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Inghilterra-Italia 5-1, le pagelle: si salvano Bergamaschi e Cantore

Pesante il passivo delle Azzurre ad Algeciras. Inghilterra-Italia termina 5-1, ed è un punteggio talmente largo, e talmente netto, che non lascia spazio ad alcun alibi. Prestazione, carattere ed atteggiamento tattico sono tutte fasi di gioco da rivedere completamente per le prossime partite. Esperienza per il futuro, ma soprattutto, consapevolezza del presente.

ITALIA 5: l’avversaria era fuori categoria per doti fisiche, tecniche e atletiche. Le Azzurre però, sbagliano l’approccio iniziale, e mancano del cinismo necessario per provare comunque a salvare la prestazione. Esperienza per il futuro.

Le migliori: BERGAMASCHI e CANTORE, 6: le due migliori sulla fascia destra, sia per la mentalità con cui vanno in campo, sia per l’apporto che danno. Bergamaschi cerca di mettere una pezza ai tanti problemi difensivi, e si propone anche in attacco cercando di indurre le avversarie all’errore. (Dal 52′ Salvai, s.v.: poco da dire, entra in una fase delicata, e poi il match diventa ancora più difficile. Porta comunque a casa 1 tackle e 13 passaggi). Cantore è l’unica pericolosa sul fronte offensivo, brucia Greenwood al 9′ e cerca di infastidire la difesa. Grave colpa però, il non aver sfruttato la grande opportunità capitatale nel recupero del primo tempo. Non sarebbe cambiato nulla, ma in quelle situazioni – in queste specifiche gare – vanno segnati. (Dall’80’ Dragoni, s.v.: ingresso decisamente tardivo, ma buono per la foto dell’anno assieme a Lucy Bronze e Keira Walsh).

GIULIANI 5.5: un paio di incertezze nell’occasione del secondo gol (beffata però dal rimpallo tra Galli, Hemp e forse anche Caruso), e sul colpo di testa di Hemp del 3-0. Per il resto, ottimi interventi ad evitare un passivo ben più pesante. Bruciata da Daly nell’uscita disperata del 5-1.

LINARI 5: inizia anche abbastanza positivamente la partita, recuperando un pallone a Russo e chiudendo Kelly e Stanway. Poi cala assieme alla squadra, non reggendo l’urto dell’attacco inglese. Troppi gli errori per un difensore del suo calibro.

LENZINI 5: soffre la fisicità inglese, nonostante faccia tanto per provare ad arginare le difficoltà. Prova a costruire un’opportunità per Cambiaghi all’11’, allontana un cross di Kelly al 15′, ma poi non riesce a proporre continuità nelle azioni, e finisce che al 63′ lasci spazio a James nell’azione che poi porta al 4-1.

DI GUGLIELMO 5.5: la meno negativa del reparto arretrato come prestazione. Cerca di disturbare le attaccanti avversarie con la fisicità, chiudendo Kelly in angolo al 26′ e poi disturba Clinton al 50′. Barcolla, ma non molla. (Dal 71′ Serturini, s.v.: entra in una fase difficile della gara, e non può incidere per contribuire a salvare la prestazione).

BOATTIN 5: anche lei, come Linari, compie troppi errori per una del suo calibro. Supporta la difesa nel 5-4-1 difensivo, ovviamente in difficoltà contro avversarie più forti fisicamente, ma non si tira mai indietro dalla lotta.

CARUSO 5.5: unica centrocampista mobile del suo reparto. Batte 4 angoli dalla destra, effettua anche una conclusione al 93′, ma paga la poca cattiveria in alcuni contrasti.

GALLI 5: dà una mano a sbrogliare la situazione in difesa, in più di un’occasione. Però da poca reattività al reparto più importante, contro una Nazionale che conosce giocando nel campionato inglese. Sfortunata, ma non solo, nel rimpallo con Hemp al 21′, però da lei ci si aspetta di più. (Dal 71′ Severini, s.v.: vale il discorso per le altre subentrate. Entra nella fase più dura del secondo tempo, quando ormai l’Inghilterra ha ripreso campo e convinzione nell’attacco).

CATENA 5.5: mezzo punto in più solo per l’assist a Cambiaghi, che salva parzialmente una prestazione poco convincente. Giustificata dal fatto che le serve più esperienze in partite del genere. Con la Fiorentina in Champions, chissà. (Dal 52′ Bonfantini, 5: quel retropassaggio che spalanca la porta a Daly per il 5-1 le vale l’insufficienza. Deve ritrovarsi al più presto).

CAMBIAGHI 5: l’unico gol azzurro della partita non riesce a salvare la sua prestazione. Regala subito a Wubben-Moy la palla dell’1-0 che dopo un minuto cambia notevolmente lo stato d’animo della squadra, poi si perde nuovamente la centrale difensiva, salvata da Giuliani. Al 31′ si porta un goloso pallone fuori dal campo, e soprattutto al 70′ divora il gol del possibile 4-2. Insomma, in queste partite servono cinismo ed aggressività in qualsiasi situazione. (Dall’80’ Girelli, s.v.: 10 minuti solo per lottare su qualche pallone).

SONCIN 5: l’idea di un 3-5-2 che diventa 5-4-1 rimanda alla sfida di Salerno contro la Spagna. Convincono poco alcune scelte, e non riesce a dare sostanza al centrocampo. Poi sugli errori individuali, ha poche colpe. Esperienza anche per lui. A questa Nazionale serve comunque coraggio in qualsiasi situazione, e non solo per le gare che contano.

L’Inghilterra manda ko le Azzurre, l’amichevole di Algeciras finisce 5-1. Soncin: “Loro fortissime ma potevamo fare di più”

Credit Photo: FIGC

Serviva una nuova impresa per uscire indenni dall’amichevole di Algeciras, ma questa volta le Azzurre non si ripetono e vengono punite da un’ottima Inghilterra, che si impone con un perentorio 5-1. Dopo aver battuto la Spagna e pareggiato con la Svezia in Nations League, l’Italia va a sbattere contro le campionesse d’Europa e finaliste del Mondiale 2023: la squadra di Sarina Wiegman (quarta nel ranking FIFA) sblocca la gara al primo affondo con un colpo di testa di Wubben-Moy, al 20’ – sempre su corner – trova il fortunato raddoppio firmato da Hemp, che si ripeterà al 34’, e da quel momento controlla il match senza troppi problemi.

L’Italia al 45’ trova il provvisorio 3-1 con Cambiaghi, crea un paio di ottime occasioni con Cantore e con la stessa attaccante dell’Inter, ma è costretta a capitolare di fronte alla fisicità e al ritmo imposto dalle avversarie, che nella ripresa arrotondano il risultato con le neoentrate Toone e Daly. Le Azzurre dovranno immediatamente voltare pagina e proiettarsi sul percorso di qualificazione ad Euro 2025 che inizierà ad aprile (il 5 marzo il sorteggio dei gironi). “Siamo partiti un po’ a rilento, ma a tratti ho visto cose positive – ha dichiarato il Ct – al di là del risultato queste partite ci devono dare la convinzione di ciò che possiamo fare. Non è una sconfitta contro una Nazionale così forte che ci fa perdere consapevolezza: potevamo fare più gol e questo ci deve convincere che si può fare di più anche contro campionesse di questo livello”.

LA PARTITA – Come avvenuto nel doppio confronto di Nations League con la Spagna, Soncin si affida a un 3-4-3 che in fase di non possesso diventa un 5-4-1. In porta gioca Giuliani, sulle fasce ci sono Bergamaschi e Boattin, mentre Di Guglielmo accentra la sua posizione andando a formare il trio difensivo con capitan Linari e Lenzini. A centrocampo ci sono Caruso e Galli, supportate da Cantore (in gol nel match disputato un anno fa) e Catena, che hanno il compito di assistere Cambiaghi, schierata al centro dell’attacco.

L’Inghilterra risponde con il tradizionale 4-3-3 in cui trovano spazio cinque delle sette stelle dalla FIFA nella formazione ideale del 2023. Giocano dal primo minuto il portiere Earps, i difensori Bronze e Greenwood, la centrocampista del Barcellona Walsh e Russo, attaccante di chiare origini italiane (il nonno paterno lasciò la Sicilia negli anni ’50), con Toone e James che partono invece dalla panchina. Insieme a loro c’è anche Daly, che realizzò i due gol che decisero la sfida del febbraio scorso.

Le vicecampionesse del mondo iniziano alla grande, passando in vantaggio al 1’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Greenwood disegna una traiettoria che Wubben-Moy, posizionata sul primo palo, ribadisce in rete con un colpo di testa sporco ma vincente. Il difensore dell’Arsenal va vicino al bis pochi minuti dopo, ma la sua incornata questa volta viene respinta con sicurezza da Giuliani. Le Azzurre cercano l’immediata reazione e creano un paio di pericoli con le incursioni di Bergamaschi e Cantore, ma l’Inghilterra non si scompone e continua ad attaccare la profondità con grande convinzione.

L’Italia soffre la fisicità delle avversarie e concede troppo sulle palle inattive: al 20’ nuovo corner e secondo gol delle Leonesse, questa volta realizzato da Hemp, che calciando da centro area addosso a Galli trova una traiettoria che manda fuori tempo il portiere del Milan. La punta del City si ripete al 34’ con un precisissimo colpo di testa che si spegne all’incrocio dei pali. Dopo tanta sofferenza arriva anche il momento dell’Italia, brava a rialzare la testa nel finale di tempo e a trovare il 3-1 – dopo un miracolo di Giuliani e una clamorosa chance per Cantore a tu per tu con Herps – con Cambiaghi, che sfrutta il perfetto assist di Catena segnando praticamente a porta vuota.

La ripresa si apre all’insegna dell’equilibrio, con un’Italia molto più intraprendente e proiettata in avanti alla ricerca della clamorosa rimonta. I cambi effettuati da entrambi i Ct alzano il ritmo della gara, ma a beneficiarne è soprattutto l’Inghilterra: al 68’ James serve all’altra neoentrata Toone il pallone del poker, poco dopo Cambiaghi va vicina alla doppietta con un tiro strozzato che sfiora il palo a portiere battuto. Nel finale arriva anche il sigillo della solita Daly, che con con una bellissima serpentina fissa il risultato sul 5-1.

INGHILTERRA-ITALIA 5-1 (3-1 pt)

Reti: 1’ Wubben-Moy (Ing), 20’ e 34’ Hemp (Ing), 45’ Cambiaghi (Ita), 68’ Toone (Ing), 79’ Daly (Ing)

INGHILTERRA: Earps; Bronze, Wubben-Moy, Greenwood (dall’80’ Turner), Charles; Clinton (dal 64’ Park), Walsh, Stanway (dal 64’ Toone); Hemp, Russo (dal 46’ James), Kelly (dal 70’ Daly). A disp: Hampton, Keating, Carter, Morgan, Mead, Le Tissier. Ct: Sarina Wiegman

ITALIA: Giuliani; Bergamaschi (dal 51’ Salvai), Di Guglielmo (dal 70’ Serturini), Linari, Lenzini, Boattin; Cantore (dall’85’ Dragoni), Caruso, Galli (dal 70’ Severini), Catena (dal 51’ Bonfantini); Cambiaghi (dall’85’ Girelli). A disp: Schroffenegger, Tampieri, Bartoli, Piga, De Rita, Oliviero, Schatzer, Glionna, Piemonte. Ct: Andrea Soncin

Arbitro: Maria Eugenia Gil Soriano (SPA). Assistenti: Andrada Aloman (SPA) e Iragartze Fernandez Esesumaga (SPA). Quarto ufficiale: Alicia Espinosa Rios (SPA). Note: circa 600 spettatori, ammonita Caruso.

Alice Parisi: “Lo sport ad alti livelli richiede una preparazione, fisica e mentale, che renda l’atleta il più performante possibile”

“Women4Football”: Scienza e Sport è l’evento dell’ A.I.C ed A.I.A.C. del 4 Marzo a Milano, la nostra redazione di  Calcio Femminile Italiano in qualità di main partner dell’evento, in collaborazione con l’Agenzia di comunicazione ed eventi DA ha avuto l’onore di intervistare, in esclusiva, Alice Parisi.

Ciao Alice, credi che la crescita e l’ulteriore sviluppo dello sport femminile, soprattutto nell’alto livello di prestazione, passi da una maggiore consapevolezza delle differenze tra una donna da un uomo?

“Direi proprio di si. Credo che il livello che sta raggiungendo il nostro sport e più in generale qualsiasi sport femminile richieda fortemente questa differenziazione nella considerazione a 360 gradi delle atlete in quanto donne. Lo sport ad alti livelli richiede una preparazione, fisica e mentale, che renda l’atleta il più performante possibile. Questo, a mio avviso, non può accadere se non si programma un lavoro altamente specifico sull’atleta che tenga in considerazione il fatto di essere donne. E non penso solo al lavoro atletico che va sicuramente differenziato per quanto riguarda carichi e tipologie di esercizio, penso anche a tutta la parte ormonale legata al ciclo mestruale piuttosto che alla componente psicologica che sicuramente cambia in primis tra un individuo e un altro e ancor di più tra un uomo e una donna”.

Negli ultimi anni, troppo spesso, il sistema sportivo ha pensato di poter trasferire le competenze sviluppate ed impiegate nel campo maschile a quello femminile. Secondo te è stato un processo giusto?

“Inizialmente sicuramente è stato giusto e probabilmente anche l’unica strada percorribile. Il calcio femminile non aveva quella rilevanza sufficiente a richiedere qualcosa di diverso al sistema sportivo. Oggi non è più cosi. Oggi secondo me il sistema sportivo dovrebbe avere l’ambizione di riuscire a formare i vari professionisti che potrebbero lavorare nel mondo dello sport femminile in maniera altamente specifica. Servono sicuramente molti studi, tutte quelle ricerche scientifiche che da anni fanno in ambito maschile ora andrebbero fatti nel mondo dello sport al femminile per creare e mettere a disposizione di tutti i professionisti evidenze scientifiche significative per poter lavorare ad altissimi livelli nel rispetto della salute dell’atleta sotto ogni punto di vista”.

Quanto conta la “specificità” delle competenze, nell’approccio all’atleta?

“Credo che la specificità delle competenze sia fondamentale e che sia una cosa da ricercare in maniera sempre più approfondita sia nella formazione dei vari professionisti sia poi nel lavoro che ogni giorno viene proposto e fatto con le atlete. Credo che molti concetti dovrebbero essere inseriti e fatti conoscere alle atlete già dai settori giovanili. Il razionale è quello di rendere consapevoli le ragazze, fin da giovani, su quanto sia importante conoscere il proprio corpo e il prendersene cura e questo lo possono fare solo persone che sono state formate in maniera specifica. In passato per esempio non si pensava agli infortuni finche non succedevano e spesso eravamo impreparate. Oggi non è più pensabile una cosa così, oggi abbiamo a disposizione strutture e professionisti che devono lavorare prima sull’informazione e poi sulla prevenzione specifica in relazione alle singole calciatrici, tenendo in considerazione sicuramente in maniera generale gli infortuni più frequenti nelle atlete donne ma ancor di più nelle carenze specifiche e individuale delle singole atlete, caso per caso. Negli anni ho visto aumentare il numero di figure specifiche nell’ambito di prevenzione e riabilitazione negli staff delle squadre di serie A”.

A proposito di “specificità”: un tema che negli anni è stato poco affrontato è quello dell’incidenza del ciclo mestruale nella preparazione e nella prestazione dell’atleta donna. Cosa ne pensi?

“Credo che sia un campo vastissimo ancora poco indagato, un po’ perche troppo poco considerato e sottovalutato, un po perche altamente specifico tra le atlete stesse. Io penso sia un argomento molto importante, credo che si debba innanzitutto fare informazione, educazione e formazione a partire dalle atlete più giovani. La singola atleta deve imparare a conoscersi, a monitorare e quindi capire quanto incida il ciclo mestruale su se stessa e allo stesso tempo gli staff devono essere formati per arrivare a tenere in considerazione questo fattore, quasi fosse un parametro vitale, perche spesso potrebbe diventare un fattore di rischio anche solo per i sintomi correlati alle varie fasi del ciclo. Mi auguro che vengano fatti sempre più studi anche in relazione a questo aspetto e nel frattempo spero che sia una cosa sempre più considerata e indagata nei vari ambienti dello sport al femminile”.

Negli ultimi tempi, anche grazie all’impegno di voi calciatrici, lo sport al femminile ha ottenuto grandi conquiste. Cosa pensi che potrebbe ancora essere cambiato nel sistema sportivo?

“L’impegno di noi calciatrici ha portato il sistema sportivo italiano ad avere considerazione e rispetto del nostro sport. Oggi servono figure sempre più competenti che lavorino nel nostro mondo, servono persone che lo conoscano in tutte le specificità che lo definiscono. Il sistema sportivo potrebbe investire nella formazione di queste figure, nel promuovere tutti quegli studi e raccolte dati che servono per alzare ancora di più il livello di competenza”.

Ringraziamo Alice, per la disponibilità e il tempo profuso per questa intervista in esclusiva nell’ ambito del Workshop di Milano del 4 Marzo 2024.

Mister Andrea Marcolini e Jana Zipperle, Meran Women: “Cercheremo però di migliorare nell’aspetto del gioco e della continuità”

credit photo: Meran Women

Domenica il Meran Women ha giocato in casa contro lo Jesina una partita non semplice data la grande abilità di entrambi gli schieramenti in campo. Si è trattato di una partita combattuta che si è conclusa per 2-1 per la capolista nonostante le difficoltà create dalla squadra di Jesi.
Dopo un primo tempo in completa parità, terminato a reti inviolate, la seconda frazione ha visto le ospiti sbloccare la gara dopo soli 5 minuti dalla ripresa. Da lì, il momento di difficoltà del Meran che, forse per il nervosismo, si è poi ritrovato con Kiem al 60′ per il pareggio, e tre minuti dopo con il vantaggio di Nischler.

Il mister Andrea Marcolini, una volta finita la partita, ne ha fatto un bilancio cercando di spiegare anche quei minuti (che sono sembrati lunghissimi) che hanno portato al momentaneo svantaggio.
Le atlete sono comunque state abili a ritrovare quel carattere che le contraddistingue e che ha permesso di ribaltare il risultato e di blindare i tre punti a Merano.
Per questo Marcolini ha fatto un plauso alle sue ragazze, soprattutto a quelle che da subentrante e con forze fresche hanno dato quello scossone necessario per vincere.
Oltre ciò, c’è comunque l’intenzione di migliorare ulteriormente per aspetto di gioco e continuità:

“La partita di oggi posso definirla una partita strana. Non abbiamo rischiato praticamente nulla il primo tempo e d’altra parte non abbiamo neanche creato grosse situazioni positive. Abbiamo giocato solo pochi minuti bene, sembravamo molto nervose. Come con l’obbligo di segnare il prima possibile. Nonostante questo, a fine primo tempo ci siamo parlate per un attimo, abbiamo resettato la situazione. 
Purtroppo ad inizio secondo tempo abbiamo preso un gol sua una nostra ingenuità. La loro azione è partita grazie a questo però la squadra ha tirato fuori un gran carattere che è la nota positiva della giornata riuscendo a ribaltare in pochi minuti il risultato per poi cercare di gestire tutto in maniera tranquilla. 
Non sempre è stato così ma devo comunque fare i complimenti alle ragazze, sopratutto quelle che sono subentrate perchè hanno tirato fuori veramente una buona prestazione. Hanno dato uno scossone alla squadra per portarci a casa questi tre punti. Cercheremo però di migliorare nell’aspetto del gioco e della continuità ma credo che il nostro cammino è ancora molto lungo, ma con queste ragazze tutto è possibile.

Anche Jana Zipperle, attaccante classe del 2005 del Meran, è intervenuta per parlare della partita. Da subentrata, ha trovato la difficoltà di entrare in campo con la squadra in svantaggio. Ciò che ha fatto, come dalle sue parole, è dare il tutto e per tutto per raggiungere l’obiettivo:

“Entrare subito dopo lo 0:1 è stato difficile, soprattutto mentalmente ma anche fisicamente, ma ho cercato di motivare la squadra e di dare il 110% e non abbiamo mai mollato come squadra e ci abbiamo sempre creduto e alla fine abbiamo portato a casa 3 punti importanti”.

Nazionale Under 17 femminile, Jacopo Leandri: “Soddisfatto dalla prestazione delle ragazze”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

A Tirrenia, nella seconda amichevole di questo raduno, le Azzurrine escono sconfitte per 2-0 dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate.

Il ct Jacopo Leandri elogia le ragazze e commenta:  “È stata una partita combattuta contro una squadra di buonissimo livello, tra le più forti della categoria” dichiara a fine gara Jacopo Leandri, che poi continua: “Per un tempo abbiamo retto alla grandissima e giocato alla pari; poi nella ripresa abbiamo preso gol su calcio d’angolo, che potevamo evitare, e quindi nella foga di recuperare abbiamo subìto il raddoppio. Però penso che il bilancio della gara sia positivo. Dobbiamo migliorare nel risultato in vista del girone di qualificazione, ma la prestazione è stata fatta”.

Test, dunque, che lascia soddisfazione alla squadra e allo staff e che fa ben sperare per l’inizio del nuovo girone di qualificazione alla fase finale degli Europei di categoria.

 

Nazionale Under 17 femminile, l’Italia gioca alla pari, ma alla fine festeggia la Germania

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Nella seconda delle due amichevoli previste al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, la Nazionale femminile Under 17 esce sconfitta per 2-0 contro le pari età della Germania. Un ko che lascia l’amaro in bocca per quanto mostrato sul campo – con le Azzurrine che non hanno affatto sfigurato e che, anzi, avrebbero meritato quantomeno il pareggio  – ma che lascia buone sensazioni per l’imminente nuovo girone di qualificazione alla fase finale degli Europei di categoria: dal 10 marzo le ragazze di Leandri saranno infatti impegnate in Serbia contro le padrone di casa, la Grecia e l’Inghilterra, con l’obiettivo di ottenere il pass per la Svezia, che ospiterà la fase finale dal 5 al 18 maggio.

La partita. La Germania comincia il confronto in maniera aggressiva, anche se bisogna attendere 22 minuti di gioco per vedere le ospiti affacciarsi pericolosamente dalle parti di Nespolo, quando Kopp non riesce però a impattare bene la sfera sul cross basso proveniente dalla destra.

Il diluvio delle ore precedenti alla sfida ha lasciato spazio a una pioggia più leggera ma comunque continua, mentre le Azzurrine con il passare dei minuti dimostrano una maggiore sicurezza, sia in fase di impostazione che difensiva. Al 25′ una bella azione in verticale delle ragazze di Leandri porta Galli a servire Ventriglia, che anticipa ottimamente il portiere tedesco in uscita; la conclusione rasoterra della numero nove italiana viene però salvata in maniera prodigiosa e provvidenziale da Memminger, che con il suo intervento in scivolata mantiene il punteggio a reti inviolate.

Nella ripresa, sul campo 2 del CPO di Tirrenia, il copione rimane invariato, con l’equilibrio che continua a essere il grande protagonista del confronto. Al 4’ un colpo di testa di Galli sugli sviluppi di un calcio d’angolo finisce fuori di poco, mentre dieci minuti più tardi, al 14’, un altro corner sblocca la contesa: questa volta la battuta dalla bandierina viene effettuata dalla Germania e sugli sviluppi dell’azione la conclusione di Schiffart, deviata, non lascia scampo all’incolpevole Nespolo. L’Italia prova a reagire, cercando di alzare il proprio baricentro e di portare più giocatrici possibili dalle parti di Krumme, ma proprio quando si attende solo l’episodio che possa rimettere la gara in parità, ecco arrivare il gol della Germania che chiude definitivamente il match: una bella azione corale da parte delle tedesche porta Memminger a tu per tu con il portiere azzurro e la numero due ospite non fallisce l’occasione.

Adesso appuntamento in Serbia, per il girone di qualificazione alla fase finale dell’Europeo, quando i punti conteranno davvero

La poule scudetto della Fiorentina Femminile inizierà dal Sassuolo

credit photo: Alessio Bonaccorsi - photo agency calcio femminile italiano

La regular season è terminata con la Fiorentina terza in classifica con 39 punti, raggiungendo, pertanto,  il primo obiettivo stagionale che la squadra si era preposta prima dell’inizio del Campionato quando ancora il percorso Viola era tutto da scrivere.
Dopo le partite di Coppa Italia, che vedono le ragazze di De La Fuente contendersi la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, prenderà quindi il via la poule scudetto.

Per le gigliate, che aspirano alla qualificazione in Champions League e allo Scudetto, sarà un importantissimo banco di prova per dimostrare, ancora una volta, la crescita di una squadra che sta conducendo un ottimo Campionato.
La poule scudetto della Fiorentina avrà inizio nel weekend tra il 16 e il 17 marzo in trasferta contro il Sassuolo, dopodiché giocheranno in casa contro l’Inter (23-24 marzo), per poi incontrare alla terza giornata la Juventus a Biella. Nella quarta giornata riposo per le Viola.
Al ritorno, poi, i campi saranno invertiti fino all’ultima giornata prevista per il 18 di maggio.

Sebastian De La Fuente, venuto a conoscenza delle date, ha commentato sottolineando quali siano gli intenti della Fiorentina in questa fase cruciale del Campionato:
“Giocare subito contro le due squadre dietro di noi, che vogliamo tenere lontane per l’accesso alla Champions League, ci farà capire subito in che direzione vogliamo andare.
La Juventus è la nostra diretta concorrente per il secondo posto, per cui sarà un inizio in cui dobbiamo spingere. La voglia di essere protagoniste c’è sempre e ci sarà fino all’ultima giornata. Non abbasseremo la guardia fino al 18 Maggio, sperando che la partita finale a Roma possa contare qualcosa per noi”
.

Prima della poule scudetto, però, il prossimo appuntamento per la Fiorentina sarà, come detto sopra, il doppio appuntamento con la Coppa Italia. Le gigliate giocheranno la semifinale d’andata contro la Juventus domenica 3 marzo alle ore 15:00 tra le mura amiche del Viola Park.

Virginia Gidoni, Orobica: “Contro il Meda? Scese in campo con l’atteggiamento giusto”

Credit Photo: Orobica Calcio Bergamo

Ebbene sì: le sharks si riprendono il primo posto! Complice la vittoria per 3-0 ottenuta questa domenica in casa Meda, la formazione bergamasca non le manda certamente a dire in campo e lascia così il secondo gradino della graduatoria grazie al punteggio acquisito (favorita anche dal Moncalieri, uscito vincente dallo scontro con l’ormai ex capolista Lumezzane); risultato pesante e fondamentale quello sancito in occasione della diciottesima giornata di campionato ed andato in scena presso lo Stadio “Mino Favini”, confermato dalla doppietta di Sclavo e dall’unica rete di Coda.
La squadra rossoblù è riuscita nell’intento prefissato, nonostante la forzata assenza di Alessia Ienna in considerazione all’infortunio rimediato durante la precedente disputa. Valore aggiunto, quindi, al vantaggio finale.

Nel post partita è stata Virginia Gidoni, centrocampista leva 2003, a commentare la prestazione ed affermare: “Siamo scese in campo con l’approccio mentale e l’obiettivo giusto (che era quello di vincere).  Siamo riuscite a raggiungere il vantaggio senza alcuna difficoltà, mantenendo la massima concentrazione, migliorando i nostri punti deboli e dimostrando a tutti quello che sappiamo fare“.

La giovane calciatrice è una dei tre talenti approdati in maglia Orobica a fine dicembre/inizio gennaio e sui quali la società ha puntato; l’originaria di Rovigo, con un passato d’avvio di carriera nel Verona, si è mostrata felice del nuovo gruppo trovato, ed ha difatti ammesso: “Con la squadra mi sto trovando molto bene. C’è molta organizzazione ed in allenamento si viaggia ad alta intensità. Il mio obiettivo è quello di poter aiutare al massimo la squadra mettendomi a disposizione della mister e contribuire alle vittorie in campionato“.

L’Italia femminile di Andrea Soncin affronta l’ Inghilterra di Sarina Wiegman: le provabili formazioni e dove vederla

Credit Photo: Stefano Petitti – Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Nazionale Italiana Femminile ritorna in campo, per l’amichevole contro l’Inghilterra, dopo il pareggio per 0 a 0, al Viola Park di Firenze, contro l’ Irlanda.

Le Azzurre affronteranno le Campionesse d’Europa in carica allo Stadio Nuevo Mirador dell’ Algeciras (Spagna). Un test importante per le azzurre di Andrea Soncin in vista delle prossime qualificazione agli Europei del 2025.

I precedenti vedono le Italiane avere il maggior numero di vittorie: 13 i successi azzurri, 6 i pareggi, ed 11 le vittorie inglesi. Mentre resta molto in equilibrio il conteggio degli score, ovvero 47 i gol fatti dell’Italia, contro i 43 subiti. L’ultimo precedente risale al torneo Portoghese dell’Arnold Clark Cup, dove le inglesi si aggiudicavano il match per 2 reti ad 1.

Il tecnico delle azzurre, dopo le prove di modulo con l’ Irlanda, ed il saluto alla bandiera di Sara Gama dovrà provare una formazione più tecnica: tornando al 4-3-2-1 della gara vincente contro la Spagna. Dopo le varianti della prima uscita certamente troveremo Laura Giugliani tra i pali dal primo minuto, Salvai e Linari con l’ausilio di Bartoli (al posto di Gama), Greggi e Galli nel centrale con Caruso e Severini sui laterali, per chiudere con un centro avanti composto da Dragoni e Cantore, con punta avanzata Girelli.

Italia e Inghilterra hanno concluso i propri gironi di UEFA Women’s Nations League in seconda posizione, con un trionfo per le azzurre, arrivando dietro la Spagna Campione del mondo in carica, e davanti alla Svezia. Per le ragazze di Sarina Wiegman, invece, non è stato semplice il cammino di centrare le semifinali: l’Olanda, infatti, è riuscita a imporsi nel girone, estromettendo l’ Inghilterra dalle qualificazioni Olimpiche di Parigi 2024.

Quindi dove vedere l’ amichevole tra Italia e l’Inghilterra, di calcio femminile?

La partita Italia-Inghilterra andrà in scena questa sera (Martedì 27 febbraio alle ore 18:00) e sarà trasmessa in diretta tv su Rai 2 e in streaming su Rai Play.

AC Milan Women, il calendario della Poule salvezza

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La seconda fase della Serie A Femminile 2023/24 si avvicina ai nastri di partenza. Le rossonere di Mister Corti, dopo aver chiuso la prima metà di campionato al sesto posto della classifica, disputeranno la Poule Salvezza insieme a – così nell’ordine al traguardo parziale – Como Women, Sampdoria, Napoli e Pomigliano. La FIGC Femminile ha annunciato il calendario completo, a dare il via dopo un turno di riposo iniziale sarà la sfida contro il Pomigliano. Stessi appuntamenti, a campi invertiti, anche nel girone di ritorno, con Milan-Sampdoria che chiuderà l’annata.

IL REGOLAMENTO
Le cinque squadre si porteranno dietro dalla prima fase i punti in classifica, così come la differenza reti e gli scontri diretti. In caso di arrivo a pari punti tra due o più squadre al termine delle due poule, conteranno i punti ottenuti e la differenza reti nei quattro scontri diretti, due della prima fase e due della seconda. L’ultima classificata al termine della poule salvezza sarà direttamente retrocessa in Serie B, mentre la quarta classifica disputerà il playout contro la seconda del campionato cadetto.

IL CALENDARIO
1ª giornata: 16-17 marzo 2024 – riposo
2ª giornata: 23-24 marzo 2024 – Milan-Pomigliano
3ª giornata: 29-30 marzo 2024 -Como Women-Milan
4ª giornata: 13-14 aprile 2024 – Milan-Napoli
5ª giornata: 20-21 aprile 2024 – Sampdoria-Milan
6ª giornata: 27-28 aprile 2024 – riposo
7ª giornata: 1 maggio 2024 – Pomigliano-Milan
8ª giornata: 4-5 maggio 2024 – Milan-Como Women
9ª giornata: 11-12 maggio 2024 – Napoli-Milan
10ª giornata: 18-19 maggio 2024 – Milan-Sampdoria

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