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Alessandro Caruso, Pomigliano femminile, si dimette: al suo posto Roberto Carannante

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La società comunica di aver preso atto delle dimissioni irrevocabili presentate dal tecnico Alessandro Caruso arrivate per sopraggiunte esigenze personali. La società lo ringrazia per il lavoro svolto evidenziandone le grandi doti umane e professionali. La panchina viene affidata a Roberto Carannante, 55enne con un buon passato da calciatore. Ha iniziato la carriera da allenatore nel 2005 a Pozzuoli, poi arriva a Pomigliano nel 2007 ripetendo l’esperienza nel 2019. Altre panchine con Trivento, Campobasso, Gladiator, Puteolana, Turris, Giugliano, Savoia, Pompei, Ercolanese. Adesso ritorna in granata ma sulla panchina del Pomigliano Femminile nel momento più delicato della stagione.

La sua prima dichiarazione:
Accettare il femminile è stata una scelta diversa. Ho sempre allenato squadre maschili ma non si poteva dire di no al Pomigliano e alla famiglia Pipola. Sono contento della possibilità ricevuta e sono felice di aver conosciuto un gruppo di ragazze veramente eccezionali. Sono pronte a dare tutto con grande attenzione e una giusta predisposizione al lavoro. Giovedì abbiamo una delicata partita con il Napoli, sappiamo tutti di affrontare una buona squadra che come noi non ha ottenuto quello che avrebbe meritato. Non sarà una gara facile ma la prepareremo nel migliore dei modi, perché la sfida di domani rappresenta un crocevia importante per il cammino salvezza del Pomigliano”.  

Matera-Apulia Trani 4-0, Giuseppe Lanzolla: “Abbiamo espresso davvero un bel gioco, il nostro obiettivo resta la salvezza”

In occasione della sedicesima giornata di Serie C Femminile (Girone C), nonché la prima del girone di ritorno, il Matera Women ha affrontato l’Apulia Trani tra le mura amiche del Campo Sportivo PAIP. Ad avere la meglio sono state proprio le padrone di casa che si sono imposte sulle avversarie con il risultato di 4-0, le autrici del poker sono state: Vlassopoulou, Barrile (doppietta) e Sesto.

Al triplice fischio l’allenatore delle biancazzurre, Giuseppe Lanzolla, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Di seguito, le parole del tecnico:

“Il Trani è una squadra ben organizzata e che ha alcune giocatrici che anche lo scorso anno hanno fatto la Serie B, quindi abbastanza esperte. Noi, al di là del punteggio che hanno in classifica, l’abbiamo preparata bene e siamo arrivati concentrati perché sapevamo che affrontavamo una squadra chiusa che marca bene tutte le zone del campo, che gioca con la difesa bassa e che avremmo trovato difficoltà a giocare, però poi è chiaro che abbiamo occupato bene le posizioni, abbiamo scalato nelle marcature, abbiamo attaccato gli spazi e quindi abbiamo giocato anche la palla di prima intenzione in maniera veloce, per cui per loro è stato difficile. Nel primo tempo, infatti, abbiamo fatto tre gol, ma ne potevamo fare altri. Abbiamo espresso davvero un bel gioco. Nella ripresa, anche forse consci del risultato risultato, ci siamo adagiati un po’, però abbiamo continuato a giocare, abbiamo fatto il quarto gol, potevamo farne ancora altri, quindi diciamo che la partita è stata sempre nelle nostre mani”.

Sulla prossima sfida contro la Molfetta e gli obiettivi stagionali

“Noi dobbiamo navigare a vista giornata dopo giornata. Oggi abbiamo fatto altri tre punti verso l’obiettivo, così sarà sicuramente domenica prossima perché andremo a Molfetta concentrati, non mollando nulla perché questo è nel nostro DNA. Cercheremo di raggiungere quanto prima la quota salvezza poi, come ho sempre detto, penseremo ad altro e ci divertiremo un po’. Ci fa piacere stare lì, ma dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo il prima possibile”. 

 

Lumezzane, contro lo Spezia arriva un bel poker

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane supera 4-0 in trasferta contro lo Spezia e comincia bene il ritorno nel Girone A di Serie C, dove lo vede ancora in testa, tenendo ben distante di due lunghezze l’Orobica e di tre il Moncalieri.

Nella prima frazione di gioco, le spezzine tengono testa al Lume, che scende in campo con l’undici titolare che ha consentito domenica scorsa di superare 2-0 il Südtirol negli ottavi di Coppa Italia, difendendosi bene e senza lasciargli spazio, ma al 65’ Redolfi, su calcio di punizione, batte Maarouf con la palla che finisce sotto l’incrocio, e porta in vantaggio le rossoblù. Al 67’ Mariani lascia spazio a Luana Merli che diventa la protagonista del match: prima serve a Paris il gol dello 0-2 al 71’, poi decide di siglare, sei minuti dopo, la rete del tris valgobbino, ed infine si procura al 92’ il rigore del definitivo 4-0 trasformato con successo da Daleszczyk.

Tra sei giorni la squadra guidata da Nicoletta Mazza ospiterà il Real Meda, ossia quell’unica squadra che è stata capace di battere le lumezzanesi in questa stagione, dove le medesi fermarono le valgobbine col punteggio di 1-0.

SPEZIA: Maarouf, Barraza (60’ Monetini), Duce, Lehmann, Ciccarelli, Tumane (83’ Passalacqua), Buono, Dezotti, Vacchino, Del Freo (55’ Manea), Lo Vecchio. A disp: Costantini, Nkamo, Lombardo, Scucka, Trentini, Sansevieri. All: Benfari.
LUMEZZANE:  Gilardi, Barcella (83’ Forelli), Viscardi, Galbiati, Redolfi, Bianchi, Zappa (50’ Cattuzzo), Daleszczyk, Sule (58’ Licari), Mariani (67’ Merli), Paris (75’ Muraro). A disp:  Boboc, Valesi, Canobbio, Camilla Ronca. All. Mazza.
ARBITRO: Mariani di Livorno.
MARCATRICI: 65’ Redolfi (LUM), 71’ Paris (LUM), 77’ Merli (LUM), 92’ Daleszczyk (LUM, rigore).

Alessandro Spugna, AS Roma:”sono contento per Giacinti”

Alessandro Spugna ha parlato ai media ufficiali del Club al termine di Roma-Sassuolo, giornata numero 17 di Serie A Femminile.

Ecco le parole del tecnico giallorosso.


Un’altra partita vinta, importante per andare alla Poule Scudetto con un buon margine di vantaggio, anche se manca ancora una gara alla fine della regular season, però oggi si è vista una grande Roma in campo.

Sì, abbiamo fatto una grande partita. La prima mezzora del primo tempo è stata veramente importante, giocata molto bene. 

Dopo averla sbloccata, l’abbiamo gestita molto bene, sono contento“.

Si può mettere un po’ di pressione alle avversarie che giocheranno dopo di voi?

Anche questo era un obiettivo, di continuare a fare i tre punti. Le altre squadre sono nella condizione di non dover sbagliare.

Magari, qualche risultato potrebbe venire a nostro favore. Ma noi dobbiamo pensare al nostro, dobbiamo continuare così. Abbiamo un big match sabato, dobbiamo cercare di fare tre punti a Firenze, sarebbe molto importante“.

Tripletta per Valentina Giacinti, le mancava il gol in Serie A da un bel po’, è tornata nel momento giusto?

Non è che doveva tornare, può capitare un momento così in cui non fai gol. Per un attaccante è sempre un problema, oggi ha segnato, ha fatto una grande gara.

Finalmente, poi, ha fatto questo duecentesimo, sono contento per lei, sta lavorando bene. E quindi merita anche questo“.

Giulia Mancuso, Hellas Verona: “Tornare al gol un’emozione fortissima”

Photo Credit: Riccardo Donatini - Hellas Verona

Le dichiarazioni della centrocampista gialloblù Giulia Mancuso rilasciate al termine di Hellas Verona-Pavia Academy, 17a giornata di Serie B.

Abbiamo disputato una buona partita, approcciando bene la gara e mettendo tanta grinta in campo. Abbiamo recuperato tanti palloni, giocato bene e segnato tanti gol. Il mio ritorno in campo con gol? Sono davvero molto emozionata. Ho le mani che tremano“.

Il Milan Women rischia la serie B? Le difficili logiche delle Figc nel fare giocare un campionato a 10 squadre

Credit Photo: Marco Montrone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ebbe si, anche se manca una giornata al termine della prima fase del Campionato di serie A femminile nella zona retrocessione troviamo: Napoli, Pomigliano, Sampdoria, Como e Milan.

Ovviamente nulla è scritto, se non i punteggi con i quali questi club accedono alla “Poule Retrocessione” e con i quali le squadre patiranno per la lotta finale nel rimanere nella massima serie, ma quello che più fà scalpore è trovare il Milan in questo raggruppamento.

Una annata poco fluida, ricca di alti e bassi, un Milan che in 16 gare (valutato ad oggi) ha 15 punti in classifica, una media poco veritiera in funzione al suo potenziale ma che cade nella “trappola” del contorto meccanismo studiato dalla Figc per il Calcio Femminile Italiano.

Un meccanismo, unico in Europa (se valutiamo che tutti i campionati più prestigiosi hanno un calendario a 12 squadre con girone di andata e ritorno), studiato per dare più spettacolo tra le “cosi dette grandi”, ma se a cadere nella trappola della retrocessione è proprio una delle società che doveva fare la differenza sul campo, si è certi che questo studiato meccanismo porti il vero sviluppo del Movimento?

A mio avviso, no! Il limitare a 10 squadre, dopo appena due o tre giornate si rivela lo spaccamento tra le big 5 e le 5 small: già condannate alla corsa dopo appena due mesi dall’inizio. Una formula che andrebbe rivista, e sempre a mio giudizio “cambiata”, se si vuole essere anche più in concorrenza tra le squadre Europee (in Champions League) e portare il nostro Calcio Femminile a questi livelli.

Tornando alla lotta tra le 5 della “Poule retrocessione”, ci sono ancora 8 gare (che dovranno essere sorteggiate, ma con 4 gare di andata ed 4 di ritorno) con 24 punti a disposizione per dei match che poco daranno a livello di visibilità, di entusiasmo se non per il tifoso che spererà fino all’ultimo di non essere tra le 2 a cadere in serie B.

Già lo scorso anno, questa formula definita in prova non aveva entusiasmato il pubblico, ma era una prova (si era detto) ed anche in questa stagione i giochi si sono rilevati poco soddisfacenti.

Magari per le società con più visibilità il restare agli alti vertici, fa piacere (e nulla posso esprimere sull’ottimo campionato della Roma, Juve o Fiorentina- Inter e Sassuolo seguono ma con enormi fatiche) ma a che prezzo? Non è un campionato così limitato che porta il Movimento a dare lustro al nostro stivale.

Sempre un mio personale pensiero vedrebbe bello e ricco un Campionato a 12, come in Inghilterra, Francia e Germania (per citarne alcuni) e coinvolgere di più Club minori che potrebbero dire la loro, anche in forma limitata, e portare le blasonate squadre Top al Sud che ha tanto bisogno di questo Movimento per trovare altri stimoli di pubblico e tesserate.

Magari resterà un mio sogno, un mio pensiero, ma credo che il diffondere la notizia sia il modo migliore di informare e fare cassa di risonanza agli alti vertici della Figc che possano pensare ad una “riforma del Calcio Femminile” in questo verso. Che il Movimento Femminile si possa sviluppare, crescere e diventare un polo di attrazione per tutti e non solo di pochi.

Serena Magri, Brescia Femminile: “Contro il Cesena abbiamo sempre cercato di rimanere in gara”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Sesta sconfitta in Serie B per il Brescia che, nella diciassettesima partita di campionato, ha perso 3-1 sul proprio campo contro il Cesena.

Serena Magri ha analizzato il match sui canali di Be.Pi.Tv: “Abbiamo preparata bene tutta la settimana la partita per affrontarla proprio in questo modo, ci sono stati due episodi che purtroppo non sono andati come volevamo, però siamo sempre abbiamo sempre cercato di rimanere in gara. Rimontare un tre a zero è sempre difficile, ma noi ci abbiamo sperato. Noi cerchiamo di continuare su questa strada senza demoralizzarci per questa sconfitta ora. La prossima è contro il Parma quarto in classifica, la prepareremo come abbiamo fatto questa settimana continuando a lavorare sul campo e ce la giocheremo“.

Rikke Laentver Sevecke diventa ambasciatrice dell’Associazione del Cuore

credit photo: Profilo Facebook di Rikke Laentver Sevecke

In Danimarca il calcio femminile è ormai una realtà, anche se non ha lo stesso successo (per spettatori) di quello maschile. Se ci riferiamo al livello sportivo, le squadre femminili danesi portano a casa degli ottimi risultati sia a livello nazionale che internazionale (attualmente si trovano 12° nel ranking FIFA).

Tra le giocatrici danesi attualmente più conosciute spicca il nome di Pernille Harder (ad oggi la calciatrice più costosa al mondo e anche quella che in nazionale ha totalizzato più gol), della giovane e talentuosa Kathrine Kuhl (19 anni appena, ha debuttato in Nazionale a 17), quello di Nadia Nadim (afghana ma naturalizzata danese che attualmente milita in Italia, nel Milan). Un altro nome, tra i tanti che merita di venir ricordato, è quello di Rikke Laentver Sevecke.
La calciatrice, con il ruolo di difensore, ha militato nel Brondby (squadra danese in Superligaen, massima divisione nazionale), ma anche in Francia, in Inghilterra e negli States (nei Portland Thorns) oltre che far parte della nazionale danese, ha giocato infatti un mondiale e un europeo (54 presenze in totale).
A soli 27 anni però è stata costretta a lasciare il calcio dopo aver scoperto di soffrire di una patologia cardiaca.

Il suo saluto ufficiale e ai suoi tifosi è stato affidato ad un post su Instagram in cui la ventisettenne spiega le motivazioni per cui si è vista costretta a rinunciare alla propria carriera di atleta professionista. Gli esami cardiaci a cui si è sottoposta hanno rilevato una  cardiomiopatia aritmica del ventricolo destro (ARVC) che è incompatibile con un’attività agonistica di quel tenore. Nei suoi muscoli cardiaci capita si accumuli del grasso e del tessuto connettivo, con successivi sintomi importanti (tra cui anche l’arresto cardiaco).
L’ex calciatrice ha raccontato di essersi sentita, in quel frangente, impotente perché non era in suo potere far nulla per cambiare la sua situazione ingiusta:
È difficile capire da dove iniziare. Gioco a calcio da quando ho iniziato a camminare ed è sempre stata una parte importante della mia vita. Ma ora è finita. Ho fatto alcuni esami negli ultimi due mesi e recentemente ho avuto i risultati, che dicono che ho una malattia cardiaca. Questo significa che non mi è permesso continuare a giocare nel calcio professionistico, devo terminare la mia carriera. È estremamente difficile non poter prendere questa decisione quando io stessa sentivo che fosse arrivato il momento. Aver indossato la maglia biancorossa, camminare in campo e cantare l’inno nazionale è l’emozione il più grande. Questo è un sogno che mi rende incredibilmente orgogliosa aver realizzato, a cui ripenserò sempre con un sorriso. La vita è imprevedibile e quando una porta si chiude se ne apre un’altra. Passerò un po’ di tempo con me stessa ad elaborare tutto, grazie a tutti per i ricordi“.

Appendere al chiodo i propri scarpini prima del tempo, rinunciando ad una carriera che le stava dando soddisfazione e nuovi obiettvi campionato dopo campionato, non è stato semplice ma Rikke non è una che si arrende.
Presa in mano la situazione ha deciso di aiutare chi come lei vive ogni giorno quel tipo di problematiche sia in prima persona che perché in famiglia ha qualcuno che soffre di cuore. E’ diventata, così, ambasciatrice dell’ “Associazione del Cuore”, che si occupa di stare vicino a chi soffre:
“Sono estremamente orgogliosa di far parte dell’Associazione del Cuore. Spero che possiamo lavorare insieme per far luce sull’importanza di avere persone meravigliose intorno a noi quando la vita fa male.”

Sara Ketiš, Chievo Women: “La chiave è stata fare il nostro gioco”

Grande vittoria per il Chievo nel confronto domenicale con l’Arezzo. La squadra veneta si impone 2-1 giocando discretamente bene per lunghi tratti della partita, segnando anche dei bei gol. Al termine della gara, ai microfoni di Be.Pi TV è intervenuta Sara Ketiš, centrocampista delle Clivensi, che ha commentato così il successo, nel quale ha inciso segnando la bella rete del vantaggio.

Sono contenta di poter aiutare la squadra, però più che altro sono felice per la vittoria, perché comunque era difficile venire qua e giocare, però secondo me abbiamo una partita molto bella e sono contenta di questo“.

Secondo me la chiave è stata fare il nostro gioco. Sì alla fine magari abbiamo sofferto un po’ però ci sta perché ci sono dei momenti nella partita. Loro dovevano recuperare il risultato, e secondo me noi siamo state brave a stare lì con la testa e difendere il risultato“.

Secondo me potevamo fare qualche punto in più, e secondo me abbiamo ancora tanto da fare e migliorare. Per me possiamo fare anche meglio“.

Il Milan conquista, ancora per 3-2, anche il derby di ritorno

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La partita clou di questa quindicesima giornata (quarta del girone di ritorno) del campionato Primavera 1, era senza ombra di dubbio il derby di Milano. Allo stadio Sandro Pertini di Sesto San Giovanni (Milano), casa della compagine nerazzurra, le rossonere hanno ribadito il successo dell’andata, ottenuto col medesimo risultato finale di 3-2. Si è trattato, com’è ovvio, di un confronto molto sentito e combattuto (sempre in termini sportivi, però), nel quale le ragazze di Marco Mandelli sono prima passate in vantaggio con Greta Fornara, quindi hanno subito il ribaltamento sancito dalle segnature rossonere di Erin Cesarini e Sara Stokic, per poi trovare il pareggio con Benedetta Santoro e finire da sconfitte per “colpa” della rete conclusiva di Valentina Donolato. Dunque, una stracittadina ricca di spettacolo e colpi di scena che ha sicuramente divertito (al di là dei differenti umori causati da vittoria o sconfitta) il pubblico presente.

Con questo ko, le interiste vedono ridimensionarsi il loro ruolo di inseguitrici della capolista Roma: l’Inter continua ad essere seconda (appaiata alla Juventus), ma il divario dalla formazione giallorossa è ora salito a cinque lunghezze. Viceversa, il successo da nuova linfa ai sogni qualificazione delle ragazze di Matteo Zago, che con i tre punti conquistati si riportano in quarta posizione (appaiate al Sassuolo), l’ultima utile per accedere alle final four per lo scudetto.

Proprio in ottica qualificazione agli spareggi per il titolo, la Juventus di Matteo Scarpa è tornata a vincere sul terreno di casa: forse è servito cambiare impianto (la partita si è disputata sul campo di Garino ma, battute a parte, solo per altri impegni programmati nell’impianto di Vinovo), fatto sta che le ragazze bianconere hanno superato l’ospitata Lazio per 4-0. Un match risoltosi già nella prima frazione, quando una tripletta di Ginevra Moretti ed un gol di Eleonora Ferraresi hanno confezionato il punteggio definitivo. Le ragazze guidate da Michela De Angelis, però, sono apparse tutt’altro che demotivate, reggendo il confronto per tutti i 90’, soprattutto sul piano della grinta. Apparsa un po’ sotto tono la “stellina” Diletta Mevoli (anche perché sempre prontamente “francobollata” dal difensore bianconero Carolina Bertora), le biancocelesti hanno messo in mostra il portiere Asia Scotti (incolpevole sulle reti subite) e soprattutto la centrocampista Beatrice Pastore, regista dal movimento continuo e sempre pronta a supportare la compagna in possesso palla. Tornando alle “zebrette”, invece, una nota di merito va dato alla scatenata Greta Bellagente, autrice di ben tre assist (il quarto è stato della compagna Giorgia Berveglieri).

Fra le compagini in lotta per i play off, desta sicuramente sorpresa il pareggio subito dal Sassuolo: non tanto perché ad imporlo, sul terreno neroverde, è stata la molto peggio classificata Sampdoria (le blucerchiate liguri, infatti, stanno disputando un girone di ritorno di tutto rispetto), ma soprattutto perché la sfida si è chiusa a reti inviolate… Se non di un vero e proprio passo falso, da parte delle ragazze di Davide Balugani, si può almeno parlare di un inatteso rallentamento.

Altro incontro che poteva influire direttamente sull’alta classifica, era Parma-Fiorentina: entrambe le contendenti, infatti, ambiscono a centrare la qualificazione per giocarsi il titolo di categoria: la squadra di Ilenia Nicoli, che vantava tre punti in più rispetto alla rivale, sperava sicuramente di tagliar fuori dalla lotta una “fastidiosa” avversaria. Ed invece, le ragazze guidate da Nicola Melani sono riuscite a tornare a Firenze con un punto prezioso e con tanto rammarico: il 2-2 conclusivo (sancito dalle segnature delle gigliate Benedetta Bedini e Maria Rita Pensante, alle quali ha risposto la biancoscudata Angela Cinquegrana con una doppietta) aveva infatti visto la squadra viola portarsi in vantaggio per 2-0!

Detto di tutte le protagoniste che stanno inseguendo le final four, non ci si può di certo esimere dal parlare di quella capolista che punta decisamente a confermare lo scudetto conquistato la primavera scorsa. E se tutte le rivali sono in ansia, pensando agli spareggi, la reginetta Roma non patisce condizionamenti di sorta e regola a domicilio, addirittura per 7-0, il non facile Arezzo. Le giallorosse si spianano la strada con le marcature singole di Soares Martins, Sofia Testa, Giada Pellegrino e Giulia Galli, per poi scatenare in chiusura di partita l’attaccante (classe 2005) Veronica Bernardi, autrice di una tripletta!

A completare il programma della giornata, quindi, non resta che citare il confronto fra Hellas Verona e San Marino Academy, l’unico disputatosi sabato e che non avesse protagoniste interessate a conquistare una delle prime quattro posizioni. Se al Sinergy Stadium le gialloblù di casa facevano affidamento su una vittoria, per tornare a scavalcare l’Arezzo e riprendersi l’ottava posizione, non possono che essere rimaste deluse dal risultato finale: le biancazzurre ospiti, infatti, hanno imposto l’1-1 (reti della veronese Greta Zanoni e della sanmarinese Valentina Sardo), a conferma di come anche la penultima della fila non possa essere affrontata con troppa facilità…

 

Risultati Primavera 1

Hellas VR     –         San Marino             1-1

Juventus      –         Lazio                      4-0

Arezzo         –         Roma                     0-7

Parma         –         Fiorentina                2-2

Sassuolo      –         Sampdoria              0-0

Inter           –         Milan                      2-3

 

Classifica Primavera 1

Roma pt 36; Inter e Juventus 31; Milan e Sassuolo 28; Parma 26; Fiorentina 23; Arezzo 18; Hellas Verona 17; Sampdoria 14; San Marino 5; Lazio 1

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