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Jennifer Echegini, Juventus Women: “È fantastico segnare la mia prima doppietta!”

Credit Photo: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La doppietta di Jennifer Echegini chiude il “Derby d’ Italia” in questa 17 giornata di Campionato. Un 2 a 0 per le Juventine che le porta alla “poule Scudetto”, sempre al secondo posto, per la rincorsa finale sulle Campionesse d’Italia.

Al termine della sfida, sui canali istituzionali del Club, è la protagonista della serata a parlare: “È fantastico [segnare la mia prima doppietta], la squadra ha giocato in modo fantastico. Sono davvero concentrata e pronta per la prossima partita: riuscire a battere un’ottima squadra e vincere il derby d’Italia è fantastico, ora però sono concentrata per le prossime partite. In realtà non sapevo di aver già segnato quattro gol in cinque partite alla Juve, non ho tenuto il conto. Ma penso che uno degli aspetti migliori del mio gioco sia la capacità di segnare, quindi ho sempre fiducia sotto porta e cerco di ritrovarmi in zona gol il più spesso possibile. A volte devi semplicemente provarci e vedere cosa succede ed essere più desideroso degli altri di andare a caccia di un’occasione”.

 

Serie A, la Juventus batte 2-0 l’Inter e risponde alla Roma, vincono Fiorentina e Milan

Photo Credit: Alessandro Belli - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La 17ª giornata della Serie A eBay 23/24 (che si chiude con il posticipo di giovedì tra Napoli e Pomigliano, in diretta dalle 20.30 su Rai Sport e Ray Play oltre su DAZN) emette un secondo verdetto: dopo la sconfitta del Milan che nell’ultimo turno aveva condannato le rossonere alla Poule Salvezza, i ko di Sampdoria e Como con il Diavolo e la Fiorentina nell’infrasettimanale consentono al Sassuolo di centrare la sua prima Poule Scudetto, sfumata nella stagione precedente.

La seconda e terza forza del campionato rispondono all’1-0 della Roma sul Sassuolo e vedono sempre più vicina la qualificazione alla prossima Women’s Champions League. Il big-match dell’Arena Civica si sblocca dopo soli sette minuti: triangolazione perfetta tra Girelli, Garbino ed Echegini, con la nigeriana che a due passi dalla porta non sbaglia. Al 14’ la combinazione si ripete e con un inserimento preciso del neoacquisto bianconero è 2-0 per le piemontesi. Doppietta per la classe 2001, che dal suo arrivo in Serie A (nel mercato invernale) ha già firmato ben quattro gol – meno solo della rivale di giornata Magull in quest’anno solare. Avvio spaventoso per la formazione di Guarino, che, oltre ai due gol, subisce la manovra asfissiante delle rivali, scese in campo molto determinate. Nel primo tempo le padrone di casa si vedono infatti pochissimo e le rare incursioni offensive non riescono mai ad impensierire la retroguardia rivale. A inizio ripresa la prima giocata pericolosa è di Alborghetti, che fa esplodere un rasoterra dalla distanza bloccato a terra da un’attenta Peyraud-Magnin; poco dopo ci provano anche Serturini sugli sviluppi di corner (molta potenza e poca precisione) e Cambiaghi in solitaria (doppia deviazione e pallone tra le braccia del portiere francese). Inter più aggressiva nella ripresa, ma le offensive continuano a non destare particolari problemi alle undici di Montemurro, ben organizzate e compatte in tutte le zone del campo. Anche i cambi di Guarino, che portano ad un significativo sbilanciamento in attacco, non sortiscono l’effetto sperato, e al triplice fischio le bianconere festeggiano il quinto successo in cinque partite sul campo dell’Inter in Serie A, oltre che il 13° nel campionato in corso. La penultima giornata di Regular Season non vede quindi nessun cambiamento in cima alla classifica, con la Roma prima a 48, la Juventus seconda a 40 e la Fiorentina terza a 39.

Nelle sfide delle 15.00 sono maturate le vittorie esterne della Viola e del Milan sui campi di Como e Sampdoria. Allo stadio “Ferruccio” di Seregno, il match tra lombarde e toscane vive di equilibrio e ritmi bassi fino al 33’, quando arriva il primo guizzo delle ospiti: tentativo di Longo in scivolata ma Gilardi risponde presente e a due passi dalla porta le nega l’1-0. Subito dopo azione delle padrone di casa sull’asse tra l’ex viola Kaján e Skorvankova: la conclusione della slovacca però non è precisa e si resta sullo 0-0. Al 39’ è Toniolo ad andare vicinissima al gol, ma questa volta è la traversa a salvare il Como sul suo piazzato. La prima frazione si chiude senza reti e senza tante emozioni, ma in avvio di secondo tempo si alza la pressione soprattutto in mezzo al campo e dopo due timidi tentativi di Skorvankova e Johannsdottir è il Como a rendersi pericoloso: Picchi pesca benissimo Sevenius sul secondo palo e Schroffenegger riesce tempestivamente a schermarla. Battuta invece Gilardi, al 72′, sulla punizione letale di Vero Boquete: destro millimetrico dal limite per la classe ’87, che supera barriera e portiere.

Vantaggio viola e ottavo sigillo per la centrocampista spagnola nel campionato in corso, il primo in generale nel torneo su punizione diretta. Le lariane provano a guadagnare metri dopo lo svantaggio ma le toscane sembrano in totale controllo. La chance più nitida per agguantare il pareggio si crea nel sesto e ultimo minuto di recupero, quando Vaitukaityte di testa sfiora il palo. Al triplice fischio però è la Fiorentina a festeggiare i tre punti e un altro passo importante verso la qualificazione alla prossima Women’s Champions League. La sconfitta patita con la Viola spegne invece definitivamente le speranze del Como di conquistare un posto nella Poule Scudetto, che al contrario giocherà il Sassuolo, quinto con cinque punti di vantaggio sulle tre che insidiavano la posizione.

È infatti l’1-3 incassato dalle blucerchiate contro il Milan l’altro risultato che consente alle neroverdi di chiudere la Regular Season nella metà alta della classifica. Allo stadio “La Sciorba” sono le liguri di Mango a portarsi avanti, dopo nove minuti di gioco: Taty serve in mezzo all’area Tarenzi che si gira bene e batte Giuliani tra i pali. Dopo il gol subito però l’assalto rossonero è senza tregua e si traduce in tre colossali occasioni per il pareggio: Grimshaw e Guagni murate da Tampieri, Marinelli stoppata dalla traversa. Al 22’ Giordano manda a bersaglio un mancino chirurgico, ma l’arbitro annulla tutto per un’iniziale posizione di fuorigioco. Alla mezzora l’1-1 tanto cercato dalla squadra di Corti si concretizza: Dompig si avventa su un pallone vagante in area dopo il tentativo respinto di Rubio e rimette tutto in equilibrio. È un forcing quello delle lombarde nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, che però alla fine si chiude in parità. Il sorpasso delle ospiti arriva al 53’, con Rubio che si inserisce nell’area doriana e con un destro di prima intenzione supera Tampieri. Tre minuti più tardi la spagnola classe 2000 arricchisce il suo contributo con l’assist ben confezionato a Dompig per l’incornata che vale il tris. Doppietta per l’olandese, la prima in maglia rossonera e la seconda nel massimo campionato dopo quella del 17 aprile 2021 con l’Empoli. Le undici di Mango provano a riaprire il match con le incursioni di Baldi, Dellaperuta ed Heroum, ma le ospiti sono in pieno controllo e nel finale sfiorano anche il poker: conclusione velenosa di Mascarello dal limite e traversa piena per la centrocampista. Finisce 3-1 la sfida del “La Sciorba”, con le rossonere che ritrovano i tre punti in trasferta per la prima volta dallo scorso 1° ottobre, interrompendo una striscia di sette gare lontano da casa senza successi nel torneo. Il Diavolo sale a 18 punti in classifica, agganciando il Como e le rivali di giornata. Risultato che non influisce sulla Post Season ma che consente alla formazione milanese di accumulare punti nei confronti delle dirette rivali.

Gianluca Grassadonia, coach Lazio: “La partita col Genoa ci farà fare esperienza”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Tanta delusione in casa Lazio che, nel diciassettesimo turno di Serie B, ha pareggiato 2-2 col Genoa, perdendo di fatto la vetta del campionato, dove ora in testa c’è solamente la Ternana.

L’allenatore delle biancocelesti Gianluca Grassadonia, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv, ha commentato la partita: “Nel primo tempo la squadra è stata molto brava, siamo passate in vantaggio meritatamente, abbiamo avuto grandi occasioni per raddoppiare e poi c’è stato questo rigore che, sicuramente, non c’era. Una mia giocatrice purtroppo è andata con le due braccia alzate e per quanto non l’abbia toccata, il rigore poteva starci. Dispiace molto per il secondo gol loro, chiaramente il fuorigioco. Dispiace, ma sbagliano anche gli arbitri e gli assistenti. C’è rammarico. Prima del loro raddoppio abbiamo avuto ancora qualche occasione per passare in vantaggio, la squadra è stata brava a recuperarla. Potevamo anche vincerla. Dobbiamo migliorare sicuramente sulla finalizzazione, ma questo è un problema che ci portiamo dietro da troppo tempo perché la squadra per quanto crea non riesce a finalizzare. Dispiace aver preso due gol, ma è un campionato ancora lungo. È una partita che ci farà fare esperienza, soprattutto sugli episodi che poi cambiano la gara. Domenica avremo l’Arezzo: sarà una partita difficile perché questo è un campionato difficile, faccio comunque i miei complimenti al Genoa. Le squadre ci affrontato e ci studiano, oggi hanno cambiato modulo e non l’avevano mai fatto. Nonostante questo, la squadra ha fatto un buon primo tempo. Per personalità e sviluppo di gioco bisognava raddoppiare, ma questo è un problema che ci portiamo dietro. Lavoreremo durante la settimana per essere più cattivi e efficaci”.

Simone Bragantini, coach Bologna: “Abbiamo acquisito quel cinismo in più che ci è mancato in altre gare”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Settima vittoria in Serie B per il Bologna che, nella seconda di ritorno, ha sconfitto in trasferta per 1-0 la Res Roma VIII.

Simone Bragantini, allenatore delle rossoblù, ha parlato così davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv: “Sapevamo che la Res è una squadra che, in casa loro, è bella e compatta, che è difficile venire qui far punti, però le ragazze sono state veramente atteggiamento giusto dal primo minuto: sapevano cosa volevano e hanno fatto una partita giusta con la testa e gli va fatto i complimenti. Abbiamo acquisito magari un po’ più di cinismo che ci è mancato in altre partite, quindi facciamo un po’ la patta con altre gare dove, invece, sprecavano di più. Secondo me, è stata una grande prova da parte di tutte le ragazze che hanno giocato ma anche da parte di ragazze che non hanno giocato, ma che in settimana si stanno applicando molto“.

Juventus vince il derby d’Italia contro l’Inter per 0-2 grazie alla doppietta nel primo quarto d’ora di partita firmata da Echegini

Credit Photo: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella 17^ giornata del campionato di Serie A femminile, la Juventus vince il derby d’Italia contro l’Inter Women per 0-2 grazie alla doppietta nel primo quarto d’ora di partita firmata da Echegini – splendidamente servita dalle combinazioni del duo Girelli-Garbino.

Riavvolgiamo il nastro e andiamo a vedere la cronaca e il racconto del match vinto dalla squadra guidata da mister Montemurro.

LA SBLOCCA LA DOPPIETTA DI ECHEGINI NEL PRIMO QUARTO D’ORA

Bastano 7’ per indirizzare nel migliore dei modi la gara alle bianconere e a Echegini per trovare il gol al termine di una perfetta azione manovrata dalla Juventus, partita con lo splendido tacco di Girelli per liberare sulla corsa Garbino lungo il lato corto dell’area di rigore: cross in mezzo con il contagiri e la calciatrice nigeriana classe 2001 non ha dovuto fare altro che spingere il pallone in rete. Passano altri 7 minuti e la Juventus Women serve il bis, sempre con lo stesso copione: stavolta Girelli lancia in profondità Garbino lungo l’out di sinistra cogliendo alle spalle l’avversaria, con la numero 7 bianconera che trova il secondo assist regalando a Echegini il pallone dello 0-2 dopo l’ennesimo splendido inserimento nell’area piccola nerazzurra.

Sono le ragazze di mister Montemurro a condurre la partita, schiacciando l’Inter nella propria metà campo e dimostrando anche grande attenzione nella gestione del ritmo della sfida – favorita dal doppio vantaggio che regala anche maggiore tranquillità nel possesso palla. Nella parte centrale del primo tempo, la squadra di casa prova a farsi coraggio e a cercare di mettere in difficoltà le bianconere, trovando un paio di conclusioni dalla lunga distanza a cavallo della mezz’ora che non impensieriscono Peyraud Magnin, mentre sui piedi di Serturini capita la migliore occasione per le nerazzurre, ma il suo sinistro finisce di poco alto sopra la traversa. Le bianconere però non si scompongono e riescono così a chiudere in vantaggio senza ulteriori affanni il primo tempo sullo 0-2.

LA JUVENTUS CONTROLLA IL RISULTATO NELLA RIPRESA

Nella ripresa la gara resta combattuta, con le bianconere che preferiscono aspettare l’Inter e provare a cogliere di sorpresa la difesa avversaria: i cambi sempre più offensivi da parte delle padrone di casa però non portano a grandi pericoli per la porta difesa da Peyraud Magnin. Al 49’ il tiro dalla distanza di Alborghetti viene bloccato senza problemi, mentre al 66’ è ancora Serturini ad avere un’ottima occasione con un tiro dal limite dell’area di rigore, che non trae in inganno però l’estremo difensore bianconero. Con il passare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire e allora mister Montemurro sceglie di cambiare parte dell’assetto offensivo, richiamando in panchina Cantore e Garbino e mettendo dentro Bonansea e Beerensteyn.

Al 81’ minuto, dopo l’ingresso in campo anche di Gama e Thomas tra le file bianconere, l’occasione per il gol del tris capita sui piedi di Boattin che non riesce a sfruttare al meglio la grande azione personale di di Beerensteyn che mette in mezzo un pallone su arriva la numero 13, ma la sua conclusione finisce alta. Nel finale l’Inter non riesce in mischia in un paio d’occasioni nell’area bianconera a trovare il gol della bandiera, lasciando così il risultato sullo 0-2 finale che porta la squadra di mister Montemurro a quota 40 punti e al secondo posto in classifica.

Brescia Femminile, presentato il libro “Gioca facile. Il calcio femminile senza andare nel pallone”

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Si è tenuta lunedì 12 febbraio 2024, presso la sala Monaco dell’hotel Master a Brescia, la presentazione, organizzata in collaborazione con il Brescia Calcio Femminile, del libro: Gioca facile. Il calcio femminile senza andare nel pallone, di Stefano Pigolotti e Annalisa Biolghini, entrambi mental coach. Il focus del testo è la gestione delle emozioni, nell’ottica di viverle e non reprimerle, al fine di riuscire a coniugarle con la pratica dello sport e non solo, attraverso una struttura fatta di approfondimenti, interviste ed esercizi.

L’evento è stato introdotto dalla Presidente, Clara Gorno, che ha spiegato il motivo della collaborazione: “Ho voluto fortemente questo incontro perché giocare facile è una delle cose più difficili per una calciatrice. Credo che sia importante ascoltare le esperienze altrui. Ognuno vive situazioni di difficoltà, ma attraverso le testimonianze di altre persone, possiamo trovare la forza e l’unione per affrontare insieme quei periodi. Il mio è anche un invito, – ha proseguito la Presidente – a farsi aiutare nei momenti bui perché nessuno si salva da solo“.

Gli autori hanno, poi, presentato nel dettaglio la struttura e i contenuti del libro, avvalendosi anche della presenza di Stefania Zanoletti che ha partecipato alla creazione dell’opera con un’intervista riguardo all’importanza del goal setting. Il difensore bresciano ha, infatti, testimoniato come il mental coaching e la gestione delle emozioni siano fondamentali nel riuscire a conciliare obiettivi sportivi, professionali e personali.

Il derby d’Italia non lascia scampo all’Inter, sconfitto dalle bianconere in un fatale primo tempo

Credit Photo: Alessandro Belli - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

L’Inter Women cade in casa nella 17a giornata di campionato: arrivata la sconfitta per 2-0 contro la Juventus. A decidere il match la doppietta di Echegini nella prima frazione di gioco.

Nei primi 45 minuti la formazione di Montemurro parte subito forte portandosi sul 2-0 dopo 13 minuti di gioco. L’asse Gerbino-Echegini diventa letale per la difesa nerazzurra, creando due azioni fotocopia. La numero 7 bianconera dalla sinistra ha servito due assist perfetti che l’attaccante nigeriana ha trasformato in gol da pochi passi. Dopo il doppio vantaggio le nerazzurre hanno provato a reagire alzando il baricentro e creando due buone occasioni: la prima al 24’ con Csiszar che dal limite ha provato la conclusione, calciando però alto. La seconda intorno al 30’ con Serturini che dalla sinistra in area di rigore ha calciato in corsa tirando alto di pochissimo. Non succede più nulla fino al segno del direttore di gara che decreta la fine del primo half.

Nella ripresa le nerazzurre sono più propositive e creano diverse occasioni per cercare di accorciare le distanze: dopo 4 minuti è il capitano Alborghetti a suonare la carica con una potente conclusione da fuori area che finisce fuori non di molto. Tra il 65’ e il 73’ Serturini si rende pericolosa due volte. Nella prima chance l’attaccante interista dal limite fa partire un tiro velenoso che viene respinto dall’estremo difensore ospite. Nella seconda occasione la numero 15 parte dalla sinistra e converge al centro calciando dal limite, ma la conclusione è troppo centrale.

Al 77’ è ancora l’Inter a farsi vedere nell’area bianconera: cross di Alborghetti dalla trequarti a cercare Cambiaghi che colpisce di testa senza però creare pericoli. Nel primo minuto di recupero l’ultimo squillo nerazzurro con Milinkovic che dopo una mischia in area ad un passo dalla linea di porta conclude trovando la respinta della difesa juventina. È il fischio finale dopo un buon recupero a sancire la definitiva vittoria delle ospiti.

Il “zig zag” di risultati nel corso di questo campionato fa luce su una compagine partita a mille in avvio di stagione e di cui ora si scoprono man mano i limiti: mancano solidità e continuità. Certamente bisognerebbe analizzare nel dettaglio tutte le ultime dispute, ma tabellini e punti persi fanno la loro (compresa la più recente uscita dalla Coppa Italia).
La quarta forza di categoria sa di dover spingere ancora per portare al proprio mulino definizioni necessarie a questo punto della competizione: proprio per questo motivo domenica entrerà in campo con più convinzione (almeno si spera!); dall’altra parte, infatti, ci sarà il Milan, oggi uscito vincente dallo scontro con la Samp ma ancora in cerca di rivincita dopo varie prove altalenanti.

Intanto le ragazze di Guarino restano ferme al quarto posto a quota 26 punti, ancora troppo distanti dalle viola e dalle due colonne a comando della classifica.

Salvatore Colantuono, coach Parma: “Rammarico è tantissimo ma non è solo per oggi”

Risultato amaro per un Parma che, dopo un buon primo tempo terminato in vantaggio grazie a Benedetti, subisce la rimonta del Freedom, abile a sfruttare gli spazi in ripartenza e a punire la retroguardia di casa con Asta prima e Santamaria su rigore poi. A fine partita Salvatore Colantuono commenta la partita:

Della partita tra Parma e Freedom finita 2-1 per la Freedom, Mister ti chiedo: partita controllata per 60 minuti dopo cosa è successo?
Abbiamo concesso due occasioni abbastanza simili dalla nostra fascia sinistra, le ragazze della Freedom sono state brave a sfruttare le due occasioni che hanno avuto e adesso è un periodo che gira così, adesso vedremo i dati della partita ma anche domenica scorsa a Cesena è stato uguale, mercoledì quando sono arrivati i dati abbiamo avuto un 80% del possesso territoriale con 100 ingressi in area di rigore, però adesso sta girando così non stiamo facendo gol davanti con gli attaccanti le occasioni che creiamo poi sono tantissime Avete visto anche oggi e purtroppo poi quando sbagli tanto rischi che al primo errore vieni punito, questa è una categoria che non ti perdona nulla, abbiamo subito questi due gol in maniera un pochino così paradossale.

Come hai detto partita con tanto possesso palla, tante azioni create ma non sfruttate, allora la domanda è quanto rammarico c’è dato che serviva una vittoria per rimanere aggrappata là davanti alle altre squadre?
Rammarico è tantissimo ma non è solo per oggi, oggi e domenica scorsa col Cesena ma anche la partita in casa con la Lazio, comunque era una partita che non meritavamo di perdere, purtroppo durante la stagione può capitare che ci siano dei periodi di minore lucidità negli ultimi metri, un periodo in cui anche gli attaccanti fisicamente non sono sempre a postissimo, hanno avuto un pochino di problemi, la rosa è anche abbastanza corta ma questa non è una giustificazione, anzi abbiamo il dovere di far meglio perché il Parma è una squadra che deve essere protagonista in questa categoria, quindi bisogna fare qualsiasi cosa per tornare a reggere il passo delle battistrada.

Per la prossima partita contro il Brescia cosa c’è da migliorare?
C’è da migliorare l’attenzione su tutti i dettagli della gara, c’è da migliorare qualità negli ultimi 20-25 minuti soprattutto e quindi bisogna essere sicuramente un pochino più cinici, perché questa è una categoria che richiede anche di essere cinico nel momento giusto della partita, basta pensare solo alla palla del 2-0 che che ha avuto Gago oggi sul mancino a porta vuota, se fai 2-0 ovviamente la partita prende un verso completamente diverso, poi abbiamo sbagliato altre 4-5 occasioni clamorose poi dopo niente sulla prima volta che la la Freedom ha messo piede nell’aria di rigore ha fatto 1-1, oviamente poi dopo ti spaventi, magari hai perso un pochino di certezze perché funziona così nel calcio, quando vieni un attimo colpito poi dopo magari perdi un pochino di certezze, non dovrebbe essere così ma succede, succede mentalmente, quindi testa alta, guardare avanti al futuro e cercare di migliorare questa situazione che adesso deve essere prontamente ribaltata.

Como Women sconfitto 1-0 dalla Fiorentina

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Allo stadio “Ferruccio” di Seregno, il Como Women disputa la diciassettesima giornata di campionato contro la Fiorentina. Alle 15:00 il fischio d’inizio, Mister Bruzzano schiera il 4-4-2: Gilardi – Bergersen, Rizzon, Lipman, Lundorf – Monnecchi, Skorvankova, Karlernas, Pastrenge – Kajan, Sevenius. La Fiorentina risponde con il 4-3-1-2: Schroffenegger – Toniolo, Georgieva, Faerge, Erzen – Catena, Severini, Johannsdottir – Boquete – Janogy, Longo.
Primo tempo: il primo pallone è della Fiorentina, con Boquete che batte il calcio d’inizio, il Como cerca la vittoria per avvicinarsi alla poule scudetto e la prima occasione si presenta con Karlernas che tira in area, ma il pallone finisce alto sopra la traversa. I ritmi di gioco iniziano ad alzarsi, il Como prova ad attaccare ma la Fiorentina trova la respinta. Le viola trovano la prima occasione della partita, con Longo che dalla distanza ravvicinata calcia in porta, ma Gilardi ci arriva e blocca l’avversaria. Il Como Women dopo poco prova a sbloccare la partita, con uno scambio continuo tra Kajan e Skorvankova si avvicina in porta ed è quest’ultima a provare il tiro, che finisce fuori di poco. Il Como Women sale in attacco e prova ad avvicinarsi alla porta in più occasioni senza però trovare la rete. Sullo scadere del tempo, la Fiorentina si rende pericolosa con Toniolo, che su calcio di punizione colpisce la traversa. Dopo 2 minuti di recupero si rientra negli spogliatoi sul risultato di 0-0, con due squadre che tengono alti i ritmi di gioco e provano a sbloccare la partita.
Secondo tempo: la partita riprende con la battuta di Sevenius. La prima occasione del secondo tempo si presenta per il Como a 5 minuti dalla ripresa, con Skorvankova che calcia sul primo palo ma trova la respinta di Schroffenegger.  Mister Bruzzano fa la prima sostituzione del match, inserendo Picchi; è proprio la neo entrata a servire Sevenius che calcia sul secondo palo ma il pallone viene bloccato da Schroffenegger. Il Como Women effettua altri due cambi, entrano in campo Hilaj e Vaitukaityte. Al 72’ minuto è Boquete a segnare il primo goal della partita, portando la Fiorentina in vantaggio. Mister Bruzzano effettua l’ultima sostituzione della partita, inserendo Martinovic; negli ultimi minuti della partita è Monnecchi a cercare il goal, con un tiro dalla distanza che finisce nelle mani del portiere. L’arbitro concede 6 minuti di recupero ed è proprio allo scadere del tempo che il Como sfiora il pareggio, Kaján batte un calcio di punizione, Picchi davanti alla porta prova il colpo di testa che esce di poco. Al triplice fischio il risultato finale è di 0-1.

Le rossonere rimontano la Samp: 3-1 Doppietta di Dompig e primo timbro di Rubio Ávila, il Milan reagisce e torna a vincere in trasferta

Credit Photo: Fabio Vanzi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Una bella vittoria per reagire e ripartire. Le rossonere di Mister Corti rimontano la Sampdoria nella 17ª giornata di Serie A Femminile e tornano a vincere in trasferta dopo un lungo digiuno. Allo stadio La Sciorba una doppietta di Chanté Dompig e, in mezzo, il primo timbro in maglia Milan di Silvia Rubio Ávila hanno risposto al vantaggio di Tarenzi: 3-1 il finale. Una gara comandata in tanti aspetti, dal possesso alle occasioni, per tre punti meritatamente conquistati che valgono anche l’aggancio in classifica alle rivali odierne. Alle tre realizzazioni vanno anche sommati i legni colpiti da Marinelli e Mascarello tra i due tempi.

Smaltire la delusione di Sassuolo era fondamentale e il campo ha fornito il riscontro desiderato, trovare nuovi stimoli e motivazioni sarà l’obiettivo per continuare a togliersi soddisfazioni. Protagonista di giornata il duo Dompig-Rubio: oltre ai gol, l’assist della spagnola per la francese e il coinvolgimento della stessa numero 14 nel 2-1. Sugli scudi anche Kamila Dubcová, autrice dell’altro passaggio chiave. Il risultato maturato nei novanta – e più – minuti di gioco in casa blucerchiata ha interrotto una striscia di sette match esterni di fila senza successi nel torneo, e deve dare una spinta verso i prossimi impegni. A partire da quello, importantissimo, in programma nel weekend in arrivo, quando al PUMA House of Football andrà in scena il Derby contro l’Inter. Forza ragazze!

LA CRONACA
È Nadim a vivacizzare l’avvio di gara disegnando una parabola morbida su punizione al 7′, sventata da Tampieri. La Sampdoria risponde e sblocca alla prima chance: minuto 9, Taty allunga per Tarenzi che controlla e batte Giuliani da posizione ravvicinata. Le rossonere reagiscono con il destro incrociato di Grimshaw (17′) e il tentativo aereo di Guagni (18′), respinti ancora dal numero uno blucerchiato. Al minuto 19 è Marinelli a colpire in pieno la traversa – sempre di testa – sull’assist di Guagni, mentre poco oltre Giordano fa girare il mancino all’angolino ma il gol è annullato per offside. Al 31′ arriva il meritato pari: murato il tiro di Rubio, Dompig si avventa sulla sfera e con la punta supera Tampieri. Ristabilito l’equilibrio, il Milan gestisce senza affondare, 1-1 all’intervallo.

Samp pericolosa con due conclusioni di Schatzer, controllate da Giuliani, in avvio di ripresa. Le rossonere però aumentano i giri del motore e attaccano con determinazione. Sponda di Dubcová al 53′Rubio Ávila arriva a rimorchio e, di prima intenzione, scarica in porta un destro che sorprende Tampieri firmando l’1-2. Il Milan non si ferma e anzi accelera: cross telecomandato di Rubio e Dompig insacca di testa il tris rossonero al minuto 56. Il terzo gol chiude i conti, e due minuti più tardi Grimshaw prova ad allungare il passivo ma calcia debolmente da buona posizione. Le blucerchiate non trovano le energie per rientrare in partita, il Milan controlla. Al minuto 89 Mascarello si mette in proprio e calcia dalla lunga distanza centrando la traversa. È l’ultima emozione, finisce 1-3!

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