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Yasmin Milani Toledo, Lamezia: “Obiettivo salvezza, il sogno sarebbero i play-off”

Credit: Royal Lamezia

Nella Serie A di calcio a 5 femminile una delle squadre che vuole allontanarsi dalle zone basse è il Royal Lamezia. Il club calabrese, infatti, dista 4 punti dall’ottava piazza che vale la zona play-off che proverà ad avvicinare dal prossimo match sul parquet della Vip C5. Sulla sfida alle porte del 20° turno di campionato a parlare, ai nostri microfoni, è stata la  classe ’93 brasiliana Yasmin Milani Toledo che ha dichiarato:

“Abbiamo approfittato questi giorni di sosta del campionato per preparare per questa sequenza di partite importanti che avremo, è stato positivo anche per recuperare alcune infortunate. Con la Vip sarà sicuramente una partita molto difficile e combattuta. Così come noi siamo molto forti in casa e lo abbiamo già dimostrato nella partita di andata, sappiamo che anche loro sono forti in casa e non si faranno respirare manco un secondo”.

“La mia stagione? Non posso ancora dare una valutazione completa perché mancano 3 partite importanti. Ma parlando di quello che abbiamo già fatto, posso dire che abbiamo commesso degli errori che sicuramente sono serviti da lezione. E sicuramente è una stagione di grande crescita, soprattutto mentale. Da giocatrice esordiente in Serie A, però,  mi rendo conto che c’è una differenza gigantesca ed una realtà molto lontana dalla Serie B, categoria dove l’esperienza conta molto”.

“Sino ad ora un momento indimenticabile, che porterò sempre con me, resta la prima partita contro Pelletterie in casa nostra. In quel match, da portiere, ad un secondo dalla fine sono riuscita a segnare il gol della vittoria della porta mia. Quello è stato un successo molto importante per raggiungere il nostro obiettivo della salvezza. Ora proveremo a vincere queste ultime 3 partite. Oltre alla sognata salvezza è possibile arrivare tra le otto che andranno ai playoff, anche se sappiamo benissimo che non dipende solo dai nostri risultati”.

Erica Facchineri, E. Coscarello: “Salvezza arriviamo. La Serie C è il posto nel quale meritiamo di stare”

Nel girone C di Serie C una delle squadre che sta rincorrendo la salvezza è l’Eugenio Coscarello Castrolibero. Il team calabrese, a quota 18 punti in classifica dopo il successo sulla Salernitana, è pronto a tornare in campo dopo la sosta del torneo nella sfida interna con il Matera: a parlare ai nostri microfoni, nelle ore scorse, è stata Erica Facchineri, difensore classe ’97 delle, che sul momento della squadra ci ha dichiarato:

“Nelle nostre ultime gare ho visto il Coscarello che tutti noi stavamo aspettando, grazie al recupero dagli infortuni e grazie ai nuovi innesti del mercato di gennaio, ma soprattutto grazie alla voglia che abbiamo avuto di riscattarci. Quando inizi a ottenere qualche risultato è normale che l’umore si alza, la fiducia aumenta e quindi anche l’approccio alle partite cambia soprattutto dopo aver ottenuto risultati positivi consecutivi, anche contro squadre di medio/alta classifica in cui anche un pareggio vale come una vittoria. Siamo un gruppo coeso, sicuramente in salute ma sappiamo molto bene che la strada per il nostro obiettivo è ancora molto lunga e dobbiamo continuare a lavorare tanto”.

Sulla pausa del torneo: “Stiamo sfruttando questo periodo di sosta sicuramente per ricaricare le pile, aumentare il ritmo e riprendere da dove abbiamo lasciato, cercando di preparare al meglio la prossima gara in cui affronteremo una squadra in forma e vista l’andata l’unica parola che conosciamo è rivincita. Sappiamo che sarà una partita in cui dovremo lottare fino all’ultimo secondo, cercando di rimanere lucide”.

Il campionato delle calabresi in breve: “C’è stata una prima parte di stagione difficile, sia per me che per la squadra, in cui sembrava essere tutto in salita, perchè non riuscivamo a trovare vittorie e la nostra autostima stava calando. Ma ci siamo, e tutt’ora ci stiamo riprendendo, ovviamente il campionato è lungo ed è normale che ci siano momenti di alti e bassi. Noi giocatrici, insieme alla nostra società e al nostro staff, stiamo lavorando sodo e stiamo dando il 100% in tutto ciò che facciamo e penso che stiamo facendo una buona stagione, quasi al di fuori delle aspettative altrui.5 Stiamo crescendo tanto ma sono sicura che possiamo e dobbiamo fare di più perché c’è sempre da migliorare e migliorarsi”.

Un ricordo sulla stagione: “Il momento che senza dubbio ricorderò di questa stagione è la prima vittoria stagionale arrivata per noi, quella contro il Crotone. Quella partita ci ha fatto prendere consapevolezza del nostro potenziale e del fatto che con il duro lavoro, con i sacrifici, i risultati arrivano e non bisogna mai mollare. Fu la prima volta in cui andammo in vantaggio e prese da tutte le emozioni siamo state delle vere e proprie guerriere a riuscire a mantenere il risultato, lottando fino all’ultimo secondo della partita.

Sul finale di campionato: “Il finale che vorrei scrivere per questo campionato è quello di ottenere la salvezza e mantenere la categoria che per me è il posto in cui meritiamo di stare”.

Ilaria Dubini, Pavia Academy: “Abbiamo cercato di essere sempre una per l’altra, un solo corpo, una sola voce in campo”

Sabato vincente per il Pavia Academy, che supera 2-0 il Bologna con le reti di Ilaria Dubini e Biancamaria Codecà. È proprio l’azzurra che sblocca il match ad intervenire ai microfoni di Be.Pi TV per commentare il ritorno alla vittoria delle sue.

Diciamo che sono felicissima di aver segnato, ma assolutamente sono felicissima che siamo riuscite a mettere in campo quello che abbiamo, e quello che non siamo riuscite a dimostrare nelle scorse [partite], perché sono state settimane complicate per noi. Ci siamo parlate in settimana, abbiamo cercato di tirare fuori tutto quello che avevamo, che potevamo, e oggi penso che si sia visto. Eravamo una squadra sola, e non abbiamo lasciato niente, quindi sono felicissima. La vittoria è soltanto una conseguenza di questo“.

Più che la scorsa partita, è proprio un periodo che era proprio un periodo no a livello di testa penso, perché comunque le giocatrici siamo sempre noi. E allora in settimana ci siamo guardate in faccia, e ci siamo prese le nostre responsabilità, e abbiamo cercato di essere sempre una per l’altra, un solo corpo, una sola voce in campo. E penso che ci siamo riuscite, quindi quello che abbiamo detto in settimana e quello che ha detto il mister, evidentemente ha funzionato. Spero che lo porteremo anche nelle prossime partite“.

Noi sappiamo che dobbiamo fare punti, sappiamo che ci dobbiamo salvare, quindi non ci interessa molto chi incontriamo, perché comunque i punti li dobbiamo fare. Quindi andremo a Genova per portare a casa qualcosa, e penso che lavoreremo sempre sul discorso della voglia, della concentrazione, della cattiveria che oggi (sabato, ndr) abbiamo messo in campo. E penso che la strada sia questa“.

L’avversaria: i Paesi Bassi. Quarti in Nations League, senza Miedema il Ct Jonker si affida a Beerensteyn e Brugts

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Al ‘San Vito-Gigi Marulla’ di Cosenza arriva la selezione che in virtù del ranking FIFA (ottava posizione, l’Italia è quattordicesima) e dei risultati ottenuti negli ultimi anni è la grande favorita del Gruppo 1 della Lega A delle qualificazioni a EURO 2025. I Paesi Bassi di Andries Jonker, arrivato sulla panchina Oranje nel 2022 dopo una lunga esperienza da secondo di Luis Van Gaal al Barcellona e Felix Magath al Bayern Monaco, hanno conquistato le Finals di Nations League dopo aver vinto il proprio girone davanti all’Inghilterra, beffata in virtù di una peggior differenza reti. Hanno poi chiuso il percorso nella competizione UEFA al quarto posto, perdendo la semifinale con la Spagna e la finale di consolazione con la Germania. Prima dell’arrivo del tecnico nato ad Amsterdam, le olandesi si sono laureate campionesse d’Europa nel 2017 e sono arrivate seconde nel Mondiale del 2019 (battendo 2-0 le Azzurre nei quarti di finale).

Nella rosa tante calciatrici protagoniste nei club più forti del continente: i difensori Dominique Janssen (Wolfsburg) e Caitlin Dijkstra (Manchester City), le centrocampiste Sherida Spitse (Ajax), Daniëlle van de Donk (Lione), Jackie Groenen (Paris Saint-Germain) e le più giovani Damaris Egurrola (Lione) e Victoria Pelova (Arsenal). Non è stata invece convocata a causa di nuovo infortunio la stella Vivienne Miedema, 115 presenze e 95 reti in Nazionale, 4 reti nei 3 confronti disputati con l’Italia. Senza l’attaccante dell’Arsenal, Jonker in fase offensiva farà affidamento sulla juventina Lineth Beerensteyn, bomber di Nations League (6 reti in 8 gare) e sul talento della ventenne del Barcellona Esmee Brugts, che ha già realizzato 8 centri in maglia arancione.

I PRECEDENTI. A Cosenza andrà in scena la diciassettesima sfida tra le due squadre. I precedenti sono favorevoli all’Italia, che si è imposta in nove occasioni contro le quattro olandesi. Le Azzurre sono tornate a vincere nell’ultimo confronto del 2021, a Ferrara in amichevole (rigore trasformato da Cristiana Girelli) dopo 16 anni nei quali avevano raccolto 1 pareggio e 5 ko.

Alla Nazionale olandese è legata una delle più grandi delusioni della storia della Nazionale Femminile: 27 novembre 2014, Stadio ‘Bentegodi’ di Verona, gara di ritorno del play off per accedere alla Coppa del Mondo Femminile FIFA 2015, destinazione Canada. Serve l’ultimo slancio per coronare una rincorsa lunga 15 anni, tanto era passato dall’ultima apparizione (la seconda in 3 edizioni) al Mondiale, edizione 1999 negli Usa.

Dopo 15 anni, dunque, quel pomeriggio di Verona sembra essere il momento giusto: all’andata, a L’Aja, l’Italia è stata raggiunta nella ripresa (1-1) dopo il vantaggio di Melania Gabbiadini; la FIGC sta lavorando allo sviluppo del movimento che porterà all’ingresso dei club professionisti, la squadra è un mix tra giovani più che ventenni (Laura Giuliani e Cecilia Salvai ‘93, Martina Rosucci ’92, Cristiana Girelli ’90 e Sara Gama ’89) e una generazione più matura di trentenni (Patrizia Panico ’75 unica superstite del Mondiale ‘99, Roberta D’Adda ‘81, Paola Brumana ’82, Alessia Tuttino ‘83, Elisa Camporese ‘84, Raffaella Manieri ‘86, Marta Carissimi ‘87); in panchina era arrivato due anni prima Antonio Cabrini, proprio con l’obiettivo di far tornare tra le grandi la Nazionale Femminile. Nulla è lasciato al caso: in tribuna con il neoeletto presidente federale Carlo Tavecchio c’è anche il Ct della Nazionale maschile Antonio Conte per spingere le Azzurre oltre l’ostacolo insieme ai 5000 spettatori presenti al Bentegodi, che all’esterno accoglie anche il ‘Vivo Azzurro Village’ per i tifosi.

Ma nessuno aveva fatto i conti con una generazione di olandesi destinata da quel giorno a entrare tra le grandi e con l’astro nascente Vivianne Miedema, diciottenne tutto talento che quattro mesi prima aveva guidato le Oranje alla conquista dell’Europeo Under 19 diventando il capocannoniere del torneo per poi trasferirsi al Bayern Monaco. Miedema, dopo aver siglato l’1-1 all’andata, nel primo tempo va a segno 2 volte, mettendo fine ai sogni di gloria di un movimento che avrebbe dovuto aspettare altri 4 anni, 20 in totale, per riannodare il filo con il successo effimero di Boston (27 giugno, 2-0 al Messico che non bastò a passare il turno, ndr) e tornare a un Mondiale.

Ludovica Coppari, Montesilvano: “Con il Bitonto sarà una bella gara. Si avvicina la parte più emozionante della stagione”

Credit: Montesilvano

Nella Serie A di calcio a 5 femminile nelle zone alte della classifica c’è il Montesilvano. Il club abruzzese, attualmente a due lunghezze dalla seconda piazza, nel prossimo match sarà opposto alle pugliesi del Bitonto, capolista del torneo. Sulla super sfida del 20° turno di campionato a parlare, ai nostri microfoni, è stata la centrale, classe ’98, Ludovica Coppari che ha dichiarato:

Sappiamo che sarà una partita molto difficile. Il Bitonto è una squadra fortissima che ha disputato un ottimo campionato. Mi aspetto una bella partita, dove secondo me vincerà chi farà meno errori. Stiamo lavorando tanto per arrivare nel miglior modo e fare del nostro meglio. La pausa, in tal senso, ci e servita per ricaricare le energie e tornare carichi per la fase più importante e difficile della stagione. Da adesso in poi non possiamo sbagliare”.

Sul percorso delle abruzzesi, poi, la Coppari aggiunge: “Penso che l’inizio della stagione è stata un po’ in salita per noi. Avevamo bisogno del lavoro per riuscire ad avere risultati, la stagione è lunga ed ora ci sarà la parte più difficile della stagione dove dobbiamo farci trovare pronte”.

Sulla Serie A vista sino ad ora, invece, la classe ’98 ex Ternana non ha dubbi: “La competizione è stata molto competitiva. Nessuna partita è scontata ed ogni domenica bisogna scendere in campo con la massima concentrazione e dare il 100% per poter portare a casa i 3 punti”

Il capitano della Nazionale, prima calcettista a tagliare il traguardo delle 50 presenze in azzurro, sulla propria annata e sul finale resta cauta: “La stagione non è ancora finita e penso che la parte più bella ed emozionante deve ancora arrivare. Da ora in avanti spero solo che la mia squadra possa avere l’opportunità di essere presente e competere per gli obiettivi prefissati”.

Laura Biondo – L’ispirazione dietro la carriera della freestyler 15 volte record del mondo

Credit Photo: Laura Biondo

Acrobazie, skills, virtuosismi, impegno ed uno strettissimo legame con la sfera di cuoio che dura ormai da 17 anni: è la descrizione della storia di Laura Biondo, grandissimo talento del freestyle.
Una carriera mondiale quella della 32enne d’origine italo-venezuelana, ben 15 volte nel guinness dei primati e prima latino americana a ricevere il titolo di campionessa del mondo in tale settore.

Un vero portento della scena globale, quindi, che ancora oggi porta avanti una continua sfida con sé stessa per il raggiungimento di nuovi importanti traguardi; molteplici le competizioni internazionali che la vedono protagonista, tra abilità, creatività, tecnica, mentalità e soprattutto cuore.
Con grandissimo piacere abbiamo coinvolto Laura nella nostra rubrica “A pranzo con l’ospite” e scambiato qualche chiacchiera con lei: ciò ci ha permesso di entrare in modo più viscerale nel suo mondo e capire ancor di più l’importanza del suo bellissimo lavoro.

Benvenuta Laura! Come è cominciato l’amore per questa disciplina acrobatica, in che modo ha preso il volo il tuo percorso e quanto ha fatto la passione in questo?

Prima di iniziare col freestyle giocavo a calcio: il mio percorso ha preso il via negli Stati Uniti, poi mi sono trasferita a Verona, in Italia, e ho giocato al Bardolino, al Foroni ed al Valpolicella. Purtroppo ho rimediato un infortunio al ginocchio e, mentre ero impegnata nel recupero, con mio fratello ci siamo imbattuti nella visione di un video della serie “Joga Bonito” in cui c’era Ronaldinho che faceva dei trick.

Mentre lui si allenava a Roma per una preparazione atletica stagionale di una squadra del luogo, io, pur arrivando da quel fermo, cercavo di simulare quelle mosse: è stato in quella occasione che ho conosciuto un ragazzo che si occupava di freestyle e mi ha iniziato a mostrare qualcosa; lo stesso, a sua volta, mi ha presentato altri ragazzi e da lì sono partiti gli inviti ad eventi e gare.
Mi sono appassionata così tanto da passare ore ed ore con la palla, fino alla decisione di lasciare definitivamente il calcio e continuare con questa disciplina.

Diversamente da ciò che siamo abituati a vedere normalmente, in questo caso la figura si lascia andare a dei movimenti individuali: non c’è una squadra, ma siete tu e le tue acrobazie…si può considerare un pro?

Bisogna dedicare del tempo e lavorare sodo se si vuole diventare un maestro dell’arte. Credo che il freestyle ed il calcio siano due cose completamente diverse (ciò che fai con il primo non lo fai col secondo in campo) ma avendo fatto entrambi posso dire che il freestyle aiuta a sviluppare una maggior coscienza di movimento del corpo in funzione di quello della palla, oltre che sviluppare una particolare sensibilità al “tocco”.

Avvicinare ragazzi ed adulti a questo sport meraviglioso è indubbiamente un plus: cosa si prova ad avere gli occhi addosso durante i tuoi show? Forse da spettatore lo stimolo più immediato è la curiosità: quanta ce n’è tra gli utenti?

Non si può controllare o scegliere una reazione, ma qualcosa c’è: chi rimane stupito, chi si sente più motivato o addirittura ispirato perché vedere per la prima volta una ragazza far questo porta a pensare “se lei lo può fare anche io posso fare qualsiasi cosa”.

Un po’ ci fai l’abitudine, ma la consapevolezza di poter trasmettere qualcosa di importante a chi ti guarda cambia un po’ il tuo modo di salire sul palco. Vanno via i nervi e contemporaneamente sale la motivazione. Ogni volta che devo fare uno spettacolo penso al pubblico con l’intento di potergli dare qualcosa.

Tanti i premi da record ottenuti, qualcuno ti abbiamo visto batterlo anche sullo schermo. Sono relativamente pochi i minuti d’esibizione, ma sicuramente tanto il lavoro che c’è dietro: ci si abitua mai a questo titolo di campionessa del mondo?

In realtà no. Ho sempre cercato di rimanere una persona molto umile perché, pur raggiungendo certi risultati, rimango un essere umano come tutti. Ammetto che a volte è difficile abituarsi a tutto questo (ed io, in primis, mi stupisco delle cose che riesco a fare), ma credo dipenda anche dai valori personali: per come la vedo io tutti abbiamo dei talenti e siamo speciali a modo nostro, perciò mi considero più avanti rispetto a nessuno.
Tutti possono imparare l’uno dall’altro, indipendentemente dai titoli che si hanno.

I miei non definiscono chi sono ma li vedo più come meccanismo per poter essere d’ispirazione a questa società.
Disciplina e costanza sono aspetti importanti che vanno curati se si vuole riuscire ad avvicinarsi ogni giorno di più all’obiettivo prefissato.

Deve essere una soddisfazione girare il globo e diffondere questa disciplina. Prima freestyler ad aver preso parte al Cirque du soleil: quanto è soddisfacente poter arrivare a calcare palchi così importanti e quanto sono stimolanti per il tuo percorso questo tipo di esperienze?

Sono tutte esperienze molto belle che mi hanno dato ed insegnato tanto. Prendere parte al Cirque du soleil è stato molto particolare: mi è stata offerta la possibilità di salire su un palcoscenico veramente importante per mezzo del quale ho potuto diffondere questa disciplina che, ancora oggi, molti non conoscono.
In ogni caso ogni opportunità è unica da vivere, dalla prima all’ultima.

La tua grande intraprendenza ti ha portato ad ottenere anche una certificazione da personal trainer ed una specializzazione in nutrizione..come riesci a coniugare tutti gli impegni?

Le certificazioni le ho conseguite per mia cognizione in modo che potessero aiutarmi ad allenarmi meglio. Dopo il periodo covid ho lavorato come personal trainer (anche se poco visto che tutto il mondo era fermo), quando tutto è ripartito, però, ho lasciato quel mondo perché mi sono resa conto che non era ciò che volevo fare e non so neanche se avrà futuro.

Mi piacerebbe di più lavorare sull’aspetto della salute mentale degli atleti, dando loro una mano a superare certi limiti o traumi che hanno un impatto sul loro rendimento sportivo.
Sopratutto i giovani del mondo dello sport hanno bisogno di sviluppare anche questa parte che talvolta si rivela essere più importante di quella fisica.

Spostiamoci un attimo sull’argomento calcio femminile in sè. In base anche alla tua esperienza, da donna quanto è difficile oggi farsi spazio nel mondo dello sport?

Fortunatamente i tempi sono un po’ cambiati, oggi credo sia più una guerra di ego: so che per alcuni è difficile accettare che una donna possa fare le stesse cose che fa l’uomo; spesso quest’ultimo è dipinto come unico profilo forte e sarebbe necessario un cambio di mentalità che si rivela essere perlopiù maschilista.
Solo quando quella mentalità riuscirà ad accettare che la donna capace non è una minaccia alla figura opposta forse potrà esserci maggior parità di opportunità.
Personalmente preferisco metterla sul piano uguaglianza: tutti siamo uguali, senza alcuna distinzione.

Che consiglio dai a chi sogna di raggiungere tali traguardi ed a chi magari si vede chiudere qualche porta in faccia?

La fiducia è molto importante e la fede in Dio mi aiuta tanto in questo.
Bisogna imparare ad adattarsi e capire che le cose negative che accadono nella vita possono aprire strade ancora più importanti.
I sogni si possono raggiungere: il mio era giocare un mondiale da professionista di calcio, non ce l’ho fatta ma, se vado a vedere, la vita mi ha portato a vincere un mondiale di freestyle e l’obiettivo di essere tra le migliori al mondo l’ho raggiunto.
A volte è complicato essere onesti con sé stessi, ma se uno ci mette l’impegno e porta avanti quei valori e principi che lo contraddistinguono con onestà, prima o poi sarà la vita stessa ad aprire quelle porte.

Un messaggio per i nostri lettori…

Accettatevi così come siete perché siete unici. Amate le vostre particolarità, qualunque esse siano: vedrete che inizierete a stare meglio e raggiungerete qualsiasi obiettivo!

Si ringrazia Laura Biondo per la gentile concessione.

La Scozia verso la Lega B: ecco le convocate di Martinez Losa per Serbia e Slovacchia

La Scozia approccia la UEFA Women’s Nations League 2024-25 verso WEURO 2025 da neo-retrocessa in Lega B. È l’occasione giusta per rilanciarsi, visto anche il girone ampiamente alla portata, con comunque avversarie da non sottovalutare, come Serbia e Slovacchia nel Gruppo B2.

Nelle convocazioni del CT Pedro Martinez Losa saranno assenti Martha Thomas, Kirsty Hanson, Brogan Hay e Jenny Smith, tutte per infortunio. Ritornano invece Amy Gallacher, Christy Grimshaw, Sarah Ewens e Kirsty Smith, quest’ultima assente da un anno per un infortunio, dopo 49 presenze e quindi pronta a collezionare cifra tonda. La prima partita sarà in terra serba (venerdì 5 aprile alle 18), la seconda in casa nello storico Hampden Park di Glasgow (martedì 9 aprile alle 20:35).

Sam Kerr, esperta difenditrice in forza al Bayern, tramite i profili social della propria Nazionale, ha espresso la seguente riflessione, analizzando cosa non ha funzionato l’ultima volta: “Non puoi togliertela di dosso [la delusione], non ci sono scuse, non abbiamo performato. Ma non abbiamo nemmeno ottenuto i risultati che volevamo nelle partite che invece abbiamo giocato bene. Il calcio a volte è così, e forse [non ci siamo riuscite] anche per i piccoli dettagli che non hanno funzionato. Questo dimostra come la competitività e i piccoli particolari ti facciano perdere le partite. Ma ci abbiamo riflettuto molto, sappiamo cosa dobbiamo fare e miglioriamo allenamento dopo allenamento. Speriamo ovviamente di tornare dalla Serbia con una vittoria“.

Ecco l’elenco completo delle convocazioni della Scozia in conclusione.

Portieri: Jenna Fife (Rangers), Lee Gibson (Glasgow City), Sandy MacIver (Manchester City)

Difensori: Jenna Clark (Liverpool), Rachel Corsie (Aston Villa), Nicola Docherty (Rangers), Leah Eddie (Hibernian), Sophie Howard (Leicester City), Sam Kerr (FC Bayern), Jamie Lee Napier (Bristol City), Kirsty Smith (West Ham United)

Centrocampiste: Chelsea Cornet (Rangers), Erin Cuthbert (Chelsea), Amy Gallacher (Celtic), Christy Grimshaw (AC Milan), Hayley Lauder (Glasgow City), Amy Rodgers (Bristol City)

Attaccanti: Fiona Brown (Glasgow City), Lauren Davidson (Glasgow City), Claire Emslie (Angel City FC), Lisa Evans (Bristol City), Sarah Ewens (Rangers), Jane Ross (Rangers)

Bologna, 2-0 all’Inter Under 19 in amichevole

Photo Credit: Schicchi - Bologna FC 1909

Con il campionato in pausa, il Bologna femminile di mister Simone Bragantini è sceso in campo ieri pomeriggio contro l’Inter Primavera femminile allenata da Marco Mandelli. A Sesto San Giovanni le rossoblù hanno vinto 2-0 grazie alle reti di Gelmetti e Pinna: la prima arrivata a partita appena iniziata, la seconda a dodici minuti dal 90’.

Un buon test per il Bologna, con entrambe le formazioni che hanno ovviamente cambiato tanto in corso d’opera per lasciare spazio a quasi tutte le giocatrici convocate. L’obiettivo ora è prepararsi al meglio per il prossimo turno di campionato, in programma domenica 14 aprile, ore 18:30, in casa contro il Parma.

INTER: Capecchi, Bonsi, Compiani (45’ D’Elia), Galbusera (64’ Petrillo), Toffano (64’ Cotugno), Battilana (45’ Robino), Dicataldo (64’ Beduschi), Giudici, Viviani (64’ Sasso), Fadda (45’ Cavallaro), Ciano (45’ Verrini). A disp: Robbioni. All: Mandelli.
BOLOGNA: Lucia Sassi, Sciarrone, Larocca (58’ Rossi), Gelmetti (46’ Pinna), Ripamonti (46’ Sassi S.) (85’ Antolini), Arcamone, Spallanzani (71’ Raggi), Farina (71’ De Biase), Zanetti, Marcanti (58’ Da Canal), Fuganti. A disp: Lauria, Colombo. All: Bragantini.
MARCATRICI1’ Gelmetti (BOL), 78’ Pinna (BOL).

Le Azzurre sono pronte a sfidare i Paesi Bassi: a Cosenza inizia il percorso verso EURO 2025. Soncin: “Possiamo giocarcela con tutti”

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

“Abbiamo un sogno, lo realizzeremo insieme”. A due anni e mezzo dall’ultimo match disputato nel sud Italia la Nazionale Femminile è sbarcata a Cosenza per iniziare la rincorsa all’Europeo del 2025. Dal ‘Barbera’ di Palermo al ‘San Vito-Gigi Marulla’, che domani alle 18.15 (diretta su Rai 2) farà da cornice alla sfida con i Paesi Bassi. Con la spinta degli oltre 3500 spettatori che coloreranno di azzurro le tribune dello stadio, la squadra di Andrea Soncin è pronta a fare risultato con le favorite del Gruppo 1 della Lega A, ottave nel ranking mondiale e reduci dalle Finals di Nations League.

All’arrivo nell’impianto della città calabrese le calciatrici sono state accolte da tante bambine e giovani delle scuole calcio, felici di poter ammirare da vicino le proprie beniamine. “Ci aspettiamo il grande calore che una piazza come questa può regalare alle ragazze, ce lo hanno già fatto vedere oggi e sono certo che il pubblico ci spingerà per tutti i 90 minuti – ha dichiarato il Ct in conferenza stampa – vogliamo riaccendere l’entusiasmo nei confronti di un movimento che è in assoluta crescita ed è quindi importante girare tutto il Paese, perché la Nazionale è di tutti. Sappiamo di avere una grossa responsabilità e non ci tiriamo indietro”.

Soncin ha poi analizzato il lavoro svolto nei giorni trascorsi a Coverciano, con il gruppo che ha immediatamente dimostrato di aver voltato pagina dopo le ultime due amichevoli: “A febbraio abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle precedenti uscite, ma ce lo aspettavamo perché abbiamo fatto diversi esperimenti e affrontato selezioni di prima fascia – ha aggiunto – questa settimana abbiamo analizzato gli errori, ci siamo presi cura di tutti i dettagli e questo è l’unico modo per creare una mentalità vincente. Possiamo ancora alzare il nostro livello ma le ragazze stanno capendo che possiamo giocarcela con tutte le avversarie. I Paesi Bassi sono una squadra forte e tecnica, noi dovremo valorizzare le nostre qualità e crederci fino alla fine”. Contro le Oranje servirà attenzione in ogni parte del campo e grande determinazione sotto porta, è questo l’aspetto da migliorare nelle prossime uscite – martedì è in programma la sfida in casa della Finlandia (ore 18.15 italiane, Rai 2) – per iniziare col piede giusto il nuovo percorso, già a partire da domani.

Crede nei tre punti e in questo “meraviglioso gruppo” anche Manuela Giugliano, protagonista di una stagione esaltante impreziosita dal primo posto nella classifica marcatrici di Serie A (9 reti come Cristiana Girelli). Visione di gioco, assist al bacio per le compagne e ora anche ‘killer instinct’ in zona gol. “Sono in un momento bellissimo della mia carriera – ha sottolineato la centrocampista della Roma rispondendo ai giornalisti presenti in sala stampa – affronteremo questo impegno con serenità, come abbiamo nel cammino inNations League. Sarà emozionante e non vediamo l’ora di scendere in campo”.

La giallorossa sogna di poter fare strada e vincere presto un trofeo con la Nazionale, un traguardo che spera di raggiungere il prima possibile: “Sono sempre felice ed entusiasta quando indosso questa maglia, che ti dà stimoli diversi a quelli che viviamo tutti i giorni. Siamo cresciute molto nell’ultimo periodo e domani, come ci chiede il mister, giocheremo con grande coraggio. Vogliamo portare a casa un grande risultato”.

BIGLIETTERIA. I tagliandi saranno in vendita fino al calcio d’inizio del match presso le agenzie Vivaticket abilitate e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com al prezzo di 14 euro (tribuna principale) o 5 euro (tribuna opposta). È prevista una riduzione per gli Under 18 e gli Over 65, che potranno assistere alla gara pagando 1 euro. Sarà possibile acquistare i biglietti anche domani presso il botteghino dello stadio (via degli Stadi, lato Curva Sud), che sarà aperto a partire dalle ore 15.

L’elenco delle convocate

Portieri: Rachele Baldi (Fiorentina), Laura Giuliani (Milan), Katja Schroffenegger (Fiorentina), Margot Shore (Hellas Verona);

Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Valentina Bergamaschi (Milan), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Elisabetta Oliviero (Sampdoria), Julie Piga (Milan), Cecilia Salvai (Juventus);

Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Giulia Dragoni (Barcellona), Aurora Galli (Everton), Manuela Giugliano (Roma), Giada Greggi (Roma), Cecilia Prugna (Sassuolo), Emma Severini (Fiorentina);

Attaccanti: Chiara Beccari (Sassuolo), Barbara Bonansea (Juventus), Agnese Bonfantini (Inter), Michela Cambiaghi (Inter), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Martina Piemonte (Everton).

Il programma

Venerdì 5 aprile
Ore 18.15 Gara ITALIA-Paesi Bassi (diretta su Rai 2)
A seguire conferenza stampa e zona mista
Rientro a Coverciano

Sabato 6 aprile
Ore 11.00 Allenamento (chiuso)

Domenica 7 aprile
Ore 11.00 Allenamento (chiuso)
Ore 16.30 Partenza volo per Helsinki

Lunedì 8 aprile
Ore 18.00 locali (17 italiane) Allenamento ufficiale MD-1 presso l’Helsinki Football Stadium

Martedì 9 aprile
Ore 19.15 locali (18.15 italiane) Gara Finlandia-ITALIA (diretta su Rai 2)
Al termine rientro in Italia e scioglimento della delegazione

 

 

Benedetta De Angelis, Audace Verona: “Salvezza non scontata. Possiamo ottenere, però, qualcosa di più”

Credit: Audace Verona

Nella Serie A di calcio a 5 femminile una delle formazioni che cerca di avvicinarsi al centro della classifica è l’Audace Verona. Il club veneto, infatti, dista solo due punti dall’ottava piazza che vale i play-off che proverà ad avvicinare dalla prossima sfida con la Lazio. In vista del 20° turno di campionato a parlare, ai nostri microfoni, è stata Benedetta De Angelis, classe ’92, che ci ha dichiarato:

“La Lazio è una squadra ostica, che utilizza tutta le armi a sua disposizione.
Mi aspetto una partita molto intensa, fisica e nervosa e credo che l’Audace, finalmente con cuore e testa più leggeri, possa ambire a una vittoria. Arriviamo da due settimane di stop che ci sono servite per riposare, dopo un periodo molto impegnativo da tutti i punti di vista. Siamo già tornate sul pezzo e il mister ci tiene a non farci perdere di vista il fatto che la stagione non è finita e che potremmo ancora ottenere qualcosa in più di una semplice, ma non scontata, salvezza”.

Audace in campo dopo il successo con il Pelletterie che l’ex di Lazio, Falconara e Olimpus Roma commenta cosi: “Avevamo bisogno di questa vittoria più di ogni altra cosa per raggiungere una salvezza che sicuramente avremmo dovuto e potuto ottenere più agevolmente, magari con qualche giornata di anticipo e senza tutta questa pressione. Però, nonostante una situazione psicologica che sicuramente non era delle migliori date le precedenti sconfitte, la squadra ha reagito con compattezza e maturità, conducendo la partita senza troppi pericoli e dominando sul finale. Al termine della partita eravamo più sollevate che felici, stato d’animo che conserverò sicuramente dentro me per parecchio tempo”.

Sulla Serie A che si avvicina alla conclusione della regular season, poi, Benedetta aggiunge:
“Negli ultimi anni ho visto una Serie A sempre più competitiva nella fascia medio – bassa, mentre in alto c’è una forbice che purtroppo riflette forse un andamento un po’ sproporzionato del movimento. L’Audace, rispetto a tante altre società, ha un approccio
misurato e ponderato che sinceramente, rispetto anche ad altre mie esperienze passate non proprio positive, ho imparato ad apprezzare”.

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