Credit: Maurizio Marocco

Le prime della classe Roma e Juventus centrano il quarto successo nelle prime quattro giornate di campionato e mantengono il primato in classifica a punteggio pieno; la Fiorentina vince con il Pomigliano e si piazza alle spalle delle due capolista.

Dopo il 3-0 nel preliminare di Champions League di mercoledì, le giallorosse non abbassano la guardia e centrano la quarta vittoria nella Serie A eBay 23/24, battendo 2-0 l’Inter. La gara del Tre Fontane si sblocca dopo soli 18 minuti, al termine di una bella triangolazione tra Giacinti, Haavi e Greggi: apertura a sinistra dell’attaccante, cross basso della norvegese dal fondo e rasoterra vincente della centrocampista, troppo sola nell’area di rigore nerazzurra. Le undici di Guarino provano a rispondere sfruttando due palloni in profondità, ma Cambiaghi non trova spazi per rompere la linea difensiva rivale, sempre ordinata e attenta. Poco prima della mezz’ora la chance clamorosa per il raddoppio è sul destro di Giacinti, ma l’azzurra non trova la porta per una manciata di centimetri. Nonostante le padrone di casa dettino i ritmi del match, l’1-0 con cui si chiude la prima frazione lascia alle ospiti qualche speranza.

Speranza che si affievolisce a inizio ripresa, quando Cetinja in volo respinge la punizione velenosa di Giugliano dal limite. Poco dopo l’Inter va vicinissima al pareggio con un tiro di Thogersen fuori di un soffio, ma la formazione di Spugna insiste nella caccia al raddoppio, e dopo averlo sfiorato con Kumagai al 64’ (colpo di testa a scheggiare la traversa sul cross morbido di Giugliano) lo trova due minuti più tardi: rasoterra chirurgico della subentrata Viens dalla fascia destra e deviazione sfortunata di Alborghetti nel tentativo di anticipare Giacinti. Le occasioni più nitide per le milanesi arrivano dopo il doppio svantaggio, ma Korpela è provvidenziale sia nell’anticipare l’ex Simonetti sotto porta al 77’, sia nella parata sul gran destro a giro di Njoya all’84’. Niente da fare per il Biscione: la sfida del Tre Fontane termina 2-0 per la Roma, che mantiene il primo posto in classifica a punteggio pieno insieme alla Juventus.

Nel posticipo delle 18 anche la Vecchia Signora infatti trova i tre punti, chiudendo la pratica Sassuolo nei primi 45 minuti. Le bianconere sbloccano il punteggio al 6’, con Beerensteyn che trova l’angolino basso della porta difesa da Durand. Le ospiti provano a reagire, ma al 21′ il duo Bonansea-Girelli confeziona il raddoppio: cross morbido della prima, colpo di testa vincente della seconda, che firma il terzo gol nel campionato in corso e il 10° in Serie A ai danni del Sassuolo – da oggi la prima avversaria contro cui la classe 90’ vanta almeno 10 reti nella competizione con il club piemontese. Dopo la mezz’ora la squadra di Montemurro cala il tris: Garbino pesca Beerensteyn al limite, l’olandese supera tre avversarie e con un destro preciso supera ancora il portiere avversario.

Le undici di Piovani non riescono a contenere le offensive delle padrone di casa e allo scadere del primo tempo concedono il quarto gol, propiziato da un brutto errore di Durand, che nel tentativo di rinviare colpisce la schiena di Garbino, vedendo il pallone depositarsi alle sue spalle. A inizio ripresa la francese nega a Beerensteyn la gioia della tripletta con un grande intervento, ma nei minuti successivi anche l’altro portiere francese è chiamato a due parate significative, entrambe su due conclusioni da fuori dell’ex bianconera Zamanian. Beerensteyn continua ad essere la più pericolosa tra le juventine, e l’ennesima discesa in solitaria verso la porta neroverde costa il rosso a Santoro al 67’, colpevole di averla atterrata in modo irregolare. Tanti i cambi nell’ultimo quarto d’ora di gara, ma al triplice fischio il punteggio resta invariato: 4-0 per la Juventus, che prosegue con la Roma il cammino a punteggio pieno, a più due sulla Fiorentina che segue a 10.

Anche per la Viola infatti la quarta giornata di campionato si conclude con tre punti, maturati sul campo del Pomigliano (4-1 il risultato finale). Allo stadio “Liguori” di Torre del Greco la prima chance della squadra di de la Fuente si presenta al 5’, quando l’arbitro assegna un calcio di rigore per il tocco con il braccio di Caiazzo all’interno della propria area. Sul dischetto va la specialista Boquete, che però non trova la porta e deposita il pallone a lato. L’errore dagli undici metri della spagnola (il primo dopo cinque realizzazioni su cinque nella competizione) si attenua al 18’: conclusione velenosa nell’area granata della classe ‘87, Buhigas risponde con i pugni ma non può nulla sulla ribattuta di Catena, che di testa firma il vantaggio delle ospiti. Le undici di Contreras faticano a tenere il passo e, dopo una serie di occasioni sprecate dalle avversarie (anche Lundin particolarmente ispirata) incassano il 2-0. Al 43’ è infatti Boquete a farsi trovare pronta dopo la parata di Buhigas e a siglare il raddoppio.

A inizio ripresa Ippólito ha l’occasione per accorciare le distanze, ma l’argentina, a pochi metri dalla porta, calcia fuori. Il pericolo scampato porta la Fiorentina ad attaccare con più determinazione, trovando il tris al 67’ (rete di Longo su assist dell’MVP del match Boquete) e il poker al 78’, con la subentrata Hammarlund a finalizzare il suggerimento di tacco di Catena. Nel finale le Pantere trovano il gol dell’1-4 grazie al calcio di rigore guadagnato da Apicella e trasformato da Ippólito, ma al triplice fischio festeggia la Viola, che vanta tre vittorie e un pareggio nei primi quattro turni e un terzo posto in solitaria a più tre su Inter e Como.