faticano per emergere anche a causa dei pochi fondi stanziati e dei costi veramente molto alti.
Eppure, a dispetto del poco valore che viene attribuita dai media a tutte queste realtà, che vengono poco valorizzate e seguite, i Campionati svolti sono stati quanto di più affascinante per chi è innamorato del calcio come sport proprio per la voglia di far bene e di mettersi in risalto il più possibile.

E’ il caso anche del Meran Women, capolista del girone B e ad un passo dalla serie B. Il percorso della squadra alto atesina è stato costellato da successi (nessuna sconfitta, sei pareggi e 18 vittorie).
Nonostante le difficoltà, le biancorosse, con l’obiettivo ben chiaro in mente, non sono mai arretrate di un passo dimostrando in maniera chiara quanto la coesione del gruppo unita ad una mentalità vincente sia fondamentale.
Le prestazioni sul rettangolo verde sono state l’ovvia conseguenza di tutti questi fattori.

La compagine guidata dal mister Andrea Marcolini tra i suoi primati ne annovera anche un altro: il capitano della squadra Nadine Nischler (centrocampista classe 2000) è la miglior marcatrice di tutto il girone B con 33 reti messe a segno finora.
La sua figura, come quella delle sue compagne di squadra, rappresenta un modo di vivere il calcio non solo come sport ma anche come scuola di vita che trasmette valori importanti come il senso di appartenenza e la capacità di sapersi rialzare anche davanti alle difficoltà.
Il Meran quest’oggi alle ore 15:30 è atteso ad un appuntamento importante: il derby contro il Trento a Mattarello.
Le biancorosse in caso di vittoria raggiungerebbero matematicamente l’obiettivo stagionale, e passerebbero in serie B coronando in questo modo una stagione di successi e di grandi prestazioni.

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