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Il Ravenna Women pareggia in trasferta contro l’Hellas Verona

photocredit: Hellas verona women

La quindicesima giornata di campionato ha portato al Ravenna, che giocava in trasferta contro l’Hellas Verona, un prezioso pareggio. La partita, terminata con il risultato di 1 a 1, non è che l’ennesima dimostrazione del bel percorso intrapreso dalle leonesse.

Il primo tempo ha visto l’Hellas subito protagonista, con un pressing che mette in difficoltà, nella sua ricerca del vantaggio, le ragazze del mister Massimo Ricci nel giro di pochi minuti dall’inizio della partita (3′ e 5′).
Ventura e Vicenzi sono riuscite ad evitare il goal delle avversarie.
Il match è stato sbloccato al 18′ proprio dalla squadra di casa che è riuscita a penetrare la difesa del Ravenna con una triangolazione veloce. Pellinghelli ha portato la propria squadra in vantaggio ma il Ravenna, mostrando tutta la tenacia che la contraddistingue come squadra, non ha demorso impedendo il raddoppio.

Nel secondo tempo è proprio il Ravenna a prendere le redini del gioco, approfittando dell’entrata in campo di Domi e dello spostamento di Gianesin in aiuto a Burbassi. Al 63′ è arrivato il goal del pareggio: Barbaresi ha approffittato di un errore della difesa dell’Hellas per mandare la palla in rete.
Messo in salvo il risultato, le leonesse sono arrivate vicine al secondo goal con il tiro in diagonale di Elena Mariani che però non è entrato in porta.

Grazie a questo pareggio il Ravenna si porta a 19 punti, in attesa della partita di domenica prossima in cui, in casa, giocheranno contro la Ternana, una delle squadre più quotate a vincere il campionato di serie B.

Questa la formazione di Ravenna Women e Hellas Verona:
RAVENNA WOMEN: Ventura, Barbaresi, Scarpelli (17 st Domi), Carrer, Burbassi (38′ st Mariani Elena), Mariani Elisa, Gianesin, Mascia, Giovagnoli, Vicenzi, Gardel
A Disposizione: Candeloro, Tonelli, Ruotolo, Raggi, Carli

WOMEN HELLAS VERONA: Shore, Ledri, Meneghini, Peretti, Anghileri (32′ st Casellato), Pasini, Bison (43′ st Giai), Rognogni (21′ st Semanova), Lotti, Pellinghelli, Capucci
A disposizione: Lefevbre, Bursi, Quazzico, Vergani, Keizer, Doneda

Antonio Cincotta, dopo la sconfitta a Vinovo: “Abbiamo pagato una disattenzione iniziale che ha messo subito in salita la partita”

Antonio Cincotta, allenatore della Sampdoria, non era salito a Vinovo per ottenere un risultato così pesante: un 5 a 0 che di fatto esprime ciò che è accaduto sul campo e che non ha dato spazio di gioco alle sue ragazze. “La Juventus è un avversario duro, afferma Antonio, molto più forte di noi. Purtroppo abbiamo pagato una disattenzione iniziale che ha messo subito in salita la partita. Oltre al fatto che da tre mesi abbiamo pochissime attaccanti disponibili, dunque attaccare la Juventus è stato difficile”.

Questa gara è una serie di partite poco favorevoli per il suo tecnico, che complici delle assenze e degli infortuni continua ad anellare sconfitte:Siamo carichi di infortuni, viviamo una situazione delicata. Abbiamo perso Gago, Rincon, Baldi… L’emergenza continua, anche se contro le squadre del nostro livello riusciamo a riequilibrare la differenza”.

Che cosa rimane di questo campionato per le blu-cerchiate? Quali restano gli obbiettivi a questo punto della stagione? “L’obiettivo è salvarci, stiamo attraversando delle fasi complesse ma siamo persone serie, che onorano la maglia. E oggi ci dispiace per aver perso 5-0. Noi ce la mettiamo tutta ma raccogliamo poco. Siamo dispiaciuti, sì, però non ci arrendiamo. Abbiamo tanto vento contro”.

Forse il “format” delle 10 squadre ha già creato una spaccatura tra le grandi, se sanno di essere nelle top, e le così dette seconde. Antonio Cincotta ci confida che questa scelta non è, forse, stata la più azzeccata per il Campionato Femminile: “Dieci squadre sono poche, ma questa formula renderà spettacolare la parte finale. Malgrado il campionato sia deciso da settimane, perché è già diviso in due tronconi. È come avere una A1 e una A2, chi guarda la classifica vede due campionati”.

Falconara: cinquina al Pelletterie per le ragazze di coach Neri

Credit: Città di Falconara
Dopo il passo falso in Coppa Italia, contro il Kick Off, torna al successo il Città di Falconara, a tre punti dalla vetta. Nel quindicesimo turno di campionato battuto, infatti, per 2-5 in trasferta il Pelletterie. 
Le marchigiane hanno la loro prima occasione con Dal’maz, fermata da Pucci che però non può nulla al 4’ su Taty. Sul fronte opposto Teggi impegna Dibiase con Maione poi a colpire la traversa andando vicina al pareggio. Anche le ospiti prendono un legno con Taty ma al 10′ non sbaglia Teggi che trova il momentaneo 1-1.  Il pari dura cinque minuti con Rozo a riportare avanti le ospiti con una rete nata da un dribbling in palleggio che chiude il primo tempo.
Nella ripresa il Pelletterie entra con il portiere di movimento che spiana la strada a Dal’maz  dopo appena 39 secondi. Il Pelletterie risponde con il secondo palo di Maione e Pucci a dire no a Taty al 6’. Le marchigiane vanno però ancora a segno al 6′ con Taina che chiude una bella azione delle ragazze di coach Neri. Le toscane tornano al portiere di movimento e alla nuova rete con Teggi che trova il 2-4 ma subisce al 16’ il quinto gol di Isa Pereira a porta sguarnita.  PELLETTERIE-CITTÀ DI FALCONARA 2-5 (1-2 p.t.)PELLETTERIE: Pucci, Gomez, Pasos, Brandolini, Rivera, Maione, Innocenti, Aterini, Ciatti, Borghesi, Teggi, Colucci. All. PrestoCITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Pereira, Ferrara, Dal’Maz, Praticò, Zepponi, Rozo, Sabbatini, Saluzzi, Taina, Polloni. All. NeriMARCATRICI: 4’19” p.t. Taty (F), 9’50” Teggi (P), 15’20” Rozo (F), 0’39” s.t. Dal’Maz (F), 6’10” Taina (F), 13’42” Teggi (P), 16’10” Pereira (F)AMMONITE: Gomez (P), Colucci (P), Ferrara (F), Pasos (P)ARBITRI: Giacomo Voltarel (Treviso), Fabio Pozzobon (Treviso) CRONO: Elena Lunardi (Padova)

Vania Peverini: “Abilitazione tecnico Uefa A? Percorso straordinario vissuto con un gruppo fantastico”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Vania Peverini. L’allenatrice umbra nelle scorse settimane ha superato, a Coverciano, gli esami finali del corso per l’abilitazione ad allenatore UEFA A. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, il coach che in passato ha guidato il Perugia prima con la Juniores Campione d’Italia, passando poi al ruolo di vice nel campionato di Serie B in prima squadra per finire alla guida della stessa in Serie C. La Peverini è anche stata scelta, in precedenza, come selezionatrice della Rappresentativa Umbra Femminile.

Vania recentemente sei stata abilitata come tecnico UEFA A. Che tipo di percorso è stato per te quello da poco concluso a Coverciano?
E’ stata un’esperienza bellissima, poter vivere il centro Federale insieme ai docenti del settore tecnico che hanno dato non solo nozioni ma anche esperienze di calcio vissuto e stato molto bello e edificante per me. Aver avuto il privilegio di poter condividere questa esperienza con uomini e donne di diverse età e esperienze uniti dalla grande passione per il calcio, ha reso tutto il percorso un qualcosa di straordinario. Ho vissuto un gruppo veramente fantastico”

Cosa speri per il tuo futuro da tecnico. Ambisci a rimanere in ambito femminile o ti stuzzica anche poter allenare a livello maschile?
“La mia esperienza nasce da una realtà oratoriale molto bella di Perugia, l’oratorio Giovanni Paolo II li ho avuto la possibilità di allenare sia maschi che femminine, oggi posso solo dire che amo profondamente questo sport e non mi precludo nessuna possibilità”.

Sei stata scelta, in precedenza, come tecnico della rappresentativa Lnd dell’Umbria. Che percorso ti aspetti?
Intanto ci tengo a ringraziare il CRU, nella persona del suo presidente Dott. Repace e della responsabile Regionale per il calcio femminile Valentina Roscini per avermi concesso il privilegio di tornare a indossare la maglia della rappresentativa Umbra questa volta come allenatore. Abbiamo creato uno staff giovane che ha già avuto esperienze nel calcio femminile, siamo consapevoli di essere una realtà abbastanza piccola, quindi intanto vorremmo puntare alla crescita del movimento, poi cercheremo di formare una squadra “coraggiosa” e equilibrata che possa andare a giocarsi con umiltà ma senza paura il torneo delle Regioni a viso aperto”.

C’è stato un tecnico a cui ti ispiri o in cui rivedi i tuoi ideali di calcio?
“Marcelo Bielsa con la sua meticolosità con cui studia gli avversari, le idee tattiche e la sua capacità comunicativa, da Perugina Serse Cosmi che non ho avuto la possibilità di conoscere di persona ma conosco il percorso fatto dall’uomo del fiume, sono allenatori che mi hanno sempre molto affascinato- Nell’ambito femminile gli allenatori che mi hanno ispirato e rivedo i miei ideali di calcio sono senza dubbio Fabio Melillo, Silvia Municchi e Paolo Vaselli”.

Serie A più equilibrata che mai. Ti aspettavi a questo punto di vedere sia nella zona alta che in quella bassa tutto davvero ancora aperto?
“Il nuovo format è stato pensato proprio questo, ha raggiunto l’obiettivo di rendere più competitivo e affascinante il campionato. Una scelta che è stata premiata proprio nel rendere il nostro campionato sempre più imprevedibile e combattuto. Spero che in futuro possa essere allargato a qualche squadra in più”.

In chiave Nazionale cosa ti aspetti al Mondiale dall’Italia?
“Necessità di riscatto dall’esperienza vissuta all’ ultimo Europeo e voglia di ripetere e provare a migliorare l’impresa fatta nell’ultimo Mondiale. Sono convinta che ci saranno sicuramente tanti appassionati in più rispetto agli altri anni che seguiranno e sosteranno le azzurre, spero che non ne sentano il peso ma al contrario che ne percepiscano la forza e il sostegno. Ne abbiamo veramente bisogno”.

Katja Schroffenegger, Fiorentina: “Felice per il successo in un periodo intenso con tante gare, il gruppo si sta mettendo in mostra”

Photo Credit: Andrea Amato

La Fiorentina dopo il passo falso in Coppa Italia con il Milan, di mercoledì, batte il Pomigliano per 2-0 in campionato confermandosi al terzo posto della Serie A.

Nel post gara a parlare in casa viola è stata Katja Schroffenegger, estremo difensore che ai microfoni del club ha dichiarato: “Siamo soddisfatte per il risultato e per il gioco messo in campo. Era molto difficile giocare con questo vento, era importante andare avanti per la nostra strada e seguire la nostra crescita e fatto la nostra gara. Sono contenta ogni volta che scendo in campo e che posso dare qualcosa alla squadra, era difficile perché la cambia cambiava direzione e sono soddisfatta per aver tenuta la porta inviolata. Ora testa alla Sampdoria, è un periodo intenso con la Coppa Italia ed il campionato. Si spendono tante energie ma il gruppo è compatto e si mette in mostra ogni settimana”.

Il calcio femminile saluta Carlo Tavecchio: “L’uomo che ha dato la spinta al movimento”

Carlo Tavecchio, l’ex presidente della FIGC, l’uomo delle riforme per il Calcio Femminile è deceduto dopo l’aggravarsi del suo stato di salute lo scorso mercoledì a causa di una polmonite. All’età di 79 anni Carlo Tavecchio ricopriva il ruolo di presidente della LND Lombardia dalla sua elezione avvenuta il 9 gennaio 2021.

Tavecchio fu il grande promotore dell’inserimento dei club professionistici maschili nel calcio femminile. Fu infatti sotto la sua presidenza FIGC che i club professionistici furono spinti alla creazione di un proprio settore femminile: prima i settori giovanili e subito dopo  le prime squadre. L’ex. presidente pensava che questo avrebbe dato maggiore spinta al calcio femminile ed aveva ragione. Se adesso il calcio femminile ha maggiore visibilità, se la Rai trasmette le partite in chiaro della nostra Nazionale, e le reti private fanno a gara per garantirsi i diritti della Serie A femminile in chiaro, e a queste non preferisce più sport paralleli, lo si deve principalmente a questa lungimirante visione.

E dire che l’ ex. Presidente era stato erroneamente tirato in ballo, durante la sua presidenza, per alcune dichiarazioni dei suoi collaboratori: “Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche…”, le frasi addebitate a Belloli durante il suo intervento nel corso della riunione del dipartimento del calcio femminile, settore che fa parte proprio della Lega Dilettanti. Apriti cielo! Belloli, braccio destro dell’ allora numero uno della Figc, quando quest’ultimo ricopriva il ruolo di vertice della stessa Lega Dilettanti, nega con tutte le proprie forze di aver detto quelle parole offensive.

Frasi e dichiarazioni, poi smentite e passate, ma che hanno lasciato il segno e portano ancora ombre e polvere proprio sulla presidenza di un uomo che ha dato molto per il Calcio in particolar modo per quello Femminile.

Fu Carlo Tavecchio a scegliere Milena Bertolini come CT della Nazionale femminile nel 2017. Come riportato in un’intervista sui quotidiani nazionali, Tavecchio fu invitato ad una partita della Nazionale femminile a Pechino, contro la Corea: un match a cui assistettero quasi 100 mila persone, da quel giorno il numero uno della Figc  capì l’importanza nell’investire sul calcio femminile.

Propose di far giocare le partite della Serie A femminile un paio d’ore prima di quelle maschili per poterne dare il giusto spazio, cosa che poi non si concretizzò per problemi organizzativi.

Magari non saranno tutti del nostro pensiero: adesso che un uomo dello Sport è passato a miglior vita, siamo ad elogiare quanto di bene ha espresso nella sua attività terrena per ciò che di più amava, iniziano gli schieramenti mediatici pro e contro Carlo. “È morto Carlo Tavecchio, controverso ex Presidente Figc”, questo è apparso nei titoli della RAI (Rainews) dopo la dipartita, non è certamente ciò che l’ex numero uno della FIGC avrebbe voluto in suo ricordo.

Carlo potrà anche essere stato un umile peccatore, come forse lo siamo tutti noi, ma bisogna dare a Carlo quel che è di Carlo. Ieri su tutti i campi di Serie A, sia maschili che femminili, è stato osservato un minuto di silenzio a suo memoria e le ragazze d’Italia, unite in cerchio ed abbracciate, hanno fatto onore ad un “uomo dello Sport Italiano”, ed è questo piccolo gesto che deve far pensare e riflettere a ciò che di buono insegna il calcio. Grazie Carlo, per questo tassello sebbene piccolo o grande che sia, per il futuro di tutto il Movimento Femminile.

Spugna dopo il 5-0 contro il Sassuolo: “Abbiamo fatto una grande gara”

Credit Photo: Fabio Vanzi

Coach Spugna ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del club dopo la  vittoria del Tre Fontane contro il Sassuolo elogiando la prestazione di tutte le sue giocatrici. Ecco le sue parole.

Cinque gol segnati, nessuno subito. Si può dire che è stata la partita perfetta?
È stata una bella partita, giocata molto bene. Era quello che avevamo chiesto. Le ragazze sono state molto brave a interpretarla nel modo giusto. Temevamo il Sassuolo, perché aveva fatto bene nelle ultime due gare e contro la Fiorentina aveva perso immeritatamente. Era una partita da tenere sotto controllo. Lo abbiamo fatto. Abbiamo segnato subito, abbiamo raddoppiato e abbiamo indirizzato la partita sui binari che volevamo. Ripeto, è stata una grande gara”.

Giacinti, Andressa e Giugliano stanno segnando con grande continuità: è il tipo di modulo che le esalta o finalmente è stato trovato quel cinismo che si cercava da inizio anno?
Probabilmente, un po’ tutte e due le cose. Per quanto riguarda Andressa, il fatto di averla alzata di qualche metro le permette di giocare più vicino alla porta: lei ha qualità tecniche, e quando si trova davanti al portiere è facile che possa fare gol. Forse abbiamo anche un po’ più di cinismo. Vuol dire che stiamo concretizzando di più in rapporto a quanto abbiamo sempre creato. Adesso segniamo, cinque gol sono tanti. Bene così”.

La Roma vanta anche un primato difensivo: 9 clean sheet in Serie A, nessuno come la Roma.
“La cosa importante è mantenere un buon equilibrio, perché è bello praticare un calcio offensivo e creare tante occasioni, ma devi anche giocare contro un avversario e quindi devi essere bravo a gestire la fase di non possesso, senza rischiare nulla. Oggi siamo riuscite a non rischiare niente e questo mi fa molto piacere. La casella dei zero gol subiti è molto importante”.

Maurizio Ganz, Milan: “Risultato bugiardo. Delusione dopo le ultime uscite positive”

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli

Appare critico nel post gara Maurizio Ganz che ha analizzato la sconfitta della sua squadra nel derby di sabato con l’Inter.

Il mister delle rossonere nel post gara ha dichiarato ai canali del club: “Se regaliamo i gol siamo costretti poi a rincorrere e rincorrere il risultato. Si è sbagliato tanto in fase difensiva e offensiva, questo è il resoconto a dir la verità. Il risultato sicuramente è bugiardo perchè fino sul 2-1 abbiamo sbagliato il tiro del pareggio e sul loro 3-1 il calcio di rigore. Chiaro che poi è finita 4-1 nel mezzo ci sono state due occasioni importanti per noi, il calcio è fatto di gol fatti e non presi. Conta entrare in campo con la voglia, determinazione e la cattiveria prima della fase tattica, tecnica e fisica. Entriamo dentro con cattiveria. Non si può prendere gol dopo un minuto e mezzo. Abbiamo la maglia del Milan ed entriamo in campo per fare sempre il massimo, ma con un’altra determinazione specialmente nel derby, anche se ogni partita vale tre punti. Siamo rimasti male tutti, comprese le ragazze, non ci aspettavamo la sconfitta dopo il buon filotto fatto nelle ultime gare. Ringrazio i tifosi per la vicinanza”.

Como Women, questa sconfitta contro il Parma non ci voleva proprio

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women

Non ci voleva proprio questo ko. Il Como Women esce sconfitto dall’importante scontro diretto contro il Parma nella lotta per restare in Serie A, e ora le lariane sono di nuovo nella zona pericolosa della classifica, dato che si trovano a soli due punti dall’ultimo posto occupato proprio dalla formazione crociata.

Diciamo che il mese di gennaio del Como non si chiude in modo positivo, perché, oltre all’1-0 subito contro le emiliane, ha lasciato due settimane fa al Pomigliano ulteriori tre punti, mitigati in parte dalla buona prestazione ottenuta domenica scorsa nei confronti dell’Inter. Ma non basta. Perché i punti vanno fatti contro le dirette concorrenti per la salvezza, e Rizzon e socie hanno fatto bottino pieno solo contro lo stesso Parma all’andata e contro la Sampdoria nel ritorno.

Entrando nella partita il Como ha creato numerose occasioni sia per passare in vantaggio nel primo tempo che a cercare la rete del pareggio nella ripresa, ma purtroppo è mancato l’ultimo tocco per fare gol, anche se nel finale Brenn ha avuto la grande chance dell’1-1.

Ora per la squadra di Sebastian de la Fuente c’è la Roma, e di certo le giallorosse viaggiano col vento in poppa. E questo match, dopo la sconfitta ricevuta ieri a Parma, potrebbe essere di stimolo per rilanciarsi e dimostrare di nuovo di essere una squadra che può meritare di rimanere nel massimo campionato.

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