Photo Credit: Giada Morena - Real Meda

Il Real Meda ha conquistato il suo primo pareggio stagionale nel Girone A di Serie C: infatti, le pantere hanno fermato sullo zero a zero lo Spezia nel settimo turno, e ora si trova al settimo posto, in coabitazione con la Tharros, l’Angelo Baiardo e la Roma Calcio Femminile (prossima avversaria del Meda), con dieci punti, frutto di tre vittorie e di tre sconfitte, a cui si aggiunge il pari con le liguri.
Tuttavia, si tratta della terza partita in cui la porta rimane inviolata, e la seconda di fila dopo il 6-0 arrivato nel turno precedente col Livorno. Buona parte del merito va ad Elena Ripamonti, portiere classe ’95 e veste la maglia bianconera da otto anni.
La nostra Redazione ha raggiunto Elena per risponderci ad alcune domande.

Elena cosa vuol dire per te giocare in porta?
«È il mio modo di essere. Non sarei quella che sono ora se non avessi fatto il portiere. Mi piace tanto il concetto che c’è dietro: si pensa che il portiere debba difendersi e subire, ma in realtà è esattamente il contrario».

Tu sei del Real Meda da ormai otto anni. Cosa significa per te giocare per la maglia bianconera?
«Rappresenta la mia seconda famiglia e ho molto rispetto per la società, per la maglia e i colori (sono anche una super juventina)».

Parliamo di quest’inizio di stagione, dove la squadra ha ottenuto dieci punti in sette gare del Girone A di Serie C. Ti soddisfa questa partenza?
«No. Purtroppo, non sono una persona che si accontenta. Abbiamo incontrato squadre molto toste, ma secondo me abbiamo perso qualche punto di troppo con Ivrea e Angelo Baiardo».

Domenica è arrivato il primo pareggio stagionale, grazie allo zero a zero arrivato in casa contro lo Spezia. Come giudichi questo risultato?
«È stata una partita equilibrata, nel primo tempo abbiamo sprecato tante occasioni attaccando molto, mentre nel secondo tempo sono uscite meglio loro rischiando anche qualcosa. Avremmo dovuto mantenere lo stesso approccio anche nel secondo tempo».

Tuttavia, c’è un dato da non sottovalutare, visto che la squadra non ha subito reti per due gare di fila…
«Tutta la squadra e soprattutto la difesa ha fatto un super lavoro. Speriamo non ci sia due senza tre».

Ora, per il Real Meda, c’è la Roma Calcio Femminile, che in classifica ha gli stessi vostri punti. Che partita possiamo aspettarci?
«Sarà sicuramente una bella partita tosta. Non le abbiamo mai affrontate ma la cosa più importante sarà l’approccio alla partita e soprattutto la voglia di vincere».

Quali sono le tue impressioni sul Girone A di Serie C di quest’anno?
«È leggermente diverso rispetto agli anni scorsi perché c’è qualche squadra nuova ma la competitività non manca assolutamente».

Chi può vincere, secondo te, il campionato?
«Credo che Orobica e Lumezzane siano le più attrezzate».

Come sta, dal tuo punto di vista, il calcio femminile italiano?
«Ha fatto passi da gigante negli ultimi anni è vero, ma pensare di essere arrivati solo per il professionismo in Serie A è un grosso errore. La Serie A è solo la punta dell’iceberg di tutto un movimento: ci sono moltissime squadre e società dietro. Bisogna investire nelle scuole e nelle strutture».

Come sei fuori dal campo?
«Credo di essere esattamente come sono in campo: sono una persona molto positiva e determinata».

Che idee vorresti mettere in pratica in futuro?
«Dal punto di vista calcistico al momento sono solo concentrata su questa stagione. Per il resto, vorrei solo continuare ad essere felice».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Real Meda ed Elena Ripamonti per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.